Punta Tre Chiosis 3080m
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Punta Tre Chiosis 3080m
Partiti domenica mattina 6 settembre per la Val Varaita, riservandoci di scegliere sul posto se fare l'anello del Pic d'Asti o il Pic de Caramantran (e dintorni), una volta giunti all'inizio della salita per il Colle dell'Agnello troviamo la strada sbarrata da una manifestazione ciclistica.
Ovviamente lungo la strada nessuna traccia di informazione in merito.
Dalle transenne una gentile e sorridente signora ci informa che fino a mezzogiorno non si passa, e ci suggerisce per ingannare il tempo nell'attesa che gli amici ciclisti concludano la manifestazione, la visita ai numerosi musei della valle.
Rispondiamo, allibiti , che veramente noi eravamo arrivati da Genova per camminare in montagna, al che la sempre gentilissima signora ci suggerisce una gita al vicino lago Blu.
Ringraziamo ma decliniamo i suggerimenti: cambieremo itinerario.
Siamo confusi e spiazzati, ma tornati a Pontechianale vediamo la seggiovia che scavalca la strada ..... ecco!! Trovata la soluzione!
La nuova meta sarà sempre un bel 3.000: la Punta Tre Chiosis.
Parcheggiato, preso i biglietti e via, in seggiovia per un lungo tratto che ci risparmia 900 m di dislivello e ci deposita presso il rifugio Helios a quota 2320 m.
Da qui, in compagnia di famigliole e parapendisti ci incamminiamo lungo un sentiero a mezza costa in direzione est che raggiunge il bordo del vallone di Vallanta presso un punto davvero panoramico denominato Le Conce.
Il Monviso è sopra di noi. E l'alta Val Varaita davanti.
Molto bello davvero.
Da qui si inizia a salire, seguendo l'andamento della costa Savaresch, in modo contunuo fino in vetta.
Noi tuttavia, anzichè seguire la traccia (non segnata ma molto ben battuta) che come andamento si tiene nella conca, preferiamo seguirne un'altra più vaga, ma molto più panoramica, che si tiene costantemente sul filo del vallone regalandoci vedute impressionanti sulla parete ovest del Monvi.
Anche i vari canaloni che si dipartono dal vallone di Vallanta si dispiegano davanti a noi consentendoci di ripassare tutta la geografia della zona.
Non mancano ottime vedute sulla Rocca Bianca e Roc del Niera
E questa è la nostra meta
A sud vediamo in lontananza Pelvo Marchisa e Chersogno, più vicino il Pietralunga e ancora più lontano le Marittime.
Dietro di noi la suggestiva Costa Savaresch che abbiamo risalito
A ovest Colle dell'Agnello e Alpi francesi degli Ecrins
Finalmente in vetta, un pò stanco perchè poco allenato, sono le prime gite vere dopo tanto, troppo tempo.
Sotto di noi vediamo il rifugio Vallanta, e a fianco l'onnipresente Monviso
Verso nord si intravede il Monte Rosa
e a ovest si domina il vallone di Sustra, che risalimmo anni orsono per andare sul Losetta.
Con gli occhi lustri, dopo aver consumato il pranzo di rito, scendiamo a valle, seguendo il percorso più interno e arrivando alla stazione della seggiovia prima delle 17:30 quando parte l'ultima corsa verso il paese.
Una gita molto soddisfacente in una giornata dal meteo fantastico: ovviamente lungo la strada di ritorno a casa non è mancato un pit stop per l'acquisto di prodotti tipici in quel di Melle.
Forse si ricomincia, speriamo che duri.
Ovviamente lungo la strada nessuna traccia di informazione in merito.
Dalle transenne una gentile e sorridente signora ci informa che fino a mezzogiorno non si passa, e ci suggerisce per ingannare il tempo nell'attesa che gli amici ciclisti concludano la manifestazione, la visita ai numerosi musei della valle.
Rispondiamo, allibiti , che veramente noi eravamo arrivati da Genova per camminare in montagna, al che la sempre gentilissima signora ci suggerisce una gita al vicino lago Blu.
Ringraziamo ma decliniamo i suggerimenti: cambieremo itinerario.
Siamo confusi e spiazzati, ma tornati a Pontechianale vediamo la seggiovia che scavalca la strada ..... ecco!! Trovata la soluzione!
La nuova meta sarà sempre un bel 3.000: la Punta Tre Chiosis.
Parcheggiato, preso i biglietti e via, in seggiovia per un lungo tratto che ci risparmia 900 m di dislivello e ci deposita presso il rifugio Helios a quota 2320 m.
Da qui, in compagnia di famigliole e parapendisti ci incamminiamo lungo un sentiero a mezza costa in direzione est che raggiunge il bordo del vallone di Vallanta presso un punto davvero panoramico denominato Le Conce.
Il Monviso è sopra di noi. E l'alta Val Varaita davanti.
Molto bello davvero.
Da qui si inizia a salire, seguendo l'andamento della costa Savaresch, in modo contunuo fino in vetta.
Noi tuttavia, anzichè seguire la traccia (non segnata ma molto ben battuta) che come andamento si tiene nella conca, preferiamo seguirne un'altra più vaga, ma molto più panoramica, che si tiene costantemente sul filo del vallone regalandoci vedute impressionanti sulla parete ovest del Monvi.
Anche i vari canaloni che si dipartono dal vallone di Vallanta si dispiegano davanti a noi consentendoci di ripassare tutta la geografia della zona.
Non mancano ottime vedute sulla Rocca Bianca e Roc del Niera
E questa è la nostra meta
A sud vediamo in lontananza Pelvo Marchisa e Chersogno, più vicino il Pietralunga e ancora più lontano le Marittime.
Dietro di noi la suggestiva Costa Savaresch che abbiamo risalito
A ovest Colle dell'Agnello e Alpi francesi degli Ecrins
Finalmente in vetta, un pò stanco perchè poco allenato, sono le prime gite vere dopo tanto, troppo tempo.
Sotto di noi vediamo il rifugio Vallanta, e a fianco l'onnipresente Monviso
Verso nord si intravede il Monte Rosa
e a ovest si domina il vallone di Sustra, che risalimmo anni orsono per andare sul Losetta.
Con gli occhi lustri, dopo aver consumato il pranzo di rito, scendiamo a valle, seguendo il percorso più interno e arrivando alla stazione della seggiovia prima delle 17:30 quando parte l'ultima corsa verso il paese.
Una gita molto soddisfacente in una giornata dal meteo fantastico: ovviamente lungo la strada di ritorno a casa non è mancato un pit stop per l'acquisto di prodotti tipici in quel di Melle.
Forse si ricomincia, speriamo che duri.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Gran giornata con ottime foto che rendono la bellezza di questa valle.
E' un piacere rivederti in pista e rileggerti sul forum
Caio
FRANKIE@
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Caio
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"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
FRANKIE@ wrote: Gran giornata con ottime foto che rendono la bellezza di questa valle.
E' un piacere rivederti in pista e rileggerti sul forum
Caio
FRANKIE@
Grazie carissimo!
Speriamo di restarci in pista.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Punta Tre Chiosis 3080m
gran bel ripiego !!
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Bravo Little ,belle foto che mi fanno capire una cosa....Punta Tre Chiosis e' entrata a far parte della lista gite per il prossimo anno
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
E bravo Tinin !
Era ora ...
Gran bel rientro su questi magnifici sentieri della Val Varaita .
Che sia la prima escursione di una nuova lunga serie !
Foto spettacolari !
Era ora ...
Gran bel rientro su questi magnifici sentieri della Val Varaita .
Che sia la prima escursione di una nuova lunga serie !
Foto spettacolari !
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Sulla foto col Monte Rosa c'è anche, meno evidente, il duomo del Bianco sulla parte sinistra.
- Littletino
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Grazie a tutti.
Come detto speriamo di continuare così, e magari anche meglio.
@Poelus: complimenti per la vista!!
Come detto speriamo di continuare così, e magari anche meglio.
@Poelus: complimenti per la vista!!
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
che panorami Tino
solite foto spaziali...piano piano stai tornando a scarpinare,bene per te ..e anche per noi
(ma come fai a beccare giornate sempre cosi perfette? )
solite foto spaziali...piano piano stai tornando a scarpinare,bene per te ..e anche per noi
(ma come fai a beccare giornate sempre cosi perfette? )
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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- Maury76
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Bellissima gita effettuata il 23/04 in compagnia di soundofsilence ,Gheroppa e Stefania
Partiti da Genzana o meglio qualche tornante sopra al Rifugio Savigliano a quota 1860 circa abbiamo seguito la sterrata che in breve raggiunge dei ruderi(al ritorno arriveremo qui effettuando un anello). Ancora su sterrata raggiungiamo un guado ,dove Gheroppa decide di fare un bagno fuori stagione
Oltre il guado in breve si approda al Grange Rubin ,dove abbandoniamo momentaneamente la sterrata effettuando un paio di tagli che permettono di evitare degli ampi tornanti.ù
Dopo poco la sterrata approda all'arrivo degli impianti di risalita Maddalena-Serviero nei pressi del Rifugio Helios, dove seguiamo una traccia che risale parallela agli skilift e permette di raggiungere così l'inizio della Cresta Savaresch.Qui appare per la prima volta il Monviso.
Per ora abbiamo calpestato ben poca neve ,mentre da qui la neve e' costante ed in molti punti anche piuttosto dura ,perciò calziamo i ramponi.
Dopo un primo tratto a ridosso della cresta la traccia si porta proprio sul filo ,potendo così ammirare il sottostante Vallone di Vallanta, la maestosità del Monviso e la nostra meta che e' ormai ben visibile
Terminata la cresta risaliamo il ripido pendio che sbuca in vetta , dove il panorama e' davvero mozzafiato
Facciamo una meritata pausa pranzo e le doverose foto di rito...quindi ripartiamo optando per l'anello ,percorrendo la cresta che passa per l'anticima.La cresta si presenta a tratti un pò esile ma ,prestando la giusta attenzione ,non crea grandi problemi.
Una volta raggiunta l'anticima la cresta inizia a perdere quota decisamente. Ci manteniamo su di essa e la percorrriamo integralmente fino al raggiungimento dei ruderi incontrati all'andata e da questi su sterrata fino all'auto
In conclusione e' stata una gita spettacolare ,impreziosita dal percorso di ritorno per cresta
La descrizione con traccia gps e foto : http://www.finoincima.altervista.org/Tr ... hiosis.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Tutte le foto dell'album: https://photos.google.com/share/AF1QipP ... IzZWZxNnF3" onclick="window.open(this.href);return false;
Partiti da Genzana o meglio qualche tornante sopra al Rifugio Savigliano a quota 1860 circa abbiamo seguito la sterrata che in breve raggiunge dei ruderi(al ritorno arriveremo qui effettuando un anello). Ancora su sterrata raggiungiamo un guado ,dove Gheroppa decide di fare un bagno fuori stagione
Oltre il guado in breve si approda al Grange Rubin ,dove abbandoniamo momentaneamente la sterrata effettuando un paio di tagli che permettono di evitare degli ampi tornanti.ù
Dopo poco la sterrata approda all'arrivo degli impianti di risalita Maddalena-Serviero nei pressi del Rifugio Helios, dove seguiamo una traccia che risale parallela agli skilift e permette di raggiungere così l'inizio della Cresta Savaresch.Qui appare per la prima volta il Monviso.
Per ora abbiamo calpestato ben poca neve ,mentre da qui la neve e' costante ed in molti punti anche piuttosto dura ,perciò calziamo i ramponi.
Dopo un primo tratto a ridosso della cresta la traccia si porta proprio sul filo ,potendo così ammirare il sottostante Vallone di Vallanta, la maestosità del Monviso e la nostra meta che e' ormai ben visibile
Terminata la cresta risaliamo il ripido pendio che sbuca in vetta , dove il panorama e' davvero mozzafiato
Facciamo una meritata pausa pranzo e le doverose foto di rito...quindi ripartiamo optando per l'anello ,percorrendo la cresta che passa per l'anticima.La cresta si presenta a tratti un pò esile ma ,prestando la giusta attenzione ,non crea grandi problemi.
Una volta raggiunta l'anticima la cresta inizia a perdere quota decisamente. Ci manteniamo su di essa e la percorrriamo integralmente fino al raggiungimento dei ruderi incontrati all'andata e da questi su sterrata fino all'auto
In conclusione e' stata una gita spettacolare ,impreziosita dal percorso di ritorno per cresta
La descrizione con traccia gps e foto : http://www.finoincima.altervista.org/Tr ... hiosis.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Tutte le foto dell'album: https://photos.google.com/share/AF1QipP ... IzZWZxNnF3" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Complimentoni a tutta la brigata
Giornata straordinaria e come sempre foto all'altezza !
Spettacolare anche l'esile cresta innevata ...
Giornata straordinaria e come sempre foto all'altezza !
Spettacolare anche l'esile cresta innevata ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
daniele64 wrote:Complimentoni a tutta la brigata
Giornata straordinaria e come sempre foto all'altezza !
Spettacolare anche l'esile cresta innevata ...
La cresta sembrava difficilotta invece era percorribile tranquillamente ,con la giusta concentrazione ovviamente e senza mai abbassare la guardia però nulla di impossibile
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Domenica 23 aprile 2017: Genzana (1855) - Costa Savaresch - Punta Tre Chiosis (3080) – Costa Tre Chiosis – Costa Ciarinosa – Genzana (1855).
Partecipanti: Stefy, Gheroppa, Maury76, Kay e soundofsilence.
Lunghezza: 12,5 Km. circa.
Dislivello: 1250 circa.
Difficoltà: in condizioni estive direi tutto E, seppur con attenzione sulla Costa Tre Chiosis che in qualche punto è un poco stretta ed esposta. In condizioni invernali come l’abbiamo fatta noi, necessita di ramponi e/o ciaspole e occorre attenzione nella creste, specie la Costra Tre Chiosis, che è stretta, e a tratti esposta, alle eventuali cornici di neve, quindi EEA per la Costa Savaresch e, soprattutto, la predetta Costa Tre Chiosis, tutto il reste E, eventualmente EA se si trova neve più in basso.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Savona e quindi con l’A6 fino all’uscita di Fossano; da Fossano ci si dirige verso ovest seguendo le indicazioni per la Val Varaita; si passa prima per Villafaletto, poi per Costigliole Saluzzo, Piasco, Melle, Sampeyre e Casteldelfino. Si passa quindi il Lago di Castello e giunti a Pontechianale si prende a destra per il Rifugio Savigliano, oltre il quale si può proseguire ancora un poco, prima su asfalto, e poi qualche metro di sterrata (da percorrere con attenzione), fino ad uno slargo di fronte al cartello che vieta il proseguimento. Qui c’è posto per una sola macchina quindi può essere necessario parcheggiare più a valle..
Percorso a a piedi: dal parcheggio si continua in salita sulla sterrata, magari tagliandone qualche tornante. A quota 2100 circa guadiamo il Varaita e 170 metri dopo circa, possiamo tirare dritti, risalendo un ripido versante senza traccia, onde tagliare un ampio tornante della sterrata. Continuiamo poi sulla sterrata per 900 metri in falsopiano fino al Rifugio Helios, a quota 2330 circa, qui giriamo a sinistra e risaliamo su traccia a destra della sciovia Conce-Platter. Giunti in cima a questa sciovia risaliamo anche l’ultimo pezzo di un’altra (Savarex-Platter), giungendo al casotto sopra la stessa a 2650 m. circa di quota.
Qui ormai vediamo chiaramente tutto il filo di cresta (Costa Savaresch) che ci porterà fino in vetta, e lo seguiamo quindi tenendoci il più possibile sul bordo, facendo naturalmente molta attenzione ad eventuali cornici di neve.
Dalla vetta ci dirigiamo verso sud-ovest e subito ci troviamo di fronte alla cresta che porta ad una evidente anticima. Percorriamo quindi la sottile cresta (Costa Tre Chiosis), superiamo l’anticima e quindi iniziamo a percorrere l’evidente cresta in discesa, visibile praticamente già da qua fino al parcheggio (Costa Ciarinosa), con bel tempo naturalmente. Scendiamo quindi seguendo scrupolosamente il filo di cresta (alcuni ometti lungo la via e poi una traccetta quando la roccia lascia spazio all’erba) fino a raggiungere la sterrata percorsa all’andata a quota 2120 circa, ormai a meno di un Km. dal parcheggio.
Conclusioni: consiglio sicuramente l’itinerario in versione invernale, le due creste percorse sono veramente spettacolari innevate, e l’intero itinerario è sempre aperto e panoramico, con belle viste sul Monviso e non solo.
Monte Pietralunga dalla sterrata
Rastcias Lubin Cugulet e Nebin dalla sterrata
Lubin Cugulet Nebin e Cugn di Goria dalla sterrata
Punta Tre Chiosis salendo sulla sterrata
Muro in rovina e Cima Pienasea sullo sfondo
Roc de la Niera e Rocca Bianca salendo sulla sterrata
Roc de la Niera salendo sulla sterrata
Rudere con Punta Tre Chiosis sullo sfondo
Pelvo d'Elva inizia a spuntare
Guado torrente Varaita
Pelvo d'Elva inizia a spuntare
Pelvo d'Elva andando verso il Rifugio Helios
Pelvo d'Elva Rocca la Marchisa e Monte Pietralunga salendo verso cresta Savaresch
Argentera spunta a fianco del Morfried salendo verso cresta Savaresch
Sentiero parzialmente innevato con Pelvo d'Elva sullo sfondo
Sentiero innevato verso cresta Savaresch
Cresta sottostante la Savaresch
Monviso inizia a spuntare andando verso Savaresch
Cresta sottostante la Savaresch e Monviso
Monviso inizia a spuntare andando verso cresta Savaresch
Cresta sottostante la Savaresch con Alpi Marittime sullo sfondo
Persone in salita verso Cresta Savaresch
Cresta Savaresch avvicinandovisi
Monviso spunta da inizio Cresta Savaresch
Cresta Savaresch avvicinandovisi
Monviso spunta da inizio Cresta Savaresch primo piano
Marittime con Argentera e Matto dalla cresta Savaresch
Monviso da cresta Savaresch
Cresta Savaresch Losetta Punta Roma Punta Gastaldi e Visolotto
Losetta e Monviso da Cresta Savaresch
Marittime con Argentera e Matto dalla cresta Savaresch
Persona in salita su cresta Savaresch con Punta Gastaldi e Visolotto a destra
Cresta Savaresch tra Marittime e Pelvo sullo sfondo
Cornice in Cresta Savaresch e Marittime sullo sfondo
Cornice in cresta Savaresch tra Marittime e Pelvo
Cresta Savaresch e Monviso
Cresta Savaresch salendola
Cresta Savaresch con Pelvo d'Elva sullo sfondo
Cresta Savaresch con Marittime e Cozie sullo sfondo
Punta Roma Gastaldi Visolotto e Monviso
Cresta Savaresch salendola
Cresta Savaresch con Losetta Punta Roma sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch con Marittime e Cozie sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch con Marittime sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch con Marittime sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch
Maury su Cresta Savaresch con Marittime sullo sfondo
Punta Marte Punta Venezia Losetta e Punta Roma
Monterosa tra Punta Venezia e Losetta
Croce vetta Chiosis con Punta Marte Venezia Losetta Punta Roma Gastaldi e Visolotto
Croce vetta Chiosis Punta Gastaldi Visolotto e Monviso
Croce vetta Chiosis Punta Marte e Venezia Losetta Punta Roma Gastaldi e Visolotto
Punta Marte e Venezia Losetta Punta Roma e Gastaldi dalla Chiosis
Punta Marte e Venezia Losetta e Punta Roma dalla Chiosis
Punta Marte e Venezia con Monterosa sullo sfondo dalla Chiosis
Pic d'Asti dalla Punta Tre Chiosis
Stefania in arrivo su Punta Tre Chiosis
Pic d'Asti da Punta Tre Chiosis
Punta Marte e Venzia Losetta e Punta Roma da Tre Chiosis
Visolotto e Monviso da Punta Tre Chiosis
Punta Marte e Punta Venezia a destra dalla Tre Chiosis
Marittime e Cozie da Punta Tre Chiosis
Pelvo d'Elva Oronaye e Sautron da Punta Tre Chiosis
Marittime e Pelvo da Punta Tre Chiosis
Vista da Argentera a Meja da Punta Tre Chiosis
Roc de la Niera da Punta Tre Chiosis
Pic d'Asti da Punta Tre Chiosis
Chambeyron Salza Mongioie e Roc de la Niera da Punta 3 Chiosis
Cresta Savaresch Marittime e Pelvo scendendo dalla 3 Chiosis
Persone in Costa 3 Chiosis con Salza e Mongioia sullo sfondo
Costa Savaresch da Costa 3 Chiosis
Pic d'Asti da Costa 3 Chiosis
Costa 3 Chiosis percorrendola
Costa 3 Chiosis con Monviso sullo sfondo
Neve modellata dal vento da cresta 3 Chiosis
Costa Savaresch da Costa 3 Chiosis
Maury e Gheroppa su Costa 3 Chiosis
Costa 3 Chiosis con Monviso sullo sfondo
Costa 3 Chiosis parte affilata
Gheroppa e Maury sulla Costa 3 Chiosis
Neve modellata ad inizio Costa Ciarinosa
Pic d'Asti dalla Costa Ciarinosa
Pelvo e Marchisa da Costa Ciarinosa
Parte finale Costa Ciarinosa
Roc de la Niera tornando a Genzana
Alpeggio in pietra tornando a Genzana
Alpeggio in pietra con Roc de la Niera sullo sfondo
Alpeggio in pietra tornando a Genzana vista frontale
Partecipanti: Stefy, Gheroppa, Maury76, Kay e soundofsilence.
Lunghezza: 12,5 Km. circa.
Dislivello: 1250 circa.
Difficoltà: in condizioni estive direi tutto E, seppur con attenzione sulla Costa Tre Chiosis che in qualche punto è un poco stretta ed esposta. In condizioni invernali come l’abbiamo fatta noi, necessita di ramponi e/o ciaspole e occorre attenzione nella creste, specie la Costra Tre Chiosis, che è stretta, e a tratti esposta, alle eventuali cornici di neve, quindi EEA per la Costa Savaresch e, soprattutto, la predetta Costa Tre Chiosis, tutto il reste E, eventualmente EA se si trova neve più in basso.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Savona e quindi con l’A6 fino all’uscita di Fossano; da Fossano ci si dirige verso ovest seguendo le indicazioni per la Val Varaita; si passa prima per Villafaletto, poi per Costigliole Saluzzo, Piasco, Melle, Sampeyre e Casteldelfino. Si passa quindi il Lago di Castello e giunti a Pontechianale si prende a destra per il Rifugio Savigliano, oltre il quale si può proseguire ancora un poco, prima su asfalto, e poi qualche metro di sterrata (da percorrere con attenzione), fino ad uno slargo di fronte al cartello che vieta il proseguimento. Qui c’è posto per una sola macchina quindi può essere necessario parcheggiare più a valle..
Percorso a a piedi: dal parcheggio si continua in salita sulla sterrata, magari tagliandone qualche tornante. A quota 2100 circa guadiamo il Varaita e 170 metri dopo circa, possiamo tirare dritti, risalendo un ripido versante senza traccia, onde tagliare un ampio tornante della sterrata. Continuiamo poi sulla sterrata per 900 metri in falsopiano fino al Rifugio Helios, a quota 2330 circa, qui giriamo a sinistra e risaliamo su traccia a destra della sciovia Conce-Platter. Giunti in cima a questa sciovia risaliamo anche l’ultimo pezzo di un’altra (Savarex-Platter), giungendo al casotto sopra la stessa a 2650 m. circa di quota.
Qui ormai vediamo chiaramente tutto il filo di cresta (Costa Savaresch) che ci porterà fino in vetta, e lo seguiamo quindi tenendoci il più possibile sul bordo, facendo naturalmente molta attenzione ad eventuali cornici di neve.
Dalla vetta ci dirigiamo verso sud-ovest e subito ci troviamo di fronte alla cresta che porta ad una evidente anticima. Percorriamo quindi la sottile cresta (Costa Tre Chiosis), superiamo l’anticima e quindi iniziamo a percorrere l’evidente cresta in discesa, visibile praticamente già da qua fino al parcheggio (Costa Ciarinosa), con bel tempo naturalmente. Scendiamo quindi seguendo scrupolosamente il filo di cresta (alcuni ometti lungo la via e poi una traccetta quando la roccia lascia spazio all’erba) fino a raggiungere la sterrata percorsa all’andata a quota 2120 circa, ormai a meno di un Km. dal parcheggio.
Conclusioni: consiglio sicuramente l’itinerario in versione invernale, le due creste percorse sono veramente spettacolari innevate, e l’intero itinerario è sempre aperto e panoramico, con belle viste sul Monviso e non solo.
Monte Pietralunga dalla sterrata
Rastcias Lubin Cugulet e Nebin dalla sterrata
Lubin Cugulet Nebin e Cugn di Goria dalla sterrata
Punta Tre Chiosis salendo sulla sterrata
Muro in rovina e Cima Pienasea sullo sfondo
Roc de la Niera e Rocca Bianca salendo sulla sterrata
Roc de la Niera salendo sulla sterrata
Rudere con Punta Tre Chiosis sullo sfondo
Pelvo d'Elva inizia a spuntare
Guado torrente Varaita
Pelvo d'Elva inizia a spuntare
Pelvo d'Elva andando verso il Rifugio Helios
Pelvo d'Elva Rocca la Marchisa e Monte Pietralunga salendo verso cresta Savaresch
Argentera spunta a fianco del Morfried salendo verso cresta Savaresch
Sentiero parzialmente innevato con Pelvo d'Elva sullo sfondo
Sentiero innevato verso cresta Savaresch
Cresta sottostante la Savaresch
Monviso inizia a spuntare andando verso Savaresch
Cresta sottostante la Savaresch e Monviso
Monviso inizia a spuntare andando verso cresta Savaresch
Cresta sottostante la Savaresch con Alpi Marittime sullo sfondo
Persone in salita verso Cresta Savaresch
Cresta Savaresch avvicinandovisi
Monviso spunta da inizio Cresta Savaresch
Cresta Savaresch avvicinandovisi
Monviso spunta da inizio Cresta Savaresch primo piano
Marittime con Argentera e Matto dalla cresta Savaresch
Monviso da cresta Savaresch
Cresta Savaresch Losetta Punta Roma Punta Gastaldi e Visolotto
Losetta e Monviso da Cresta Savaresch
Marittime con Argentera e Matto dalla cresta Savaresch
Persona in salita su cresta Savaresch con Punta Gastaldi e Visolotto a destra
Cresta Savaresch tra Marittime e Pelvo sullo sfondo
Cornice in Cresta Savaresch e Marittime sullo sfondo
Cornice in cresta Savaresch tra Marittime e Pelvo
Cresta Savaresch e Monviso
Cresta Savaresch salendola
Cresta Savaresch con Pelvo d'Elva sullo sfondo
Cresta Savaresch con Marittime e Cozie sullo sfondo
Punta Roma Gastaldi Visolotto e Monviso
Cresta Savaresch salendola
Cresta Savaresch con Losetta Punta Roma sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch con Marittime e Cozie sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch con Marittime sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch con Marittime sullo sfondo
Cornici in Cresta Savaresch
Maury su Cresta Savaresch con Marittime sullo sfondo
Punta Marte Punta Venezia Losetta e Punta Roma
Monterosa tra Punta Venezia e Losetta
Croce vetta Chiosis con Punta Marte Venezia Losetta Punta Roma Gastaldi e Visolotto
Croce vetta Chiosis Punta Gastaldi Visolotto e Monviso
Croce vetta Chiosis Punta Marte e Venezia Losetta Punta Roma Gastaldi e Visolotto
Punta Marte e Venezia Losetta Punta Roma e Gastaldi dalla Chiosis
Punta Marte e Venezia Losetta e Punta Roma dalla Chiosis
Punta Marte e Venezia con Monterosa sullo sfondo dalla Chiosis
Pic d'Asti dalla Punta Tre Chiosis
Stefania in arrivo su Punta Tre Chiosis
Pic d'Asti da Punta Tre Chiosis
Punta Marte e Venzia Losetta e Punta Roma da Tre Chiosis
Visolotto e Monviso da Punta Tre Chiosis
Punta Marte e Punta Venezia a destra dalla Tre Chiosis
Marittime e Cozie da Punta Tre Chiosis
Pelvo d'Elva Oronaye e Sautron da Punta Tre Chiosis
Marittime e Pelvo da Punta Tre Chiosis
Vista da Argentera a Meja da Punta Tre Chiosis
Roc de la Niera da Punta Tre Chiosis
Pic d'Asti da Punta Tre Chiosis
Chambeyron Salza Mongioie e Roc de la Niera da Punta 3 Chiosis
Cresta Savaresch Marittime e Pelvo scendendo dalla 3 Chiosis
Persone in Costa 3 Chiosis con Salza e Mongioia sullo sfondo
Costa Savaresch da Costa 3 Chiosis
Pic d'Asti da Costa 3 Chiosis
Costa 3 Chiosis percorrendola
Costa 3 Chiosis con Monviso sullo sfondo
Neve modellata dal vento da cresta 3 Chiosis
Costa Savaresch da Costa 3 Chiosis
Maury e Gheroppa su Costa 3 Chiosis
Costa 3 Chiosis con Monviso sullo sfondo
Costa 3 Chiosis parte affilata
Gheroppa e Maury sulla Costa 3 Chiosis
Neve modellata ad inizio Costa Ciarinosa
Pic d'Asti dalla Costa Ciarinosa
Pelvo e Marchisa da Costa Ciarinosa
Parte finale Costa Ciarinosa
Roc de la Niera tornando a Genzana
Alpeggio in pietra tornando a Genzana
Alpeggio in pietra con Roc de la Niera sullo sfondo
Alpeggio in pietra tornando a Genzana vista frontale
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Ottimo giro in val Varaita Molto spazioso tutto l'ambiente, con visuali su delle "signore" cime.
Comunque (sarà il periodo) non ho intravisto dalle foto cornici molto sporgenti... poi magari l'occhio inganna...
Comunque (sarà il periodo) non ho intravisto dalle foto cornici molto sporgenti... poi magari l'occhio inganna...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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- soundofsilence
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
No, hai ragione, c'erano cornici, ma non molto pericolose e sporgenti.teo-85 wrote:Ottimo giro in val Varaita Molto spazioso tutto l'ambiente, con visuali su delle "signore" cime.
Comunque (sarà il periodo) non ho intravisto dalle foto cornici molto sporgenti... poi magari l'occhio inganna...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Meraviglia non sono mai stata sulla Punta Tre Chiosis... rimedierò
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- Maury76
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Meritascinty wrote:Meraviglia non sono mai stata sulla Punta Tre Chiosis... rimedierò
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Scusate eh, ma qui tutti cicicì e cococò avete fotografato ogni millimetro quadrato della punta e del suo percorso ma nessuno che prova a guardare un pelo più in là: ma questa chicca a meno di 300m dalla vetta principale l'avete mai vista?
- Maury76
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Re: Punta Tre Chiosis 3080m
Quando siamo passati noi c'era neve e probabilmente era coperta
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