d'altronde per me è stato un "sperimentare" un luogo citato molte volte qua su QZ, ma che incredibilmente non c'ero stato 
Sabato 7 ottobre, dopo aver visto previsioni, strade e itinerari vari, riesco a organizzare con i miei parenti il viaggio per l'altopiano della Gardetta, con annessa escursione ai piedi della Meja; l'arrivo con l'auto è al colle di Valcavera, piccolo valico che mette in comunicazione l'alto vallone dell'Arma di Demonte con l'altopiano... Da qui lasciamo la vettura e ci dirigiamo a piedi lungo la ex-rotabile militare, ancora ben tenuta, verso i primi baraccamenti della Bandia che intravediamo da lontano... l'aria è decisamente frizzantina (il termo dell' auto segnava 6°) e il cielo si presenta nitido come raramente ho visto!
Incamminandoci lungo la strada, ci avviciniamo alla prima costruzione, che è ormai solo delimitata da un modesto muretto abbastanza ampio, e da qui ci portiamo sul sentiero-mulattiera che sale verso il colle d'Ancoccia, e dopo una svolta ampia e una biforcazione ci dirigiamo verso est per risalire verso il colletto del Mulo, che ci offrirà una porzione di visuale sul vallone di Marmora, con davanti il Monte Pelvo...
Ritornati al bivio della mulattiera, risaliamo il versante sud del Becco Grande per arivare al Colle d'Ancoccia, valico modesto e ampio, arricchito da manufatti del vallo Alpino (attorno ad una casamatta c'era ancora il reticolato a terra!); da qui la visuale è catturata dalla maestosa figura della Meja, e difilato verso sud-ovest giace il laghetto, con un colore tendente al verde smeraldo... prima di scendere al laghetto, io con mio fratello e mio padre facciamo un salto veloce al colleto della Meja, per osservare da un'insolita prospettiva la montagna...
Scendiamo poi verso il laghetto, sempre con la presenza costante della parete sud della Meja; proprio nei pressi del laghetto cerchiamo un posto utile (tra i vari roccioni lisci) per ottemperare al "fabbisogno" delle mascelle
, dal momento che si è fatta una certa; la cambusa offre focaccine farcite con formaggio morbido d'alpe e prosciutto crudo presi a Demonte 
, conditi con ottime fette di pomodori della nostra piccola serra del giardinetto, e per digerire il caffè ancora caldo del thermos con i biscottini di meliga 
, sempre di Demonte..Una volta "placata" l'attività delle mascelle, riprendiamo il cammino verso il colle Margherina, un colletto che permette alla rotabile militare di entrare nel cuore dell'altipiano; da qui giriamo verso sinistra e ritorniamo lungo la splendida rotabile,osservando anche tutta la cresta dei monti che si dispiegano oltre il solco della valle Stura...
Ormai arriviamo nei pressi dei baraccamneti della Bandia, e ci "perdiamo" un po' a gironzolare intorno alle antiche costruzioni (che comunque, nonostante siano in pericolo di crollo, mantengono i muri in discreto stato...); andando poco oltre, notiamo anche la graziosa cappella-memoriale-altare della Bandia.
Proseguiamo infine verso il colle di Valcavera, dove abbiamo lasciato l'auto, ripassando proprio dal primo bivio preso in matinata...
Devo dire che è stata una giornata ottima, con un meteo favoloso, in luoghi di cui ho sentito molto parlare, ma non avevo mai visitato prima... ma che mi hanno subito molto colpito: paesaggio unico, penso, e grandi possibilità di itinerari, di cui ho già adocchiato in cartina...
P.S. al ritorno siamo risaliti brevemente con l'auto verso il colle Fauniera e il col d'Esischie per vedere l'alta Val Grana; lo noterete nell'ultima foto, improvvisamente son balzati sul percorso due giovani camosci
, che dopo averci scrutato si son poi buttati giù per il ghiaione...Di seguito le foto di questa giornata,
