Gita effettuata domenica 1/7 con Gheroppa, Stefania e Giuse54 partendo dal parcheggio di Laval.
Luoghi meravigliosi che meritano di essere visti
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Tete de la Cassille mt. 3069
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Tete de la Cassille mt. 3069
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Re: Tete de la Cassille mt. 3069
Magnifica ....
Dalla descrizione non sembra difficilissima , a vedere l'ambiente selvaggio di certe foto invece sì ...
Comunque è un vero spettacolo
Dalla descrizione non sembra difficilissima , a vedere l'ambiente selvaggio di certe foto invece sì ...
Comunque è un vero spettacolo
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Tete de la Cassille mt. 3069
No nulla di difficile, tranne gli ultimi metri per la vetta ,dove bisogna fare un po di attenzione. Ovviamente necessita di buona visibilità dato che si procede su tracce , in alcuni tratti neanche evidentissime.daniele64 wrote:Magnifica ....
Dalla descrizione non sembra difficilissima , a vedere l'ambiente selvaggio di certe foto invece sì ...
Comunque è un vero spettacolo
Una gita entusiasmante , solo un po distantuccia....ma ne valeva la pena
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Re: Tete de la Cassille mt. 3069
Che meraviglia il Lac Rouge !
e la Barre des Ecrins !
complimenti per la gita e le foto
....da casa mia sono 3 ore e 1/2....
e la Barre des Ecrins !
complimenti per la gita e le foto
....da casa mia sono 3 ore e 1/2....
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- Maury76
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Re: Tete de la Cassille mt. 3069
Graziepsiconauta wrote:Che meraviglia il Lac Rouge !
e la Barre des Ecrins !
complimenti per la gita e le foto
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Re: Tete de la Cassille mt. 3069
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ssille.htm
Domenica 7 luglio 2019: Laval (2030) – Lac des Beraudes (2495) – Lac Rouge (2650) – Tete de la Cassille (3070) – Lac Rouge (2650) – Laval (2030).
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 11 Km circa.
Dislivello: 1150 circa.
Difficoltà: E fino al Lac des Beraudes, poi l’accesso al sentiero verso il Lac Rouge può risultare delicato in presenza di neve, in quanto occorre scegliere tra l’attraversamento di uno scivolo innevato e assai inclinato, come ho fatto io usando i ramponi, oppure traversare la neve in un punto meno inclinato ma trovandosi poi su ghiaione assai ripido e dilavato, dopo il quale la traccia diviene decisamente più chiara e facile, ma direi pur sempre EE; senza neve indubbiamente il predetto passaggio può risultare assai più abbordabile, come l’ho trovato io occorre prestare molta attenzione nello scegliere il percorso migliore e nel percorrerlo poi. EE poi anche la salita al Lac Rouge con un tratto in cui la traccia sparisce e occorre esperienza con ghiaioni ripidi. E dal La Rouge all’inizio della salita verso la cresta della Tete de la Cassille. La salita alla cresta è EE, anche qui con un punto sfasciumoso dove la traccia si perde ed occorre esperienza su questo tipo di percorsi, a cui comunque la valutazione EE sta un po’ stretta. Il percorso dalla cresta fino all’anticima è in prevalenza EE, con un primo tratto facile ma senza sentiero e su pietraia, seppur piana, si affronta poi un primo torrione che superato direttamente è F, essendo piuttosto verticale e con passaggi di I grado, è però possibile deviare, dopo un primo passo, a sinistra, ma non è facile capire il percorso in salita, cosa decisamente più chiara in discesa. Dopo il primo torrione il percorso risulta più semplice ma occorre sempre attenzione a non sbagliare percorso, più facile la cupola sommitale con pietraia non eccessivamente inclinata. Giunti all’anticima occorre scendere un ripido canalino (EE), affrontare un passaggio esposto in orizzontale e risalire alla cima su lastra inclinata con spaccatura a cui appigliarsi (F). In ogni caso se si affronta questo percorso prima della metà di luglio è consigliabile avere i ramponi al seguito.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Voltri, per qui prendere la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia. Giunti a Bardonecchia ci si dirige verso la Francia passando per Melezet e, al confine, si prende a sinistra per il Colle della Scala; superato il Colle della Scala si giunge a Nevache (tenere presente che qui la strada per Laval chiude alle 10) e quindi si prosegue dritti fino al parcheggio al termine della strada asfaltata.
Percorso a piedi: dal parcheggio facciamo cento metri sulla sterrata e quindi giriamo a sinistra per il Lac des Beraudes, scendendo brevemente fino ad un ponte, dopo il quale troviamo un bivio dove prendiamo sempre a sinistra per il Lac des Beraudes. Il sentiero inizia subito a salire molto ripidamente nel bosco, dal quale usciamo poi su ripidi prati, che risaliamo fino al Lac des Beraudes. Dal lago pieghiamo indietro su esile traccia su piano terreno prativo, che però precipita in un ripido canalino tra una grossa roccia a sinistra e neve a destra. Io ho sceso parte del canalino per poi traversare la neve in un punto ripido più o meno di fronte a dove si vede un chiaro sentiero di fronte che attraversa la pietraia, forse è meglio traversare la neve (se c’è) più in alto, dove è più piana e quindi scendere con prudenza il rado e ripido ghiaione fino alla traccia. Giunti in un modo o nell’altro si segue la traccia che perde un poco di quota traversando sotto la Pointe des Beraudes. Superata la Pointe ci si immette nel vallone in discesa dal Lac Rouge, che attraversiamo parzialmente in orizzontale seguendo gli ometti che ci guidano alla fine della traccia attraverso il ghiaione. Gli ometti quindi piegano in salita su una chiara traccia che risale verso il ghiaione in discesa dal predetto Lac Rouge. Dopo un primo tratto di sentiero chiaramente tracciato nel ghiaione, la traccia si perde ed occorre decidere se dirigersi sulla destra, al di fuori del ghiaione, su ripidi saltini rocciosi, o continuare, come ho fatto io, nel ghiaione, ritrovando poi una traccia più chiara che giunge in breve al Lac Rouge. Dal Lac prendiamo la chiara traccia sulla sinistra, che seguiamo facilmente anche aiutati dagli ometti, fino a giungere alla base di un erto pendio ghiaioso a sinistra che permette di accedere alla cresta in discesa dalla Tete de la Cassille. Gli ometti ed un esile traccia guidano nella risalita del ghiaione, ma incontriamo poi una assai ripida zona sfasciumosa dove la traccia si perde, qui occorre risalire direttamente alla meglio pochi metri per ritrovare quindi gli ometti e la traccia. Giungiamo quindi sulla destra di un roccione dove sembra essere presente un bivio: una traccia traversa dritta in orizzontale il ghiaione, mentre un’altra a sinistra risale il pendio, io ho seguito quest’ultima e credo sia la scelta migliore, ma dipende naturalmente anche dalle condizioni dell’innevamento. La traccia sale abbastanza ripidamente sulla destra di una parete rocciosa, quindi traversa un poco più delicatamente i ghiaioni sotto la sommità della cresta per poi raggiungerla in breve. Giunti in cresta continuiamo verso destra, qui senza traccia né ometti, ma senza anche possibilità di sbagliare dato anche il terreno semplice che permette di passare più o meno dove si vuole, anche se con una certa attenzione nella zona di pietraia, piana, ma comunque con buchi e salti. Alla fine della cresta piana aggiriamo un torrione a sinistra e ci troviamo quindi all’inizio della salita verso la vetta; qui troviamo subito un torrione a sbarrarci la strada. Il torrione è salibile direttamente per il verticale canalino centrale, che da qui sembra l’unica opzione, ma è possibile altresì, dopo un paio di metri nel canalino, prendere a sinistra e trovarsi su traccia più semplice, ma questo percorso è molto più facilmente distinguibile in discesa. Superato il primo torrione nel vediamo una serie di successivi sulla cresta che dobbiamo seguire fino in vetta. I successivi torrioni si aggirano tutti a sinistra, risalendo poi ai colletti successivi. Il primo colletto erboso presenta poi un caratteristico passaggio fra due rocce, mentre nei successivi siamo guidati da una traccetta, comunque da saper distinguere. Superati quindi tutti i torrioni raggiungiamo la pietrosa cupola sommitale, che si risale facilmente anche senza traccia (traccia comunque presente, ma più facile da individuare in discesa). Giunti in vetta alla cupola sommitale ci troviamo in vetta all’anticima, mentre la croce di vetta è su una cresta rocciosa a sinistra. Scendiamo quindi un breve, ma ripido, canalino a sinistra, affrontiamo un passaggio leggermente esposto, ma ben appigliato al successivo colletto e, quindi, risaliamo la placca liscia ed inclinata che permette di accedere alla cima, per superare la quale ci aiutiamo con la fessura che la percorre. La discesa avviene per la stessa via fin quasi al Lac Rouge, in vista del quale ho deviato a sinistra per compierne il giro, che si effettua senza particolari difficoltà. Scendiamo quindi di nuovo sui passi dell’andata il sottostante ghiaione, ma, invece di attraversare il ghiaione a sinistra verso il Lac des Beraudes come fatto all’andata, continuiamo dritti su chiara traccia segnata anche da ometti. Lasciamo poi la traccia, non obbligatorio comunque, per dirigerci a vista ad un grazioso sottostante laghetto. Raggiunto facilmente il laghetto, pieghiamo a sinistra cercando di riconnetterci alla traccia lasciata, cosa che però non mi è riuscita, nel senso che ho intercettato prima il sentiero dell’andata, che poi ho imboccato in discesa, tornando al parcheggio sul percorso dell’andata.
Conclusioni: Stupendo giro che permette di unire la visita al Lac Rouge a quella del Lac des Beraudes senza perdere granchè quota, bellissime poi le guglie della Crete des Beraudes e le rocce rosa della Pointe des Beraudes, nonché la cresta rocciosa della cima, caratterizzata da suggestive rocce rosse, nonché da uno splendido e vasto panorama. Da non perdere, a patto di essere escursionisti decisamente esperti, soprattutto in ghiaioni e nel sapere riconoscere il percorso migliore.
Pointe des Cerces e Main de Crepin da Laval
Chandelle du Lac Rouge Crete e Pointe des Beraudes da Laval
Affluente e Clarèe in piana erbosa
Pointe des Cerces e Main de Crepin salendo da Laval
Ruisseau du Moutet Pointe des Cerces e Main de Crepin andando al Lac des Beraudes
Ruisseau du Moutet e Main de Crepin andando al Lac des Beraudes
Crete de la Casse Blanche Chandelle du Lac rouge Crete e Pointe des Beraudes
Chandelle du Lac Rouge Crete e Pointe des Beraudes salendo al Lac
Pointe des Cerces e Main de Crepin salendo al Lac des Beraudes
Crete de la Casse Blanche Chandelle du Lac rouge Crete e Pointe des Beraudes più da vicino
Pointe des Beraudes salendo al Lac
Chandelle du Lac Rouge Crete e Pointe des Beraudes salendo al Lac primo piano
Pointe des Beraudes salendo al Lac
Pointe des Beraudes salendo al Lac
Pointe e Crete des Beraudes salendo al Lac
Lac des Beraudes
Lac des Beraudes
Lac des Beraudes e Crete de Moutouze
Lac des Beraudes e Crete de Moutouze
Pointe des Beraudes da sotto
Sentiero per il Lac Rouge attraverso ghiaione
Crete de la Casse Blanche andando al Lac Rouge più da lontano
Crete de la Casse Blanche andando al Lac Rouge più da lontano
Ghiaione verso il Lac Rouge
Chandelle du Lac Rouge salendo al Lac
Chandelle du Lac Rouge dal Lac
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge più da vicino
Lac Rouge e Roche des Beraudes
Lac Rouge
Chandelle du Lac Rouge da sotto
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge primo piano
Tete de la Cassille dal Lac Rouge
Lac Rouge più da vicino
Chandelle du Lac Rouge dal Lac più da vicino
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge primissimo piano
Lac Rouge e Roche des Beraudes da sopra
Chandelle du Lac Rouge salendo dal lago
Icebergs in Lac Rouge più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle più da lontano
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle ancora più da lontano
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes
Icebergs in Lac Rouge più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle ancora più da lontano
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle da lontanissimo
Nevaio e Tete de la Cassille
Pointe des Cerces Crete des Beraudes e Chandelle du Lac Rouge sopra Lac
Nevaio e Tete de la Cassille più da vicino
Main de Crepin e Crete des Beraudes andando verso Tete Cassille
Tete de la Cassille salendo alla cresta
Traverso in ghiaione per cresta Tete de la Cassille
Lacs de la Casse Blanche da cresta Tete Cassille
Ecrins iniziano a spuntare da cresta Tete Cassille
Torrioni su cresta Tete Cassille e cupola sommitale
Torrione sopra ghiaioni Tete Cassille
Primo torrione da superare direttamente e cupola sommitale Tete Cassille
Cupola sommitale Tete Cassille salendovi
Sentiero verso colletto erboso salendo a Tete Cassille
Passaggio tra due rocce salendo a Tete Cassille
Sentiero e rocce rossastre salendo alla Cassille
Lacs Casse Blanche salendo alla Cassille più da lontano
Lac Rouge salendo alla Cassille primo piano
Vetta Tete Cassille e anticima
Vetta Tete Cassille e anticima più da vicino
Vetta Tete Cassille e anticima
Vetta Tete Cassille e Lacs Casse Blanche
Vetta Tete Cassille e anticima primo piano
Vetta Tete Cassille
Vetta Tete Cassille primo piano
Vetta Tete Cassille dall'anticima
Placca rocciosa per vetta Tete Cassille
Anticima Tete Cassille dalla vetta
Ecrins dalla Tete de la Cassille
Lacs Casse Blanche da Tete de la Cassille
Lago senza nome sotto Grand Lac da Tete Cassille
Croce vetta Tete Cassille da sotto
Rocce rosse tornando ad anticima Tete Cassille
Vetta Tete Cassille dall'anticima più da vicino
Pic de la Mouliniere e Pointe des Cerces da anticima Cassille
Vetta Tete Cassille e anticima scendendo
Lac Rouge e Chandelle scendendo dalla Cassille
Lacs Casse Blanche scendendo dalla Cassille
Torrione in cresta scendendo dalla Cassille
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille
Torrione scendendo da ghiaioni della Cassille con Pointe des Cerces sullo sfondo
Bivio presso roccione scendendo dalla Cassille
Ghiaioni sotto cresta Cassille e cupola sommitale
Punto sfasciumoso scendendo dalla Cassille
Pointe des Cerces Crete des Beraudes e Chandelle du Lac Rouge
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille primo piano
Icebergs in Lac Rouge da sopra
Icebergs in Lac Rouge da sopra primo piano
Vista parziale Lac Rouge e Roche des Beraudes
Icebergs in Lac Rouge
Lac Rouge e Chandelle da sponda ovest
Lac Rouge e Chandelle da sponda ovest più da lontano
Lac Rouge e Chandelle da sponda ovest più da lontano
Elevazione tra Roche e Crete des Beraudes
Lac Rouge e Chandelle da sponda ovest ancora più da lontano
Lac Rouge da sponda ovest
Icebergs in Lac Rouge dalla sponda nord
Lac Rouge e crepaccio
Lac Rouge dalla sponda est
Pendii prativi tornando verso Laval
Laghetto scendendo verso Laval più da vicino
Laghetto scendendo verso Laval più da lontano
Torrente Clarèe scendendo verso Laval
Domenica 7 luglio 2019: Laval (2030) – Lac des Beraudes (2495) – Lac Rouge (2650) – Tete de la Cassille (3070) – Lac Rouge (2650) – Laval (2030).
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 11 Km circa.
Dislivello: 1150 circa.
Difficoltà: E fino al Lac des Beraudes, poi l’accesso al sentiero verso il Lac Rouge può risultare delicato in presenza di neve, in quanto occorre scegliere tra l’attraversamento di uno scivolo innevato e assai inclinato, come ho fatto io usando i ramponi, oppure traversare la neve in un punto meno inclinato ma trovandosi poi su ghiaione assai ripido e dilavato, dopo il quale la traccia diviene decisamente più chiara e facile, ma direi pur sempre EE; senza neve indubbiamente il predetto passaggio può risultare assai più abbordabile, come l’ho trovato io occorre prestare molta attenzione nello scegliere il percorso migliore e nel percorrerlo poi. EE poi anche la salita al Lac Rouge con un tratto in cui la traccia sparisce e occorre esperienza con ghiaioni ripidi. E dal La Rouge all’inizio della salita verso la cresta della Tete de la Cassille. La salita alla cresta è EE, anche qui con un punto sfasciumoso dove la traccia si perde ed occorre esperienza su questo tipo di percorsi, a cui comunque la valutazione EE sta un po’ stretta. Il percorso dalla cresta fino all’anticima è in prevalenza EE, con un primo tratto facile ma senza sentiero e su pietraia, seppur piana, si affronta poi un primo torrione che superato direttamente è F, essendo piuttosto verticale e con passaggi di I grado, è però possibile deviare, dopo un primo passo, a sinistra, ma non è facile capire il percorso in salita, cosa decisamente più chiara in discesa. Dopo il primo torrione il percorso risulta più semplice ma occorre sempre attenzione a non sbagliare percorso, più facile la cupola sommitale con pietraia non eccessivamente inclinata. Giunti all’anticima occorre scendere un ripido canalino (EE), affrontare un passaggio esposto in orizzontale e risalire alla cima su lastra inclinata con spaccatura a cui appigliarsi (F). In ogni caso se si affronta questo percorso prima della metà di luglio è consigliabile avere i ramponi al seguito.
Percorso in macchina: Da Genova fino a Voltri, per qui prendere la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia. Giunti a Bardonecchia ci si dirige verso la Francia passando per Melezet e, al confine, si prende a sinistra per il Colle della Scala; superato il Colle della Scala si giunge a Nevache (tenere presente che qui la strada per Laval chiude alle 10) e quindi si prosegue dritti fino al parcheggio al termine della strada asfaltata.
Percorso a piedi: dal parcheggio facciamo cento metri sulla sterrata e quindi giriamo a sinistra per il Lac des Beraudes, scendendo brevemente fino ad un ponte, dopo il quale troviamo un bivio dove prendiamo sempre a sinistra per il Lac des Beraudes. Il sentiero inizia subito a salire molto ripidamente nel bosco, dal quale usciamo poi su ripidi prati, che risaliamo fino al Lac des Beraudes. Dal lago pieghiamo indietro su esile traccia su piano terreno prativo, che però precipita in un ripido canalino tra una grossa roccia a sinistra e neve a destra. Io ho sceso parte del canalino per poi traversare la neve in un punto ripido più o meno di fronte a dove si vede un chiaro sentiero di fronte che attraversa la pietraia, forse è meglio traversare la neve (se c’è) più in alto, dove è più piana e quindi scendere con prudenza il rado e ripido ghiaione fino alla traccia. Giunti in un modo o nell’altro si segue la traccia che perde un poco di quota traversando sotto la Pointe des Beraudes. Superata la Pointe ci si immette nel vallone in discesa dal Lac Rouge, che attraversiamo parzialmente in orizzontale seguendo gli ometti che ci guidano alla fine della traccia attraverso il ghiaione. Gli ometti quindi piegano in salita su una chiara traccia che risale verso il ghiaione in discesa dal predetto Lac Rouge. Dopo un primo tratto di sentiero chiaramente tracciato nel ghiaione, la traccia si perde ed occorre decidere se dirigersi sulla destra, al di fuori del ghiaione, su ripidi saltini rocciosi, o continuare, come ho fatto io, nel ghiaione, ritrovando poi una traccia più chiara che giunge in breve al Lac Rouge. Dal Lac prendiamo la chiara traccia sulla sinistra, che seguiamo facilmente anche aiutati dagli ometti, fino a giungere alla base di un erto pendio ghiaioso a sinistra che permette di accedere alla cresta in discesa dalla Tete de la Cassille. Gli ometti ed un esile traccia guidano nella risalita del ghiaione, ma incontriamo poi una assai ripida zona sfasciumosa dove la traccia si perde, qui occorre risalire direttamente alla meglio pochi metri per ritrovare quindi gli ometti e la traccia. Giungiamo quindi sulla destra di un roccione dove sembra essere presente un bivio: una traccia traversa dritta in orizzontale il ghiaione, mentre un’altra a sinistra risale il pendio, io ho seguito quest’ultima e credo sia la scelta migliore, ma dipende naturalmente anche dalle condizioni dell’innevamento. La traccia sale abbastanza ripidamente sulla destra di una parete rocciosa, quindi traversa un poco più delicatamente i ghiaioni sotto la sommità della cresta per poi raggiungerla in breve. Giunti in cresta continuiamo verso destra, qui senza traccia né ometti, ma senza anche possibilità di sbagliare dato anche il terreno semplice che permette di passare più o meno dove si vuole, anche se con una certa attenzione nella zona di pietraia, piana, ma comunque con buchi e salti. Alla fine della cresta piana aggiriamo un torrione a sinistra e ci troviamo quindi all’inizio della salita verso la vetta; qui troviamo subito un torrione a sbarrarci la strada. Il torrione è salibile direttamente per il verticale canalino centrale, che da qui sembra l’unica opzione, ma è possibile altresì, dopo un paio di metri nel canalino, prendere a sinistra e trovarsi su traccia più semplice, ma questo percorso è molto più facilmente distinguibile in discesa. Superato il primo torrione nel vediamo una serie di successivi sulla cresta che dobbiamo seguire fino in vetta. I successivi torrioni si aggirano tutti a sinistra, risalendo poi ai colletti successivi. Il primo colletto erboso presenta poi un caratteristico passaggio fra due rocce, mentre nei successivi siamo guidati da una traccetta, comunque da saper distinguere. Superati quindi tutti i torrioni raggiungiamo la pietrosa cupola sommitale, che si risale facilmente anche senza traccia (traccia comunque presente, ma più facile da individuare in discesa). Giunti in vetta alla cupola sommitale ci troviamo in vetta all’anticima, mentre la croce di vetta è su una cresta rocciosa a sinistra. Scendiamo quindi un breve, ma ripido, canalino a sinistra, affrontiamo un passaggio leggermente esposto, ma ben appigliato al successivo colletto e, quindi, risaliamo la placca liscia ed inclinata che permette di accedere alla cima, per superare la quale ci aiutiamo con la fessura che la percorre. La discesa avviene per la stessa via fin quasi al Lac Rouge, in vista del quale ho deviato a sinistra per compierne il giro, che si effettua senza particolari difficoltà. Scendiamo quindi di nuovo sui passi dell’andata il sottostante ghiaione, ma, invece di attraversare il ghiaione a sinistra verso il Lac des Beraudes come fatto all’andata, continuiamo dritti su chiara traccia segnata anche da ometti. Lasciamo poi la traccia, non obbligatorio comunque, per dirigerci a vista ad un grazioso sottostante laghetto. Raggiunto facilmente il laghetto, pieghiamo a sinistra cercando di riconnetterci alla traccia lasciata, cosa che però non mi è riuscita, nel senso che ho intercettato prima il sentiero dell’andata, che poi ho imboccato in discesa, tornando al parcheggio sul percorso dell’andata.
Conclusioni: Stupendo giro che permette di unire la visita al Lac Rouge a quella del Lac des Beraudes senza perdere granchè quota, bellissime poi le guglie della Crete des Beraudes e le rocce rosa della Pointe des Beraudes, nonché la cresta rocciosa della cima, caratterizzata da suggestive rocce rosse, nonché da uno splendido e vasto panorama. Da non perdere, a patto di essere escursionisti decisamente esperti, soprattutto in ghiaioni e nel sapere riconoscere il percorso migliore.
Pointe des Cerces e Main de Crepin da Laval
Chandelle du Lac Rouge Crete e Pointe des Beraudes da Laval
Affluente e Clarèe in piana erbosa
Pointe des Cerces e Main de Crepin salendo da Laval
Ruisseau du Moutet Pointe des Cerces e Main de Crepin andando al Lac des Beraudes
Ruisseau du Moutet e Main de Crepin andando al Lac des Beraudes
Crete de la Casse Blanche Chandelle du Lac rouge Crete e Pointe des Beraudes
Chandelle du Lac Rouge Crete e Pointe des Beraudes salendo al Lac
Pointe des Cerces e Main de Crepin salendo al Lac des Beraudes
Crete de la Casse Blanche Chandelle du Lac rouge Crete e Pointe des Beraudes più da vicino
Pointe des Beraudes salendo al Lac
Chandelle du Lac Rouge Crete e Pointe des Beraudes salendo al Lac primo piano
Pointe des Beraudes salendo al Lac
Pointe des Beraudes salendo al Lac
Pointe e Crete des Beraudes salendo al Lac
Lac des Beraudes
Lac des Beraudes
Lac des Beraudes e Crete de Moutouze
Lac des Beraudes e Crete de Moutouze
Pointe des Beraudes da sotto
Sentiero per il Lac Rouge attraverso ghiaione
Crete de la Casse Blanche andando al Lac Rouge più da lontano
Crete de la Casse Blanche andando al Lac Rouge più da lontano
Ghiaione verso il Lac Rouge
Chandelle du Lac Rouge salendo al Lac
Chandelle du Lac Rouge dal Lac
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge più da vicino
Lac Rouge e Roche des Beraudes
Lac Rouge
Chandelle du Lac Rouge da sotto
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge primo piano
Tete de la Cassille dal Lac Rouge
Lac Rouge più da vicino
Chandelle du Lac Rouge dal Lac più da vicino
Guglie Crete des Beraudes dal Lac Rouge primissimo piano
Lac Rouge e Roche des Beraudes da sopra
Chandelle du Lac Rouge salendo dal lago
Icebergs in Lac Rouge più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle più da lontano
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle ancora più da lontano
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes
Icebergs in Lac Rouge più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle ancora più da lontano
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle da lontanissimo
Nevaio e Tete de la Cassille
Pointe des Cerces Crete des Beraudes e Chandelle du Lac Rouge sopra Lac
Nevaio e Tete de la Cassille più da vicino
Main de Crepin e Crete des Beraudes andando verso Tete Cassille
Tete de la Cassille salendo alla cresta
Traverso in ghiaione per cresta Tete de la Cassille
Lacs de la Casse Blanche da cresta Tete Cassille
Ecrins iniziano a spuntare da cresta Tete Cassille
Torrioni su cresta Tete Cassille e cupola sommitale
Torrione sopra ghiaioni Tete Cassille
Primo torrione da superare direttamente e cupola sommitale Tete Cassille
Cupola sommitale Tete Cassille salendovi
Sentiero verso colletto erboso salendo a Tete Cassille
Passaggio tra due rocce salendo a Tete Cassille
Sentiero e rocce rossastre salendo alla Cassille
Lacs Casse Blanche salendo alla Cassille più da lontano
Lac Rouge salendo alla Cassille primo piano
Vetta Tete Cassille e anticima
Vetta Tete Cassille e anticima più da vicino
Vetta Tete Cassille e anticima
Vetta Tete Cassille e Lacs Casse Blanche
Vetta Tete Cassille e anticima primo piano
Vetta Tete Cassille
Vetta Tete Cassille primo piano
Vetta Tete Cassille dall'anticima
Placca rocciosa per vetta Tete Cassille
Anticima Tete Cassille dalla vetta
Ecrins dalla Tete de la Cassille
Lacs Casse Blanche da Tete de la Cassille
Lago senza nome sotto Grand Lac da Tete Cassille
Croce vetta Tete Cassille da sotto
Rocce rosse tornando ad anticima Tete Cassille
Vetta Tete Cassille dall'anticima più da vicino
Pic de la Mouliniere e Pointe des Cerces da anticima Cassille
Vetta Tete Cassille e anticima scendendo
Lac Rouge e Chandelle scendendo dalla Cassille
Lacs Casse Blanche scendendo dalla Cassille
Torrione in cresta scendendo dalla Cassille
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille
Torrione scendendo da ghiaioni della Cassille con Pointe des Cerces sullo sfondo
Bivio presso roccione scendendo dalla Cassille
Ghiaioni sotto cresta Cassille e cupola sommitale
Punto sfasciumoso scendendo dalla Cassille
Pointe des Cerces Crete des Beraudes e Chandelle du Lac Rouge
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille più da vicino
Lac Rouge sotto Crete des Beraudes e Chandelle scendendo dalla Cassille primo piano
Icebergs in Lac Rouge da sopra
Icebergs in Lac Rouge da sopra primo piano
Vista parziale Lac Rouge e Roche des Beraudes
Icebergs in Lac Rouge
Lac Rouge e Chandelle da sponda ovest
Lac Rouge e Chandelle da sponda ovest più da lontano
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Elevazione tra Roche e Crete des Beraudes
Lac Rouge e Chandelle da sponda ovest ancora più da lontano
Lac Rouge da sponda ovest
Icebergs in Lac Rouge dalla sponda nord
Lac Rouge e crepaccio
Lac Rouge dalla sponda est
Pendii prativi tornando verso Laval
Laghetto scendendo verso Laval più da vicino
Laghetto scendendo verso Laval più da lontano
Torrente Clarèe scendendo verso Laval
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Tete de la Cassille mt. 3069
Se ti dico che è un giro bellissimo non sono originale , ma è la verità ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]