Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... lancia.htm
Sabato 5-10-2019: Prali (1475) – Pian dell’Alpet (2230) – Lago dei Cannoni (2585) – Passo Cialancia (2680) – Punta Cialancia (2850) – Forte Roux (2830) – Lago Nero (2620) – Laghi Verdi (2510) – Lago Lungo (2505) – Laghi Gemelli (2525) – Lago Draio (2370) – Lago dell’Uomo (2375) – Lago Primo (2305) – Prali (1475).
Partecipanti: Em, Ornella, Laura, Stefania, Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e soundofsilence.
Lunghezza: 19,5 km circa.
Dislivello: 1400 m. circa.
Difficoltà: E fino alla vetta della Punta Cialancia. EE la cresta che continua dalla vetta verso il Forte Roux, cresta non necessaria in quanto il facile sentiero passa poco sotto, F il passaggio per evitare il salto dopo i primi 100 metri di cresta e tornare quindi sul sentiero, si tratta in effetti di una discesina un poco esposta con un saltino di 2 metri da scendere, non difficile, ma un po’ scomodo. EE anche l’abbandono dei sentieri e la visita ai laghi, prima per la ripida, ma non difficile discesa al Lago Nero, poi, nonostante il terreno sia molto facile, per il necessario senso dell’orientameno per passare da un lago all’altro, giacchè non sono visibili l’uno dall’altro, né segnalato il percorso, occorre quindi memorizzare dall’alto o seguire traccia GPS, il terreno è pero comunque molto facile e permette di passare dove si vuole. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: da Genova fino a Voltri su autostrada A10, quindi sull’A26 per Gravellona Toce fino ad Alessandria, dove prendiamo l’A21 per Torino, che seguiamo fino al termine, per imboccare quindi, la Torino-Pinerolo. Giunti a Pinerolo continuiamo sulla strada statale 23 del Sestriere, passando per Villar Perosa e proseguendo fino ad una rotonda con pilastri di marmo al centro dell’aiuola, dove prendiamo a sinistra per Prali.
Continuiamo quindi sulla nuova strada seguendo sempre le indicazioni per Prali e Seggiovie dei 13 Laghi, proseguendo quindi fino a Prali e, poco oltre, alla partenza della seggiovia per il Pian dell’Alpet, dove parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo la sterrata immediatamente a destra delle seggiovie dei 13 laghi. La sterrata (in realtà si tratta di una pista da sci) sale subito ripida sulla destra della seggiovia. Superato un primo tornante della pista, che volendo si taglia con una scorciatoia, si prosegue per circa 170 metri, per trovare quindi ad un trivio, di cui la direzione centrale è costituita dalla pista che stiamo percorrendo, a sinistra vi è un’altra sterrata che permette si ricollega dopo circa 230 metri, mentre a destra vi è il sentiero che seguiremo al ritorno. Conviene seguire la sterrata al centro che è più breve, anche se noi abbiamo preso a sinistra. In ogni caso continuiamo a seguire la pista\sterrata per trovare poi a quota 2130 circa, un bivio dove proseguiamo a destra sulla pista, lasciando a sinistra una sterrata, per arrivare poco dopo all’arrivo della seggiovia del Pian dell’Alpet. Qui proseguiamo a sinistra, senza una traccia precisa, dirigendoci verso la sommità della seggiovia sulla sinistra. Esistono in effetti varie tracce e sicuramente anche una segnata, ma noi non l’abbiamo trovata e comunque il terreno consente di passare agevolmente dove si vuole. Giunti al casottino di arrivo della seggiovia, prendiamo verso destra, ora su sentiero segnato (seguendo le indicazioni per il Lago dei Cannoni a cui siamo diretti), e saliamo ripidamente fino al crinale in prossimità del Bric Rond, dove è presente un casottino, quindi traversiamo sotto ed a destra del Cappello d’Envie, per giungere quindi ad una selletta, dalla quale raggiungiamo poi un tratto attrezzato che ci fa aggirare con breve discesa un dente roccioso e, poco, dopo, giungiamo in vista del Lago dei Cannoni (o Ramella), al quale scendiamo. Sulla sponda destra possiamo poi visitare i due cannoni che vi danno il nome, per poi prendere il chiaro sentiero a sinistra che sale al Passo Cialancia, che raggiungiamo in breve. Dal passo il sentiero continua largo a ridosso del crinale salendo comodamente fino sotto alla vetta, che raggiungiamo con una deviazione sulla destra tra roccette (EE), percorso non obbligato. Scendiamo quindi sui nostri passi dalla vetta e invece di riprendere il sottostante sentiero, continuiamo sulla cresta verso sud-est, cresta subito facile, ma che poi termina, dopo un centinaio di metri, con un salto, che dobbiamo aggirare scendendo a destra una cengia inclinata con attenzione, per trovare dopo una decina di metri un passaggio più basso che ci permette di scendere la barra rocciosa e risalire con breve traverso alla strada militare che costituisce il sentiero, e che imbocchiamo verso destra. La strada militare passa quindi sotto ed a destra della prosecuzione della bella cresta rocciosa, per poi passare a sinistra del crinale, quando questa termina con un bello sperone roccioso proteso verso il cielo. Aggiriamo quindi a sinistra una seconda cresta rocciosa e compiamo un tornante che ci porta ai ruderi di Fort Roux, dal quale scendiamo verso il successivo colle, sottostante a Punta Cornour. A quota 2685 circa, giunti proprio sopra al Lago Nero (che però è verde), ci scendiamo senza traccia, cercando di evitare la pietraia e seguendo alcuni tratti erbosi, su pendio comunque non ripidissimo. Giunti al lago lo costeggiamo verso sinistra e continuiamo senza traccia in direzione ovest, per giungere in circa 600 metri ai due laghi verdi. Dal più piccolo e più a sud dei due laghi verdi, prendiamo ancora ad ovest e giungiamo brevemente al lago Lungo. Dal Lago Lungo occorre piegare verso sud-est per 250 metri per giungere ai Laghi Gemelli. Dai Laghi Gemelli quindi torniamo indietro sui nostri passi verso il Lago Lungo, fino ad intercettare in breve una traccia segnata, che imbocchiamo verso sinistra. La traccia ci porta in breve sopra al Lago Draio e alle sovrastanti caserme, dalle quali continuiamo su traccia in direzione nord, ignorando deviazioni a sinistra, fino al successivo piccolo Lago della Carota (che abbiamo trovato asciutto) che si trova proprio sul sentiero e, quindi, al poco distante Lago dell’Uomo, a destra del sentiero. Un’ottantina di metri dopo il Lago, lasciamo continuare a destra il sentiero che risale verso il percorso dell’andata, e scendiamo invece senza traccia verso sinistra (ovest), fino a giungere al Lago Primo in circa 500 metri. Dal Lago continuiamo nella stessa direzione, seguendo l’impluvio, e, in circa 450 metri, raggiungiamo il sentiero segnato, che imbocchiamo verso destra.
A quota 1690 circa giungiamo infine ad un bivio tra sterrate, con cartelli segnaletici, che non ricordo esattamente cosa dicono, ma a destra, in leggera risalita, seguiamo le indicazioni per Miandette, che la discesa che stavamo percorrendo sulla sinistra, fa un giro decisamente più lungo. In breve giungiamo alle case, e, superate le prime, quando la strada piega per raggiungerne un secondo gruppo un poco più in alto, prendiamo una carrareccia erbosa in discesa sulla sinistra, che in 300 metri circa ci riporta sulla pista dell’andata, che seguiamo fino al parcheggio.
Conclusioni: Giro che potrebbe essere consigliabile effettuare nel periodo di apertura della seggiovia (fino a fine settembre) perché la lunga prima parte non presenta quasi nessun interesse, mentre la salita in seggiovia permetterebbe anche di ampliare parecchio il giro. Detto questo la conca dei 13 laghi è interessante, con alcuni laghi decisamente carini e la salita alla Punta Cianlancia riserva la sorpresa di alcune creste rocciose sommitali, aeree e abbastanza scenografiche. Il rosso dei mirtillo, non ancora nel piano, aggiunge un qualcosa in più alla gita se fatta in autuno, mentre perdiamo però dalla parte dei laghi, avendone trovati alcuni secchi e altri comunque non certo al massimo della loro altezza e dimensioni. In definitiva una gita rilassante, specie se si usa la seggiovia.
Grand Queyron Frappier e Cima Roudel salendo al Pian dell'Alpet
Pian dell'Alpet
Bric Buciè dal Pian dell'Alpet
Cappello d'Envie che spunta salendo dal Pian dell'Alpet
Albero solitario salendo dal Pian dell'Alpet
Lago Primo dall'alto primo piano
Punta Cornour sopra Lago dell'Uomo e Draio
Lago dell'Uomo e Lago Draio dall'alto
Punta Founset e Cialancia
Lago dell'Uomo e Lago Draio dall'alto più da vicino
Punta Cornour sopra Lago dell'Uomo e Draio
Cappello d'Envie guardando indietro
Lago d'Envie spunta dall'alto più da vicino
Tratto attrezzato andando al Lago Cannoni
Punta Founset da tratto attrezzato andando al Lago Cannoni
Lago Cannoni e Punta Cornour
Lago Cannoni e Punta Cornour più da vicino
Lago Cannoni e Punta Cornour dalla sponda
Lago Cannoni e Punta Cornour dalla sponda più da lontano
Cannone presso Lago Cannoni
Cannone e Lago Cannoni ancora più da lontano
Punta Cialancia andandovi
Lago Cannoni e Bric Buciè
Punta Cornour con Monviso dietro che spunta
Crinale Punta Cialancia
Laghi Cialancia salendo alla Punta più da vicino
Gruppo su sentiero per Punta Cialancia
Sentiero e Punta Cialancia più da vicino
Laghi Cialancia salendo alla Punta più da vicino
Enrico e Ornella su sentiero per Punta Cialancia
Spigolo roccioso su sentiero per Punta Cialancia più da lontano
6 Laghi salendo a Punta Cialancia
Monviso Punta Cornour e 5 laghi salendo a Punta Cialancia
Vetta Punta Cialancia
5 Laghi da Punta Cialancia
Lago Nero da Punta Cialancia
Monviso e Punta Cornour da Punta Cialancia
Laghi Cialancia dalla Punta
5 Laghi da Punta Cialancia
Lago Nero e Laghi Gemelli da Punta Cialancia
Cresta successiva a Punta Cialancia e Monviso
Cresta successiva a Punta Cialancia e Monviso più da vicino
Cresta successiva a Punta Cialancia e Monviso primo piano
Monviso Punta Cornour Lago Nero e Laghi Gemelli
Spunzone di roccia contro il cielo scendendo da Punta Cialancia più da lontano
Buchetto in cresta Punta Cialancia e Monviso più da vicino
Cresta Punta Cialancia da sotto ancora più da lontano
Ruderi Forte Roux e Monviso
Ruderi Forte Roux e Punta Cornour
In discesa dal Forte Roux con Monviso sullo sfondo
6 Laghi scendendo dal Forte Roux
6 Laghi scendendo dal Forte Roux
Monviso e Punta Cornour scendendo dal Forte Roux
6 Laghi scendendo dal Forte Roux più da vicino
6 Laghi scendendo dal Forte Roux più da vicino
6 Laghi scendendo dal Forte Roux più da vicino
Lago Nero e Laghi Verdi scendendovi
Primo piano Lago Nero scendendovi
Lago Nero dalla sponda con Punta Cornour sullo sfondo
Lago Nero da sponda sud e Punta Cornour più da vicino
Laghi Verdi e Lungo scendendovi
Laghi Verdi e Lungo scendendovi più da vicino
Lago Verde scendendovi
Lago Verde dalla sponda
Laghi Verdi visti d'infilata
Lago Lungo da sopra
Lago Lungo da sopra più da vicino
Lago Lungo dalla sponda con Punta Cornour riflessa
Lago Lungo da sponda sud
Laghi Gemelli dalla sponda
Lago Gemello dalla sponda
Lago Draio da sopra
Lago Draio da sopra e caserme
Lago Draio dalla sponda con malga riflessa
Immissario e Lago Draio più da vicino
Lago dell'Uomo più da vicino
Lago dell'Uomo con Punta Cornour sullo sfondo
Lago Primo da sopra
Lago Primo dalla sponda est
Lago Primo con Punta Cornourin sullo sfondo
Lago Primo con Punta Cornourin sullo sfondo più da vicino
Lago Primo dalla sponda sud ancora più da lontano
Lago Primo vista parziale dalla sponda sud
Fontana e case Miandette
Punta Cialancia e conca dei 13 laghi in val Germanasca
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Punta Cialancia e conca dei 13 laghi in val Germanasca
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Punta Cialancia e conca dei 13 laghi in val Germanasca
Belli i laghetti ed i colori autunnali .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Punta Cialancia e conca dei 13 laghi in val Germanasca
Gran bel giro Sound
In effetti, se è possibile evitare la prima salita con la seggiovia, uno può "perdersi" un po' di più ai vari laghetti...
In effetti, se è possibile evitare la prima salita con la seggiovia, uno può "perdersi" un po' di più ai vari laghetti...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...