Aiguille Orientale Oronaye Tete de Platasse Cima Manse

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soundofsilence
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Aiguille Orientale Oronaye Tete de Platasse Cima Manse

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Sul mio sito la traccia GPS:http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Manse.htm

Sabato 26-8-2021: Colle della Maddalena (2005) – Aiguille Orientale de l’Oronaye (2833) – Tete de Platasse (2825) – Colle Villadel (2627) – Cima delle Manse (2727) – Colle della Maddalena (2005).

Partecipanti: Em e soundofsilence.

Lunghezza: 12,9 Km. circa.

Dislivello: 1100 m. circa.

Difficoltà: E (per escursionisti medi) fino all’inizio del ghiaione, EE (per escursionisti esperti) la prima parte del ghiaione, F o F+ a seconda del percorso la salita attraverso i torrioni a sinistra del canale, con vari passaggi di I o II, alcuni un poco delicati per il ghiaietto. EE la salita per cresta all’Aiguille Orientale de l’Oronaye con un unico passaggio esposto, ma semplice. F+ ancora la salita alla Tete de Platasse su ghiaioni e roccette molto ripide con passaggi resi delicati da ghiaietto e instabilità rocce, anche se probabilmente non superano il I grado. EE la cresta sud-est dalla Tete de Platasse verso l’Oronaye, in prevalenza camminabile ma con qualche passaggio di I grado. Paragonabile ad un F la discesa dalla Tete de Platasse, in prevalenza su ghiaione senza difficoltà tecniche ma molto ripido ed instabile. EE la discesa dal colle verso Il Sentiero Roberto Cavallero, su ghiaione ripido, ma mai difficile. E il sentiero Roberto Cavallero e la salita alle Manse. EE la prima parte di discesa fuori sentiero dalla Cima delle Manse, su prati ripidi e senza traccia, poi E la successiva parte, sempre senza traccia, ma su terreno molto semplice.

Percorso in macchina: Da Genova fino a Savona sull’Autostrada dei Fiori, poi fino a Mondovì sulla Savona Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poi, per Borgo San Dalmazzo e il Colle della Maddalena. A Borgo San Dalmazzo si devia a destra per Demonte e il Colle della Maddalena, strada che si segue fino al valico in terra Francese, dove si parcheggia nell’ampio spazio sulla destra.

Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo una breve scalinata in legno scavalcando una rete elastica, per poi puntare verso sinistra, raggiungendo in breve il sentiero segnato che imbocchiamo verso destra. Dopo circa 2 Km di salita mai ripida, alternati a qualche tratto in piano, raggiungiamo il sentiero in partenza da Le Pontet e lo imbocchiamo verso destra, giungendo quindi in breve ad un bivio dove imbocchiamo a destra per il Colle di Roburent, come da cartelli. Guadiamo quindi il torrente Oronaye e al successivo bivio ci teniamo a sinistra (va bene anche a destra che i due sentieri si riuniscono in corrispondenza di un laghetto effimero, ma noi siamo passati a sinistra), per giungere a dei cartelli da dove si diparte verso sinistra, ed in direzione opposta a quella da cui proveniamo, il sentiero per il Col Gypiere de l’Oronaye. Appena superati i cartelli abbiamo quindi deviato a sinistra senza traccia e per prati, cercando la via migliore (per non perdere quota, che difficoltà non ce ne sono), per dirigersi verso l’evidente colle tra la prima e la seconda montagna a sinistra dell’Oronaye, che sono in effetti le due vette a cui ci stiamo dirigendo. Traversiamo quindi verso sud-est per portarci sotto il canale e quindi iniziamo a risalire ripidi pendii erbosi verso nord-est. Passate le rampe erbose iniziamo ad attraversare pietraie, incrociando quindi, a 2600 m. circa, il Sentiero Roberto Cavallero, che seguiremo al ritorno. Superato il sentiero Cavallero continuiamo a salire sui ghiaioni nella stessa direzione ed incontriamo più avanti una specie di traccia che sale ripida verso la zona di torrioni a sinistra. Qui, quando la traccetta sembra deviare a destra per contornare la base delle rocce ed entrare nel canale, noi puntiamo invece, su terreno assai ripido, al torrione singolo a sinistra, passandovi comunque leggermente a destra. Qui possiamo notare, nella parete alla nostra destra, un caratterstico anfratto diviso in due da una colonnina, nel quale si può entrare per fare qualche suggestiva foto del torrione. Visitato l’anfratto riprendiamo a salire appena sopra al torrione, quindi deviamo a destra su traccetta (forse di camosci) per dirigerci nuovamente verso il canalone. Raggiunto il canalone però valutiamo che è più comodo continuare in mezzo ai torrioni e riprendiamo verso sinistra, affrontando un paio di canalini con passaggi un pà delicati di I e II grado (possibili varie vie che possono magari ridurre le difficoltà) per poi sbucare in vista della cresta poco sopra il passo, che raggiungiamo per prati e roccette. Seguiamo quindi la cresta verso sinistra senza difficoltà, fino ad un passaggio stretto ed esposto, ma facile, poco prima della vetta. Torniamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo raggiunto il crinale, aggirando poi sulla sinistra il torrione sovrastante il colletto. Giunti al colletto arriviamo alla base delle rocce che sorreggono la Tete de Platasse, per piegare quindi a sinistra in breve discesa, per traversare quindi in leggera salita su esile traccia, scavalcando quindi un paio di facili massi ed arrivare fin quasi al crinale sud. Qui, subito prima del crinale, pieghiamo a destra salendo per un canalino ghiaioso ed instabile, per poi sfruttare le rocce a sinistra per salire un poco più agevolmente (passaggi di I grado). Infine lasciamo le roccette per spostarci leggermente a destra e risalire per ghiaietto un po’ più stabile fino alla vicina cresta, che percorsa brevemente verso sinistra porta in vetta. Dalla vetta noi abbiamo seguito la cresta verso sud-est (in direzione Oronaye) per vedere se vi era un’altra possibilità di discesa, ma non siamo riusciti a raggiungere il colletto subito prima delle pareti dell’Oronaye, in quanto la cresta vi strapiomba sopra, ma forse sarebbe stato possibile scendere verso sinistra e poi risalire verso il colle, ma, non essendone sicuri, abbiamo preferito evitare l’esperimento. Direi quindi che la percorrenza di questa cresta si può anche evitare, il che riduce il percorso di quasi 500 metri. Tornati quindi alla vetta e quindi al punto in cui abbiamo raggiunto la cresta, abbiamo continuato sulla stessa per circa una ventina di metri, per poi scendere verso destra sui ripidi ed instabili ghiaioni, sicuramente però più agevoli in discesa, fino a ricongiungerci al percorso dell’andata in corrispondenza del canalino a ridosso del crinale sud. Torniamo quindi sui nostri passi al colletto e scendiamo quindi a sinistra di alcuni torrioni scuri poco sotto il colle e, superatili, pieghiamo a destra verso il centro del canale, cercando le zone dove i detriti sono più fini e consistenti, in modo da consentire una comoda discesa. Dopo il primo tratto ripido il canale si scende senza difficoltà e arriviamo quindi ad incrociare il Sentiero Roberto Cavallero, che imbocchiamo verso destra. Seguiamo quindi i segnavia rossoblu dell’SRC che ci guidano in falsopiano ad attraversare i ghiaioni sottostanti la catena dell’Oronaye, per poi iniziare a salire ripidamente verso il Colle di Villadel. Giunti al colle (cartelli), lasciamo l’SRC che scende sull’altro versante, per continuare sull’evidente crinale erboso che continua di fronte a noi. Saliamo quindi il crinale fino ad intercettare quello sommitale, che imbocchiamo verso destra ed in 200 metri giungiamo in vetta alla Cima delle Manse. Ripercorriamo quindi a ritroso i 200 metri sul crinale di vetta e continuiamo a seguirlo ancora per poco meno di 100, per iniziare a scendere quindi i ripidi prati sulla sinistra. Scendiamo quindi traversando verso destra, giungendo poi ad un cambio di pendenza, dove un canalino pietroso poco inclinato tra due dossi erbosi ci consente una facile e logica discesa fino alla sottostante piana, dove incontriamo il sentiero in discesa dal Colle Villadel, che imbocchiamo verso destra. Seguiamo quindi il sentiero segnato, ma non per molto, in quanto dopo 200 metri gira a destra verso il Col Gypiere dell’Oronaye. Qui noi proseguiamo dritti scendendo i ripidi prati fino ad intercettare il sottostante sentiero segnato, che imbocchiamo verso destra in discesa, sentiero che in circa 500 metri ci porta ad intercettare il percorso dell’andata, che percorriamo a ritroso quindi fino alla macchina.

Conclusioni: Gita decisamente interessante per i bei torrioni che caratterizzano la catena dell’Oronaye e di cui si ha una vista salendo al colletto tra le due cime, nonché dal Sentiero Roberto Cavallero, molto bella anche la vista sul Lago d’Apzoi e gli altri laghetti, assolutamente consigliabile a chi ama gli ambienti selvaggi e senza traccia da seguire.

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Aiguilles Oronaye salendo dalla Maddalena

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Bec du Lievre salendo dal Colle della Maddalena

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Oronaye salendo dalla Maddalena

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Cima delle Manse salendo dalla Maddalena

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Bec du Lievre salendo dal Colle della Maddalena più da vicino

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Primo piano Aiguilles Oronaye

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Aiguille Occidentale dell'Oronaye

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Aiguille Orientale de l'Oronaye e Tete de Platasse

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Aiguille Occidentale dell'Oronaye più da vicino

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Aiguille Orientale dell'Oronaye salendovi più da vicino

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Risalendo ghiaione verso Aiguille Orientale

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Aiguille Orientale dell'Oronaye salendovi primo piano più da vicino

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Tete du Coin de l'Ours Siguret e Bec du Lievre

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Guglie salendo ad Aiguille Orientale

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Canalone salendo all'Aiguille Orientale

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Guglie tra le quali passare salendo all'Aiguille Orientale

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Torrione salendo ad Aiguille Orientale

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Gruppo di torrioni con grottino salendo ad Aiguille Orientale

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Enrico salendo a fianco torrione

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Torrione visto di fianco salendo ad Aiguille Orientale

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Salendo a fianco torrione verso Aiguille Orientale più da vicino

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Lac de l'Oronaye e Mont Pierassin

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Grottino salendo ad Aiguille Orientale

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Torrione da grottino salendo ad Aiguille Orientale

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Torrione da grottino salendo ad Aiguille Orientale

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Torrione da grottino salendo ad Aiguille Orientale

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Torrione uscendo dal grottino

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Torrione visto da sopra e Pointe de la Signora

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orrione visto da sopra più da lontano con Mont Pierassin e Pointe Signora

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Torrioni a sinistra salendo verso Aiguille Orientale

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Canali salendo all'Aiguille Orientale

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Torrione dall'alto e Lac Oronaye sullo sfondo

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Traverso verso canale

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Torrione con masso sopra salendo ad Aiguille Orientale

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Torrione con masso sopra salendo ad Aiguille Orientale ancora più da vicino

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Canali da risalire verso cresta Aiguille Orientale più da vicino

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Doppia guglia salendo a cresta Aiguille vista verticale

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Guglia di roccia salendo a cresta Aiguille vista verticale

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Lac Oronaye salendo ad Aiguille Orientale

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Torrione al colletto sotto Aiguille Orientale più da vicino

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Tete de Platasse e Oronaye salendo ad Aiguille

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Lago d'Apzoi salendo all'Aiguille Orientale più da vicino

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Laghi Apzoi e Visaisa salendo all'Aiguille Orientale

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Brec e Aiguille Chambeyron salendo all'Aiguille Orientale

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Tete de Platasse e Oronaye salendo all'Aiguille

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Lac de l'Oronaye sotto Monte Pierassin e Pointe Signora salendo all'Aiguille

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Brec e Aiguille Chambeyron salendo all'Aiguille Orientale più da lontano

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4 Laghi da cresta Aiguille Orientale

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Lago d'Apzoi salendo all'Aiguille Orientale più da vicino

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Laghi Apzoi e Visaisa salendo all'Aiguille Orientale

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Tete de Platasse e Oronaye salendo all'Aiguille più da lontano

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Guglie sottostanti da cresta Aiguille Orientale

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Punto esposto cresta Aiguille Orientale e Oronaye sullo sfondo

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Punto esposto cresta Aiguille Orientale e Auto Vallonasso sullo sfondo

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Lago Apzoi dall'Aiguille Orientale dell'Oronaye

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Oronaye dall'Aiguille Orientale

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Cresta verso Aiguille Occidentale dall'Orientale

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Lac de l'Oronaye sotto Monte Pierassin e Pointe Signora dall'Aiguille Orientale

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Lac de l'Oronaye dall'Aiguille Orientale

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La Meyna Sautron e Brec Chambeyron dall'Aiguille Orientale

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Monviso e Chersogno dall'Aiguille Orientale

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Monte Maniglia Mongioia e Salza dall'Aiguille Orientale

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Enciastraia dall'Aiguille Orientale

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Lac de l'Oronaye dall'Aiguille Orientale più da lontano

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Sautron Brec e Aiguille de Chambeyron dall'Aiguille Orientale

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Lago d'Apzoi scendendo dall'Aiguille Orientale

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Tete de Platasse e Oronaye scendendo dall'Aiguille Orientale

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Pendio Tete de Platasse salendovi

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Oronaye dalla Tete de Platasse

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Lac de l'Oronaye dalla Tete de Platasse

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Lago d'Apzoi dalla Tete de Platasse

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Aiguille Orientale La Meyna e Sautron dalla Tete de Platasse

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Oronaye da cresta orientale Tete de Platasse più da vicino

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Lago d'Apzoi da cresta orientale Tete de Platasse

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Tete de Platasse da cresta orientale

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Lac de l'Oronaye dalla Tete de Platasse

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Vetta Tete de Platasse e Oronaye

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Enrico scendendo da Tete de Platasse e Lago Apzoi

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Guglie bianche e nere e Aiguille Orientale Oronaye

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Guglie nere scendendo da colletto sotto Aiguille

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Guglia bianca scendendo dal colletto sotto Aiguille

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Ghiaione sceso da colletto sotto Aiguille

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Torrioni Aiguille Orientale dallo SRC più da vicino

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Torrioni Aiguille Orientale andando vista globale dallo SRC più da vicino

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Torrioni Aiguille Occidentale dallo SRC guardando indietro

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Torrioni Aiguille Occidentale dallo SRC

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Torrioni Aiguille Occidentale e Cima delle Manse

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Ago di roccia andando al Colle Villadel più da vicino

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Ago di roccia andando al Colle Villadel ancora più da vicino

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Ago di roccia andando al Colle Villadel molto più da lontano

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Ago di roccia andando al Colle Villadel molto più da lontano

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Ago di roccia andando al Colle Villadel più da lontano

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Guglia di roccia andando al Colle Villadel

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Guglia di roccia andando al Colle Villadel

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Guglia di roccia andando al Colle Villadel viste da dietro

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Cima delle Manse

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Torrione con Mont Pierassin e Pointe Signora sull sfondo

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Vista verso Aiguille Occidentale dal Colle Villadel

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Vista verso Aiguille Occidentale salendo a Cima delle Manse

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Auto Vallonasso Lago Apzoi e Oronaye dalla Cima delle Manse

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Lago Reculaye sotto Brec e Aiguille Chambeyron dalle Manse

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Cresta sommitale Cima delle Manse più da vicino

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Croce vetta Cima delle Manse e Chambeyron sullo sfondo

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Lago Apzoi da Cima delle Manse

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Lago grigio da Cima delle Manse

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Lago semiasciutto da Cima delle Manse

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Lac Reculaye sotto Sautron e Chambeyron

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Auto Vallonasso Lago Apzoi e Oronaye dalla Cima delle Manse

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Oronaye e Aiguille Occidentale dalla Cima delle Manse

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Bec du Lievre da cresta Cima delle Manse

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Tete du Coin de l'Ours e Siguret sopra Tete Dure da cresta Cima delle Manse

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Cresta Cima delle Manse percorrendola e Bec du Lievre sullo sfondo

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Canalino pietroso scendendo verso Colle Maddalena

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Bec du Lievre scendendo verso Colle Maddalena

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Pluviometro scendendo verso Colle Maddalena

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Bec du Lievre scendendo al Colle Maddalena
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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