Sentiero Frassati - Valle Maira
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Sentiero Frassati - Valle Maira
Parto con Simona alle 5:10 da Genova, in anticipo di 20 minuti sulla tabella di marcia…grandiose… alle 9:20 abbiamo già lo zaino in spalla! Dopo una tranquilla colazione in autogrill e la sosta per farci preparare ottimi panini a Prazzo (nonché per sbafarci un pezzo di focaccia sedute tranquillamente su una panchina) riusciamo a partire a un orario buonissimo da Saretto, lasciando la macchina sul piazzale poco prima del lago artificiale… impossibile raggiungere le Sorgenti del Maira in macchina: strada chiusa per lavori!!! Con un po’ di sconforto per i tempi aggiungiamo un pezzetto alla gita, che in realtà percorriamo in pochissimo tempo.
Iniziamo il sentiero Frassati con lo scopo di percorrerlo al contrario, ovvero prendendo il primo sentiero (in salita sulla destra, dopo il bivio per il campeggio; il cartello del “vero” inizio si trova poco più avanti, ed è in legno) con le indicazioni per il lago Visaisa, raggiungibile da lì in un’ora. Nonostante la mia amica non sia una montanara, si impegna a starmi dietro e raggiungiamo attraverso una bellissima pineta il balcone che si affaccia sul Visaisa, per scattare qualche foto. Non conviene scendere fino in fondo, si perderebbe troppo tempo. Merita però, in altra occasione, scendere fino sulle sponde e fare una passeggiata lì intorno. Il luogo è bellissimo, lago color smeraldo, pinete e pascoli che ti fan rilassare solo a vederli…immaginate stare lì un pomeriggio a godersi quella pace...
Continuiamo con buon passo fino al rifugio Bonelli, affacciato sul bellissimo lago d’Apzoi, di fronte al monte Oronaye, imponente con i suoi 3100 metri d’altezza. Acqua cristallina a 2300 metri e un vento fortissimo che insieme al sole ci convincerà a spalmarci di crema per evitare guai alla pelle. Bruciano persino le labbra e alla sera avremo la sensazione di essere state prese a schiaffi!
Tentiamo di rifocillarci e fare qualche foto carina tra una sferzata di vento e l’altra per poi riprendere con tutta calma, convinte di essere a metà percorso, sono appena le 12:40…
Continuiamo il nostro cammino senza cartina (poi vi dirò il perché), peccato perché fino al Piano delle Munie ero arrivata già una volta, il resto dell’anello non lo conoscevo!!! Sapendo quanto è frequentata la Val Maira (poco, e questo è anche uno dei miei motivi di adorazione) temevo proprio di non incontrare nessuno per un confronto, grazie al cielo però si avvicina un piccolo gruppetto e gli vado incontro galoppando tutta contenta. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo seguire la tacca BIANCA e ROSSA. Tenetelo a mente… e attenzione dal Colle delle Munie (2531 m), dove si prosegue per un po’ su cresta erbosa, a tenere sempre sott’occhio questi colori, in particolare in caso di nebbia. La difficoltà nascerebbe proprio da lì…sentiero poco visibile.
Dal colle delle Munie si gode una vista spettacolare sul versante francese (a proposito…grazie ai due francesi incontrati lì che OVVIAMENTE non parlavano né italiano né inglese, per averci fatto preoccupare con la loro faccia sbigottita quando sulla loro cartina gli ho indicato il percorso che volevamo terminare…come se fosse un’impresa impossibile..). Incuranti dei pareri dei francesi continuiamo…scendendo verso il Passo della Cavalla, dove si incontra una casermetta della II guerra mondiale. Da lì la discesa continua, tra montagne di una bellezza incredibile, i fiori gialli che colorano d’oro il verde dei prati, il panorama è sempre mozzafiato, fino a raggiungere le Sorgenti Pausa. Da lì una strada militare scende tra vari tornanti (per noi infiniti, per quanto abbiamo cercato di tagliarli) dove a un tratto, sulla sinistra, un cartello indica le sorgenti del Maira raggiungibili in 40 minuti, mentre la strada più larga continua dritta davanti a noi. Però a questo punto troviamo una tacca gialla, mentre quella bianca e rossa sembra continuare proprio sulla strada militare. Probabilmente è da là che inizia/finisce veramente il Frassati, ma noi per sicurezza seguiamo il cartello per le Sorgenti. Dopo una discesa in un bel sentiero dove abbiamo visto anche qualche giglio di San Giovanni, troviamo una deviazione. Da lì si può continuare verso le Sorgenti ma noi svoltiamo per raggiungere Borgata Saretto (ancora 20 minuti…) dove abbiamo lasciato la macchina, attraverso una pineta finalmente con un po’ di ombra. E’ stata una gita lunga (la danno per 6 ore mentre noi tra foto, pausa pranzo, richieste varie di informazioni e dubbi ne abbiamo impiegate 7) ma davvero impagabile per la maestosità delle montagne che fanno da cornice, i panorami sulle vallate e le altre vette in lontananza, i laghi alpini…
A me ha lasciato delle immagini bellissime e stupende emozioni, mentre IO ho lasciato, prima il mio berretto, scena veramente comica e degna di fumetto che mi appresterò a disegnare, poi la CARTINA, che ho inseguito fino allo stremo, o meglio…fino a un buco nella roccia che andava giù per parecchi metri… e chi l’ha più vista?
Per chi si fosse trovato a passeggiare da quelle parti e gli fosse finito in faccia un berretto o una cartina… sa dove trovarmi!
Che significato posso dare a tutto ciò…visto che quei luoghi sono un vero paradiso, magari è stato lo spirito di Piergiorgio Frassati che ancora vagabonda da quelle parti e si è impossessato dei miei averi…o più probabilmente qualche mattacchione di Sarvanot, i folletti che abitano le Vallate Occitane, e si divertono a fare certi scherzi!!! Attenti gitanti, a tener stretti i vostri beni fra le mani…!
Per le foto dovrete attendere ancora un pochino…
Iniziamo il sentiero Frassati con lo scopo di percorrerlo al contrario, ovvero prendendo il primo sentiero (in salita sulla destra, dopo il bivio per il campeggio; il cartello del “vero” inizio si trova poco più avanti, ed è in legno) con le indicazioni per il lago Visaisa, raggiungibile da lì in un’ora. Nonostante la mia amica non sia una montanara, si impegna a starmi dietro e raggiungiamo attraverso una bellissima pineta il balcone che si affaccia sul Visaisa, per scattare qualche foto. Non conviene scendere fino in fondo, si perderebbe troppo tempo. Merita però, in altra occasione, scendere fino sulle sponde e fare una passeggiata lì intorno. Il luogo è bellissimo, lago color smeraldo, pinete e pascoli che ti fan rilassare solo a vederli…immaginate stare lì un pomeriggio a godersi quella pace...
Continuiamo con buon passo fino al rifugio Bonelli, affacciato sul bellissimo lago d’Apzoi, di fronte al monte Oronaye, imponente con i suoi 3100 metri d’altezza. Acqua cristallina a 2300 metri e un vento fortissimo che insieme al sole ci convincerà a spalmarci di crema per evitare guai alla pelle. Bruciano persino le labbra e alla sera avremo la sensazione di essere state prese a schiaffi!
Tentiamo di rifocillarci e fare qualche foto carina tra una sferzata di vento e l’altra per poi riprendere con tutta calma, convinte di essere a metà percorso, sono appena le 12:40…
Continuiamo il nostro cammino senza cartina (poi vi dirò il perché), peccato perché fino al Piano delle Munie ero arrivata già una volta, il resto dell’anello non lo conoscevo!!! Sapendo quanto è frequentata la Val Maira (poco, e questo è anche uno dei miei motivi di adorazione) temevo proprio di non incontrare nessuno per un confronto, grazie al cielo però si avvicina un piccolo gruppetto e gli vado incontro galoppando tutta contenta. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo seguire la tacca BIANCA e ROSSA. Tenetelo a mente… e attenzione dal Colle delle Munie (2531 m), dove si prosegue per un po’ su cresta erbosa, a tenere sempre sott’occhio questi colori, in particolare in caso di nebbia. La difficoltà nascerebbe proprio da lì…sentiero poco visibile.
Dal colle delle Munie si gode una vista spettacolare sul versante francese (a proposito…grazie ai due francesi incontrati lì che OVVIAMENTE non parlavano né italiano né inglese, per averci fatto preoccupare con la loro faccia sbigottita quando sulla loro cartina gli ho indicato il percorso che volevamo terminare…come se fosse un’impresa impossibile..). Incuranti dei pareri dei francesi continuiamo…scendendo verso il Passo della Cavalla, dove si incontra una casermetta della II guerra mondiale. Da lì la discesa continua, tra montagne di una bellezza incredibile, i fiori gialli che colorano d’oro il verde dei prati, il panorama è sempre mozzafiato, fino a raggiungere le Sorgenti Pausa. Da lì una strada militare scende tra vari tornanti (per noi infiniti, per quanto abbiamo cercato di tagliarli) dove a un tratto, sulla sinistra, un cartello indica le sorgenti del Maira raggiungibili in 40 minuti, mentre la strada più larga continua dritta davanti a noi. Però a questo punto troviamo una tacca gialla, mentre quella bianca e rossa sembra continuare proprio sulla strada militare. Probabilmente è da là che inizia/finisce veramente il Frassati, ma noi per sicurezza seguiamo il cartello per le Sorgenti. Dopo una discesa in un bel sentiero dove abbiamo visto anche qualche giglio di San Giovanni, troviamo una deviazione. Da lì si può continuare verso le Sorgenti ma noi svoltiamo per raggiungere Borgata Saretto (ancora 20 minuti…) dove abbiamo lasciato la macchina, attraverso una pineta finalmente con un po’ di ombra. E’ stata una gita lunga (la danno per 6 ore mentre noi tra foto, pausa pranzo, richieste varie di informazioni e dubbi ne abbiamo impiegate 7) ma davvero impagabile per la maestosità delle montagne che fanno da cornice, i panorami sulle vallate e le altre vette in lontananza, i laghi alpini…
A me ha lasciato delle immagini bellissime e stupende emozioni, mentre IO ho lasciato, prima il mio berretto, scena veramente comica e degna di fumetto che mi appresterò a disegnare, poi la CARTINA, che ho inseguito fino allo stremo, o meglio…fino a un buco nella roccia che andava giù per parecchi metri… e chi l’ha più vista?
Per chi si fosse trovato a passeggiare da quelle parti e gli fosse finito in faccia un berretto o una cartina… sa dove trovarmi!
Che significato posso dare a tutto ciò…visto che quei luoghi sono un vero paradiso, magari è stato lo spirito di Piergiorgio Frassati che ancora vagabonda da quelle parti e si è impossessato dei miei averi…o più probabilmente qualche mattacchione di Sarvanot, i folletti che abitano le Vallate Occitane, e si divertono a fare certi scherzi!!! Attenti gitanti, a tener stretti i vostri beni fra le mani…!
Per le foto dovrete attendere ancora un pochino…
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Gran bella gita. L'anno scorso per evitare di fare troppa macchina tutta nello stesso giorno l'avevo spezzata in un pomeriggio e una mattinata. Dormendo al bivacco Bonelli.
Inoltre una volta giunti al passo delle Munie invece di scendere al passo della Cavalla seguendo il sentiero abbiamo seguito la cresta tra i due passi salendo sul Soubeyran.
Li ricordo come due giorni fantastici anche perche' nella notte tra sabato e domenica mentre eravamo ben al riparo nel bivacco si e' scatenata una inaspettata bufera di neve (era in Agosto!). Il giorno dopo la neve copriva tutti i monti e in parte minore anche i pascoli sottostanti regalando scorci incantati.
Inoltre una volta giunti al passo delle Munie invece di scendere al passo della Cavalla seguendo il sentiero abbiamo seguito la cresta tra i due passi salendo sul Soubeyran.
Li ricordo come due giorni fantastici anche perche' nella notte tra sabato e domenica mentre eravamo ben al riparo nel bivacco si e' scatenata una inaspettata bufera di neve (era in Agosto!). Il giorno dopo la neve copriva tutti i monti e in parte minore anche i pascoli sottostanti regalando scorci incantati.
La mitica scinty ha messo le foto in gallery..
http://www.quotazero.com/gallery/categories.php?cat_id=38
http://www.quotazero.com/gallery/categories.php?cat_id=38
Belle,belle,belle. Quando c'ero stato io, giusto un anno fa non avevo visto molto....bade wrote:La mitica scinty ha messo le foto in gallery..
http://www.quotazero.com/gallery/categories.php?cat_id=38
Ottime foto e, oltre alla fotografa, mi sembra che la nuova "macchinetta" lavori molto bene....
Paolo
Il silenzio è il grido più forte.
Il silenzio è il grido più forte.
Brava Scinty belle foto !!!
E' una delle gite che mi piacerebbe fare (ne ho un elenco interminabile) ...
Ma la situazione acqua nei laghi sempra un po' "asciutta" o sbaglio
ottimo lavoro
E' una delle gite che mi piacerebbe fare (ne ho un elenco interminabile) ...
Ma la situazione acqua nei laghi sempra un po' "asciutta" o sbaglio
ottimo lavoro
Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.
Credevo che il Visaisa fosse più pieno...mi piacerebbe vederlo in tutta la sua portata...Brandy wrote:Ma la situazione acqua nei laghi sempra un po' "asciutta" o sbaglio
ottimo lavoro
L'Apzoi era più o meno come l'avevo visto a luglio dello scorso anno!
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Che voi sappiate ci si può fermare al bivacco a dormire? E' aperto o bisogna rivolgersi a qualche gestore?scinty wrote: Credevo che il Visaisa fosse più pieno...mi piacerebbe vederlo in tutta la sua portata...
L'Apzoi era più o meno come l'avevo visto a luglio dello scorso anno!
Scinty ti ho mandato un mp
Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.
Bisogna ritirare le chiavi, ho trovato questo:
http://montagna.provincia.cuneo.it/gta/ ... =it&id=105
http://montagna.provincia.cuneo.it/gta/ ... =it&id=105
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Ci si puo' fermare a dormire eccome. Le chiavi si ritirano dal benzinaio factotum di Acceglio. Se non mi ricordo male ci sono otto posti letto comodi. All'interno c'e' anche un bel piano cottura per prepararsi la cena. E' molto piu' comodo che un normale bivacco, e' piu' un cottage d'alta montagna. Se vai nel week-end ti conviene pero' prenotare le chiavi perche' ho l'impressione che sia molto sfruttato per farsi delle serate in allegria con gli amici. Figurati che nel libro del rifugio ho visto che ci sono stati anche due sposini in luna di miele! (Che sogno fare come viaggio di nozze un bel trekking in val Maira, altro che tropici!)Brandy wrote:
Che voi sappiate ci si può fermare al bivacco a dormire? E' aperto o bisogna rivolgersi a qualche gestore?
Scinty ti ho mandato un mp
In questi giorni ho scansito un po' di diapo e tra queste c'erano anche quelle di quando avevo fatto il sentiero frassati l'anno scorso. Era inizio agosto ma nella serata del sabato (trascorsa al bivacco Bonelli) e' venuta la neve che ci ha regalato dei bei panorami, un po' insoliti per una gita di inizio agosto
Il sabato pomeriggio in cammino verso il bivacco bonelli, all'altezza dei ruderi del vecchio rifugio sopra il Lago Visaisa
La mattina dopo all'alba dal bivacco Bonelli guardando verso il lato opposto della Val Maira
e le guglie dell'Oronaye
Il bel bivacco illuminato dalle prime luci del giorno
In cammino verso il Passo delle Munie si incontrano bei pascoli,
il lago delle Manse, dove tra l'altro c'e' la sorgente per rifornire d'acqua il Bivacco
e begli scorci tra le doline
Siamo quindi al Passo delle Munie
Dal Passo invece di procedere a mezza costa avevamo poi deciso di fare una breve deviazione dal Sentiero Frassati per salire sul Soubeyran (consigliatissimo)
per ridiscendere infine al passo della Cavalla dove si riprende il sentiero Frassati
Il sabato pomeriggio in cammino verso il bivacco bonelli, all'altezza dei ruderi del vecchio rifugio sopra il Lago Visaisa
La mattina dopo all'alba dal bivacco Bonelli guardando verso il lato opposto della Val Maira
e le guglie dell'Oronaye
Il bel bivacco illuminato dalle prime luci del giorno
In cammino verso il Passo delle Munie si incontrano bei pascoli,
il lago delle Manse, dove tra l'altro c'e' la sorgente per rifornire d'acqua il Bivacco
e begli scorci tra le doline
Siamo quindi al Passo delle Munie
Dal Passo invece di procedere a mezza costa avevamo poi deciso di fare una breve deviazione dal Sentiero Frassati per salire sul Soubeyran (consigliatissimo)
per ridiscendere infine al passo della Cavalla dove si riprende il sentiero Frassati
Eccoti accontentata , piu' o meno. Esattamente 4 anni fa il 10 e 11 ottobre 2003 sono stato a fare il sentiero Frassati (ed a festeggiare il mio compleanno).scinty wrote:viste....andrea67 wrote:foto bellissime con una luce affascinante!!!! bravo!!! se le vede scinty cade in deliquio
complimenti, quanto darei per essere lì ora...
Ecco alcune foto d'epoca :
La nebbia si dirada al lago Visaisa (alla partenza eravamo completamente immersi nella nebbia)
La Rocca Provenzale emerge dalla nebbia
Ultimi raggi di sole
Ciao, Fabrizio P.
- Lusciandro
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Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
Uscita infrasettimanale nella speranza di vedere un po' più in la del nostro naso visto che le ultime gite erano piuttosto nebbiose.
Partenza alle 8,45 dalle Sorgenti del Maira dopo gli scali tecnici a Voltri per la focaccia e all'autogrill di Altare per caffè e cannolo (non più i mitici cannoli di una volta – SIC); partecipanti alla gita oltre al sottoscritto, SoS e il povero Andrea67 che ha dovuto subire le eccentricità del gruppo Quotazero sottosezione Filini.
Arriviamo in una deserta Saretto e giriamo sulla sinistra per scendere e risalire verso il campeggio imbocchiamo la traccia che scorre quasi sempre su strada militare e con passo da merenderos arriviamo alla Grange Pausa in 1h20' Finalmente riusciamo anche a vedere un francobollo di cielo e il morale della truppa migliora, quand'ecco che una lingua di 'orrenda kryptonite bianca' (leggasi leggero strato di neve) si staglia beffarda proprio sul nostro percorso. Per poterla attraversare il nostro Escursionista Eccentrico avrà bisogno del conforto della croce, a questo punto le analogie con Goffredo di Buglione durante la Crociata dei Pezzenti ci sono tutte (mentre il povero Andrea67 pensava si trattasse di una normale gita in montagna) Riusciti a vincere la piccola lingua di neve con l'aiuto dell'olio bollente i Cavalieri riescono ad arrivare in prossimità del Passo della Cavalla Scolliniamo poi alla Cavalla ed ecco la meta (un po' meno evocativa di Gerusalemme ma che ci volete fare, in compenso si notano ancora i reticolati che dividevano il confine con i mori … pardon, i francesi) Qui però dei mori nemmeno l'ombra, solo qualche guardiano fischiettante che ci osserva infastidito Arrivati in cima il nostro GoffredoSoS scambia il Lago di Reculaia per una fonte battesimale e tenta un tuffo prontamente bloccato dai noi scudieri, per calmarlo tiriamo fuori i viveri e l'avventura per il momento termina a tarallucci e vino.
Continua …..
Partenza alle 8,45 dalle Sorgenti del Maira dopo gli scali tecnici a Voltri per la focaccia e all'autogrill di Altare per caffè e cannolo (non più i mitici cannoli di una volta – SIC); partecipanti alla gita oltre al sottoscritto, SoS e il povero Andrea67 che ha dovuto subire le eccentricità del gruppo Quotazero sottosezione Filini.
Arriviamo in una deserta Saretto e giriamo sulla sinistra per scendere e risalire verso il campeggio imbocchiamo la traccia che scorre quasi sempre su strada militare e con passo da merenderos arriviamo alla Grange Pausa in 1h20' Finalmente riusciamo anche a vedere un francobollo di cielo e il morale della truppa migliora, quand'ecco che una lingua di 'orrenda kryptonite bianca' (leggasi leggero strato di neve) si staglia beffarda proprio sul nostro percorso. Per poterla attraversare il nostro Escursionista Eccentrico avrà bisogno del conforto della croce, a questo punto le analogie con Goffredo di Buglione durante la Crociata dei Pezzenti ci sono tutte (mentre il povero Andrea67 pensava si trattasse di una normale gita in montagna) Riusciti a vincere la piccola lingua di neve con l'aiuto dell'olio bollente i Cavalieri riescono ad arrivare in prossimità del Passo della Cavalla Scolliniamo poi alla Cavalla ed ecco la meta (un po' meno evocativa di Gerusalemme ma che ci volete fare, in compenso si notano ancora i reticolati che dividevano il confine con i mori … pardon, i francesi) Qui però dei mori nemmeno l'ombra, solo qualche guardiano fischiettante che ci osserva infastidito Arrivati in cima il nostro GoffredoSoS scambia il Lago di Reculaia per una fonte battesimale e tenta un tuffo prontamente bloccato dai noi scudieri, per calmarlo tiriamo fuori i viveri e l'avventura per il momento termina a tarallucci e vino.
Continua …..
- Lusciandro
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Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
Lusciandro
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Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
Bravi , bella crociata ehm...gita
Spettacolare la foto col Lago Apsoi e l'Oronaye dal Bivacco
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Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
A me non dispiace il panorama a 180°, l'originale è 15000 x 3400 pixel, peccato solo per le molte nubi.
Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
meraviglia...
noto con estrema soddisfazione che la neve si sta sciogliendo.......
bel giro .non l'ho ancora fatto...
noto con estrema soddisfazione che la neve si sta sciogliendo.......
bel giro .non l'ho ancora fatto...
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
Si, anche quella non e' male in effettiLusciandro wrote:A me non dispiace il panorama a 180°, l'originale è 15000 x 3400 pixel, peccato solo per le molte nubi.
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Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
Peccato per le nubi, rimane comunque sempre un bell'anello
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
Proverbio Tuareg
Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
Meravigliaaaaaaaaaaa.................. ma io non l'avevo visto il cippo... ero passata dal colle delle Munie ma non scendendo dalla cresta, arrivando da sotto, forse è per quello...
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Sentiero Frassati - Valle Maira
beh tutto sommato è andata ancora bene...neppure un goccio di pioggia per il resto bella compagnia, davvero piacevole nonostante le continue esortazioni di Sound alla contemplazione della Tete de Coin de L'Ours che ha accompagnato oltre metà della gita . Spero davvero di farne un'altra a breve nonostante lo scetticismo di Soun così magari conoiscerò il resto del gruppo vacanze Piemonte
@ Scinty
bellissimo davvero il ciglio con i simboli dei due stati uno per parte
@ Scinty
bellissimo davvero il ciglio con i simboli dei due stati uno per parte