M.te Sautron (mt 3.166)

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andrea67
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M.te Sautron (mt 3.166)

Post by andrea67 »

Ieri, saltato l'appuntamento col buon Fed7, bruscamente richiamato al dovere dal suo capo alla tarda sera di sabato(vedi topic su Rocca Senghi), ho deciso di andare lo stesso da solo ma, riducendo un po' le ambizioni, ho optato per il M.te Sautron, che non presenta alcuna difficoltà alpinistica. Si sale partendo da Chiappera da dove, raggiunto il Rifugio Stroppia si prosegue per il passo dell'Asino e quindi si imbocca al primo bivio la mulattiera che sale sulla sx (indicazioni per Colle della Portiola. Il sentiero prosegue per un vallone detritico da dove, trascurando una poco evidente traccia di sentiero che si stacca sulla dx, si perviene alla conca sottostante la evidentissima cresta nord del Sautron che sarà poi la ns. via di salita. Proseguendo sempre sul sentiero nel vallone si incrocia ben presto a lato del sentiero una evidente serie di ometti che staccandosi dallo stesso (che prosegue con scarsi segni di passaggio verso il colle della Portiola) e piegando decisamente verso ponente consente di raggiungere la cresta evitando alcuni salti rocciosi. Da qui seguendo gli ometti e tracce di sentiero si raggiunge faticosamente ma facilmente su lunga china di detriti la bella croce di vetta con un panorama circolare davvero eccezionale: l'abitato di Larche in fondo in fondo e in primo piano Rocca Brancia e quindi lo Chambeyron, l'Aiguille. La guida da circa h 4,30 di salita direi tranquillamente riducibili a 4.

Croce di vetta

http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... C00745.JPG

Il Monte Sautron e la cresta di salita

http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... C00734.JPG

Il Sautron visto dal Passo di Terre Nere

http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... C00592.JPG
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Fed7
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Post by Fed7 »

Bravo!
Mi è spiaciuto tirarti il pakko. E il trovarci al ritorno sarebbe stato un macello .. alla prox ;)
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Maury76
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

Ecco un'altra bella gita in Cozie... :D
Domenica io , Lusciandro e soundofsilence abbiamo deciso di andare appunto al Monte Sautron.
Detta così sembra che sia stata una decisione semplice ma con noi non e' mai troppo semplice scegliere la meta, perchè ognuno ha le sue preferenze : WallBash : ....per esempio sound avrebbe preferito andare in Marittime ,mentre io quest'anno mi sono prefissato di scoprire un po' di più le vette della Val Maira e Varaita per ora trascurate. Per cui dopo aver accuratamente consultato le previsioni ,onde evitare di rischiare di beccare maltempo in questo pazzo Luglio, sound ,ancora piuttosto apatico dopo la pessima performance al Mongioia, lascia la decisione a me e Lusciandro...e non ce lo facciamo dire due volte confermando il Sautron.....bene...allora appuntamento alle 5:00 dal distributore Q8 di C.so Sardegna.Il viaggio e' inspiegabilmente meno lungo del solito malgrado due pause colazione, una all'autogrill di Altare e l'altro ad Acceglio, dove ,altrettanto inspiegabilmente ,siamo io e sound a mangiare mentre Lusciandro resta a guardarci....mah.... :pensoso:
Arriviamo a Chiappera ,superiamo il Campo Base e ci fermiamo in un ampio spiazzo davanti ad un campeggio....ma volendo si poteva andare ancora un pò più avanti ,ma come al solito sound non sfrutta a pieno queste possibilità. :cupo:
Iniziamo a camminare alle 8:35 su sterrata e superato uno spiazzo svoltiamo a sinistra seguendo il sentiero Dino Icardi. Dopo un pò di tornantini arriviamo ad un bivio ,dove abbandoniamo momentaneamente il sent. icardi piegando a destra sul sentiero con tacca rossa più diretto e tortuoso con parecchie roccette da risalire fino ad arrivare ad un ripiano sede del Lac d'Ars ,ignobile pozza creata da un torrente. Qui facciamo una prima breve sosta. Riprendiamo il cammino attraversando il torrente e ritroviamo il sent. Icardi che ora risale una pietraia con parecchi tornantini verso la bastionata rocciosa che conduce alla cengia erbosa con canaponi nei pressi del Rifugio Stroppia. Qui una seconda breve sosta. Proviamo ad aprire la porta ma e' chiuso...peccato...speravamo di poter ammirare lo stesso spettacolo che gustò qualche anno fà Ramingo :diavoletto: ...invece niente....pazienza. :risata:
Ripartiamo e dopo poco arriviamo al Passo dell'Asino con il bel Lago Niera. Proseguiamo e dopo poco arriviamo ad un bivio, dove abbandoniamo il sent. Icardi che piega a destra (al ritorno arriveremo da qui) e seguiamo invece l'indicazione a sinistra per il Passo della Portiola. Dopo un pò ,attraversata una pietraia alla base delle pareti della Rocca Bianca sparisce il sentiero ed inizia la nostra consultazione delle cartine...Lusciandro sfoggia con vanto la sua nuova cartina di Brun appena acquistata , sembrava quasi sperasse che perdessimo il sentiero per estrarla :risata: (gran bella cartina, complimenti a Brun).....dopo un pochetto di ravanamento su tracce ritroviamo il giusto sentiero e lo seguiamo fino ad incontrare il sentiero Cavallero proveniente dalla Forcellina. Qui incontriamo una palina abbattuta con bivio ,svoltiamo a sinistra e risaliamo fino ad un successivo bivio,dove abbandoneremo il Cavallero (che seguiremo al ritorno). D'ora in avanti seguiremo, o meglio cercheremo di seguire le tacche rosse, fino in prossimità del Passo della Portiola, dove seguiremo gli ometti su traccia fino alla vetta. Lusciandro ci abbandona per andare , non so per quale motivo, al Passo, mentre io e sound vagheremo per il pendio detritico alla ricerca della traccia da seguire. Dopo parecchi ravanamenti troveremo sta traccia che ci porta in vetta alle 13:05 e Lusciandro qualche minuto dopo.Senza le soste inutili per le consultazioni delle cartine e i ravanamenti avremmo potuto impiegare molto meno tempo , anche perchè sound si e' finalmente ripreso dal suo tracollo fisico. Mangiamo e facciamo parecchie foto al panorama e così tra una cosa e l'altra arrivano le 14:30...e' ora di ridiscendere.
Dopo un'oretta siamo al bivio col Cavallero dell'andata e Lusciandro si ricorda che proponeva sempre delle simpatiche deviazioni e ce ne propina una: seguire il Cavallero e fare un'anello del Monte Baueria.Accettiamo nella speranza di vedere i Laghi di Nubiera ma niente sono prosciugati :triste: . Infine ci ricongiungiamo col sentiero Icardi ed in breve siamo nuovamente al Lago Niera , che con la luce del pomeriggio e' ancora più bello :D .Scendiamo e ,a livello dei tornantini che dal Rifugio Stroppia portano verso il Lac d'Ars ,prendo una bella patta per terra a causa dei miei scarponi un pò lisci :evil1: ...risultato: piego uno dei miei nuovi bastoncini. :triste: Ritorniamo quindi alla macchina alle 18:05. Facciamo poi ritorno a casa senza nemmeno trovare la ben che minima coda. In conclusione e' stata una bellissima escursione ad una cima imponente ed in ambiente di tipo dolomitico.Il panorama di vetta e' indubbiamente bello anche se sound sostiene che dalla Tete de la Frema e' molto più bello ,mentre il Lago Niera mi ha entusiasmato.

Qui la mia descrizione dettagliata con foto:

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Ne allego qualcuna:
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il cippo del Sentiero Dino Icardi
il cippo del Sentiero Dino Icardi
I tornantini verso il Rifugio Stroppia
I tornantini verso il Rifugio Stroppia
Il Rifugio Stroppia
Il Rifugio Stroppia
Il Lago Niera
Il Lago Niera
Appare il Sautron
Appare il Sautron
La conca prativa col Sautron
La conca prativa col Sautron
La Meyna oltre il Passo della Portiola
La Meyna oltre il Passo della Portiola
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

le altre:
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Pinnacolo lungo la cresta Nord e il Monviso
Pinnacolo lungo la cresta Nord e il Monviso
la croce di vetta
la croce di vetta
Dal Mongioia al Monviso
Dal Mongioia al Monviso
SAM_3574 [].JPG
Rocca Blanca con dietro l'Ailefroid, Pic Lory, Pic Gaspard
Rocca Blanca con dietro l'Ailefroid, Pic Lory, Pic Gaspard
L'Oronaye con dietro le Marittime
L'Oronaye con dietro le Marittime
SAM_3596 [].JPG
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

e le ultime :strizzaOcchio:: :
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Il Sautron dal Cavallero
Il Sautron dal Cavallero
Aiuguille de Chambeyron
Aiuguille de Chambeyron
Rocca Bianca dal sentiero Icardi
Rocca Bianca dal sentiero Icardi
Il Lago Niera
Il Lago Niera
Il Lago Niera
Il Lago Niera
Rocca Provenzale a fine percorso
Rocca Provenzale a fine percorso
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by giobibo »

ignobile pozza creata da un torrente
Perchè ignobile pozza ????
per le mie figlie è sempre stato il laghetto più bello del mondo !!
siamo nuovamente al Lago Niera , che con la luce del pomeriggio e' ancora più bello
E' sempre uno splendido balcone sopra le cascate

Bravi, un altra bella vetta della Val Maira. Ottima relazione.
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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Maury76
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

giobibo wrote: Perchè ignobile pozza ????
per le mie figlie è sempre stato il laghetto più bello del mondo !!
Beh come vuoi definirlo questo? :risata:
lac d'Ars
lac d'Ars
Bravi, un altra bella vetta della Val Maira. Ottima relazione.
: Thanks :
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Alec »

Complimenti per un'altro bel tremila raggiunto :D

A me il Lac Ars è sempre piaciuto moltissimo, e l'ho visto ben 4 volte...
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Littletino »

Complimenti alla banda :smt038 Altra prestigiosa vetta nel taschino!

Con questi due tremila fatti in meno di una settimana avete disintossicato Sound :smt086 dai nefasti effetti della KryptoBlue.
Terapia d'urto, :smt075 ben fatto. : Thumbup :

Ma davvero niente neve? Nemmeno nei valloni sotto al colle della Portiola? Quando salii a fine giugno del 2009 pestammo neve praticamente dal bivio dopo il lago fino al colle.
Poi tutta la schiena del Sautron era pulita.

Confesso che l'ignobile pozza proprio non me la ricordavo :smt017 , eppure da quelle parti sono passato diverse volte.... :smt015
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Littletino »

La mia passione è invece il Lago Niera.

Appoggiato sull'orlo del bastione che strapiomba sulla piana di Stroppia sembra una di quelle piscine costruite all'ultimo piano dei grattacieli con l'acqua che deborda e sembra cadere giù disotto.
nicawscache.jpg
SAM_3631%20[].JPG
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

Littletino wrote:Complimenti alla banda :smt038 Altra prestigiosa vetta nel taschino!
: Thanks :
Littletino wrote:Con questi due tremila fatti in meno di una settimana avete disintossicato Sound :smt086 dai nefasti effetti della KryptoBlue.
Terapia d'urto, :smt075 ben fatto. : Thumbup :
Eh si aveva bisogno di riassaporare l'alta quota e macinare dislivello.....stavolta e' ritornato più o meno come prima delle vacanze in Sardegna...
Littletino wrote:Ma davvero niente neve? Nemmeno nei valloni sotto al colle della Portiola? Quando salii a fine giugno del 2009 pestammo neve praticamente dal bivio dopo il lago fino al colle.
Poi tutta la schiena del Sautron era pulita.
Niente ,giusto qualche chiazza poco sotto il Passo di Portiola ,ma comunque evitabile , ed una chiazzetta poco sotto la vetta. In vetta una spruzzata di ghiaccio sulla croce :strizzaOcchio::
Littletino wrote:Confesso che l'ignobile pozza proprio non me la ricordavo :smt017 , eppure da quelle parti sono passato diverse volte.... :smt015
Beh ....ha dovuto dirmi sound che quello era un lago, a me sembrava un torrente :risata:
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

Alec wrote:Complimenti per un'altro bel tremila raggiunto :D
: Thanks :
Alec wrote:A me il Lac Ars è sempre piaciuto moltissimo, e l'ho visto ben 4 volte...
Mi prendi in giro? :risata:
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by scinty »

Bellissime foto per bellissimi posti : Groupwave :

Che cu... fortuna trovare il Lago Niera così fermo a fare da specchio al cielo :o

quante cose si perdono stando in ufficio :( (ok ok , era domenica, ma si fa così per dire :lol: )
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Maury76
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

scinty wrote:Bellissime foto per bellissimi posti : Groupwave :
: Thanks :
Piano piano sto imparando a scoprire questa valle ed inizio a capirne l'amore che tu nutri nei sui confronti :strizzaOcchio::
scinty wrote:Che cu... fortuna trovare il Lago Niera così fermo a fare da specchio al cielo :o
In effetti... :risata: ...quando ad inizio gita ho visto che in parte la Cascata Stroppia mancava ho temuto che anche il Lago non ci fosse ,ma ci speravo tanto di poterlo vedere e fotografare.....fortunatamente c'era :strizzaOcchio::
scinty wrote:quante cose si perdono stando in ufficio :( (ok ok , era domenica, ma si fa così per dire :lol: )
A chi lo dici......fosse per me mollerei tutto ed inizierei a girare per monti per scoprirne ogni angolo...
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by scinty »

Maury76 wrote:
scinty wrote:Bellissime foto per bellissimi posti : Groupwave :
: Thanks :
Piano piano sto imparando a scoprire questa valle ed inizio a capirne l'amore che tu nutri nei sui confronti :strizzaOcchio::
:D
Maury76 wrote:
scinty wrote:quante cose si perdono stando in ufficio :( (ok ok , era domenica, ma si fa così per dire :lol: )
A chi lo dici......fosse per me mollerei tutto ed inizierei a girare per monti per scoprirne ogni angolo...
:o già, il tempo è sempre troppo poco.... :(
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soundofsilence
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by soundofsilence »

Domenica 24 luglio 2011: Campeggio Senza Frontiere – Rifugio Stroppia – Sautron – Laghi Nubiera – Campeggio Senza Frontiere.

Partecipanti: Lusciandro Maury76 e Soundofsilence.

Lunghezza: 19 Km circa.

Dislivello: 1600 circa.

Difficoltà: E tutto tranne la salita alla vetta che può essere classificata EE, seppur semplice, per l’ambiente da alta montagna e il tracciato non chiarissimo. EE anche la scorciatoia che sale diretta al Lac d’Ars e segnalata da una cartello recante la scritta “Sentiero esposto”, anche se in realtà, più che esposto è ripido, ma è comunque evitabile seguendo il sentiero principale. Esposta un po’, certamente, la salita al rifugio, ma il sentiero è un’autostrada e non me la sento di classificarlo EE, ma a qualcuno, sofferente di vertigini o simili, potrebbe anche dar fastidio.

Percorso in macchina: Da Genova a Savona coll’autostrada dei fiori e quindi fino a Mondovì con la Savona-Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, da Cuneo, per Caraglio, Dronero e Val Maira. Si Risale la Val Maira quindi fino ad Acceglio e si prosegue ancora fino a Chiappera, dove si imbocca la strada per le cascate di Stroppia e il Rifugio Campo Base, si raggiunge il campeggio senza frontiere e si prende la sterrata sulla sinistra e dopo qualche centinaio di metri si parcheggia, in corrispondenza dell’inizio del sentiero Icardi, noi, giusto per cambiare qualcosa, abbiamo invece parcheggiato 800 metri prima, presso il camping senza frontiere.

Percorso a piedi: si imbocca il sentiero Icardi e si sale verso le Cascate dello Stroppia (se presenti, d’estate il salto principale è quasi sempre asciutto…) raggiungendo quindi il verde ripiano del Lac d’Ars (un ruscelletto stagnante) o tramite il sentiero principale o tramite una scorciatoia identificata come sentiero esposto. Dal Lac si risale una pietraia e in cima alla stessa si attraversa un rio piegando a sinistra, dove iniziano i tornanti che portano al Rifugio Stroppia. Poco dopo il Rifugio si raggiunge il Lago Niera, anche questo non sempre presente. Poco dopo il lago (400 metri circa) si imbocca a sinistra il sentiero per il Colle Portiola. Si segue tale sentiero, cercando di non perderlo (cosa che a noi non è riuscita…), o, se lo si perde, seguendo le varie tracce presenti e segnate con ometti: tutte dovrebbero portare a incrociare il sentiero Cavallero, poco importa se un po’ più su o un po’ più giù…
Si imbocca quindi il sentiero Cavallero verso destra e ci si dirige verso il Colle Portiola. Prima del colle (onde abbreviare il percorso) conviene abbandonare il sentiero e dirigersi a sinistra risalendo direttamente il pendio di sfasciumi che porta in vetta al Sautron; per farlo esistono varie tracce: noi all’andata abbiamo seguito una molto ripida centrale (appena accennata e non segnata in alcun modo), assai faticosa per la predetta ripidità e l’instabilità del terreno; può essere più opportuno, invece, piegare verso la cresta a sinistra (segnata con ometti), non facendosi scoraggiare dalla fascia rocciosa a sinistra che sembra rendere difficile il passaggio: in realtà il sentiero l’attraversa, ma può essere difficile individuare, dal basso, il punto esatto, può essere quindi meglio salire al centro e puntare a sinistra solo dopo aver oltrepassato tale fascia rocciosa. Anche la cresta a destra è sicuramente percorribile (noi non l’abbiamo fatto, ma abbiamo visto altri farlo) perlomeno nella parte alta ed è possibile quindi, dopo un tratto al centro dirigersi anche verso questo, ma io ritengo comunque che la via più semplice sia la cresta a sinistra. Nella parte superiore di questa cresta si deve comunque attraversare una fascia rocciosa che, con la neve che abbiamo trovato, è risultato sicuramente il passo più difficile della giornata, si tratta comunque di un solo passo in cui fare solamente un po’ di attenzione; superatolo la vetta è ormai in vista e si raggiunge senza alcuna difficoltà. Il rientro si fa per la stessa via, o, come abbiamo fatto noi, si può fare una visita a quel che resta dei Laghi Nubiera semplicemente continuando a seguire il Cavallero verso nord finche non incrocia il sentiero per il Colle Nubiera. Si prende quindi questo sentiero (in realtà sono due, meglio prendere il primo che si incrocia) verso destra (segnato prevalentemente in giallo-rosso ma anche con altri colori) e si ridiscende al sentiero Icardi 1,7 Km. più su di dove lo si era lasciato all’andata; si segue quindi il sentiero Icardi imboccandolo in discesa verso destra e si ripercorre poi il sentiero dell’andata fino al parcheggio.

Conclusioni: Per chi volesse fare una cima in zona il mio consiglio è sicuramente per la Tete de la Frema che offre un sentiero di avvicinamento e un panorama di vetta molto migliore. Il panorama dal Sautron non è comunque da disprezzare: bella soprattutto la vista su Rocca Blancia, Buc Nubiera e i 2 Chambeyron, nonché sul Monviso. Per il resto la parte più bella del sentiero è quella in comune con la Tete de la Frema, cioè fino al Lago Niera, trattasi comunque di una parte decisamente bella, che può diventare stupenda se ci sono le cascate al massimo del loro splendore…

link alle foto:
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by serena »

Valle Maira day 1 (lunedì 10/09/2012)- Dopo varie modifiche al programma originale dovute all'inaspettata nevicata del week end precedente quello della nostra partenza, abbiamo preso la decisione di partire da Chiappera e di salire dapprima al Monte Sautron e di raggiungere successivamente il Bivacco Barenghi, dove dovremmo pernottare.
Poichè la gita è lunga, partiamo di buon ora e fa abbastanza fresco.
Tramite il sentiero Dino Icardi, in breve raggiungiamo il Rifugio Stroppia (mt 2259), e il vicino lago Niera.
Finalmente vediamo le cascate di Stroppia con tanta tanta acqua ...

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Poco dopo il lago, ad un bivio con paline, abbandoniamo il sentiero Dino Icardi che prosegue per il Bivacco Barenghi e prendiamo la traccia segnalata che va a sinistra, in direzione del Colle della Portiola e del Monte Sautron.
Inizialmente la traccia è abbastanza pianeggiante ma ben presto inizia a salire più decisamente.
A quota 2650 circa, si incontra il sentiero Roberto Cavallero proveniente dalla Forcellina.
Dopo un paio di strappi particolarmente ripidi, si raggiunge una conca dove occorre abbandonare il sentiero principale per seguire una traccia segnalata da ometti che si inerpica lungo il pendio finale del Monte Sautron.
La traccia è ripida ma mai pericolosa e/ o esposta ed è anche molto ben segnalata (quindi perderla non è praticamente possibile).
La parte alta della montagna è imbiancata, come del resto ci aspettavamo.
Ciò che non ci aspettavamo erano ...le nuvole.
La giornata non è brutta ma ci sono passaggi nuvolosi piuttosto consistenti. La nuvola che staziona sulla vetta del Monte Sautron, in particolare, non si è mai spostata da lì.
Quindi il pendio non è mai stato scaldato dal sole e quindi la neve rischia di essere abbastanza dura.
Ma poco importa... i ramponi sono in macchina, dunque occorre fare senza.
Nel salire mi rendo conto che ciò che ha l'aspetto della neve in realtà non è neve, ma grandine ghiacciata (e mi rendo anche conto del fatto che se fosse stata neve sarebbe stato meglio).
Raggiungiamo senza grosse difficoltà i 3000 metri dove in effetti c'è anche un grosso accumulo di neve che fatichiamo un pò a superare (purtroppo il sole rimane ben nascosto sotto alla nuvola di Fantozzi ...e tra l'altro inizia anche a fare freddino...)
Per fortuna, superato con qualche difficoltà l'accumulo di neve, ci rendiamo conto che il pendio finale (forse perchè maggiormente esposto al sole...forse perchè maggiormente battuto dai venti....) è quasi sgombro.
Finalmente vediamo la croce di vetta e senza difficoltà la raggiungiamo.

Image

Image

Poichè a 3000 metri quando non c'è il sole fa freddo, facciamo solo una breve sosta prima di iniziare la discesa.

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La discesa si rivela più semplice del previsto anche perchè nel frattempo il sole inizia a fare capolino dietro alla nuvola di Fantozzi oppure è la nuvola che inizia a spostarsi dalla vetta del Sautron...
Fatto sta che ......nel momento in cui noi ultimiamo la discesa e riguadagnamo il sentiero che conduce al Colle della Portiola...ci voltiamo indietro e vediamo la bella vetta del Sautron in pieno sole......
Ci concediamo una sosta per il pranzo, poi scendiamo fino a quota 2650 circa dove imbocchiamo il sentiero Roberto Cavallero che sale al Bivacco Barenghi passando ai piedi del Buc de Nubiera e nei pressi dei bei laghetti di Nubiera.
Poco dopo i laghetti di Nubiera, ci rendiamo conto di avere perduto il sentiero Roberto Cavallero e di essere invece sulla traccia che scende a Chiappera.
Questo non è un grosso problema in quanto entrambi i sentieri confluiscono nel Dino Icardi che sale al Barenghi.
Purtroppo il nostro sentiero confluisce...un pò più in basso.
Per noi la risalita al Barenghi sarà di 200 metri che ...in effetti ci crescono proprio perchè siamo un pò stanchi.
Raggiungiamo il Barenghi mentre esso è illuminato da quello che sarà l'ultimo raggio di sole della giornata.

Image

Facciamo un pò di toilette usufruendo della bella fonte che si trova proprio davanti al bivacco, ci copriamo con quasi tutto quello che abbiamo addosso e ....sono le ore 16, fa già un freddo cane e noi dobbiamo far venire l'ora di cena.
Dapprima studiamo la cartina e le relazioni per domani...poi io mi studio il libro del rifugio ...poi faccio parole incrociate...ma il tempo non passa e, soprattutto, nonostante il fatto che io sia avvolta in una coperta...ho tanto ma tanto ma tanto freddo.
Decido di coricarmi un pò e in effetti...sotto ad una montagna di coperte va decisamente meglio.
Ceniamo verso le 19.30 con una busta di riso alla cantonese liofilizzato che sembra risotto ai frutti di mare .......io mi faccio una tisana calda e ...alle 20:45 siamo già a nanna, sepolti sotto a quasi tutte le (fortunatamente numerose) coperte del bivacco (intanto siamo da soli e non dobbiamo condividerle con nessuno.....)
Durante la notte si alza un vento molto forte.
Personalmente dormo bene anche se mi sveglio parecchie volte.
Un pò per il vento, un pò perchè alla fine ho persino troppo caldo, un pò perchè ...non ho più sonno.
Verso l'alba devo purtroppo abbandonare il mio caldo giaciglio per improcrastinabili esigenze fisiologiche.
Purtroppo mi rendo subito conto che le condizioni meteo non sono quelle che ci auguravamo per la salita alla Tete de l'Homme.....
A tutti i modi è ancora presto e speranzosa torno al calduccio sotto alla montagna di coperte......
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by scinty »

Mai stata neppure sul Sautron!!! :shock: :( Dopo un bel po' di latitanza dovrei tornare a dedicarmi alla Val Maira... :o
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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serena
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by serena »

scinty wrote:Mai stata neppure sul Sautron!!! :shock: :( Dopo un bel po' di latitanza dovrei tornare a dedicarmi alla Val Maira... :o
Eh no ...il Sautron non può proprio mancare :evil1:
Proprio una bella montagna...
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by scinty »

serena wrote:
scinty wrote:Mai stata neppure sul Sautron!!! :shock: :( Dopo un bel po' di latitanza dovrei tornare a dedicarmi alla Val Maira... :o
Eh no ...il Sautron non può proprio mancare :evil1:
Proprio una bella montagna...
:imbarazzo: ci andrò prometto!! :lol:
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by scinty »

continua da qui... viewtopic.php?f=60&t=556&p=278367#p278367" onclick="window.open(this.href);return false;

Partiamo dal bivacco Montaldo alle 9, un po' tardi per una gita, ma c'è l'illusione di trovarsi già in loco... quindi avvantaggiati... invece...
Iniziamo a seguire la traccia che scende sul versante francese, poi la traccia lascia spazio a sfasciumi dopo sfasciumi, ancora pietre rotte e terretta scivolosa, molto meglio mettere i piedi dentro al mare di pietruzze rotte che quando ci sprofondi dentro sembra di sentire il ruggito di un leone, almeno così mantieni l'equilibrio e non scivoli... la terretta invece... non ci piace. Ci sono degli ometti ma non sono continui, magari in questi posti si disfano con facilità. Comunque la discesa ti porta verso destra per evitare alti salti rocciosi, c'è una bella paretona che vediamo mentre scendiamo, passandoci a fianco. La discesa è piuttosto lunga e malagevole, non oso immaginare cosa deve essere salire di lì, sicuramente ti rallenta molto. Infine, abbandonati gli sfasciumi e giunti finalmente su qualcosa dal colore verde, ci tocca spostarci ulteriormente verso destra per evitare un altro risalto e di conseguenza ci allontaniamo ancora di più dalla direzione che dobbiamo prendere.
Così facendo arriviamo su un sentiero e davanti al cartello che indica Col du Vallonet e Col de Stroppia (che è il Colle Nubiera). Giriamo i tacchi e andiamo quindi verso il Col du Vallonet. Il vallone che percorriamo è molto bello, con pascoli verdi e abeti, noi dobbiamo passare sotto La Meyna e attraversare ben 3 colli! Mentre procediamo sul sentiero appare alla nostra sinistra il Col de Nubiera, com'è alto! Le persone che vedo in cima sono dei piccoli puntini. E pensare che il giorno prima stavo già cercando una scappatoia per via francese, per salire sul Buc... non credo che tale scelta sarebbe stata meglio della cresta, vista la lunghezza e la necessità di ravanare!!!
Arriviamo al Col du Vallonet che è un po' una caccoletta, non sembra neanche un colle. Il prossimo è il Col de la Portiolette, quello sì che suscita il mio terrore non appena lo scorgo da lontano! Ma Alec nel conteggio del dislivello per arrivare al Sautron dal Nubiera li avrà contati tutti questi saliscendi? In realtà il Col de la Portiolette è sì alto (2692 m) ma raggiungerlo è un po' meno peggio di quanto credessi. La stanchezza tuttavia si fa sentire eccome, inoltre continuo a sbuffare che dovevamo partire prima dal bivacco... Alec rimarca che tanto c'è luce fin quasi alle 22... è vero, non ho il senso dell'avventura, in fondo è tanto bello “perdersi” (per modo di dire) per monti, non bisogna a tutti i costi arrivare alla macchina alle 16 per scappare (tanto poi c'è la coda in autrostrada che ti blocca), ma è anche vero che sarebbe bello potersi fermare di più a fare qualche sosta e guardare il paesaggio... magari la prossima volta riusciamo entrambi a entrare in quest'ottica...
Dalla Portiolette si scende un pezzo per andare a raggiungere l'ultimo colle, quello della Portiola. Anche questo non scherza, inoltre sono ulteriori 200 metri di dislivello prima degli ultimi quasi 270 m per raggiungere il Sautron!!! Da sotto, la cresta che conduce dal colle alla vetta sembra abbattuta, si vede anche bene la croce, sembra di poter tirare un sospiro di sollievo, invece la salita sarà penosa come da protocollo. Penosa la salita al Colle della Portiola (sfasciumi, terretta, non riesci proprio ad avere il tempo di sentirne la mancanza...), penosa la salita al Sautron (indovinate un po' su cosa...?), ma finalmente arriviamo anche lì! Gli zaini li abbiamo lasciati al colle per salire meglio. Mentre arriviamo in vetta (saranno circa le 15) due coppie di escursionisti stanno iniziando a scendere sulla cresta italiana. Noi torneremo sul lato francese per recuperare gli zaini e pranzare al colle (ammesso che la marmotta che girava sospetta tra le rocce non abbia attaccato gli zaini alla ricerca di cibo!).
Scendiamo molto più rapidamente di quanto siamo saliti e dopo aver mangiato ripartiamo per ritornare nel Vallonasso di Stroppia. Da lì è ancora lunga! Ormai mi sono arresa. Il tempo è bello, i posti sono belli e il sole ne esalta colori e sagome dei monti, ci sono ruscelli e cascate ed è una zona delle Val Maira a me ancora sconosciuta! Questa parte di sentiero che collega il Vallonasso con il colle della Portiola è molto bello. L'unico problema è il mal di piedi, e il pensiero di quello che mi aspetta dopo, la discesa dalla Capanna Stroppia.
Ci colleghiamo finalmente con il sentiero dell'andata, ripassiamo davanti alla Capanna e giù per il sentiero ripido... quel sentiero... a salirlo lo sali anche senza pensarci tanto... ma a scenderlo... non ti passa veramente più soprattutto quando hai così male ai piedi! E' una tortura perchè dall'alto vedi sempre la macchina parcheggiata (rimasta stranamente sola...) e continui a vederla lontana, lontana, lontana, anche se scendi! Eh, me ne ricordo di discese simili...
Mentre mi dolgo tuttavia, non posso far altro che pensare a quanto sia bella la Val Maira, guardando il lago Niera, ammirando la Castello e la Provenzale, spaziando oltre con lo sguardo verso il Colle del Maurin...
Arriviamo all'auto verso le 19... una decina di ore di gita... sono vagamente accaldata nonostante sia sera e il sole non picchi più sulla strada... decido di refrigerarmi con l'acqua ghiacciata che scende dalle cascate, è talmente fredda che dopo poco che ci hai pucciato i piedi fa male, ma me ne frego e mi tolgo tutto, beh quasi tutto, in fondo anche se può far strano alle poche persone che passano ancora di lì, è come stare in costume in spiaggia, che c'è di strano... butto le gambe a bagno e mi tiro l'acqua addosso, sentendomi via via molto meglio! Un tocco di borotalco (ormai sempre presente nello zaino perchè come ti asciuga quello...) e via verso la pianura, dove finiremo di refrigerarci con una coppazza di gelato seguita da rinforzino :mrgreen:

verdi pascoli prima della lotta con gli sfasciumi...
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angoli suggestivi...
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da Signore degli anelli...
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ma ecco in arrivo il Col de la Portiolette...
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e quello della Portiola...gasp...
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anche il Sautron è infine alle spalle dopo altri ripidi sfasciumi... si torna in Italì
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in scenari sempre splendidi....
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Alec »

Un modo alternativo per salire il Sautron visitando anche il bel versante francese e valicando ben tre colli!

Il terreno è faticoso ma facilitato da discrete tracce, inoltre grazie all'annata nevosa la discesa dal passo Portiola sul versante italiano è stata per un bel tratto su neve ben portante.

Brava Scinty :D :smt079
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Pazzaura »

Letti entrambi... bello bello... Ogni volta mi dico che dovrei dedicare qualche giornata a visitare questa zona della Val Maira. Ma poi non capita... avendo solo la domenica...
Ma prima o poi!!

E bravi gli sposini :wink:
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by Maury76 »

Bravi ,ottima doppietta : Thumbup :
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by keiji1976 »

Letto entrambi i racconti...FIKISSIMO!!!!!!!!!
Grande invidia...per tutto... : WohoW : : WohoW : : WohoW :
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La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: M.te Sautron (mt 3.166)

Post by serena »

Pazzaura wrote:Letti entrambi... bello bello... Ogni volta mi dico che dovrei dedicare qualche giornata a visitare questa zona della Val Maira. Ma poi non capita... avendo solo la domenica...
Ma prima o poi!!

E bravi gli sposini :wink:

La Val Maira purtroppo è un pò distante e soprattutto il percorso in auto è tortuoso...Ci vuole parecchio tempo per andarci :triste:
Però voi siete belli veloci .........molte gite che potete farle agevolmente anche in giornata : Thumbup :
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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