Buona sera a tutti !
Vi scrivo per segnalare un’altra piacevole uscita sulle Alpi Cozie Meridionali, in Valle Maira. Si tratta di una bella gita con le racchette da neve, piccozza e ramponi nell’ultimo tratto della salita. Dopo la bella salita al Monte Bodoira di alcune settimane fa (e già presentata dal sottoscritto in questo forum), io e altri 3 amici abbiamo deciso di ritornare al bel Rifugio Lou Lindal di Preit in Valle Maira. Dopo averne parlato in sede al CAI Ligure il giovedì sera..arruolo Davide, Roberto e sua moglie Teresa per un altro bel weekend in Valle Maira, confortati da ottime previsioni meteo e buone condizioni della montagna. Dopo una piacevole serata al Rifugio (sempre ottima accoglienza, cena abbondante e di nostro pieno gradimento) compresa la visione nella sala proiezioni di alcuni miei filmati video, ed una bella dormita, la domenica mattina ci svegliamo alle 5,45. Facciamo colazione e alle 7,00 siamo ai nastri di partenza…con l’ausilio di condizioni meteo ottimali (cielo sereno e visibilità ottima !). Ci dividiamo in due gruppi, Roberto e Teresa decidono di salire sul più breve e meno faticoso Bric Servagno m. 2404 mentre io e Davide puntiamo sul Becco Grande m. 2775, altra bella montagna situata sull’altopiano della Gardetta. La prima parte della salita è in comune, fino al Colle del Preit, ma io e Davide siamo più veloci e di comune accordo con gli altri…ci stacchiamo dal gruppo e andiamo avanti. La neve tiene bene, fino alle Grange Servino m. 1830 possiamo utilizzare una buona traccia esistente (nei giorni precedenti sono passati sia sci alpinisti che ciaspolatori..!) e devo dire che siamo in compagnia davvero numerosa…oltre cento tra sci alpinisti e snowboarder fino alle Grange Servino….e poi tutti si infilano nel bel canale Est del Monte Cassorso, una classica dello scialpinismo (se non ci siete mai stati ve lo consiglio, è davvero piacevole da fare…sia con gli sci che a piedi quando la neve è trasformata e in buone condizioni..!) per il Colle del Preit rimaniamo solo in quattro, superiamo con attenzione e cautela il traverso sotto il Monte Cassorso e poi riprendiamo i tornanti della stradina innevata, che con gli ultimi pendii ripidi porta all’ampia spianata del Colle del Preit. Dal Colle (quota m. 2085) passiamo verso l’agriturismo la Meja e poi abbandoniamo la pista che porta verso le Grangie Ciampasso e il Bodoira, scendendo verso il fondovalle sulla nostra sinistra in direzione di un ponticello di legno ben visibile dall’alto. Valicato il ponticello iniziamo la risalita del Vallone Margherina, toccando dopo una ventina di minuti il Gias Margherina. Ci portiamo a sinistra verso la base della Rocca la Meja (davvero bella e dolomitica…piacevole sia da fotografare che da salire ! Presenta una via normale accessibile, con qualche tratto esposto e qualche facile passo su roccia di I e II) e proseguiamo nel Vallone fino a raggiungere il Colle d’Ancoccia. Dal Colle non si vede ancora la cima del Becco Grande, ma solo il canale di salita. Saliamo sulla sinistra un pendio nevoso fino alla base di una paretina rocciosa, poi aggiriamo la parete sulla destra ed entriamo in un pendio canale piuttosto ripido (tratti fino a 45°) su neve, erba affiorante e roccette fino a raggiungere la cresta Ovest. Tocchiamo prima un’anticima (ometto di pietre) poi proseguiamo su una sottile e bella cresta nevosa, a tratti piuttosto aerea che dopo alcuni passaggi su roccette esposte porta in cima a questa bella montagna, sormontata da un semplice ometto di pietre, senza croci o statue. Si tratta di una montagna poco frequentata e poco salita, ma questo non è certo un aspetto negativo…!! Anzi ! Per quanto mi riguarda, io prediligo cime poco frequentate, valloni selvaggi e solitari…e non ho invidiato nessuno degli oltre cento sci-alpinisti che nello stesso momento affollavano la vetta del Monte Cassorso !! Io e Davide ci stringiamo la mano e siamo decisamente soddisfatti della nostra gita, abbiamo impiegato 5 ore da Preit alla Cima del Becco Grande e posso scrivere tranquillamente che ne valeva la pena…non fosse altro per la bellezza del paesaggio e per lo spettacolare e vastissimo panorama ammirato dalla cima (Dal Monte Antoroto sulle Alpi Liguri al Gruppo del Monte Rosa !!) Per chiunque di voi (sci-alpinisti o ciaspolatori) prediliga muoversi senza essere in fila o “intruppato” con qualche decina di persone, e desideri farsi una bella gita in Valle Maira…tenga in considerazione anche questa possibilità..! Da Preit ci sono il Monte Cassorso m. 2776, il Monte Bodoira m. 2747, il Monte Giordano m. 2766, il Becco Grande m. 2775 e volendo anche la Rocca la Meja m. 2831 con le dovute attenzioni. L'uscita descritta è stata fatta durante il weekend dell' 1 e 2 marzo. Naturalmente non manca il corredo fotografico di questa bella uscita, ho inserito alcune foto nella gallery liberi di postare/montagna.
un'altra bella gita in Valle Maira al BECCO GRANDE m. 2775
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Re: un'altra bella gita in Valle Maira al BECCO GRANDE m. 27
Sul mio sito la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Grande.htm
Sabato 26-6-2021: Colle Valcavera (2416) – Cima di Test (2620) – Colle del Mulo (2527) – Becco Grande (2775) – Becco GrandeOvest (2773) – Colletto Meja (2551) – Lago della Meja (2480) – Col d’Ancoccia (2533) – Colle Valcavera (2416).
Partecipanti: Em, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 10,2 Km. Circa.
Dislivello: 750 m- circa.
Difficoltà: E (escursionistico) fino all’abbandono della strada asfaltata per salire alla Cima di Test, EE (per escursionisti esperti) per la risalita senza traccia al crinale e per un breve tratto attrezzato con catene, comunque semplice. EE il sentiero Claudio Fulcheri per il Becco Grande, ripido ma non difficile, F l’ultimo tratto dal colletto alla vetta, che presenta qualche tratto insidioso di I grado e anche un po’ esposto. F (Alpinistico Facile) la deviazione per la finestra, specie se fatta per il percorso fatto da noi in salita, prendendola più larga per prati come abbiamo fatto al ritorno si resta quasi sempre nell’EE, su ghiaione ripidissimo. F anche la traversata tra le due cime, per un po’ di esposizione e per la mancanza di segnalazioni nella prima parte, ma in definitiva più facile che la salita alla vetta. E (per escursionisti medi) tutto il resto.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona con l’A10, quindi con la Savona-Torino fino a Mondovì. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poco prima di entrarvi, si svolta a sinistra per Borgo San Dalmazzo. A Borgo San Dalmazzo si prende a destra per Demonte, dove si arriva dopo una quindicina di Km. Poche centinaia di metri dopo il centro di Demonte si trova la deviazione a destra per la Val d’Arma (segnalata) e la si imbocca, proseguendo dritti fino al Colle Valcavera, dove parcheggiamo nel poco spazio presente sulla destra.
Percorso a piedi: dal Colle Valcavera si continua su strada asfaltata sulla destra verso il Colle Fauniera, e 500 metri prima di raggiungerlo, quando il crinale soprastante sembra più vicino ed abbordabile, pieghiamo a sinistra, risalendo per prati fino alla cresta, dove imbocchiamo il sentiero segnato che la percorre verso sinistra. In breve giungiamo ad una paretina di una decina di metri attrezzata con catene, che superiamo senza difficoltà. Continuiamo quindi a seguire i vasti e facili prati sommitali per sentiero o a piacimento, fino a giungere in vista di una rocciosa anticima, che possiamo salire pochi metri sopra il sentiero. Superata l’anticima giungiamo in breve alla vetta, segnata da una croce, da lì breve discesa e quindi risalita ad una nuova anticima, dove presente un cippo in pietra ed il bivacco La Tana del Lup. Ci dirigiamo quindi alle sottostanti doline, che attraversiamo sempre seguendo il sentiero segnato in biancorosso, per poi sbucare su strada sterrata in corrispondenza del Colle del Mulo. Dal Colle prendiamo a sinistra in discesa per circa 200 metri, quindi, in corrispondenza di un grosso masso con scritta sentiero Claudio Fulcheri in blu, ed una picozza inchiodata a fianco, lasciamo la sterrata per seguire i segni blu che ci guidano a risalire la ripida pietraia. Giunti a quota 2645 circa noi abbiamo lasciato i segni blu per dirigerci a sinistra verso la bella finestra intravista da più sotto. Il percorso però è piuttosto scomodo e faticoso e non consiglio di effettuarlo, molto meglio raggiungere la finestra dopo aver superato la vetta ovest del Becco Grande, visto che da lì basta una deviazione di una cinquantina di metri, con una trentina di dislivello, con la finestra sempre in vista. Ometto quindi di descrivere come abbiamo raggiunto la finestra noi, ma, volendo, avete la traccia. Continuando invece a salire seguendo gli evidenti segni blu, giungiamo ad un colletto sulla cresta del Becco Grande, poco sotto la vetta sulla destra. Raggiungiamo quindi la vetta seguendo sempre i segni blu sulla destra, con facile arrampicata di I grado. Giunti alla vetta con campana blu, prestiamo attenzione alla grande esposizione e quindi torniamo sui nostri passi fino al colletto, quindi puntiamo ad un colletto sulla destra, subito dopo il primo torrione della cresta (possibile forse anche superarlo direttamente tenendosi a destra). In breve giungiamo al colletto dal quale scendiamo brevemente a destra per aggirare il secondo torrione della cresta, quindi risaliamo verso la cresta individuando un bollo rosso che segna il successivo percorso. Affrontiamo quindi, dopo uno stretto passaggio presso il bollo rosso, una stretta ed un poco esposta cengia, ma comunque facile, sulla quale troviamo anche un paio di chiodi per assicurarsi, piuttosto inutili direi. In breve ci troviamo quindi in vista della Cima Ovest, che raggiungiamo senza più difficoltà. Dalla Cima Ovest seguiamo quindi il sentiero che ne percorre il crinale verso destra, giungendo ad una prima anticima, dalla quale, o poco prima, possiamo vedere e raggiungere la finestra di cui ho parlato all’inizio. Proseguiamo quindi passando sotto e a destra di due vette biancastre, che volendo si possono anche salire. Superate le due elevazioni iniziamo la discesa al Colletto della Meja, caratterizzato da un bel torrione, dal quale pieghiamo a sinistra su sentiero segnato, fino a giungere al laghetto della Meja. Dal Laghetto saliamo a sinistra, su sentiero segnato, verso il Colle d’Ancoccia, che con breve salita raggiungiamo. Dal Colle continuiamo sulla sterrata diretta al Colle Valcavera, già visibile in lontananza, tagliandola, volendo, con varie scorciatoie, tra cui l’ultima sulla sinistra e segnata in biancorosso, poco prima del colle, che ci permette di saltare un lungo tornante, arrivando così in breve al Colle ed al parcheggio adiacente.
Conclusioni: Premesso che la finestra sarebbe stato molto più breve e facile raggiungerla dal sentiero di cresta in discesa dalla vetta Ovest, il giro comunque, seppur breve, è veramente molto interessante, sia per la predetta finestra, sia per i tanti torrioni, sia per l’attraversamento delle doline, nonché per l’ambiente sempre fantastico della Meja e dei suoi dintorni.
Primo piano doline sotto il Colle Valcavera
Doline sotto il Colle Valcavera più da vicino
Doline sotto il Colle Valcavera con Monte Omo sullo sfondo
Torrioni sopra strada andando verso Colle Fauniera visti di profilo
Coppia torrioni sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Canale erboso sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Finestra nella roccia sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Altro canale erboso sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Strada in mezzo alle rocce avvicinandosi al Colle Fauniera
Crinale Cima di Test parte non percorsa
Cima di Test dal crinale
Torrione e Monviso sopra le nuvole da crinale Cima di Test
Enrico in tratto attrezzato salendo a Cima di Test
Canyon salendo alla Cima di Test
Prato di ranuncoli con Monviso sullo sfondo salendo a Cima di Test
Anticima di Test dai prati della cresta
Rocca Parvo e Parvetto salendo alla Cima di Test più da vicino
Ranuncoli con sullo sfondo Monte Salè salendo a Cima di Test
Anticima di Test salendovi
Nigritella Rubra salendo a Cima di Test
Primo piano anticima di Test
Anticima di Test e torrione successivo più da lontano
Anticima di Test e torrione successivo
Anticima di Test scendendo
Croce vetta Cima di Test
Croce vetta Cima di Test ancora più da vicino
Becco Grande dalla Cima di Test
Crepacci Rocciosi e Monte Salè sullo sfondo da Cima di Test
Cima di Test scendendo
Ometto di pietra in anticima Test e Becco Grande
Monte Savi e Salè da anticima di Test
Bivacco Tana del Lup su anticima Test
Doline e Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano più da lontano
Doline e Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano più da lontano
Doline e Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano più da lontano
Doline e Becco Grande attraversandole
Doline e Becco Grande attraversandole
Dolina con Monte Savi e Salè sullo sfondo ancora più da vicino
Cima Piconiera e Ischiator scendendo al Colle del Mulo
Torrioni alla base del Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano
Targa e Picozza ad inizio sentiero Fulcheri
Ghiaioni Becco Grande da inizio sentiero Fulcheri più da lontano
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri più da vicino
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri più da lontano
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri più da vicino
Monti Ruissas Savi e Salè salendo al Becco Grande
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri primo piano
Torrioni Becco Grande andando verso finestra
Torrioni Becco Grande andando verso finestra più da vicino
Finestra Becco Grande andandovi più da vicino
Finestra Becco Grande andandovi ancora più da vicino
Finestra Becco Grande
Torrioni e pareti andando a Finestra Becco Grande
Finestra Becco Grande più da vicino
Finestra Becco Grande primo piano
Finestra Becco Grande primo piano
Finestra Becco Grande primo piano più da vicino
Finestra Becco Grande primo piano più da vicino
Finestra Becco Grande da dietro
Finestra Becco Grande da dietro più da vicino
Finestra Becco Grande da dietro
Finestra Becco Grande da dietro più da lontano
Finestra Becco Grande da dietro
Finestra Becco Grande da dietro da sotto
Lago sottostante tornando da Finestra Becco Grande
Torrioni salendo al Becco Grande
Torrioni salendo al Becco Grande più da vicino
Torrioni salendo al Becco Grande più da lontano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora più da vicino
Torrioni salendo al Becco Grande ancora primo piano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora primissimo piano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora primo piano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora più da vicino
Due torrioni da dietro salendo al Becco Grande più da vicino
Due torrioni da dietro salendo al Becco Grande
Torrioni da sopra salendo al Becco Grande
Torrione piccolo e grande salendo al Becco Grande
Piccolo torrione in cresta sommitale Becco Grande
Torrione piramidale in cresta sommitale Becco Grande
Due torrioni in cresta sommitale Becco Grande
Torrioni in cresta sommitale Becco Grande
Torrione bifido in cresta sommitale Becco Grande
Primo torrione in cresta sommitale Becco Grande e Meja sullo sfondo
Rocca la Meja da cresta sommitale Becco Grande
Cresta sommitale dal Becco Grande
Vetta Becco Grande e precipizio sottostante
Enciastraia e Oserot dal Becco Grande
Monte La Bianca e cresta sommitale dal Becco Grande
Vetta ovest dal Becco Grande più da vicino
Rocca la Meja dal Becco Grande
Vetta Becco Grande e precipizio sottostante
Torrione bifido in cresta sommitale Becco Grande più da vicino
Piccolo torrione in cresta sommitale Becco Grande
Torrione inclinato scendendo da Becco Grande
Torrione piramidale in cresta sommitale Becco Grande
Vetta ovest Becco Grande da cresta sommitale Becco Grande
Vetta ovest Becco Grande da cresta sommitale Becco Grande più da vicino
Vetta ovest Becco Grande da cresta sommitale Becco Grande
Becco Grande da cresta sommitale
Canalino precipite in cresta sommitale Becco Grande
Becco Grande dalla Cima Ovest
Croce vetta Cima Ovest Becco Grande
Croce vetta Cima Ovest Becco Grande
Doline da Cima Ovest Becco Grande
Cresta verso Colletto Meja da Cima ovest Becco Grande
Due vette del Becco Grande
Becco Grande scendendo da Cima ovest
Becco Grande scendendo da Cima ovest più da vicino
Rocca la Meja scendendo dal Becco Grande
Lago scendendo dal Becco Grande
Finestra Becco Grande dalla cresta
Vette biancastre scendendo al Colletto della Meja
Vetta ovest e finestra Becco Grande
Vette biancastre e Meja nella nebbia scendendo al colletto
Meja nella nebbia scendendo al Colletto
Doline e Lago Meja scendendo al Colletto
Doline e Lago Meja scendendo al Colletto
Lago della Meja scendendo al Colletto
Meja nella nebbia scendendo al Colletto più da lontano
Torrione e Meja dal Colletto
Torrione e Meja dal Colletto primo piano
Torrione e Meja dal Colletto più da vicino
Torrione e Meja dal Colletto vista verticale
Rocca la Meja scendendo dal Colletto
Rocca la Meja scendendo dal Colletto ancora più da lontano
Pozza e Rocca la Meja
Pozza e Rocca la Meja
Pozza e Rocca la Meja
Laghetto della Meja scendendovi
Laghetto della Meja parte sinistra
Laghetto della Meja dalla sponda
Laghetto e Rocca la Meja
Laghetto e Rocca la Meja più da vicino
Laghetto e Rocca la Meja più da lontano
Laghetto e Rocca la Meja più da lontano
Laghetto e Rocca la Meja ancora più da lontano
Doline scendendo dal Col d'Ancoccia
Laghetto scendendo dal Col d'Ancoccia più da vicino
Laghetto scendendo dal Col d'Ancoccia con Ischiator sullo sfondo
Laghetto scendendo dal Col d'Ancoccia con Ischiator sullo sfondo
Strada per Colle Valcavera con doline soprastanti
Doline andando al Colle Valcavera
Doline andando al Colle Valcavera più da lontano
Sabato 26-6-2021: Colle Valcavera (2416) – Cima di Test (2620) – Colle del Mulo (2527) – Becco Grande (2775) – Becco GrandeOvest (2773) – Colletto Meja (2551) – Lago della Meja (2480) – Col d’Ancoccia (2533) – Colle Valcavera (2416).
Partecipanti: Em, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 10,2 Km. Circa.
Dislivello: 750 m- circa.
Difficoltà: E (escursionistico) fino all’abbandono della strada asfaltata per salire alla Cima di Test, EE (per escursionisti esperti) per la risalita senza traccia al crinale e per un breve tratto attrezzato con catene, comunque semplice. EE il sentiero Claudio Fulcheri per il Becco Grande, ripido ma non difficile, F l’ultimo tratto dal colletto alla vetta, che presenta qualche tratto insidioso di I grado e anche un po’ esposto. F (Alpinistico Facile) la deviazione per la finestra, specie se fatta per il percorso fatto da noi in salita, prendendola più larga per prati come abbiamo fatto al ritorno si resta quasi sempre nell’EE, su ghiaione ripidissimo. F anche la traversata tra le due cime, per un po’ di esposizione e per la mancanza di segnalazioni nella prima parte, ma in definitiva più facile che la salita alla vetta. E (per escursionisti medi) tutto il resto.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona con l’A10, quindi con la Savona-Torino fino a Mondovì. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poco prima di entrarvi, si svolta a sinistra per Borgo San Dalmazzo. A Borgo San Dalmazzo si prende a destra per Demonte, dove si arriva dopo una quindicina di Km. Poche centinaia di metri dopo il centro di Demonte si trova la deviazione a destra per la Val d’Arma (segnalata) e la si imbocca, proseguendo dritti fino al Colle Valcavera, dove parcheggiamo nel poco spazio presente sulla destra.
Percorso a piedi: dal Colle Valcavera si continua su strada asfaltata sulla destra verso il Colle Fauniera, e 500 metri prima di raggiungerlo, quando il crinale soprastante sembra più vicino ed abbordabile, pieghiamo a sinistra, risalendo per prati fino alla cresta, dove imbocchiamo il sentiero segnato che la percorre verso sinistra. In breve giungiamo ad una paretina di una decina di metri attrezzata con catene, che superiamo senza difficoltà. Continuiamo quindi a seguire i vasti e facili prati sommitali per sentiero o a piacimento, fino a giungere in vista di una rocciosa anticima, che possiamo salire pochi metri sopra il sentiero. Superata l’anticima giungiamo in breve alla vetta, segnata da una croce, da lì breve discesa e quindi risalita ad una nuova anticima, dove presente un cippo in pietra ed il bivacco La Tana del Lup. Ci dirigiamo quindi alle sottostanti doline, che attraversiamo sempre seguendo il sentiero segnato in biancorosso, per poi sbucare su strada sterrata in corrispondenza del Colle del Mulo. Dal Colle prendiamo a sinistra in discesa per circa 200 metri, quindi, in corrispondenza di un grosso masso con scritta sentiero Claudio Fulcheri in blu, ed una picozza inchiodata a fianco, lasciamo la sterrata per seguire i segni blu che ci guidano a risalire la ripida pietraia. Giunti a quota 2645 circa noi abbiamo lasciato i segni blu per dirigerci a sinistra verso la bella finestra intravista da più sotto. Il percorso però è piuttosto scomodo e faticoso e non consiglio di effettuarlo, molto meglio raggiungere la finestra dopo aver superato la vetta ovest del Becco Grande, visto che da lì basta una deviazione di una cinquantina di metri, con una trentina di dislivello, con la finestra sempre in vista. Ometto quindi di descrivere come abbiamo raggiunto la finestra noi, ma, volendo, avete la traccia. Continuando invece a salire seguendo gli evidenti segni blu, giungiamo ad un colletto sulla cresta del Becco Grande, poco sotto la vetta sulla destra. Raggiungiamo quindi la vetta seguendo sempre i segni blu sulla destra, con facile arrampicata di I grado. Giunti alla vetta con campana blu, prestiamo attenzione alla grande esposizione e quindi torniamo sui nostri passi fino al colletto, quindi puntiamo ad un colletto sulla destra, subito dopo il primo torrione della cresta (possibile forse anche superarlo direttamente tenendosi a destra). In breve giungiamo al colletto dal quale scendiamo brevemente a destra per aggirare il secondo torrione della cresta, quindi risaliamo verso la cresta individuando un bollo rosso che segna il successivo percorso. Affrontiamo quindi, dopo uno stretto passaggio presso il bollo rosso, una stretta ed un poco esposta cengia, ma comunque facile, sulla quale troviamo anche un paio di chiodi per assicurarsi, piuttosto inutili direi. In breve ci troviamo quindi in vista della Cima Ovest, che raggiungiamo senza più difficoltà. Dalla Cima Ovest seguiamo quindi il sentiero che ne percorre il crinale verso destra, giungendo ad una prima anticima, dalla quale, o poco prima, possiamo vedere e raggiungere la finestra di cui ho parlato all’inizio. Proseguiamo quindi passando sotto e a destra di due vette biancastre, che volendo si possono anche salire. Superate le due elevazioni iniziamo la discesa al Colletto della Meja, caratterizzato da un bel torrione, dal quale pieghiamo a sinistra su sentiero segnato, fino a giungere al laghetto della Meja. Dal Laghetto saliamo a sinistra, su sentiero segnato, verso il Colle d’Ancoccia, che con breve salita raggiungiamo. Dal Colle continuiamo sulla sterrata diretta al Colle Valcavera, già visibile in lontananza, tagliandola, volendo, con varie scorciatoie, tra cui l’ultima sulla sinistra e segnata in biancorosso, poco prima del colle, che ci permette di saltare un lungo tornante, arrivando così in breve al Colle ed al parcheggio adiacente.
Conclusioni: Premesso che la finestra sarebbe stato molto più breve e facile raggiungerla dal sentiero di cresta in discesa dalla vetta Ovest, il giro comunque, seppur breve, è veramente molto interessante, sia per la predetta finestra, sia per i tanti torrioni, sia per l’attraversamento delle doline, nonché per l’ambiente sempre fantastico della Meja e dei suoi dintorni.
Primo piano doline sotto il Colle Valcavera
Doline sotto il Colle Valcavera più da vicino
Doline sotto il Colle Valcavera con Monte Omo sullo sfondo
Torrioni sopra strada andando verso Colle Fauniera visti di profilo
Coppia torrioni sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Canale erboso sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Finestra nella roccia sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Altro canale erboso sopra la strada andando verso Colle Fauniera
Strada in mezzo alle rocce avvicinandosi al Colle Fauniera
Crinale Cima di Test parte non percorsa
Cima di Test dal crinale
Torrione e Monviso sopra le nuvole da crinale Cima di Test
Enrico in tratto attrezzato salendo a Cima di Test
Canyon salendo alla Cima di Test
Prato di ranuncoli con Monviso sullo sfondo salendo a Cima di Test
Anticima di Test dai prati della cresta
Rocca Parvo e Parvetto salendo alla Cima di Test più da vicino
Ranuncoli con sullo sfondo Monte Salè salendo a Cima di Test
Anticima di Test salendovi
Nigritella Rubra salendo a Cima di Test
Primo piano anticima di Test
Anticima di Test e torrione successivo più da lontano
Anticima di Test e torrione successivo
Anticima di Test scendendo
Croce vetta Cima di Test
Croce vetta Cima di Test ancora più da vicino
Becco Grande dalla Cima di Test
Crepacci Rocciosi e Monte Salè sullo sfondo da Cima di Test
Cima di Test scendendo
Ometto di pietra in anticima Test e Becco Grande
Monte Savi e Salè da anticima di Test
Bivacco Tana del Lup su anticima Test
Doline e Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano più da lontano
Doline e Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano più da lontano
Doline e Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano più da lontano
Doline e Becco Grande attraversandole
Doline e Becco Grande attraversandole
Dolina con Monte Savi e Salè sullo sfondo ancora più da vicino
Cima Piconiera e Ischiator scendendo al Colle del Mulo
Torrioni alla base del Becco Grande scendendo al Colle del Mulo primo piano
Targa e Picozza ad inizio sentiero Fulcheri
Ghiaioni Becco Grande da inizio sentiero Fulcheri più da lontano
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri più da vicino
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri più da lontano
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri più da vicino
Monti Ruissas Savi e Salè salendo al Becco Grande
Becco Grande salendo da Sentiero Fulcheri primo piano
Torrioni Becco Grande andando verso finestra
Torrioni Becco Grande andando verso finestra più da vicino
Finestra Becco Grande andandovi più da vicino
Finestra Becco Grande andandovi ancora più da vicino
Finestra Becco Grande
Torrioni e pareti andando a Finestra Becco Grande
Finestra Becco Grande più da vicino
Finestra Becco Grande primo piano
Finestra Becco Grande primo piano
Finestra Becco Grande primo piano più da vicino
Finestra Becco Grande primo piano più da vicino
Finestra Becco Grande da dietro
Finestra Becco Grande da dietro più da vicino
Finestra Becco Grande da dietro
Finestra Becco Grande da dietro più da lontano
Finestra Becco Grande da dietro
Finestra Becco Grande da dietro da sotto
Lago sottostante tornando da Finestra Becco Grande
Torrioni salendo al Becco Grande
Torrioni salendo al Becco Grande più da vicino
Torrioni salendo al Becco Grande più da lontano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora più da vicino
Torrioni salendo al Becco Grande ancora primo piano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora primissimo piano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora primo piano
Torrioni salendo al Becco Grande ancora più da vicino
Due torrioni da dietro salendo al Becco Grande più da vicino
Due torrioni da dietro salendo al Becco Grande
Torrioni da sopra salendo al Becco Grande
Torrione piccolo e grande salendo al Becco Grande
Piccolo torrione in cresta sommitale Becco Grande
Torrione piramidale in cresta sommitale Becco Grande
Due torrioni in cresta sommitale Becco Grande
Torrioni in cresta sommitale Becco Grande
Torrione bifido in cresta sommitale Becco Grande
Primo torrione in cresta sommitale Becco Grande e Meja sullo sfondo
Rocca la Meja da cresta sommitale Becco Grande
Cresta sommitale dal Becco Grande
Vetta Becco Grande e precipizio sottostante
Enciastraia e Oserot dal Becco Grande
Monte La Bianca e cresta sommitale dal Becco Grande
Vetta ovest dal Becco Grande più da vicino
Rocca la Meja dal Becco Grande
Vetta Becco Grande e precipizio sottostante
Torrione bifido in cresta sommitale Becco Grande più da vicino
Piccolo torrione in cresta sommitale Becco Grande
Torrione inclinato scendendo da Becco Grande
Torrione piramidale in cresta sommitale Becco Grande
Vetta ovest Becco Grande da cresta sommitale Becco Grande
Vetta ovest Becco Grande da cresta sommitale Becco Grande più da vicino
Vetta ovest Becco Grande da cresta sommitale Becco Grande
Becco Grande da cresta sommitale
Canalino precipite in cresta sommitale Becco Grande
Becco Grande dalla Cima Ovest
Croce vetta Cima Ovest Becco Grande
Croce vetta Cima Ovest Becco Grande
Doline da Cima Ovest Becco Grande
Cresta verso Colletto Meja da Cima ovest Becco Grande
Due vette del Becco Grande
Becco Grande scendendo da Cima ovest
Becco Grande scendendo da Cima ovest più da vicino
Rocca la Meja scendendo dal Becco Grande
Lago scendendo dal Becco Grande
Finestra Becco Grande dalla cresta
Vette biancastre scendendo al Colletto della Meja
Vetta ovest e finestra Becco Grande
Vette biancastre e Meja nella nebbia scendendo al colletto
Meja nella nebbia scendendo al Colletto
Doline e Lago Meja scendendo al Colletto
Doline e Lago Meja scendendo al Colletto
Lago della Meja scendendo al Colletto
Meja nella nebbia scendendo al Colletto più da lontano
Torrione e Meja dal Colletto
Torrione e Meja dal Colletto primo piano
Torrione e Meja dal Colletto più da vicino
Torrione e Meja dal Colletto vista verticale
Rocca la Meja scendendo dal Colletto
Rocca la Meja scendendo dal Colletto ancora più da lontano
Pozza e Rocca la Meja
Pozza e Rocca la Meja
Pozza e Rocca la Meja
Laghetto della Meja scendendovi
Laghetto della Meja parte sinistra
Laghetto della Meja dalla sponda
Laghetto e Rocca la Meja
Laghetto e Rocca la Meja più da vicino
Laghetto e Rocca la Meja più da lontano
Laghetto e Rocca la Meja più da lontano
Laghetto e Rocca la Meja ancora più da lontano
Doline scendendo dal Col d'Ancoccia
Laghetto scendendo dal Col d'Ancoccia più da vicino
Laghetto scendendo dal Col d'Ancoccia con Ischiator sullo sfondo
Laghetto scendendo dal Col d'Ancoccia con Ischiator sullo sfondo
Strada per Colle Valcavera con doline soprastanti
Doline andando al Colle Valcavera
Doline andando al Colle Valcavera più da lontano
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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