Monte Seguret

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soundofsilence
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Monte Seguret

Post by soundofsilence »

Qualcuno sa darmi qualche indicazioni su se e come sia possibile raggiungere le 'Canne d'Organo' al Monte Seguret?
Tutte le informazioni che ho sono quelle contenute in questa pagina della rivista CAI...
[web]http://digilander.libero.it/davidepitto/Seguret.JPG[/web]
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Post by em »

Quando ho letto l'articolo sull'ultima Rivista del CAI (non riesco a visualizzare l'immagine ma... immagino quale sia) ho subito pensato che ti avrebbe interessato. :wink:
Purtroppo non posso esserti d'aiuto (in zona sono arrivato solo fino al Forte Pramand) ma un'escursione da quelle parti mi interessebbe.
Vedo comunque se riesco a scoprire qualcosa di piu`.
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soundofsilence
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Post by soundofsilence »

em wrote:Quando ho letto l'articolo sull'ultima Rivista del CAI (non riesco a visualizzare l'immagine ma... immagino quale sia) ho subito pensato che ti avrebbe interessato. :wink:
Vedo che ci intendiamo...
em wrote:Purtroppo non posso esserti d'aiuto (in zona sono arrivato solo fino al Forte Pramand) ma un'escursione da quelle parti mi interessebbe.
Stavo pensando a un'escursione combinata un pezzo in mountain bike e uno a piedi, ma, per il momento, è solo un lontano progetto, probabilmente per l'anno prossimo...
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Post by em »

La mountain bike non fa per me... comunque dovrebbe essere una scalta azzeccata visto l'avvicinamento su sterrata.

Ravanando un po' in rete ho trovato qualcosa che forse potrebbe esserti utile: http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm
Direi che i riferimenti corrispondono a quelli dell'articolo... a casa poi guardo le cartine della zona.

Un po OT... forse anche queste foto potrebbero interessarti:
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1575.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1576.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1618.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1619.JPG
http://www.quotazero.com/gallery/data/m ... G_1623.JPG
(dalla gallery http://www.quotazero.com/gallery/catego ... cat_id=633 )
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soundofsilence
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Post by soundofsilence »

em wrote:La mountain bike non fa per me... comunque dovrebbe essere una scalta azzeccata visto l'avvicinamento su sterrata.
Beh, sì solo per quello, comunque, per il momento, mi manca anche una mtb usabile...
em wrote:Ravanando un po' in rete ho trovato qualcosa che forse potrebbe esserti utile: http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm
Direi che i riferimenti corrispondono a quelli dell'articolo... a casa poi guardo le cartine della zona.
Ottimo, me lo sono salvato, prima o poi me lo studio....
Beh la svizzera l'ho frequentata poco, non sarebbe male ampliare le conoscenze...
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Post by em »

Per quel che riguarda la Svizzera le prime due foto sono relative all'arco della Greina (tra Blenio e Greina. vicino alla capanna Scaletta), le altre tre alla zona tra Lucomagno e Val Piora (Passo delle Colombe - Passo del Sole).
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Alec
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Post by Alec »

il topic va in altre montagne :wink:
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Post by soundofsilence »

alec wrote:il topic va in altre montagne :wink:
Beh nelle Alpi Cozie c'è, magari non nelle meridionali...
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Post by em »

Ho controllato sulla cartina (purtroppo per quella zona ho solo una IGC 1:50000 e la pessima Multigraphic 1:25000) ed entrambe riportano il percorso descritto in http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm (sentiero 541) come pure un sentiero che si collega a quello descritto partendo da Millaures.
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Post by soundofsilence »

em wrote:Ho controllato sulla cartina (purtroppo per quella zona ho solo una IGC 1:50000 e la pessima Multigraphic 1:25000) ed entrambe riportano il percorso descritto in http://www.caisusa.it/Escursioni/Pramand.htm (sentiero 541) come pure un sentiero che si collega a quello descritto partendo da Millaures.
Grazie, ti sei dato fin troppo da fare per me, mi sento un pò in colpa...
In realtà, quando metto questi topic non è che voglio far lavorare la gente al posto mio, li metto nella speranza che ci sia qualcuno informato a priori....
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Post by em »

Non ti preoccupare... per me e` un divertimento.
E poi non e` detto che non riesca a partecipare alla gita o a farla per conto mio.
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Re: Monte Seguret

Post by em »

Forse riuscirò a fare la gita (almeno in parte) la prossima settimana durante un (mini) trekking dal Monceniso alla Valle Stretta.
Ti saprò dire al mio ritorno (dopo il 22 Agosto).
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Re: Monte Seguret

Post by em »

Viste le canne d'organo (in realta` sapendo dove guardare sono visibili anche da fondovalle) e alcune grotte. Non sono sotto il Monte Seguret ma sul versante meridionale della Cima del Vallonetto.
L'accesso e` dalla Grange Hubert (dove arriva una sterrata che mi e` sembrata in buone condizioni) come descritto nel link che avevo postato o provenendo da Casses Blanches (io provenivo da Casses Blanches e sono poi sceso alle Grange Hubert). Il sentiero da Grange Hubert non e` segnato ma evidente, si perde solo un po' prima di raggiungere il Clot du Vallon ma ormai si e` in vista della meta e della mulattira militare.
Non mi e` sembrato possibile proseguire verso il Colle dell'Argentera ed il Monte Seguret (dopo le grotte la mulattiera si riduce ad un'esile traccia su una stretta cengia da camosci) ma visto che stava inizando a piovere non sono stato ad indagare piu` di tanto.
Sul versante orientale del Seguret ci sono degli altri torrioni da cui penso si possa avvicinarsi arrivando al passo Argentera dall'altro versante.
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Re: Monte Seguret

Post by soundofsilence »

em wrote:Viste le canne d'organo (in realta` sapendo dove guardare sono visibili anche da fondovalle) e alcune grotte. Non sono sotto il Monte Seguret ma sul versante meridionale della Cima del Vallonetto.
L'accesso e` dalla Grange Hubert (dove arriva una sterrata che mi e` sembrata in buone condizioni) come descritto nel link che avevo postato o provenendo da Casses Blanches (io provenivo da Casses Blanches e sono poi sceso alle Grange Hubert). Il sentiero da Grange Hubert non e` segnato ma evidente, si perde solo un po' prima di raggiungere il Clot du Vallon ma ormai si e` in vista della meta e della mulattira militare.
Non mi e` sembrato possibile proseguire verso il Colle dell'Argentera ed il Monte Seguret (dopo le grotte la mulattiera si riduce ad un'esile traccia su una stretta cengia da camosci) ma visto che stava inizando a piovere non sono stato ad indagare piu` di tanto.
Sul versante orientale del Seguret ci sono degli altri torrioni da cui penso si possa avvicinarsi arrivando al passo Argentera dall'altro versante.
Grazie :feliceModerato: , prima o poi ci farò un salto....
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Re: Monte Seguret

Post by em »

Prego. :)
Ho visto anche altre zone interessanti, magari le conosci gia`: versante orientale della Punta Clotesse; versante nord Guglia del Mezzodi` (Rocher de Barabbas) e Cime Sueur (Sommet du Guiau) tra Col des Acles e Colle della Scala (Echelle); Gran Serous, Dente e Rocca Bissort (o Bissorte), Gran Adrit (o Adritto) e Torrioni Meccio in Valle Stretta.
Se ti servono dettagli chiedi pure.
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Re: Monte Seguret

Post by soundofsilence »

em wrote:Se ti servono dettagli chiedi pure.
Quando ci andrò, sicuramente...
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Re: Monte Seguret

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... eguret.htm

Venerdì 30-8-2019: Colletto Pramand (2100) – Via dei Torrioni (2450-2875) – Monte Seguret (2915) – Colle Argentiera (2790) – Galleria dei Saraceni (2215) – Colletto Pramand (2100).

Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e soundofsilence.

Lunghezza: 12 Km. circa.

Dislivello: 950 m. circa.

Difficoltà: EE dal Colletto Pramand all’inizio della Via dei Torrioni, dove si affrontano pendii prativi assai ripidi, ma senza difficoltà. F la via dei torrioni, con un canalino iniziale di I grado, con qualche passaggio di II, poi la via non è obbligata e si possono incontrare altri passaggi in prevalenza di primo. Raggiunto quindi un grosso torrione isolato a sinistra, noi ci siamo tenuti poi sulla destra, quasi sicuramente sbagliando, avremmo dovuto direi seguire i prati a sinistra sicuramente più semplici, siamo invece saliti più dritti su lastroni rocciosi senza appigli solidi e ricoperti di un ghiaietto assai pericoloso, sconsiglio assolutamente di passare di lì. EE quindi la cresta sommitale del Seguret e la successiva discesa al Colle Argentiera. Da qui in poi E, tranne la salita al Grottone, su ghiaioni e fango ripidissimo, che è veramente impegnativa e non mi sento di classificarla EE, direi sicuramente paragonabile ad un F come impegno, anche se non vi è alcun passaggio alpinistico. Ancora E poi la parte finale, con l’avvertenza che è assolutamente necessaria una lampada data la lunghezza di 800 metri della stessa.

Percorso in macchina: da Genova si prende la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia, quindi usciamo a Oulx est e prendiamo subito a destra per Exilles ed al successivo incrocio continuiamo dritti per Salbertrand, lasciando a sinistra le indicazioni per Bardonecchia. Giungiamo quindi dopo 2 Km. a Salbertrand, dove proseguiamo ancora e, passati due tornanti, prendiamo la strada a sinistra con indicazioni per Eclause e Pramand, giungendo quindi al bivio tra le due predette località, dove prendiamo a sinistra per Pramand e Moncellier, lasciando a destra per Eclause e Grange della Valle. In breve giungiamo quindi a Moncellier e, passate le poche case, la strada diventa sterrata. Ora ci aspettano 8 Km. di strada sterrata non sempre buona, ma comunque percorribile, fino a giungere al Colletto Pramand, facilmente riconoscibile per il grande spiazzo pianeggiante e l’incrocio di sterrate ivi presente.

Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo a destra un ripido canalino terroso, o anche la più larga traccia a destra, dirigendoci verso gli evidenti torrioni del Monte Seguret. Superato il canalino iniziamo a salire per ripidi prati, talvolta percorsi da qualche traccia che possiamo seguire, non vi sono però né ometti, né altro a guidare la nostra salita, però è molto chiaro già da qui il canale in mezzo ai torrioni che dobbiamo percorrere. Dopo pochi metri di salita incontriamo un boschetto un poco più fitto, che ci consiglia di proseguire un poco più verso destra. Superato il boschetto si continua per ripidi prati, perlopiù a piacimento, avendo sempre come guida il canale sopra di noi. Giunti a 2300 metri circa, facciamo una breve deviazione a destra per raggiungere una croce panoramica sul fondovalle. Riprendiamo quindi a salire verso il canale, che raggiungiamo a quota 2450 circa. Il canale inizia con un tratto di arrampicata continua di I, con forse qualche passo di II, poi si allarga e permette varie scelte. Meglio forse, come abbiamo fatto noi, tenersi sul fondo di un canalino roccioso ivi presente, piuttosto che salire all’esterno su ripido ed insidioso ghiaietto. Quando poi arriviamo ad un punto in cui il canale si biforca, noi prendiamo a sinistra giungendo quindi in vista di un torrione isolato, sulla sinistra appunto, in una zona erbosa. Qui noi abbiamo proseguito dritti per rocce coperte da ghiaietto assai insidioso, ma direi che sarebbe stato molto meglio dirigersi più a sinistra nella zona erbosa vicino al torrione e salire da lì. Giungiamo quindi in vista di uno sperono roccioso sulla destra, che raggiungiamo, siccome offre un bel panorama sui torrioni che costellano la parete sud del Seguret. Poco più sopra lo sperone incrociamo un sentierino, che seguito con attenzione verso destra, porta quasi in mezzo ai torrioni e permette di goderne un buon panorama. Il sentierino in effetti continua ad attraversare in mezzo ai torrioni, ma sembra diventare pericoloso, quindi torniamo indietro e riprendiamo a salire. Ora il terreno, pur sempre ripido, è più facile e cerchiamo di salire il più possibile vicini alla cresta sulla destra, che offre alcuni spunti panoramici. Più avanti troviamo anche una chiara traccia, poco a sinistra della cresta, ma noi preferiamo continuare, ove possibile a seguire la cresta direttamente. Giungiamo così ad una prima vetta segnata da un’asta metallica. Proseguendo per cresta giungiamo quindi in breve a quella che sulle mappe viene segnata come vetta del Seguret, credo erroneamente, visto che proseguendo per poco meno di 300 metri in cresta arriviamo ad un cocuzzolo più alto. Da qui si scende su sentiero segnato, che si tiene a sinistra della cresta e quindi scende al Colle Argentiera. Pochi metri prima del colle si stacca un chiaro sentiero sulla destra (Via Rossa), che proviamo a seguire. Dopo circa 500 metri di facile sentiero giungiamo in vista di una cengia sotto belle pareti rocciose, che sembra pericolosa e difficilmente percorribile, avvicinandosi però, in realtà, una traccetta, seppur esile, consente di passare la cengia in tutta sicurezza. Subito dopo però il sempre esile sentierino viene attraversato da due frane che rendono pericoloso il proseguimento, decidiamo quindi di tornare al Colle Argentiera e scendere sul più facile sentiero dell’altro versante. Arrivati al colle continuiamo quindi sul sentiero a destra, che attraversa facilmente e con poca pendenza un ghiaione, per poi piegare a sinistra ed attraversare in piano i sottostanti pascoli. Giungiamo quindi nei pressi di una casa isolata su un cocuzzolo e, senza raggiungerla, vi passiamo sotto ed a sinistra, raggiungendo in breve una strada militare, che scorciamo il più possibile usando comunque il sentiero segnato e scendendo così in breve alla sottostante strada sterrata che imbocchiamo verso sinistra e che è la continuazione di quella percorsa in macchina. In breve passiamo nei pressi e sulla sinistra, di alcuni ruderi e giungiamo quindi all’imbocco di una galleria. Qui imbocchiamo il sentierino a destra, che una volta permetteva di tornare al punto di partenza, ma che adesso è franato in corrispondenza di una cascata ed è assolutamente impercorribile. Noi comunque usiamo il sentierino in questione per andare a visitare la zona delle grotte, da qui comunque già chiaramente visibile. Percorsa quindi il primo tratto in piano del sentierino (un po’ infrascato comunque), arriviamo appena sotto una prima grotta sulla sinistra, ma la ignoriamo non avendo tempo, e ci dirigiamo invece alla grande grotta sempre a sinistra, ma decisamente più in alto. La risalita su pietraia è molto ripida e faticosa e, giunti all’imbocco della grotta, lo diventa ancora di più, tanto che per salire dobbiamo sfruttare una zona fangosa, dove il fango ci permette appunto di fare un poco di presa con gli scarponi sul terreno. Giunti quindi con fatica all’interno della grotta, la visitiamo e torniamo sui nostri passi fino all’imbocco della galleria. Imbocchiamo quindi la lunga galleria e la percorriamo per tutti gli 800 metri fino all’uscita, per poi continuare su strada militare fino al parcheggio.

Conclusioni: ambiente veramente particolare quello del Monte Seguret, costellato di torrioni, grotte ed altri fenomeni erosivi che merita senz’altro di essere visitato. Il giro proposto permette di passare da quasi tutte le zone più interessanti, anche se per visitare appieno, per esempio la zona delle grotte, occorre molto più tempo e, probabilmente un giorno non basta. Ho scritto quasi, perché indubbiamente la Via Rossa (o Rusa in dialetto) sarebbe stata altrettanto, se non più interessante (la si può percorrere in alternativa alla Via dei Torrioni o al ritorno attraverso le grotte e la galleria) però le condizioni attuali ne rendono pericolosa la percorrenza. In realtà noi abbiamo parzialmente rimediato andando un po’ a vedere percorrendone comunque, forse, la parte più interessante, per poi tornare indietro al Colle Argentiera, magari non è troppo logico, ma permette di ammirare una zona veramente selvaggia, costellata di torrioni e l’ardita via scavata dagli alpini a strapiombo; in proposito la prima ardita cengia, presente in tante fotografie in rete, e che vista da lontano sembra impercorribile, è invece facile e senza problemi, è la parte immeditamente dopo, che, attraversata da due piccole frane, sembra piuttosto pericolosa. Le frane sono indubbiamente piccole ed interrompono la stretta traccia per un paio di metri ciascuna, ma lo fanno in due punti molto esposti, quindi l’attraversamento è sicuramente rischioso.

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Torrioni Seguret dal Colle Pramand

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Torrioni Seguret dal Colle Pramand più da vicino

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Torrioni verso il forte Pramand dal Colle

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Vista da Pointe des Grands Becs a Punta Charrà salendo dal Colletto Pramand

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Vista da Chaberton a Punta Charrà salendo dal Colletto Pramand

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Monte Pramand salendo dal Colletto

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Torrioni Seguret salendovi più da vicino

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Croce salendo a Via dei Torrioni

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Torrioni Seguret dalla croce

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Torrioni sulla destra dalla croce

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Croce e vista Valle Susa

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Vista Ecrins da croce salendo al Seguret

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Monte Pramand salendo a Via dei Torrioni

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Torrioni Seguret e Via dei Torrioni salendovi

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Via dei Torrioni salendovi più da vicino

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Primo piano torrioni a sinistra Via dei Torrioni

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Primo piano torrioni a sinistra Via dei Torrioni

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Via dei Torrioni salendovi più da lontano

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Paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni

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Paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni più da vicino

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Parte finale paretina ad imbocco canale Via dei Torrioni

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Due grandi torrioni a sinistra da Via dei Torrioni

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Canalino iniziale Via dei Torrioni da sopra

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Torrioni a destra Via dei Torrioni e fondovalle

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Torrioni sopra via dei Torrioni

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Torrioni a destra Via dei Torrioni più da vicino

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Torrioni a destra Via dei Torrioni e Forte Pramand

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Torrioni sopra via dei Torrioni più da lontano

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Finto arco di roccia a sinistra Via dei Torrioni

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Grosso Torrione a sinistra Via dei Torrioni

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Grosso Torrione a sinistra Via dei Torrioni

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Fila di torrioni a sinistra e grosso torrione a destra da Via dei Torrioni

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Fila di torrioni a sinistra e grosso torrione a destra da Via dei Torrioni più da lontano

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Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico

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Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico più da vicino

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Masso sospeso in torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico

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Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico primo piano

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Torrione sottostante da sperone panoramico Seguret

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Torrioni parete sud Seguret da sperone panoramico

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Torrione sottostante da sperone panoramico Seguret

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Sperone panoramico Seguret e torrione a sinistra più da lontano

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Torrione con cappello da bivio per sentierino verso parete sud Seguret

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Sperone panoramico Seguret e torrione a sinistra più da vicino

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Torrione con cappello e altri da sentierino verso parete sud Seguret

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Torrioni Seguret da sentierino verso parete sud

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Pendio roccioso verso cresta sommitale Seguret

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Traccia e cresta sommitale Seguret

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Torrioni in parete sud Seguret da cresta sommitale

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Cresta sommitale Seguret e due piccoli torrioni sullo sfondo più da vicino

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Canale con torrioni da cresta sommitale Seguret

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Canale con torrioni da cresta sommitale Seguret primo piano

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Sperone roccioso da cresta sommitale Seguret

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2 Piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino

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Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino

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Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret primo piano

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Arco naturale e 2 piccoli torrioni da cresta sommitale Seguret più da vicino

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3 Buchi e torrione da cresta sommitale Seguret

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3 Buchi e torrione da cresta sommitale Seguret visti di profilo

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Cresta sommitale Seguret e forte Pramand da sopra

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Anticima e cima Seguret

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Torrioni sottostanti avvicinandosi ad anticima Seguret

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Cresta torrioni e fondovalle da anticima Seguret

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Torrioni a sinistra da anticima Seguret

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Canne d'Organo in Cima Vallonetto andando a seconda anticima Seguret

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Torrioni sottostanti da seconda anticima Seguret più da vicino

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Torrioni sottostanti da seconda anticima Seguret primo piano

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Torrioni gessosi andando a cima Seguret

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Piana calcarea sottostante andando a cima Seguret

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Cresta Seguret dalla vetta

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Vetta e cresta Seguret

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Piana calcarea sottostante dal Seguret

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Cima Vallonetto e canne d'organo dal Seguret più da vicino

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Vena gessosa e piana calcarea scendendo dal Seguret

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Cima Vallonetto e canne d'organo scendendo dal Seguret più da vicino

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Colle Argentiera scendendovi con Cima Vallonetto sullo sfondo

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Piana calcarea scendendo dal Seguret più da vicino

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Cima Vallonetto e canne d'organo scendendo dal Seguret

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Torrione bucato scendendo dal Seguret

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Rocce che si sfiorano e sentiero scendendo dal Seguret

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Monte Seguret scendendolo più da lontano

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Torrioni dal Colle Argentiera

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Doppio torrione sopra Via Rusa

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Via Rusa con canne d'organo che spuntano appena sullo sfondo

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Gruppo di torrioni sopra Via Rusa

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Gruppo di torrioni sopra Via Rusa più da lontano

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Anfiteatro roccioso con torrione sopra Via Rusa

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Torrioni da sotto in via Rusa

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Torrioni da sotto in via Rusa più da lontano

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Tratto esposto Via Rusa

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Curva in Via Rusa con Cima Vallonetto sullo sfondo

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Tratto esposto Via Rusa

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Parte franata Via Rusa

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Parte franata Via Rusa più da vicino

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Parte esposta Via Rusa guardando indietro

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Torrioni da sotto in via Rusa più da lontano

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Via Rusa con pietre miliari

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Via Rusa tornando al Colle Argentiera

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Via Rusa da sotto tetto di roccia

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Torrioni tornando al Colle Argentiera

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Arco naturale sotto la Via Rusa

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Torrione e roccione scendendo dal Colle Argentiera

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Cima Vallonetto spunta scendendo dal Colle Argentiera

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Monte Seguret scendendo dal Colle Argentiera

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Ricovero Vin Vert

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Ruderi caserma e calanchi sullo sfondo scendendo a strada Jafferau

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Ruderi caserma su strada Jafferau

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Grotta dei Saraceni e Monte Seguret

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Grotta dei Saraceni e Monte Seguret più da vicino

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Cascata in vecchio sentiero franato

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Grotta dei Saraceni salendovi

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Canyon andando a Grotta dei Saraceni

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Grotticella sopra il sentiero salendo a Grotta dei Saraceni

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Uscita Grotta dei Saraceni

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Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano

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Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano

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Uscita Grotta dei Saraceni più da lontano

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Grotte dei Saraceni

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Cascata in vecchio sentiero franato più da vicino

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Galleria dei Saraceni

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2 Stalattiti sottili in volta Galleria dei Saraceni

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2 Stalattiti sottili su colata bianca in Galleria dei Saraceni

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Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni

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Stalattiti sottili in Galleria dei Saraceni

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Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni più da lontano

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Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni più da vicino

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Colonnine e piccole stalattiti su colata bianca in Galleria dei Saraceni primo piano

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Stalattiti spesse su colata bianca in Galleria dei Saraceni

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Galleria dei Saraceni

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Grotta sopra strada tornando al Colletto Pramand

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Uscita galleria in sterrata per Colletto Pramand

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Grotte e torrioni sopra strada per Colletto Pramand più da vicino

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Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand

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Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand primo piano

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Torrione slanciato tornando al Colletto Pramand visto da dietro
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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