Il monte Meidassa è una di queste.
Non perché sia difficile, tuttaltro, ma perché il panorama che si gode da questo monte in una giornata tersa è veramente unico.
E allora, visto le belle giornate che questo autunno ci sta regalando, sabato scorso abbiamo deciso di andare a trovare il Re di Pietra, per poterlo ammirare ed omaggiare da uno dei migliori e più esclusivi balconi che ci siano in zona.
Non contenti del favoloso spettacolo ci siamo concessi una simpatica appendice di gita che, in termini di tempo e fatica, costa pochissimo ma è proprio bella e divertente: il buco di Viso con ritorno dal colle delle Traversette.
Lasciata l’auto al Pian del Re a 2020m
ci siamo incamminati per l’ampia mulattiera che sale in direzione del Colle delle Traversette lasciando progressivamente sulla nostra sinistra le prime due diramazioni per raggiungere il rifugio Giacoletti.
Si sale piacevolmente per ampie praterie ormai ingiallite sotto il benevolo sguardo dei “satelliti” di sua maestà il Monviso
fino a raggiungere il Pian Armoine 2420 m e quindi, dopo aver percorso un lungo traverso che conduce alla strozzatura dove si stacca sempre sulla sinistra il sentiero del Postino, si sbuca nella conca del Pian Mait a 2717m.
Qui siamo sotto la Meidassa, che appare slanciata e fiera,
sullo sfondo il massiccio Granero e più in basso la casermetta diroccata delle Traversette.
Il sentiero risale la conca, ora assolutamente pietrosa, e per zig zag raggiunge la casermetta dove troviamo un bivio: a sinistra si va per il Colle o per il Buco, a destra si segue una ripida traccia che sale al Colle Luisas.
Noi puntiamo al Colle Luisas dove arriviamo dopo circa 40 minuti, raggiungendo la ragguardevole quota (per un colle) di 3079m che mette in comunicazione le valli Po e Pellice.
Abbiamo da un lato la ormai vicinissima e piatta sommità della Meidassa, dall’altra il roccioso e arcigno Granero: da qui il panorama è già ampio.
Si percorrono gli ultimi metri e si arriva all’ampia distesa di pietre dove si trova il segnale di vetta a 3105m, ma conviene andare oltre, in direzione sud, giungendo all’estremità meridionale della cima, dove lo spettacolo è grandioso.
Mangiamo e torniamo al colle Luisas, ammirando lo spettacolo a 360°, e quindi giù alla casermetta dove, visto che non era troppo tardi, decidiamo di fare il giro del Buco.
Risaliamo il ripido ghiaione e arrivati all’ingresso del Buco, in prossimità di un massiccio pannello con spiegazioni storico-naturalistiche (un po’ malridotto causa bombardamenti di pietre dall’alto), togliamo tutto quanto ci può intralciare e mettiamo le frontali: il tunnel ci attende.
Dopo pochi metri la volta della galleria si abbassa e quindi se si è alti come il sottoscritto (quasi 1.90m) , se si vogliono evitare craniate ci si deve abbassare parecchio, piegandosi quasi in due. Se si è alti come Alessandra è possibile invece procedere in modo più dignitoso ed eretto.
Ad un certo punto l’oscurità è assoluta e la frontale riesce a stento ad illuminare dove mettere i piedi, per fortuna il fondo è buono, sono io che sono troppo ingombrante!
Poi subito là in fondo appare la luce, perchè il tunnel è davvero breve, e tolti gli zaini per essere più agili, si esce in territorio francese da un angusto passaggio verticale, salendo su di un gradino di legno.
Molto bello e molto divertente: dopo il buio profondo la luce del pomeriggio è accecante.
Risaliamo per ripida traccia al Colle delle Traversette a 2950m dove si gode ancora di bellissime viste.
Poi, con un po’ di attenzione scendiamo dal colle con buona traccia di sentiero, percorrendo l’aerea cresta del costone che sovrasta il Buco e ritornando alla casermetta dalla quale eravamo partiti circa un ora prima.
Ora si tratta di ritornare al Pian del Re percorrendo la via del sale che avevamo salito al mattino, camminando nell’ombra che ormai il Re ed i suoi satelliti proiettano nella valle, mentre loro brillano nel sole del tramonto.
e per questo non ho ancora provato.....
, su cime nuove e poco frequentate, anche con piccole difficoltà di tipo semi-alpinistico, specie se "semplici e divertenti 
