Punta Parvo m. 2523
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Punta Parvo m. 2523
Ieri gita con la Sezone Alpinismo Amt. A parte un po di neve (circa un metro fresca) e la temperatura non troppo mite che oscillava fra i - 9 ed i -15 siamo riusciti a salire la Punta Parvo salendo da S. Magno sino al Rif. Trofarello e quindi in vetta. Partiti alle 9 siamo arrivati in vetta alle 14.15 dopo alcune soste. Ripartiti alle 1430 siamo arrvati a S. Magno alle 17.30.
A parte il freddo giornata splendida senza nuvole e principalmente, senza vento.
Fine gita con le gambe sotto il tavolo a Niella Tanaro da Mangia & Bevi.
A presto le foto.
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...se hai soggezione di qualcuno, immaginalo seduto sul cesso.... Tiziano Terzani.
Cerchiamo di costruire parchi per i nostri bambini, non parcheggi per le nostre auto..
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Re: Punta Parvo m. 2523
Ottimo
Attendo foto
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Re: Punta Parvo m. 2523
ieri giornata fantastica....(feria e già questo è importante) ottima compagnia dei miei "ragazzi" , che dire: posti che conosciamo bene, ma sempre bellissimi, silenzio , cielo cobalto, sembrava di essere chissa dove.....
a dopo foto (fatte da me ) e filmato di Roby....
a dopo foto (fatte da me ) e filmato di Roby....
Namaste
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"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Punta Parvo m. 2523
Bravi!!
Aspettiamo le foto!
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che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: Punta Parvo m. 2523
...a parte in vetta ...ma dava un tocco in più.....roby49 wrote:Ieri gita con la Sezone Alpinismo Amt. A parte un po di neve (circa un metro fresca) e la temperatura non troppo mite che oscillava fra i - 9 ed i -15 siamo riusciti a salire la Punta Parvo salendo da S. Magno sino al Rif. Trofarello e quindi in vetta. Partiti alle 9 siamo arrivati in vetta alle 14.15 dopo alcune soste. Ripartiti alle 1430 siamo arrvati a S. Magno alle 17.30.
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Re: Punta Parvo m. 2523
Questa è la prima, a breve le altre
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Re: Punta Parvo m. 2523
...questo è il mio inseparabile Casio...poco prima segnava -9, ma al Bivacco (in lamiera zincata) c'era un poco +caldo..ho appoggiato la schiena e le mani sulla lamiera...che goduria!!!!!!!!!!!!!roby49 wrote:Questa è la prima, a breve le altre
Però , ragazzi, nel vallone all'ombra alle 17 circa il cielo era uno spettacolo, grazie anche al freddo..
Namaste
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Re: Punta Parvo m. 2523
mi vien freddo solo a leggere!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Punta Parvo m. 2523
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Re: Punta Parvo m. 2523
Per vedere le foto sul sito, mettiti la giacca a vento..gecko wrote: mi vien freddo solo a leggere!!!
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Re: Punta Parvo m. 2523
hi hi mi sà che mi ci vuole anche un grappino!!!!!
Che sballo il tuo avatar!!!
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Re: Punta Parvo m. 2523
gecko wrote:hi hi mi sà che mi ci vuole anche un grappino!!!!!
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Re: Punta Parvo m. 2523
Belle
Che spettacolo il Viribianc......un pò meno il tuo avatar
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Re: Punta Parvo m. 2523
grazie, stento a credere che le ho fatte io.......Maury76 wrote:Belle
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Re: Punta Parvo m. 2523
Foto bellissime!!
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Re: Punta Parvo m. 2523
Maury76 wrote:Belle
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roby49 wrote:Maury76 wrote:Belle
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Re: Punta Parvo m. 2523
invertirei le partiMaury76 wrote:
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Re: Punta Parvo m. 2523
Che meraviglia, tutto quel bianco e il sole splendente mi han scaldato il cuore!
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Re: Punta Parvo m. 2523
Bellisssime le foto, che invidia! (ci vuole un grappino )
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Re: Punta Parvo m. 2523
a tutti, bene adesso comunicazioni "di servizio":
A10- A6 uscita Carrù (così a circa 100mt verso Margarita- Cuneo fate rifornimento carburanti c/o distributore autonomo e risparmiate qualche €)...Margarita ......grande rotonda per prendere "tangenziale cuneese" per Val Grana- Caraglio, svoltate a sin per Castelmagno.
Proseguite sungo la strada per il santuario (pulita e "salata" quanto basta) posteggiate l'auto c/o la Tana della Marmotta (poco sotto Santuario). Ciaspole o pelli e prendere evidente strada verso il Rif/biv. Trofarello (posto a circa 2300mt proprietà della Parrocchia SS. Quirico e Giuditta Trofarello To tel 011.6497162- chiavi c/o Comune di Castelmagno).
puntare a sin (est) Verso il Vallone Fauniera e arrancare sul pendio....facile crestina ...vetta...stretta di mano etc...
partecipanti : Roberto M. (il grande), Riky (il menabelin ) , Zunni e Secundu (gli agricoli )-- non Qzini- Roby49 (Joda ) e la sottoscritta
mancava ange 59 Qzino (anche lui fa parte del gruppo "selvaggio")...ciao ange59, se ci vedi , batti un colpo...come stai????
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Proseguite sungo la strada per il santuario (pulita e "salata" quanto basta) posteggiate l'auto c/o la Tana della Marmotta (poco sotto Santuario). Ciaspole o pelli e prendere evidente strada verso il Rif/biv. Trofarello (posto a circa 2300mt proprietà della Parrocchia SS. Quirico e Giuditta Trofarello To tel 011.6497162- chiavi c/o Comune di Castelmagno).
puntare a sin (est) Verso il Vallone Fauniera e arrancare sul pendio....facile crestina ...vetta...stretta di mano etc...
partecipanti : Roberto M. (il grande), Riky (il menabelin ) , Zunni e Secundu (gli agricoli )-- non Qzini- Roby49 (Joda ) e la sottoscritta
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Re: Punta Parvo m. 2523
quasi quasi questo week, visto che il compare di cordata è ko tecnico, andiamo a farci una bella ciaspolata in questi splendidi posti!
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Re: Punta Parvo m. 2523
.." in punta" la vista è spaziale, però occhio che se nevica nuovamente vi sono dei punti dove potrebbe scaricare....gecko wrote:quasi quasi questo week, visto che il compare di cordata è ko tecnico, andiamo a farci una bella ciaspolata in questi splendidi posti!
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Re: Punta Parvo m. 2523
tanc iu!!!!amadablam wrote:.." in punta" la vista è spaziale, però occhio che se nevica nuovamente vi sono dei punti dove potrebbe scaricare....gecko wrote:quasi quasi questo week, visto che il compare di cordata è ko tecnico, andiamo a farci una bella ciaspolata in questi splendidi posti!
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Re: Punta Parvo m. 2523
..tra pochi giorni filmino
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Re: Punta Parvo m. 2523
Bello forse non ho seguito bene ma mi pare non ci sia scritto, saliti con picca e rampi?
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Punta Parvo m. 2523
..solo con ciaspole =la neve tanta e farinosa.....sulla crestina le ho tolte e sono sprofondata fino alla coscia, mi dirai sono 1,60cm scarsi ...quindi..scinty wrote:Bello forse non ho seguito bene ma mi pare non ci sia scritto, saliti con picca e rampi?
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Re: Punta Parvo m. 2523
altre foto sul sito
Vetta
Rikky (di spalle), Roby (Joda ) , io , Secundu e Zunni...(foto di Roberto M., il grande)
@ Martu e Sub, questi sono gli altri "para-normali" del ns gruppo
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Re: Punta Parvo m. 2523
amadablam wrote:
@ Martu e Sub, questi sono gli altri "para-normali" del ns gruppo
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Re: Punta Parvo m. 2523
Martu wrote:amadablam wrote:
@ Martu e Sub, questi sono gli altri "para-normali" del ns gruppo
eccolo
"il grande"
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Re: Punta Parvo m. 2523
Sul mio sito la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... iridio.htm
Domenica 16-5-2021: Rifugio Carbonetto (1880) – Passo Viridio (2395) – Monte Viridio (2495) – Col d’I Cussiers (2400) – Punta Parvo (2521) – Colle Nais (2440) – Cima Fauniera (2515) – Colle Fauniera (2481) - Colle Valcavera (2460) –
Rifugio Carbonetto (1880).
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 14 km circa.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: EE solo la salita alla Punta Parvo, tutto il resto E, ben inteso in condizioni estive, in condizioni invernali o primaverili come lo abbiamo trovato noi occorre portarsi i ramponi e anche usarli come abbiamo fatto noi tra il Parvo e il Colle Nais, anche se non sarebbero stati necessari se fossimo passati per cresta.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona con l’A10, quindi con la Savona-Torino fino a Mondovì. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poco prima di entrarvi, si svolta a sinistra per Borgo San Dalmazzo. A Borgo San Dalmazzo si prende a destra per Demonte, dove si arriva dopo una quindicina di Km. Poche centinaia di metri dopo il centro di Demonte si trova la deviazione a destra per la Val d’Arma (segnalata) e la si imbocca e quindi la si percorre lungamente giungendo prima alle case della località San Giacomo e quindi al Rifugio Carbonetto dove parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo il nuovo sentiero sulla destra della strada, segnato da cartello per il Colle Viridio. Il sentiero è stato appena tracciato con una ruspa e segnato con segni biancorossi, dopo una prima parte nuova ci immettiamo poi in una sterrata che termina infine presso delle costruzioni, continuiamo quindi su sentiero sempre chiaramente segnato in biancorosso, per poi continuare praticamente senza traccia, ma seguendo i segnavia per risalire il ripido pendio erboso e, non facendoci ingannare da alcune tracce che tagliano in orizzontale, ci dirigiamo verso il colle seguendo più o meno la massima pendenza. Giungiamo quindi al Colle Viridio, caratterizzato da una pietraia di grossi pietroni, imbocchiamo il sentiero di crinale verso sinistra, sempre segnato in biancorosso, e raggiungiamo quindi la vetta del Monte Viridio, o direttamente per crinale o seguendo il sentiero sulla destra quando vi se ne discosta un poco. Giunti in vetta scendiamo quindi sempre seguendo il crinale ed i segnavia fino al successivo Col d’I Cussiers, come da cartello. Da qui ci dirigiamo direttamente verso la soprastante Punta Parvo seguendo il crinale, lasciando il sentiero segnato che si stacca sulla destra diretto al Colle Nais. Dopo un breve pezzo di crinale incontriamo un sentierino non segnato che taglia in salita verso sinistra e lo imbocchiamo e, quando, inizia a perdersi, saliamo per prati, più o meno direttamente verso la vetta, che raggiungiamo senza grandi difficoltà se il terreno è asciutto e non innevato come lo abbiamo trovato, altrimenti sono necessari i ramponi. Dalla vetta noi siamo tornati indietro sui nostri passi fino al Colle in quanto pensavamo di chiudere la gita, ma poi il tempo è migliorato e abbiamo continuato a seguire il sentiero segnato dal Colle, ma sarebbe stato meglio proseguire dalla vetta lungo il crinale nord, per poi ricollegarsi più avanti, poco prima del Colle Nais, al sentiero segnato. In un caso o nell’altro, si arriva quindi al Colle Nais, segnato da cartelli, sotto la dolomitica mole sulla destra del Parvetto, alla quale mi sono avvicinato per ammirare un bel torrione alla base. Visitato il torrione dal Colle Nais imbocchiamo il sentiero a sinistra (sud-ovest), che in breve giunge al piano chiamato “Pian Lou Nais”, come da cartello. Qui dobbiamo imboccare il sentiero a sinistra in salita verso la Cima Fauniera, come da cartelli. Raggiungiamo quindi la Cima Fauniera per crinale e quindi continuiamo su chiaro sentiero fino ad una successiva elevazione con croce, posta pochi metri sopra il Colle Fauniera, al quale scendiamo, per imboccare quindi la strada asfaltata verso sinistra.
Dopo poco più di 1,5 Km di asfalto arriviamo in vista del Colle Valcavera e, prima di raggiungerlo, prendiamo a sinistra in discesa tra le doline, seguendo una delle varie tracce che le percorrono (alcune in effetti sono EE, ma si può scegliere). Usciti quindi dalle doline continuiamo, su traccia non segnata, ma su facile terreno e senza difficoltà di orientamento a scendere più o meno paralleli alla strada, che ogni tanto scorgiamo sulla destra e che si può sempre raggiungere senza problemi. Attraversiamo quindi due grandi prati e quindi proseguiamo finche la traccia non continua a mezzacosta pochi metri sopra la strada. Qui abbiamo preferito scendere alla strada e seguirla per circa 2,5 Km, tagliando, volendo, i tornanti in un paio di punti, l’ultimo ormai in vista del Rifugio dove abbiamo la macchina.
Conclusioni: ho trovato interessante soprattutto la zona presso il Colle di Nais, in particolare il dolomitico Parvetto, che mi riprometto di percorrere in altra occasione, belli anche i torrioni sopra la strada al ritorno, ma, probabilmente irraggiungibili. Consigliata quindi più con neve che renda il percorso più interessante. Dalla Punta Parvo sicuramente meglio poi scendere dal sentiero sulla cresta nord invece che ridiscendere per la via di salita come abbiamo fatto noi, ma solo perché pensavamo di tornare indietro per il brutto tempo.
Monte Savi e Salè salendo dal Carbonetto
Alpi Marittime con Argentera a destra salendo dal Carbonetto
Monte Omo e Ruissas salendo dal Carbonetto
Spunzone di roccia al Colle Viridio
Nebbia a fondovalle salendo al Viridio
Viribianc salendo al Viridio
Viribianc salendo al Viridio più da lontano
Monte Viridio salendovi
Savi Salè e Omo salendo al Viridio
Nebbia a fondovalle salendo al Viridio più da vicino
Bastone su anticima Viridio
Savi Salè e sporgenza rocciosa salendo al Viridio
Viribianc e nebbia retrostante dal Viridio più da lontano
Viribianc e nebbia retrostante dal Viridio ancora più da lontano
Nebbia a fondovalle dal Viridio
Nebbia a fondovalle e Marittime dal Viridio
Nebbia a fondovalle e Marittime dal Viridio più da vicino
Monti Savi e Salè dal Viridio
Becco Grande Rocca la Meja e La Bianca dal Viridio
Croce vetta Viridio con Marittime sullo sfondo
Cresta Viridio con Punta Parvo e Meja sullo sfondo
Punta Parvo con Becco Grande e Meja sulla destra
Monti Savi e Salè andando a Punta Parvo
Punta Parvo
Parvetto salendo a Punta Parvo
Punta Parvo salendovi
Nebbia a fondovalle e Marittime salendo a Punta Parvo
Croce vetta Punta Parvo con Savi Salè e Omo sullo sfondo
Crinale percorso dal Viridio da Punta Parvo
Nebbia a fondovalle e Marittime da Punta Parvo più da vicino
Asta Soprana e Monte Savi scendendo da Punta Parvo
Parvetto andando al Colle Nais più da lontano
Primo piano Parvetto andando al Colle Nais
Guglie alla base Parvetto andando al Colle Nais
Guglie alla base Parvetto andando al Colle Nais più da vicino
Monte Parvetto da sotto più da lontano
Becco Grande e Meja salendo a Cima Fauniera
Monte La Bianca andando al Colle Fauniera
Croce sopra il Colle Fauniera
Strada presso Colle Fauniera
Pareti dolomitiche andando al Colle Valcavera
Monte Ruissas e Colle Valcavera dalla strada
Doline sotto la strada presso il Colle Valcavera
Doline sopra e sotto la strada presso il Colle Valcavera
Scendendo tra le doline sotto al Colle Valcavera
Doline scendendo dal Colle Valcavera più da vicino
Doline scendendo dal Colle Valcavera più da vicino
Dolina scendendo dal Colle Valcavera
Monte Ruissas dalle doline sotto il Colle Valcavera
Piana prativa scendendo al il Rifugio Carbonetto
Sentiero in piana prativa scendendo al Rifugio Carbonetto
Picco e cresta rocciosa scendendo al Rifugio Carbonetto
Cresta turrita scendendo al Rifugio Carbonetto
Torrioni scendendo al Rifugio Carbonetto primo piano
Strada scendendo al Rifugio Carbonetto
Domenica 16-5-2021: Rifugio Carbonetto (1880) – Passo Viridio (2395) – Monte Viridio (2495) – Col d’I Cussiers (2400) – Punta Parvo (2521) – Colle Nais (2440) – Cima Fauniera (2515) – Colle Fauniera (2481) - Colle Valcavera (2460) –
Rifugio Carbonetto (1880).
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 14 km circa.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: EE solo la salita alla Punta Parvo, tutto il resto E, ben inteso in condizioni estive, in condizioni invernali o primaverili come lo abbiamo trovato noi occorre portarsi i ramponi e anche usarli come abbiamo fatto noi tra il Parvo e il Colle Nais, anche se non sarebbero stati necessari se fossimo passati per cresta.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona con l’A10, quindi con la Savona-Torino fino a Mondovì. Da Mondovì si segue per Cuneo e, poco prima di entrarvi, si svolta a sinistra per Borgo San Dalmazzo. A Borgo San Dalmazzo si prende a destra per Demonte, dove si arriva dopo una quindicina di Km. Poche centinaia di metri dopo il centro di Demonte si trova la deviazione a destra per la Val d’Arma (segnalata) e la si imbocca e quindi la si percorre lungamente giungendo prima alle case della località San Giacomo e quindi al Rifugio Carbonetto dove parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo il nuovo sentiero sulla destra della strada, segnato da cartello per il Colle Viridio. Il sentiero è stato appena tracciato con una ruspa e segnato con segni biancorossi, dopo una prima parte nuova ci immettiamo poi in una sterrata che termina infine presso delle costruzioni, continuiamo quindi su sentiero sempre chiaramente segnato in biancorosso, per poi continuare praticamente senza traccia, ma seguendo i segnavia per risalire il ripido pendio erboso e, non facendoci ingannare da alcune tracce che tagliano in orizzontale, ci dirigiamo verso il colle seguendo più o meno la massima pendenza. Giungiamo quindi al Colle Viridio, caratterizzato da una pietraia di grossi pietroni, imbocchiamo il sentiero di crinale verso sinistra, sempre segnato in biancorosso, e raggiungiamo quindi la vetta del Monte Viridio, o direttamente per crinale o seguendo il sentiero sulla destra quando vi se ne discosta un poco. Giunti in vetta scendiamo quindi sempre seguendo il crinale ed i segnavia fino al successivo Col d’I Cussiers, come da cartello. Da qui ci dirigiamo direttamente verso la soprastante Punta Parvo seguendo il crinale, lasciando il sentiero segnato che si stacca sulla destra diretto al Colle Nais. Dopo un breve pezzo di crinale incontriamo un sentierino non segnato che taglia in salita verso sinistra e lo imbocchiamo e, quando, inizia a perdersi, saliamo per prati, più o meno direttamente verso la vetta, che raggiungiamo senza grandi difficoltà se il terreno è asciutto e non innevato come lo abbiamo trovato, altrimenti sono necessari i ramponi. Dalla vetta noi siamo tornati indietro sui nostri passi fino al Colle in quanto pensavamo di chiudere la gita, ma poi il tempo è migliorato e abbiamo continuato a seguire il sentiero segnato dal Colle, ma sarebbe stato meglio proseguire dalla vetta lungo il crinale nord, per poi ricollegarsi più avanti, poco prima del Colle Nais, al sentiero segnato. In un caso o nell’altro, si arriva quindi al Colle Nais, segnato da cartelli, sotto la dolomitica mole sulla destra del Parvetto, alla quale mi sono avvicinato per ammirare un bel torrione alla base. Visitato il torrione dal Colle Nais imbocchiamo il sentiero a sinistra (sud-ovest), che in breve giunge al piano chiamato “Pian Lou Nais”, come da cartello. Qui dobbiamo imboccare il sentiero a sinistra in salita verso la Cima Fauniera, come da cartelli. Raggiungiamo quindi la Cima Fauniera per crinale e quindi continuiamo su chiaro sentiero fino ad una successiva elevazione con croce, posta pochi metri sopra il Colle Fauniera, al quale scendiamo, per imboccare quindi la strada asfaltata verso sinistra.
Dopo poco più di 1,5 Km di asfalto arriviamo in vista del Colle Valcavera e, prima di raggiungerlo, prendiamo a sinistra in discesa tra le doline, seguendo una delle varie tracce che le percorrono (alcune in effetti sono EE, ma si può scegliere). Usciti quindi dalle doline continuiamo, su traccia non segnata, ma su facile terreno e senza difficoltà di orientamento a scendere più o meno paralleli alla strada, che ogni tanto scorgiamo sulla destra e che si può sempre raggiungere senza problemi. Attraversiamo quindi due grandi prati e quindi proseguiamo finche la traccia non continua a mezzacosta pochi metri sopra la strada. Qui abbiamo preferito scendere alla strada e seguirla per circa 2,5 Km, tagliando, volendo, i tornanti in un paio di punti, l’ultimo ormai in vista del Rifugio dove abbiamo la macchina.
Conclusioni: ho trovato interessante soprattutto la zona presso il Colle di Nais, in particolare il dolomitico Parvetto, che mi riprometto di percorrere in altra occasione, belli anche i torrioni sopra la strada al ritorno, ma, probabilmente irraggiungibili. Consigliata quindi più con neve che renda il percorso più interessante. Dalla Punta Parvo sicuramente meglio poi scendere dal sentiero sulla cresta nord invece che ridiscendere per la via di salita come abbiamo fatto noi, ma solo perché pensavamo di tornare indietro per il brutto tempo.
Monte Savi e Salè salendo dal Carbonetto
Alpi Marittime con Argentera a destra salendo dal Carbonetto
Monte Omo e Ruissas salendo dal Carbonetto
Spunzone di roccia al Colle Viridio
Nebbia a fondovalle salendo al Viridio
Viribianc salendo al Viridio
Viribianc salendo al Viridio più da lontano
Monte Viridio salendovi
Savi Salè e Omo salendo al Viridio
Nebbia a fondovalle salendo al Viridio più da vicino
Bastone su anticima Viridio
Savi Salè e sporgenza rocciosa salendo al Viridio
Viribianc e nebbia retrostante dal Viridio più da lontano
Viribianc e nebbia retrostante dal Viridio ancora più da lontano
Nebbia a fondovalle dal Viridio
Nebbia a fondovalle e Marittime dal Viridio
Nebbia a fondovalle e Marittime dal Viridio più da vicino
Monti Savi e Salè dal Viridio
Becco Grande Rocca la Meja e La Bianca dal Viridio
Croce vetta Viridio con Marittime sullo sfondo
Cresta Viridio con Punta Parvo e Meja sullo sfondo
Punta Parvo con Becco Grande e Meja sulla destra
Monti Savi e Salè andando a Punta Parvo
Punta Parvo
Parvetto salendo a Punta Parvo
Punta Parvo salendovi
Nebbia a fondovalle e Marittime salendo a Punta Parvo
Croce vetta Punta Parvo con Savi Salè e Omo sullo sfondo
Crinale percorso dal Viridio da Punta Parvo
Nebbia a fondovalle e Marittime da Punta Parvo più da vicino
Asta Soprana e Monte Savi scendendo da Punta Parvo
Parvetto andando al Colle Nais più da lontano
Primo piano Parvetto andando al Colle Nais
Guglie alla base Parvetto andando al Colle Nais
Guglie alla base Parvetto andando al Colle Nais più da vicino
Monte Parvetto da sotto più da lontano
Becco Grande e Meja salendo a Cima Fauniera
Monte La Bianca andando al Colle Fauniera
Croce sopra il Colle Fauniera
Strada presso Colle Fauniera
Pareti dolomitiche andando al Colle Valcavera
Monte Ruissas e Colle Valcavera dalla strada
Doline sotto la strada presso il Colle Valcavera
Doline sopra e sotto la strada presso il Colle Valcavera
Scendendo tra le doline sotto al Colle Valcavera
Doline scendendo dal Colle Valcavera più da vicino
Doline scendendo dal Colle Valcavera più da vicino
Dolina scendendo dal Colle Valcavera
Monte Ruissas dalle doline sotto il Colle Valcavera
Piana prativa scendendo al il Rifugio Carbonetto
Sentiero in piana prativa scendendo al Rifugio Carbonetto
Picco e cresta rocciosa scendendo al Rifugio Carbonetto
Cresta turrita scendendo al Rifugio Carbonetto
Torrioni scendendo al Rifugio Carbonetto primo piano
Strada scendendo al Rifugio Carbonetto
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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- soundofsilence
- Riesploratore
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Re: Punta Parvo m. 2523
Sul mio sito la traccia GPS:http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... rvetto.htm
Mercoledì 26-5-2021: Chiappi (1620) – Pont du Moulin (1620) - Pont Fornirola (1995) – Rocca Parvo (2394) – Colle Nais (2460) – Parvetto (2486) – Punta Parvo (2521) – Col d’I Cussiers (2400) – Monte Viridio (2495) – Passo Viridio (2395) – Monte Viribianc ovest (2477) – Monte Viribianc est (2465) – Col Mulets (2310) – Cresta Mulets (2405) – Colle Viribianc (2190) – Pont du Moulin (1620) – Chiappi (1620).
Partecipanti: Ivonne, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 14 Km circa.
Dislivello: 1350 m. circa.
Difficoltà: E (escursionisti medi) fino alla base della Rocca Parvo, EE (Escursionisti esperti) la salita alla vetta, che comunque è semplice, anche se un poco ripida all’inizio, diciamo che anche una valutazione E non sarebbe sbagliata. La salita verso il Colle Nais nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, con neve non dura, risulta sicuramente EE, per la neve ed il terreno ripido appunto, senza neve probabilmente resterebbe nell’E. EE poi la salita al Parvetto, che può diventare F (alpinistico facile) se non si seguono esattamente gli ometti che con percorso un poco contorto permettono di evitare quasi ogni saltino, in ogni caso il sentiero è leggermente esposto in qualche punto e non è escluso si debbano usare le mani. E (escursioniti medi) il successivo tratto fino alla vetta della Punta Parvo, mentre la discesa su ripidi prati senza traccia è EE. E (escursionisti medi) tutto il successivo tratto fino al Monte Viribianc est, mentre la discesa al Col Mulets, nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, almeno per i primi passi, è un EE piuttosto sostenuto avendo dovuto fare alcuni passi su ripido e rado ghiaietto su cui l’aderenza era assai precaria, ma questo solamente perché la vera traccia era coperta di neve. E (escursionisti medi) la salita dal Col Mulets poi alla cima della Cresta, mentre è EE la discesa successiva al Colle Viribianc, che, seppur facile, è un po’ stretta e scomoda. E (escursionisti medi) infine tutto il resto.
Percorso in macchina: da genova a Savona sull’A10 e quindi fino all’uscita di Mondovì sulla Savona-Torino.A Mondovì si segue per Cuneo e, poco prima di entrarvi, si prende a sinistra in una rotonda seguendo le indicazioni per la Val Maira (per la Val Grana non ricordo se ci sono). Arriviamo quindi a Caraglio dove si prende a sinistra per la Val Grana, giungendo quindi a Pradleves, poi a Campomolino, da cui proseguiamo fino alla località Chiappi, poco prima del Santuario di San Magno. A Chiappi prendiamo una strada che scende a sinistra, segnalata con cartelli in legno e proprio sotto a un segnale stradale di pericolo per possibilità di trovare mucche, ed al primo bivio prendiamo a destra, attraversiamo quindi le case e prendiamo subito a sinistra in discesa e dopo pochi metri parcheggiamo in uno spiazzo a destra, di fronte ad un garage.
Percorso a piedi: dal parcheggio risaliamo pochi metri su asfalto fino ad incrociare la strada principale, che imbocchiamo verso sinistra, sempre per pochi metri, perché subito prendiamo una sterrata a sinistra che scende al Pont du Moulin, sul quale attraversiamo il torrente Grana. Attraversato il ponte prendiamo un sentierino segnato in biancorosso sulla destra (mentre dalla sterrata a sinistra torneremo) seguendo le indicazioni, tra le altre, per Rocca Parvo. Il sentierino nella prima parte non è comodissimo per la vegetazione e perché stretto ed un po’ dilavato, ma comunque sempre ben segnato. Salendo comunque il sentiero migliora ed arriviamo ad un bivio, dove prendiamo a destra ancora per Rocca Parvo, lasciando a sinistra per il Passo Viridio. Continuiamo quindi a salire seguendo i segni biancorossi fino a ritrovarci sulla strada per il Colle Fauniera in località Langra, come da cartelli. Qui seguiamo l’asfalto in salita per poco meno di 300 metri, ignorando un primo sentiero a sinistra (dopo neanche 100 metri), ed imboccando invece il secondo in località Pont Fornirola, dove prendiamo il sentierino appunto sulla sinistra, seguendo sempre le indicazioni per Rocca Parvo. Giunti a quota 2200 ci troviamo ai margini di un chiaro canalino erboso, che punta alla base della cresta della Rocca Parvo, qui abbandoniamo la traccia principale, che si dirige invece a sinistra verso un colletto che ci farebbe allungare un po’ il percorso, per seguire una traccetta che inizia a risalire il canale. La traccetta prima chiara poi si perde un po’, ma non ci sono problemi a salire a piacimento, magari evitando la zona di pietraia sulla destra. Pochi metri prima di arrivare alla fine del canalone, imbocchiamo un chiaro sentierino a destra, con il quale risaliamo fino alla vetta di Rocca Parvo. Scendiamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo lasciato il canale erboso, qui in pochi passi giungiamo ad un primo colletto sulla destra, dove un chiaro sentiero segnato ci porta ad aggirare sulla sinistra un risalto roccioso e quindi giungere ad un secondo colletto dove troviamo dei cartelli. Qui prendiamo il sentiero che sale ripidamente a destra verso il Colle di Nais e, poco prima di raggiungerlo, deviamo a sinistra per giungere alla base delle pareti del Parvetto. Qui una breve deviazione a sinistra consente di visitare due belle guglie di roccia. Visitate le guglie una chiara traccia omettata ci consente di salire da sud al Parvetto, tramite un canale roccioso tra le due cime.Saliti al Parvetto torniamo alla base delle pareti e prendiamo quindi a sinistra il sentiero diretto alla Punta Parvo. Dopo poco meno di 200 metri troviamo un bivio, dove imbocchiamo a destra la cresta, che ci porta facilmente e brevemente in vetta. Dalla vetta scendiamo senza traccia per ripidi prati verso est, cercando di trovare a vista i punti migliori di passaggio, fino ad intercettare un sentierino che taglia verso sinistra e raggiunge in breve il Col Cussiers, come da cartelli. Dal Colle seguiamo la cresta verso destra, salendo quindi al Monte Viridio e quindi scendendo al successivo omonimo Passo. Dal Passo continuiamo sempre sul crinale, salendo quindi alla Cima Ovest del Monte Viribianc, dalla quale proseguiamo, incontrando quasi subito un sentiero segnato in discesa sulla sinistra che appunto dovremo seguire, prima però raggiungiamo in breve anche la vetta Est, dalla quale tornando sui nostri passi per circa 100 metri possiamo imboccare il predetto sentiero ora sulla destra (noi in realtà siamo scesi senza traccia verso destra una decina di metri prima della vetta, per raggiungere comunque in una settantina di metri il sentiero segnato).
Il sentiero segnato quindi traversa sotto le pareti del Monte Viribianc offrendo belle vedute su alcuni torrioni, fino a raggiungere il Col Mulets (cartelli), da qui, se si vuole abbreviare il percorso, è possibile, anche se non è indicato, scendere a vista e per tracce di sentiero verso sinistra fino a tornare alla base di partenza, noi invece abbiamo continuato per cresta, superando una nuova elevazione (Cresta Mulets) e quindi continuato sul crinale, piuttosto ripido e tormentato, fino a giungere al Colle Viribianc. Dal Colle abbandoniamo il crinale per prendere il sentiero segnato a sinistra per Chiappi (come da cartelli). Il sentiero scende quindi in direzione nord, fino a raggiungere una sterrata, che imbocchiamo in discesa e che ci porta fino al Pont du Moulin, dal quale torniamo sui nostri passi alla macchina.
Conclusioni: giro sicuramente interessante, sia perché sempre aperto e panoramico ed in buona parte in cresta, sia perché permette di salire ad alcuni monti decisamente suggestivi, come soprattutto il Parvetto, ma anche Rocca Parvo e il Viribianc che presentano forme abbastanza ardite e bei torrioni di roccia.
Torrente Grana da Pont du Moulin
Rocca Parvo salendo da Chiappi
Ranuncoli salendo da Chiappi
Parvetto e Rocca Parvo salendo da Chiappi primo piano
Parvetto e Rocca Parvo salendo da Chiappi più da vicino
Rocca Parvo e canale erboso a sinistra
Propaggini rocciose Parvetto salendo alla Rocca Parvo più da vicino
Torrione terminale Rocca Parvo e vista verso pianura
Tetto di roccia salendo a Rocca Parvo
Finestra nella roccia salendo a Rocca Parvo più da vicino
Torrione salendo a Rocca Parvo
Anticima e torrione Rocca Parvo
Vetta Rocca Parvo salendovi più da vicino
Croce vetta Rocca Parvo
Becco Grande e Rocca la Meja spuntano da Rocca Parvo
Marittime con Argentera spuntano da Rocca Parvo
Anticima Rocca Parvo e torrione
Anticima Rocca Parvo e arco naturale
Parvetto scendendo da Rocca Parvo
Laghetto andando al Parvetto più da vicino
Parvetto andandovi
Parvetto salendo al Colle Nais più da vicino
Parvetto arrivando al Colle Nais
Marittime con Argentera e Punta Parvo
Marittime con Argentera dal Colle Nais
Parvetto dal Colle Nais
Anticima Parvetto con due guglie alla base più da vicino
Due guglie alla base del Parvetto
Marittime con Argentera e Punta Parvo
Croce vetta Parvetto salendovi
Marittime con Ischiator salendo al Parvetto
Croce vetta Parvetto salendovi più da vicino
Croce vetta Parvetto salendovi più da lontano
Parete Parvetto salendovi con Marittime e Punta Parvo a destra
Due torrioni attaccati alla parete salendo al Parvetto
Marittime tra ometto e Punta Parvo salendo al Parvetto
Croce vetta Parvetto salendovi ancora più da vicino
Anticima Parvetto con sullo sfondo Becco Grande e Meja
Finestra nella roccia con Marittime sullo sfondo salendo al Parvetto
Croce di vetta Parvetto
Croce vetta Parvetto con Becco Grande Meja e La Bianca sullo sfondo
Guglia in cresta sommitale Parvetto con Becco Grande e Meja sullo sfondo
Torrione staccato sul Parvetto
Finestra di roccia sul Parvetto
Croce di vetta Parvetto più da vicino
Finestra di rocca con cielo attraverso sul Parvetto
Croce vetta Parvetto con Becco Grande e Meja sullo sfondo
Alpi Marittime con Argentera dal Parvetto
Croce vetta Parvetto scendendo
Torrioni scendendo dal Parvetto
Due guglie alla base del Parvetto
Marittime con Argentera e Punta Parvo più da lontano
Marittime con Argentera dalla Base del Parvetto
Marittime con Ischiator dalla base del Parvetto
Due guglie alla base del Parvetto più da vicino
Due guglie alla base del Parvetto ancora più da vicino
Due guglie alla base del Parvetto ancora primo piano
Due guglie alla base del Parvetto ancora primo piano più da vicino
Guglia appuntita alla base del Parvetto
Guglia appuntita alla base del Parvetto più da lontano
Guglia alla base del Parvetto con Becco Grande sullo sfondo
Guglia alla base del Parvetto con Monte Omo sullo sfondo più da lontano
Due guglie alla base del Parvetto ancora più da vicino
Parvetto andando a Punta Parvo
Punta Parvo andandovi
Parvetto salendo a Punta Parvo
Alpi Marittime con Argentera da Punta Parvo
Alpi Marittime con Argentera da Punta Parvo più da vicino
Becco Grande Meja e La Bianca da Punta Parvo
Croce vetta Punta Parvo con Becco Grande e Meja sullo sfondo
Crinale Viridio scendendo da Punta Parvo
Pozza rossastra con Marittime sullo sfondo andando al Viridio
Pozza rossastra con Marittime sullo sfondo andando al Viridio
Becco Grande Meja e La Bianca salendo al Viridio
Savi e Salè salendo al Viridio
Croce vetta Viridio con Marittime sullo sfondo
Viribianc dal Passo Viridio più da lontano
Salendo al Viribianc
Becco Grande Meja e La Bianca dal Viribianc
Alpi Marittime dal Viribianc
Vetta est dal Viribianc più da vicino
Alpi Marittime con Argentera da cima est Viribianc
Guglie una con finestra scendendo dal Viribianc
Guglia con finestra scendendo dal Viribianc
Guglie una con finestra scendendo dal Viribianc più da vicino
Due guglie scendendo dal Viribianc
Colle e cresta Mulets andandovi
Monte Viribianc dal Col Mulets
Cresta Mulets salendola
Cresta Mulets scendendo al Colle Viribianc
Cresta Mulets e Viribianc scendendo al Colle
Verdi prati scendendo verso Chiappi
Viribianc scendendo verso Chiappi
Chiappi
Mercoledì 26-5-2021: Chiappi (1620) – Pont du Moulin (1620) - Pont Fornirola (1995) – Rocca Parvo (2394) – Colle Nais (2460) – Parvetto (2486) – Punta Parvo (2521) – Col d’I Cussiers (2400) – Monte Viridio (2495) – Passo Viridio (2395) – Monte Viribianc ovest (2477) – Monte Viribianc est (2465) – Col Mulets (2310) – Cresta Mulets (2405) – Colle Viribianc (2190) – Pont du Moulin (1620) – Chiappi (1620).
Partecipanti: Ivonne, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 14 Km circa.
Dislivello: 1350 m. circa.
Difficoltà: E (escursionisti medi) fino alla base della Rocca Parvo, EE (Escursionisti esperti) la salita alla vetta, che comunque è semplice, anche se un poco ripida all’inizio, diciamo che anche una valutazione E non sarebbe sbagliata. La salita verso il Colle Nais nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, con neve non dura, risulta sicuramente EE, per la neve ed il terreno ripido appunto, senza neve probabilmente resterebbe nell’E. EE poi la salita al Parvetto, che può diventare F (alpinistico facile) se non si seguono esattamente gli ometti che con percorso un poco contorto permettono di evitare quasi ogni saltino, in ogni caso il sentiero è leggermente esposto in qualche punto e non è escluso si debbano usare le mani. E (escursioniti medi) il successivo tratto fino alla vetta della Punta Parvo, mentre la discesa su ripidi prati senza traccia è EE. E (escursionisti medi) tutto il successivo tratto fino al Monte Viribianc est, mentre la discesa al Col Mulets, nelle condizioni in cui l’abbiamo trovata, almeno per i primi passi, è un EE piuttosto sostenuto avendo dovuto fare alcuni passi su ripido e rado ghiaietto su cui l’aderenza era assai precaria, ma questo solamente perché la vera traccia era coperta di neve. E (escursionisti medi) la salita dal Col Mulets poi alla cima della Cresta, mentre è EE la discesa successiva al Colle Viribianc, che, seppur facile, è un po’ stretta e scomoda. E (escursionisti medi) infine tutto il resto.
Percorso in macchina: da genova a Savona sull’A10 e quindi fino all’uscita di Mondovì sulla Savona-Torino.A Mondovì si segue per Cuneo e, poco prima di entrarvi, si prende a sinistra in una rotonda seguendo le indicazioni per la Val Maira (per la Val Grana non ricordo se ci sono). Arriviamo quindi a Caraglio dove si prende a sinistra per la Val Grana, giungendo quindi a Pradleves, poi a Campomolino, da cui proseguiamo fino alla località Chiappi, poco prima del Santuario di San Magno. A Chiappi prendiamo una strada che scende a sinistra, segnalata con cartelli in legno e proprio sotto a un segnale stradale di pericolo per possibilità di trovare mucche, ed al primo bivio prendiamo a destra, attraversiamo quindi le case e prendiamo subito a sinistra in discesa e dopo pochi metri parcheggiamo in uno spiazzo a destra, di fronte ad un garage.
Percorso a piedi: dal parcheggio risaliamo pochi metri su asfalto fino ad incrociare la strada principale, che imbocchiamo verso sinistra, sempre per pochi metri, perché subito prendiamo una sterrata a sinistra che scende al Pont du Moulin, sul quale attraversiamo il torrente Grana. Attraversato il ponte prendiamo un sentierino segnato in biancorosso sulla destra (mentre dalla sterrata a sinistra torneremo) seguendo le indicazioni, tra le altre, per Rocca Parvo. Il sentierino nella prima parte non è comodissimo per la vegetazione e perché stretto ed un po’ dilavato, ma comunque sempre ben segnato. Salendo comunque il sentiero migliora ed arriviamo ad un bivio, dove prendiamo a destra ancora per Rocca Parvo, lasciando a sinistra per il Passo Viridio. Continuiamo quindi a salire seguendo i segni biancorossi fino a ritrovarci sulla strada per il Colle Fauniera in località Langra, come da cartelli. Qui seguiamo l’asfalto in salita per poco meno di 300 metri, ignorando un primo sentiero a sinistra (dopo neanche 100 metri), ed imboccando invece il secondo in località Pont Fornirola, dove prendiamo il sentierino appunto sulla sinistra, seguendo sempre le indicazioni per Rocca Parvo. Giunti a quota 2200 ci troviamo ai margini di un chiaro canalino erboso, che punta alla base della cresta della Rocca Parvo, qui abbandoniamo la traccia principale, che si dirige invece a sinistra verso un colletto che ci farebbe allungare un po’ il percorso, per seguire una traccetta che inizia a risalire il canale. La traccetta prima chiara poi si perde un po’, ma non ci sono problemi a salire a piacimento, magari evitando la zona di pietraia sulla destra. Pochi metri prima di arrivare alla fine del canalone, imbocchiamo un chiaro sentierino a destra, con il quale risaliamo fino alla vetta di Rocca Parvo. Scendiamo quindi sui nostri passi fino al punto in cui abbiamo lasciato il canale erboso, qui in pochi passi giungiamo ad un primo colletto sulla destra, dove un chiaro sentiero segnato ci porta ad aggirare sulla sinistra un risalto roccioso e quindi giungere ad un secondo colletto dove troviamo dei cartelli. Qui prendiamo il sentiero che sale ripidamente a destra verso il Colle di Nais e, poco prima di raggiungerlo, deviamo a sinistra per giungere alla base delle pareti del Parvetto. Qui una breve deviazione a sinistra consente di visitare due belle guglie di roccia. Visitate le guglie una chiara traccia omettata ci consente di salire da sud al Parvetto, tramite un canale roccioso tra le due cime.Saliti al Parvetto torniamo alla base delle pareti e prendiamo quindi a sinistra il sentiero diretto alla Punta Parvo. Dopo poco meno di 200 metri troviamo un bivio, dove imbocchiamo a destra la cresta, che ci porta facilmente e brevemente in vetta. Dalla vetta scendiamo senza traccia per ripidi prati verso est, cercando di trovare a vista i punti migliori di passaggio, fino ad intercettare un sentierino che taglia verso sinistra e raggiunge in breve il Col Cussiers, come da cartelli. Dal Colle seguiamo la cresta verso destra, salendo quindi al Monte Viridio e quindi scendendo al successivo omonimo Passo. Dal Passo continuiamo sempre sul crinale, salendo quindi alla Cima Ovest del Monte Viribianc, dalla quale proseguiamo, incontrando quasi subito un sentiero segnato in discesa sulla sinistra che appunto dovremo seguire, prima però raggiungiamo in breve anche la vetta Est, dalla quale tornando sui nostri passi per circa 100 metri possiamo imboccare il predetto sentiero ora sulla destra (noi in realtà siamo scesi senza traccia verso destra una decina di metri prima della vetta, per raggiungere comunque in una settantina di metri il sentiero segnato).
Il sentiero segnato quindi traversa sotto le pareti del Monte Viribianc offrendo belle vedute su alcuni torrioni, fino a raggiungere il Col Mulets (cartelli), da qui, se si vuole abbreviare il percorso, è possibile, anche se non è indicato, scendere a vista e per tracce di sentiero verso sinistra fino a tornare alla base di partenza, noi invece abbiamo continuato per cresta, superando una nuova elevazione (Cresta Mulets) e quindi continuato sul crinale, piuttosto ripido e tormentato, fino a giungere al Colle Viribianc. Dal Colle abbandoniamo il crinale per prendere il sentiero segnato a sinistra per Chiappi (come da cartelli). Il sentiero scende quindi in direzione nord, fino a raggiungere una sterrata, che imbocchiamo in discesa e che ci porta fino al Pont du Moulin, dal quale torniamo sui nostri passi alla macchina.
Conclusioni: giro sicuramente interessante, sia perché sempre aperto e panoramico ed in buona parte in cresta, sia perché permette di salire ad alcuni monti decisamente suggestivi, come soprattutto il Parvetto, ma anche Rocca Parvo e il Viribianc che presentano forme abbastanza ardite e bei torrioni di roccia.
Torrente Grana da Pont du Moulin
Rocca Parvo salendo da Chiappi
Ranuncoli salendo da Chiappi
Parvetto e Rocca Parvo salendo da Chiappi primo piano
Parvetto e Rocca Parvo salendo da Chiappi più da vicino
Rocca Parvo e canale erboso a sinistra
Propaggini rocciose Parvetto salendo alla Rocca Parvo più da vicino
Torrione terminale Rocca Parvo e vista verso pianura
Tetto di roccia salendo a Rocca Parvo
Finestra nella roccia salendo a Rocca Parvo più da vicino
Torrione salendo a Rocca Parvo
Anticima e torrione Rocca Parvo
Vetta Rocca Parvo salendovi più da vicino
Croce vetta Rocca Parvo
Becco Grande e Rocca la Meja spuntano da Rocca Parvo
Marittime con Argentera spuntano da Rocca Parvo
Anticima Rocca Parvo e torrione
Anticima Rocca Parvo e arco naturale
Parvetto scendendo da Rocca Parvo
Laghetto andando al Parvetto più da vicino
Parvetto andandovi
Parvetto salendo al Colle Nais più da vicino
Parvetto arrivando al Colle Nais
Marittime con Argentera e Punta Parvo
Marittime con Argentera dal Colle Nais
Parvetto dal Colle Nais
Anticima Parvetto con due guglie alla base più da vicino
Due guglie alla base del Parvetto
Marittime con Argentera e Punta Parvo
Croce vetta Parvetto salendovi
Marittime con Ischiator salendo al Parvetto
Croce vetta Parvetto salendovi più da vicino
Croce vetta Parvetto salendovi più da lontano
Parete Parvetto salendovi con Marittime e Punta Parvo a destra
Due torrioni attaccati alla parete salendo al Parvetto
Marittime tra ometto e Punta Parvo salendo al Parvetto
Croce vetta Parvetto salendovi ancora più da vicino
Anticima Parvetto con sullo sfondo Becco Grande e Meja
Finestra nella roccia con Marittime sullo sfondo salendo al Parvetto
Croce di vetta Parvetto
Croce vetta Parvetto con Becco Grande Meja e La Bianca sullo sfondo
Guglia in cresta sommitale Parvetto con Becco Grande e Meja sullo sfondo
Torrione staccato sul Parvetto
Finestra di roccia sul Parvetto
Croce di vetta Parvetto più da vicino
Finestra di rocca con cielo attraverso sul Parvetto
Croce vetta Parvetto con Becco Grande e Meja sullo sfondo
Alpi Marittime con Argentera dal Parvetto
Croce vetta Parvetto scendendo
Torrioni scendendo dal Parvetto
Due guglie alla base del Parvetto
Marittime con Argentera e Punta Parvo più da lontano
Marittime con Argentera dalla Base del Parvetto
Marittime con Ischiator dalla base del Parvetto
Due guglie alla base del Parvetto più da vicino
Due guglie alla base del Parvetto ancora più da vicino
Due guglie alla base del Parvetto ancora primo piano
Due guglie alla base del Parvetto ancora primo piano più da vicino
Guglia appuntita alla base del Parvetto
Guglia appuntita alla base del Parvetto più da lontano
Guglia alla base del Parvetto con Becco Grande sullo sfondo
Guglia alla base del Parvetto con Monte Omo sullo sfondo più da lontano
Due guglie alla base del Parvetto ancora più da vicino
Parvetto andando a Punta Parvo
Punta Parvo andandovi
Parvetto salendo a Punta Parvo
Alpi Marittime con Argentera da Punta Parvo
Alpi Marittime con Argentera da Punta Parvo più da vicino
Becco Grande Meja e La Bianca da Punta Parvo
Croce vetta Punta Parvo con Becco Grande e Meja sullo sfondo
Crinale Viridio scendendo da Punta Parvo
Pozza rossastra con Marittime sullo sfondo andando al Viridio
Pozza rossastra con Marittime sullo sfondo andando al Viridio
Becco Grande Meja e La Bianca salendo al Viridio
Savi e Salè salendo al Viridio
Croce vetta Viridio con Marittime sullo sfondo
Viribianc dal Passo Viridio più da lontano
Salendo al Viribianc
Becco Grande Meja e La Bianca dal Viribianc
Alpi Marittime dal Viribianc
Vetta est dal Viribianc più da vicino
Alpi Marittime con Argentera da cima est Viribianc
Guglie una con finestra scendendo dal Viribianc
Guglia con finestra scendendo dal Viribianc
Guglie una con finestra scendendo dal Viribianc più da vicino
Due guglie scendendo dal Viribianc
Colle e cresta Mulets andandovi
Monte Viribianc dal Col Mulets
Cresta Mulets salendola
Cresta Mulets scendendo al Colle Viribianc
Cresta Mulets e Viribianc scendendo al Colle
Verdi prati scendendo verso Chiappi
Viribianc scendendo verso Chiappi
Chiappi
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Punta Parvo m. 2523
Bravi ! Bei posti e gran bel giro ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]