Bric Cassin
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Bric Cassin
Domenica scorsa ho deciso insieme alla mia amica Simona di tornare in Val Maira con l'intento di salire il Bric Cassin partendo da Viviere seguendo la relazione scaricata dal bel sito cuneotrekking. Decidiamo di salire senza ciaspole (anche perchè Simona non ne ha di sue e avrebbe dovuto affittarle) nella speranza di trovare la neve nelle stesse condizioni in cui l'ho trovata su Cima La Piovosa la settimana scorsa.
Partiamo da Viviere per le dieci del mattino. Dal bel nucleo di case ora in parte adibito a punto di appoggio per escursionisti e scialpinisti si imbocca un sentiero che sale nel bosco a congiungersi con la pista sterrata che sale a prato Ciorliero:
Il sentiero che si imbocca a Viviere che entra nel bosco
La pista che porta a Prato Ciorliero
Fino a Prato Ciorliero la neve è poca e ancora ghiacciata grazie alle temperature che di notte in questo periodo devono ancora scendere sotto lo zero. Giunti a Prato Ciorliero si apre di fronte a noi il bel vallone che sale al Passo della Gardetta. Davanti a noi è un brulicare di scialpinisti alcuni alcuni che salgono precedendoci di poco, altri già di rientro.
Prato Ciorliero e il Vallone della Gardetta
I ruderi della caserme di Prato Ciorliero
Cominciamo così a salire il Vallone in compagnia di scialpinisti e ciaspolatori. Per ora la neve regge benissimo e si sale spediti tanto vero
che riusciamo a tenere senza difficoltà il passo di degli scialpinisti e davanti a noi ci precede un gruppo di ciaspolatori con le ciaspole nello zaino. La relazione che abbiamo ci dice di tenerci sulla sinistra del vallone per poi cominciare a salire un vallone secondario che dovrebbe portarci alle pendici del Bric Cassin. Presi dall'entuisiamo della salita però ci perdiamo il punto buono per deviare verso il Bric Cassin e così decidiamo di continuare a salire verso il Passo dell Gardetta che raggiungiamo dopo circa due ore di cammino.
Lungo la salita del Vallone della Gardetta
Il gruppo di ciaspolatori (senza ciaspole ) che ci precede
Al Passo della Gardetta si apre una vista spettacolare verso Rocca la Meia mentre alle nostra spalle domina l'Oronaye.
Rocca la Meia dal Passo della Gardetta
Dopo una breve sosta per godersi il bel panorama vedo che sulla cartina è segnato un sentiero che dal Passo della Gardetta sale sul Bric Cassin seguendo un percorso di cresta. Dal passo il percorso sembra privo di difficoltà anche in condizioni invernali e così decidiamo di continuare e provare a raggiungere la nostra meta originaria. Il sentiero infatti si rivela molto agevole ed in breve raggiungiamo il passo sotto il Bric Cassin dove ci ricongiungiamo con il percorso invernale descritto dalla ralazione di cuneotrekking
Panoramica su rocca la Meia dal sentiero che dal Passo Gardetta sale al Bric Cassin
Dal colletto superato un primo strappo un po' più ripido privo di neve giungiamo su un ampio costone porta sino alla cresta del Bric Cassin. Qui la neve è tanta ed incomincia a non essere più portante. Nei punti più pianeggianti si sprofonda sino all'anca e l'incedere si fa molto faticoso ma ormai la vetta è vicinissima così stringiamo i denti e con un ultimo sforzo raggiungiamo la cresta del Bric Cassin dove siamo ripagati da un panorama stupendo.
Il Monviso
Tutta la cresta del Bric Cassin con sullo sfondo le principali vette della Val Maira
Un gruppo di scialpinisti si gode il sole primaverile con in lontananza il gruppo del Matto
Il bel profilo del vicino Monte Cassorso
Viste le temperature quasi estive e la neve che si sta trasformando in poltiglia decidiamo di rimandare la pausa al rifugetto di Viviere
e dopo una brevissima pausa doverosa per godersi il panorama poco dopo l'una cominciamo la discesa. Il tratto che ci aveva penare non poco in salita in discesa scorre meglio del previsto. Giunti al colletto decidiamo di scendere per il percorso invernale. Nella prima parte la neve è
ancora miracolosamente portante e così per un tratto scendiamo veloci. Persa un po' di quota però il caldo comincia a essere ecessivo e la neve cede inesorabilmentye sotto i nostri piedi. Ci troviamo più volte con la gamba bloccata nella neve obbligati ad aiutarci vicendevolmente per riuscire a muoverci. Ora avere le ciaspole sarebbe utilissimo! Comunque non ci perdiamo d'animo e cercando di evitare i punti più pianeggianti e gli avallamenti scendiamo verso il vallone principale. Dopo non pochi sforzi riusciamo a ricongiungerci con un'evidente pista neve compressa dalle ciaspole dove si procede un pochino meglio (si sprofonda solo un passo ogni tre!) che ci porta sino a prato Ciorliero dove chiudiamo il nostro anello e finiscono le nostre fatiche.
Lungo la prima parte della discesa con la neve ancora discretamente portante
Sempre nella prima parte di discesa con alle spalle l'evidente colletto dove la traccia invernale si ricongiunge al sentiero estivo
Lungo la pista dei ciaspolatori
Prato Ciorliero dall'alto
Da prato ciorliero in breve ridiscendiamo sino a Viviere dove ci beviamo una bella moretti da 66 (in due) e mi mangio due belle crepes mentre Simona si nutre con le suo solito panino salutista alle verdure.
Il ruscello che scorre a fianco alla sterrata che scende da Prato Ciorliero
Il nucleo di Viviere
In conclusione l'ho trovata un'itinerario stupendo, molto panoramico e sempre vario. Essere andati senza ciaspole è stato un po' un azzardo ma tutto sommato ce la siamo cavata bene lo stesso .
Partiamo da Viviere per le dieci del mattino. Dal bel nucleo di case ora in parte adibito a punto di appoggio per escursionisti e scialpinisti si imbocca un sentiero che sale nel bosco a congiungersi con la pista sterrata che sale a prato Ciorliero:
Il sentiero che si imbocca a Viviere che entra nel bosco
La pista che porta a Prato Ciorliero
Fino a Prato Ciorliero la neve è poca e ancora ghiacciata grazie alle temperature che di notte in questo periodo devono ancora scendere sotto lo zero. Giunti a Prato Ciorliero si apre di fronte a noi il bel vallone che sale al Passo della Gardetta. Davanti a noi è un brulicare di scialpinisti alcuni alcuni che salgono precedendoci di poco, altri già di rientro.
Prato Ciorliero e il Vallone della Gardetta
I ruderi della caserme di Prato Ciorliero
Cominciamo così a salire il Vallone in compagnia di scialpinisti e ciaspolatori. Per ora la neve regge benissimo e si sale spediti tanto vero
che riusciamo a tenere senza difficoltà il passo di degli scialpinisti e davanti a noi ci precede un gruppo di ciaspolatori con le ciaspole nello zaino. La relazione che abbiamo ci dice di tenerci sulla sinistra del vallone per poi cominciare a salire un vallone secondario che dovrebbe portarci alle pendici del Bric Cassin. Presi dall'entuisiamo della salita però ci perdiamo il punto buono per deviare verso il Bric Cassin e così decidiamo di continuare a salire verso il Passo dell Gardetta che raggiungiamo dopo circa due ore di cammino.
Lungo la salita del Vallone della Gardetta
Il gruppo di ciaspolatori (senza ciaspole ) che ci precede
Al Passo della Gardetta si apre una vista spettacolare verso Rocca la Meia mentre alle nostra spalle domina l'Oronaye.
Rocca la Meia dal Passo della Gardetta
Dopo una breve sosta per godersi il bel panorama vedo che sulla cartina è segnato un sentiero che dal Passo della Gardetta sale sul Bric Cassin seguendo un percorso di cresta. Dal passo il percorso sembra privo di difficoltà anche in condizioni invernali e così decidiamo di continuare e provare a raggiungere la nostra meta originaria. Il sentiero infatti si rivela molto agevole ed in breve raggiungiamo il passo sotto il Bric Cassin dove ci ricongiungiamo con il percorso invernale descritto dalla ralazione di cuneotrekking
Panoramica su rocca la Meia dal sentiero che dal Passo Gardetta sale al Bric Cassin
Dal colletto superato un primo strappo un po' più ripido privo di neve giungiamo su un ampio costone porta sino alla cresta del Bric Cassin. Qui la neve è tanta ed incomincia a non essere più portante. Nei punti più pianeggianti si sprofonda sino all'anca e l'incedere si fa molto faticoso ma ormai la vetta è vicinissima così stringiamo i denti e con un ultimo sforzo raggiungiamo la cresta del Bric Cassin dove siamo ripagati da un panorama stupendo.
Il Monviso
Tutta la cresta del Bric Cassin con sullo sfondo le principali vette della Val Maira
Un gruppo di scialpinisti si gode il sole primaverile con in lontananza il gruppo del Matto
Il bel profilo del vicino Monte Cassorso
Viste le temperature quasi estive e la neve che si sta trasformando in poltiglia decidiamo di rimandare la pausa al rifugetto di Viviere
e dopo una brevissima pausa doverosa per godersi il panorama poco dopo l'una cominciamo la discesa. Il tratto che ci aveva penare non poco in salita in discesa scorre meglio del previsto. Giunti al colletto decidiamo di scendere per il percorso invernale. Nella prima parte la neve è
ancora miracolosamente portante e così per un tratto scendiamo veloci. Persa un po' di quota però il caldo comincia a essere ecessivo e la neve cede inesorabilmentye sotto i nostri piedi. Ci troviamo più volte con la gamba bloccata nella neve obbligati ad aiutarci vicendevolmente per riuscire a muoverci. Ora avere le ciaspole sarebbe utilissimo! Comunque non ci perdiamo d'animo e cercando di evitare i punti più pianeggianti e gli avallamenti scendiamo verso il vallone principale. Dopo non pochi sforzi riusciamo a ricongiungerci con un'evidente pista neve compressa dalle ciaspole dove si procede un pochino meglio (si sprofonda solo un passo ogni tre!) che ci porta sino a prato Ciorliero dove chiudiamo il nostro anello e finiscono le nostre fatiche.
Lungo la prima parte della discesa con la neve ancora discretamente portante
Sempre nella prima parte di discesa con alle spalle l'evidente colletto dove la traccia invernale si ricongiunge al sentiero estivo
Lungo la pista dei ciaspolatori
Prato Ciorliero dall'alto
Da prato ciorliero in breve ridiscendiamo sino a Viviere dove ci beviamo una bella moretti da 66 (in due) e mi mangio due belle crepes mentre Simona si nutre con le suo solito panino salutista alle verdure.
Il ruscello che scorre a fianco alla sterrata che scende da Prato Ciorliero
Il nucleo di Viviere
In conclusione l'ho trovata un'itinerario stupendo, molto panoramico e sempre vario. Essere andati senza ciaspole è stato un po' un azzardo ma tutto sommato ce la siamo cavata bene lo stesso .
Last edited by Dani80 on Wed Apr 04, 2012 22:49, edited 1 time in total.
Cosi' va la vita
Re: Bric Cassin
Che meraviglia!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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Re: Bric Cassin
Spettacolo......................
SON ZENEIZE RISO REU STRENZU I DENTI E PARLO CEU...non sono tirchio...sono parsimonioso...
- Littletino
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Re: Bric Cassin
Non avevo mai visto immagini di Prato Ciorliero con la neve, perchè di persona ci sono stato solo d'estate.
Molto bello, trovo quelle zone affascinanti: quando ci vado sono felice.
Molto bello, trovo quelle zone affascinanti: quando ci vado sono felice.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
- amadablam
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Re: Bric Cassin
Prato Ciorliero con la neve è ancorra più belloLittletino wrote:Non avevo mai visto immagini di Prato Ciorliero con la neve, perchè di persona ci sono stato solo d'estate.
Molto bello, trovo quelle zone affascinanti: quando ci vado sono felice.
@Dani complimenti per le foto, come sempre!!
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Bric Cassin
Littletino wrote:Non avevo mai visto immagini di Prato Ciorliero con la neve, perchè di persona ci sono stato solo d'estate.
Molto bello, trovo quelle zone affascinanti: quando ci vado sono felice.
Namaste
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Re: Bric Cassin
Le foto rendono pienamente la bellezza dei posti.
Complimenti, ottima scelta
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"Perché con uno (occhio) tu guardi il mondo, con l'altro guardi in te stesso".
Amedeo Modigliani
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Re: Bric Cassin
Bravo Dani .....che spettacolo di giornata,molto meglio della settimana precedente....
Bellissimo anche questo percorso
Bellissimo anche questo percorso
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Re: Bric Cassin
Stamattina ho dovuto dare un'occhiata veloce, ma gustando queste foto con calma sento proprio di dire che per me queste immagini, e per gli scatti e per i luoghi, rappresentano La Montagna... la montagna come la intende il mio cuore, non a caso certe emozioni che mi ha dato la Val Maira me ne ha fatto perdutamente innamorare...
Questo mi interessa potresti dettagliare gli argomenti Rifugio di Viviere e Panino Salutista alle Verdure?Dani80 wrote:sino a Viviere dove ci beviamo una bella moretti da 66 (in due) e mi mangio due belle crepes mentre Simona si nutre con le suo solito panino salutista alle verdure.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Bric Cassin
Grazie a tutti per i complimenti
A Maury:
In effettti domenica siamo stati molto fortunati con il meteo, era previsto tempo buono solo alla mattina ed invece abbiamo goduto di un'intera giornata di sole piano e aria limpida! Comunque oltre alla giornata anche il panorama che si gode è più bello e vario rispetto alla salita di Cima La Piovosa che, secondo me, aveva come suo punto di forza la salita del bel Vallone della Marmora piuttosto che il panorama.
A Scinty:
A Viviere hanno aperto un bellissimo punto di ristoro recuperando alcune costruzioni del vecchio nucleo. Mi è sembrato che abbiano fatto proprio un bel lavoro, l'ambiente è molto accogliente e le crepes erano ottime (oltre alla crostata che ho preso alla mattina ed ho omesso nel racconto).
A Maury:
In effettti domenica siamo stati molto fortunati con il meteo, era previsto tempo buono solo alla mattina ed invece abbiamo goduto di un'intera giornata di sole piano e aria limpida! Comunque oltre alla giornata anche il panorama che si gode è più bello e vario rispetto alla salita di Cima La Piovosa che, secondo me, aveva come suo punto di forza la salita del bel Vallone della Marmora piuttosto che il panorama.
A Scinty:
A Viviere hanno aperto un bellissimo punto di ristoro recuperando alcune costruzioni del vecchio nucleo. Mi è sembrato che abbiano fatto proprio un bel lavoro, l'ambiente è molto accogliente e le crepes erano ottime (oltre alla crostata che ho preso alla mattina ed ho omesso nel racconto).
Cosi' va la vita
Re: Bric Cassin
Bel giro... ora su è scesa altra neve!
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Re: Bric Cassin
Lunedì 25 Aprile io ,Gheroppa,Stefania e Fabio/5 siamo andati a fare questa gita con l'intento di fare una ciaspolata....in realtà le ciaspole le abbiamo portate a prendere un pò d'aria.....
Lasciata l'auto una curva prima che la strada diventi sterrata abbiamo seguito il sentiero con segnavia biancorosso e tacca gialla costeggiando il Torrente Unerzio e approdando poi a Prato Ciorliero
Oltre Prato Ciorliero inizia la neve ,piuttosto dura a causa delle temperature rigide....ci spostiamo dal centro del vallone piegando leggermente a sinistra andando poi a percorrere un valloncello laterale sormontato da alcune paretine rocciose.
Quindi puntiamo ad un colletto ,dove veniamo accolti da un forte vento gelido
Risaliamo ora il pendio puntando verso Nord ed approdando in cresta che seguiremo fino a raggiungere la vetta
Qualche foto e poi fuggiamo a cercare un punto riparato per pranzare....
Per il ritorno decidiamo di raggiungere il Passo della Gardetta e da questa scendere nel vallone centrale
Bella gita ,unica nota stonata il vento gelido....come anche la brutta sorpresa a Stefania di aver perso chissà dove il portafoglio
Qui la mia descrizione dettagliata con foto e traccia gps:
http://www.finoincima.altervista.org/Br ... Cassin.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Qui tutte le altre foto:
https://plus.google.com/u/0/photos/1050 ... 8043970097" onclick="window.open(this.href);return false;
Lasciata l'auto una curva prima che la strada diventi sterrata abbiamo seguito il sentiero con segnavia biancorosso e tacca gialla costeggiando il Torrente Unerzio e approdando poi a Prato Ciorliero
Oltre Prato Ciorliero inizia la neve ,piuttosto dura a causa delle temperature rigide....ci spostiamo dal centro del vallone piegando leggermente a sinistra andando poi a percorrere un valloncello laterale sormontato da alcune paretine rocciose.
Quindi puntiamo ad un colletto ,dove veniamo accolti da un forte vento gelido
Risaliamo ora il pendio puntando verso Nord ed approdando in cresta che seguiremo fino a raggiungere la vetta
Qualche foto e poi fuggiamo a cercare un punto riparato per pranzare....
Per il ritorno decidiamo di raggiungere il Passo della Gardetta e da questa scendere nel vallone centrale
Bella gita ,unica nota stonata il vento gelido....come anche la brutta sorpresa a Stefania di aver perso chissà dove il portafoglio
Qui la mia descrizione dettagliata con foto e traccia gps:
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Qui tutte le altre foto:
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Bric Cassin
Questa gita in Val Maira mi manca ... è un ottimo spunto
Re: Bric Cassin
Gita e giornata degna di nota, bello !!
“L’acqua esiste per la sopravvivenza del corpo. Il deserto esiste per la sopravvivenza dell’anima”
Proverbio Tuareg
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Re: Bric Cassin
Ma che meraviglia Maury!! Bravissimi e complimenti.
Le foto sono stupende, sempre più belle.
Un caro saluto.
Le foto sono stupende, sempre più belle.
Un caro saluto.
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Re: Bric Cassin
Che bel giro...complimenti! E come sempre che foto..bellissime!!
"Dagli gli alberi ho capito il significato della pazienza. Dall'erba ho imparato ad apprezzare la persistenza."
[Hal Borland]
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Re: Bric Cassin
Ciao , Maury .
Con te bisogna ripetersi sempre ... Sarà merito dei posti bellissimi che frequenti , ma le tue foto sono sempre impareggiabili !!
Complimenti a tutti i partecipanti . Mi spiace molto per il portafogli smarrito da Stefania . Dopo la macchina fotografica rotta di sound il mese scorso . Non è che c'è qualcuno che porta iella !!
Con te bisogna ripetersi sempre ... Sarà merito dei posti bellissimi che frequenti , ma le tue foto sono sempre impareggiabili !!
Complimenti a tutti i partecipanti . Mi spiace molto per il portafogli smarrito da Stefania . Dopo la macchina fotografica rotta di sound il mese scorso . Non è che c'è qualcuno che porta iella !!
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Bric Cassin
che dire! val maira? UNO SPETTACOLO !
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Re: Bric Cassin
Grazie a tutti ,la Val Maira non delude mai e in particolare la zona della Gardetta e' una vera meraviglia
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Re: Bric Cassin
daniele64 wrote:Mi spiace molto per il portafogli smarrito da Stefania . Dopo la macchina fotografica rotta di sound il mese scorso . Non è che c'è qualcuno che porta iella !!
Mah...ultimamente ne succede sempre una ,speriamo che la iella sia finita ....
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Re: Bric Cassin
Immaginavo già quale sarebbe stata la tua reazione.....scinty wrote:Luce dei miei occhi
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Re: Bric Cassin
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Cassin.htm
Domenica 5 agosto 2018: Parcheggio Prato Ciorliero (1830) – Prato Ciorliero (1965) – Passo Gardetta attraverso doline (2450) – Bric Cassin Sud-Est (2635) – Passo Gardetta (2450) – Prato Ciorliero (1965) – Parcheggio Prato Ciorliero (1830).
Partecipanti: Soundofsilence.
Lunghezza: 10,8 Km circa.
Dislivello: 850 circa.
Difficoltà: EE l’attraversamento delle Doline perché a tratti ripide e un poco esposte, in particolare un passaggio verso la cima dove ho dovuto aggirare sulla sinistra uno sperone di roccia, passaggio probabilmente evitabile con un altro percorso. F il tratto di cresta dalla vetta Sud-Est verso la Nord-Ovest, dove troviamo tratti esposti ed una paretina di II grado. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona coll’autostrada dei fiori e quindi fino a Mondovì con la Savona-Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, da Cuneo, per Caraglio, Dronero e Val Maira. Si Risale la Val Maira quindi fino ad Acceglio dove, all’ingresso del paese, si svolta a sinistra per Chialvetta e Viviere (indicazioni scarse/assenti). Si prosegue dritti per la strada asfaltata ignorando tutte le deviazioni a sinistra che portano ai suddetti paesi, fino ad arrivare ad un bivio a quota 1813 dove entrambe le direzioni diventano sterrate. Qui si può lasciare la macchina o anche proseguire sulla sterrata che, pur non avendola fatta,ci è sembrata percorribile, per poco più di un km fino al parcheggio di Prato Ciorliero, guadagnando così 100 metri di dislivello.
Percorso a piedi: dal parcheggio si continua sulla sterrata verso sud, e, dopo 200 metri, si ignora un bivio a destra pr il Colletto. Dopo ulteriori 500 metri, a destra inizia il sentiero per il Passo Escalon o il Colletto Vittorio, ma noi continuiamo dritti sulla sterrata. Ancora 500 metri circa di sterrata e, in vista e a pochi passi da Prato Ciorliero, lasciamo la sterrata per prendere a sinistra un sentiero segnato con cartelli per il Passo della Gardetta. Saliamo quindi sul nuovo sentiero fino a giungere in vista di un bunker, che si trova a quota 2335 circa; qui il sentiero piega decisamente a destra, mentre noi andiamo dritti a sinistra verso la cresta delle doline. Proseguiamo quindi dritti tra un cratere e l’altro, cercando i punti migliori di passaggio, ma non vi è un percorso obbligato per giungere al Passo della Gardetta, si sceglie quello che ci ispira di più e che ci sembra fattibile. Io, dopo 250 metri circa, ho piegato a sinistra per poi riprendere a salire dritto verso il passo, incontrando, poco prima di giungervi, un passaggio più ostico per evitare a sinistra un grosso sperone roccioso che ostacola la percorrenza del bordo della dolina. Passato questo si arriva in un attimo al sentiero segnato sul crinale del Passo Gardetta. Qui prendiamo a sinistra il sentiero segnato e, dopo 400 metri circa, troviamo il bivio per il Cassorso sulla destra, mentre noi prendiamo a sinistra per il Bric Cassin. Qui evitiamo di seguire la traccia segnata per dirigerci in diagonale per facili prati, al ciglio della cresta che scende dal Bric Cassin. Percorriamo quindi la facile cresta in salita verso sinistra fino alla vetta. Dalla vetta si può proseguire a due successive e vicine elevazioni che si raggiungono facilmente; oltre la cresta diventa più ostica, ma ho provato comunque a percorrerne un pezzo, affrontando una paretina di circa 3 metri con passaggi di II, per poi fermarmi poco dopo, essendo solo e sembrandomi che le difficoltà aumentassero per l’ancora lontana vetta Nord-Ovest. Sono quindi tornato per la stessa via fino al punto in cui avevo raggiunto il crinale della Gardetta, per poi continuare la discesa fino al passo, evitando di deviare in mezzo alle doline. Dal passo si scende a destra sul sentiero segnato per Prato Ciorliero. Giunti al bunker presso il quale in salita avevo abbandonato il sentiero, notiamo più in basso un poggio erboso a destra del quale passa il sentiero, punto dove in discesa ho abbandonato la traccia per scendere sulla sinistra del predetto poggio, seguendo il torrentello ivi presente. In breve giungiamo in vista di un primo laghetto, al quale scendiamo facilmente, sempre per prati. Continuando a scendere dritti per altri 150 metri circa, giungiamo ad un secondo laghetto, dal quale, scendendo in leggera diagonale verso destra, troviamo in breve una chiara traccia, che seguiamo in discesa fino a giungere al sottostante e già visibile Prato Ciorliero.
Attraversiamo quindi Prato Ciorliero fino ad imboccare, verso destra, la sterrata dell’andata, con la quale torniamo sui nostri passi al punto di partenza.
Conclusioni: gita in cui avevo progettato anche la salita alla vicina Punta Eco, alla quale poi ho rinunciato per il brutto tempo incombente; nonostante questo si tratta di una piacevole e tranquilla gita, effettuabile facilmente in mezza giornata, con l’interessante deviazione attraverso le doline e quella del ritorno per i laghetti che rendono più vario l’itinerario. Bello il panorama di vetta su Rocca la Meja, un po’ rovinato in questa occasione dal brutto tempo.
Torrente Unerzio nei prati salendo a Prato Ciorliero
Torrente Unerzio nei prati salendo a Prato Ciorliero con monti sullo sfondo
Prato Ciorliero
Sentiero verso Passo della Gardetta
Sentiero per Passo della Gardetta e Punta Eco
Grossi massi con Punta Eco sullo sfondo salendo alla Gardetta
Laghetto verde dal sentiero che sale al Passo della Gardetta
Laghetto blu dal sentiero che sale al Passo della Gardetta
Due laghetti dal sentiero che sale al Passo della Gardetta
Sentiero e bunker sulla destra salendo al Passo della Gardetta
Bunker sotto Punta Eco vista verticale
Sentiero inizio doline e bunker salendo al Passo Gardetta
Inizio doline salendo al Passo Gardetta
Bunker ad inizio cresta doline
Stella Alpina salendo al Passo Gardetta
Inizio cresta doline
Zona doline e Bric Cassin
Doline e prati sottostanti
Stella Alpina salendo al Passo Gardetta
Doline e persone su sentiero salendo al Passo Gardetta
Doline dalla cresta
Dolina e bunker dall'alto
Doline bunker e Oronaye sullo sfondo
Cresta prativa tra doline
Versante di doline sotto guglie Bric Cassin
Dolina con cardi sullo sfondo
Doline e guglie Bric Cassin
Dolina in primo piano e altre sullo sfondo
Dolina in primo piano e altre sullo sfondo
Doline da cresta
Dolina da cresta
Doline su versante e guglie Bric Cassin
Cresta doline
Doline dall'alto della cresta
Doline dall'alto della cresta
Cresta doline avvicinandosi al Passo Gardetta
Doline da sopra e Oronaye sullo sfondo
Cresta e doline da sopra
Profonda dolina e altre sullo sfondo
Doline e Oronaye vista verticale
Profonda dolina e altre sullo sfondo più da vicino
Cresta difficile e doline sulla destra
Guglie cresta Cassin
Rocca la Meja dal Passo Gardetta
Laghetti dal Passo Gardetta
Punta Eco e Rocca Brancia dal Passo Gardetta
Monte Cassorso salendo al Cassin più da lontano
Punta Eco e Rocca Brancia salendo al Cassin
Cresta erbosa verso vetta del Cassin
Cassorso da cresta Cassin
Prati e Rocca Brancia da cresta Cassin
Vette Bric Cassin
Cresta sommitale Bric Cassin verso sud-est
Cassorso dal Cassin
Bric Cassin nord-ovest e Oronaye da cresta oltre vetta sud-est
Bric Cassin nord-ovest da cresta oltre vetta sud-est
Bric Cassin nord-ovest da cresta oltre vetta sud-est più da lontano
Doline da cresta Cassin
Doline e Rocca Brancia da cresta Cassin
Doline da cresta Cassin
Cresta Cassin e Cassorso a sinistra
Parete di II in cresta Cassin
Doline da cresta Cassin più da lontano
Doline da cresta Cassin
Cespuglio di Stelle Alpine in cresta Cassin
Cespuglio di Stelle Alpine in cresta Cassin
Dolina scendendo verso Passo Gardetta
Sentiero attraversa margine zona doline scendendo dal Passo Gardetta
3 Bunker ad inizio zona doline da sopra
Sacchi di cemento fossile scendendo dal Passo Gardetta
Poggio erboso sopra i laghi
Primo lago scendendo verso Prato Ciorliero
Primo lago scendendo verso Prato Ciorliero più da vicino
Primo lago scendendo verso Prato Ciorliero con Oronaye nella nebbia sullo sfondo più da vicino
Mucche al pascolo presso primo lago
Primo lago con Oronaye che si specchia
Primo lago con Oronaye che si specchia e sentiero sulla destra
Secondo lago dall'alto scendendo verso Prato Ciorliero più da vicino
Secondo lago scendendo verso Prato Ciorliero con Oronaye sullo sfondo
Secondo lago scendendo verso Prato Ciorliero con Oronaye sullo sfondo più da vicino
Prato Ciorliero scendendovi
Domenica 5 agosto 2018: Parcheggio Prato Ciorliero (1830) – Prato Ciorliero (1965) – Passo Gardetta attraverso doline (2450) – Bric Cassin Sud-Est (2635) – Passo Gardetta (2450) – Prato Ciorliero (1965) – Parcheggio Prato Ciorliero (1830).
Partecipanti: Soundofsilence.
Lunghezza: 10,8 Km circa.
Dislivello: 850 circa.
Difficoltà: EE l’attraversamento delle Doline perché a tratti ripide e un poco esposte, in particolare un passaggio verso la cima dove ho dovuto aggirare sulla sinistra uno sperone di roccia, passaggio probabilmente evitabile con un altro percorso. F il tratto di cresta dalla vetta Sud-Est verso la Nord-Ovest, dove troviamo tratti esposti ed una paretina di II grado. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova a Savona coll’autostrada dei fiori e quindi fino a Mondovì con la Savona-Torino. Da Mondovì si segue per Cuneo e, da Cuneo, per Caraglio, Dronero e Val Maira. Si Risale la Val Maira quindi fino ad Acceglio dove, all’ingresso del paese, si svolta a sinistra per Chialvetta e Viviere (indicazioni scarse/assenti). Si prosegue dritti per la strada asfaltata ignorando tutte le deviazioni a sinistra che portano ai suddetti paesi, fino ad arrivare ad un bivio a quota 1813 dove entrambe le direzioni diventano sterrate. Qui si può lasciare la macchina o anche proseguire sulla sterrata che, pur non avendola fatta,ci è sembrata percorribile, per poco più di un km fino al parcheggio di Prato Ciorliero, guadagnando così 100 metri di dislivello.
Percorso a piedi: dal parcheggio si continua sulla sterrata verso sud, e, dopo 200 metri, si ignora un bivio a destra pr il Colletto. Dopo ulteriori 500 metri, a destra inizia il sentiero per il Passo Escalon o il Colletto Vittorio, ma noi continuiamo dritti sulla sterrata. Ancora 500 metri circa di sterrata e, in vista e a pochi passi da Prato Ciorliero, lasciamo la sterrata per prendere a sinistra un sentiero segnato con cartelli per il Passo della Gardetta. Saliamo quindi sul nuovo sentiero fino a giungere in vista di un bunker, che si trova a quota 2335 circa; qui il sentiero piega decisamente a destra, mentre noi andiamo dritti a sinistra verso la cresta delle doline. Proseguiamo quindi dritti tra un cratere e l’altro, cercando i punti migliori di passaggio, ma non vi è un percorso obbligato per giungere al Passo della Gardetta, si sceglie quello che ci ispira di più e che ci sembra fattibile. Io, dopo 250 metri circa, ho piegato a sinistra per poi riprendere a salire dritto verso il passo, incontrando, poco prima di giungervi, un passaggio più ostico per evitare a sinistra un grosso sperone roccioso che ostacola la percorrenza del bordo della dolina. Passato questo si arriva in un attimo al sentiero segnato sul crinale del Passo Gardetta. Qui prendiamo a sinistra il sentiero segnato e, dopo 400 metri circa, troviamo il bivio per il Cassorso sulla destra, mentre noi prendiamo a sinistra per il Bric Cassin. Qui evitiamo di seguire la traccia segnata per dirigerci in diagonale per facili prati, al ciglio della cresta che scende dal Bric Cassin. Percorriamo quindi la facile cresta in salita verso sinistra fino alla vetta. Dalla vetta si può proseguire a due successive e vicine elevazioni che si raggiungono facilmente; oltre la cresta diventa più ostica, ma ho provato comunque a percorrerne un pezzo, affrontando una paretina di circa 3 metri con passaggi di II, per poi fermarmi poco dopo, essendo solo e sembrandomi che le difficoltà aumentassero per l’ancora lontana vetta Nord-Ovest. Sono quindi tornato per la stessa via fino al punto in cui avevo raggiunto il crinale della Gardetta, per poi continuare la discesa fino al passo, evitando di deviare in mezzo alle doline. Dal passo si scende a destra sul sentiero segnato per Prato Ciorliero. Giunti al bunker presso il quale in salita avevo abbandonato il sentiero, notiamo più in basso un poggio erboso a destra del quale passa il sentiero, punto dove in discesa ho abbandonato la traccia per scendere sulla sinistra del predetto poggio, seguendo il torrentello ivi presente. In breve giungiamo in vista di un primo laghetto, al quale scendiamo facilmente, sempre per prati. Continuando a scendere dritti per altri 150 metri circa, giungiamo ad un secondo laghetto, dal quale, scendendo in leggera diagonale verso destra, troviamo in breve una chiara traccia, che seguiamo in discesa fino a giungere al sottostante e già visibile Prato Ciorliero.
Attraversiamo quindi Prato Ciorliero fino ad imboccare, verso destra, la sterrata dell’andata, con la quale torniamo sui nostri passi al punto di partenza.
Conclusioni: gita in cui avevo progettato anche la salita alla vicina Punta Eco, alla quale poi ho rinunciato per il brutto tempo incombente; nonostante questo si tratta di una piacevole e tranquilla gita, effettuabile facilmente in mezza giornata, con l’interessante deviazione attraverso le doline e quella del ritorno per i laghetti che rendono più vario l’itinerario. Bello il panorama di vetta su Rocca la Meja, un po’ rovinato in questa occasione dal brutto tempo.
Torrente Unerzio nei prati salendo a Prato Ciorliero
Torrente Unerzio nei prati salendo a Prato Ciorliero con monti sullo sfondo
Prato Ciorliero
Sentiero verso Passo della Gardetta
Sentiero per Passo della Gardetta e Punta Eco
Grossi massi con Punta Eco sullo sfondo salendo alla Gardetta
Laghetto verde dal sentiero che sale al Passo della Gardetta
Laghetto blu dal sentiero che sale al Passo della Gardetta
Due laghetti dal sentiero che sale al Passo della Gardetta
Sentiero e bunker sulla destra salendo al Passo della Gardetta
Bunker sotto Punta Eco vista verticale
Sentiero inizio doline e bunker salendo al Passo Gardetta
Inizio doline salendo al Passo Gardetta
Bunker ad inizio cresta doline
Stella Alpina salendo al Passo Gardetta
Inizio cresta doline
Zona doline e Bric Cassin
Doline e prati sottostanti
Stella Alpina salendo al Passo Gardetta
Doline e persone su sentiero salendo al Passo Gardetta
Doline dalla cresta
Dolina e bunker dall'alto
Doline bunker e Oronaye sullo sfondo
Cresta prativa tra doline
Versante di doline sotto guglie Bric Cassin
Dolina con cardi sullo sfondo
Doline e guglie Bric Cassin
Dolina in primo piano e altre sullo sfondo
Dolina in primo piano e altre sullo sfondo
Doline da cresta
Dolina da cresta
Doline su versante e guglie Bric Cassin
Cresta doline
Doline dall'alto della cresta
Doline dall'alto della cresta
Cresta doline avvicinandosi al Passo Gardetta
Doline da sopra e Oronaye sullo sfondo
Cresta e doline da sopra
Profonda dolina e altre sullo sfondo
Doline e Oronaye vista verticale
Profonda dolina e altre sullo sfondo più da vicino
Cresta difficile e doline sulla destra
Guglie cresta Cassin
Rocca la Meja dal Passo Gardetta
Laghetti dal Passo Gardetta
Punta Eco e Rocca Brancia dal Passo Gardetta
Monte Cassorso salendo al Cassin più da lontano
Punta Eco e Rocca Brancia salendo al Cassin
Cresta erbosa verso vetta del Cassin
Cassorso da cresta Cassin
Prati e Rocca Brancia da cresta Cassin
Vette Bric Cassin
Cresta sommitale Bric Cassin verso sud-est
Cassorso dal Cassin
Bric Cassin nord-ovest e Oronaye da cresta oltre vetta sud-est
Bric Cassin nord-ovest da cresta oltre vetta sud-est
Bric Cassin nord-ovest da cresta oltre vetta sud-est più da lontano
Doline da cresta Cassin
Doline e Rocca Brancia da cresta Cassin
Doline da cresta Cassin
Cresta Cassin e Cassorso a sinistra
Parete di II in cresta Cassin
Doline da cresta Cassin più da lontano
Doline da cresta Cassin
Cespuglio di Stelle Alpine in cresta Cassin
Cespuglio di Stelle Alpine in cresta Cassin
Dolina scendendo verso Passo Gardetta
Sentiero attraversa margine zona doline scendendo dal Passo Gardetta
3 Bunker ad inizio zona doline da sopra
Sacchi di cemento fossile scendendo dal Passo Gardetta
Poggio erboso sopra i laghi
Primo lago scendendo verso Prato Ciorliero
Primo lago scendendo verso Prato Ciorliero più da vicino
Primo lago scendendo verso Prato Ciorliero con Oronaye nella nebbia sullo sfondo più da vicino
Mucche al pascolo presso primo lago
Primo lago con Oronaye che si specchia
Primo lago con Oronaye che si specchia e sentiero sulla destra
Secondo lago dall'alto scendendo verso Prato Ciorliero più da vicino
Secondo lago scendendo verso Prato Ciorliero con Oronaye sullo sfondo
Secondo lago scendendo verso Prato Ciorliero con Oronaye sullo sfondo più da vicino
Prato Ciorliero scendendovi
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Bric Cassin
Interessante! Mi sembrano anche ripide le doline? Si sale bene sù di lì?
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
- soundofsilence
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Re: Bric Cassin
Quasi dappertutto, si possono scegliere vari percorsi, quasi tutti senza problemi.scinty wrote:Interessante! Mi sembrano anche ripide le doline? Si sale bene sù di lì?
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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- awretus
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Re: Bric Cassin
Ciao Sound,
quel giorno ero vicino a te e ho dovuto sgusciare tra i fulmini, avendo fatto tirato più per le lunghe.
La prossima volta ti consiglio di violare una delle regole sacre dell'escursionismo e di partire da Chialvetta. La mulattiera e le frazioni sono molto gradevoli, con chiesette, stagni, mucchi da spietramento, muri a secco, vegetazione delle zone umide, coltivazioni di genepy, etc. Inoltre scambiare due chiacchiere con Rolando all'arrivo non ha prezzo.
quel giorno ero vicino a te e ho dovuto sgusciare tra i fulmini, avendo fatto tirato più per le lunghe.
La prossima volta ti consiglio di violare una delle regole sacre dell'escursionismo e di partire da Chialvetta. La mulattiera e le frazioni sono molto gradevoli, con chiesette, stagni, mucchi da spietramento, muri a secco, vegetazione delle zone umide, coltivazioni di genepy, etc. Inoltre scambiare due chiacchiere con Rolando all'arrivo non ha prezzo.
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
- soundofsilence
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Re: Bric Cassin
Beh la pioggia l'ho presa anche io, anche perchè ho deciso di farlo in effetti: a Prato Ciorliero, invece di ripararmi ho deciso di continuare....awretus wrote:Ciao Sound,
quel giorno ero vicino a te e ho dovuto sgusciare tra i fulmini, avendo fatto tirato più per le lunghe.
La prossima volta ti consiglio di violare una delle regole sacre dell'escursionismo e di partire da Chialvetta. La mulattiera e le frazioni sono molto gradevoli, con chiesette, stagni, mucchi da spietramento, muri a secco, vegetazione delle zone umide, coltivazioni di genepy, etc. Inoltre scambiare due chiacchiere con Rolando all'arrivo non ha prezzo.
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