Monte Fiocca anello x Fatonero e Cresta sud

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soundofsilence
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Monte Fiocca anello x Fatonero e Cresta sud

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Sul mio sito la traccia GPS:http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Fiocca.htm

Martedì 1-6-2021: Tre Fiumi (730) – Fosso Fatonero (680-820) – Sella Campano (1000) – Foce Contapecore (1475) – Passo Fiocca (1554) – Monte Fiocca (1714) – Malpasso (1475) – Cava Capanna (975) – Tre Fiumi (730).

Partecipanti: Em, Maury76, Ivonne e soundofsilence.

Lunghezza: 9,5 Km circa, ma bisogna tenere presente che il percorso spesso senza evidente traccia o con difficoltà alpinistiche comporta un tempo ben maggiore di quello che la lunghezza farebbe supporre.

Dislivello: 1200 m. circa.

Difficoltà: E, per escursionisti medi, fino al Fosso del Fatonero. La risalita del Fosso, pur attrezzata con corde, ha difficoltà per me paragonabili ad un F+ (alpinistico facile), in particolare l’ultima corda risulta non facile da risalire con roccia bagnata e assai scivolosa come l’abbiamo trovata. Altri punti poi necessitano di passo sicuro in quanto un po’ esposti e non sempre con appigli disponibili. Questo tratto è comunque assolutamente da evitare comunque in caso di pioggia in quanto il marmo delle marmitte, spesso percorso in aderenza diventa scivolosissimo ed impercorribile. EE, per escursionisti esperti, la risalita alla Sella del Campano, su traccia non sempre evidentissima ed un po’ ripido a tratti. EE il crinale successivo dove il percorso è quasi sempre intuitivo e facile, a parte le deviazioni a destra per evitare risalti e placche rocciose, che avvengono senza traccia evidente e su terreno abbastanza ripido e sconnesso, ma comunque mai troppo difficile e che consente di scegliere più di un percorso a vista. Dalla Foce Contapecore al Monte Fiocca, E, per escursionisti medi, su facile sentiero segnato. F, alpinistico faicle la prima parte della cresta in discesa dal Monte Fiocca, decisamente affilata ed esposta, anche se non vi sono altre difficoltà oltre l’esposizione. Questo tratto comunque può essere reso più semplice con sentierino sottostante od evitato passando 20-30 metri più in basso. Nel tratto successivo si segue fedelmente il crinale che non presenta alcuna difficoltà e quindi può essere classificato E. F+ poi nuovamente il canalino terroso che permette di raggiungere il Malpasso, che presenta uno scomodo ed instabile passaggio di III, o volendo II+, ed è comunque ripido e delicato anche dopo, ma per fortuna è breve. Breve tratto E quindi su sentiero segnato, e poi discesa senza traccia su pendio ampio e non ripido, ma un po’ scomodo perché pieno di rocce, buche e sassi che non consentono una camminata sciolta, quindi direi EE fino alla Cava Capanna. La discesa dalla Cava su quel che resta della via di Lizza è a tratti E, dove la marmifera è conservata, mentre diventa EE dove si deve scendere una pietraia, comunque non molto ripida e abbastanza stabile e anche nell’ultimo tratto, questo un poco più impegnativo, dove si scende a vista al fondovalle, abbandonando la marmifera, atrraverso massi decisamente meno stabili.

Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Massa. Da Massa si seguono le indicazioni per Castelnuovo Garfagnana e si passa da Pariana e Antona per arrivare alla Galleria Monte Pelato (la galleria in questione si riconosce per la lunghezza, oltre 600 metri, e perché dopo la strada inizia a scendere), dopo la quale iniziamo appunto a scendere, passando, dopo circa 2 Km, il bivio a sinistra per Arni e proseguendo quindi sulla strada principale, fino ad innestarci, dopo altri 2,5 Km, sulla SP10 proveniente da Forte dei Marmi, che imbocchiamo verso sinistra, percorrendone 400 metri circa e parcheggiando quindi in uno slargo sulla sinistra delimitato da blocchi di marmo, subito prima dell’ingresso della galleria “Tre Fiumi”.

Percorso a piedi: dal parcheggio si imbocca a sinistra in mezzo ai blocchi di marmo una traccia abbastanza evidente, in breve giungiamo ad un bivio dove prendiamo a destra in salita. Il nuovo sentiero, anche segnato, percorre una cengia sulla destra del letto asciutto del torrente Turrite. Dopo circa 400 metri si scende nel letto del torrente e si continua sull’altra sponda, guidati anche da cartelli che indicano per il Fatonero. In 600 metri circa di sentiero segnato, ma non sempre evidentissimo arriviamo quindi ad intercettare il Fosso del Fatonero, che imbocchiamo in salita verso sinistra (a destra una corda permette di scendere la parete di marmo e arrivare alla confluenza tra Fatonero e Turrite). Iniziamo quindi la risalita del torrente nel suo secco letto di marmo seguendo anche delle tacche gialle che ci indicano da che parte è meglio passare, e dopo 100 metri incontriamo una prima corda per superare un breve saltino. Continuiamo quindi a salire cercando i punti migliori di passaggio, ed incontriamo quindi una seconda corda, più lunga ed impegnativa, sulla sinistra del letto, anzi si tratta di due corde che confluiscono, dove si può scegliere quale usare per salire: a sinistra meno ripido ma con meno appigli, a destra più ripido e più appigliato. Per i successivi 150 metri di torrente non incontriamo più corde, ma vari passaggi leggermente esposti e/o in aderenza, per arrivare quindi al punto clou del percorso. Superiamo una marmitta sulla sinistra scavalcandone il ciglio esposto con l’ausilio di una corda, che possiamo poi passare dall’altra parte ed usare per la discesa, dopo di che ci troviamo di fronte al salto più impegnativo. Una corda ed alcuni fix permettono in effetti di superare una paretina di 3 metri liscia, verticale e nel nostro caso pure bagnata e scivolosa, per arrivare quindi ad uno stretto passaggio sotto un tetto di roccia che ci obbliga a passare a carponi sempre con l’ausilio della corda. Sbuchiamo quindi su terreno più facile ed in circa 200 metri arriviamo alla serie di marmitte più belle del percorso, dalle quali continuiamo ancora poco più di 200 metri nel torrente, fino ad arrivare ad un grosso ometto di pietra che ci invita a deviare verso destra e risalire il versante seguendo una traccetta che continua ad essere segnata con tacche gialle. Seguendo ometti e tacche non è difficile seguire la traccia, che comunque punta all’evidente sella di marmo sopra di noi. Passiamo quindi un paio di zone di pittoreschi campi solcati, per arrivare quindi alla bellissima Sella del Campono, dove i campi solcati (chiamati localmente canne d’organo) si fanno veramente spettacolari. Raggiunto il crinale lo seguiamo quindi verso sinistra, senza più ometti né tacche gialle, che presumibilmente scendono sull’altro versante per raggiungere il Fosso dell’Anguillaia.
Seguiamo quindi fedelmente il crinale per circa 600 metri, fino a giungere alla base di un torrione roccioso, qui deviamo a destra scendendo per pochi metri, o anche qualcuno in più se preferiamo traversare più comodamente. Traversiamo quindi sotto il torrione roccioso su terreno di paleo ripido ma non ripidissimo e comunque percorso da varie traccette, seppur non molto evidenti, probabilmente di animali. Superato il torrione risaliamo in diagonale, qui più ripidamente, verso la cresta e quindi ci troviamo dinnanzi una vasta placconata rocciosa, che dobbiamo nuovamente evitare attraversandola quasi alla base. Superata la placca arriviamo su terreno più semplice che consente più o meno di passare dove si vuole, noi dobbiamo comunque puntare alla sella erbosa sulla sinistra, che possiamo raggiungere ritornando sul crinale, o continuando a traversare sotto. Raggiunta la sella erbosa (Foce Contapecore), troviamo anche il sentiero segnato, che seguiamo in salita verso destra. Arriviamo quindi in breve alla sella di marmo del Passo Fiocca, dove prendiamo il crinale verso sinistra.e non lo abbandoniamo fino a giungere in cima al Monte Fiocca, la cui vetta è segnata da poche pietre costituenti un ometto assai basso. Dalla vetta pieghiamo a sinistra, su evidente ed affilata cresta rocciosa, sulla quale camminiamo con prudenza, data l’esposizione. Dopo una cinquantina di metri la cresta si allarga e diventa erbosa e la seguiamo senza difficoltà per circa 1 Km., dove la cresta si esaurisce e precipita. Qui un ripido canalino sulla sinistra permette di scendere al sentiero sottostante, non senza difficoltà in effetti, dato che occorre disarrampicare non facilmente su terreno scomodo e non molto stabile. Superato comunque alla meglio il canalino arriviamo con ancora alcuni ripidi passi, sul sentiero segnato in corrispondenza del Malpasso. Qui imbocchiamo il sentiero segnato verso destra e lo seguiamo per circa 100 metri, per girare quindi a sinistra, senza traccia, su un largo e poco pendente crinale in direzione della sottostante Cava Capanna, già visibile, e alla quale dobbiamo puntare. Si scende più o meno a piacimento che il pendio è largo e non difficile, ma comunque un po’ scomodo. Nell’ultima parte troviamo poi alcuni piloncini di marmo e macchinari di cava che guidano a raggiungere un primo piazzale.dove incrociamo una traccia: qui prendendo a destra si torna probabilmente più facilmente ma con percorso un po’ più lungo, mentre noi abbiamo preso la traccetta a sinistra, che in breve confluisce in una via di lizza che seguiamo in discesa. La via di lizza non sempre è evidente ma con un po’ di attenzione si riesce a seguire anche nei punti più rovinati. Giungiamo quindi a costeggiare sulla sinistra una pietraia per poi confluirvi dentro quando la marmifera sparisce del tutto. Si può scendere la pietraia direttamente al centro puntando un grosso masso finale, o tenersi più a sinistra su traccetta su ghiaietto più fine, in ogni caso si arriva ad intercettare nuovamente la marmifera, che imbocchiamo verso destra. Dopo poco però la marmifera si infrasca e vediamo poi che più avanti è completamente franata, quindi la lasciamo per scendere a sinistra su traccetta su pietraia e quindi ancora su massi instabili fino a giungere al vicino fondovalle, che imbocchiamo verso destra, raggiungendo in breve il sentiero percorso all’andata, con il quale, in pochi passi, raggiungiamo il parcheggio.

Conclusioni: giro molto bello e vario quanto impegnativo, che consente di collegare le bellissime marmitte dei Giganti del Fatonero con i spettacolari campi solcati della Sella del Campano, nonché le belle viste sul Sumbra e sulla bellissima adiacente sella di marmo del Passo Fiocca. Il ritorno è un po’ meno interessante, ma comunque sempre su cresta panoramica con visuale a 360°. Un giro insomma assai consigliato, ma non per tutti, date le difficoltà rilevanti, sia alpinistiche che di orientamento. Assolutamente da evitare in caso di maltempo e consigliabile avere al seguito traccia GPS, sono comunque possibili varie vie di fuga sui sentieri segnati che conducono per esempio ad Arni.

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Cava andando al Fatonero

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Sentiero andando al Fatonero

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Sentiero in cengia andando al Fatonero

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Inizio Fosso Fatonero in discesa

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Piccola marmitta ovale in Fosso Fatonero

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Marmitta asciutta in Fosso Fatonero

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Fosso Fatonero salendolo

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Marmitta asciutta in Fosso Fatonero più da vicino

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Enrico in primo tratto attrezzato Fosso Fatonero

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Secondo tratto attrezzato in Fosso Fatonero

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Marmitta con albero dentro da sopra in Fosso Fatonero

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Fosso Fatonero risalendolo

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Grande marmitta in Fosso Fatonero vista parziale

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Grande marmitta in Fosso Fatonero vista da sopra

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Marmitte in serie in Fosso Fatonero più da vicino

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Marmitte in serie in Fosso Fatonero ancora più da vicino

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Marmitta in Fosso Fatonero salendovi più da vicino

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Marmitta quasi asciutta in Fosso Fatonero

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Marmitta quasi asciutta in Fosso Fatonero da sopra più da vicino

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Piccola marmitta a pera in Fosso Fatonero vista di lato

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Pozza con canali di scolo in Fosso Fatonero

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Marmitta con ghiaietto in Fosso Fatonero vista da sopra

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Pozza allungata in Fosso Fatonero vista da sopra

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Punto attrezzato difficile in Fosso Fatonero vista verticale

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Fosso Fatonero sopra punto attrezzato difficile

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Marmitta con alberi dentro in Fosso Fatonero

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Greto ghiaioso Fosso Fatonero da sopra più da lontano

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Marmitta rotonda in Fosso Fatonero

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Coppia di grandi marmitte in Fosso Fatonero da sotto

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Coppia di grandi marmitte in Fosso Fatonero viste di fianco

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Coppia di grandi marmitte in Fosso Fatonero viste di fianco più da vicino

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Coppia di grandi marmitte in Fosso Fatonero viste da destra

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Coppia di grandi marmitte in Fosso Fatonero viste di fianco

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Seconda grande marmitta in Fosso Fatonero

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Prima grande marmitta da sopra in Fosso Fatonero

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Seconda grande marmitta in Fosso Fatonero

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Primo piano seconda grande marmitta in Fosso Fatonero

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Coppia di grandi marmitte in Fosso Fatonero da sopra più da vicino

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Marmitta con alberi dentro in Fosso Fatonero

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Piccola marmitta in Fosso Fatonero da sopra

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Sella del Campano salendovi

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Campi solcati salendo a Sella del Campano

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Campi solcati salendo a Sella del Campano vista globale

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Campi solcati salendo a Sella del Campano vista quasi globale

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Sella del Campano salendovi più da vicino

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Campi solcati superficiali salendo alla Sella del Campano

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Primo piano campi solcati salendo alla Sella del Campano

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Campi solcati salendo alla Sella del Campano visti di lato

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Sella del Campano arrivandovi

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Sella del Campano da sotto

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Campi solcati alla Sella del Campano

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Sella del Campano

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Sella del Campano più da lontano

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Sella del Campano più da lontano

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Primo piano campi solcati alla Sella del Campano

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Sella del Campano e Monte Freddone

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Sella del Campano più da vicino

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Primo piano campi solcati alla Sella del Campano più da lontano

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Sella del Campano ancora più da vicino

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Sella del Campano e Monte Freddone più da vicino

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Penna di Sumbra primo piano salendo dalla Sella del Campano

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Salendo il crinale dalla Sella del Campano

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Panie salendo dalla Sella del Campano

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Penna di Sumbra salendo dalla Sella del Campano ancora più da vicino

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Torrione interrompe la cresta salendo da Sella del Campano

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Penna di Sumbra salendo da Sella del Campano

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Ivonne verso torrione che interrompe la cresta salendo da Sella del Campano

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Pania e Freddone salendo a Foce Contapecore

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Selci salendo a Foce Contapecore

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Penna di Sumbra salendo a Foce Contapecore

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Foce Contapecore e Monte Fiocca salendovi

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Passo Fiocca Salendo a Foce Contapecore

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Penna di Sumbra salendo a Foce Contapecore ancora più da vicino

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Penna di Sumbra salendo al Passo Fiocca

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Altissimo e mare salendo al Passo Fiocca

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Foce Contapecore salendo al Passo Fiocca

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Passo Fiocca salendovi

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Penna di Sumbra salendo al Passo Fiocca più da vicino

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Passo Fiocca e Penna di Sumbra salendovi più da vicino

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Passo Fiocca salendovi più da vicino

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Passo Fiocca e Penna di Sumbra salendovi più da vicino

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Passo Fiocca e Penna di Sumbra salendovi ancora più da vicino

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Passo Fiocca e Penna di Sumbra salendovi ancora più da vicino

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Passo Fiocca e Penna di Sumbra salendovi ancora più da vicino

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Tambura e Roccandagia dal Passo Fiocca

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Lago di Vagli dal Passo Fiocca

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Penna di Sumbra dal Passo Fiocca

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Penna di Sumbra e Passo Fiocca salendo al Monte

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Lago di Vagli salendo al Monte Fiocca

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Penna di Sumbra e Passo Fiocca salendo al Monte

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Penna di Sumbra e Passo Fiocca salendo al Monte più da lontano

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Tambura salendo al Monte Fiocca

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Monte Fiocca salendovi

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Mare salendo al Monte Fiocca

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Penna di Sumbra salendo al Monte Fiocca

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Monte Sagro dal Monte Fiocca

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Mare e isole Portovenere dal Monte Fiocca

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Monte Altissimo dal Fiocca

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Panie Freddone e Corchia dal Monte Fiocca

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Monte Sagro dal Monte Fiocca

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Penna di Sumbra dal Monte Fiocca

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Lago di Vagli dal Monte Fiocca

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Cresta sud scendendo dal Monte Fiocca

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Cresta sud Monte Fiocca con Altissimo sullo sfondo

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Ivonne su cresta sud Monte Fiocca

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Crinale erboso in discesa dal Monte Fiocca più da vicino

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Penna di Sumbra scendendo dal Fiocca

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Crinale Fiocca scendendolo con Corchia sullo sfondo

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Loffa scendendo dal Fiocca

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Cresta discesa dal Fiocca

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Arni scendendo dal Fiocca

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Isole Portovenere scendendo dal Fiocca

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Parte terminale cresta sud Fiocca

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Penna di Sumbra scendendo dal Fiocca più da vicino

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Enrico in discesa da canalino terroso al termine cresta sud Fiocca

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Fine cresta sud Fiocca con canalino terroso disceso

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Crinale scendendo verso Cava Capanna sullo sfondo

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Sella del Campano scendendo a Cava Capanna

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Scendendo verso Cava Capanna sullo sfondo

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Cava Capanna
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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