GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

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Bury
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GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Bury »

Escursione effettuata il 14 giugno scorso dal Giovo Bike - Premetto che ogni giro effettuato su queste splendide montagne è basato su un mix tra pedale e trekking , nel pieno rispetto della manutenzione effettuata.
Con partenza da Valdottavo (LU) ore 7 abbiamo raggiunto Piglionico dopo di che lasciate le mountain bike nella faggeta sul sentiero 7 del Cai abbiamo iniziato l'ascesa - Prima vetta la Pania Secca a 1711 slm poi la Pania della Croce 1859 slm - Per tornare alle bici abbiamo optato per il vallone della famosa Borra di Canala fino a raggiungere l'innesto del sentiero 127 fatto per 3/4 - Raggiunto il punto di ricovero mtb abbiamo iniziato la pedalata per il ritorno a casa - Totale pedale 110 km con l'aggiunta di 5 ore trekking . Ottima giornata in un meraviglioso contesto. I protagonisti di questa avventura sono : Il Maestro (Renato Mezzetti) Lo Svizzero (Tarantino Riccardo) e Bury (Sarti Carlo Otello)


Le foto a giorni sul sito www.giovobike.it
I Video depositati su You Tube :

Pania della Croce (parte trekking)
http://www.youtube.com/watch?v=eeSKAAacc1A

Pania Secca (parte trekking)
http://www.youtube.com/watch?v=_W7dOyR2ihc
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Bury
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Post by Bury »

Ecco alcune foto .......

Vetta della Pania Secca :

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Vetta della Pania della Croce :

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Inizio discesa della Borra di Canala

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Il naso dell' Omo Morto

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Tutte le altre foto a giorni sul sito ufficiale www.giovobike.it
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bade
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Post by bade »

Fate davvero dei bei giri voi di giovobike :!: :D

Sono spunti molto interessanti, :wink:
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Bury
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Post by Bury »

Sono contento di questo giudizio positivo .... Grazie !!!
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Bury
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Post by Bury »

ECCO L'INTERO ALBUM !!!!!

Album fotografico
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Bury
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Post by Bury »

ED ANCORA IL VIDEO/FOTOGRAFICO DEPOSITATO SU YOU TUBE

http://www.youtube.com/watch?v=xrD9kf8ruOg
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Sub-Comandante »

Venerdì io e Martu siamo partiti alla volta di Pigliònico, obiettivo Pania Secca e Pania della Croce.
Lasciata la macchina dalla cappelletta in ricordo dei caduti del gruppo "Valanga", ci siamo incamminati nella splendida faggeta, faceva freschetto e il camminare non era faticoso, anzi faceva piacere sentire il proprio corpo che lentamente si scaldava! :strizzaOcchio:: Giunti in vista del rifugio Rossi abbiamo preso il sentiero per la Pania Secca solcandone la vetta in 1h e 50 min (da Piglònico). Mangiato un boccone siamo scesi e, passando per il rifugio Rossi, ci siamo diretti alla Pania della Croce raggiunta con un'altra ora e 50 di cammino (dalla Pania Secca). In vetta alla Pania Secca non c'era nessuno, al contrario sulla Pania della Croce abbiamo incontrato una decina di persone che di venerdì sono tante, e anche alcuni ragazzi che evidentemente non dovevano andare a scuola :roll:
Abbiamo incontrato una famigliola di mufloni, però non siamo riusciti a fotografarli perchè stavano sempre molto lontani da noi, devo dire che gli stambecchi valdostani hanno meno paura.

Un'ultima considerazione merita l'accesso stradale. All'andata abbiamo optato per passare da Lucca, pagando 14.60 euro :shock: di autostrada e impiegando, compresa sosta al bar, quasi 3h 30min. Al ritorno abbiamo provato a risalire tutta la garfagnana per prendere l'autostrada ad Aulla impiegando 3h 15min e pagando 9.80 euro di autostrada, in pratica il tratto La Spezia - Lucca costa 5 euro! :shock:

ora le foto:

la faggeta
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il primo sole entra tra gli alberi
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in vetta alla Pania Secca
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la Pania della Croce
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in vetta alla Pania della Croce
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la Pania Secca
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mare e monti
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il rifugio Rossi
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la strada per Pigliònico
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per non dimenticare
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Last edited by Sub-Comandante on Sun Oct 24, 2010 19:31, edited 3 times in total.
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Martu »

E' stato un giro veramente bello, un ottimo inizio per conoscere le Apuane! :risataGrassa:
Meritava tantissimo passare nella faggeta per il tappeto di foglie rosse che contrastava con il bianco delle rocce!
Poi devo dire che in vicinanza del rif. Rossi le Panie sembravano molto molto più distanti e difficili invece la camminata è stata piacevole e "veloce"!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by davec77 »

Ultimamente per apprezzare simili paesaggi e panorami è indispensabile non dover lavorare dal lunedì al venerdì, visto il meteo... :evil1: :strizzaOcchio::

Una piccola nota, venendo da nord, la soluzione forse più rapida per arrivare a Piglionico è quella di uscire dall'A12 a Massa e poi raggiungere Castelnuovo di Garfagnana con la strada che sale da Massa a valicare il passo del Vestito (in realtà senza proprio valicarlo, ma con una galleria sotto il M. Pelato).
Passare da Lucca non conviene, costa di più e non fa risparmiare tempo. Può essere utile solo d'inverno, se c'è il rischio che la suddetta strada del Passo del Vestito abbia tratti ghiacciati.
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Martu »

Voglio solo aggiungere una piccola perla letteraria :D

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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Martu »

davec77 wrote:Una piccola nota, venendo da nord, la soluzione forse più rapida per arrivare a Piglionico è quella di uscire dall'A12 a Massa e poi raggiungere Castelnuovo di Garfagnana con la strada che sale da Massa a valicare il passo del Vestito (in realtà senza proprio valicarlo, ma con una galleria sotto il M. Pelato).
Passare da Lucca non conviene, costa di più e non fa risparmiare tempo. Può essere utile solo d'inverno, se c'è il rischio che la suddetta strada del Passo del Vestito abbia tratti ghiacciati.
Grazie per il consiglio! :strizzaOcchio::
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by delorenzi »

bel giro e belle foto, complimenti : Thumbup :
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Sub-Comandante »

davec77 wrote:Ultimamente per apprezzare simili paesaggi e panorami è indispensabile non dover lavorare dal lunedì al venerdì, visto il meteo... :evil1: :strizzaOcchio::

Una piccola nota, venendo da nord, la soluzione forse più rapida per arrivare a Piglionico è quella di uscire dall'A12 a Massa e poi raggiungere Castelnuovo di Garfagnana con la strada che sale da Massa a valicare il passo del Vestito (in realtà senza proprio valicarlo, ma con una galleria sotto il M. Pelato).
Passare da Lucca non conviene, costa di più e non fa risparmiare tempo. Può essere utile solo d'inverno, se c'è il rischio che la suddetta strada del Passo del Vestito abbia tratti ghiacciati.
avevo visto questa terza possibilità ma ho avuto il timore che fosse una strada impervia, ma se dici che è la migliore la prossima volta passerò di lì! :strizzaOcchio::
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Alec »

complimenti a tutti e due per la doppia salita :D

conviene senz'altro passare dal passo del vestito. E' comunque un viaggio abbastanza lungo da GE.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Pazzaura
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Pazzaura »

Zone veramente belle.. poi con sti colori! Bravi :wink:
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Ramingo
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Ramingo »

Bel giro e Apuane sempre splendide, con Alec avevamo salito la Pania Secca in invernale al secondo tentativo. La prima volta sprofondavamo nella neve... Le Apuane sono molto dense di storia alpinistica, economica e militare. Montagne che hanno sfamato molte bocche con le loro cave e che oggi continuano a mantenere le famiglie di chi ci lavora.

Quei monti hanno davvero molte cose da raccontare. Belle foto ragazzi. :)

P.S. Vi siete fatti davvero una bella camminata, Andre lo sappiamo che possiede un buon passo, quindi i complimenti maggiori a Martu che ha dimostrato di reggere davvero bene il dislivello! :wink:
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by davec77 »

Ramingo wrote:Bel giro e Apuane sempre splendide, con Alec avevamo salito la Pania Secca in invernale al secondo tentativo. La prima volta sprofondavamo nella neve... Le Apuane sono molto dense di storia alpinistica, economica e militare. Montagne che hanno sfamato molte bocche con le loro cave e che oggi continuano a mantenere le famiglie di chi ci lavora.

Quei monti hanno davvero molte cose da raccontare. Belle foto ragazzi. :)

P.S. Vi siete fatti davvero una bella camminata, Andre lo sappiamo che possiede un buon passo, quindi i complimenti maggiori a Martu che ha dimostrato di reggere davvero bene il dislivello! :wink:
Quoto ma con una correzione: Montagne che hanno sfamato molte bocche con le loro cave e che oggi sono seriamente, e forse irreparabilmente, minacciate da uno sfruttamento selvaggio e indiscriminato che provoca danni ambientali incalcolabili e che arrichisce pochissimi senza dare più lavoro a quasi nessuno.


Scusate l'OT, magari aprirò un topic più specifico...
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Sub-Comandante »

Ramingo wrote:P.S. Vi siete fatti davvero una bella camminata, Andre lo sappiamo che possiede un buon passo, quindi i complimenti maggiori a Martu che ha dimostrato di reggere davvero bene il dislivello! :wink:
Martu in salita va alla grande! : Chessygrin : Negli ultimi mesi si è impegnata molto nella fisioterapia e i risultati si vedono! : Chessygrin :
Il ginocchio non è ancora al 100% e si vede in discesa dove non può trottare, ma sono fiducioso che ritornerà, durante questo inverno, come nuovo! : Thumbup :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Martu »

Sub-Comandante wrote:
Ramingo wrote:P.S. Vi siete fatti davvero una bella camminata, Andre lo sappiamo che possiede un buon passo, quindi i complimenti maggiori a Martu che ha dimostrato di reggere davvero bene il dislivello! :wink:
Martu in salita va alla grande! : Chessygrin : Negli ultimi mesi si è impegnata molto nella fisioterapia e i risultati si vedono! : Chessygrin :
Il ginocchio non è ancora al 100% e si vede in discesa dove non può trottare, ma sono fiducioso che ritornerà, durante questo inverno, come nuovo! : Thumbup :
Grazie mille!! :mrgreen: sì in effetti l'unica cosa problematica è la discesa (e devo dire che sono migliorata a vista d'occhio nel giro degli ultimi 2 mesi) quindi non posso fare chissà cosa..però per ora diciamo che mi accontento! L'importante è reggere bene la salita! : Thumbup :
Quando sarò completamente a posto potremo pensare di fare anche qualcosa di più!!
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Ramingo »

davec77 wrote:
Ramingo wrote:Bel giro e Apuane sempre splendide, con Alec avevamo salito la Pania Secca in invernale al secondo tentativo. La prima volta sprofondavamo nella neve... Le Apuane sono molto dense di storia alpinistica, economica e militare. Montagne che hanno sfamato molte bocche con le loro cave e che oggi continuano a mantenere le famiglie di chi ci lavora.

Quei monti hanno davvero molte cose da raccontare. Belle foto ragazzi. :)

P.S. Vi siete fatti davvero una bella camminata, Andre lo sappiamo che possiede un buon passo, quindi i complimenti maggiori a Martu che ha dimostrato di reggere davvero bene il dislivello! :wink:
Quoto ma con una correzione: Montagne che hanno sfamato molte bocche con le loro cave e che oggi sono seriamente, e forse irreparabilmente, minacciate da uno sfruttamento selvaggio e indiscriminato che provoca danni ambientali incalcolabili e che arrichisce pochissimi senza dare più lavoro a quasi nessuno.


Scusate l'OT, magari aprirò un topic più specifico...
E' vero, mi è capitato di leggere qualcosa in merito allo sfruttamento, ora non ricordo bene, se su una rivista del CAI o altrove. Potresti fare coma hai detto, così non andiamo OT. Nel frattempo vedrò se ritrovo quell'articolo. Buona la precisazione!
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by soundofsilence »

Mercoledì 27-10-2010: Piglionico – Vetricia – Foce Puntone – Pania Croce – Uomo Morto – Pania Secca - Piglionico.

Partecipanti: Em, Maury76 e Soundofsilence.

Lunghezza: 13,4 Km circa.

Dislivello: 1080 metri circa.

Difficoltà: EE l’attraversamento della Vetricia, senza sentiero e su terreno assai sconnesso e che necessita attenzione per i nmerossimi crepacci e buche, nonché di un buon senso dell’orientamento e esperienza di montagna. E la salita alla Pania della Croce, E anche quella dell’Uomo Morto, se fatta dalla comoda traccia in partenza dal Rifugio Rossi, altrimenti fatta senza traccia come abbiamo fatto noi, su ripidi pendii erbosi, sicuramente EE. Al limite dell’EE la salita alla Pania Secca: nessuna difficoltà tecnica, ma terreno ripido e su traccia non evidentissima.

Percorso in macchina: Su quale sia il percorso migliore c’è qualche dubbio, ma sicuramente non è quello che abbiamo fatto noi all’andata, sarebbe invece potuto essere quello che abbiamo fatto al ritorno se al bivio per Eglio e Sassi non avessimo girato a sinistra, ritrovandoci così su un’interminabile e sconnessa sterrata che fortunatamente ci ha, alla fine, portati a Castelnuovo. Fatta questa premessa ben si capirà che non sono la persona più adatta a descrivere il percorso, ma avendo così avvisato gli incauti lettori, posso continuare a scrivere con la coscienza a posto… Da Genova si imbocca l’autostrada per Livorno e la si segue fino a Massa, dove si esce. Da Massa si seguono le indicazioni per Castelnuovo Garfagnana e si passa da Pariana e Antona per arrivare alla Galleria del Vestito e all’immediatamente successivo omonimo passo. Si prosegue quindi per Arni e dopo poco più di un Km dal paese ci si immette sulla SP13 che si imbocca verso sinistra. Si passa quindi il Lago di Isola Santa e si giunge a Castelnuovo, dove si prende la strada provinciale di Monteperpoli. Dopo un Km e mezzo la si lascia girando a destra per Montaltissimo (seguendo per Molazzana). Superato Montaltissimo ci si immette sulla provinciale di Molazzana e la si imbocca verso destra. Si giunge quindi a un ulteriore bivio a destra si va verso Eglio e Sassi, mentre noi dobbiamo prendere a sinistra (un cartello segnala per il Rifugio Rossi) per Piglionico. Si supera ancora un bivio sulla destra per Alpe Sant’Antonio, proseguendo invece dritti per la cappelletta di Piglionico. L’ultimo tratto di strada è più ripido e bisogna stare attenti ai profondi canali di scolo dell’acqua, ma soltanto le ultime centinaia di metri sono sterrati, però in piano e con fondo buono. Si parcheggia sul lato della strada pochi metri prima della capelletta.

Percorso a piedi: Dal parcheggio si continua a seguire la sterrata che, in breve si trasforma in sentiero (n 7) per il Rifugio Rossi. Dopo poco si incrocia un bivio sulla destra in discesa (sentiero 127 per la Borra di Canala) e lo si ignora proseguendo dritti a sinistra. Il sentiero inizia a salire e bisogna percorrerlo per circa 1 Km dal bivio, giungendo così a un tornante a sinistra dove la traccia piega decisamente verso est. Siamo a quota 1340 circa e attualmente in loco è presente un cartello del parco illustrante le caratteristiche della Vetricia. Qui si lascia il sentiero segnato per il Rifugio Rossi, dirigendosi invece verso ovest su molto vaga traccia, ogni tanto segnalata da qualche ometto. Si badi bene però che gli ometti non indicano un solo percorso, segnalando, probabilmente l’accesso ad alcune delle numerose grotte nei dintorni, occorre quindi aver presente la direzione giusta per non seguire gli ometti sbagliati…. Si attraversano quasi subito 2 magnifiche zone di blocchi calcarei e si piega poi verso sud risalendo un ripido boschetto (ci si aiuta tenendosi agli alberi), ci si dirige poi verso ovest per poi costeggiare in traversata le rocce verso nord e giungere sempre aiutati da ometti di pietra, al maestoso abisso Revel. Dall’abisso si accede al pianoro soprastante dirigendosi verso sud-ovest e, da qui in poi, il percorso diventa più intuitivo, guidato anche da grandi ometti visibili da lontano, data la loro posizione sopraelevata. Siamo sul pianoro principale della Vetricia e non vi è un percorso obbligato, ma tenendo presenti i grandi ometti che guidano verso il bosco sottostante il Rifugio Rossi si può scegliere tra vari percorsi diversi (non si può comunque passare facilmente dove si vuole, data la natura del terreno fortemente crepacciato…) tutti interessanti. Noi giunti poco sotto il bosco che dà accesso al Rifugio Rossi, per abbreviare il percorso, abbiamo tagliato, sempre senza traccia, verso destra (sud) dirigendoci verso l’evidente Foce del Puntone, incrociando così, dopo poche centinaia di metri, il sentiero che risale la Borra di Canala, con il quale siamo arrivati in breve alla predetta Foce. Da qui si prende a destra il sentiero 7, che dopo poco si lascia, per svoltare a destra in salita nell’ampio ghiaione che porta al Callare della Pania. Si giunge quindi in cresta in corrispondenza del Callare e su facile cresta si prende a destra e in pochi minuti, seguendo una delle 3 tracce che la percorrono, si giunge in vetta. Dalla vetta si ridiscende al Callare e quindi alla Foce del Puntone dove si prosegue dritti verso il Rifugio Rossi. Noi trovandoci nel percorso sotto all’Uomo Morto abbiamo deciso di salirlo da qui, puntando ad un evidente colletto sopra il sentiero. La risalita è senza traccia su ripidi pendii erbosi, ma non difficilissima, ma dal colletto l’accesso alla vetta è alpinistico e pericoloso. Ridiscendiamo quindi verso il Rifugio passando alla base delle rocce sommitali dell’Uomo Morto. Giunti al termine delle rocce però, invece di scendere comodamente al Rifugio, svoltiamo dietro per aggirare la vetta alla quale risaliamo, puntando ad un altro evidente colletto, da nord. Dal colletto scende un facile sentiero che porta al Rifugio Rossi che usiamo per il ritorno (consigliabile usarlo anche per la salita…). Dal Rifugio Rossi si scende per poche centinaia di metri e si imbocca quindi a destra il sentiero per la Pania Secca che si segue fino in vetta. Discesa per la stessa via e ritorno alla macchina seguendo verso valle il sentiero 7, lasciato al bivio per la vetta.

Racconto: Il mistero dei blocchi scomparsi… Scopo principale della gita era in effetti quello di ripercorrere l’itinerario della visita guidata alla Vetricia organizzata 2 anni fa dalle guide del parco…Riusciti però, grazie alla traccia GPS, a seguire esattamente il percorso, sarà un po’ andare sulle piste da sci d’estate, dove tutti gli impianti sono chiusi, i seggiolini degli impianti sono impacchettati e non c’è nemmeno la neve… Non sarà che qui nel parco le attrazioni le tirano fuori solo per le visite guidate? Dove sono magnifici e enormi blocchi di calcare che si muovevano al passaggio come nei film di Indiana Jones i pavimenti prima di crollare? I blocchi per la verità ci sono e sembrano pure gli stessi, che abbiano solo spento l’interruttore? Tutta la gita trascorrera, almeno per me, nell’ansia di risolvere il mistero che mette a dura prova persino la proverbiale memoria da EMlefante di Enrico…Anche i magnifici campi solcati che vedremo non saranno più così magnifici e aguzzi, anche verificando a posteriori le foto, che l’acqua, in 2 anni, abbia potuto tanto? Non so a che ritmi il calcare venga sciolto e in quanto tempo si possa passare da lame aguzze e taglienti a forme più smussate e arrotondate, ma è certo che qui la roccia è viva e plasmata giorno per giorno da un’invisibile, ma potentissimo scultore… E’ certo un raro caso in cui, invecchiando, le ‘rughe’ tendono ad ammorbidirsi e a scomparire…Qui più che mai ho percepito con dolore l’effimero durare della bellezza umana, pur riflessa nella natura: se persino la dura roccia può opporre così poca resistenza allo scorrere del tempo, come possiamo illuderci d’eternità noi miseri esseri umani?Non trovati i blocchi all’andata decidiamo quindi di ripassare a cercarli al ritorno, se avanza tempo… Dovremmo così rinunciare, con mio sommo dispiacere, alla prevista salita al Pizzo delle Saette… Persino più dispiaciuto di me sarà però l’arido collezionista di vette (Maury) che già s’era fatto 3 tacche sullo zaino per le 3 vette in programma…Per consolarlo ci toccherà salire su una collinetta sopra il Rifugio (detta l’Uomo Morto perché vista da lontano appare come il volto di un uomo sdraiato), ma tanta sarà la sua impazienza che neanche aspetterà di raggiungere il sentiero, tentando invece di salirvi dal lato più precipite, il che ci costringerà a trasformare la semplice visita prevista al povero ‘Uomo Morto’ in un’autopsia completa…Tornati poi al bivio per la Vetricia consumeremo un secondo tentativo alla ricerca dei ‘blocchi molleggiati’, ma far rivivere le emozioni del passato, è impresa disperata, meglio riporre speranze nell’ignoto: andrò così a esplorare una nuova zona di blocchi, scendendo qualche decina di metri verso nord dal bivio…. Si tratta di una zona molto più grande e sicuramente spettacolare, ma, tant’è, si sa, un po’ di amaro in bocca rimane, i ricordi, proprio perché esenti dalla corruzione del tempo, sono sempre più belli e puri della vile realtà…

Conclusioni: Stupenda la Vetricia, la più bella zona carsica che abbia mai visto, anche se questa seconda visita riesce un po’ meno bene dell’escursione guidata di 2 anni fa: sono sicuro, infatti, grazie a traccia GPS, di essere passato negli stessi posti, ma alcune ‘particolarità’ mi sono lo stesso sfuggite, sicuramente necessita di una terza visita, libera dalla fretta di dover raggiungere anche le vette…Per quanto riguarda le vette il panorama dalle Panie è notevole, ma a mio parere, inferiore a quello che si gode da altre vette delle Apuane, notevole comunque la vista su Sagro Grondilice, Cavallo, Tambura e Pisanino e dall’altro lato sul gruppo del Procinto.Infine per chi voglia visitare la Vetricia con un minimo di probabilità in più di seguire il percorso sommariamente descritto posso sempre, a chi mi contatta per e-mail fornire traccia GPS, non che sia impossibile attraversare la zona carsica senza, ma se si vuole ripercorrere il nostro esatto itinerario, credo che sia molto difficile con le sole sommarie indicazioni che sono riuscito a dare…

Link alle foto:
http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Secca.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
E ancora (per la Vetricia):
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062 - Grondilice Contrario Cavallo Tambura e Pisanino dal Callare.JPG
060 - Blocchi tondeggianti in Vetricia e appennino innevato.jpg
055 - Blocchi tondeggianti solcati in Vetricia.JPG
054 - Crepaccio con spunzone in Vetricia.JPG
052 - Blocchi solcati sovrapposti in Vetricia e Pania Croce.jpg
051 - Crepaccio solcato in Vetricia e appennino innevato.JPG
049 - Crepaccio Vetricia e Uomo Morto.jpg
044 - Blocchi solcati Vetricia e Pizzo Saette.JPG
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by soundofsilence »

E ancora...
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101 - Bocchi calcarei Vetricia primo piano.JPG
100 - Radura a blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo in Vetricia più da vicino.jpg
099 - Radura a blocchi calcarei e Pania Secca sullo sfondo in Vetricia.jpg
098 - Radura a blocchi calcarei con altra sullo sfondo in Vetricia più da vicino.JPG
097 - Radura a blocchi calcarei con altra sullo sfondo in Vetricia.JPG
089 - Forato e Procinto dalla Pania Secca.JPG
086 - Naso Uomo Morto davanti a Pania Croce.jpg
084 - Stalattiti di ghiaccio su pendici Uomo Morto.JPG
069 - Croce vetta Pania Croce Massaciuccoli e mare sullo sfondo.jpg
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by scinty »

Belle foto Sound :wink: , vuoi dire quindi che il paesaggio del quale ci parlavi è ... "sparito"? :shock:

Hai delle foto della precedente gita per un confronto?
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by soundofsilence »

scinty wrote:Belle foto Sound :wink: , vuoi dire quindi che il paesaggio del quale ci parlavi è ... "sparito"? :shock:

Hai delle foto della precedente gita per un confronto?
C'è il link alla fine della relazione...
Direi che, per quanto riguarda i blocchi la differenza sta che non muovevano, forse sotto era ghiacciato...
Per il resto non saprei, probabilmente siamo passati a pochi metri da dove le carsificazioni erano più giovani e aguzze, per passare invece dove erano più smussate, però il dubbio viene...
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Maury76 »

Bene ,iniziamo col dire che e' stata una bella gita ,che mi ha soddisfatto per la piacevole compagnia e la bellezza dei luoghi.
Detto questo ,racconto anch'io l'escursione dal mio punto di vista.....
Dopo un lunghissimo percorso in auto partiamo da Piglionico con ben 2° di temperatura e si secca dal freddo .Alchè ,per scaldare un po' gli animi ,quel buontempone di Sound decide di infilarsi in testa un cappellino biancorosso che lo fa assomigliare a Babbo Natale dopo una lunga carestia :risata: Iniziamo quindi il percorso e dopo circa mezz'oretta abbandoniamo il sentiero principale per seguire la traccia GPS che ci portera' a visitare la zona carsica della Vetricia . Dopo i primi sopralluoghi su alcuni ripiani carsici ,iniziano le prime lamentele di Sound che sostiene di aver perso i tanto agognati blocchi traballanti ,che purtoppo non troveremo . Pertanto inizia a sostenere che al ritorno bisogna assolutamente ritornarci per trovarli : WallBash : . In quel momento ho capito che nella sua zucca si stava generando un processo che avrebbe portato a qualche modifica del già stabilito percorso iniziale, che prevedeva il raggiungimento di diverse cime. Infatti ,giunti al Callare della Pania ,iniziano i primi subdoli tentativi di variazione ,insinuando che la "pericolosissima" cresta che conduce al Pizzo delle Saette e il canalino finale fatti in quelle condizioni invernali ( :shock: ma quali condizioni che non c'era un bricciolo di neve?) sarebbe troppo pericolosi. Giunti poi alla Pania della Croce ,sostiamo per il meritato pasto e continuano imperterrite le insinuazioni sulla pericolosità e sull'inutilità di raggiungere tale vetta :evil1: . Dopo cotanto lavoro di destabilizzazione ,tornati al Callare ovviamente si rinuncia al Pizzo delle Saette ,con sommo dispiacere :---) di Sound (che vuole risparmiare tempo per rivisitare i ripiani carsici ) ed EM ,che peraltro c'erano già stati. Dopo questa batosta ,che per un collezionista di vette non e' una cosa da poco :risata: , chiedo umilmente di poter raggiungere perlomeno l' Uomo Morto , che "conquisteremo" dopo che loro sbagliano ad indicarmi il percorso. Dopo aver poi raggiunto anche la Pania Secca ritorniamo nuovamente a visitare sti belin di ripiani carsici ,dove continuano i mugugni di Sound non sentendo i massi traballare sotto i suoi piedi :cupo: ed inizia a meditare di coinvolgere prossimamente qualcuno in una terza visita alla Vetricia... :pensoso: ........chi sara' l'ignaro escursionista che ci caschera' (non nelle fessure :risata: , almeno spero) e che dovra' quindi vagare per i boschi cercando qualcosa che esiste solo nella mente di Sound ? :risata:
Per non farci mancare niente, nel viaggio di ritorno in auto, il buon em ,normalmente molto più preciso dei navigatori ,ci fa' sbagliare strada e finiremo su una lunghissima sterrata che ci riporterà comunque a Castelnuovo.
In conclusione e' stata una bella gita e devo ammettere che l'Altopiano della Vetricia e' proprio affascinante ,peccato però non aver raggiunto il Pizzo delle Saette :triste:
Qui la mia descrizione dettagliata con foto:
http://www.finoincima.altervista.org/pa ... 0secca.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Allego qualche foto :
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sound su un ripiano carsico
sound su un ripiano carsico
l'Altopiano della Vetricia
l'Altopiano della Vetricia
Pania Secca dalla Vetricia
Pania Secca dalla Vetricia
la Vetricia e l'Appennino
la Vetricia e l'Appennino
dove finisce la Vetricia
dove finisce la Vetricia
bivio 126/7
bivio 126/7
al callare della pania ,dove si abbandona il 126
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Pizzo delle Saette con dietro le Apuane settentrionali
Pizzo delle Saette con dietro le Apuane settentrionali
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Maury76 »

Eccone altre:
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Pania Secca, Uomo Morto e Rifugio Rossi dalla vetta
Pania Secca, Uomo Morto e Rifugio Rossi dalla vetta
la grossa croce di vetta della Pania della Croce
la grossa croce di vetta della Pania della Croce
il "naso" dell'Uomo Morto con dietro la Pania della Croce
il "naso" dell'Uomo Morto con dietro la Pania della Croce
in vetta alla Pania Secca
in vetta alla Pania Secca
Procinto dalla Pania Secca
Procinto dalla Pania Secca
Pania Secca da un ripiano carsico
Pania Secca da un ripiano carsico
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by soundofsilence »

Maury76 wrote:Bene ,iniziamo col dire che e' stata una bella gita ,che mi ha soddisfatto per la piacevole compagnia e la bellezza dei luoghi.
Detto questo ,racconto anch'io l'escursione dal mio punto di vista.....
Dopo un lunghissimo percorso in auto partiamo da Piglionico con ben 2° di temperatura e si secca dal freddo .Alchè ,per scaldare un po' gli animi ,quel buontempone di Sound decide di infilarsi in testa un cappellino biancorosso che lo fa assomigliare a Babbo Natale dopo una lunga carestia :risata: Iniziamo quindi il percorso e dopo circa mezz'oretta abbandoniamo il sentiero principale per seguire la traccia GPS che ci portera' a visitare la zona carsica della Vetricia . Dopo i primi sopralluoghi su alcuni ripiani carsici ,iniziano le prime lamentele di Sound che sostiene di aver perso i tanto agognati blocchi traballanti ,che purtoppo non troveremo . Pertanto inizia a sostenere che al ritorno bisogna assolutamente ritornarci per trovarli : WallBash : . In quel momento ho capito che nella sua zucca si stava generando un processo che avrebbe portato a qualche modifica del già stabilito percorso iniziale, che prevedeva il raggiungimento di diverse cime. Infatti ,giunti al Callare della Pania ,iniziano i primi subdoli tentativi di variazione ,insinuando che la "pericolosissima" cresta che conduce al Pizzo delle Saette e il canalino finale fatti in quelle condizioni invernali ( :shock: ma quali condizioni che non c'era un bricciolo di neve?) sarebbe troppo pericolosi. Giunti poi alla Pania della Croce ,sostiamo per il meritato pasto e continuano imperterrite le insinuazioni sulla pericolosità e sull'inutilità di raggiungere tale vetta :evil1: . Dopo cotanto lavoro di destabilizzazione ,tornati al Callare ovviamente si rinuncia al Pizzo delle Saette ,con sommo dispiacere :---) di Sound (che vuole risparmiare tempo per rivisitare i ripiani carsici ) ed EM ,che peraltro c'erano già stati. Dopo questa batosta ,che per un collezionista di vette non e' una cosa da poco :risata: , chiedo umilmente di poter raggiungere perlomeno l' Uomo Morto , che "conquisteremo" dopo che loro sbagliano ad indicarmi il percorso. Dopo aver poi raggiunto anche la Pania Secca ritorniamo nuovamente a visitare sti belin di ripiani carsici ,dove continuano i mugugni di Sound non sentendo i massi traballare sotto i suoi piedi :cupo: ed inizia a meditare di coinvolgere prossimamente qualcuno in una terza visita alla Vetricia... :pensoso: ........chi sara' l'ignaro escursionista che ci caschera' (non nelle fessure :risata: , almeno spero) e che dovra' quindi vagare per i boschi cercando qualcosa che esiste solo nella mente di Sound ? :risata:
Per non farci mancare niente, nel viaggio di ritorno in auto, il buon em ,normalmente molto più preciso dei navigatori ,ci fa' sbagliare strada e finiremo su una lunghissima sterrata che ci riporterà comunque a Castelnuovo.
In conclusione e' stata una bella gita e devo ammettere che l'Altopiano della Vetricia e' proprio affascinante ,peccato però non aver raggiunto il Pizzo delle Saette :triste:
Qui la mia descrizione dettagliata con foto:
http://www.finoincima.altervista.org/pa ... 0secca.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
=D> Finalmente ti sei dato un pò da fare con la descrizione, brutto pelandrone che non sei altro!
Sarebbe da precisare però, che per quanto riguarda l'Uomo Morto, sei tu che sei partito in quarta senza ascoltare quello che ti dicevo, forse nella paura che ti facessimo saltare un'ulteriore prestigiosissima :roll: vetta...
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Maury76 »

soundofsilence wrote: Finalmente ti sei dato un pò da fare con la descrizione, brutto pelandrone che non sei altro!
Beh lo sai che io il computer non ce l'ho a casa ,appena son ritornato a lavorare :---) l'ho inserita :strizzaOcchio::
soundofsilence wrote:Sarebbe da precisare però, che per quanto riguarda l'Uomo Morto, sei tu che sei partito in quarta senza ascoltare quello che ti dicevo, forse nella paura che ti facessimo saltare un'ulteriore prestigiosissima :roll: vetta...
Nelle menzogne sei proprio recidivo....siete tu ed Enrico che avete detto di salire di li ,io non ne avevo la più pallida idea di dove passare........Mi ricordo benissimo che Enrico mi diceva "procedi puntando verso quel colletto sulla destra" e cosi' ho fatto......non potevo immaginarmi che oltre ci fosse il baratro e che dal Rifugio ci fosse un comodissimo sentierino. :strizzaOcchio::
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Sub-Comandante »

soundofsilence wrote: Difficoltà: EE l’attraversamento della Vetricia, senza sentiero e su terreno assai sconnesso e che necessita attenzione per i nmerossimi crepacci e buche, nonché di un buon senso dell’orientamento e esperienza di montagna. E la salita alla Pania della Croce, E anche quella dell’Uomo Morto, se fatta dalla comoda traccia in partenza dal Rifugio Rossi, altrimenti fatta senza traccia come abbiamo fatto noi, su ripidi pendii erbosi, sicuramente EE. Al limite dell’EE la salita alla Pania Secca: nessuna difficoltà tecnica, ma terreno ripido e su traccia non evidentissima.
concordo, la traccia bisogna un po' cecarla a senso. Tra la Pania Secca e la Pania della Croce ho preferito la prima, ritrovarsi da soli in vetta dà molte più emozioni! :strizzaOcchio::
Davvero bella la zona carsica : WohoW :
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by soundofsilence »

Maury76 wrote:Mi ricordo benissimo che Enrico mi diceva "procedi puntando verso quel colletto sulla destra":
Guarda che io non sono Enrico, che oltretutto, mercoledì, era in giornata no...
Maury76 wrote:non potevo immaginarmi che oltre ci fosse il baratro e che dal Rifugio ci fosse un comodissimo sentierino. :strizzaOcchio::
Immaginare forse no, ma ascoltare sì, visto che te l'ho detto che c'era sicuramente un sentiero che saliva dal Rifugio....
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by soundofsilence »

Sub-Comandante wrote:concordo, la traccia bisogna un po' cecarla a senso. Tra la Pania Secca e la Pania della Croce ho preferito la prima, ritrovarsi da soli in vetta dà molte più emozioni! :strizzaOcchio::
Davvero bella la zona carsica : WohoW :
Sì, purtroppo io non ero da solo, c'era anche quel brontolone di Maury...
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Maury76 »

soundofsilence wrote:
Maury76 wrote:Mi ricordo benissimo che Enrico mi diceva "procedi puntando verso quel colletto sulla destra":
Guarda che io non sono Enrico, che oltretutto, mercoledì, era in giornata no...
Maury76 wrote:non potevo immaginarmi che oltre ci fosse il baratro e che dal Rifugio ci fosse un comodissimo sentierino. :strizzaOcchio::
Immaginare forse no, ma ascoltare sì, visto che te l'ho detto che c'era sicuramente un sentiero che saliva dal Rifugio....

Infatti ho detto loro perchè Enrico l'ha detto e tu ci hai seguito senza battere ciglio ,ma di certo non era un'idea mia come hai scritto tu nel tuo racconto :strizzaOcchio::
Comunque alla fine l'abbiamo raggiunta ugualmente l'imponente cima dell'Uomo Morto :risataGrassa:
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Alec »

Povero Maury manco sul pizzo delle saette l'hai portato : WallBash :
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Maury76 »

Alec wrote:Povero Maury manco sul pizzo delle saette l'hai portato : WallBash :

Finalmente qualcuno che mi capisce, sono rimasto fortemente attapirato :triste:
L'hai scelto tu il colore fucsia? :risataGrassa:
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by soundofsilence »

Alec wrote:Povero Maury manco sul pizzo delle saette l'hai portato : WallBash :
Ma se ho rinunciato per non far soffrire te che non l'hai ancora fatto... :smt059
Così la prossima volta che ci torniamo facciamo solo Vetricia e Saette... :strizzaOcchio::
Last edited by soundofsilence on Tue Nov 02, 2010 18:10, edited 1 time in total.
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Alec »

Maury76 wrote:
Alec wrote:Povero Maury manco sul pizzo delle saette l'hai portato : WallBash :

Finalmente qualcuno che mi capisce, sono rimasto fortemente attapirato :triste:
L'hai scelto tu il colore fucsia? :risataGrassa:
dovrebbe essere rosso :diavoletto:

organizziamo una bella gita con sound sul pizzo delle saette, in vere condizioni invernali :risataGrassa:
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.

Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by scinty »

Fantastico racconto Maury! :ahah:

avrei voluto però vedere anche una foto di sound vestito da babbo natale :risata:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Ramingo »

Maury76 wrote:
Alec wrote:Povero Maury manco sul pizzo delle saette l'hai portato : WallBash :

Finalmente qualcuno che mi capisce, sono rimasto fortemente attapirato :triste:
:lol: :lol: :lol:
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by Maury76 »

scinty wrote:Fantastico racconto Maury! :ahah:

avrei voluto però vedere anche una foto di sound vestito da babbo natale :risata:

Ti assicuro che era uno spettacolo raccapricciante...... :risataGrassa:
Con Enrico in effetti ci stava balenando l'idea di immortalarlo per riproporvelo ,ma poi non me la sono sentita di farvi questo sgarbo :risata:
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Re: GRUPPO PANIE (SECCA & CROCE)

Post by GianOrtu »

Inserisco in questo topic una breve relazione della mia prima volta in Apuane sulla Pania della Croce.
Venerdì sera con il mio abituale socio di gite abbiamo fatto un rapido consulto per decidere la meta della gita del fine settimana. Le idee erano diverse: dalla Valle d’Aosta (Bec de Nana da Mandriou) alla Valle Gesso (Cima Ghilliè e rientro sul Remondino dopo aver visto il lago di Nasta), il Monte Carmo di Loano… Ma, data la giornata splendida, la scelta è caduta sulla Pania della Croce, dal momento che nessuno dei due era mai stato prima sulle Apuane.
Siamo partiti da Genova alle 7.10 circa e, raggiunta Levigliani abbiamo parcheggiato l’auto nei pressi della salita che conduce all’Antro del Corchia (860 mt). Dal momento che il percorso asfaltato non presentava particolare interesse e che stava per partire la navetta con il personale di servizio verso la grotta, abbiamo deciso di approfittarne. Abbiamo iniziato a camminare alle 09:50. Sulla sinistra dell’ingresso della grotta inizia il sentiero n° 9 che ci ha condotti dopo una ripida salita lungo il sentiero chiamato “le voltoline” al Passo dell’Alpino (1.080 mt). In circa 1,2 km abbiamo fatto 220 mt di dislivello. Dal Passo dell’Alpino abbiamo seguito sempre il sentiero n° 9 che, con un piacevole falsopiano anche attraversando un boschetto, ci ha condotto alla Foce di Mosceta (1.170 mt). Da qui svoltando sulla sinistra, in breve, abbiamo raggiunto il Rifugio Del Freo (1.180 mt) riproponendoci di ritornarci alla discesa per “sbevazzare” qualcosa di fresco. Raggiunta di nuovo la Foce di Mosceta abbiamo seguito sulla sinistra il sentiero n° 126 che salendo con decisione a zig zag tutto il versante ovest della Pania raggiunge il Colle della Pania a circa 1.750 mt. e 570 mt D+ dal Rifugio Del Freo. Si tratta di un sentiero sempre visibile e ben segnato, che non presenta difficoltà. Durante l’ascesa abbiamo avuto un incontro “quasi” ravvicinato con un gruppo di mufloni, che comunque sono riuscito a fotografare. Dal Colle abbiamo percorso la facile e ampia cresta nord della montagna fino a raggiungere la croce di vetta, posta a quota 1.858 mt. Abbiamo impiegato circa 2h40 dall’Antro del Corchia fermandoci di tanto in tanto a fotografare e a scambiare qualche parola con altri escursionisti. Siamo rimasti in vetta, dove abbiamo mangiato, circa 1h. La vista è “da urlo!!!!”: dalla marina di Pisa, al Lago di Massaciuccoli, a Marina di Petrasanta e a tutto il litorale versiliese fino, in lontananza, a La Spezia e Portovenere con il Tino e Tinetto. Dall’altra parte tutta la Garfagnana. Una vista veramente mozzafiato.
Quindi abbiamo ripercorso lo stesso itinerario fino al Rifugio Del Freo, dove ci siamo “sparati nel gozzo” le meritate bevande. Da qui abbiamo raggiunto nuovamente l’Antro del Corchia, ma poiché la navetta doveva ancora arrivare con i turisti, abbiamo deciso di scendere all’auto percorrendo i circa 2,5 km di strada asfaltata che ci eravamo “abbuonati” all’andata.
In sintesi: una gita altamente remunerativa in un ambiente alpino che non immaginavo di trovare a così poca distanza dal mare. Circa 15 km con circa 1.000 mt. D+ (dall’Antro del Corchia).
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Mufloni 1.JPG
Pania Secca e Naso dell'Uomo Morto.JPG
Mufloni 2.JPG
Verso la Liguria con il Corchia in primo piano.JPG
Panorama dal passo dell'Alpino.JPG
Lago di Massaciuccoli.JPG
Foce di Mosceta.JPG
Passo dell'Alpino.JPG
Multa non quia difficilia sunt audemus, sed quia non audemus sunt difficilia (Seneca)
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