Escursione effettuata il 09.08.08 nel Parco Alpi Apuane nel tradizionale mix tra mtb e trek con meta il Monte Freddone. Tappa n. 46 dell’Apuane Extreme . Il percorso effettuato con partenza alle 6.36 da Valdottavo (LU) si è snodato attraverso Borgo a Mozzano – Monte Perpoli – Castelnuovo G. – Isola Santa – Galleria del Cipollato – Passo Croce – Fociomboli – Sentiero Cai verso Puntato – Deviazione per la Vetta – Monte Freddone e ritorno. Da sottolineare lungo la via del ritorno la sosta ristoro Da Fola a Castelnuovo G. . I protagonisti di questa uscita : Renato Mezzetti, Carlo Otello Sarti e Emanuele Mattei. Tutte le foto sono disponibili sul sito http://www.apuanextreme.it
I numeri : KM 136 – ORE TREK 3 E 30 - DISLIVELLO TOTALE 2223 METRI – ORE USCITA 11.
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Il Monte Freddone
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Il Monte Freddone
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Re: Il Monte Freddone
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... eddone.htm
Domenica 29 aprile 2018: Ponte Merletti (780) – Monte Freddone (1475) – Fociomboli (1285) – Monte Paglino (1380) – Dolmen (1360) – Fociomboli (1285) – Campanice (1040) – Ponte Merletti (780).
Partecipanti: Matteo e soundofsilence.
Lunghezza: 12 Km. circa.
Dislivello: 950 m. circa.
Difficoltà: F la cresta Est (o nord-est nella parte superiore) del Monte Freddone, quasi tutta senza sentiero e indicazioni, tranne nella parte iniziale, e con vari passaggi in cui usare le mani e scegliere il percorso migliore. Soprattutto la parte finale della salita alla prima anticima è ripida e presenta passaggi continui di I e qualcuno di II a seconda anche di dove si passa. L’ultima parte di cresta, che segue il filo, è più esposta, ma con passi mai superiori al I. EE, ma semplice, la discesa dalla vetta lungo la cresta sud. EE la visita all’arco naturale, facile ma esposta. E quasi tutto il sentiero per il Dolmen, a parte la parte finale, dalla salita al Bric Paglino in poi, un po’ ripida. EE da Campanice a Ponte Merletti per il sentiero che abbiamo seguito noi, in quanto è assai difficile seguire la traccia e non perdersi, tanto che consiglio di scendere invece direttamente da Campanice alla strada asfaltata (sentiero 129, presuppongo E). Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova sulla A12 fino all’uscita di Versilia (Forte dei Marmi). All’uscita dell’autostrada si prende verso nord seguendo le indicazioni per Serravezza e Stazzema. Dopo 2,5 Km si svolta a destra e si prosegue verso est giungendo a Serravezza, da dove continuiamo fino a Ponte Stazzemese; a Ponte Stazzemese prendiamo a sinistra per Arni e Castelnuovo Garfagnana, fino a svalicare alla Galleria del Cipollaio (lunga più di un km.). Dopo 450 metri dalla Galleria transitiamo su un piccolo viadotto (Ponte Merletti), subito dopo il quale, sulla destra parte una sterrata con cartelli segnalatori dei sentieri. Noi proseguiamo ancora qualche centinaio di metri, e quando notiamo una casa in pietra sulla sinistra, subito a ridosso del guardrail, parcheggiamo al successivo vicino slargo sulla sinistra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si torna indietro qualche metro lungo l’asfalto e si imbocca il sentiero 128 sulla sinistra, che, nei primi metri, presenta qualche catena probabilmente utile in caso di nevo o ghiaccio. Si sale quindi lungo il sentiero 128, destreggiandoci tra vari grossi alberi caduti, sottopassandoli o sfruttando alcuni sentierino alternativi. Dopo poco meno di un Km e a quota 960 circa, notiamo un bivio sulla destra, dal quale noi siamo tornati, ma sconsiglierei comunque di fare altrettanto Dopo il bivio il sentiero sale ancora, lambendo un affaccio panaromico sulla sinistra, per poi continuare lungamente con direzione e quota pressochè costanti fino a giungere una pronunciata curva a destra, un tornante direi. Qui, pochi metri dopo la curva, dobbiamo lasciare il sentiero segnato 128, per prendere a destra un sentiero evidente ma non segnato. Il nuovo sentiero, dopo pochi minuti, raggiunge una zona costituita da lame e blocchi calcarei, che prima costeggiamo a sinistra, per poi salire a destra in facile arrampicata e, quindi, continuare sul filo di cresta fino all’esaurimento della stessa.
Alla fine di questa prima, e comunque abbastanza lunga cresta, giungiamo in un bosco dove la traccia piega decisamente a sinistra per sbucare poi fuori dal bosco in una ripida zona prativa disseminata di roccette calcaree. Qui occorre deviare decisamente a destra (nord), lungo la massima pendenza, per poi trovarci al limitare di una pietraia calcarea, che noi abbiamo superato per un primo tratto direttamente, per poi piegare a sinistra onde camminare più agevolmente su erba e, quindi, ripiegare a destra, per raggiungere nuovamente la pietraia e puntare decisamente verso la vetta del soprastante torrione. Sicuramente si può anche continuare dritti sulla pietraia senza deviare prima a sinistra e poi a destra come fatto da noi, anche perché pensavamo che la cresta giusta fosse più a sinistra, non quella su cui eravamo già sopra… L’ultimo tratto verso la vetta del torrione diventa più ripido e con passaggi più obbligati, ma mai superiori al II. Dalla cima del torrione pieghiamo decisamente a sinistra, seguendo l’evidente, e più esile filo di cresta, un po’ esposto in alcuni punti, ma mai difficile, sempre spettacolare però. La lunga cresta ci porta finalmente sulla vetta erbosa. Dalla vetta pieghiamo a sinistra, compiendo quasi un tornante, e iniziamo a seguire i bolli azzurri che ci portano a scendere parallelamente sulla destra della cresta da cui siamo saliti. Dopo pochi metri di discesa, notiamo a destra un castello di roccia proteso a precipizio sopra la vallata e forato da due buchi. Attirati dall’interessante struttura, decidiamo di visitarla deviando a destra del sentiero segnato in ripida discesa su prati e roccette. Visitiamo quindi con prudenza l’esposta formazione rocciosa e, quindi, tagliamo più o meno in orizzontale per ricongiungerci al non distante sentiero segnato. Riprendiamo quindi a scendere seguendo i bollini azzurri che ci guidano fino al valico di Fociomboli. Da fociomboli prendiamo a destra (nord) un sentierino parallelo e in direzione opposta alla sterrata con cui siamo arrivati. Dopo pochissimi metri abbandoniamo la traccia per seguirne una non evidentissima a sinistra, che sale in breve al crinale, e continua molto più evidente verso destra. La traccia procede lungamente in falsopiano\leggera salita, per arrivare quindi alla base di una ripida salita. Salita Affrontanta quindi questa prima rampa, ne troviamo una seconda, più breve ma più ripida, che ci porta in pochi passi alla vetta del Monte Paglino. Dalla vetta scendiamo ripidamente (continuando nella stessa direzione nord), aiutandoci con gli alberi, ad una sottostante traccetta, che imboccata verso sinistra, ci porta, in pochi metri ad un bel Dolmen. Visitato il Dolmen torniamo sui nostri passi, oppure traversando sotto il Monte Paglino, fino al Passo Fociomboli. Dal valico scendiamo sulla marmifera per 350 metri circa, per girare quindi a destra sul sentiero 129 (Segnalazioni per Campanice e Ponte Merletti): Il sentiero si segue facilmente, prima in discesa e poi in piano, fino al borgo abbandonato di Campanice e quindi alla restaurata e adiacente Chiesa di San Giovanni Battista. Da qui noi abbiamo continuato dritti per un sentiero che però tende a perdersi, oltre poi a compiere una discreta risalita attraversando una cava, oltre la quale occorre poi non sbagliare, non prendendo il sentiero sul crinale (segnato con ometti), ma uno sottostante a sinistra (anch’esso segnato con ometti) che riporta poi al bivio di cui ho scritto all’inizio; molto meglio invece dalla Chiesa, piegare a sinistra in discesa e seguire l’apparentemente comodo sentiero che scende a Ponte Merletti, dove si raggiunge l’asfalto, che imboccato verso destra, porta in breve al parcheggio.
Conclusioni: una magnifica sorpresa il Freddone! Non mi aspettavo la cresta est così bella, anche perché in rete non ci sono praticamente fotografie, le Apuane in effetti non finiscono mai di stupire, anche le vette minori non sono mai banali, anzi. Bellissimo anche l’arco naturale sulla cresta del ritorno e il Dolmen. Anello di grande soddisfazione.
Rudere andando verso cresta Freddone
Edicola votiva andando verso cresta Freddone
Fiocca e Sumbra da punto panoramico
Penna di Sumbra da punto panoramico
Matteo al bivio per cresta Freddone
Blocchi calcarei in inizio cresta Freddone
Lame calcaree guardando indietro in inizio cresta Freddone
Gradoni calcarei in inizio cresta Freddone
Gradoni calcarei e Penna di Sumbra da cresta Freddone
Inizio cresta Freddone guardando indietro
Fiocca e Sumbra da cresta Freddone
Pizzo Saette e Pania Croce da cresta Freddone
Blocchi calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra sullo sfondo
Blocchi calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra sullo sfondo
Gradoni calcarei in cresta e Freddone
Gradoni calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra
Gradoni calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra
Blocchi calcarei in cresta e Freddone
Gradoni calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra
Fine prima parte cresta e Freddone
Primo piano Freddone
Pietraia da seguire per raggiungere seconda parte cresta Freddone
Torrione calcareo all'inizio seconda parte cresta Freddone
Cresta calcarea verso anticima Freddone
Pizzo Saette e Panie salendo ad anticima Freddone
Cresta calcarea tra due anticime Freddone
Lago Isola Santa da cresta Freddone
Pizzo Saette e Pania da cresta Freddone
Ultime rocce calcaree verso anticima Freddone
Matteo verso anticima Freddone
Matteo verso anticima Freddone più da lontano
Penna di Sumbra da anticima Freddone
Pizzo Saette e Panie da anticima Freddone
Freddone da anticima
Inizio cresta verso vetta Freddone
Due persone in salita su cresta Freddone
Anticima Freddone dalla cresta
Due persone distanti in arrampicata verso vetta Freddone
Due persone distanti in arrampicata verso vetta Freddone
Due persone in arrampicata verso vetta Freddone
Cresta verso vetta Freddone
Cresta verso vetta Freddone
Cresta Freddone e Pizzo Saette
Cresta calcarea si impenna verso vetta Freddone
Cresta calcarea si impenna verso vetta Freddone
Cresta Freddone percorsa guardando indietro
Penna di Sumbra da cresta finale Freddone
Cresta Freddone percorsa guardando indietro
Cresta verso vetta Freddone
Pizzo Saette e Panie avvicinandosi a vetta Freddone
Ultima parte cresta Freddone
Penna di Sumbra avvicinandosi a vetta Freddone
Pizzo Saette e Panie avvicinandosi a vetta Freddone
Cresta percorsa avvicinandosi a vetta Freddone
Matteo in ultima parte cresta Freddone
Cresta percorsa avvicinandosi a vetta Freddone
Ultima parte cresta e vetta Freddone
Blocchi calcarei in ultima parte cresta Freddone
Vetta Freddone arrivandovi
Sagro da cresta finale Freddone
Vista da Sagro a Sumbra avvicinandosi al Freddone
Vetta Freddone e Altissimo
Corchia dal Freddone
Pizzo Saette e Panie dal Freddone
Penna di Sumbra dal Freddone
Vista da Altissimo a Fiocca dal Freddone
Croce vetta Freddone con vista da Sagro a Sumbra
Croce vetta Freddone con vista da Sagro a Sumbra
Monte Altissimo dal Freddone
Mare dal Freddone
Pizzo Saette e Panie dal Freddone
Prati del Puntato dal Freddone
Arco naturale spunta scendendo dal Freddone
Arco naturale e mare scendendo dal Freddone
Arco naturale e mare scendendo dal Freddone più da lontano
Arco naturale e mare scendendo dal Freddone
Arco naturale dalla cengia
Arco naturale dalla cengia
Prati del Puntato attraverso arco naturale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Pizzo Saette e Panie attraverso arco naturale
Pizzo Saette e Panie attraverso arco naturale
Pizzo Saette e Panie attraverso doppio arco naturale vista verticale
Pizzo Saette e Panie attraverso doppio arco naturale vista verticale
Pania della Croce e Corchia attraverso arco naturale
Terza apertura in arco naturale
Matteo su cengia arco naturale
Panie da arco naturale
Arco naturale cengia e Matteo
Terza apertura in arco naturale
Cengia e arco naturale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Corchia e torrione salendo da Fociomboli
Corchia e torrioni salendo da Fociomboli
Dolmen Freddone scendendovi
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo più da vicino
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo più da vicino
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso più da lontano
Dolmen Freddone da dietro
Dolmen Freddone da dietro più da vicino
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo più da vicino
Bivio per Dolmen presso Fociomboli
Primi ruderi avvicinandosi a Campanice
Campanice con Chiesa San Giovanni Battista sullo sfondo
Case diroccate a Campanice
Chiesa San Giovanni Battista di Campanice
Chiesa San Giovanni Battista di Campanice vista di fronte
Roccia incisa nei pressi di Campanice
Domenica 29 aprile 2018: Ponte Merletti (780) – Monte Freddone (1475) – Fociomboli (1285) – Monte Paglino (1380) – Dolmen (1360) – Fociomboli (1285) – Campanice (1040) – Ponte Merletti (780).
Partecipanti: Matteo e soundofsilence.
Lunghezza: 12 Km. circa.
Dislivello: 950 m. circa.
Difficoltà: F la cresta Est (o nord-est nella parte superiore) del Monte Freddone, quasi tutta senza sentiero e indicazioni, tranne nella parte iniziale, e con vari passaggi in cui usare le mani e scegliere il percorso migliore. Soprattutto la parte finale della salita alla prima anticima è ripida e presenta passaggi continui di I e qualcuno di II a seconda anche di dove si passa. L’ultima parte di cresta, che segue il filo, è più esposta, ma con passi mai superiori al I. EE, ma semplice, la discesa dalla vetta lungo la cresta sud. EE la visita all’arco naturale, facile ma esposta. E quasi tutto il sentiero per il Dolmen, a parte la parte finale, dalla salita al Bric Paglino in poi, un po’ ripida. EE da Campanice a Ponte Merletti per il sentiero che abbiamo seguito noi, in quanto è assai difficile seguire la traccia e non perdersi, tanto che consiglio di scendere invece direttamente da Campanice alla strada asfaltata (sentiero 129, presuppongo E). Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova sulla A12 fino all’uscita di Versilia (Forte dei Marmi). All’uscita dell’autostrada si prende verso nord seguendo le indicazioni per Serravezza e Stazzema. Dopo 2,5 Km si svolta a destra e si prosegue verso est giungendo a Serravezza, da dove continuiamo fino a Ponte Stazzemese; a Ponte Stazzemese prendiamo a sinistra per Arni e Castelnuovo Garfagnana, fino a svalicare alla Galleria del Cipollaio (lunga più di un km.). Dopo 450 metri dalla Galleria transitiamo su un piccolo viadotto (Ponte Merletti), subito dopo il quale, sulla destra parte una sterrata con cartelli segnalatori dei sentieri. Noi proseguiamo ancora qualche centinaio di metri, e quando notiamo una casa in pietra sulla sinistra, subito a ridosso del guardrail, parcheggiamo al successivo vicino slargo sulla sinistra.
Percorso a piedi: dal parcheggio si torna indietro qualche metro lungo l’asfalto e si imbocca il sentiero 128 sulla sinistra, che, nei primi metri, presenta qualche catena probabilmente utile in caso di nevo o ghiaccio. Si sale quindi lungo il sentiero 128, destreggiandoci tra vari grossi alberi caduti, sottopassandoli o sfruttando alcuni sentierino alternativi. Dopo poco meno di un Km e a quota 960 circa, notiamo un bivio sulla destra, dal quale noi siamo tornati, ma sconsiglierei comunque di fare altrettanto Dopo il bivio il sentiero sale ancora, lambendo un affaccio panaromico sulla sinistra, per poi continuare lungamente con direzione e quota pressochè costanti fino a giungere una pronunciata curva a destra, un tornante direi. Qui, pochi metri dopo la curva, dobbiamo lasciare il sentiero segnato 128, per prendere a destra un sentiero evidente ma non segnato. Il nuovo sentiero, dopo pochi minuti, raggiunge una zona costituita da lame e blocchi calcarei, che prima costeggiamo a sinistra, per poi salire a destra in facile arrampicata e, quindi, continuare sul filo di cresta fino all’esaurimento della stessa.
Alla fine di questa prima, e comunque abbastanza lunga cresta, giungiamo in un bosco dove la traccia piega decisamente a sinistra per sbucare poi fuori dal bosco in una ripida zona prativa disseminata di roccette calcaree. Qui occorre deviare decisamente a destra (nord), lungo la massima pendenza, per poi trovarci al limitare di una pietraia calcarea, che noi abbiamo superato per un primo tratto direttamente, per poi piegare a sinistra onde camminare più agevolmente su erba e, quindi, ripiegare a destra, per raggiungere nuovamente la pietraia e puntare decisamente verso la vetta del soprastante torrione. Sicuramente si può anche continuare dritti sulla pietraia senza deviare prima a sinistra e poi a destra come fatto da noi, anche perché pensavamo che la cresta giusta fosse più a sinistra, non quella su cui eravamo già sopra… L’ultimo tratto verso la vetta del torrione diventa più ripido e con passaggi più obbligati, ma mai superiori al II. Dalla cima del torrione pieghiamo decisamente a sinistra, seguendo l’evidente, e più esile filo di cresta, un po’ esposto in alcuni punti, ma mai difficile, sempre spettacolare però. La lunga cresta ci porta finalmente sulla vetta erbosa. Dalla vetta pieghiamo a sinistra, compiendo quasi un tornante, e iniziamo a seguire i bolli azzurri che ci portano a scendere parallelamente sulla destra della cresta da cui siamo saliti. Dopo pochi metri di discesa, notiamo a destra un castello di roccia proteso a precipizio sopra la vallata e forato da due buchi. Attirati dall’interessante struttura, decidiamo di visitarla deviando a destra del sentiero segnato in ripida discesa su prati e roccette. Visitiamo quindi con prudenza l’esposta formazione rocciosa e, quindi, tagliamo più o meno in orizzontale per ricongiungerci al non distante sentiero segnato. Riprendiamo quindi a scendere seguendo i bollini azzurri che ci guidano fino al valico di Fociomboli. Da fociomboli prendiamo a destra (nord) un sentierino parallelo e in direzione opposta alla sterrata con cui siamo arrivati. Dopo pochissimi metri abbandoniamo la traccia per seguirne una non evidentissima a sinistra, che sale in breve al crinale, e continua molto più evidente verso destra. La traccia procede lungamente in falsopiano\leggera salita, per arrivare quindi alla base di una ripida salita. Salita Affrontanta quindi questa prima rampa, ne troviamo una seconda, più breve ma più ripida, che ci porta in pochi passi alla vetta del Monte Paglino. Dalla vetta scendiamo ripidamente (continuando nella stessa direzione nord), aiutandoci con gli alberi, ad una sottostante traccetta, che imboccata verso sinistra, ci porta, in pochi metri ad un bel Dolmen. Visitato il Dolmen torniamo sui nostri passi, oppure traversando sotto il Monte Paglino, fino al Passo Fociomboli. Dal valico scendiamo sulla marmifera per 350 metri circa, per girare quindi a destra sul sentiero 129 (Segnalazioni per Campanice e Ponte Merletti): Il sentiero si segue facilmente, prima in discesa e poi in piano, fino al borgo abbandonato di Campanice e quindi alla restaurata e adiacente Chiesa di San Giovanni Battista. Da qui noi abbiamo continuato dritti per un sentiero che però tende a perdersi, oltre poi a compiere una discreta risalita attraversando una cava, oltre la quale occorre poi non sbagliare, non prendendo il sentiero sul crinale (segnato con ometti), ma uno sottostante a sinistra (anch’esso segnato con ometti) che riporta poi al bivio di cui ho scritto all’inizio; molto meglio invece dalla Chiesa, piegare a sinistra in discesa e seguire l’apparentemente comodo sentiero che scende a Ponte Merletti, dove si raggiunge l’asfalto, che imboccato verso destra, porta in breve al parcheggio.
Conclusioni: una magnifica sorpresa il Freddone! Non mi aspettavo la cresta est così bella, anche perché in rete non ci sono praticamente fotografie, le Apuane in effetti non finiscono mai di stupire, anche le vette minori non sono mai banali, anzi. Bellissimo anche l’arco naturale sulla cresta del ritorno e il Dolmen. Anello di grande soddisfazione.
Rudere andando verso cresta Freddone
Edicola votiva andando verso cresta Freddone
Fiocca e Sumbra da punto panoramico
Penna di Sumbra da punto panoramico
Matteo al bivio per cresta Freddone
Blocchi calcarei in inizio cresta Freddone
Lame calcaree guardando indietro in inizio cresta Freddone
Gradoni calcarei in inizio cresta Freddone
Gradoni calcarei e Penna di Sumbra da cresta Freddone
Inizio cresta Freddone guardando indietro
Fiocca e Sumbra da cresta Freddone
Pizzo Saette e Pania Croce da cresta Freddone
Blocchi calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra sullo sfondo
Blocchi calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra sullo sfondo
Gradoni calcarei in cresta e Freddone
Gradoni calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra
Gradoni calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra
Blocchi calcarei in cresta e Freddone
Gradoni calcarei in cresta Freddone e Penna di Sumbra
Fine prima parte cresta e Freddone
Primo piano Freddone
Pietraia da seguire per raggiungere seconda parte cresta Freddone
Torrione calcareo all'inizio seconda parte cresta Freddone
Cresta calcarea verso anticima Freddone
Pizzo Saette e Panie salendo ad anticima Freddone
Cresta calcarea tra due anticime Freddone
Lago Isola Santa da cresta Freddone
Pizzo Saette e Pania da cresta Freddone
Ultime rocce calcaree verso anticima Freddone
Matteo verso anticima Freddone
Matteo verso anticima Freddone più da lontano
Penna di Sumbra da anticima Freddone
Pizzo Saette e Panie da anticima Freddone
Freddone da anticima
Inizio cresta verso vetta Freddone
Due persone in salita su cresta Freddone
Anticima Freddone dalla cresta
Due persone distanti in arrampicata verso vetta Freddone
Due persone distanti in arrampicata verso vetta Freddone
Due persone in arrampicata verso vetta Freddone
Cresta verso vetta Freddone
Cresta verso vetta Freddone
Cresta Freddone e Pizzo Saette
Cresta calcarea si impenna verso vetta Freddone
Cresta calcarea si impenna verso vetta Freddone
Cresta Freddone percorsa guardando indietro
Penna di Sumbra da cresta finale Freddone
Cresta Freddone percorsa guardando indietro
Cresta verso vetta Freddone
Pizzo Saette e Panie avvicinandosi a vetta Freddone
Ultima parte cresta Freddone
Penna di Sumbra avvicinandosi a vetta Freddone
Pizzo Saette e Panie avvicinandosi a vetta Freddone
Cresta percorsa avvicinandosi a vetta Freddone
Matteo in ultima parte cresta Freddone
Cresta percorsa avvicinandosi a vetta Freddone
Ultima parte cresta e vetta Freddone
Blocchi calcarei in ultima parte cresta Freddone
Vetta Freddone arrivandovi
Sagro da cresta finale Freddone
Vista da Sagro a Sumbra avvicinandosi al Freddone
Vetta Freddone e Altissimo
Corchia dal Freddone
Pizzo Saette e Panie dal Freddone
Penna di Sumbra dal Freddone
Vista da Altissimo a Fiocca dal Freddone
Croce vetta Freddone con vista da Sagro a Sumbra
Croce vetta Freddone con vista da Sagro a Sumbra
Monte Altissimo dal Freddone
Mare dal Freddone
Pizzo Saette e Panie dal Freddone
Prati del Puntato dal Freddone
Arco naturale spunta scendendo dal Freddone
Arco naturale e mare scendendo dal Freddone
Arco naturale e mare scendendo dal Freddone più da lontano
Arco naturale e mare scendendo dal Freddone
Arco naturale dalla cengia
Arco naturale dalla cengia
Prati del Puntato attraverso arco naturale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Pizzo Saette e Panie attraverso arco naturale
Pizzo Saette e Panie attraverso arco naturale
Pizzo Saette e Panie attraverso doppio arco naturale vista verticale
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Pania della Croce e Corchia attraverso arco naturale
Terza apertura in arco naturale
Matteo su cengia arco naturale
Panie da arco naturale
Arco naturale cengia e Matteo
Terza apertura in arco naturale
Cengia e arco naturale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
Prati del Puntato attraverso doppio arco naturale vista verticale
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Corchia e torrione salendo da Fociomboli
Corchia e torrioni salendo da Fociomboli
Dolmen Freddone scendendovi
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo più da vicino
Dolmen Freddone con Altissimo sullo sfondo più da vicino
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso
Dolmen Freddone dal basso più da lontano
Dolmen Freddone da dietro
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Roccia incisa nei pressi di Campanice
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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- psiconauta
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Re: Il Monte Freddone
fantastico !
archi naturali, dolmen !
bellissimo !
quante meraviglie ci riserva la natura......questa me la segno.............prima o poi......
archi naturali, dolmen !
bellissimo !
quante meraviglie ci riserva la natura......questa me la segno.............prima o poi......
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
- soundofsilence
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Re: Il Monte Freddone
Veramente bella poi la cresta calcarea e qualcuno la troverà poi anche divertente....psiconauta wrote:fantastico !
archi naturali, dolmen !
bellissimo !
quante meraviglie ci riserva la natura......questa me la segno.............prima o poi......
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Il Monte Freddone
Bello è bello , un po' difficile ma davvero bello ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]