Cenge dei partigiani

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alex 10
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Cenge dei partigiani

Post by alex 10 »

Ciao a tutti, potreste darmi qualche notizia in più riguardo a questo percorso che mi piacerebbe fare in settimana (o magari linkarmi una relazione visto che sul web non ne trovo)???...Vorrei sapere se la traccia è ben visibile e se è meglio percorrerlo da mosceta o dal Rossi..Grazie....
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davec77
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Re: Cenge dei partigiani

Post by davec77 »

Riprendo questo vecchio topic, passato a suo tempo un po' inosservato.
Non avevo mai percorso le Cenge dei Partigiani, e visto il tipo di itinerario non mi sentivo di dare informazioni che non fossero di prima mano.
Le ho percorse ieri, o meglio ho tentato di farlo, perché da un certo punto in poi ho il sospetto di aver deviato dalla via corretta, probabilmente sono stato troppo basso.
Comunque.
Il mio giro è stato molto lungo, infatti tanto per aumentare il dislivello sono partito dalla diga di Isola Santa (500 m circa)...
Da Isolasanta si sale rapidamente a Colle di Favilla (940 m) con una bella mulattiera nel bosco, e ancora oltre si prosegue in direzione Mosceta. Poco prima di una marginetta (1100 m circa; se la si raggiunge si è sbagliato, bisogna tornare indietro di 50 m) si stacca a sinistra un sentiero (n. 127) che traversa alla base il Pizzo delle Saette. Lo si segue lungamente, con saliscendi, finché sulla destra non si trova un altro sentiero (n. 139) che, finalmente, inizia a salire con decisione fino a entrare nella caratteristica Borra di Canala. La si risale tutta (ambiente molto suggestivo, giustamente famoso) fin quasi all'uscita (Foce del Puntone, 1611 m) poco prima della quale una traccia ben segnalata in blu e con ometti traversa a destra le pietraie.
Si prende quest'ultima traccia, che altro non è che la via normale al Pizzo delle Saette, dirigendosi a mezzacosta verso la Pianiza, fascia di ripiani ghiaiosi a est del Pizzo. A un certo punto la si deve abbandonare, per prendere un'altra traccia, molto meno evidente, che prosegue in orizzontale.
(Io qui ho fatto una deviazione per salire in cima al Pizzo delle Saette, 1720 m; se si sceglie di farla, contare 40 min / 1 ora in più, fra andata e ritorno fino a questo punto).
In breve, senza prendere quota, si raggiunge un'ampia spalla erbosa della cresta Nordest del Pizzo. Da qui un sentierino nell'erba, abbastanza ben tracciato, traversa per pendii erbosi esposti il versante Nord della montagna, fino a raggiungerne la cresta Nord-Nordovest poco al di sotto di una evidente croce (dedicata a Sergio Petronio; quota 1561 m). La croce è facilmente raggiungibile, e si trova in un luogo veramente aereo e affascinante, ma per proseguire si deve restare più bassi.
Fin qui le difficoltà sono EE, non particolarmente sostenute, senza passaggi di roccia, con solo pochi tratti esposti. Più avanti invece il terreno è più difficile, al limite dell'alpinismo, e soprattutto molto esposto.
Si aggira in esposizione la spalla dove sorge la croce, raggiungendo un'evidente traccia fra erba e rocce, che si segue.
Oltre questo punto, io non sono più riuscito a trovare ometti... per cui non so dire se il percorso è corretto; come dicevo, io probabilmente sono rimasto troppo basso.
Ad ogni modo, anche se il terreno è alquanto delicato (rocce friabili, erba e grande esposizione), con un po' di attenzione ed esperienza di Apuane, un passaggio facile si trova sempre. Io spesso sono riuscito a evitare le difficoltà abbassandomi un po'. Si attraversano diversi canali e creste, trovando saltuariamente tracce, ma sempre molto labili e non segnalate, e comunque con svariati passaggi su roccia intorno al I/II, fino a raggiungere la cresta che sale a monte dei Torrioni del Pizzo delle Saette. Qui si traversano ancora due canali (il secondo dovrebbe essere il Canale del Serpente), prestando molta attenzione (passaggi di II, esposti) fino a raggiungere una forcelletta molto caratteristica e ben visibile, situata a sinistra di un piccolo ma evidente gendarme della cresta successiva, più o meno all'altezza della vetta della Torre Francesca (luogo molto pittoresco).
Al di là della forcelletta, il terreno diventa improvvisamente più appoggiato e facile, e si raggiunge velocemente il Canale Centrale del Pizzo. Per attraversarlo, dal punto in cui ero conviene abbassarsi ulteriormente sul suo fianco destro orografico fino a che il passaggio non diventa più agevole e meno roccioso; al di là si guadagna facilmente un boschetto di faggi. Attraversatolo, ci si ritrova sui pendii, con faggi e alcune dorsali secondarie poco pronunciate, che precedono i prati della via normale della Pania. Io senza arrivare fino a quest'ultima mi sono abbassato ulteriormente a destra fino a raggiungere la mulattiera che scende da Mosceta a Colle di Favilla, che è la stessa percorsa all'inizio della salita.

Ovviamente il percorso delle Cengie dei Partigiani si può fare anche diversamente, partendo da Piglionico (più veloce) o da Mosceta (da qui, eventualmente, anche in senso inverso; cosa che mi ripropongo di fare, anche per capire quali erano le cenge "vere" nell'attraversamento delle Mura del Turco, il versante occidentale del Pizzo delle Saette).

Si può essere quasi del tutto sicuri di non incontrare nessun essere umano lungo le cenge, e di incontrare invece numerosi mufloni, che in questa zona sono assai numerosi.
Io non ho portato con me corda e materiale alpinistico, ma può essere conveniente averlo. Io ho comunque indossato il casco, visto il terreno friabile con molti canali da attraversare, e appunto molti mufloni che hanno l'abitudine di far cadere sassi.
Come tempistiche io ho impiegato poco meno di 7h30, da Isolasanta e ritorno, compresa la salita aggiuntiva in vetta al Pizzo delle Saette e una lunga sosta sulla cima.
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Re: Cenge dei partigiani

Post by davec77 »

Ecco alcune foto.
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Isolasanta
Isolasanta
Colle di Favilla
Colle di Favilla
Nella Borra di Canala, con il M. Rovaio e sullo sfondo il M. Cusna
Nella Borra di Canala, con il M. Rovaio e sullo sfondo il M. Cusna
Il traverso sul versante Nord del Pizzo
Il traverso sul versante Nord del Pizzo
Il Pizzo delle Saette dalla croce Petronio
Il Pizzo delle Saette dalla croce Petronio
La croce Petronio
La croce Petronio
Il primo tratto oltre la croce, con traccia evidente
Il primo tratto oltre la croce, con traccia evidente
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Re: Cenge dei partigiani

Post by em »

Molto interessante.
Da quel che ho capito non sei sicuro di aver seguito sempre il percorso corretto perche` questo dovrebbe essere segnalato da ometti (in effetti se ne parla in altre relazioni).
Dalla tua descrizione non mi e` chiarissimo il punto dove si dovrebbe abbandonare la traccia per il Pizzo delle Saette. E` dove inizia a salire decisamente svoltando a sinistra?
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davec77
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Re: Cenge dei partigiani

Post by davec77 »

em wrote:Molto interessante.
Da quel che ho capito non sei sicuro di aver seguito sempre il percorso corretto perche` questo dovrebbe essere segnalato da ometti (in effetti se ne parla in altre relazioni).
Dalla tua descrizione non mi e` chiarissimo il punto dove si dovrebbe abbandonare la traccia per il Pizzo delle Saette. E` dove inizia a salire decisamente svoltando a sinistra?
Sì esatto, il fatto di non aver più trovato ometti mi ha insospettito. Comunque con un po' d'occhio si passa.
Il punto dove abbandonare la normale del Pizzo è grosso modo quello, forse un poco prima; si trova su una pietraia, dove a un certo punto si deve proseguire dritti lungo una traccia appena accennata, ma segnalata con qualche ometto.
alex 10
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Re: Cenge dei partigiani

Post by alex 10 »

Ciao!!!...A suo tempo feci il percorso partendo da Mosceta però..Secondo me hai fatto la variante bassa (quella un po' piu complessa); infatti riuscii ad ottenere 2 relazioni sul percorso e in effetti si parlava di cenge alte e basse...Arrivato alla croce di Petronio dovevi risalire e arrivare al ripiano proprio sotto la spalla del pizzo e li il percorso è evidente poi...Si traversano terrazze erbose e canali fino ad arrivare a ritrovare il 126 due tornanti sopra le Gorfigliette (se non ricordo male) dove son gli ultimi alberi...Il percorso alto presenta tracce evidenti e di ometti a dir la verità non ne ricordo, comunque pur dovendo prestare attenzione non ci son difficoltà, forse qualche passo di I.........Comunque alto o basso che sia è bellissimo quel lato del Pizzo delle Saette!!!
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Re: Cenge dei partigiani

Post by davec77 »

alex 10 wrote:Ciao!!!...A suo tempo feci il percorso partendo da Mosceta però..Secondo me hai fatto la variante bassa (quella un po' piu complessa); infatti riuscii ad ottenere 2 relazioni sul percorso e in effetti si parlava di cenge alte e basse...Arrivato alla croce di Petronio dovevi risalire e arrivare al ripiano proprio sotto la spalla del pizzo e li il percorso è evidente poi...Si traversano terrazze erbose e canali fino ad arrivare a ritrovare il 126 due tornanti sopra le Gorfigliette (se non ricordo male) dove son gli ultimi alberi...Il percorso alto presenta tracce evidenti e di ometti a dir la verità non ne ricordo, comunque pur dovendo prestare attenzione non ci son difficoltà, forse qualche passo di I.........Comunque alto o basso che sia è bellissimo quel lato del Pizzo delle Saette!!!
Ah, ecco, infatti. Dalle informazioni che avevo io sapevo che bisognava progressivamente scendere, ma forse riguardavano il percorso "basso". La cosa fra l'altro non quadra con l'indicazione di ricongiungersi al 126 due tornanti sopra le Gorfigliette, cioè abbastanza in alto (altra informazione che avevo).
Devo dire che, guardando la montagna dalla croce Petronio, se non si sa già da prima dove andare, non è affatto intuitivo che si debba salire in cresta ancora un po' per poi traversare più in alto.
Ma vabbè. Toccherà tornarci per vedere anche l'altro percorso; sicuramente la prossima volta partirò da Mosceta per salire dal 126 e fare il giro in senso inverso.
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scinty
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Re: Cenge dei partigiani

Post by scinty »

Bello e interessante! : Thumbup :
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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