domenica vado a fare la ferrata degli alberghi.....
l'ultima ferrata che ho fatto è quella della brigata tridentina ad agosto
che dite ce la farà una vecchietta come me?
monte contrario
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- davec77
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Re: monte contrario
La ferrata del Contrario non è difficile, è solo molto lunga. Mi ricordo che solo nella parte finale c'è qualche tratto dove è difficile evitare di tirarsi su col cavo.
In ogni caso l'ambiente è molto bello e selvaggio, e l'escursione nel suo genere (a me le ferrate non piacciono) merita sicuramente.
Ci vuole un po' di allenamento: tieni presente che oltre ai 600 m di dislivello della ferrata ce ne sono altri 700 circa per arrivare all'attacco da Biforco; e inoltre che la discesa, se si vuole tornare a Biforco, è molto lunga qualunque sia la soluzione scelta (fra l'altro la soluzione più breve, il sentiero dei Pradacetti, è anche la più disagevole e impegnativa). Io consiglierei di aggirare per sentiero (n. 179 mi pare) il M. Contrario (oppure di traversarlo, ma è più difficile e alpinistico), per poi raggiungere la Foce di M. Cavallo e, con un tratto un po' ripido su paleo privo di sentieri (tenersi sulla sinistra scendendo) riscendere sul versante marittimo fino a incrociare il sentiero n. 167 che in discesa riporta a Biforco.
In ogni caso l'ambiente è molto bello e selvaggio, e l'escursione nel suo genere (a me le ferrate non piacciono) merita sicuramente.
Ci vuole un po' di allenamento: tieni presente che oltre ai 600 m di dislivello della ferrata ce ne sono altri 700 circa per arrivare all'attacco da Biforco; e inoltre che la discesa, se si vuole tornare a Biforco, è molto lunga qualunque sia la soluzione scelta (fra l'altro la soluzione più breve, il sentiero dei Pradacetti, è anche la più disagevole e impegnativa). Io consiglierei di aggirare per sentiero (n. 179 mi pare) il M. Contrario (oppure di traversarlo, ma è più difficile e alpinistico), per poi raggiungere la Foce di M. Cavallo e, con un tratto un po' ripido su paleo privo di sentieri (tenersi sulla sinistra scendendo) riscendere sul versante marittimo fino a incrociare il sentiero n. 167 che in discesa riporta a Biforco.
Re: monte contrario
grazie mille. per il ritorno andiamo verso il rifugio donegani quindi penso sia più semplice.
- soundofsilence
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Re: monte contrario
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... trario.htm
Domenica 27-7-2019: Rifugio Donegani (1120) – Rifugio Orto di Donna (1485) – Passo delle Pecore (1600) – Monte Contrario (1788) – Foce di Monte Cavallo (1700) – Rifugio Orto di Donna (1485) – Rifugio Donegani (1120).
Partecipanti: Em e soundofsilence.
Lunghezza: 8 km. circa, ma il tempo necessario per percorrere la cresta alpinistica allunga assai la durata della gita rispetto a quanto si potrebbe supporre.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: per me le creste est ed ovest valgono un PD, che se forse le difficoltà alpinistiche non raggiungono il III grado (ma su qualche breve passaggio si potrebbe discutere), la costante esposizione ed il terreno spesso precario per roccia infida e pareti di erba e terra. a volte più impegnative ed insidiose di quelle di roccia, mi consigliano di non sottostimare la via con un F+. Vi è da dire poi che i passaggi più difficili si trovano all’inizio delle due creste e il più difficile in assoluto è per me la prima paretina di roccia, erba e terra, che si affronta all’inizio della cresta ovest, quindi si può valutare subito se si è in grado di proseguire il percorso. Si tratta di una paretina di 7-8 metri con passi di II grado (II+ volendo), ma con appigli più di erba e terra che di roccia, esposta e con passaggi assai precari, dove è bene ponderare ogni movimento. Il resto del percorso è decisamente più semplice ma è sicuramente EE la discesa dalla Foce di Monte Cavallo, senza sentiero e con necessità di scegliere il percorso migliore, ma mai troppo ripida, né difficile. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia. Giunti al Rifugio proseguiamo su strada asfaltata, compiendo un tornante verso destra ed arrivando in poco più di 500 metri al parcheggio del Rifugio Donegani, dove lasciamo la macchina.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo il sentiero di fronte al Rifugio che taglia la marmifera, per raggiungerla nuovamente dopo poco più di 100 metri. Iniziamo quindi a salire la marmifera verso sinistra, ignorando i bivi segnalati a destra per la Foce Giovo. Seguiamo quindi fedelmente la marmifera, attraversando varie cave e giungiamo infine al Rifugio Orto di Donna. Dal Rifugio ignoriamo il sentiero a destra verso il Grondilice e proseguiamo dritti fino al vicino bivio per il Passo delle Percore; qui lasciamo a sinistra il sentiero segnato verso Foce Cardeto, salendo invece dritti sulla continuazione della marmifera, che sale a tornanti verso il Passo delle Pecore. La marmifera si esaurisce quindi e saliamo gli ultimi metri su ripido sentiero fino al passo. Dal Passo prendiamo la chiara traccia verso sinistra, che si dirige verso la parete ovest del Monte Contrario. Dopo un primo breve tratto facile ci troviamo il percorso sbarrato dalla paretina descritta nelle difficoltà. Superata la paretina si continua su ripido ed esposto pendio erboso, ma, per fortuna, ben tracciato. Giungiamo quindi all’inizio della cresta rocciosa che presenta subito un salto assai impegnativo ed esposto, che però si può aggirare sulla sinistra, tramite un sentierino che risale poi a destra in cresta dopo pochi metri, con passaggi decisamente più facili, ma anche un po’ precari per la terra, anzi il fango, e le rocce poco affidabili. In cresta si procede decisamente più semplicemente, anche se l’esposizione è sempre presente. Si arriva quindi nei pressi di un anticima, davanti a noi un ultimo tratto di cresta orizzontale e quindi la cupola sommitale del Monte Contrario. Questo ultimo tratto di cresta è facile in effetti, ma termina su un salto strapiombante, occorre quindi evitarla, scendendo a sinistra una ventina di metri su sentierino un po’ accidentato e, quindi, traversare in orizzontale fino alla base della cupola sommitale, che si risale su assai ripidi, ma gradinati, pendii erbosi fino in vetta. Dalla vetta scendiamo sull’altro versante tenendoci un poco a destra del crinale roccioso, per un primo canalino erboso e quindi traversiamo a sinistra per riportarci sul crinale. Si scende su prati ripidissimi, ma percorsi da buona traccia e si imbocca quindi un canalino ripidissimo ed esposto (in cima al quale troviamo anche un cordino sul quale è possibile passare una corda in doppia per una discesa più tranquilla), ma sempre ben tracciato. All’uscita del canalino il pendio si fa ancora più ripido e precipite, ma la traccia curva a destra in orizzontale, per poi superare un saltino roccioso scomodo (II grado) e un poco esposto e quindi riprendere a scendere i ripidi pendii erbosi che ci portano al cospetto di un grande torrione che ci sbarra la strada. Il torrione si supera risalendolo a destra della cima, con una paretina da affrontare di circa 10 metri, con passaggi di II abbastanza esposti, ma con roccia migliore che in altri punti. Giunti in cima, anche se non proprio in vetta al torrione, la traccia prosegue sulla sinistra, subito un po’ meno evidente e ci porta all’ultimo salto roccioso a pochi metri dalla Foce di Monte Cavallo. Si tratta di un salto strapiombante, ma per fortuna basso, con difficoltà direi superiori al II, anche se forse non un III pieno, soprattutto perché basso ed affrontato in discesa, può darsi anche che in salita possa dare più problemi. Giunti così alla Foce di Monte Cavallo si prende a sinistra scendendo la stretta gola con percorso obbligato nei primi metri e poi su ampi pendii dove non è presente alcuna traccia, ma è possibile passare quasi dappertutto, data la non eccessiva pendenza. Meglio comunque traversare verso destra, dove il pendio è ancora più agevole, e, quindi, scendere dritti, o come meglio si ritiene seguendo la conformazione del pendio, fino al sottostante sentiero segnato, che si imbocca verso sinistra. Il nuovo sentiero traversa pressochè in orizzontale nel bosco per circa 600 metri sbucando in fine su una breve pietraia, passata la quale si giunge al Rifugio Orto di Donna, dal quale torniamo sui nostri passi fino alla macchina.
Conclusioni: sicuramente il Monte più difficile da raggiungere tra quelli da me saliti in Apuane, ma ne varrebbe la pena solo per l’incomparabile vista sulle gobbe del Cavallo, non che tutto il resto non meriti, che l’itinerario è sempre panoramico e selvaggio, ma, certo, non per tutti, che bisogna soprattutto essere abituati all’esposizione e all’infido terreno apuano. Volendo è possibile rendere l’itinerario ancora più indimenticabile continuando sulla cresta ovest del Cavallo e quindi salirne le gobbe e scendere alla forcella Porta, come qui descritto: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ambron.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Primo piano Pizzo d'Uccello dalla marmifera
Primo piano Pisanino dalla marmifera
Pizzo d'Uccello dalla marmifera
Cresta Garnerone dalla marmifera
Pisanino e Zucchi Cardeto dal Rifugio Orto di Donna
Contrario salendo al Passo delle Pecore
Pizzo Altare primo piano salendo al Passo delle Pecore
Pizzo Maggiore salendo al Passo delle Pecore
Zucchi di Cardeto salendo al Passo delle Pecore
Grondilice salendo al Passo delle Pecore
Pizzo d'Uccello salendo al Passo delle Pecore
Contrario spunta salendo al Passo dele Pecore
Contrario salendo al Passo delle Pecore
Pisanino e Pizzo Maggiore salendo al Passo delle Pecore
Grondilice e Pizzo d'Uccello dal Passo delle Pecore
Grondilice dal Passo delle Pecore
Contrario dal Passo delle Pecore più da vicino
Contrario dal Passo delle Pecore primo piano
Altissimo e mare dal Passo delle Pecore più da vicino
Contrario dal Passo delle Pecore più da vicino
Passo delle Pecore e Grondilice
Contrario dal Passo delle Pecore più da vicino
Passo delle Pecore e Grondilice più da lontano
Prima paretina in cresta ovest Contrario
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo al Contrario
Primo piano Grondilice salendo al Contrario
Grondilice e mare salendo al Contrario
Sagro e mare salendo al Contrario
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo al Contrario più da vicino
Pizzo d'Uccello salendo al Contrario
Pisanino e Zucchi di Cardeto salendo al Contrario
Cima Nord Cavallo salendo al Contrario
Vetta e cresta Contrario
Inizio cresta Contrario
Mare da forcella ad inizio cresta Contrario
Grondilice da inizio cresta Contrario
Enrico in risalita verso cresta Contrario
Grondilice e Sagro salendo cresta ovest Contrario
Vetta nord Cavallo e Contrario
Enrico su cresta ovest con Contrario e Cavallo nord sullo sfondo
Enrico più da lontano su cresta ovest con Contrario e Cavallo nord sullo sfondo
Enrico più da lontano su cresta ovest con Contrario e Cavallo nord sullo sfondo
Cupola sommitale Contrario e Cima nord Cavallo sullo sfondo
Cresta ovest Contrario con Sagro e Grondilice sullo sfondo
Monte Sagro e Isole Portovenere da cresta ovest Contrario
Pisanino e Zucchi Cardeto da cresta ovest Contrario
Parte terminale cresta ovest e cupola sommitale Contrario
Parte terminale cresta ovest e cupola sommitale Contrario più da vicino
Cresta ovest Contrario con Sagro e Grondilice sullo sfondo
Persone in cupola sommitale Contrario
Sentierino ad evitare ultima parte cresta ovest Contrario
Grondilice da cresta ovest Contrario
Intaglio in cresta ovest Contrario e Grondilice
Intaglio in cresta ovest Contrario da sopra e Grondilice
Enrico verso vetta Contrario
Vetta Contrario con Grondilice e Pizzo d'Uccello sullo sfondo
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da vicino
3 Gobbe Cavallo dal Contrario
Pisanino e Zucchi di Cardeto dal Contrario
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da vicino
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da lontano
Vetta Contrario con Grondilice e Pizzo d'Uccello sullo sfondo
Isole Portovenere Sagro e Grondilice dal Contrario
Altissimo dal Contrario
Uomo Morto e Pania della Croce dal Contrario
Isole Portovenere Sagro e Grondilice dal Contrario più da vicino
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da lontano
3 Gobbe Cavallo dal Contrario
Pizzo d'Uccello dal Contrario
Pisanino e Zucchi di Cardeto dal Contrario più da vicino
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario
3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da lontano
Spunzone di roccia scendendo dal Contrario e sullo sfondo Vetta nord e prima gobba Cavallo
Spunzone di roccia scendendo dal Contrario e sullo sfondo Vetta nord Cavallo
Cresta est Contrario guardando indietro
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Sentiero in ripido canalino scendendo dal Contrario
Sentiero prima di saltino di roccia scendendo dal Contrario
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Enrico in saltino roccioso scendendo da cresta est Contrario
Torrione in cresta est Contrario e Sullo sfondo cima nord e prima gobba Cavallo
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario più da vicino
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 2 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Sentierno in cresta est Contrario guardando indietro
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario primo piano
Torrione e sullo sfondo Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Monte Sella scendendo dal Contrario
Sommità torrione in cresta est Contrario salendolo
Cresta est Contrario discesa guardando indietro più da lontano
Enrico in discesa da ripidi prati cresta est Contrario
Roccia dentellata in cresta est Contrario e 3 Gobbe Cavallo
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
Ripido prato scendendo da cresta Est Contrario
Vetta nord Cavallo e 2 Gobbe scendendo dal Contrario
Rocce sporgenti in cresta est Contrario e Pisanino
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
Foce Monte Cavallo da ultimi metri cresta Est Contrario
2 Lame di roccia e 2 gobbe Cavallo
Foce Monte Cavallo da sotto
Pisanino e Zucchi di Cardeto scendendo verso Orto di Donna
Monte Contrario scendendo verso Orto di Donna
Elisoccorso sul Canale delle Rose
Faggeta andando verso Rifugio Orto di Donna
Monte Contrario scendendo dalla marmifera
Monte Contrario scendendo dalla marmifera più da vicino
Cavallo e Contrario scendendo dalla marmifera
Primo piano Zucchi di Cardeto scendendo dalla marmifera
Primo piano Pisanino dalla marmifera
Primo piano Zucchi di Cardeto scendendo dalla marmifera
Pisanino riflesso in pozza d'acqua su marmifera
Domenica 27-7-2019: Rifugio Donegani (1120) – Rifugio Orto di Donna (1485) – Passo delle Pecore (1600) – Monte Contrario (1788) – Foce di Monte Cavallo (1700) – Rifugio Orto di Donna (1485) – Rifugio Donegani (1120).
Partecipanti: Em e soundofsilence.
Lunghezza: 8 km. circa, ma il tempo necessario per percorrere la cresta alpinistica allunga assai la durata della gita rispetto a quanto si potrebbe supporre.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: per me le creste est ed ovest valgono un PD, che se forse le difficoltà alpinistiche non raggiungono il III grado (ma su qualche breve passaggio si potrebbe discutere), la costante esposizione ed il terreno spesso precario per roccia infida e pareti di erba e terra. a volte più impegnative ed insidiose di quelle di roccia, mi consigliano di non sottostimare la via con un F+. Vi è da dire poi che i passaggi più difficili si trovano all’inizio delle due creste e il più difficile in assoluto è per me la prima paretina di roccia, erba e terra, che si affronta all’inizio della cresta ovest, quindi si può valutare subito se si è in grado di proseguire il percorso. Si tratta di una paretina di 7-8 metri con passi di II grado (II+ volendo), ma con appigli più di erba e terra che di roccia, esposta e con passaggi assai precari, dove è bene ponderare ogni movimento. Il resto del percorso è decisamente più semplice ma è sicuramente EE la discesa dalla Foce di Monte Cavallo, senza sentiero e con necessità di scegliere il percorso migliore, ma mai troppo ripida, né difficile. Tutto il resto E.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada prima sulla A12 e quindi sulla A15 (La Spezia – Parma) fino ad Aulla. Si prende quindi la strada per il Cerreto (ss63) in direzione Fivizzano fino al bivio con la sr445 (strada regionale della garfagnana) in località Gassano. Si segue la sr445 in direzione di Piazza al Serchio e Castelnuovo Garfagnana fino a Casola in lunigiana, dove si svolta a destra passando a fianco di una caratteristica torre sulla sede stradale imboccando così la SP59 per Minucciano. Poco dopo Minucciano (1 Km circa) si svolta a destra sulla strada segnalata per Orto di Donna e Val Serenaia che si percorre per 5 Km, fino a giungere al Rifugio Val Serenaia. Giunti al Rifugio proseguiamo su strada asfaltata, compiendo un tornante verso destra ed arrivando in poco più di 500 metri al parcheggio del Rifugio Donegani, dove lasciamo la macchina.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo il sentiero di fronte al Rifugio che taglia la marmifera, per raggiungerla nuovamente dopo poco più di 100 metri. Iniziamo quindi a salire la marmifera verso sinistra, ignorando i bivi segnalati a destra per la Foce Giovo. Seguiamo quindi fedelmente la marmifera, attraversando varie cave e giungiamo infine al Rifugio Orto di Donna. Dal Rifugio ignoriamo il sentiero a destra verso il Grondilice e proseguiamo dritti fino al vicino bivio per il Passo delle Percore; qui lasciamo a sinistra il sentiero segnato verso Foce Cardeto, salendo invece dritti sulla continuazione della marmifera, che sale a tornanti verso il Passo delle Pecore. La marmifera si esaurisce quindi e saliamo gli ultimi metri su ripido sentiero fino al passo. Dal Passo prendiamo la chiara traccia verso sinistra, che si dirige verso la parete ovest del Monte Contrario. Dopo un primo breve tratto facile ci troviamo il percorso sbarrato dalla paretina descritta nelle difficoltà. Superata la paretina si continua su ripido ed esposto pendio erboso, ma, per fortuna, ben tracciato. Giungiamo quindi all’inizio della cresta rocciosa che presenta subito un salto assai impegnativo ed esposto, che però si può aggirare sulla sinistra, tramite un sentierino che risale poi a destra in cresta dopo pochi metri, con passaggi decisamente più facili, ma anche un po’ precari per la terra, anzi il fango, e le rocce poco affidabili. In cresta si procede decisamente più semplicemente, anche se l’esposizione è sempre presente. Si arriva quindi nei pressi di un anticima, davanti a noi un ultimo tratto di cresta orizzontale e quindi la cupola sommitale del Monte Contrario. Questo ultimo tratto di cresta è facile in effetti, ma termina su un salto strapiombante, occorre quindi evitarla, scendendo a sinistra una ventina di metri su sentierino un po’ accidentato e, quindi, traversare in orizzontale fino alla base della cupola sommitale, che si risale su assai ripidi, ma gradinati, pendii erbosi fino in vetta. Dalla vetta scendiamo sull’altro versante tenendoci un poco a destra del crinale roccioso, per un primo canalino erboso e quindi traversiamo a sinistra per riportarci sul crinale. Si scende su prati ripidissimi, ma percorsi da buona traccia e si imbocca quindi un canalino ripidissimo ed esposto (in cima al quale troviamo anche un cordino sul quale è possibile passare una corda in doppia per una discesa più tranquilla), ma sempre ben tracciato. All’uscita del canalino il pendio si fa ancora più ripido e precipite, ma la traccia curva a destra in orizzontale, per poi superare un saltino roccioso scomodo (II grado) e un poco esposto e quindi riprendere a scendere i ripidi pendii erbosi che ci portano al cospetto di un grande torrione che ci sbarra la strada. Il torrione si supera risalendolo a destra della cima, con una paretina da affrontare di circa 10 metri, con passaggi di II abbastanza esposti, ma con roccia migliore che in altri punti. Giunti in cima, anche se non proprio in vetta al torrione, la traccia prosegue sulla sinistra, subito un po’ meno evidente e ci porta all’ultimo salto roccioso a pochi metri dalla Foce di Monte Cavallo. Si tratta di un salto strapiombante, ma per fortuna basso, con difficoltà direi superiori al II, anche se forse non un III pieno, soprattutto perché basso ed affrontato in discesa, può darsi anche che in salita possa dare più problemi. Giunti così alla Foce di Monte Cavallo si prende a sinistra scendendo la stretta gola con percorso obbligato nei primi metri e poi su ampi pendii dove non è presente alcuna traccia, ma è possibile passare quasi dappertutto, data la non eccessiva pendenza. Meglio comunque traversare verso destra, dove il pendio è ancora più agevole, e, quindi, scendere dritti, o come meglio si ritiene seguendo la conformazione del pendio, fino al sottostante sentiero segnato, che si imbocca verso sinistra. Il nuovo sentiero traversa pressochè in orizzontale nel bosco per circa 600 metri sbucando in fine su una breve pietraia, passata la quale si giunge al Rifugio Orto di Donna, dal quale torniamo sui nostri passi fino alla macchina.
Conclusioni: sicuramente il Monte più difficile da raggiungere tra quelli da me saliti in Apuane, ma ne varrebbe la pena solo per l’incomparabile vista sulle gobbe del Cavallo, non che tutto il resto non meriti, che l’itinerario è sempre panoramico e selvaggio, ma, certo, non per tutti, che bisogna soprattutto essere abituati all’esposizione e all’infido terreno apuano. Volendo è possibile rendere l’itinerario ancora più indimenticabile continuando sulla cresta ovest del Cavallo e quindi salirne le gobbe e scendere alla forcella Porta, come qui descritto: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... ambron.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Primo piano Pizzo d'Uccello dalla marmifera
Primo piano Pisanino dalla marmifera
Pizzo d'Uccello dalla marmifera
Cresta Garnerone dalla marmifera
Pisanino e Zucchi Cardeto dal Rifugio Orto di Donna
Contrario salendo al Passo delle Pecore
Pizzo Altare primo piano salendo al Passo delle Pecore
Pizzo Maggiore salendo al Passo delle Pecore
Zucchi di Cardeto salendo al Passo delle Pecore
Grondilice salendo al Passo delle Pecore
Pizzo d'Uccello salendo al Passo delle Pecore
Contrario spunta salendo al Passo dele Pecore
Contrario salendo al Passo delle Pecore
Pisanino e Pizzo Maggiore salendo al Passo delle Pecore
Grondilice e Pizzo d'Uccello dal Passo delle Pecore
Grondilice dal Passo delle Pecore
Contrario dal Passo delle Pecore più da vicino
Contrario dal Passo delle Pecore primo piano
Altissimo e mare dal Passo delle Pecore più da vicino
Contrario dal Passo delle Pecore più da vicino
Passo delle Pecore e Grondilice
Contrario dal Passo delle Pecore più da vicino
Passo delle Pecore e Grondilice più da lontano
Prima paretina in cresta ovest Contrario
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo al Contrario
Primo piano Grondilice salendo al Contrario
Grondilice e mare salendo al Contrario
Sagro e mare salendo al Contrario
Grondilice e Pizzo d'Uccello salendo al Contrario più da vicino
Pizzo d'Uccello salendo al Contrario
Pisanino e Zucchi di Cardeto salendo al Contrario
Cima Nord Cavallo salendo al Contrario
Vetta e cresta Contrario
Inizio cresta Contrario
Mare da forcella ad inizio cresta Contrario
Grondilice da inizio cresta Contrario
Enrico in risalita verso cresta Contrario
Grondilice e Sagro salendo cresta ovest Contrario
Vetta nord Cavallo e Contrario
Enrico su cresta ovest con Contrario e Cavallo nord sullo sfondo
Enrico più da lontano su cresta ovest con Contrario e Cavallo nord sullo sfondo
Enrico più da lontano su cresta ovest con Contrario e Cavallo nord sullo sfondo
Cupola sommitale Contrario e Cima nord Cavallo sullo sfondo
Cresta ovest Contrario con Sagro e Grondilice sullo sfondo
Monte Sagro e Isole Portovenere da cresta ovest Contrario
Pisanino e Zucchi Cardeto da cresta ovest Contrario
Parte terminale cresta ovest e cupola sommitale Contrario
Parte terminale cresta ovest e cupola sommitale Contrario più da vicino
Cresta ovest Contrario con Sagro e Grondilice sullo sfondo
Persone in cupola sommitale Contrario
Sentierino ad evitare ultima parte cresta ovest Contrario
Grondilice da cresta ovest Contrario
Intaglio in cresta ovest Contrario e Grondilice
Intaglio in cresta ovest Contrario da sopra e Grondilice
Enrico verso vetta Contrario
Vetta Contrario con Grondilice e Pizzo d'Uccello sullo sfondo
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da vicino
3 Gobbe Cavallo dal Contrario
Pisanino e Zucchi di Cardeto dal Contrario
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da vicino
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da lontano
Vetta Contrario con Grondilice e Pizzo d'Uccello sullo sfondo
Isole Portovenere Sagro e Grondilice dal Contrario
Altissimo dal Contrario
Uomo Morto e Pania della Croce dal Contrario
Isole Portovenere Sagro e Grondilice dal Contrario più da vicino
Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo dal Contrario più da lontano
3 Gobbe Cavallo dal Contrario
Pizzo d'Uccello dal Contrario
Pisanino e Zucchi di Cardeto dal Contrario più da vicino
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario
3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da lontano
Spunzone di roccia scendendo dal Contrario e sullo sfondo Vetta nord e prima gobba Cavallo
Spunzone di roccia scendendo dal Contrario e sullo sfondo Vetta nord Cavallo
Cresta est Contrario guardando indietro
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Sentiero in ripido canalino scendendo dal Contrario
Sentiero prima di saltino di roccia scendendo dal Contrario
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Enrico in saltino roccioso scendendo da cresta est Contrario
Torrione in cresta est Contrario e Sullo sfondo cima nord e prima gobba Cavallo
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario più da vicino
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 2 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Sentierno in cresta est Contrario guardando indietro
Sommità torrione e sullo sfondo vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario primo piano
Torrione e sullo sfondo Vetta nord e 3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Monte Sella scendendo dal Contrario
Sommità torrione in cresta est Contrario salendolo
Cresta est Contrario discesa guardando indietro più da lontano
Enrico in discesa da ripidi prati cresta est Contrario
Roccia dentellata in cresta est Contrario e 3 Gobbe Cavallo
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
Ripido prato scendendo da cresta Est Contrario
Vetta nord Cavallo e 2 Gobbe scendendo dal Contrario
Rocce sporgenti in cresta est Contrario e Pisanino
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
3 Gobbe Cavallo scendendo dal Contrario
Vetta nord Cavallo e 3 Gobbe scendendo dal Contrario più da vicino
Foce Monte Cavallo da ultimi metri cresta Est Contrario
2 Lame di roccia e 2 gobbe Cavallo
Foce Monte Cavallo da sotto
Pisanino e Zucchi di Cardeto scendendo verso Orto di Donna
Monte Contrario scendendo verso Orto di Donna
Elisoccorso sul Canale delle Rose
Faggeta andando verso Rifugio Orto di Donna
Monte Contrario scendendo dalla marmifera
Monte Contrario scendendo dalla marmifera più da vicino
Cavallo e Contrario scendendo dalla marmifera
Primo piano Zucchi di Cardeto scendendo dalla marmifera
Primo piano Pisanino dalla marmifera
Primo piano Zucchi di Cardeto scendendo dalla marmifera
Pisanino riflesso in pozza d'acqua su marmifera
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Imagine there's no countries.
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- psiconauta
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Re: monte contrario
....perchè dovevi salirlo al contrario !soundofsilence wrote:sicuramente il Monte più difficile da raggiungere tra quelli da me saliti in Apuane
scherzi a parte, bellissimo !
bellissime viste sulle altre cime (e che cime ) del circondario e senz'altro una salita che immagino dia parecchia soddisfazione..........mi fa morire pure il cartello di vetta che sembra buttato lì..... .....comunque se ci dovessi andare lo girerei senza dubbio......al contrario !
stavo giusto pensando ieri che ho voglia di fare un giro Apuano, ma non c'è alcun pericolo che mi muova prima dell'equinozio
"ripido prato".... ........infatti poche foto dopo compare l'elisoccorso !
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
Re: monte contrario
Bellissimo , ma troppo affilato ed esposto per i miei gusti ...
Panorami davvero eccezionali .
Panorami davvero eccezionali .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]