6.3 km
dis. 1221 m.
..........o dell'escursionista esperto........
tornando in Val Sesia a prendere mia figlia che ha passato una settimana qui coi nonni, ho una bella giornata intera a disposizione, perciò opto per questo giro impegnativo ma sulla carta bello, partendo presto (alle 9, alla fine
![Uahauah :risataGrassa:](./images/smilies/icon_mrgreen1.gif)
![indiavolato :evil1:](./images/smilies/icon_evil1.gif)
mulattiera nel bosco con deviazione sulla sinistra per "caldaie di Otro", bel salto del torrente con cascata coreografica, salita sino ad un bivio, dove proseguendo in salita si giunge ai villaggi di Otro, tenendo invece la sinistra si compie un giro con pendenza più dolce costeggiando l'Otro sino a giungere all'Alpe d'Sender
Corno d'Sender e Alpe omonima
![Image](http://i65.tinypic.com/wkg6k3.jpg)
qui un altro bivio ci può far salire ai villaggi di Otro, sulla sinistra invece si prosegue per Alpe Tailly e laghi, con una salita piuttosto ripida che porta a Pian dell'Asino (Saccu Bode), ruderi di un alpeggio.......a questo proposito ho letto di una leggenda che parlava di un "uomo selvaggio" che sarebbe vissuto qui e che con un incantesimo avrebbe scacciato le streghe sul Corno Bianco...ho chiesto a diversi valligiani, ma senza successo....
il sentiero prosegue ripido sino all'Alpe Tailly, che sorge su un balcone che dà sulla valle........si dice che qui i valligiani usassero legare i bambini che giocavano per evitare che precipitassero......che sia vero o no, male non facevano......
![Laughing :lol:](./images/smilies/icon_lol.gif)
Alpe Tailly panorama Val d'Otro con Monte Tagliaferro e Alpe Sattal sullo sfondo
![Image](http://i65.tinypic.com/1zyhc87.jpg)
si prosegue salendo ancora con attenzione in certi tratti sino a raggiungere la conca che cinge i laghi Tailly inferiore e superiore
Pausa
![Cool 8)](./images/smilies/icon_cool.gif)
![Image](http://i67.tinypic.com/28b8h78.jpg)
Ora.....dopo rifocillamenti, abbronzature, rinvenimenti di ossa varie, peregrinazioni abbondanti, chiacchere con viandanti, si poneva la questione del rientro...........avevo letto infatti che, allungando un poco il percorso, risalendo un colletto lì dai laghi era possibile discendere verso il Bivacco Ravelli nei pressi del quale un sentiero portava alle frazioni di Otro, dall'altro versante.....
Corno di Pujo
![Image](http://i65.tinypic.com/2ch9b7o.jpg)
ravana lì, ravana là, infatti dopo un po' incrocio un segnale dell'Alta Via Tullio Guidoni che è proprio quello che dovrebbe portare al colletto, che intravedo.......a questo punto mi incammino, dico, facciamo una tirata in cima a sto colle per vedere se è fattibile la cosa.....seguendo bolli rossi su un'enorme pietraia giungo alla base del colle che inizio a risalire, anche se man mano che mi avvicino mi sembra sempre più ripido......sinchè mi ritrovo con una traccia grande come la scarpa e appeso all'erba con le mani, a pochi metri dalla cima del colletto ma con l'ansia, se proseguivo, di trovarmi a cavalcioni di 2 problemi !
i laghi Tailly da verso la sommità del colletto
![Image](http://i67.tinypic.com/315labp.jpg)
opto quindi rassegnato per il rientro dal sentiero dell'andata, interminabile discesa dopo la quale le mie ginocchia non mi rivolgeranno la parola per giorni (credo parlassero male di me tra di loro)
tra l'altro avevo letto descrizioni che parlavano di "tratti esposti" e devo dire che, se all'andata non m'era sembrato più di tanto, invece al ritorno ho notato maggiormente in effetti alcuni punti dove NON volete scivolare......'nsomma, direi di non portarci dei bambini, che poi, beh, i bimbi sono i vostri (almeno spero) e comunque certi mocciosi....(scherzo, dai...e in ogni caso mia figlia da Alagna mi fa delle leve che vedo sin dalla vetta...)
ero ormai così provato dalla discesa e deluso dalla non-salita che giunto dove spiana il sentiero ho deciso di salire sino ad Otro per vendicarmi su di una torta di mirtilli.
mi direte : ma cosa t'ha fatto la torta di mirtilli? eh, lo so, ma la vendetta è così, a volte chi c'è c'è
dopo l'attraversamento del torrente su di una passerella di legno, salita attraverso terreno soffice in un bel bosco sino ai pratoni di Otro, dove finalmente mi riposo....e siccome dicono che la vendetta è un piatto che va consumato freddo, anche se la crostata non è calda preferisco non rischiare, innaffiandola con una bella birra fresca artigianale del posto, scurissima
chiaccherando con i tipi del rifugio ritiro fuori la storia della leggenda del "Saccu Bode", col risultato di far emergere una storia di una leggenda di un tal Sacco, dell'Alpe Sacco, che girava con un sacco dove metteva un sacco di bambini, finchè una notte non incontrò il diavolo, che gliene diede un sacco, così se tornò a casa con le pive nel sacco e non andò mai più in giro col suo sacco
vabbè, non era proprio così, ma quasi
![Cool 8)](./images/smilies/icon_cool.gif)
Aloha
![Indian : Indian:](./images/smilies/indian.gif)