salita al Rifugio Mezzalama
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salita al Rifugio Mezzalama
Un pò in ritardo, descrivo brevemente la salita al rifugio Mezzalama compiuta all'inizio di agosto; partenza da Saint Jacques e salita tranquilla al pian di Verra inferiore (ca un'ora), da lì deviazione verso il Lago Bleu (altri 20 min) e risalita sul costone morenico, dove sbuchiamo all'interno del vallone un tempo occupato dal ghiacciaio, superamento del torrente e nuova salita sull'opposto costone morenico, che scavalcato porta ad incrociare per un brevissimo tratto la poderale di collegamento tra piani inferiore e superiore, ripresa del sentiero e risalita costante sul fianco della morena fino all'ultimo chilometro sulla crestina (peraltro facilissima) sempre della morena; in tutto 3 ore e mezza
Ecco alcune foto (le altre sono in gallery)
dai piani di verra...
impressionante vista sul vallone dove una volta c'era la morena
lo storico rifugio!
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dai piani di verra...
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- Marco S.
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Complimenti.. si tratta del mio primo rifugio, nonché del mio rifugio preferito da sempre!
Pensa che il fronte glaciale del Grande di Verra, nel 1821, scendeva oltre il Lago Blu.. Pensa che estensione e, purtroppo, che regressione.
Pensa che il fronte glaciale del Grande di Verra, nel 1821, scendeva oltre il Lago Blu.. Pensa che estensione e, purtroppo, che regressione.
Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
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In effetti ormai il ghiacciaio si ritira a vista d'occhio ogni anno, se solo si pensa che per arrivare al rifugio soprastante (il guide d'ayas) una volta si doveva attraversare un bel pezzo su ghiaccio, ora è pure segnalato come EE facendo proseguire quindi il sentiero numero 7, e a fine stagione si cammina solo su sfasciumi di pietre!
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Matteo mi consentirà sicuramente questa precisazione:
Da alcune foto di fine '800, a detta di una guida alpina locale, lo spessore del ghiaccio superava e di molto i bordi esterni del solco tra le due morene
Comunque il rif. Mezzalama col suo tetto a casetta ed i muri in legno ha sempre un aspetto accogliente e caldo, che contrasta col paesaggio severo circostante
senza tornare al 1821, ricordo bene che da ragazzo, negli anni 70, bastava risalire di poco la morena proprio sopra il Lago Blu per affacciarsi dall'alto sull'immane e tormentato Grande Ghiacciaio di Verra, e ricordo altrettanto bene le cordate in discesa dal Castore e dal Polluce che arrivavano legate praticamente fino al rifugio, i ramponi in mano (li levavano a breve distanza...)teo-85 wrote:
impressionante vista sul vallone dove una volta c'era [s]la morena[/s] il ghiacciaio
Da alcune foto di fine '800, a detta di una guida alpina locale, lo spessore del ghiaccio superava e di molto i bordi esterni del solco tra le due morene
Comunque il rif. Mezzalama col suo tetto a casetta ed i muri in legno ha sempre un aspetto accogliente e caldo, che contrasta col paesaggio severo circostante
.
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...a predicar la pace
ed a bandir la guerra
la pace tra gli oppressi
la guerra all'oppressor
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- Marco S.
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Ciao Wolf, è sempre un vero piacere sentirti!,
ho visto a mia volta quelle fotografie..
Se vogliamo allargare il discorso alla storia del magnifico Mezzalama, qui c'è qualche spunto,
http://www.varasc.it/Mezzalama.htm
mentre per quanto concerne il Grande di Verra, ne troverete altri qui,
http://www.varasc.it/Ghiacciaio%20Verra.htm
Infine non posso non citare due grandissimi glaciologi, due scienziati che hanno veramente contribuito a sviluppare l'attuale disciplina scientifica in materia di ghiacciai (almeno in Italia), il mio conterraneo piemontese Federico Sacco
http://www.varasc.it/federico_sacco%20vita.htm
ed il suo collega di Ejola, il celebre Umberto Monterin,
http://www.varasc.it/umberto_monterin.htm
ho visto a mia volta quelle fotografie..
Se vogliamo allargare il discorso alla storia del magnifico Mezzalama, qui c'è qualche spunto,
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Infine non posso non citare due grandissimi glaciologi, due scienziati che hanno veramente contribuito a sviluppare l'attuale disciplina scientifica in materia di ghiacciai (almeno in Italia), il mio conterraneo piemontese Federico Sacco
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Marco S.
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Bella gita e belle foto. Interessanti le note di Wolf e di Marco s. Oggi visitando il museo delle Alpi a Bard, ho letto che i ghiacciai si sono ritirati del 40%
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
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- Marco S.
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gecko wrote:Bella gita e belle foto. Interessanti le note di Wolf e di Marco s. Oggi visitando il museo delle Alpi a Bard, ho letto che i ghiacciai si sono ritirati del 40%
E' purtroppo vero.. O meglio, la cosa più significativa è questa: persiste un trend negativo dal 2003, ovviamente in assenza dei dati per l'anno in corso.
Io ho avuto la fortuna di conoscere persone INCREDIBILI, e lo sottolineo, al CNR di Torino che mi hanno veramente gratificato nel "lavoro" no-profit del mio sito, nel corso del 2007 e 2008, e vi consiglio di ricorrere ad essi per eventuali informazioni supplementari.
Io sono più sul versante storico.. Colleziono e ricerco, tra le altre cose, i bollettini del Comitato Glaciologico, come questi,
http://www.varasc.it/federico_sacco%20Verra.htm
http://www.varasc.it/umberto_monterin1914.htm
http://www.varasc.it/umberto_monterin%20Variazioni.htm
perché è in questo genere di testi, appartenente a questa "prima età scientifica" vera e propria, che si trovano le basi fondamentali per comprendere quel che sta succedendo al giorno d'oggi.
Esiste poi un bel sito, Kiry.it (con riferimento ad un toponimo, un luogo, magnifico..!),
http://www.kiry.it/
ma temo non sia più controllato, perché spesso vi trovo tracce di spammers. Il sito risale al 1998, se ben ricordo, non era affatto male.
Io comunque sono lieto di aver potuto riportare, per un momento, alla memoria i nomi di due dei miei massimi eroi - Federico Sacco ed Umberto Monterin. Grazie per l'inaspettata opportunità a Teo ed agli altri amici del forum.
Marco S.
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C'entra poco, e mi scuso per la curiosità, ma nel mio stesso link leggo questo articolo del professor Alessandro Roccati,
Campagna glaciologica nelle Alpi Marittime durante l’estate 1913,
..non si tratterà per caso di un parente di un nostro più che celebre iscritto?
Perché nel tal caso avrei bisogno di intavolare una bella discussione..
Campagna glaciologica nelle Alpi Marittime durante l’estate 1913,
..non si tratterà per caso di un parente di un nostro più che celebre iscritto?
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Marco S.
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- Alexander
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...
...in realtà no... questa cosa mi stupisce anche... approfondirò !!! (non è che sia un cognome molto diffuso... e nemmeno il tema è molto diffuso... pensa te!)
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
- Marco S.
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Re: ...
Alexander wrote:...in realtà no... questa cosa mi stupisce anche... approfondirò !!! (non è che sia un cognome molto diffuso... e nemmeno il tema è molto diffuso... pensa te!)
Alexander, se ti ho scovato io un sì illustre antenato,
cosa vinco?
Marco S.
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Giusto Wolf, è vero, il ghiacciaio si estendeva fino ai quei limiti, purtroppo per colpe anagrafiche (troppo giovane ) non sono riuscito a vedere le montagne prima dell'85, anche se i miei mi raccontano spesso che almeno 40 anni fa anche solo la salita al rifugio Mezzalama era impresa non da poco (bisognava andare su vestiti tutti pesanti, pure in agosto!); nella zona inoltre ci sono molti blocchi di roccia ben levigati che sono che sono letteralmente sbiancati, cioè non hanno quel colore scuro di roccia, evidente segno di come siano stati scoperti dal ghiacciaio che si ritira.
Aggiungo che quello stesso giorno, poco prima di tornare, abbiamo udito e visto un pezzo di ghiaccio della crepacciata terminale che si era staccato di netto
Complimenti a Marco per le dettagliatissime informazioni
Aggiungo che quello stesso giorno, poco prima di tornare, abbiamo udito e visto un pezzo di ghiaccio della crepacciata terminale che si era staccato di netto
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- Marco S.
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Grazie, complimenti a te per le foto e la gita!
Stamani ero alla Trecare, partito alle 5 perchè lavoro.. in effetti pensavo, guardando i ghiacciai, che esiste da sempre un loro tran tran millenario, estensione e scomparsa e nuova estensione. Il problema è vedere come questa fase regressiva sia veloce.
Stamani ero alla Trecare, partito alle 5 perchè lavoro.. in effetti pensavo, guardando i ghiacciai, che esiste da sempre un loro tran tran millenario, estensione e scomparsa e nuova estensione. Il problema è vedere come questa fase regressiva sia veloce.
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- Littletino
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Per il secondo giorno di permanenza in Val d’Ayas andiamo sul classico che di più non si può:
Lago Blu con prosecuzione al Rifugio Mezzalama.
Partenza un po’ confusa dal piazzale della funivia di Frachey (per via dei pochi parcheggi disponibili e dei divieti demenziali sul piazzale subito prima di Saint Jacques) e dopo aver attraversato il paesello imbocchiamo la larga pista che conduce al lago Blu.
Saliamo in compagnia di numerose famigliole, anziani e bambini: ma è una festa, e il bosco è bellissimo.
Sono contento di fare questo tratto, che anni orsono, lanciato all’assalto del Polluce con pernotto al rifugio Guide della Val D'Ayas, avevo saltato con il trasporto taxi ai piani di Verra superiori.
Dopo i Piani di Verra inferiori proseguiamo al lago Blu, dove non ci fermiamo a causa dell’eccessivo affollamento: va bene la festa, ma adesso basta, troppa gente ci ha stufato.
Si attraversa il torrente formato dallo scioglimento del sovrastante ed incombente ghiacciaio di Verra e scavalcatone la morena ci si riporta sulla strada sterrata che arriva ai Piani di Verra Superiori.
Da qui in avanti riconosco i luoghi, sono passati appena 7 anni, ma per me tante cose sono cambiate nel frattempo.
Pochi adesso salgono con noi verso il rifugio, ma incontriamo anche diversi escursionisti che tornano dal Rifugio Mezzalama, e sono tutti contenti.
Gli si legge in volto e si coglie dalle battute che fanno la soddisfazione di una bella gita, e ne hanno ragione: bello salire al Mezzalama.
Si sale ripidi su ottimo sentiero dapprima per prati e poi sulla bellissima cresta della morena di sinistra, con viste magnifiche sui ghiacciai che si fanno sempre più vicini.
Dopo qualche saliscendi la rampa finale e l’arrivo al rifugio a 3036m.
Il rifugio è in legno ed è antico, storia dell’alpinismo che la tocchi.
Si fiuta l'alta montagna, che comincia da qui.
Una Moretti accompagna i panini e ci prepara al ritorno.
Lunga discesa con la povera caviglia che comincia a soffrire dal lago e arriva alla macchina urlando il suo disappunto: vabbè dài, domani facciamo qualcosa di più leggero, ma oggi è stato proprio bello.
Lago Blu con prosecuzione al Rifugio Mezzalama.
Partenza un po’ confusa dal piazzale della funivia di Frachey (per via dei pochi parcheggi disponibili e dei divieti demenziali sul piazzale subito prima di Saint Jacques) e dopo aver attraversato il paesello imbocchiamo la larga pista che conduce al lago Blu.
Saliamo in compagnia di numerose famigliole, anziani e bambini: ma è una festa, e il bosco è bellissimo.
Sono contento di fare questo tratto, che anni orsono, lanciato all’assalto del Polluce con pernotto al rifugio Guide della Val D'Ayas, avevo saltato con il trasporto taxi ai piani di Verra superiori.
Dopo i Piani di Verra inferiori proseguiamo al lago Blu, dove non ci fermiamo a causa dell’eccessivo affollamento: va bene la festa, ma adesso basta, troppa gente ci ha stufato.
Si attraversa il torrente formato dallo scioglimento del sovrastante ed incombente ghiacciaio di Verra e scavalcatone la morena ci si riporta sulla strada sterrata che arriva ai Piani di Verra Superiori.
Da qui in avanti riconosco i luoghi, sono passati appena 7 anni, ma per me tante cose sono cambiate nel frattempo.
Pochi adesso salgono con noi verso il rifugio, ma incontriamo anche diversi escursionisti che tornano dal Rifugio Mezzalama, e sono tutti contenti.
Gli si legge in volto e si coglie dalle battute che fanno la soddisfazione di una bella gita, e ne hanno ragione: bello salire al Mezzalama.
Si sale ripidi su ottimo sentiero dapprima per prati e poi sulla bellissima cresta della morena di sinistra, con viste magnifiche sui ghiacciai che si fanno sempre più vicini.
Dopo qualche saliscendi la rampa finale e l’arrivo al rifugio a 3036m.
Il rifugio è in legno ed è antico, storia dell’alpinismo che la tocchi.
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Una Moretti accompagna i panini e ci prepara al ritorno.
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"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
- Marco S.
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Grandissimi...
Il mio rifugio preferito, da sempre!
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Marco S.
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Quoto!!Marco S. wrote:Grandissimi...
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Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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- Sub-Comandante
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Il rifugio Mezzalama è il più bello di tutta la valle!!!
il sentiero che risale la morena mi è sempre piaciuto e noi di Ca' Zena lo abbiamo sempre utilizzato come banco di prova per testare l'allenamento. Dai Pian di Verra Superiori parte sempre la gara!
il sentiero che risale la morena mi è sempre piaciuto e noi di Ca' Zena lo abbiamo sempre utilizzato come banco di prova per testare l'allenamento. Dai Pian di Verra Superiori parte sempre la gara!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Marco S.
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Sub-Comandante wrote:Il rifugio Mezzalama è il più bello di tutta la valle!!!
il sentiero che risale la morena mi è sempre piaciuto e noi di Ca' Zena lo abbiamo sempre utilizzato come banco di prova per testare l'allenamento. Dai Pian di Verra Superiori parte sempre la gara!
Sono passato dal Mezzalama proprio oggi, di ritorno dalla Roccia Nera, salutando con dispiacere i miei amici gestori... ora mi trovo in quel di Biella. Nel cambio, devo dire, ci ho perso!
Marco S.
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- amadablam
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
....li hai salutati anche da parte ns????Marco S. wrote:Sub-Comandante wrote:Il rifugio Mezzalama è il più bello di tutta la valle!!!
il sentiero che risale la morena mi è sempre piaciuto e noi di Ca' Zena lo abbiamo sempre utilizzato come banco di prova per testare l'allenamento. Dai Pian di Verra Superiori parte sempre la gara!
Sono passato dal Mezzalama proprio oggi, di ritorno dalla Roccia Nera, salutando con dispiacere i miei amici gestori... ora mi trovo in quel di Biella. Nel cambio, devo dire, ci ho perso!
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
...ora che vedo le foto...mi spiace un pò di non esserci stata..
spero che nel futuro capiterà l'occasione
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Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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- Marco S.
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
serena wrote:...ora che vedo le foto...mi spiace un pò di non esserci stata..
spero che nel futuro capiterà l'occasione
Non ho dubbi.. tu ci metti un'ora e mezza!
Mi raccomando, nel caso, chiamami che andiamo su insieme con Vittorio!
Marco S.
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
speriamo di metterci così poco......così già che saremo lì ...si potrebbe proseguire per il Lambronecca.....Marco S. wrote:serena wrote:...ora che vedo le foto...mi spiace un pò di non esserci stata..
spero che nel futuro capiterà l'occasione
Non ho dubbi.. tu ci metti un'ora e mezza!
Mi raccomando, nel caso, chiamami che andiamo su insieme con Vittorio!
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
e fatti un 4000, belin...che è + bello che correre!!!!!!!!!!!!serena wrote:speriamo di metterci così poco......così già che saremo lì ...si potrebbe proseguire per il Lambronecca.....Marco S. wrote:serena wrote:...ora che vedo le foto...mi spiace un pò di non esserci stata..
spero che nel futuro capiterà l'occasione
Non ho dubbi.. tu ci metti un'ora e mezza!
Mi raccomando, nel caso, chiamami che andiamo su insieme con Vittorio!
Ho capito ti ci porto .....(se ti fidi)
Namaste
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Ma anche andando più tranquilli si raggiunge tranquillamente il Lambroneccaserena wrote:speriamo di metterci così poco......così già che saremo lì ...si potrebbe proseguire per il Lambronecca.....Marco S. wrote:serena wrote:...ora che vedo le foto...mi spiace un pò di non esserci stata..
spero che nel futuro capiterà l'occasione
Non ho dubbi.. tu ci metti un'ora e mezza!
Mi raccomando, nel caso, chiamami che andiamo su insieme con Vittorio!
Tu ci metteresti di sicuro così poco comunque!
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che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
Re: salita al Rifugio Mezzalama
eh.......sì ...mi piacerebbeamadablam wrote:e fatti un 4000, belin...che è + bello che correre!!!!!!!!!!!!
se non dovessi fidarmi di te ...non dovrei fidarmi di nessuno mi saamadablam wrote:Ho capito ti ci porto .....(se ti fidi)
quindi .....quando vuoi!!!!
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
A proposito, il Guide è aperto fino al giorno 10. Abbiamo chiesto ieri.
Cara Serena è stato davvero un piacere camminare con voi quest'estate... hai visto le foto nell'album fotografico amici del sito? Ne abbiam fatti di bei giretti.
Cara Serena è stato davvero un piacere camminare con voi quest'estate... hai visto le foto nell'album fotografico amici del sito? Ne abbiam fatti di bei giretti.
Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
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- amadablam
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
serena wrote:eh.......sì ...mi piacerebbeamadablam wrote:e fatti un 4000, belin...che è + bello che correre!!!!!!!!!!!!
se non dovessi fidarmi di te ...non dovrei fidarmi di nessuno mi saamadablam wrote:Ho capito ti ci porto .....(se ti fidi)
quindi .....quando vuoi!!!!
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
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"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
Re: salita al Rifugio Mezzalama
Anche noi ci siamo molto divertiti.....Marco S. wrote: Cara Serena è stato davvero un piacere camminare con voi quest'estate... hai visto le foto nell'album fotografico amici del sito? Ne abbiam fatti di bei giretti.
Ci manca molto ..la val d'Ayas....
Le foto le ho viste ma non credo tutte..
Sono....tantissime!!!!!!!
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
- Marco S.
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
serena wrote:Anche noi ci siamo molto divertiti.....Marco S. wrote: Cara Serena è stato davvero un piacere camminare con voi quest'estate... hai visto le foto nell'album fotografico amici del sito? Ne abbiam fatti di bei giretti.
Ci manca molto ..la val d'Ayas....
Le foto le ho viste ma non credo tutte..
Sono....tantissime!!!!!!!
Mai abbastanza... Comunque sì, un bel Mezzalama in autunno non sarebbe male. Forse avrò due amici in Ayas nei weekend, sento anche loro nel caso!
Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Che meraviglia!!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
Re: salita al Rifugio Mezzalama
Rispolvero il topic con la descrizione di quello che posso definire per me una giornata di fine agosto da ricordare, per via della salita non solo al Mezzalama, ma al proseguimento del sentiero fino al Guide d'Ayas (raggiunto per la prima volta:esclamativo: ) che oramai a fine stagione diventa un itinerario da EE (anche se ho dovuto fare i conti con il ghiaccio per la prima volta...ma più in là vi dirò meglio...); quindi se fosse il caso, i moderatori possono cambiare il titolo con "salita al Mezzalama e Guide d'Ayas" così da farne un blocco unico...
Premetto che ho coinvolto in questa avventura mio padre (all'età di quasi 70 anni, ha raggiunto la quota più alta in vita...) che mi ha anche fatto da compagnia e ci siam sostenuti l'un con l'altro nella salita...
Partenza intorno alle 8 dalla parte finale della sterrata all'altezza dell'arrivo della funicolare di Frachey, e, passando vicino ai due rifugi Ferraro e Guide Frachey, imbocchiamo il sentiero che conduce al pian di Verra; arrivati al pianoro, proseguiamo sulla carrareccia e deviamo per il Lago Blu, lungo il senitero incontriamo già le prime persone che si fermeranno solo al Lago per il consueto pic-nic...
La cosa che inizia a farmi pensare è la macanza di vento totale, sarà una giornata calda, anzi caldissima...
Oltrepassiamo quindi il Lago e proseguiamo sul sentiero, che dopo aver passato l'impetuoso torrente sbuca sulla parte alta della sterrata diretta ai pian di Verra superiore; successivamente imbocchiamo nuovamente il sentiero n.7 (in modo definitivo) poco più avanti, dove la palina indica ancora 4 ore e mezza per il Guide.... sono le 10 meno venti, ci consultiamo con mio padre per capire se non sia troppo tardi, ma decidiamo di rimandare la discussione al Mezzalama...
Saliamo così lungo il senitiero sul fianco della morena, ove la vegetazione a pascolo sembra crescere a vista d'occhio...
quando sbuchiamo sull'intaglio ci accorgiamo di come l'interno della morena ormai siano solo pietre e pietroni, il ghiacciao è regredito molto più in su
Continuiamo la salita, e ammiriamo come al di sotto del piccolo ghiacciaio di Verra si stia andando a formare un lago abbastanza grande, e poco più su un'altra pozza (forse un lago effimero...)
Arriviamo all'ultima rampa prima del Mezzalama, dove ci fermiamo per una micropausa con barrette al cioccolato al latte, che finiremo di consumare poco più su al Mezzalama
Dal rifugio scorgiamo l'altro e notiamo più o meno la traccia, il meteo è ottimo, non una nuvola in cielo (e non c'è vento!), quindi un rapido consulto con mio padre e riprendiamo il cammino.
E da qui inizia la parte più dura (si fa per dire...) dell'itinerario, con il superamento banale delle prime rocce levigate (ma con i passaggi ottimamente segnalati), fino ad arrivare ad un poggio ove il sentiero spiana... dietro però scorgiamo un micro-laghetto (pure questo mi sa effimero...) che chiude una lingua di neve/ghiaccio (o quel che ne resta...); la traccia parrebbe atraversare la lingua nel punto meno pendente, ma c'è anche chi passa a valle contornando il laghetto e guadando sull'emissario, che però esce con una cascatella verso valle...
Io avevo portato nello zaino quei rampocini a quattro punte, da applicare giusto sotto gli scarponi; la traccia sulla neve di per sè non sembrerebbe infida, ma non si sa mai... così, dopo qualche minuto, attraversiamo anche questo piccolo ostacolo, e risaliamo la spalla detritica che si trova sotto al rifugio; mio padre prosegue più lentamente un po' dietro, risente un po' dell'altitudine, ma mi dice tutto ok, va su con il suo passo... fino ad arrivare all'ultimo "strappo" dotato di attrezzature e corde fisse... iniziamo a con i primi gradoni, e improvvismanete ecco ciò che non ti apsetti: forse un movimento sbagliato o un pio' di stanchezza, fatto sta che giro male il braccio e un dolore lancinante mi coglie tra gomito e spalla! cerco di tenere il sangue freddo... mio padre, subito dietro me, si accorge che qualcosa non va, provo a rilassarmi, stendo bene il braccio, magari è solo un crampo improvviso, provo a tirarlo; in più in quel momento non c'era nessuno a passare sul sentiero... dovrò attendere almeno 20 minuti, con il rifugio praticamente sopra la mia testa, per far riprendere una buona reattività al muscolo... riesco comunque a riprendere il cammino (o meglio l'arrampicata, è quasi in verticale il tratto finale), lentamente e con calma... raggiungiamo così il rifugio delle Guide d'Ayas per le 13 e mezza; 5 ore e mezza di salita totale; e arrivato lì mi sembra di poter toccare un'altro mondo: il ghiacciaio è ora lì davanti, osservo i tanti alpinisti che ci sono, carichi di tutta l'attrezzatura... accarezzo solo con la mente quel mondo dell'alta quota, e sento respirare un'aria diversa... tutto mi sembra molto placido e relativamente tranquillo... d'imporvviso però, mentro sosto sulla panchina esterna, si sente un boato fortissimo, il ghiacciaio è vivo! Un blocco squadrato si stacca da una cornice pensile, tra il Verra e la gobba di Rollin...
La visuale è quasi totale...
qui alcuni quotazerini potranno riconsocere vette "note" (vero Barbara, Roby, Alec e altri?)
ed ecco il rifugio
e i suoi "abitanti"...
verso valle...
Al ritorno, dopo aver consumato il nostro pranzo di ben due tramezzini un poco schiacciati nello zaino e un the caldo del rifugio, ridiscendiamo con molta cautela al Mezzalama, facendo attenzione allo sfasciume all'inizio, e poi all'infida vedretta di neve/ghiaccio, che sta andando a sciogliersi come un gelato... il guado a valle del micro-laghetto è diventato impraticabile, quindi cerchiamo di passare il più velocemente possibile sulla traccia... arriviamo alle rocce liscie sopra al Mezzalama, e poi al rifugio stesso, dove facciamo merenda con l'ennesima barretta di cioccolato al latte
Dopo il sentiero diventa una lunghissima discesa fino ai pian di Verra, intervallata però da una piacevole sorpresa: un branco di 4 stambecchi si riposa e pascola lungo il fianco terminale della morena...
ma non è ancora finita: dal pian di Verra, ci aspetta ancora un traversone di un'ora verso Resy e poi verso l'arrivo della funicolare... e qui le gambe fan sentire l'acido lattico
Nel complesso, escursione che non dimenticherò, ambiente superbo e visuali ravvicinate del ghiacciaio
Premetto che ho coinvolto in questa avventura mio padre (all'età di quasi 70 anni, ha raggiunto la quota più alta in vita...) che mi ha anche fatto da compagnia e ci siam sostenuti l'un con l'altro nella salita...
Partenza intorno alle 8 dalla parte finale della sterrata all'altezza dell'arrivo della funicolare di Frachey, e, passando vicino ai due rifugi Ferraro e Guide Frachey, imbocchiamo il sentiero che conduce al pian di Verra; arrivati al pianoro, proseguiamo sulla carrareccia e deviamo per il Lago Blu, lungo il senitero incontriamo già le prime persone che si fermeranno solo al Lago per il consueto pic-nic...
La cosa che inizia a farmi pensare è la macanza di vento totale, sarà una giornata calda, anzi caldissima...
Oltrepassiamo quindi il Lago e proseguiamo sul sentiero, che dopo aver passato l'impetuoso torrente sbuca sulla parte alta della sterrata diretta ai pian di Verra superiore; successivamente imbocchiamo nuovamente il sentiero n.7 (in modo definitivo) poco più avanti, dove la palina indica ancora 4 ore e mezza per il Guide.... sono le 10 meno venti, ci consultiamo con mio padre per capire se non sia troppo tardi, ma decidiamo di rimandare la discussione al Mezzalama...
Saliamo così lungo il senitiero sul fianco della morena, ove la vegetazione a pascolo sembra crescere a vista d'occhio...
quando sbuchiamo sull'intaglio ci accorgiamo di come l'interno della morena ormai siano solo pietre e pietroni, il ghiacciao è regredito molto più in su
Continuiamo la salita, e ammiriamo come al di sotto del piccolo ghiacciaio di Verra si stia andando a formare un lago abbastanza grande, e poco più su un'altra pozza (forse un lago effimero...)
Arriviamo all'ultima rampa prima del Mezzalama, dove ci fermiamo per una micropausa con barrette al cioccolato al latte, che finiremo di consumare poco più su al Mezzalama
Dal rifugio scorgiamo l'altro e notiamo più o meno la traccia, il meteo è ottimo, non una nuvola in cielo (e non c'è vento!), quindi un rapido consulto con mio padre e riprendiamo il cammino.
E da qui inizia la parte più dura (si fa per dire...) dell'itinerario, con il superamento banale delle prime rocce levigate (ma con i passaggi ottimamente segnalati), fino ad arrivare ad un poggio ove il sentiero spiana... dietro però scorgiamo un micro-laghetto (pure questo mi sa effimero...) che chiude una lingua di neve/ghiaccio (o quel che ne resta...); la traccia parrebbe atraversare la lingua nel punto meno pendente, ma c'è anche chi passa a valle contornando il laghetto e guadando sull'emissario, che però esce con una cascatella verso valle...
Io avevo portato nello zaino quei rampocini a quattro punte, da applicare giusto sotto gli scarponi; la traccia sulla neve di per sè non sembrerebbe infida, ma non si sa mai... così, dopo qualche minuto, attraversiamo anche questo piccolo ostacolo, e risaliamo la spalla detritica che si trova sotto al rifugio; mio padre prosegue più lentamente un po' dietro, risente un po' dell'altitudine, ma mi dice tutto ok, va su con il suo passo... fino ad arrivare all'ultimo "strappo" dotato di attrezzature e corde fisse... iniziamo a con i primi gradoni, e improvvismanete ecco ciò che non ti apsetti: forse un movimento sbagliato o un pio' di stanchezza, fatto sta che giro male il braccio e un dolore lancinante mi coglie tra gomito e spalla! cerco di tenere il sangue freddo... mio padre, subito dietro me, si accorge che qualcosa non va, provo a rilassarmi, stendo bene il braccio, magari è solo un crampo improvviso, provo a tirarlo; in più in quel momento non c'era nessuno a passare sul sentiero... dovrò attendere almeno 20 minuti, con il rifugio praticamente sopra la mia testa, per far riprendere una buona reattività al muscolo... riesco comunque a riprendere il cammino (o meglio l'arrampicata, è quasi in verticale il tratto finale), lentamente e con calma... raggiungiamo così il rifugio delle Guide d'Ayas per le 13 e mezza; 5 ore e mezza di salita totale; e arrivato lì mi sembra di poter toccare un'altro mondo: il ghiacciaio è ora lì davanti, osservo i tanti alpinisti che ci sono, carichi di tutta l'attrezzatura... accarezzo solo con la mente quel mondo dell'alta quota, e sento respirare un'aria diversa... tutto mi sembra molto placido e relativamente tranquillo... d'imporvviso però, mentro sosto sulla panchina esterna, si sente un boato fortissimo, il ghiacciaio è vivo! Un blocco squadrato si stacca da una cornice pensile, tra il Verra e la gobba di Rollin...
La visuale è quasi totale...
qui alcuni quotazerini potranno riconsocere vette "note" (vero Barbara, Roby, Alec e altri?)
ed ecco il rifugio
e i suoi "abitanti"...
verso valle...
Al ritorno, dopo aver consumato il nostro pranzo di ben due tramezzini un poco schiacciati nello zaino e un the caldo del rifugio, ridiscendiamo con molta cautela al Mezzalama, facendo attenzione allo sfasciume all'inizio, e poi all'infida vedretta di neve/ghiaccio, che sta andando a sciogliersi come un gelato... il guado a valle del micro-laghetto è diventato impraticabile, quindi cerchiamo di passare il più velocemente possibile sulla traccia... arriviamo alle rocce liscie sopra al Mezzalama, e poi al rifugio stesso, dove facciamo merenda con l'ennesima barretta di cioccolato al latte
Dopo il sentiero diventa una lunghissima discesa fino ai pian di Verra, intervallata però da una piacevole sorpresa: un branco di 4 stambecchi si riposa e pascola lungo il fianco terminale della morena...
ma non è ancora finita: dal pian di Verra, ci aspetta ancora un traversone di un'ora verso Resy e poi verso l'arrivo della funicolare... e qui le gambe fan sentire l'acido lattico
Nel complesso, escursione che non dimenticherò, ambiente superbo e visuali ravvicinate del ghiacciaio
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Re: salita al Rifugio Mezzalama
Bravi ! Bella salitona .Complimenti al babbo E' una zona che non conosco però evidentemente bellissima
Per fortuna il tuo piccolo incidente si è risolto per il meglio .
Per fortuna il tuo piccolo incidente si è risolto per il meglio .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Maury76
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Complimenti e a te e a tuo padre
E' stupendo poter condividere certi spettacoli con un proprio caro...io porto nel cuore ogni singola gita fatta con mio padre
Bella gita e molto belle le foto
E' stupendo poter condividere certi spettacoli con un proprio caro...io porto nel cuore ogni singola gita fatta con mio padre
Bella gita e molto belle le foto
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Complimenti e a te e a tuo padre
E' stupendo poter condividere certi spettacoli con un proprio caro...io porto nel cuore ogni singola gita fatta con mio padre
Bella gita e molto belle le foto
a Maury e a Daniele; ne avevo parlato con mio padre già all'inizio di agosto, e l'avevamo un po' studiata a tavolino, ma lui aveva il piccolo problema dell'incedere dell'età, e non sapeva se le gambe lo avrebbero soretto... (nonostante la pesante naja fatta di lunghe marce negli alpini di Aosta da giovane...) però alla fine c'è riuscito! E non ha avuto poi grosse difficoltà per la quotaBravi ! Bella salitona .Complimenti al babbo E' una zona che non conosco però evidentemente bellissima
Per fortuna il tuo piccolo incidente si è risolto per il meglio .
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- amadablam
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
il Rif Otorino Mezzalama è un rifugio storico!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Namaste
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Re: salita al Rifugio Mezzalama
Ciao a tutti,
ci sono dei posti bellissimi da quelle parti e il rifugio Mezzalama è uno di questi.
ayastrekking.it/escursione13.php
Ecco qua alcuni dettagli a riguardo.
Saluti a tutti.
__________________
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ci sono dei posti bellissimi da quelle parti e il rifugio Mezzalama è uno di questi.
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Saluti a tutti.
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