Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Prado.htm
Sabato 19-9-2020: Case Civago (1070) – Rifugio San Leonardo (1240) – Passo delle Forbici (1560) – Le Forbici (1805) – Bocca di Massa (1800) – Monte Cella (1925) – Passo degli Scaloni (1915) – Monte Vecchio (1970) – Passo Monte Vecchio (1925) – Monte Prado (2050) – Sella Monte Prado (1910) – Lago Bargetana (1780) – Passo Lama Lite (1780) – Rifugio Segheria (1430) – Case Civago (1070).
Partecipanti: Em, Ornella e soundofsilence.
Lunghezza: 18 Km. circa.
Dislivello: 1200 m. circa.
Difficoltà: tutto E, un tratto ripido evitabile scendendo dal Monte Prado.
Percorso in macchina: Da Genova si prende l’autostrada a12 fino ad Aulla, quindi si imbocca la SS62 per il Cerreto e la si segue passando Fivizzano e quindi arrivando al valico. Si scende quindi fino a Castelnuovo nei Monti, dove si continua sulla SS63, per poi prendere a destra per Gatta. Arrivati a Gatta, subito dopo il paese, si prende a destra per Villa Minozzo, dove al successivo bivio prendiamo a destra per Governara e Civago. Giunti a Governara prseguiamo per Febbio, dove proseguiamo per Cervarolo e Civago. Infine a Civago prendiamo a destra la deviazione segnalata per Case Civago, quindi proseguiamo dritti, evitando la deviazione a destra che sale alle case, ma proseguendo invece sulla strada principale, che si fa quindi sterrata e in breve arriva fino ad un parcheggio, dove lasciamo la macchina.
Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla sterrata per giungere ad un bivio dopo poco più di un Km, dove prendiamo a sinistra per il Rifugio San Leonardo, che raggiungiamo in breve.
Dal rifugio scendiamo brevemente fino al torrente Dolo, presso il quale troviamo un bivio, dove prendiamo a sinistra su un ponte di tronchi di legno. Guadiamo quindi il Riaccio delle Forbici e prendiamo a salire nel bosco, a tratti ripidamente. A quota 1500, poco prima di un monumento ai partigiani posto sulla sinistra sotto il sentiero, imbocchiamo sulla destra una scorciatoia che permette di risparmiare quasi un Km. di strada. Con la scorciatoia raggiungiamo in breve un sentiero segnato che imbocchiamo verso destra, per giungere quindi, sulla strada asfaltata al Passo delle Forbici. Qui seguiamo la strada asfaltata verso destra, passando accando una cappelletta, per poi prendere a destra, dopo duecento metri circa, il sentiero segnato per il Monte Le Forbici. Il sentiero 00 appena imboccato segue quindi il crinale, passando alcune elevazioni, per giungere quindi sotto la vetta del Monte le Forbici, che il sentiero segnato taglia sulla destra poco più in basso, mentre noi seguiamo fedelmente il crinale per giungere in vetta, cosa che faremo anche per le vette successive che il sentiero segnato evita sempre a destra. Superate quindi Le Forbici, lasciamo quindi il sentiero sulla destra, per giungere in cima alla seguente elevazione senza nome, e scendere quindi alla Bocca di Massa, dove ritroviamo il sentiero 00, ma lo lasciamo nuovamente subito per seguire il crinale verso il Monte Cella, prima del quale tocchiamo un’altra vetta senza nome. Dal Monte Cella scendiamo quindi seguendo sempre fedelmente il crinale, fino al sentiero segnato e quindi subito al Passo degli Scaloni. Dal Passo abbandoniamo subito, per l’ennesima volta, il sentiero segnato, per prendere ancora il crinale verso il Monte Vecchio, dal quale poi scendiamo all’omonimo passo, dal quale seguiamo il sentiero 00 fino in vetta al Monte Prado. Dal Prado raggiungiamo quasi in piano un’anticima segnata da un ometto di pietre, che il sentiero evita scendendo sulla sinistra e compiendo un lungo giro. Dall’anticima scendiamo quindi verso destra su ripido sentiero, per ritrovare quello segnato alla Sella Monte Prado. Dalla Sella prendiamo a destra il sentiero che scende verso il Lago Bargetana e lo raggiungiamo, quindi attraversiamo l’emissario su ponticello e imbocchiamo il sentiero a sinistra, che scende fino ad una strada lastricata, che prendiamo verso destra. La strada, in leggera salita, raggiunge in breve il Passo di Lama Lite, dal quale scendiamo sull’altro versante e, al bivio segnato da cartelli, prendiamo a destra per il Rifugio Segheria. Il sentiero poi nel bosco si biforca, noi prendiamo verso sinistra, ma anche a destra andrebbe bene, i due sentieri, anche se dopo un bel po’, si ricongiungono, poco prima di un laghetto artificiale sulla destra, dopo il quale, in breve, giungiamo al rifugio Segheria e al gruppo di case che lo contorna. Qui con una deviazione a destra sulla sterrata che incrociamo prima del rifugio, si raggiunge una fonte. Non volendo raggiungere invece la fonte, si traversa la sterrata e si scende al Rifugio, per poi proseguire attraverso un portale in legno sul sentiero segnato verso Case Civago, come segnalato. Proseguendo quindi sul sentiero principale giungiamo, dopo oltre 1,5 Km, al primo bivio incontrato all’andata, dal quale torniamo sui nostri passi fino al parcheggio.
Conclusioni: gita appenninica piuttosto classica, prima in bei boschi di faggio, quindi su lungo crinale erboso, sempre piuttosto dolce, bello il lago della Bargetana. A parte questo non ci sono molti altri spunti di interesse, sarà che l’appennino non lo amo tantissimo, ma consiglierei la gita con neve, nella fioritura primaverile o con i colori autunnali, quando i dolci pendii sono arrossati dai cespugli di mirtillo.
Ornella sul ponte sul Dolo
Faggeta salendo al Passo Forbici
Faggeta salendo al Passo Forbici
Chiesina delle Forbici
Interno Chiesina delle Forbici
Monte Prado salendo alle Forbici
Sentiero e Le Forbici salendovi
Vista dal Cusna al Ravino salendo alle Forbici
Dalle Forbici al Monte Cella salendovi
Monte Cella e Vecchio salendo alle Forbici
Cippo in vetta alle Forbici
Alpi Apuane dalle Forbici
Monte Cella Monte Vecchio e Monte Prado da veta senza nome andando a Bocca di Massa
Monte Giovo da anticima Monte Cella
Sentiero verso vetta Monte Cella
Spada nella roccia in vetta Monte Cella e Alpi Apuane
Spada nella roccia in vetta Monte Cella e Alpi Apuane più da vicino
Pendici Monte Cella colorate da cespugli di mirtilli
Monte Prado dal Monte Vecchio
Monte Cella scendendo dal Monte Vecchio
Truna al Passo Monte Vecchio
Lago Bargetana dal Prado
Monte Cusna sopra Lago Bargetana dal Prado
Lago Bargetana scendendo dal Prado
Lago Bargetana scendendo dal Prado più da vicino
Lago Bargetana e Monte Cipolla
Morbide ondulazioni scendendo al Lago Bargetana
Cespugli di mirtilli e Monte Cusna
Lago Bargetana e Monte Cipolla
Parte centrale Lago Bargetana
Parte centrale Lago Bargetana ancora più da lontano
Casa Guardiano Abetina Reale
Monte Prado
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Re: Monte Prado
Del Prado ricordo queste cose: i maremmani liberi intorno alla cima, che mi sono stati alle calcagna per un po'; i sacchi pieni di mirtilli sparsi lungo il sentiero dal colle al lago e i fuoristrada pieni di sacchi di mirtilli (mi hanno poi spiegato che lì il mirtillo è un'industria pesante); la cuoca del Battisti; gli insetti luminescenti sulla strada; i bramiti dei cervi e le stelle nella notte senza luna; i due ragazzi olandesi a cui ho dovuto spiegare cos'era quella poltiglia gialla che ci avevano dato come contorno della carne (sembravano più entusiasti del vino); i cinghiali nutriti con gli scarti della cucina del Battisti.
Decisamente più bello l'anello del Cusna, dal Battisti per i prati di Sara.
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Re: Monte Prado
Io ho già dimenticato tutto...awretus wrote:Del Prado ricordo queste cose: i maremmani liberi intorno alla cima, che mi sono stati alle calcagna per un po'; i sacchi pieni di mirtilli sparsi lungo il sentiero dal colle al lago e i fuoristrada pieni di sacchi di mirtilli (mi hanno poi spiegato che lì il mirtillo è un'industria pesante); la cuoca del Battisti; gli insetti luminescenti sulla strada; i bramiti dei cervi e le stelle nella notte senza luna; i due ragazzi olandesi a cui ho dovuto spiegare cos'era quella poltiglia gialla che ci avevano dato come contorno della carne (sembravano più entusiasti del vino); i cinghiali nutriti con gli scarti della cucina del Battisti.
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