Medale-San Martino
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Medale-San Martino
Come forse avete compreso da tempo, amo/amiamo la zona del Lecchese,..in attesa di una bella nevicata (che quest'anno tarda a venire) che possa imbiancare il (piccolo) Liskamm delle Prealpi Lecchesi, messo nel mirino da tempo, .....gita tranquilla al Corno di Medale e al Crocione di San Martino.
A7 Ge-Mi. tangenziale O (Linate) seguire per SS36 Lecco uscite a Lecco centro e cercate il quartiere "Rancio alto " Via Quarto....chiedete (è sulla strada vecchia della VAl Sassina )
Attenzione il sentiero parte dal parcheggio Via Quarto NON posteggiate nel piazzale perchè è a disposizione per la Protezione Civile, trovate parcheggio lungo la strada.
Salite su una vietta ripida ancora asfaltata alla vs sin paramassi ...seguite sent 52...attenzione è un sentierino da prestare attenzione in caso di neve o pioggia in quanto si sviluppa a fianco del paretone del Medale...ripido stretto poco protetto esposto , in alcuni tratti trovate catene, arrivati ad un colletto alla vs sin..andate sul Medale vista spaziale su Lecco
Pizzo 3 Signori..etc...poi ritornate al valico e seguite per crestine rocciose , occhio sempre al sentiero ripido ed esposto, arrivate al "Crocione " del M.Te San Martino...........panorama spaziale (per chi come me/noi amiamoquesi posti) . Lecco, il lago Lario Corni di Canzo , Resegone, San Primo, Aralalta Zuccone Campelli, Resinelli Grignetta Moregallo, Olino, Croce di Muggio................
Discesa..dalla vetta del San Martino seguite le catene discesa sempre su sentiero ripido ed esposto...arrivate ad una chiesetta panoramicissima , da qui il sentiero è più agevole..fino a via Quarto..
da via Quarto alle due vette sono circa 800/900mt di dislivello dritti sulla vs testa...in poco tempo siete arrivate sulle loro cime.........
merencena al familiare Rif. C. Porta ai Resinelli...............tramonto mozzafiato su Resegone
a dopo le foto ...............
A7 Ge-Mi. tangenziale O (Linate) seguire per SS36 Lecco uscite a Lecco centro e cercate il quartiere "Rancio alto " Via Quarto....chiedete (è sulla strada vecchia della VAl Sassina )
Attenzione il sentiero parte dal parcheggio Via Quarto NON posteggiate nel piazzale perchè è a disposizione per la Protezione Civile, trovate parcheggio lungo la strada.
Salite su una vietta ripida ancora asfaltata alla vs sin paramassi ...seguite sent 52...attenzione è un sentierino da prestare attenzione in caso di neve o pioggia in quanto si sviluppa a fianco del paretone del Medale...ripido stretto poco protetto esposto , in alcuni tratti trovate catene, arrivati ad un colletto alla vs sin..andate sul Medale vista spaziale su Lecco
Pizzo 3 Signori..etc...poi ritornate al valico e seguite per crestine rocciose , occhio sempre al sentiero ripido ed esposto, arrivate al "Crocione " del M.Te San Martino...........panorama spaziale (per chi come me/noi amiamoquesi posti) . Lecco, il lago Lario Corni di Canzo , Resegone, San Primo, Aralalta Zuccone Campelli, Resinelli Grignetta Moregallo, Olino, Croce di Muggio................
Discesa..dalla vetta del San Martino seguite le catene discesa sempre su sentiero ripido ed esposto...arrivate ad una chiesetta panoramicissima , da qui il sentiero è più agevole..fino a via Quarto..
da via Quarto alle due vette sono circa 800/900mt di dislivello dritti sulla vs testa...in poco tempo siete arrivate sulle loro cime.........
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Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Medale-San Martino
questa è una...............buon 2015 da noi
e dal ns amico Luigi
Namaste
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Re: Medale-San Martino
molto bello ..mi manca una salita con vista lago..
...montagna vissuta,tempo per respirare... (Reinhard Karl)
"Quando le luci si spegneranno per sempre il mio popolo sarà ancora qui.Noi abbiamo le nostre antiche usanze.Sopravviveremo."
(Nuvola Rossa,capo Sioux)
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- amadablam
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Re: Medale-San Martino
ciao...se "ravatti" un pò sul ns sito ne trovi altre ...e + belle dall'alpinismo all'escursionismo..(tutte postate su QZ)lupo della steppa wrote:molto bello ..mi manca una salita con vista lago..
tra le + belle:
Bregagno
Zuccone Campelli
Sodadura
San Primo
Moregallo
Cresta Segantini
trovale anche su QZ
altre foto del Medale
http://www.robyrobiglio.it/gite_2015/00 ... /index.htm
con il ns storico amico Luigi (Luigher )
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Re: Medale-San Martino
Che bella!!!amadablam wrote:
questa è una...............buon 2015 da noi
e dal ns amico Luigi
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Re: Medale-San Martino
Ago wrote:Che bella!!!amadablam wrote:
questa è una...............buon 2015 da noi
e dal ns amico Luigi
Grazie Ago!!
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Re: Medale-San Martino
salve
bella camminata, peccato solo per quella orrenda Croce stilizzata in acciaio; in una delle escursioni che ho fatto con tutta la famiglia, dal Colle Scaletta (val Maira)* abbiamo potuto ammirare i Laghi di Roburent; spero di ritornarci, con tutta la "truppa" la prossima estate.
* eravamo partiti da sotto Prato Ciorliero
saluti
Piero e famiglia
bella camminata, peccato solo per quella orrenda Croce stilizzata in acciaio; in una delle escursioni che ho fatto con tutta la famiglia, dal Colle Scaletta (val Maira)* abbiamo potuto ammirare i Laghi di Roburent; spero di ritornarci, con tutta la "truppa" la prossima estate.
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Viva tutti i soldati sconfitti e tutti gli Eroi schiacciati dal nemico nella battaglia perduta. Perché la sconfitta non può togliere la gloria.
Walt Whitman
L'italiano è l'unico popolo che accorre in soccorso del vincitore...
Ennio Flaiano
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Re: Medale-San Martino
la croce la trovi spesso sulle vette (a parte sui 4.000 di neve -ghiaccio) ora va di moda appendere anche le preghiere tibetane....PieroValleregia wrote:salve
bella camminata, peccato solo per quella orrenda Croce stilizzata in acciaio; in una delle escursioni che ho fatto con tutta la famiglia, dal Colle Scaletta (val Maira)* abbiamo potuto ammirare i Laghi di Roburent; spero di ritornarci, con tutta la "truppa" la prossima estate.
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Re: Medale-San Martino
...lo so, ma non così orrende ...io non sono alla modaamadablam wrote:la croce la trovi spesso sulle vette (a parte sui 4.000 di neve -ghiaccio) ora va di moda appendere anche le preghiere tibetane....PieroValleregia wrote:salve
bella camminata, peccato solo per quella orrenda Croce stilizzata in acciaio; in una delle escursioni che ho fatto con tutta la famiglia, dal Colle Scaletta (val Maira)* abbiamo potuto ammirare i Laghi di Roburent; spero di ritornarci, con tutta la "truppa" la prossima estate.
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Re: Medale-San Martino
..nemmeno io , ma tutto in questi cavolo di mondo ultimamente deve essere di modaPieroValleregia wrote:...lo so, ma non così orrende ...io non sono alla modaamadablam wrote:la croce la trovi spesso sulle vette (a parte sui 4.000 di neve -ghiaccio) ora va di moda appendere anche le preghiere tibetane....PieroValleregia wrote:salve
bella camminata, peccato solo per quella orrenda Croce stilizzata in acciaio; in una delle escursioni che ho fatto con tutta la famiglia, dal Colle Scaletta (val Maira)* abbiamo potuto ammirare i Laghi di Roburent; spero di ritornarci, con tutta la "truppa" la prossima estate.
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Re: Medale-San Martino
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Medale.htm
Mercoledì 1 Maggio 2019: Laorca (445) – Cimitero Laorca (480) - Grotta San Giovanni Battista (495) – Variante Vergella (575-725) – Madonna del Carmine (725) – Monte San Martino (1055) – Crocione Monte San Martino (1045) – Corno Regismondo (1230) – Corno Medale (1000) – Laorca (445).
Partecipanti: Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 10 Km circa.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: EE la Variante Vergella, con però una difficile parete attrezzata con catena, non tanto felicemente posizionata però (tanto che non l’ho praticamente usata), che valuterei con una difficoltà analoga ad un F+, trattandosi di 10 metri di parete esposta di II, con due passaggi scomodi di III. EE, ma facile, la salita diretta al Monte San Martino, EE l’ultima parte della salita al Monte Regismondo in quanto un po’ ripida ed attrezzata anche con una catena, ma decisamente facile e la catena è superflua, tutto il resto E. Per quanto riguarda la visita alla grotta necessita di casco e lampada ma non presenta difficoltà.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove si superano le uscite per la Valsassina e quella per Lecco Centro, per uscire invece a Lecco Caleotto, seguire Corso Promessi Sposi e, quindi, prendere a destra Viale Montegrappa e quindi via Tonale fino all’incrocio con Corso Matteotti che imbocchiamo verso destra. Prendiamo poi sulla destra Corso Monte Santo, quindi via Pietro Micca sulla sinistra e ancora Corso San Michele del Carso sulla destra, che diventa quindi Corso Monte San Gabriele e poi Corso Monte Ortigara, dove parcheggiamo appena troviamo spazio, presumibilmente in uno slargo a sinistra di fronte ad un’officina Iveco.
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo indietro su asfalto per circa 300 metri, per prendere quindi a destra ed entrare in Laorca tramite Via Spreafico (fonte). Passiamo quindi a destra della Chiesa e continuiamo in via Settala, dove iniziano anche i segnavia biancorossi, prendiamo quindi a destra il bivio che sale al Cimitero, che vale una rispettosa visita per la sua particolarità unica di essere costruito dentro una spettacolare grotta. Visitato il cimitero torniamo in via Settala e ne percorriamo ancora pochi metri, per prendere a destra aprendo un cancelletto (con scritta area videosorvegliata), e percorrendo la scalinata fino in cima fino ad arrivare ad una panchina. Prendendo a destra dalla panchina possiamo visitare l’Antro Primo accanto a San Giovanni, per tornare quindi alla panchina e prendere il sentierino in direzione opposta che, in breve, ci porta allo spettacolare ingresso della Grotta di San Giovanni battista, ornato da colonna e grandi stalattiti. Visitatone anche l’interno torniamo sui nostri passi fino al cancelletto e continuiamo a destra lungo il sentiero segnato. Il sentiero segnato si immette poi su una strada cementata che imbocchiamo verso sinistra in leggera discesa. Seguiamo quindi la strada fino ad un tornante, dove proseguiamo invece dritti sul sentiero segnato. 450 metri dopo tale bivio, incontriamo a destra quello per la Ferrata degli Alpini, che ignoriamo, continuando invece a seguire il sentiero 52, che inizia a salire a tornanti. Dopo qualche tornante troviamo a sinistra il bivio per la “Variante Vergella” che imbocchiamo (volendo si può invece proseguire a destra per evitare il tratto più difficile di tutto il percorso, perdendo però un bella zona carsica panoramica sui laghi). Dopo una prima parte facile arriviamo alla difficile parete di 10 metri circa, per poi salire più facilmente fino alla Madonna del Carmine, dove prendiamo a destra il sentiero per San Martino indicato come impegnativo. Dopo 250 metri di sentiero occorre fare attenzione a non prendere a sinistra giungendo così ad una specie di rifugetto, mentre bisogna continuare a salire fino alla vetta del Monte San Martino e, quindi, scendere brevemente alla grande croce per godere meglio del panorama. Ritorniamo quindi alla vetta e riprendiamo ad andare in direzione nord, trovando, dopo poco, una freccia a sinistra che indica per il Corno Regismondo. Effettuiamo quindi anche questa deviazione, che porta prima sulla cima di un cocuzzolo e quindi a discenderne l’altro versante per giungere al cospetto di una parete attrezzata con cavi e staffe, che non è però la parete del Corno Regismondo (anche se indubbiamente salendo la verticale ferrata si può poi arrivarvi direi piuttosto facilmente per cresta), dunque evitiamo la parete e prendiamo a destra, come indicato anche da frecce rosse. Aggirata la parete, pieghiamo a sinistra su gradini rinforzati con legno e quindi pieghiamo a destra per risalire il pendio terminale, attrezzato anche con una facile catena. In vetta troviamo un tavolo da picnic, oltrechè il libro di vetta. Torniamo quindi sui nostri passi fino al bivio per il Regismondo e prendiamo quindi a sinistra verso il Medale. Dopo 450 metri troviamo a sinistra il bivio per il Coltignone, che ignoriamo. Il sentiero quindi scavalca un grosso torrione per scendere quindi dall’altra parte fino ad una selletta, dove troviamo a sinistra il sentiero che scende verso Laorca (non segnalato) e che imboccheremo dopo la visita alla vetta. Prendiamo quindi a destra al predetto bivio, giungendo in breve alla Croce del Medale, dalla quale torniamo indietro e saliamo sulla cresta fino alla vicina e piatta vetta. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino al predetto bivio, che imbocchiamo verso destra. La ripida discesa, in cui non si incontrano segnavia (ma il percorso è chiaro), arriva dopo 450 metri ad un chiaro bivio, dove ci teniamo a sinistra, mentre a destra una molto evidente traccia arriva solo sul ciglio delle falesie, costituendo sentiero di ritorno per le vie d’arrampicata. 360 metri dopo tale bivio, troviamo a destra il bivio segnalato per la ferrata, mentre noi continuiamo a sinistra. Neanche 100 metri dopo tale bivio sbuchiamo sulla strada cementata, che imbocchiamo verso sinistra. Seguiamo quindi la strada cementata per 1,3 Km, fino a sbucare sull’asfalto, che imbocchiamo verso sinistra (Via Paolo VI), per compiere poi un tornante e percorrere alcuni metri paralleli al torrente Calolden e quindi sbucare sulla strada principale (Via della Valsassina), che imbocchiamo verso destra in discesa, giungendo in breve al parcheggio.
Conclusioni: già la stupenda grotta di San Giovanni (a cui nell’occasione ci siamo limitati, dato che le altre grotte avrebbero richiesto troppo tempo e sono anche un poco meno interessanti) vale da sola la gita, ma certo i panorami sui laghi che si godono dal Medale e dal San Martino sono un degno completamento, peccato sia venuto tardi e non essere potuti andare anche al Coltignone come previsto, sarà per un’altra volta…
Trittico in casa gialla a Laorca
Cimitero in Grotta Laorca
Chiesetta in Cimitero Laorca
Stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattite in Grotta Laorca
Cimitero e Laorca
Antro Primo accanto a San Giovanni da sotto
Stalattite e Lago di Garlate da Antro Primo accanto a San Giovanni
Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Colonna e stalattiti ad ingresso Grotta San Giovanni vista verticale
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Vaschette vuote in ingresso Grotta San Giovanni
Stalagmiti entrando in Grotta San Giovanni
Vaschette entranto in Grotta San Giovanni
Corridoio iniziale Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni più da vicino senza flash
Parete concrezionata e uscita Grotta San Giovanni in lontananza
Primo piano micro-vaschette in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni senza flash
Primo piano vaschette basse in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni senza flash
Interno Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschette in Grotta San Giovanni vista verticale
Vaschetta in Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da lontano
Lago di Garlate andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da vicino
Parete attrezzata in variante Vergella vista verticale
Parete attrezzata in variante Vergella vista da sopra
Ornella e Daniela in parete attrezzata variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Calcare arabescato in variante Vergella
Rocce calcaree Lago di Como e Monte Barro da variante Vergella
Rocce calcaree e Lago di Como da variante Vergella
Rocce solcate Laghi di Como e Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Pareti solcate in variante Vergella
Lago di Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Chiesetta Madonna del Carmine
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino più da lontano
Monte San Martino salendovi
Lago di Como salendo al Monte San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino ancora più da lontano
Crocione Monte San Martino e Laghi di Como e Garlate
Lago di Como da Crocione San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da Crocione Monte San Martino
Monte San Martino salendo al Regismondo
Elevazioni precedenti Corno Regismondo
Parete attrezzata per cima precedente Corno Regismondo
Tratto attrezzato per il Corno Regismondo
Monte Coltignone dal Corno Regismondo
Monte Barro tra Lago Garlate e Como dal Corno Regismondo
Torrione sottostante e Lago di Como scendendo dal Corno Regismondo
Torrione Monte San Martino e Lago Garlate andando al Corno di Medale
Resegone andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale più da vicino
Parete calcarea e Monte Barro andando al Corno di Medale
Anticima e torrione andando al Corno di Medale
Coltignone da anticima Corno di Medale
Crocione Corno di Medale e vista su Laghi di Garlate e Como
Crocione Lago di Como e Monte Barro dal Corno di Medale
Coltignone dal Corno di Medale
Resegone dal Corno di Medale
Zucco di Desio e Monte due Mani dal Corno di Medale
Mercoledì 1 Maggio 2019: Laorca (445) – Cimitero Laorca (480) - Grotta San Giovanni Battista (495) – Variante Vergella (575-725) – Madonna del Carmine (725) – Monte San Martino (1055) – Crocione Monte San Martino (1045) – Corno Regismondo (1230) – Corno Medale (1000) – Laorca (445).
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Lunghezza: 10 Km circa.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: EE la Variante Vergella, con però una difficile parete attrezzata con catena, non tanto felicemente posizionata però (tanto che non l’ho praticamente usata), che valuterei con una difficoltà analoga ad un F+, trattandosi di 10 metri di parete esposta di II, con due passaggi scomodi di III. EE, ma facile, la salita diretta al Monte San Martino, EE l’ultima parte della salita al Monte Regismondo in quanto un po’ ripida ed attrezzata anche con una catena, ma decisamente facile e la catena è superflua, tutto il resto E. Per quanto riguarda la visita alla grotta necessita di casco e lampada ma non presenta difficoltà.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove si superano le uscite per la Valsassina e quella per Lecco Centro, per uscire invece a Lecco Caleotto, seguire Corso Promessi Sposi e, quindi, prendere a destra Viale Montegrappa e quindi via Tonale fino all’incrocio con Corso Matteotti che imbocchiamo verso destra. Prendiamo poi sulla destra Corso Monte Santo, quindi via Pietro Micca sulla sinistra e ancora Corso San Michele del Carso sulla destra, che diventa quindi Corso Monte San Gabriele e poi Corso Monte Ortigara, dove parcheggiamo appena troviamo spazio, presumibilmente in uno slargo a sinistra di fronte ad un’officina Iveco.
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo indietro su asfalto per circa 300 metri, per prendere quindi a destra ed entrare in Laorca tramite Via Spreafico (fonte). Passiamo quindi a destra della Chiesa e continuiamo in via Settala, dove iniziano anche i segnavia biancorossi, prendiamo quindi a destra il bivio che sale al Cimitero, che vale una rispettosa visita per la sua particolarità unica di essere costruito dentro una spettacolare grotta. Visitato il cimitero torniamo in via Settala e ne percorriamo ancora pochi metri, per prendere a destra aprendo un cancelletto (con scritta area videosorvegliata), e percorrendo la scalinata fino in cima fino ad arrivare ad una panchina. Prendendo a destra dalla panchina possiamo visitare l’Antro Primo accanto a San Giovanni, per tornare quindi alla panchina e prendere il sentierino in direzione opposta che, in breve, ci porta allo spettacolare ingresso della Grotta di San Giovanni battista, ornato da colonna e grandi stalattiti. Visitatone anche l’interno torniamo sui nostri passi fino al cancelletto e continuiamo a destra lungo il sentiero segnato. Il sentiero segnato si immette poi su una strada cementata che imbocchiamo verso sinistra in leggera discesa. Seguiamo quindi la strada fino ad un tornante, dove proseguiamo invece dritti sul sentiero segnato. 450 metri dopo tale bivio, incontriamo a destra quello per la Ferrata degli Alpini, che ignoriamo, continuando invece a seguire il sentiero 52, che inizia a salire a tornanti. Dopo qualche tornante troviamo a sinistra il bivio per la “Variante Vergella” che imbocchiamo (volendo si può invece proseguire a destra per evitare il tratto più difficile di tutto il percorso, perdendo però un bella zona carsica panoramica sui laghi). Dopo una prima parte facile arriviamo alla difficile parete di 10 metri circa, per poi salire più facilmente fino alla Madonna del Carmine, dove prendiamo a destra il sentiero per San Martino indicato come impegnativo. Dopo 250 metri di sentiero occorre fare attenzione a non prendere a sinistra giungendo così ad una specie di rifugetto, mentre bisogna continuare a salire fino alla vetta del Monte San Martino e, quindi, scendere brevemente alla grande croce per godere meglio del panorama. Ritorniamo quindi alla vetta e riprendiamo ad andare in direzione nord, trovando, dopo poco, una freccia a sinistra che indica per il Corno Regismondo. Effettuiamo quindi anche questa deviazione, che porta prima sulla cima di un cocuzzolo e quindi a discenderne l’altro versante per giungere al cospetto di una parete attrezzata con cavi e staffe, che non è però la parete del Corno Regismondo (anche se indubbiamente salendo la verticale ferrata si può poi arrivarvi direi piuttosto facilmente per cresta), dunque evitiamo la parete e prendiamo a destra, come indicato anche da frecce rosse. Aggirata la parete, pieghiamo a sinistra su gradini rinforzati con legno e quindi pieghiamo a destra per risalire il pendio terminale, attrezzato anche con una facile catena. In vetta troviamo un tavolo da picnic, oltrechè il libro di vetta. Torniamo quindi sui nostri passi fino al bivio per il Regismondo e prendiamo quindi a sinistra verso il Medale. Dopo 450 metri troviamo a sinistra il bivio per il Coltignone, che ignoriamo. Il sentiero quindi scavalca un grosso torrione per scendere quindi dall’altra parte fino ad una selletta, dove troviamo a sinistra il sentiero che scende verso Laorca (non segnalato) e che imboccheremo dopo la visita alla vetta. Prendiamo quindi a destra al predetto bivio, giungendo in breve alla Croce del Medale, dalla quale torniamo indietro e saliamo sulla cresta fino alla vicina e piatta vetta. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino al predetto bivio, che imbocchiamo verso destra. La ripida discesa, in cui non si incontrano segnavia (ma il percorso è chiaro), arriva dopo 450 metri ad un chiaro bivio, dove ci teniamo a sinistra, mentre a destra una molto evidente traccia arriva solo sul ciglio delle falesie, costituendo sentiero di ritorno per le vie d’arrampicata. 360 metri dopo tale bivio, troviamo a destra il bivio segnalato per la ferrata, mentre noi continuiamo a sinistra. Neanche 100 metri dopo tale bivio sbuchiamo sulla strada cementata, che imbocchiamo verso sinistra. Seguiamo quindi la strada cementata per 1,3 Km, fino a sbucare sull’asfalto, che imbocchiamo verso sinistra (Via Paolo VI), per compiere poi un tornante e percorrere alcuni metri paralleli al torrente Calolden e quindi sbucare sulla strada principale (Via della Valsassina), che imbocchiamo verso destra in discesa, giungendo in breve al parcheggio.
Conclusioni: già la stupenda grotta di San Giovanni (a cui nell’occasione ci siamo limitati, dato che le altre grotte avrebbero richiesto troppo tempo e sono anche un poco meno interessanti) vale da sola la gita, ma certo i panorami sui laghi che si godono dal Medale e dal San Martino sono un degno completamento, peccato sia venuto tardi e non essere potuti andare anche al Coltignone come previsto, sarà per un’altra volta…
Trittico in casa gialla a Laorca
Cimitero in Grotta Laorca
Chiesetta in Cimitero Laorca
Stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattite in Grotta Laorca
Cimitero e Laorca
Antro Primo accanto a San Giovanni da sotto
Stalattite e Lago di Garlate da Antro Primo accanto a San Giovanni
Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Colonna e stalattiti ad ingresso Grotta San Giovanni vista verticale
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Vaschette vuote in ingresso Grotta San Giovanni
Stalagmiti entrando in Grotta San Giovanni
Vaschette entranto in Grotta San Giovanni
Corridoio iniziale Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni più da vicino senza flash
Parete concrezionata e uscita Grotta San Giovanni in lontananza
Primo piano micro-vaschette in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni senza flash
Primo piano vaschette basse in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni senza flash
Interno Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschette in Grotta San Giovanni vista verticale
Vaschetta in Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da lontano
Lago di Garlate andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da vicino
Parete attrezzata in variante Vergella vista verticale
Parete attrezzata in variante Vergella vista da sopra
Ornella e Daniela in parete attrezzata variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Calcare arabescato in variante Vergella
Rocce calcaree Lago di Como e Monte Barro da variante Vergella
Rocce calcaree e Lago di Como da variante Vergella
Rocce solcate Laghi di Como e Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Pareti solcate in variante Vergella
Lago di Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Chiesetta Madonna del Carmine
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino più da lontano
Monte San Martino salendovi
Lago di Como salendo al Monte San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino ancora più da lontano
Crocione Monte San Martino e Laghi di Como e Garlate
Lago di Como da Crocione San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da Crocione Monte San Martino
Monte San Martino salendo al Regismondo
Elevazioni precedenti Corno Regismondo
Parete attrezzata per cima precedente Corno Regismondo
Tratto attrezzato per il Corno Regismondo
Monte Coltignone dal Corno Regismondo
Monte Barro tra Lago Garlate e Como dal Corno Regismondo
Torrione sottostante e Lago di Como scendendo dal Corno Regismondo
Torrione Monte San Martino e Lago Garlate andando al Corno di Medale
Resegone andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale più da vicino
Parete calcarea e Monte Barro andando al Corno di Medale
Anticima e torrione andando al Corno di Medale
Coltignone da anticima Corno di Medale
Crocione Corno di Medale e vista su Laghi di Garlate e Como
Crocione Lago di Como e Monte Barro dal Corno di Medale
Coltignone dal Corno di Medale
Resegone dal Corno di Medale
Zucco di Desio e Monte due Mani dal Corno di Medale
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
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- soundofsilence
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- Location: genova - marassi
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Re: Medale-San Martino
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... Medale.htm
Mercoledì 1 Maggio 2019: Laorca (445) – Cimitero Laorca (480) - Grotta San Giovanni Battista (495) – Variante Vergella (575-725) – Madonna del Carmine (725) – Monte San Martino (1055) – Crocione Monte San Martino (1045) – Corno Regismondo (1230) – Corno Medale (1000) – Laorca (445).
Partecipanti: Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 10 Km circa.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: EE la Variante Vergella, con però una difficile parete attrezzata con catena, non tanto felicemente posizionata però (tanto che non l’ho praticamente usata), che valuterei con una difficoltà analoga ad un F+, trattandosi di 10 metri di parete esposta di II, con due passaggi scomodi di III. EE, ma facile, la salita diretta al Monte San Martino, EE l’ultima parte della salita al Monte Regismondo in quanto un po’ ripida ed attrezzata anche con una catena, ma decisamente facile e la catena è superflua, tutto il resto E. Per quanto riguarda la visita alla grotta necessita di casco e lampada ma non presenta difficoltà.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove si superano le uscite per la Valsassina e quella per Lecco Centro, per uscire invece a Lecco Caleotto, seguire Corso Promessi Sposi e, quindi, prendere a destra Viale Montegrappa e quindi via Tonale fino all’incrocio con Corso Matteotti che imbocchiamo verso destra. Prendiamo poi sulla destra Corso Monte Santo, quindi via Pietro Micca sulla sinistra e ancora Corso San Michele del Carso sulla destra, che diventa quindi Corso Monte San Gabriele e poi Corso Monte Ortigara, dove parcheggiamo appena troviamo spazio, presumibilmente in uno slargo a sinistra di fronte ad un’officina Iveco.
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo indietro su asfalto per circa 300 metri, per prendere quindi a destra ed entrare in Laorca tramite Via Spreafico (fonte). Passiamo quindi a destra della Chiesa e continuiamo in via Settala, dove iniziano anche i segnavia biancorossi, prendiamo quindi a destra il bivio che sale al Cimitero, che vale una rispettosa visita per la sua particolarità unica di essere costruito dentro una spettacolare grotta. Visitato il cimitero torniamo in via Settala e ne percorriamo ancora pochi metri, per prendere a destra aprendo un cancelletto (con scritta area videosorvegliata), e percorrendo la scalinata fino in cima fino ad arrivare ad una panchina. Prendendo a destra dalla panchina possiamo visitare l’Antro Primo accanto a San Giovanni, per tornare quindi alla panchina e prendere il sentierino in direzione opposta che, in breve, ci porta allo spettacolare ingresso della Grotta di San Giovanni battista, ornato da colonna e grandi stalattiti. Visitatone anche l’interno torniamo sui nostri passi fino al cancelletto e continuiamo a destra lungo il sentiero segnato. Il sentiero segnato si immette poi su una strada cementata che imbocchiamo verso sinistra in leggera discesa. Seguiamo quindi la strada fino ad un tornante, dove proseguiamo invece dritti sul sentiero segnato. 450 metri dopo tale bivio, incontriamo a destra quello per la Ferrata degli Alpini, che ignoriamo, continuando invece a seguire il sentiero 52, che inizia a salire a tornanti. Dopo qualche tornante troviamo a sinistra il bivio per la “Variante Vergella” che imbocchiamo (volendo si può invece proseguire a destra per evitare il tratto più difficile di tutto il percorso, perdendo però un bella zona carsica panoramica sui laghi). Dopo una prima parte facile arriviamo alla difficile parete di 10 metri circa, per poi salire più facilmente fino alla Madonna del Carmine, dove prendiamo a destra il sentiero per San Martino indicato come impegnativo. Dopo 250 metri di sentiero occorre fare attenzione a non prendere a sinistra giungendo così ad una specie di rifugetto, mentre bisogna continuare a salire fino alla vetta del Monte San Martino e, quindi, scendere brevemente alla grande croce per godere meglio del panorama. Ritorniamo quindi alla vetta e riprendiamo ad andare in direzione nord, trovando, dopo poco, una freccia a sinistra che indica per il Corno Regismondo. Effettuiamo quindi anche questa deviazione, che porta prima sulla cima di un cocuzzolo e quindi a discenderne l’altro versante per giungere al cospetto di una parete attrezzata con cavi e staffe, che non è però la parete del Corno Regismondo (anche se indubbiamente salendo la verticale ferrata si può poi arrivarvi direi piuttosto facilmente per cresta), dunque evitiamo la parete e prendiamo a destra, come indicato anche da frecce rosse. Aggirata la parete, pieghiamo a sinistra su gradini rinforzati con legno e quindi pieghiamo a destra per risalire il pendio terminale, attrezzato anche con una facile catena. In vetta troviamo un tavolo da picnic, oltrechè il libro di vetta. Torniamo quindi sui nostri passi fino al bivio per il Regismondo e prendiamo quindi a sinistra verso il Medale. Dopo 450 metri troviamo a sinistra il bivio per il Coltignone, che ignoriamo. Il sentiero quindi scavalca un grosso torrione per scendere quindi dall’altra parte fino ad una selletta, dove troviamo a sinistra il sentiero che scende verso Laorca (non segnalato) e che imboccheremo dopo la visita alla vetta. Prendiamo quindi a destra al predetto bivio, giungendo in breve alla Croce del Medale, dalla quale torniamo indietro e saliamo sulla cresta fino alla vicina e piatta vetta. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino al predetto bivio, che imbocchiamo verso destra. La ripida discesa, in cui non si incontrano segnavia (ma il percorso è chiaro), arriva dopo 450 metri ad un chiaro bivio, dove ci teniamo a sinistra, mentre a destra una molto evidente traccia arriva solo sul ciglio delle falesie, costituendo sentiero di ritorno per le vie d’arrampicata. 360 metri dopo tale bivio, troviamo a destra il bivio segnalato per la ferrata, mentre noi continuiamo a sinistra. Neanche 100 metri dopo tale bivio sbuchiamo sulla strada cementata, che imbocchiamo verso sinistra. Seguiamo quindi la strada cementata per 1,3 Km, fino a sbucare sull’asfalto, che imbocchiamo verso sinistra (Via Paolo VI), per compiere poi un tornante e percorrere alcuni metri paralleli al torrente Calolden e quindi sbucare sulla strada principale (Via della Valsassina), che imbocchiamo verso destra in discesa, giungendo in breve al parcheggio.
Conclusioni: già la stupenda grotta di San Giovanni (a cui nell’occasione ci siamo limitati, dato che le altre grotte avrebbero richiesto troppo tempo e sono anche un poco meno interessanti) vale da sola la gita, ma certo i panorami sui laghi che si godono dal Medale e dal San Martino sono un degno completamento, peccato sia venuto tardi e non essere potuti andare anche al Coltignone come previsto, sarà per un’altra volta…
Trittico in casa gialla a Laorca
Cimitero in Grotta Laorca
Chiesetta in Cimitero Laorca
Stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattite in Grotta Laorca
Cimitero e Laorca
Antro Primo accanto a San Giovanni da sotto
Stalattite e Lago di Garlate da Antro Primo accanto a San Giovanni
Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Colonna e stalattiti ad ingresso Grotta San Giovanni vista verticale
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Vaschette vuote in ingresso Grotta San Giovanni
Stalagmiti entrando in Grotta San Giovanni
Vaschette entranto in Grotta San Giovanni
Corridoio iniziale Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni più da vicino senza flash
Parete concrezionata e uscita Grotta San Giovanni in lontananza
Primo piano micro-vaschette in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni senza flash
Primo piano vaschette basse in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni senza flash
Interno Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschette in Grotta San Giovanni vista verticale
Vaschetta in Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da lontano
Lago di Garlate andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da vicino
Parete attrezzata in variante Vergella vista verticale
Parete attrezzata in variante Vergella vista da sopra
Ornella e Daniela in parete attrezzata variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Calcare arabescato in variante Vergella
Rocce calcaree Lago di Como e Monte Barro da variante Vergella
Rocce calcaree e Lago di Como da variante Vergella
Rocce solcate Laghi di Como e Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Pareti solcate in variante Vergella
Lago di Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Chiesetta Madonna del Carmine
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino più da lontano
Monte San Martino salendovi
Lago di Como salendo al Monte San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino ancora più da lontano
Crocione Monte San Martino e Laghi di Como e Garlate
Lago di Como da Crocione San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da Crocione Monte San Martino
Monte San Martino salendo al Regismondo
Elevazioni precedenti Corno Regismondo
Parete attrezzata per cima precedente Corno Regismondo
Tratto attrezzato per il Corno Regismondo
Monte Coltignone dal Corno Regismondo
Monte Barro tra Lago Garlate e Como dal Corno Regismondo
Torrione sottostante e Lago di Como scendendo dal Corno Regismondo
Torrione Monte San Martino e Lago Garlate andando al Corno di Medale
Resegone andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale più da vicino
Parete calcarea e Monte Barro andando al Corno di Medale
Anticima e torrione andando al Corno di Medale
Coltignone da anticima Corno di Medale
Crocione Corno di Medale e vista su Laghi di Garlate e Como
Crocione Lago di Como e Monte Barro dal Corno di Medale
Coltignone dal Corno di Medale
Resegone dal Corno di Medale
Zucco di Desio e Monte due Mani dal Corno di Medale
Mercoledì 1 Maggio 2019: Laorca (445) – Cimitero Laorca (480) - Grotta San Giovanni Battista (495) – Variante Vergella (575-725) – Madonna del Carmine (725) – Monte San Martino (1055) – Crocione Monte San Martino (1045) – Corno Regismondo (1230) – Corno Medale (1000) – Laorca (445).
Partecipanti: Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 10 Km circa.
Dislivello: 1000 m. circa.
Difficoltà: EE la Variante Vergella, con però una difficile parete attrezzata con catena, non tanto felicemente posizionata però (tanto che non l’ho praticamente usata), che valuterei con una difficoltà analoga ad un F+, trattandosi di 10 metri di parete esposta di II, con due passaggi scomodi di III. EE, ma facile, la salita diretta al Monte San Martino, EE l’ultima parte della salita al Monte Regismondo in quanto un po’ ripida ed attrezzata anche con una catena, ma decisamente facile e la catena è superflua, tutto il resto E. Per quanto riguarda la visita alla grotta necessita di casco e lampada ma non presenta difficoltà.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove si superano le uscite per la Valsassina e quella per Lecco Centro, per uscire invece a Lecco Caleotto, seguire Corso Promessi Sposi e, quindi, prendere a destra Viale Montegrappa e quindi via Tonale fino all’incrocio con Corso Matteotti che imbocchiamo verso destra. Prendiamo poi sulla destra Corso Monte Santo, quindi via Pietro Micca sulla sinistra e ancora Corso San Michele del Carso sulla destra, che diventa quindi Corso Monte San Gabriele e poi Corso Monte Ortigara, dove parcheggiamo appena troviamo spazio, presumibilmente in uno slargo a sinistra di fronte ad un’officina Iveco.
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo indietro su asfalto per circa 300 metri, per prendere quindi a destra ed entrare in Laorca tramite Via Spreafico (fonte). Passiamo quindi a destra della Chiesa e continuiamo in via Settala, dove iniziano anche i segnavia biancorossi, prendiamo quindi a destra il bivio che sale al Cimitero, che vale una rispettosa visita per la sua particolarità unica di essere costruito dentro una spettacolare grotta. Visitato il cimitero torniamo in via Settala e ne percorriamo ancora pochi metri, per prendere a destra aprendo un cancelletto (con scritta area videosorvegliata), e percorrendo la scalinata fino in cima fino ad arrivare ad una panchina. Prendendo a destra dalla panchina possiamo visitare l’Antro Primo accanto a San Giovanni, per tornare quindi alla panchina e prendere il sentierino in direzione opposta che, in breve, ci porta allo spettacolare ingresso della Grotta di San Giovanni battista, ornato da colonna e grandi stalattiti. Visitatone anche l’interno torniamo sui nostri passi fino al cancelletto e continuiamo a destra lungo il sentiero segnato. Il sentiero segnato si immette poi su una strada cementata che imbocchiamo verso sinistra in leggera discesa. Seguiamo quindi la strada fino ad un tornante, dove proseguiamo invece dritti sul sentiero segnato. 450 metri dopo tale bivio, incontriamo a destra quello per la Ferrata degli Alpini, che ignoriamo, continuando invece a seguire il sentiero 52, che inizia a salire a tornanti. Dopo qualche tornante troviamo a sinistra il bivio per la “Variante Vergella” che imbocchiamo (volendo si può invece proseguire a destra per evitare il tratto più difficile di tutto il percorso, perdendo però un bella zona carsica panoramica sui laghi). Dopo una prima parte facile arriviamo alla difficile parete di 10 metri circa, per poi salire più facilmente fino alla Madonna del Carmine, dove prendiamo a destra il sentiero per San Martino indicato come impegnativo. Dopo 250 metri di sentiero occorre fare attenzione a non prendere a sinistra giungendo così ad una specie di rifugetto, mentre bisogna continuare a salire fino alla vetta del Monte San Martino e, quindi, scendere brevemente alla grande croce per godere meglio del panorama. Ritorniamo quindi alla vetta e riprendiamo ad andare in direzione nord, trovando, dopo poco, una freccia a sinistra che indica per il Corno Regismondo. Effettuiamo quindi anche questa deviazione, che porta prima sulla cima di un cocuzzolo e quindi a discenderne l’altro versante per giungere al cospetto di una parete attrezzata con cavi e staffe, che non è però la parete del Corno Regismondo (anche se indubbiamente salendo la verticale ferrata si può poi arrivarvi direi piuttosto facilmente per cresta), dunque evitiamo la parete e prendiamo a destra, come indicato anche da frecce rosse. Aggirata la parete, pieghiamo a sinistra su gradini rinforzati con legno e quindi pieghiamo a destra per risalire il pendio terminale, attrezzato anche con una facile catena. In vetta troviamo un tavolo da picnic, oltrechè il libro di vetta. Torniamo quindi sui nostri passi fino al bivio per il Regismondo e prendiamo quindi a sinistra verso il Medale. Dopo 450 metri troviamo a sinistra il bivio per il Coltignone, che ignoriamo. Il sentiero quindi scavalca un grosso torrione per scendere quindi dall’altra parte fino ad una selletta, dove troviamo a sinistra il sentiero che scende verso Laorca (non segnalato) e che imboccheremo dopo la visita alla vetta. Prendiamo quindi a destra al predetto bivio, giungendo in breve alla Croce del Medale, dalla quale torniamo indietro e saliamo sulla cresta fino alla vicina e piatta vetta. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fino al predetto bivio, che imbocchiamo verso destra. La ripida discesa, in cui non si incontrano segnavia (ma il percorso è chiaro), arriva dopo 450 metri ad un chiaro bivio, dove ci teniamo a sinistra, mentre a destra una molto evidente traccia arriva solo sul ciglio delle falesie, costituendo sentiero di ritorno per le vie d’arrampicata. 360 metri dopo tale bivio, troviamo a destra il bivio segnalato per la ferrata, mentre noi continuiamo a sinistra. Neanche 100 metri dopo tale bivio sbuchiamo sulla strada cementata, che imbocchiamo verso sinistra. Seguiamo quindi la strada cementata per 1,3 Km, fino a sbucare sull’asfalto, che imbocchiamo verso sinistra (Via Paolo VI), per compiere poi un tornante e percorrere alcuni metri paralleli al torrente Calolden e quindi sbucare sulla strada principale (Via della Valsassina), che imbocchiamo verso destra in discesa, giungendo in breve al parcheggio.
Conclusioni: già la stupenda grotta di San Giovanni (a cui nell’occasione ci siamo limitati, dato che le altre grotte avrebbero richiesto troppo tempo e sono anche un poco meno interessanti) vale da sola la gita, ma certo i panorami sui laghi che si godono dal Medale e dal San Martino sono un degno completamento, peccato sia venuto tardi e non essere potuti andare anche al Coltignone come previsto, sarà per un’altra volta…
Trittico in casa gialla a Laorca
Cimitero in Grotta Laorca
Chiesetta in Cimitero Laorca
Stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattiti in Grotta Laorca
Primo piano stalattite in Grotta Laorca
Cimitero e Laorca
Antro Primo accanto a San Giovanni da sotto
Stalattite e Lago di Garlate da Antro Primo accanto a San Giovanni
Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Colonna e stalattiti ad ingresso Grotta San Giovanni vista verticale
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni e Lago Garlate più da lontano
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Uscita Grotta San Giovanni da destra
Vaschette vuote in ingresso Grotta San Giovanni
Stalagmiti entrando in Grotta San Giovanni
Vaschette entranto in Grotta San Giovanni
Corridoio iniziale Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni senza flash
Parete concrezionata in Grotta San Giovanni più da vicino senza flash
Parete concrezionata e uscita Grotta San Giovanni in lontananza
Primo piano micro-vaschette in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni
Vaschete e volta luccicante in interno Grotta San Giovanni senza flash
Primo piano vaschette basse in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni
Vaschette profonde in interno Grotta San Giovanni senza flash
Interno Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni
Vaschette con gocce in Grotta San Giovanni senza flash
Vaschette in Grotta San Giovanni vista verticale
Vaschetta in Grotta San Giovanni
Grosse stalattiti a sinistra Grotta San Giovanni
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da lontano
Lago di Garlate andando alla Madonna del Carmine
Corno di Medale andando alla Madonna del Carmine più da vicino
Parete attrezzata in variante Vergella vista verticale
Parete attrezzata in variante Vergella vista da sopra
Ornella e Daniela in parete attrezzata variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Calcare arabescato in variante Vergella
Rocce calcaree Lago di Como e Monte Barro da variante Vergella
Rocce calcaree e Lago di Como da variante Vergella
Rocce solcate Laghi di Como e Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da variante Vergella
Pareti solcate in variante Vergella
Lago di Garlate e Monte Barro da variante Vergella
Chiesetta Madonna del Carmine
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino più da lontano
Monte San Martino salendovi
Lago di Como salendo al Monte San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como salendo al Monte San Martino ancora più da lontano
Crocione Monte San Martino e Laghi di Como e Garlate
Lago di Como da Crocione San Martino
Monte Barro tra Lago Garlate e Como da Crocione Monte San Martino
Monte San Martino salendo al Regismondo
Elevazioni precedenti Corno Regismondo
Parete attrezzata per cima precedente Corno Regismondo
Tratto attrezzato per il Corno Regismondo
Monte Coltignone dal Corno Regismondo
Monte Barro tra Lago Garlate e Como dal Corno Regismondo
Torrione sottostante e Lago di Como scendendo dal Corno Regismondo
Torrione Monte San Martino e Lago Garlate andando al Corno di Medale
Resegone andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale
Parete calcarea e torrione andando al Corno di Medale più da vicino
Parete calcarea e Monte Barro andando al Corno di Medale
Anticima e torrione andando al Corno di Medale
Coltignone da anticima Corno di Medale
Crocione Corno di Medale e vista su Laghi di Garlate e Como
Crocione Lago di Como e Monte Barro dal Corno di Medale
Coltignone dal Corno di Medale
Resegone dal Corno di Medale
Zucco di Desio e Monte due Mani dal Corno di Medale
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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Re: Medale-San Martino
: per la gita .
per la compagnia ...
per la compagnia ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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- Utente di Quotazero
- Posts: 63
- Joined: Mon Nov 14, 2016 11:46
- Location: Genova
Re: Medale-San Martino
Mi avete riacceso un ricordo di tanti anni fa, quando con mia moglie frequentavamo le Grigne.
Proprio sul Medale si era fatta la via Cassin, con quel "panoramico" traverso e il diedro finale a seguire.
Bei tempi!
Saluti. zac
Proprio sul Medale si era fatta la via Cassin, con quel "panoramico" traverso e il diedro finale a seguire.
Bei tempi!
Saluti. zac
- soundofsilence
- Riesploratore
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- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
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Re: Medale-San Martino
Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: http://www.luoghidasogno.altervista.org ... o+a+Laorca
Corno Medale per Sentiero Pizzetti in traversata da Lecco a Laorca
Sabato 17 Febbraio 2024:*Lecco Via Santo Stefano (245) – Pizzetto Sud (545) – Rifugio Piazza (765) – Cappella San Martino (745) – Corno Medale (1030) – Grotta San Giovanni Battista (500) – Grotta del Cimitero di Laorca (485) – Laorca (465).
Partecipanti: Ornella, Ivonne, Stella Polare, Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 7 Km. circa.
Dislivello: 900 m. circa.
Difficoltà: EEA, per escursionisti esperti con attrezzatura, il sentiero dei Pizzetti, che può essere anche percorso senza imbrago e set da ferrata, ma che presenta comunque un punto esposto e non elementare, seppur non difficile. EE, per escursionisti esperti, il sentiero di salita al Medale, ripido ed a tratti stretto, ma nessuna difficoltà tecnica, altrettanto si può dire della discesa che presenta anche un tratto attrezzato. Tutto il resto E, per escursionisti medi. Per quanto riguarda la visita alle grotte la Grotta di San Giovanni necessita di casco e lampada, ma non presenta nessuna difficoltà, mentre la Grotta di Laorca presenta una via di accesso assai ripida e senza appigli, in cui occorre prestare attenzione a non scivolare, da valutare tra l’EE e l’F (alpinistico facile superiore).
Percorso in macchina: trattandosi di una traversata occorre prevedere due mezzi, o dividersi con una persona che vada a riprendere la macchina, come abbiamo fatto noi. Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove usciamo a Lecco ultima uscita, quindi, alla rotonda, imbocchiamo via De Gasperi sulla sinistra, e, alla successiva rotonda, imbocchiamo via Santo Stefano dritti a destra. Percorriamo quindi via Santo Stefano fino ad un colletto da dove si trasforma in Via Stelvio e sulla destra, presso un cancello, inizia il sentiero. Se non troviamo parcheggio qui, possiamo tornare indietro poco più di 100 metri per trovare parcheggio a sinistra. Per l’eventuale secondo mezzo occorre tornare indietro fino alla prima rotonda e quindi prendere a destra Via Pasubio fino ad imboccare a sinistra via Don Giuseppe Pozzo. Con via Pozzo arriviamo ad una prima rotonda, dove proseguiamo a sinistra sempre in via Pozzo, mentre alla seconda rotonda imbocchiamo a destra Corso Giacomo Matteotti. Con Corso Matteotti arriviamo ad una rotonda, dove continuiamo dritti sempre in Corso Matteotti, per imboccare poi a sinistra Corso Monte Santo, quindi via Pietro Micca sulla sinistra e ancora Corso San Michele del Carso sulla destra, che diventa quindi Corso Monte San Gabriele e poi Corso Monte Ortigara e, raggiunto, un tornante verso destra, prendiamo la strada sulla sinistra (Via Paolo VI), che seguiamo per oltre 500 metri fino al suo termine, dove parcheggiamo in uno dei numerosi posti a disposizione.
Percorso a piedi: dal parcheggio percorriamo eventualmente 150 metri di asfalto, quindi imbocchiamo sulla destra una stradina che porta ad un cancello, e subito troviamo le segnalazioni di inizio sentiero per il Sentiero 53, chiamato Piero Pensa ai Pizzetti, che dobbiamo seguire. Iniziamo quindi la salita, attrezzata di quando in quando con gradini di legno, per giungere dopo 500 metri circa, al bivio a destra per Rancio, mentre noi continuiamo sul sentiero 53, Piero Pensa ai Pizzetti. Dopo altri 200 metri troviamo quindi il primo facile punto attrezzato, poco più di 100 metri dopo il quale, ci troviamo ad un bivio: a sinistra continua il sentiero dei Pizzetti con un ripido camino attrezzato, mentre a destra è possibile fare una breve deviazione in vetta al Pizzetto sud, come da cartelli segnaletici. Visitato il Pizzetto sud riprendiamo a salire superando il predetto caminetto e, più avanti, notiamo una piccola grotta sulla destra, purtroppo ingombra di rifiuti. Superata la grotta incontriamo il punto chiave del percorso, dove dobbiamo passare espostamente a sinistra di una roccia, per poi salirla di lato. Passato questo punto il sentiero costeggia poi la parete su una cengia a sinistra, per poi girare a destra salendo direttamente la parete, in un punto in cui è più abbattuta. Troviamo quindi ancora qualche tratto attrezzato per poi salire su sentiero facile fino al Rifugio Piazza, dove prendiamo il sentiero per San Martino verso destra. Proseguiamo quindi in piano, o in leggera discesa, fino alla Cappella San Martino, dove imbocchiamo il sentiero in discesa sulla destra verso Laorca (che in realtà può apparire come l’unico sentiero qui presente, in quanto gli altri due non sono molto evidenti (uno dietro la cappella sale al Monte San Martino ed un altro, la Variante Vergella, scende direttamente sotto la Cappella). Proseguiamo quindi in discesa per circa 160 metri, fino a trovare il bivio a sinistra con segnalazioni per il Corno Medale ed il Sentiero GER, che imbocchiamo. Seguiamo quindi il nuovo ripido sentiero, segnato con bolli rossi, che prosegue sempre in salita, spesso ripida, fino alla Croce del Corno di Medale (non fare caso quindi ad un bivio non segnalato in discesa che si incontra lungo il percorso). Giunti alla Croce si può proseguire brevemente (a sinistra arrivando) fino alla vetta, adibita a piazzola di atterraggio per gli elicotteri di soccorso. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fin quasi alla Croce e prendiamo a destra un sentiero segnato che in breve ci porta ad un colletto, dove prendiamo il ripido sentiero sulla destra che scende verso Laorca, come da cartello. Si scende quindi ripidamente fino ad incontrare un tratto attrezzato, piuttosto lungo comunque, oltre il quale la pendenza diminuisce ed arriviamo fino ad una breve risalita del sentiero, oltre la quale incrociamo un sentiero che dobbiamo imboccare verso sinistra giungendo in breve ad incrociare una stradina cementata, che imbocchiamo verso destra in discesa. Dopo poco più di 200 metri giungiamo ad un bivio, dove lasciamo a destra la stradina cementata, per prendere a sinistra, seguendo le indicazioni per Laorca. Dopo poco giungiamo nei pressi di una casa, dove segnalazioni per Laorca ci fanno imboccare uno stretto sentierino in piano, che in breve ci riporta su una stradina cementata. Seguiamo quindi la stradina cementata fino a giungere in vista della parte nuova del Cimitero. Qui occorre prendere a sinistra attraverso un cancelletto apribile (segnalazione di telecamere di sorveglianza e Grotta di Lourdes), che da accesso ad una scalinata che percorriamo fino in cima giungendo ad una piazzola, da cui a destra si va alla Grotta di Lourdes (nicchia con statua della Madonna), mentre a sinistra si diparte un sentierino che raggiunge prima la piccola grotta detta Antro Primo accanto a San Giovanni, che, volendo, possiamo visitare brevemente, mentre continuando sul sentiero verso sinistra, giungiamo alla Grotta di San Giovanni Battista, che merita sicuramente una visita. Visitata la grotta riscendiamo al cancelletto e continuiamo sul viottolo in cemento per circa 80 metri, trovando così a sinistra la scalinata principale del cimitero, che porta, sulla sinistra al Cimitero nuovo, mentre noi prendiamo a destra ed accediamo alle cappelle e cripte del Cimitero vecchio, che è praticamente contenuto nella Grotta di Laorca. Da qui un cancelletto di una cappella consente di accedere ad un ripido sentierino di qualche metro (inizia con alcuni gradini di cemento) che permette di entrare nella parte interna della grotta, attraverso una salita assai ripida ed un èò delicata. Visitata la Grotta non occorre ridiscendere fino all’inizio della scalinata, discendiamo solo i primi gradini e seguiamo la stradina asfaltata sulla sinistra (Via Padre Augusto Gianola) che, in breve, ci porta al parcheggio di via Paolo VI.*
Conclusioni: gita un po’ rovinata panoramicamente dalla foschia, ma indubbiamente la salita dal Sentiero dei Pizzetti può essere un’interessante alternativa alle varie salite possibili alla zona del San Martino, ma direi che la più bella opzione è quella costituita dalla variante Vergella. Le grotte visitate sono indubbiamente magnifiche e sono rimasto molto contento di essere entrato per la prima volta in quella del cimitero, che offre così una degna visione delle magnifiche stalattiti che presenta. A parte questo il giro era stato progettato come anello, con discesa dal Sentiero attrezzato Tecett, ma ci è stato sconsigliato in discesa, quindi abbiamo optato per la traversata, che però necessita di due mezzi, altrimenti è possibile scendere a Rancio e da lì tornare a Lecco, ma si perdono le grotte, che indubbiamente sono la cosa più interessante del percorso.
Corno Medale per Sentiero Pizzetti in traversata da Lecco a Laorca
Sabato 17 Febbraio 2024:*Lecco Via Santo Stefano (245) – Pizzetto Sud (545) – Rifugio Piazza (765) – Cappella San Martino (745) – Corno Medale (1030) – Grotta San Giovanni Battista (500) – Grotta del Cimitero di Laorca (485) – Laorca (465).
Partecipanti: Ornella, Ivonne, Stella Polare, Stefs e soundofsilence.
Lunghezza: 7 Km. circa.
Dislivello: 900 m. circa.
Difficoltà: EEA, per escursionisti esperti con attrezzatura, il sentiero dei Pizzetti, che può essere anche percorso senza imbrago e set da ferrata, ma che presenta comunque un punto esposto e non elementare, seppur non difficile. EE, per escursionisti esperti, il sentiero di salita al Medale, ripido ed a tratti stretto, ma nessuna difficoltà tecnica, altrettanto si può dire della discesa che presenta anche un tratto attrezzato. Tutto il resto E, per escursionisti medi. Per quanto riguarda la visita alle grotte la Grotta di San Giovanni necessita di casco e lampada, ma non presenta nessuna difficoltà, mentre la Grotta di Laorca presenta una via di accesso assai ripida e senza appigli, in cui occorre prestare attenzione a non scivolare, da valutare tra l’EE e l’F (alpinistico facile superiore).
Percorso in macchina: trattandosi di una traversata occorre prevedere due mezzi, o dividersi con una persona che vada a riprendere la macchina, come abbiamo fatto noi. Da Genova in autostrada fino a Milano, superato il casello si prende la tangenziale ovest (quella più a destra) fino ad incrociare la A4 (Milano – Venezia), che si imbocca e si segue fino a Cinisello Balsamo, dove si prende la Superstrada (SS36) che si segue fino a Lecco, dove usciamo a Lecco ultima uscita, quindi, alla rotonda, imbocchiamo via De Gasperi sulla sinistra, e, alla successiva rotonda, imbocchiamo via Santo Stefano dritti a destra. Percorriamo quindi via Santo Stefano fino ad un colletto da dove si trasforma in Via Stelvio e sulla destra, presso un cancello, inizia il sentiero. Se non troviamo parcheggio qui, possiamo tornare indietro poco più di 100 metri per trovare parcheggio a sinistra. Per l’eventuale secondo mezzo occorre tornare indietro fino alla prima rotonda e quindi prendere a destra Via Pasubio fino ad imboccare a sinistra via Don Giuseppe Pozzo. Con via Pozzo arriviamo ad una prima rotonda, dove proseguiamo a sinistra sempre in via Pozzo, mentre alla seconda rotonda imbocchiamo a destra Corso Giacomo Matteotti. Con Corso Matteotti arriviamo ad una rotonda, dove continuiamo dritti sempre in Corso Matteotti, per imboccare poi a sinistra Corso Monte Santo, quindi via Pietro Micca sulla sinistra e ancora Corso San Michele del Carso sulla destra, che diventa quindi Corso Monte San Gabriele e poi Corso Monte Ortigara e, raggiunto, un tornante verso destra, prendiamo la strada sulla sinistra (Via Paolo VI), che seguiamo per oltre 500 metri fino al suo termine, dove parcheggiamo in uno dei numerosi posti a disposizione.
Percorso a piedi: dal parcheggio percorriamo eventualmente 150 metri di asfalto, quindi imbocchiamo sulla destra una stradina che porta ad un cancello, e subito troviamo le segnalazioni di inizio sentiero per il Sentiero 53, chiamato Piero Pensa ai Pizzetti, che dobbiamo seguire. Iniziamo quindi la salita, attrezzata di quando in quando con gradini di legno, per giungere dopo 500 metri circa, al bivio a destra per Rancio, mentre noi continuiamo sul sentiero 53, Piero Pensa ai Pizzetti. Dopo altri 200 metri troviamo quindi il primo facile punto attrezzato, poco più di 100 metri dopo il quale, ci troviamo ad un bivio: a sinistra continua il sentiero dei Pizzetti con un ripido camino attrezzato, mentre a destra è possibile fare una breve deviazione in vetta al Pizzetto sud, come da cartelli segnaletici. Visitato il Pizzetto sud riprendiamo a salire superando il predetto caminetto e, più avanti, notiamo una piccola grotta sulla destra, purtroppo ingombra di rifiuti. Superata la grotta incontriamo il punto chiave del percorso, dove dobbiamo passare espostamente a sinistra di una roccia, per poi salirla di lato. Passato questo punto il sentiero costeggia poi la parete su una cengia a sinistra, per poi girare a destra salendo direttamente la parete, in un punto in cui è più abbattuta. Troviamo quindi ancora qualche tratto attrezzato per poi salire su sentiero facile fino al Rifugio Piazza, dove prendiamo il sentiero per San Martino verso destra. Proseguiamo quindi in piano, o in leggera discesa, fino alla Cappella San Martino, dove imbocchiamo il sentiero in discesa sulla destra verso Laorca (che in realtà può apparire come l’unico sentiero qui presente, in quanto gli altri due non sono molto evidenti (uno dietro la cappella sale al Monte San Martino ed un altro, la Variante Vergella, scende direttamente sotto la Cappella). Proseguiamo quindi in discesa per circa 160 metri, fino a trovare il bivio a sinistra con segnalazioni per il Corno Medale ed il Sentiero GER, che imbocchiamo. Seguiamo quindi il nuovo ripido sentiero, segnato con bolli rossi, che prosegue sempre in salita, spesso ripida, fino alla Croce del Corno di Medale (non fare caso quindi ad un bivio non segnalato in discesa che si incontra lungo il percorso). Giunti alla Croce si può proseguire brevemente (a sinistra arrivando) fino alla vetta, adibita a piazzola di atterraggio per gli elicotteri di soccorso. Dalla vetta torniamo sui nostri passi fin quasi alla Croce e prendiamo a destra un sentiero segnato che in breve ci porta ad un colletto, dove prendiamo il ripido sentiero sulla destra che scende verso Laorca, come da cartello. Si scende quindi ripidamente fino ad incontrare un tratto attrezzato, piuttosto lungo comunque, oltre il quale la pendenza diminuisce ed arriviamo fino ad una breve risalita del sentiero, oltre la quale incrociamo un sentiero che dobbiamo imboccare verso sinistra giungendo in breve ad incrociare una stradina cementata, che imbocchiamo verso destra in discesa. Dopo poco più di 200 metri giungiamo ad un bivio, dove lasciamo a destra la stradina cementata, per prendere a sinistra, seguendo le indicazioni per Laorca. Dopo poco giungiamo nei pressi di una casa, dove segnalazioni per Laorca ci fanno imboccare uno stretto sentierino in piano, che in breve ci riporta su una stradina cementata. Seguiamo quindi la stradina cementata fino a giungere in vista della parte nuova del Cimitero. Qui occorre prendere a sinistra attraverso un cancelletto apribile (segnalazione di telecamere di sorveglianza e Grotta di Lourdes), che da accesso ad una scalinata che percorriamo fino in cima giungendo ad una piazzola, da cui a destra si va alla Grotta di Lourdes (nicchia con statua della Madonna), mentre a sinistra si diparte un sentierino che raggiunge prima la piccola grotta detta Antro Primo accanto a San Giovanni, che, volendo, possiamo visitare brevemente, mentre continuando sul sentiero verso sinistra, giungiamo alla Grotta di San Giovanni Battista, che merita sicuramente una visita. Visitata la grotta riscendiamo al cancelletto e continuiamo sul viottolo in cemento per circa 80 metri, trovando così a sinistra la scalinata principale del cimitero, che porta, sulla sinistra al Cimitero nuovo, mentre noi prendiamo a destra ed accediamo alle cappelle e cripte del Cimitero vecchio, che è praticamente contenuto nella Grotta di Laorca. Da qui un cancelletto di una cappella consente di accedere ad un ripido sentierino di qualche metro (inizia con alcuni gradini di cemento) che permette di entrare nella parte interna della grotta, attraverso una salita assai ripida ed un èò delicata. Visitata la Grotta non occorre ridiscendere fino all’inizio della scalinata, discendiamo solo i primi gradini e seguiamo la stradina asfaltata sulla sinistra (Via Padre Augusto Gianola) che, in breve, ci porta al parcheggio di via Paolo VI.*
Conclusioni: gita un po’ rovinata panoramicamente dalla foschia, ma indubbiamente la salita dal Sentiero dei Pizzetti può essere un’interessante alternativa alle varie salite possibili alla zona del San Martino, ma direi che la più bella opzione è quella costituita dalla variante Vergella. Le grotte visitate sono indubbiamente magnifiche e sono rimasto molto contento di essere entrato per la prima volta in quella del cimitero, che offre così una degna visione delle magnifiche stalattiti che presenta. A parte questo il giro era stato progettato come anello, con discesa dal Sentiero attrezzato Tecett, ma ci è stato sconsigliato in discesa, quindi abbiamo optato per la traversata, che però necessita di due mezzi, altrimenti è possibile scendere a Rancio e da lì tornare a Lecco, ma si perdono le grotte, che indubbiamente sono la cosa più interessante del percorso.
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