Piccolo (Petit) Avert dalla Val Clavalitè

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soundofsilence
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Piccolo (Petit) Avert dalla Val Clavalitè

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... odilec.htm

Sabato 8 settembre 2018: Val Clavalitè (1530) – Celey (1560) – Lavodilec (2370) – Colle Lavodilec (2870) – Petit Avert (2935) – Colle Lavodilec (2870) - Lavodilec (2370) – Celey (1560) -
Val Clavalitè (1530).

Partecipanti: soundofsilence.

Lunghezza: 21,7 Km. circa.

Dislivello: 1500 m. circa.

Difficoltà: E fino al Colle Lavodilec con l’eccezione della visita alla cascata che, causa rocce scivolose, può essere considerata EE, EE la salita alla vetta, con un passo in traverso franoso poco sotto la vetta un poco delicato.

Percorso in macchina: Da Genova a Voltri sull’autostrada dei Fiori, quindi si prende l’A26 Alessandria-Torino e la si segue fino a poco dopo Casale Monferrato, dove si prende l’A4 per Santhià. A Santhià si prende l’A5 per la Valdaosta che si segue fino all’uscita di Nus, dove prendiamo a sinistra per Fenis e, quindi, in tale località, imbocchiamo la strada comunale Clavalitè, che seguiamo fino al divieto di circolazione, a quota 1535 circa.

Percorso a piedi: dal parcheggio continuiamo sulla strada prima asfaltata, e poi sterrata, Dopo un breve tratto in piano la strada incomincia a scendere e subito troviamo una deviazione a sinistra per Petit Bellalanaz, che ignoriamo, scendendo ancora per una ventina di metri, passando a destra di un bel laghetto artificiale. Riprendiamo quindi a camminare in piano sulla sterrata (quota 1500 circa), e incontriamo un secondo bivio, stavolta a destra in cui intravvediamo un ponte in lontananza (trattasi del bivio per la località Chez Boche), che ignoriamo come il primo, continuando sempre dritti sulla sterrata.e arriviamo quindi in località Las Maisonnasses, come da cartello, poco dopo la quale troviamo un secondo bivio a sinistra (sentiero 3 per Grand Bellalanaz), mentre noi continuiamo a destra sulla sterrata. Passiamo quindi anche l’abitato di Bioley dopo il quale troviamo un bivio: a sinistra la strada inizia a salire per Savoney e il Lago Medzove, mentre noi prendiamo a destra, in leggera discesa, per il Bivacco Borroz, sempre su sterrata, passando subito un ponte, oltre il quale la strada procede in piano, attraversando le case di Celey. Dopo il paese incontriamo un bivio sulla destra con subito un ponte e lo imbocchiamo per andare a vedere una bella cascata. Attraversato il ponte prendiamo quindi a sinistra e proseguiamo 300 metri circa fino alla cascata, per tornare poi sull’altra sponda o ritorniamo sui nostri passi fino al bivio, o proviamo ad attraversare il torrente (non facile nelle condizioni in cui l’ho trovato) in un punto propizio. Tornati in ogni caso sul sentiero sulla sponda destra (idrografica e sinistra nel nostro senso di marcia) riprendiamo a seguirlo verso sud. Giunti quindi nuovamente all’altezza della cascata, la sterrata si trasforma in sentiero che inizia finalmente a salire, per poi riimmettersi su una nuova sterrata dopo quasi 900 metri, a quota 1760 circa. Seguiamo quindi la nuova sterrata verso sud per ulteriori 800 metri, giungendo così ad un ponte dove passiamo a costeggiarne la sponda sinistra idrografica. Subito dopo ignoriamo un bivio a destra con indicazioni, tra l’altro, di sentieri chiusi, continuando quindi sulla sterrata per 1,8 Km circa arriviamo ad un bivio segnato a destra con un ometto di pietra, mentre a sinistra in questo punto è presente il segnavia giallo con l’indicazione del numero di sentiero 2, siamo a quota 1970 circa. Qui prendiamo la traccia a destra e la seguiamo aiutati dagli ometti, visto che all’inizio è forse un po’ vaga; attraversiamo quindi un rado boschetto e quindi per prati fino ad immetterci, a quota 2150 circa, in un sentiero segnato coi soliti segni gialli, che imbocchiamo verso destra in salita. Porre attenzione poi in corrispondenza di un piccolo guado dove il sentiero che gira a sinistra è celato da un cespuglio e si potrebbe proseguire dritti su esile traccia per prati. Sbuchiamo quindi poi in una conca più pianeggiante, dove passiamo a destra di alcuni ruderi, subito dopo i quali notiamo un bivio a sinistra, dal quale tornerò al ritorno, mentre all’andata ho proseguito dritto (può essere comunque utile prendere la deviazione a sinistra per vedere da vicino il lago Lavodilec anche all’andata, che, altrimenti, si vede solo parzialmente dall’alto.). Continuiamo quindi dritti a salire sul sentiero segnato fino al Colle Lavodilec, dove prendiamo a destra aiutati da un unico ometto, per poi percorrere un crinale sulla sinistra che, percorso da un’esile traccia arriva ad incrociare la cresta sommitale a un passo dalla vetta (in realtà vi è più di una traccia e io ho scelto quella più a destra che passa attraverso alcune facili roccette). Poco prima di arrivare in vetta un breve traverso su rado ghiaietto necessita di attenzione. Il ritorno avviene più o meno per la stessa via fino al ripiano erboso soprastante il Lago di Lavodilec, a quota 2520 circa, dove deviamo a destra del sentiero e scendiamo poi fino al lago per prati, prendendo poi il sentiero lungolago sulla sponda sinistra, che passato il lago, ci porta nei pressi di una specie di bivacco triangolare e, quindi, piega a sinistra e ritorna sul sentiero dell’andata, che ripercorriamo fino al parcheggio.

Conclusioni: Gita assai lunga che ripaga delle fatiche grazie al bel Lago Lavodilec e all’interessante panorama di vetta sulle pietraie azzurre del Grand Avert, incastonate tra Monterosa e Cervino, per il resto una piacevole e lunga passeggiata attraverso bei borghi di montagna.

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Case e laghetto artificiale ad inizio Val Clavalitè

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Punta Tersiva che si specchia in laghetto artificiale Val Clavalitè

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Torrente Savoney

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Casa in pietra a Celey

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Canale andando verso cascata da Celey

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Cascatelle sotto cascata dopo Celey

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Canale e cascata dopo Celey

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Canale e cascata dopo Celey più da vicino

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Canale e cascata dopo Celey primo piano

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Canale e cascata dopo Celey più da vicino

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Prati presso Celey con Becca di Lusseney e Cervino sullo sfondo

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Sterrata Val Clavalitè con sullo sfondo Monte Moussaillon e Torre Ponton

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Punta Tersiva dalla Val Clavalità

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Cervino salendo verso Lavodilec

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Prati e Cervino salendo verso Lavodilec

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Ruderi tra Epilobi salendo al Lavodilec

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Sentiero e Colle Lavodilec andandovi

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Lavodilec e Monte Rafray salendo al Colle

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Vista parziale Lavodilec andando al Colle più da vicino

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Primo piano Stella Alpina andando al Colle Lavodilec

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Monterosa salendo al Colle Lavodilec

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Petit Avert salendo al Colle Lavodilec più da vicino

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Petit Avert dal Colle Lavodilec

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Torrione e Petit Avert dal Colle Lavodilec

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Petit Avert salendovi

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Traverso delicato per il Petit Avert

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Grand Avert tra Cervino e Monterosa da Petit Avert

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Grand Avert tra Cervino e Monterosa da Petit Avert più da vicino

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Punte Garin Rossa e di Leppe da Petit Avert

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Grand Avert tra Cervino e Monterosa da Petit Avert più da vicino

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Grand Combin da Petit Avert

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Grand Avert tra Cervino e Monterosa da Petit Avert

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Mont Glacier e Mont Dela da Petit Avert

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Grand Avert tra Cervino e Monterosa da Petit Avert

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Strapiombi Petit Avert con Lavodilec che spunta appena

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Punta Tersiva spunta dietro Punta Tessonet da Petit Avert più da vicino

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Punta Tersiva da Petit Avert

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Guardando indietro verso Petit Avert scendendo

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Monte Rafray e Lavodilec scendendovi

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Vista parziale Lavodilec scendendovi

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Groviglio di Stelle Alpine scendendo al Lavodilec

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Lavodilec scendendovi

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Lavodilec scendendovi

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Lavodilec scendendovi

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Monte Rafray e Lavodilec scendendovi

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Lavodilec con nuvola riflessa scendendovi

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Lavodilec con nuvola riflessa scendendovi

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Monte Rafray e Lavodilec scendendovi vista verticale

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Lavodilec con nuvola riflessa scendendovi

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Sponda ovest Lavodilec più da vicino

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Vista parziale Lavodilec e Petit Avert

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Lavodilec da sopra sponda est

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Lavodilce da sopra sponda est con sullo sfondo Petit e Grand Avert

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Bivacco presso Lavodilec

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Cascata scendendo la Val Clavalitè
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Piccolo (Petit) Avert dalla Val Clavalitè

Post by daniele64 »

Accidenti , sound , quante belle giornate hai beccato quest' estate in Valle d' Aosta ... : Thumbup : Hai fatto un patto di alleanza con Giove Pluvio ??
Bella gita davvero , anche lunghetta ... : Thumbup :
:smt006
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Re: Piccolo (Petit) Avert dalla Val Clavalitè

Post by soundofsilence »

daniele64 wrote:Accidenti , sound , quante belle giornate hai beccato quest' estate in Valle d' Aosta ... : Thumbup : Hai fatto un patto di alleanza con Giove Pluvio ??
Bella gita davvero , anche lunghetta ... : Thumbup :
:smt006
Beh il giorno dopo ero di nuovo in Valdaosta ed è stato bello uguale, questa poi era la gita corta per non affaticarmi troppo per l'indomani...
Riguardo al meteo comunque a volte basta guardare le previsioni e non aver problemi ad andare in qualsiasi zona raggiungibile.
Per dire abbiamo trovato bello anche ieri....
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Re: Piccolo (Petit) Avert dalla Val Clavalitè

Post by Pazzaura »

Molto interessante... poco conosciuta... =D>
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teo-85
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Re: Piccolo (Petit) Avert dalla Val Clavalitè

Post by teo-85 »

Leggo solo ora.... Complimenti Sound : Thumbup : : Thumbup : zona che in effetti non è molto conosciuta, forse la val Clavalitè (e il vicino vallone di s.Marcel) sono angoli della Val d'Aosta ancora no toccati da un turismo di massa.... vedi il lungo approccio... l'unico punto di appoggio è proprio il bivacco giusto?
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soundofsilence
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Re: Piccolo (Petit) Avert dalla Val Clavalitè

Post by soundofsilence »

teo-85 wrote:Leggo solo ora.... Complimenti Sound : Thumbup : : Thumbup : zona che in effetti non è molto conosciuta, forse la val Clavalitè (e il vicino vallone di s.Marcel) sono angoli della Val d'Aosta ancora no toccati da un turismo di massa.... vedi il lungo approccio... l'unico punto di appoggio è proprio il bivacco giusto?
Beh sono stato due volte in Val Clavalitè ed il bivacco Borroz, che non è quello della mia foto, non ho ancora ben capito dove si trovi....
A parte gli scherzi, dovrebbe essere verso il Col Etsely, quindi parecchio lontano dalla partenza, magari ideale per fare una due giorni verso i principali laghi del parco Avic.
Il bivacco che ho fotografato invece non so come si chiami e non ne ho trovato notizie, indubbiamente sarebbe bello dormirci per poi fare una due giorni salendo anche al Grand Avert e alla sua pietraia azzurra e poi tornare dal Vallone di Saint-Marcel, anche se non escludo che andando velocini, la cosa si possa fare in un giorno.
Delle due escursioni in Val Clavalitè devo comunque dire che mi è piaciuta molto di più quella dell'anno scorso al Monte Avic, anche perchè, in effetti, non attraversava certo solo la Val Clavalitè, comunque bella, ma un pò monotona.
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