tra musei, cantine e antiche botteghe culinarie 
...), riusciamo perlomeno a ritagliarci una parentesi per visitare di sfuggita le foreste dell'Amiata (ma è stato veramente un tocca e fuga!)... ma quello che vi racconterò in seguito riguarda il primo giorno, quando visitiamo un tratto di costa davvero inesplorato per me: il promontorio di Monte Argentario 
,proprio per "assaporare" al meglio (e con un certo appetito ) le libagioni della buona cucina della Maremma il giorno dopo ... in realtà, è un itinerario frazionato in due brevi tragitti nella macchia mediterranea, che si raggiungono con due punti di partenza distinti su una carrabile abbastanza intricata intorno al monte Argentario.Al mattino (o meglio tarda mattinata), dopo aver visitato Porto Santo Stefano, ci dirigiamo con l'auto verso la colletta nei pressi del Poggio Fornacella, passando vari scorci sull'isola del Giglio...
Arrivati alla colletta, sulla destra inizia una sterrata abbastanza sconnessa, in piano per un lungo tratto, fino ad arrivare ad un largo tornante, ove si rimonta una rampa e si arriva ad un trivio; da qui occorre individuare sulla sinistra un sentierino (una vaga traccia in alcuni punti) che percorrendo il crinale permette di arrivare in vista della torre di Capo d'Uomo, fino a giungere alla predetta torre... la giornata però è dominata da un vento implacabile tanto che riesco a fare ben poche foto...
La visuale sulla torre è incorniciata sullo sfondo dall'isola del Giglio
Ritornati lungo l'itinerario precedente, si recupera l'auto e ci si spinge sulla carrabile verso sud...
Questo per andare a visitare alcune calette sulla costa sud e ovest: la scelta cade sulla cala Mar Morto, chiamata così per la conformazione estremamente riparata della cala, a formare quasi una piscinetta salata... la discesa a questa cala avviene su un sentiero (un poco infrascato) dopo aver superato con l'auto la località Le Scorpacciate, piena di villini e casette... posteggiati su uno slargo a lato strada, si trova l'indicazione per la cala, e si scende il sentierino, che in alcuni punti risulta un po' inerbito, ma si scende abbastanza in modo costante, senza grossi problemi, con la visuale dominata dall'isola di Giannutri..
si arriva così alla cala, caratterizzata da rocce di un colore rossastro... davanti si staglia lo scoglio denominato Isola Rossa, separato dalla terraferma da poche "bracciate"...
Qua il vento pare essersi calmato rispetto al crinale percorso prima, e al sole è una goduria
! Comunque non si sente assolutamente caldo... e la trasparenza dell'acqua lì davanti è una forte tentazione Ritornati all'auto, decidiamo di dirigerci per una breve visita a Porto Ercole e alle sue fortezze, dove ci aspetterà pure un bel rovescio di pioggia arrivato dall'interno!