Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
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Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Ciao a tutti,
vi racconto il mio giro di sabato 21 maggio, una bella salita ai 3023 metri del Corno Bussola, da Estoul (Brusson).
L'idea era di salire insieme a Manù, la quale sfortunatamente è rimasta bloccata in autostrada insieme ai suoi tre amici. Sono dunque partito da solo alle 06.53, inoltrandomi nel bellissimo Vallone di Palasina post-nivale, tra le prime fioriture e le marmotte, il ruggito dei torrenti gonfi d'acqua... In solitudine, proprio un bel percorso per rilassarsi e tornare, come dire, alle origini.
Giunto ai laghi Palasina ho constatato come la cresta del Bussola fosse ormai pulita, optando per la salita dal Colle Palasina (2668). Paventavo infatti di finire, da solo, nel bel mezzo dei grandi nevai che permangono fino a luglio inoltrato al disopra del Lac Long, nel grande e stretto "imbuto" creato dalla Quota 2899 o Punta Cris, a sud, e dalla dorsale del Bussola stesso, immediatamente a nord: il Corno Bussola offre difatti due principali itinerari di salita, il 3D dal Colle Palasina aperto nel 2006 ed il 3C che proviene dai Laghi Palasina, via Colle Bussola. I due sentieri, per chi viene da Estoul, divergono approssimativamente al Lac Vert, poco dopo il Lago Battaglia: da qui il numero 4 sale al Colle Palasina, e sempre da qui il 3C risale la bella conca dei laghi alla volta del Colle Bussola.
Inutile dire che l'anello del Bussola offre emozioni intense, panorami sempre diversi ed estesissimi, e che entrambe le vie sono battute e sicure nella bella stagione, ognuna provvista di un breve tratto attrezzato (al Colle Bussola ed alla Punta del Lago) per maggiore facilità di progressione.
Raggiunto il Lac du Couloir ed il Colle Palasina alle 09.00, al sole, ho imboccato l'ampia e bella cresta che corre verso occidente, verso la vetta. Pochi nevai, e tutti molto sottili, intervallati dalle prime, coraggiose fioriture della vegetazione pioniera d'alta quota. Tutto un mondo che, sopra i 2900 metri, si prepara all'esplosione primaverile sin da sotto la neve, per approfittare appieno dei pochi mesi di bel tempo tra un inverno e l'altro.
Il sentiero corre sulla cresta, raggiunge e sfiora uno sperone di rocce slabbrate, scendendo sui pendii detritici sotto la vetta. Qui una lapide segna il bivio tra i sentieri 3C e 3D, e poco dopo, inerpicandomi sull'ultimo e più ripido tratto (il solo in forte pendenza dell'intero giro), ho raggiunto la vetta, alle 10.30.
Una grande emozione, come sempre; la forte sensazione di ritorno a casa, di abbracciare in un solo sguardo centinaia di luoghi, cime, prati, alpeggi e paesi che mi hanno visto crescere, a cui è sempre bello ed intensissimo far ritorno. Eh, è impossibile rendere l'idea, a parole, ma chiunque abbia mai amato profondamente una terra mi capirà facilmente, penso.
Ripartito alle 11.08, tra un piovasco (debole) ed uno più professionale, sempre lungo la mia cresta, ho trascorso una mezzoretta a seguire la laboriosa progressione di Manù e dei suoi tre amici, che hanno invece optato per il 3D, tra la Quota 2899 ed il Bussola medesimo. Preoccupato visto il binomio di meteo in peggioramento e forte pendenza del lungo traverso, li ho seguiti per tutto il tempo, correndo via una volta visti al sicuro al Colle Bussola, sotto la cima.
Tra la Punta del Lago ed il colle mi ha colto invece una prima grandinata a chicchi sottili, seguita da balde occhiate di sole e nuovo diluvio ai Laghi Palasina. Mi sono riparato presso uno chalet sottostante il Battaglia, il civico 12 del Comune di Brusson!, rientrando infine ad Estoul; qui, dopo circa un'ora e venti minuti, mi ha raggiunto Manù, che ho potuto almeno riabbracciare e salutare brevemente. Nel frattempo, bizzarrie del meteo primaverile, la cresta del Bussola appena percorsa era riapparsa tra le nubi, tutta imbiancata di nevischio: faceva un certo effetto, ammirarla dai prati soleggiati e pieni di fiori di Moucheurolaz.
L'impressione? Una natura già ben sveglia alle quote medie, in fase di risveglio più in alto; un meteo tutto sommato bizzarro, quasi divertente nella sua trasandata, incespicante alternanza di sole e pioggia, grandine e sole, vento e pioggia. Quasi dovesse ancora ben assestarsi sui sani criteri estivi. Quasi facesse i capricci, per intenderci.
Come sempre, un gran giretto ed un graditissimo rientro in Ayas.
vi racconto il mio giro di sabato 21 maggio, una bella salita ai 3023 metri del Corno Bussola, da Estoul (Brusson).
L'idea era di salire insieme a Manù, la quale sfortunatamente è rimasta bloccata in autostrada insieme ai suoi tre amici. Sono dunque partito da solo alle 06.53, inoltrandomi nel bellissimo Vallone di Palasina post-nivale, tra le prime fioriture e le marmotte, il ruggito dei torrenti gonfi d'acqua... In solitudine, proprio un bel percorso per rilassarsi e tornare, come dire, alle origini.
Giunto ai laghi Palasina ho constatato come la cresta del Bussola fosse ormai pulita, optando per la salita dal Colle Palasina (2668). Paventavo infatti di finire, da solo, nel bel mezzo dei grandi nevai che permangono fino a luglio inoltrato al disopra del Lac Long, nel grande e stretto "imbuto" creato dalla Quota 2899 o Punta Cris, a sud, e dalla dorsale del Bussola stesso, immediatamente a nord: il Corno Bussola offre difatti due principali itinerari di salita, il 3D dal Colle Palasina aperto nel 2006 ed il 3C che proviene dai Laghi Palasina, via Colle Bussola. I due sentieri, per chi viene da Estoul, divergono approssimativamente al Lac Vert, poco dopo il Lago Battaglia: da qui il numero 4 sale al Colle Palasina, e sempre da qui il 3C risale la bella conca dei laghi alla volta del Colle Bussola.
Inutile dire che l'anello del Bussola offre emozioni intense, panorami sempre diversi ed estesissimi, e che entrambe le vie sono battute e sicure nella bella stagione, ognuna provvista di un breve tratto attrezzato (al Colle Bussola ed alla Punta del Lago) per maggiore facilità di progressione.
Raggiunto il Lac du Couloir ed il Colle Palasina alle 09.00, al sole, ho imboccato l'ampia e bella cresta che corre verso occidente, verso la vetta. Pochi nevai, e tutti molto sottili, intervallati dalle prime, coraggiose fioriture della vegetazione pioniera d'alta quota. Tutto un mondo che, sopra i 2900 metri, si prepara all'esplosione primaverile sin da sotto la neve, per approfittare appieno dei pochi mesi di bel tempo tra un inverno e l'altro.
Il sentiero corre sulla cresta, raggiunge e sfiora uno sperone di rocce slabbrate, scendendo sui pendii detritici sotto la vetta. Qui una lapide segna il bivio tra i sentieri 3C e 3D, e poco dopo, inerpicandomi sull'ultimo e più ripido tratto (il solo in forte pendenza dell'intero giro), ho raggiunto la vetta, alle 10.30.
Una grande emozione, come sempre; la forte sensazione di ritorno a casa, di abbracciare in un solo sguardo centinaia di luoghi, cime, prati, alpeggi e paesi che mi hanno visto crescere, a cui è sempre bello ed intensissimo far ritorno. Eh, è impossibile rendere l'idea, a parole, ma chiunque abbia mai amato profondamente una terra mi capirà facilmente, penso.
Ripartito alle 11.08, tra un piovasco (debole) ed uno più professionale, sempre lungo la mia cresta, ho trascorso una mezzoretta a seguire la laboriosa progressione di Manù e dei suoi tre amici, che hanno invece optato per il 3D, tra la Quota 2899 ed il Bussola medesimo. Preoccupato visto il binomio di meteo in peggioramento e forte pendenza del lungo traverso, li ho seguiti per tutto il tempo, correndo via una volta visti al sicuro al Colle Bussola, sotto la cima.
Tra la Punta del Lago ed il colle mi ha colto invece una prima grandinata a chicchi sottili, seguita da balde occhiate di sole e nuovo diluvio ai Laghi Palasina. Mi sono riparato presso uno chalet sottostante il Battaglia, il civico 12 del Comune di Brusson!, rientrando infine ad Estoul; qui, dopo circa un'ora e venti minuti, mi ha raggiunto Manù, che ho potuto almeno riabbracciare e salutare brevemente. Nel frattempo, bizzarrie del meteo primaverile, la cresta del Bussola appena percorsa era riapparsa tra le nubi, tutta imbiancata di nevischio: faceva un certo effetto, ammirarla dai prati soleggiati e pieni di fiori di Moucheurolaz.
L'impressione? Una natura già ben sveglia alle quote medie, in fase di risveglio più in alto; un meteo tutto sommato bizzarro, quasi divertente nella sua trasandata, incespicante alternanza di sole e pioggia, grandine e sole, vento e pioggia. Quasi dovesse ancora ben assestarsi sui sani criteri estivi. Quasi facesse i capricci, per intenderci.
Come sempre, un gran giretto ed un graditissimo rientro in Ayas.
Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Ma eccoci alla prima tranche di foto. Parlando del livello-neve, si può dire, come premetteva Sub-Comandante, che fino ai 3000 ormai è pulito, mentre nei versanti nord, la neve permane in maniera alquanto ostinata dai 2500 in su, genericamente parlando.
Oltre a Varasc.it, anche il blog OneShotTooFar stava lavorando...
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Marco S.
una salus victis, nullam sperare salutem
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Seconda tranche...
Nota: le foto sono sgranate, vista la distanza.
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Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Terza ed ultima tranche... Relativa alla discesa dalla cresta, sotto pioggia e grandine stentata, fino ai laghi.
Grazie a tutti per l'attenzione!
Grazie a tutti per l'attenzione!
Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Stupendo...Bravissimo Marco!!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Grazie! E' stato davvero un bel giro. Poi, da solo, nel silenzio.. è stato un piacere raro, ho avuto tempo di osservare e di pensare, di riscoprire tante cose e tanti dettagli di ciò che avevo intorno.Martu wrote:Stupendo...Bravissimo Marco!!
Dimenticavo, troverete altre foto nel mio sito, come sempre.
Un ultimo saluto, dalla "narcisata" al Monte Cucco di oggi, purtroppo abbastanza piovosa anch'essa...
Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
foto stupende!!!
il mio piano per il sabato era una bella gita in val d'Ayas però il meteo mi ha fatto decidere di cambiare zona. Col senno di poi è stata un'ottima scelta
il mio piano per il sabato era una bella gita in val d'Ayas però il meteo mi ha fatto decidere di cambiare zona. Col senno di poi è stata un'ottima scelta
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
E dove sei andato di bello?Sub-Comandante wrote:foto stupende!!!
il mio piano per il sabato era una bella gita in val d'Ayas però il meteo mi ha fatto decidere di cambiare zona. Col senno di poi è stata un'ottima scelta
Mah, ti dirò, oggi ha piovuto prima.. ma ieri alla fin fine mi sono divertito molto, è stato un bel giro. Erano solo piovaschi passeggeri, alternati a sole. Colossali formazioni di cumuli, cose da "Independence Day" sui Laghi Palasina, però.. Poi, con tutto il vestiario tecnico che uno si porta dietro, bisognerà ben provare ogni tanto un po' d'acqua!
Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Marco S. wrote:E dove sei andato di bello?Sub-Comandante wrote:foto stupende!!!
il mio piano per il sabato era una bella gita in val d'Ayas però il meteo mi ha fatto decidere di cambiare zona. Col senno di poi è stata un'ottima scelta
Mah, ti dirò, oggi ha piovuto prima.. ma ieri alla fin fine mi sono divertito molto, è stato un bel giro. Erano solo piovaschi passeggeri, alternati a sole. Colossali formazioni di cumuli, cose da "Independence Day" sui Laghi Palasina, però.. Poi, con tutto il vestiario tecnico che uno si porta dietro, bisognerà ben provare ogni tanto un po' d'acqua!
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
gita sempre piacevole il Corno Bussola
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Grande Marco! Direi che il Corno Bussola ripaga sempre... nessun problema di neve a quanto pare, nonostante la quota... certo che fa un pò impressione vedere già una fiorita da Giugno inoltrato in questo periodo...
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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- Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Hai ragione, c'erano fioriture ormai estive, a maggio!teo-85 wrote:Grande Marco! Direi che il Corno Bussola ripaga sempre... nessun problema di neve a quanto pare, nonostante la quota... certo che fa un pò impressione vedere già una fiorita da Giugno inoltrato in questo periodo...
E' impressionante. Ciò malgrado, sui versanti in ombra c'è ancora molta neve, così pure sul lato ovest del Vitello e della Valfredda.
Difatti sto pensando a qualcosa di bello per il weekend, meteo permettendo.
Marco S.
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- ciavranèis
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Anzitutto saluti.
Molto bello il Bussola. Prima o poi becco la giornata giusta per la panoramica, finora da lassù mi è andata maluccio - o non avevo la eflex.
Porterò in zona laghi tutta la famiglia (di lei). Mi sembra sgombro da neve, anche un novizio assoluto non avrà problemi. No?
Molto bello il Bussola. Prima o poi becco la giornata giusta per la panoramica, finora da lassù mi è andata maluccio - o non avevo la eflex.
Porterò in zona laghi tutta la famiglia (di lei). Mi sembra sgombro da neve, anche un novizio assoluto non avrà problemi. No?
Alessandro V.
- Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Ciao,ciavranèis wrote:Anzitutto saluti.
Molto bello il Bussola. Prima o poi becco la giornata giusta per la panoramica, finora da lassù mi è andata maluccio - o non avevo la eflex.
Porterò in zona laghi tutta la famiglia (di lei). Mi sembra sgombro da neve, anche un novizio assoluto non avrà problemi. No?
allora, da Estoul ai laghi Palasina ci sono ormai solo minuscoli, innocui nevaietti - c'era gente in sneakers quando sono salito io al Bussola. C'è, anzi c'era, un grande ammasso di neve nella "porta" del lago Battaglia, da dove esce l'emissario e dove hanno costruito... quell'ultimo ponte (Cornelius Ryan).
C'è poi neve per salire al Colle Palasina e, sulla cresta, qualche sottile nevaietto, ormai probabilmente scomparso.
Invece, sul percorso che dal lago Lungo sale al Colle Bussola passando lungo il versante nord della Punta Cris o Quota 2899, c'è ancora molta neve, in pendenza.
Si tratta comunque, anche d'estate, di una vetta che richiede un avvicinamento lungo - per cui non la consiglierei ad un principiante, specie se si tratta di bambini, o persone non allenate.
Fino ai laghi Palasina, così come ai vicini Valfredda, si può invece arrivare tranquillamente.
Marco S.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Noi siamo saliti il 19/8.
Partenza dal Parcheggio di Estoul, lunga ma rilassante salita fino ai Laghi di Palasina e di lì fino al colle di Palasina.
Al colle abbiamo preso il sentiero 3D che risale fino alla Punta del Lago e di lì conduce per ampia ed erbosa cresta fino alla base del Corno Bussola, dove va ad innestarsi sul sentiero 3C che sale- più diretto- dai laghi di Palasina.
La parte terminale della salita è piuttosto ripida ma non esposta quindi...solo faticosa....
Lungo la discesa avremmo voluto sostare ai laghi di Palasina ma ...purtroppo si è messo a piovere .....torrenzialmente... e quindi siamo ridiscesi quasi subito all'auto......
Quando ci trovavamo ad una decina di minuti dalla stessa ..... ha smesso di piovere ed è uscito il sole
Partenza dal Parcheggio di Estoul, lunga ma rilassante salita fino ai Laghi di Palasina e di lì fino al colle di Palasina.
Al colle abbiamo preso il sentiero 3D che risale fino alla Punta del Lago e di lì conduce per ampia ed erbosa cresta fino alla base del Corno Bussola, dove va ad innestarsi sul sentiero 3C che sale- più diretto- dai laghi di Palasina.
La parte terminale della salita è piuttosto ripida ma non esposta quindi...solo faticosa....
Lungo la discesa avremmo voluto sostare ai laghi di Palasina ma ...purtroppo si è messo a piovere .....torrenzialmente... e quindi siamo ridiscesi quasi subito all'auto......
Quando ci trovavamo ad una decina di minuti dalla stessa ..... ha smesso di piovere ed è uscito il sole
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Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Altre foto!!
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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- Maury76
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
dalle foto non l'avrei mai detto era così bello il cieloserena wrote: Lungo la discesa avremmo voluto sostare ai laghi di Palasina ma ...purtroppo si è messo a piovere .....torrenzialmente...
Belle foto
I laghi di Palasina sono fantastici
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Quanti ricordi!! Bellissimo il Corno Bussola!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
purtroppo mentre eravamo in vetta abbiamo visto le prime nubi e poi si è coperto tutto molto, molto, molto rapidamente....Maury76 wrote: dalle foto non l'avrei mai detto era così bello il cielo
Belle foto
I laghi di Palasina sono fantastici
quel giorno tutti abbiamo preso acqua (anche Marco che se non mi ricordo male si trovava al colletto Taf...)
noi per fortuna solo dai laghi in poi, quindi dopo che avevamo ultimato la parte più ripida e più antipatica della discesa....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Martu wrote:Quanti ricordi!! Bellissimo il Corno Bussola!
uno dei giri più belli che abbiamo fatto!!!!
bellissima la cresta tra il colle Palasina e la vetta!
al colle ho incontrato una guardia forestale accompagnata dal cagnolone che si vede nella foto di vetta (Balù...)
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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F. NIETZSCHE
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- amadablam
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Alè!!!!!!!!!!!!!!!!!!! W la VdA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Namaste
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Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
amadablam wrote:Alè!!!!!!!!!!!!!!!!!!! W la VdA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
dai dai ...quando torni facciamo qualcosa insieme??!!
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
serena wrote:amadablam wrote:Alè!!!!!!!!!!!!!!!!!!! W la VdA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
dai dai ...quando torni facciamo qualcosa insieme??!!
Namaste
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Mie care, vedere queste foto da Milano è... beh, suggestivo.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Marco S. wrote:Mie care, vedere queste foto da Milano è... beh, suggestivo.
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Belle gite e bella compagnia: uno dei mesi di agosto con più amici in montagna degli ultimi anni!
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Marco S. wrote:Belle gite e bella compagnia: uno dei mesi di agosto con più amici in montagna degli ultimi anni!
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
ed io in miniera ...andate a ....serena wrote:Marco S. wrote:Belle gite e bella compagnia: uno dei mesi di agosto con più amici in montagna degli ultimi anni!
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
amadablam wrote:ed io in miniera ...andate a ....serena wrote:Marco S. wrote:Belle gite e bella compagnia: uno dei mesi di agosto con più amici in montagna degli ultimi anni!
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pensa che nelle prossime settimane tu non sarai più in miniera e .......io neanche
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
..così va meglioserena wrote:amadablam wrote:ed io in miniera ...andate a ....serena wrote:Marco S. wrote:Belle gite e bella compagnia: uno dei mesi di agosto con più amici in montagna degli ultimi anni!
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Ti ricordo! Un puntino lontano, là davanti..serena wrote:Marco S. wrote:Belle gite e bella compagnia: uno dei mesi di agosto con più amici in montagna degli ultimi anni!
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... elLago.htm
Giovedì 16 agosto 2018: Estoul (1870) – Alpe Palasina (2440) – Lago della Battaglia (2495) – Lago Pocia (2520) – Lago Lungo (2630) – Colletto Bussola (2800) – Corno Bussola (3020) – Punta del Lago (2820) – Colle Palasina (2680) – Lago Couloir (2620) – Lago Verde (2495) – Lago della Battaglia (2495) - Alpe Palasina (2440) – Lago Literan (2245) – Estoul (1870).
Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e Soundofsilence.
Lunghezza: 18,2 Km circa.
Dislivello: 1250 circa.
Difficoltà: Due brevi tratti attrezzati, uno subito dopo il Colletto Bussola e uno salendo a Punta del Lago, entrambe semplici e senza problemi, tanto che l’attrezzatura è quasi superflua, per il resto tutto E.
Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea, dove si continua sulla Aosta-Torino (A5) fino all’uscita di Verres, da dove imbocchiamo la Val d’Ayas seguendo le indicazioni stradali. Percorriamo la Val d’Ayas fino a Brusson, dove voltiamo a destra seguendo le indicazioni per Estoul, dove lasciamo la macchina nellapposito grande parcheggio.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo la sterrata sulla sinistra della strada con cartelli indicanti i sentieri per il Rifugio Arp e il Lago Literan, e, dopo 50 metri, lasciamo a destra il sentiero 5D per Moucheroulaz, continuano dritti sulla sterrata. Dopo 450 metri incontriamo una fonte e, subito dopo, un bivio, dove continuiamo dritti, lasciando a destra la carrareccia per il Rifugio Arp (come da cartello): Proseguiamo quindi per 100 metri sulla sterrata e, quindi, giriamo a destra su sentiero, lasciando a sinistra la strada e, dopo ulteriori 200 metri, ci troviamo ad un nuovo bivio: a sinistra i sentieri 5 e 6, a destra 6a e 6b, come segnalato su una pietra; prendiamo quindi a sinistra, lasciando a destra i sentieri diretti ai Laghi di Estoul, e, dopo 250 metri circa, ritorniamo sulla sterrata abbandonata in precedenza e che imbocchiamo verso sinistra in salita. Dopo 170 metri di sterrata ci troviamo ad un nuovo bivio dove dobbiamo prendere a destra in salita, tagliando dritto sulla sinistra dei tornanti della sterrata, lasciando comunque a sinistra un’altra sterrata diretta a Case Palasina. Saliamo quindi sulla ripida scorciatoia e ci riimmettiamo sulla sterrata a quota 2090 circa, per percorrre poi sulla stessa un tratto in falsopiano che ci porta al piccolo nucleo abitato di Chavannes, superato il quale troviamo un nuovo bivio fra più sterrate, tra le quali noi dobbiamo prendere quella più a destra o, volendo, seguire una traccia parallela ancora più a destra; seguendo la traccia tagliamo anche il successivo tornante della sterrata e, quindi, torniamo a percorrerla per oltre 300 metri, dove notiamo a destra, su altra sterrata, il bivio per il vicino Lago Literan (che abbiamo poi visitato al ritorno); lasciando quindi per il ritorno la deviazione per il Lago Literan, proseguiamo dritti sulla sterrata per oltre 900 metri, fino a giungere ad un bivio segnalato con cartelli, dove a destra si va al Rifugio Arp, mentre noi prendiamo a sinistra per i Laghi Palasina. La nuova sterrata che stiamo percorrendo può e deve essere tagliata, seguendo i segnavia, che permettono di risparmiare parecchia strada, giungendo così più brevemente, a 2370 m. circa di quota, ad un nuovo bivio segnalato su una pietra, dove prendiamo dritti a sinistra (segnalazioni (5 e 5a), lasciando a destra i sentieri 3b e 3c che compiono un giro più largo e, così facendo, giungiamo in breve all’Alpe Palasina Superiore. Superata quindi l’ultima costruzione dell’alpeggio saliamo in breve al primo dei Laghi Palasina (volendo si può salire sull’elevazione a sinistra subito prima del lago per vederlo dall’alto e anche per visitare un’ulteriore lago che, altrimenti, rimane celato; in questo caso dalla cima dell’elevazione occorre tornare un po’ indietro verso l’Alpe Palasina per raggiungerlo), il Lago Battaglia. Costeggiamo quindi sulla destra il Lago Battaglia.e sulla sinistra il prospiciente Lago Verde, e al successivo e vicino bivio prendiamo a sinistra per il Corno Bussola, lasciando a destra il sentiero per il Colle Palasina dal quale torneremo. Saliamo quindi al Lago Pocia che costeggiamo quindi a destra, per poi continuare a salire sul sentiero che ci porta nei pressi del Lago Lungo. Continuando la salita, per avere una migliore vista del bel lago, possiamo salire la cresta di ripide dune, in parte erbose e in parte rocciose, sulla destra del sentiero, per poi ricollegarsi allo stesso più in alto. Raggiunto quindi nuovamente il sentiero, giungiamo in breve al Colletto Bussola a circa 2800 di quota, dal quale prendiamo a destra giungendo in breve ad un salto di roccia che si supera facilmente, volendo con l’ausilio di staffe metalliche. Proseguiamo quindi sul sentiero che diventa ora più roccioso e ripido e ai prati si sostituiscono gli sfasciumi per giungere quindi, a quota 2940 circa, ormai a pochi metri dalla vetta, al bivio sulla destra col sentiero 3d, che percorremo al ritorno, mentre noi continuiamo a sinistra sul 3c fino in vetta. Dalla croce di vetta è possibile raggiungere la vera vetta dirigendosi a destra e aggirando il salto di roccia sulla sinistra. Riscendiamo quindi fino al bivio poco sotto la vetta e prendiamo a sinistra il sentiero 3d e iniziamo a percorrere la cresta verso la Punta del Lago. La bella cresta, sempre panoramica sui laghi, ci porta quindi alle pendici dell’evidente Punta del Lago, di cui risaliamo il versante ovest aiutati anche da alcune attrezzature (corde e staffe) e poi continuiamo in cengia, comoda o esposta, sempre aiutati da corde fisse, fino a raggiungere il crinale prativo, dal quale con una breve deviazione verso sinistra, possiamo raggiungere la cima. Riprendiamo quindi a percorrere la cresta e giungiamo quindi in vista del Colle Palasina, al quale possiamo scendere seguendo il sentiero che fa un ampio giro, o direttamente per prati come abbiamo fatto noi. Dal Colle scendiamo poi a destra al Lago Couloir, dal quale poi continuiamo a scendere fino al Lago Verde e al Lago Battaglia, dove prendiamo a ritroso il sentiero dell’andata, che seguiamo fino alla macchina, magari facendo una breve deviazione al Lago Literan, come descritto in precedenza.
Conclusioni: ero già stato due volte al Corno Bussola e la consideravo una delle più belle, se non la più bella, escursione fattibile in Valdaosta per gli stupendi Laghi Palasina, unici per forma e colori, nonché per il bel panorama sul Rosa e sul Cervino, la gita di oggi, nonostante il tempo non molto bello, ha rafforzato ancora di più questa mia opinione, grazie alla stupenda e panoramicissima cresta tra il Corno Bussola, la Punta del Lago e il Colle Palasina che nelle altre occasioni non avevo avuto occasione di percorrere, ma che ho trovato assolutamente imperdibile e ancora meglio del resto della gita. Un’escursione alla portata di tutti e assolutamente da non perdere!
Fonte salendo da Estoul
Case Chanlossere a sinistra del sentiero
Malga a Chavannes
Sterrata sotto il Lago Literan
Grosso masso a fianco sterrata per l'Alpe Palasina
Malga in località Chavanne
Malghe in lontananza all'Alpe Palasina
Malga all'Alpe Palasina Superiore
Lago della Battaglia da sopra arrivandovi
Pozza d'acqua sopra il Lago della Battaglia
Lago della Battaglia arrivandovi più da vicino
Emissario e Lago Battaglia
Lago Pocia arrivandovi
Lago Pocia dall'alto
Lago Pocia seminascosto da versante e Lago Battaglia sullo sfondo
Lago Pocia seminascosto da versante e Lago Battaglia sullo sfondo
Laghi Pocia e Battaglia dall'alto
3 Cardi ai Laghi Palasina
Laghi Pocia e Battaglia dall'alto più da lontano
Lago Lungo arrivandovi
Lago Lungo vista parziale da sopra
Lago Lungo parte est. più da lontano
Lago Lungo vista parziale della'alto
Lago Lungo dall'alto da cresta panoramica
Cresta panoramica su Lago Lungo a destra del sentiero
Cresta panoramica davanti a Lago Lungo
Cespuglio di Stelle Alpine salendo al Colletto Bussola
Vista parziale Lago Lungo Pocia e Battaglia
Cresta panoramica con sentiero a sinistra
Lago Lungo da cresta panoramica
Vista parziale Lago Lungo Pocia e Battaglia
Lago Lungo da cresta panoramica più da vicino
Cresta panoramica davanti a Lago Lungo e sentiero a destra
Vetta Corno Bussola
Mont Emilius dal Colletto Bussola più da lontano
Passaggio attrezzato verso Corno Bussola
Lago Lungo salendo al Corno Bussola
6 Stambecchi con Emilius sullo sfondo salendo al Corno Bussola primo piano
6 Stambecchi in fuga con Emilius sullo sfondo salendo al Corno Bussola
Vera vetta Corno Bussola
Croce vetta Corno Bussola
Croce Corno Bussola dalla vetta
Monterosa spunta dalla nebbia dal Corno Bussola
Inizio cresta Corno Bussola
Selletta in cresta Corno Bussola
Cresta e Corno Bussola
Maury in cresta Corno Bussola
Laghi Lungo Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Lago Lungo e vista parziale Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Laghi Lungo Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola più da vicino
Lago Lungo e vista parziale Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cresta est Corno Bussola lambita dalla nebbia
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cresta Corno Bussola aggredita dalla nebbia
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola e Punta del Lago con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Pocia e Battaglia
Vista parziale Laghi Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Vista parziale Laghi Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola più da vicino
Cresta est Corno Bussola con Punta del Lago come un fantasma nella nebbia
Cresta est Corno Bussola con Punta del Lago sullo sfondo
Cresta est Corno Bussola con Punta del Lago sullo sfondo più da vicino
Cresta est Corno Bussola guardando indietro da pendici Punta del Lago
Vista parziale Laghi Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Lago Pocia e vista parziale Battaglia da cresta est Corno Bussola
Salendo verso vetta Punta del Lago
Lago Pocia e un pezzetto del Lago Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cengia Punta del Lago e a valle Laghi Pocia e Battaglia
Cengia Punta del Lago
Lago Pocia e vista parziale Battaglia da Punta del Lago
Sentiero con sotto Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Lago Pocia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Lago Pocia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Lago Pocia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Laghi Couloir. Pocia e Battaglia vista parziale andando verso Colle Palasina
Punta del Lago a Strapiombo da est
Laghi Couloir. Pocia e Battaglia vista parziale andando verso Colle Palasina
Cresta verso il Colle Palasina
Colle Palasina Corno Vitello e Lago Couloir
Colle Palasina
Lago Couloir vista parziale
Laghi Battaglia e Pocia dal Couloir
Lago Verde scendendovi
Laghi Verde e Battaglia scendendovi
Ponte in pietra su sentiero presso Lago Battaglia
Emissario e Lago Battaglia
Torrente andando verso Lago Literan
Serie di crinali con Mont Emilius andando verso Lago Literan
Lago Literan vista parte sinistra
Lago Literan vista parte sinistra destra
Emissario e Lago Literan
Giovedì 16 agosto 2018: Estoul (1870) – Alpe Palasina (2440) – Lago della Battaglia (2495) – Lago Pocia (2520) – Lago Lungo (2630) – Colletto Bussola (2800) – Corno Bussola (3020) – Punta del Lago (2820) – Colle Palasina (2680) – Lago Couloir (2620) – Lago Verde (2495) – Lago della Battaglia (2495) - Alpe Palasina (2440) – Lago Literan (2245) – Estoul (1870).
Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/" onclick="window.open(this.href);return false;) e Soundofsilence.
Lunghezza: 18,2 Km circa.
Dislivello: 1250 circa.
Difficoltà: Due brevi tratti attrezzati, uno subito dopo il Colletto Bussola e uno salendo a Punta del Lago, entrambe semplici e senza problemi, tanto che l’attrezzatura è quasi superflua, per il resto tutto E.
Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea, dove si continua sulla Aosta-Torino (A5) fino all’uscita di Verres, da dove imbocchiamo la Val d’Ayas seguendo le indicazioni stradali. Percorriamo la Val d’Ayas fino a Brusson, dove voltiamo a destra seguendo le indicazioni per Estoul, dove lasciamo la macchina nellapposito grande parcheggio.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo la sterrata sulla sinistra della strada con cartelli indicanti i sentieri per il Rifugio Arp e il Lago Literan, e, dopo 50 metri, lasciamo a destra il sentiero 5D per Moucheroulaz, continuano dritti sulla sterrata. Dopo 450 metri incontriamo una fonte e, subito dopo, un bivio, dove continuiamo dritti, lasciando a destra la carrareccia per il Rifugio Arp (come da cartello): Proseguiamo quindi per 100 metri sulla sterrata e, quindi, giriamo a destra su sentiero, lasciando a sinistra la strada e, dopo ulteriori 200 metri, ci troviamo ad un nuovo bivio: a sinistra i sentieri 5 e 6, a destra 6a e 6b, come segnalato su una pietra; prendiamo quindi a sinistra, lasciando a destra i sentieri diretti ai Laghi di Estoul, e, dopo 250 metri circa, ritorniamo sulla sterrata abbandonata in precedenza e che imbocchiamo verso sinistra in salita. Dopo 170 metri di sterrata ci troviamo ad un nuovo bivio dove dobbiamo prendere a destra in salita, tagliando dritto sulla sinistra dei tornanti della sterrata, lasciando comunque a sinistra un’altra sterrata diretta a Case Palasina. Saliamo quindi sulla ripida scorciatoia e ci riimmettiamo sulla sterrata a quota 2090 circa, per percorrre poi sulla stessa un tratto in falsopiano che ci porta al piccolo nucleo abitato di Chavannes, superato il quale troviamo un nuovo bivio fra più sterrate, tra le quali noi dobbiamo prendere quella più a destra o, volendo, seguire una traccia parallela ancora più a destra; seguendo la traccia tagliamo anche il successivo tornante della sterrata e, quindi, torniamo a percorrerla per oltre 300 metri, dove notiamo a destra, su altra sterrata, il bivio per il vicino Lago Literan (che abbiamo poi visitato al ritorno); lasciando quindi per il ritorno la deviazione per il Lago Literan, proseguiamo dritti sulla sterrata per oltre 900 metri, fino a giungere ad un bivio segnalato con cartelli, dove a destra si va al Rifugio Arp, mentre noi prendiamo a sinistra per i Laghi Palasina. La nuova sterrata che stiamo percorrendo può e deve essere tagliata, seguendo i segnavia, che permettono di risparmiare parecchia strada, giungendo così più brevemente, a 2370 m. circa di quota, ad un nuovo bivio segnalato su una pietra, dove prendiamo dritti a sinistra (segnalazioni (5 e 5a), lasciando a destra i sentieri 3b e 3c che compiono un giro più largo e, così facendo, giungiamo in breve all’Alpe Palasina Superiore. Superata quindi l’ultima costruzione dell’alpeggio saliamo in breve al primo dei Laghi Palasina (volendo si può salire sull’elevazione a sinistra subito prima del lago per vederlo dall’alto e anche per visitare un’ulteriore lago che, altrimenti, rimane celato; in questo caso dalla cima dell’elevazione occorre tornare un po’ indietro verso l’Alpe Palasina per raggiungerlo), il Lago Battaglia. Costeggiamo quindi sulla destra il Lago Battaglia.e sulla sinistra il prospiciente Lago Verde, e al successivo e vicino bivio prendiamo a sinistra per il Corno Bussola, lasciando a destra il sentiero per il Colle Palasina dal quale torneremo. Saliamo quindi al Lago Pocia che costeggiamo quindi a destra, per poi continuare a salire sul sentiero che ci porta nei pressi del Lago Lungo. Continuando la salita, per avere una migliore vista del bel lago, possiamo salire la cresta di ripide dune, in parte erbose e in parte rocciose, sulla destra del sentiero, per poi ricollegarsi allo stesso più in alto. Raggiunto quindi nuovamente il sentiero, giungiamo in breve al Colletto Bussola a circa 2800 di quota, dal quale prendiamo a destra giungendo in breve ad un salto di roccia che si supera facilmente, volendo con l’ausilio di staffe metalliche. Proseguiamo quindi sul sentiero che diventa ora più roccioso e ripido e ai prati si sostituiscono gli sfasciumi per giungere quindi, a quota 2940 circa, ormai a pochi metri dalla vetta, al bivio sulla destra col sentiero 3d, che percorremo al ritorno, mentre noi continuiamo a sinistra sul 3c fino in vetta. Dalla croce di vetta è possibile raggiungere la vera vetta dirigendosi a destra e aggirando il salto di roccia sulla sinistra. Riscendiamo quindi fino al bivio poco sotto la vetta e prendiamo a sinistra il sentiero 3d e iniziamo a percorrere la cresta verso la Punta del Lago. La bella cresta, sempre panoramica sui laghi, ci porta quindi alle pendici dell’evidente Punta del Lago, di cui risaliamo il versante ovest aiutati anche da alcune attrezzature (corde e staffe) e poi continuiamo in cengia, comoda o esposta, sempre aiutati da corde fisse, fino a raggiungere il crinale prativo, dal quale con una breve deviazione verso sinistra, possiamo raggiungere la cima. Riprendiamo quindi a percorrere la cresta e giungiamo quindi in vista del Colle Palasina, al quale possiamo scendere seguendo il sentiero che fa un ampio giro, o direttamente per prati come abbiamo fatto noi. Dal Colle scendiamo poi a destra al Lago Couloir, dal quale poi continuiamo a scendere fino al Lago Verde e al Lago Battaglia, dove prendiamo a ritroso il sentiero dell’andata, che seguiamo fino alla macchina, magari facendo una breve deviazione al Lago Literan, come descritto in precedenza.
Conclusioni: ero già stato due volte al Corno Bussola e la consideravo una delle più belle, se non la più bella, escursione fattibile in Valdaosta per gli stupendi Laghi Palasina, unici per forma e colori, nonché per il bel panorama sul Rosa e sul Cervino, la gita di oggi, nonostante il tempo non molto bello, ha rafforzato ancora di più questa mia opinione, grazie alla stupenda e panoramicissima cresta tra il Corno Bussola, la Punta del Lago e il Colle Palasina che nelle altre occasioni non avevo avuto occasione di percorrere, ma che ho trovato assolutamente imperdibile e ancora meglio del resto della gita. Un’escursione alla portata di tutti e assolutamente da non perdere!
Fonte salendo da Estoul
Case Chanlossere a sinistra del sentiero
Malga a Chavannes
Sterrata sotto il Lago Literan
Grosso masso a fianco sterrata per l'Alpe Palasina
Malga in località Chavanne
Malghe in lontananza all'Alpe Palasina
Malga all'Alpe Palasina Superiore
Lago della Battaglia da sopra arrivandovi
Pozza d'acqua sopra il Lago della Battaglia
Lago della Battaglia arrivandovi più da vicino
Emissario e Lago Battaglia
Lago Pocia arrivandovi
Lago Pocia dall'alto
Lago Pocia seminascosto da versante e Lago Battaglia sullo sfondo
Lago Pocia seminascosto da versante e Lago Battaglia sullo sfondo
Laghi Pocia e Battaglia dall'alto
3 Cardi ai Laghi Palasina
Laghi Pocia e Battaglia dall'alto più da lontano
Lago Lungo arrivandovi
Lago Lungo vista parziale da sopra
Lago Lungo parte est. più da lontano
Lago Lungo vista parziale della'alto
Lago Lungo dall'alto da cresta panoramica
Cresta panoramica su Lago Lungo a destra del sentiero
Cresta panoramica davanti a Lago Lungo
Cespuglio di Stelle Alpine salendo al Colletto Bussola
Vista parziale Lago Lungo Pocia e Battaglia
Cresta panoramica con sentiero a sinistra
Lago Lungo da cresta panoramica
Vista parziale Lago Lungo Pocia e Battaglia
Lago Lungo da cresta panoramica più da vicino
Cresta panoramica davanti a Lago Lungo e sentiero a destra
Vetta Corno Bussola
Mont Emilius dal Colletto Bussola più da lontano
Passaggio attrezzato verso Corno Bussola
Lago Lungo salendo al Corno Bussola
6 Stambecchi con Emilius sullo sfondo salendo al Corno Bussola primo piano
6 Stambecchi in fuga con Emilius sullo sfondo salendo al Corno Bussola
Vera vetta Corno Bussola
Croce vetta Corno Bussola
Croce Corno Bussola dalla vetta
Monterosa spunta dalla nebbia dal Corno Bussola
Inizio cresta Corno Bussola
Selletta in cresta Corno Bussola
Cresta e Corno Bussola
Maury in cresta Corno Bussola
Laghi Lungo Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Lago Lungo e vista parziale Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Laghi Lungo Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola più da vicino
Lago Lungo e vista parziale Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cresta est Corno Bussola lambita dalla nebbia
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cresta Corno Bussola aggredita dalla nebbia
Vista parziale Laghi Lungo e Pocia e Lago della Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola e Punta del Lago con a destra Laghi Lungo Pocia e Battaglia
Cresta est Corno Bussola con a destra Laghi Pocia e Battaglia
Vista parziale Laghi Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Vista parziale Laghi Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola più da vicino
Cresta est Corno Bussola con Punta del Lago come un fantasma nella nebbia
Cresta est Corno Bussola con Punta del Lago sullo sfondo
Cresta est Corno Bussola con Punta del Lago sullo sfondo più da vicino
Cresta est Corno Bussola guardando indietro da pendici Punta del Lago
Vista parziale Laghi Pocia e Battaglia da cresta est Corno Bussola
Lago Pocia e vista parziale Battaglia da cresta est Corno Bussola
Salendo verso vetta Punta del Lago
Lago Pocia e un pezzetto del Lago Battaglia da cresta est Corno Bussola
Cengia Punta del Lago e a valle Laghi Pocia e Battaglia
Cengia Punta del Lago
Lago Pocia e vista parziale Battaglia da Punta del Lago
Sentiero con sotto Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Lago Pocia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Lago Pocia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Lago Pocia da pendici Punta del Lago
Laghi Pocia e Battaglia da pendici Punta del Lago
Laghi Couloir. Pocia e Battaglia vista parziale andando verso Colle Palasina
Punta del Lago a Strapiombo da est
Laghi Couloir. Pocia e Battaglia vista parziale andando verso Colle Palasina
Cresta verso il Colle Palasina
Colle Palasina Corno Vitello e Lago Couloir
Colle Palasina
Lago Couloir vista parziale
Laghi Battaglia e Pocia dal Couloir
Lago Verde scendendovi
Laghi Verde e Battaglia scendendovi
Ponte in pietra su sentiero presso Lago Battaglia
Emissario e Lago Battaglia
Torrente andando verso Lago Literan
Serie di crinali con Mont Emilius andando verso Lago Literan
Lago Literan vista parte sinistra
Lago Literan vista parte sinistra destra
Emissario e Lago Literan
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Questa è davvero bella ! LIKE ! Anche con il meteo così così ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- soundofsilence
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Cioè le altre sono belle per finta?daniele64 wrote:
Questa è davvero bella ! LIKE ! Anche con il meteo così così ...
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
E chi ha detto che sono belle ?soundofsilence wrote:Cioè le altre sono belle per finta?daniele64 wrote:
Questa è davvero bella ! LIKE ! Anche con il meteo così così ...
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Tu, a volte, mi sa, che quotazero ormai si riferisce più che altro al numero di frequentatori del forum...daniele64 wrote:E chi ha detto che sono belle ?soundofsilence wrote:Cioè le altre sono belle per finta?daniele64 wrote:
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Questa è cattiva , ma è QUASI vera ...soundofsilence wrote:Tu, a volte, mi sa, che quotazero ormai si riferisce più che altro al numero di frequentatori del forum...daniele64 wrote:E chi ha detto che sono belle ?soundofsilence wrote:Cioè le altre sono belle per finta?daniele64 wrote:
Questa è davvero bella ! LIKE ! Anche con il meteo così così ...
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Ottima escursione Sound Il corno Bussola ce l'ho nel mirino da un paio d'anni.. proverò l'estate prossima.... quella cresta con il sentiero ben attrezzato dovrebbe essere spettacolare con il cielo sereno, con una visuale incredibile
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
scrivo qui, anche se sound & maury hanno fatto la gita insieme ma hanno postato in due topic diversi.......
comunque sia, non so neanch'io bene perchè, ma venerdì 12 è andata così :
Era un po' che non uscivo a camminare, se si esclude una breve passeggiata per andare a pucciarmi nel Gorzente........e in effetti faceva veramente troppo caldo nei giorni scorsi, per uscite sull'appennino.........bisogna andare più in alto, giusto?
Quanto più in alto? Mah, almeno sopra i 2000, mi dicono.................ora, se voi prendete un compasso e lo centrate su Lemuria, l'arco che potete disegnare coinvolgendo qualche 2000 di quota comporta comunque quasi 3 ore di strada, in qualsiasi direzione...........però però, ravanando alla ricerca di una meta, comincio a considerare tipo la Val d'Aosta, dove mi cade l'occhio su questo 3000 definito escursionistico e dal considerevole panorama, visto che si affaccia verso Cervino, e massicci del Rosa e del Bianco...........ormai il tarlo ha iniziato il suo lavoro, e comincio a guardare mappe, tracce, info varie..............il giorno giusto sarebbe mercoledì, tanto più che martedì danno temporali, quindi il giorno dopo dovrebbe essere ottimo........infatti le previsioni (riferite a Estoul, da dove partirei) mettono sole schietto, zero vento (anzi, "calma")
Naturalmente però martedì sera quando torno a casa dal lavoro la notizia è che hanno spostato una lezione a mia figlia e quindi dovrò portarla in stazione la mattina successiva........vabbè.............ma tant'è il tarlo rimane, così quando vedo che le previsioni per venerdì sono più o meno simili, mi decido e parto
Il viaggio d'andata, complice l'ora presta, passa senza danni; parcheggio a Estoul mentre vedo altri che si preparano, ma credo andranno poi verso il Rifugio ARP; io m'incammino seguendo più o meno la seggiovia e costeggiando malghe con pastori che navigano sul cellulare (non so perchè ma quest'immagine mi ha molto inquietato ) giungo presto al bivio per il rifugio, che lascio a destra per proseguire,
tra scorci e scorciatoie varie, all'Alpe Palasina Superiore, per poi giungere nella bellisima conca dei laghi, il Lago Battaglia (pare che ci fu uno scontro che avvenne sulle sue rive durante la guerra dei Trent'anni (1619-1648) o nel corso delle guerre napoleoniche, tra austriaci e truppe francesi, dal 1796 al 1800, boh ) il Lago Verde (non ho idea del perchè si chiami così )
Laghi Battaglia e Verde
ed il Lago Pocia (Lac de la Paucha, che significa mestolo);
qui si comincia poi a salire, costeggiando il Lago Lungo (per l'etimologia vedi Lago Verde ),
Lago Lungo
per poi giungere al Colle Bussola,
dove nessuno mi aveva avvisato si tenesse un raduno di stambecchi... ...
vabbè, salutati gli stamby percorro il primo tratto attrezzato con corrimano e gradini che permette di non precipitare per centinaia di metri verso Extrapieraz (Ehtrépira o Extrapierre, che pare chiamarsi così perchè costruito "fuori" appunto da una gigantesca frana che seppellì il paese vecchio) e poi risalire con vari tornantini verso la cima, quando ormai la fatica si fa sentire.
In cima il panorama è veramente considerevole, anche se c'è parecchio affollamento di nuvole, ma non posso lamentarmi, perchè mentre salivo c'è stato un attimo che ho pensato sarebbe andata peggio.......credo che sia la mia prima volta su un 3000 (oddio, forse con la funivia...) e devo dire che da qui ci si rende veramente conto di cosa siano le Alpi : intorno a me, infatti, oltre una certa quota, non si vede altro che roccia e ghiaccio, e anche laggiù, i paesini a fondovalle che appaiono minuscoli sono circondati da cime e creste che fanno intuire le spropositate forze entrate in gioco milioni di anni fa.
Dopo poco vengo raggiunto dalla metà di una coppia che vedevo salire poco dietro di me.....lui è di Venezia, la ragazza è rimasta al Colle ad attenderlo.....scambiamo poche chiacchere, sbrano i panini che mi son portato e bevo qualche sorso dalla fiaschetta di vino rosso, offrendone pure al veneziano che rifiuta, rivelandomi l'esistenza della categoria dei veneti astemi , poi lui scende, per venire sostituito da un inglese naturalizzato italiano che mi parla un po' in maccheronico...io, chissà perchè, mi rivolgo a lui in un inglese altrettanto maccheronico....creando un involontario buffo siparietto.... ...qualche foto ma neanche troppe, che son travolto dallo spettacolo........ogni tanto si alza un mulinello di vento che stranamente mi circonda in un turbinio di polvere..........curioso.........sembrano quei presagi indiani...... ......pure quotazerolo alla fine mi vola via e devo andarlo a recuperare in un dirupo.........nani del menga
Nonostante lo spettacolo, sarà meglio che m'incammino, che la gita finisce col ritorno, di solito.... ......poco prima del colle avevo incontrato una specie di runner o qualcosa del genere (comunque un individuo mooolto più giovane e sportivo di me) a cui avevo chiesto lumi sui tratti attrezzati del sentiero, visto che lui proveniva dal Colle Palasina......mi aveva abbastanza rassicurato, dicendo che non erano proprio niente di che, ma adesso, da lassù, vedendo la cresta che devo/dovrei fare, mi chiedo se sia vero.......so che da quel lato ci sono altri due tratti attrezzati, e la visione del percorso mi fa titubare......sarà mica meglio che torno da dove son venuto ?
Non per altro, chè l'ho appena fatta e son sopravvissuto........ma comunque mi aspetterebbe sempre il tratto attrezzato di prima, e allora tanto vale...........comunque decido di provare.........sceso di poco dalla cima prendo la traccia che segue la cresta....penso : male che vada torno indietro.......solo che per la legge di sta cippa più vai avanti e più diventa difficile tornare indietro... ....e infatti comincia, non so neanch'io perchè, a salirmi dentro una strana ansia.... .....e dopo non moltissimo, guardando la traccia che sto percorrendo infrangersi in lontananza contro un picco che non capisco come potrebbe aggirare, decido che vabbè, posso anche farne a meno, e cercare invece di tagliare sulla destra scendendo verso i laghi
Ecco, dopo poco che ho lasciato il sentiero, fortunatamente, mi rendo conto che non è per niente una buona idea, ed è questa la vera stupidaggine che potrei fare.......così, dopo neanche dieci minuti, ritorno sui miei passi e sul sentiero, confidando in un dio sull'esistenza del quale tra l'altro nutro seri dubbi, ma non si sa mai, meglio battere da lucchi....
Alla fine però il sentiero è veramente facile e bello , e riesco quasi a godermelo, nonostante l'ansia......i due passaggi si rivelano ancora più semplici di quello dell'andata, e mi sento persino un po' ridicolo a pensare al me stesso di prima.... .....l'inquietudine però non mi lascia, ma è così che funziona, immagino, quando pezzi di noi escono fuori senza permesso
Al Colle Palasina (il toponimo Palasina sembrerebbe derivare dal termine patois per pascolo ripido o dirupato, Pala) rientro verso sud verso il Lago du Couloir (o de Colion - no comment - o Lac de Coliou, che significa grosso colino per il latte) e quindi al Lago Verde e all'Alpe Palasina, sul sentiero dell'andata.
Poco sotto l'Alpe Palasina mi fermo un poco per rinfrescarmi i piedi nel torrente......sono lì con le fette a bagno a guardare di fronte a me la gobba della Testa di Comagna, sopra Brusson,
quando all'improvviso sento un piccolo tonfo, come un sasso che cade/scivola in acqua.........ma in fondo sono seduto in mezzo ad un torrente, non mi pare poi così strano, lì per lì.............in fondo................ma poi, quando dopo non molto mi alzo e noto i miei occhiali per terra, su un masso, ho un improvviso flash e la mia mano corre in fondo alla tasca laterale, dove tengo il telefono...........che infatti non c'è.... ...quel piccolo splash di prima assume allora tutt'altro significato , e mentre mi immagino pastori a valle che raccolgono cellulari dai torrenti , fortunatamente lo individuo, sul fondo.......lo recupero, e incredibilmente funziona..........per 5 minuti, dopo di che mi abbandona.........meno male che ormai sono sulla via del ritorno e il gps non mi serve più, per telefonare eventualmente ne ho un altro...
Bestiariovario
Continuo quindi la discesa a valle che mi conferma il fatto che sono fuori allenamento, o almeno così la pensano le mie ginocchia.... ....arrivo all'auto che sono veramente affaticato , dopo tutto sono comunque 18 km per 1200 m circa di dislivello e specialmente questi ultimi si fanno sentire; tolgo finalmente gli scarponi per mettermi un paio di sandali aperti e, travolto dalla simpatia valdostana , bevo una mesta birra in un bar deserto, dove però una locandina mi segnala l'esistenza de
Il Richiamo della Foresta - Festival
caso mai non sapeste che fare sto weekend (sabato c'è Massimo Zamboni e, vabbè, Manolo)
Poi parto verso casa, non prima di essermi fermato a Brusson a fare una piccola scorta di specialità valdostane in un bel negozio dove tutte le commesse grassocce e paffute dietro il banco mi sorridono con voluttuosa simpatia che ricambio , mentre la cassiera con tacco 12 mi ignora completamente, ma immagino sia l'effetto del denaro, che maneggiato a lungo deve avere conseguenze molto diverse dalla fontina stagionata o lo speck al ginepro
Il viaggio in auto, partendo dai 15 gradi dell'Ayas verso la trentina dell'alessandrino, è qualcosa di simile ad essere immersi in una pentola d'acqua che cuoce a fuoco molto lento, sarà che inganno l'autostrada ascoltando Submerge dei Son Cesano....................
........arrivato a casa sano e salvo, con abile mossa di prestidirigirimirizzazzione estraggo con un colpo secco di mano da sotto la catasta di libri da leggere questo :
non che voglia conquistare le Alpi , però pensandoci bene oggi qualche drago l'ho intravisto
Quindi, che altro dire?
Bella escursione, molto panoramica e varia, se guardate bene il meteo e riuscite a beccare la giornata giusta.
Mio primo 3000, autostima a manetta, quindi, ma in realtà no, perchè non m'è piaciuta per niente quella strana ansia che mi ha preso, che poi di strano non ha niente, mi ha solo sbattuto in faccia il fatto che sono ansioso di mio, a volte ho paura di cose che non esistono, evidentemente, o meglio, esistono nella mia testa, quindi ho paura di me, alla fine............insomma, per fortuna il Corno ha portato bene , anche se ho perso un po' la Bussola.
Aloha
comunque sia, non so neanch'io bene perchè, ma venerdì 12 è andata così :
Era un po' che non uscivo a camminare, se si esclude una breve passeggiata per andare a pucciarmi nel Gorzente........e in effetti faceva veramente troppo caldo nei giorni scorsi, per uscite sull'appennino.........bisogna andare più in alto, giusto?
Quanto più in alto? Mah, almeno sopra i 2000, mi dicono.................ora, se voi prendete un compasso e lo centrate su Lemuria, l'arco che potete disegnare coinvolgendo qualche 2000 di quota comporta comunque quasi 3 ore di strada, in qualsiasi direzione...........però però, ravanando alla ricerca di una meta, comincio a considerare tipo la Val d'Aosta, dove mi cade l'occhio su questo 3000 definito escursionistico e dal considerevole panorama, visto che si affaccia verso Cervino, e massicci del Rosa e del Bianco...........ormai il tarlo ha iniziato il suo lavoro, e comincio a guardare mappe, tracce, info varie..............il giorno giusto sarebbe mercoledì, tanto più che martedì danno temporali, quindi il giorno dopo dovrebbe essere ottimo........infatti le previsioni (riferite a Estoul, da dove partirei) mettono sole schietto, zero vento (anzi, "calma")
Naturalmente però martedì sera quando torno a casa dal lavoro la notizia è che hanno spostato una lezione a mia figlia e quindi dovrò portarla in stazione la mattina successiva........vabbè.............ma tant'è il tarlo rimane, così quando vedo che le previsioni per venerdì sono più o meno simili, mi decido e parto
Il viaggio d'andata, complice l'ora presta, passa senza danni; parcheggio a Estoul mentre vedo altri che si preparano, ma credo andranno poi verso il Rifugio ARP; io m'incammino seguendo più o meno la seggiovia e costeggiando malghe con pastori che navigano sul cellulare (non so perchè ma quest'immagine mi ha molto inquietato ) giungo presto al bivio per il rifugio, che lascio a destra per proseguire,
tra scorci e scorciatoie varie, all'Alpe Palasina Superiore, per poi giungere nella bellisima conca dei laghi, il Lago Battaglia (pare che ci fu uno scontro che avvenne sulle sue rive durante la guerra dei Trent'anni (1619-1648) o nel corso delle guerre napoleoniche, tra austriaci e truppe francesi, dal 1796 al 1800, boh ) il Lago Verde (non ho idea del perchè si chiami così )
Laghi Battaglia e Verde
ed il Lago Pocia (Lac de la Paucha, che significa mestolo);
qui si comincia poi a salire, costeggiando il Lago Lungo (per l'etimologia vedi Lago Verde ),
Lago Lungo
per poi giungere al Colle Bussola,
dove nessuno mi aveva avvisato si tenesse un raduno di stambecchi... ...
vabbè, salutati gli stamby percorro il primo tratto attrezzato con corrimano e gradini che permette di non precipitare per centinaia di metri verso Extrapieraz (Ehtrépira o Extrapierre, che pare chiamarsi così perchè costruito "fuori" appunto da una gigantesca frana che seppellì il paese vecchio) e poi risalire con vari tornantini verso la cima, quando ormai la fatica si fa sentire.
In cima il panorama è veramente considerevole, anche se c'è parecchio affollamento di nuvole, ma non posso lamentarmi, perchè mentre salivo c'è stato un attimo che ho pensato sarebbe andata peggio.......credo che sia la mia prima volta su un 3000 (oddio, forse con la funivia...) e devo dire che da qui ci si rende veramente conto di cosa siano le Alpi : intorno a me, infatti, oltre una certa quota, non si vede altro che roccia e ghiaccio, e anche laggiù, i paesini a fondovalle che appaiono minuscoli sono circondati da cime e creste che fanno intuire le spropositate forze entrate in gioco milioni di anni fa.
Dopo poco vengo raggiunto dalla metà di una coppia che vedevo salire poco dietro di me.....lui è di Venezia, la ragazza è rimasta al Colle ad attenderlo.....scambiamo poche chiacchere, sbrano i panini che mi son portato e bevo qualche sorso dalla fiaschetta di vino rosso, offrendone pure al veneziano che rifiuta, rivelandomi l'esistenza della categoria dei veneti astemi , poi lui scende, per venire sostituito da un inglese naturalizzato italiano che mi parla un po' in maccheronico...io, chissà perchè, mi rivolgo a lui in un inglese altrettanto maccheronico....creando un involontario buffo siparietto.... ...qualche foto ma neanche troppe, che son travolto dallo spettacolo........ogni tanto si alza un mulinello di vento che stranamente mi circonda in un turbinio di polvere..........curioso.........sembrano quei presagi indiani...... ......pure quotazerolo alla fine mi vola via e devo andarlo a recuperare in un dirupo.........nani del menga
Nonostante lo spettacolo, sarà meglio che m'incammino, che la gita finisce col ritorno, di solito.... ......poco prima del colle avevo incontrato una specie di runner o qualcosa del genere (comunque un individuo mooolto più giovane e sportivo di me) a cui avevo chiesto lumi sui tratti attrezzati del sentiero, visto che lui proveniva dal Colle Palasina......mi aveva abbastanza rassicurato, dicendo che non erano proprio niente di che, ma adesso, da lassù, vedendo la cresta che devo/dovrei fare, mi chiedo se sia vero.......so che da quel lato ci sono altri due tratti attrezzati, e la visione del percorso mi fa titubare......sarà mica meglio che torno da dove son venuto ?
Non per altro, chè l'ho appena fatta e son sopravvissuto........ma comunque mi aspetterebbe sempre il tratto attrezzato di prima, e allora tanto vale...........comunque decido di provare.........sceso di poco dalla cima prendo la traccia che segue la cresta....penso : male che vada torno indietro.......solo che per la legge di sta cippa più vai avanti e più diventa difficile tornare indietro... ....e infatti comincia, non so neanch'io perchè, a salirmi dentro una strana ansia.... .....e dopo non moltissimo, guardando la traccia che sto percorrendo infrangersi in lontananza contro un picco che non capisco come potrebbe aggirare, decido che vabbè, posso anche farne a meno, e cercare invece di tagliare sulla destra scendendo verso i laghi
Ecco, dopo poco che ho lasciato il sentiero, fortunatamente, mi rendo conto che non è per niente una buona idea, ed è questa la vera stupidaggine che potrei fare.......così, dopo neanche dieci minuti, ritorno sui miei passi e sul sentiero, confidando in un dio sull'esistenza del quale tra l'altro nutro seri dubbi, ma non si sa mai, meglio battere da lucchi....
Alla fine però il sentiero è veramente facile e bello , e riesco quasi a godermelo, nonostante l'ansia......i due passaggi si rivelano ancora più semplici di quello dell'andata, e mi sento persino un po' ridicolo a pensare al me stesso di prima.... .....l'inquietudine però non mi lascia, ma è così che funziona, immagino, quando pezzi di noi escono fuori senza permesso
Al Colle Palasina (il toponimo Palasina sembrerebbe derivare dal termine patois per pascolo ripido o dirupato, Pala) rientro verso sud verso il Lago du Couloir (o de Colion - no comment - o Lac de Coliou, che significa grosso colino per il latte) e quindi al Lago Verde e all'Alpe Palasina, sul sentiero dell'andata.
Poco sotto l'Alpe Palasina mi fermo un poco per rinfrescarmi i piedi nel torrente......sono lì con le fette a bagno a guardare di fronte a me la gobba della Testa di Comagna, sopra Brusson,
quando all'improvviso sento un piccolo tonfo, come un sasso che cade/scivola in acqua.........ma in fondo sono seduto in mezzo ad un torrente, non mi pare poi così strano, lì per lì.............in fondo................ma poi, quando dopo non molto mi alzo e noto i miei occhiali per terra, su un masso, ho un improvviso flash e la mia mano corre in fondo alla tasca laterale, dove tengo il telefono...........che infatti non c'è.... ...quel piccolo splash di prima assume allora tutt'altro significato , e mentre mi immagino pastori a valle che raccolgono cellulari dai torrenti , fortunatamente lo individuo, sul fondo.......lo recupero, e incredibilmente funziona..........per 5 minuti, dopo di che mi abbandona.........meno male che ormai sono sulla via del ritorno e il gps non mi serve più, per telefonare eventualmente ne ho un altro...
Bestiariovario
Continuo quindi la discesa a valle che mi conferma il fatto che sono fuori allenamento, o almeno così la pensano le mie ginocchia.... ....arrivo all'auto che sono veramente affaticato , dopo tutto sono comunque 18 km per 1200 m circa di dislivello e specialmente questi ultimi si fanno sentire; tolgo finalmente gli scarponi per mettermi un paio di sandali aperti e, travolto dalla simpatia valdostana , bevo una mesta birra in un bar deserto, dove però una locandina mi segnala l'esistenza de
Il Richiamo della Foresta - Festival
caso mai non sapeste che fare sto weekend (sabato c'è Massimo Zamboni e, vabbè, Manolo)
Poi parto verso casa, non prima di essermi fermato a Brusson a fare una piccola scorta di specialità valdostane in un bel negozio dove tutte le commesse grassocce e paffute dietro il banco mi sorridono con voluttuosa simpatia che ricambio , mentre la cassiera con tacco 12 mi ignora completamente, ma immagino sia l'effetto del denaro, che maneggiato a lungo deve avere conseguenze molto diverse dalla fontina stagionata o lo speck al ginepro
Il viaggio in auto, partendo dai 15 gradi dell'Ayas verso la trentina dell'alessandrino, è qualcosa di simile ad essere immersi in una pentola d'acqua che cuoce a fuoco molto lento, sarà che inganno l'autostrada ascoltando Submerge dei Son Cesano....................
........arrivato a casa sano e salvo, con abile mossa di prestidirigirimirizzazzione estraggo con un colpo secco di mano da sotto la catasta di libri da leggere questo :
non che voglia conquistare le Alpi , però pensandoci bene oggi qualche drago l'ho intravisto
Quindi, che altro dire?
Bella escursione, molto panoramica e varia, se guardate bene il meteo e riuscite a beccare la giornata giusta.
Mio primo 3000, autostima a manetta, quindi, ma in realtà no, perchè non m'è piaciuta per niente quella strana ansia che mi ha preso, che poi di strano non ha niente, mi ha solo sbattuto in faccia il fatto che sono ansioso di mio, a volte ho paura di cose che non esistono, evidentemente, o meglio, esistono nella mia testa, quindi ho paura di me, alla fine............insomma, per fortuna il Corno ha portato bene , anche se ho perso un po' la Bussola.
Aloha
...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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Re: Corno Bussola, Ayas, sabato 21 maggio 2011
Non dovresti andare da solo quando azzardi qualcosa che ti preoccupa, oppure quantomeno leggiti bene le relazioni, fatti fare compagnia e conforto da quelle...
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