Sommet Guia (Cima della Sueur)

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soundofsilence
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Sommet Guia (Cima della Sueur)

Post by soundofsilence »

Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... a/Guia.htm

Giovedì 4 Luglio 2019: Colle della Scala (1770) – Colletto Gui (2260) – Grotta Notre Dame (2275) – Centro 33 (2225) - Pas des Rousses (2520) – Sommet Guia (2645) – Pas des Rousses (2520) – Colletto Gui (2260) - Colle della Scala (1770).

Partecipanti: Maury76 (http://finoincima.altervista.org/) e soundofsilence.

Lunghezza: 15 Km. circa.

Dislivello: 1100 m. circa.

Difficoltà: E fino al bivio per la Grotta di Notre Dame, a parte le deviazioni per le grotte e gli archi. La prima deviazione alla grotta\arco è EE su terreno ripido ma non particolarmente insidioso, mentre per la seconda il terreno è a tratti molto più ripido, franoso ed insidioso e valuterei quindi l’impegno necessario per effettuarla al pari di un PD alpinistico. EE il sentiero per la Grotta Notre Dame, ripido ma non difficile, così come la successiva prosecuzione per la Tour Jaune di Barabbas, dopo la Tour il sentiero diviene più ripido ed incerto, ma si perviene senza eccessive difficoltà al sentiero alto. Il sentiero alto fino al Centro 33 è su stretta traccia a mezza costa, a tratti franata ed è quindi come impegno qualcosa più di un EE, diciamo un F. EE il successivo tratto, in parte senza sentiero, ma semplice, che porta a collegarsi con il sentiero in salita dal Col des Acles. Il successivo sentiero segnato è in condizioni decisamente brutte e vi sono parecchie frane da attraversare, almeno una con grosse difficoltà, tanto che ci siamo dovuti aiutare vicendevolmente, si tratta di canaloni ghiaiosi il cui problema è superare i ripidi ed instabili bordi, paragonerei questa parte di sentiero ad un F+ alpinistico, mentre torna EE normale quando si inizia a salire verso il Pas des Rousses. Dal Pas des Rousses alla vetta ancora EE, con un tratto un poco più delicato in cui il sentiero effettua un traverso su ghiaia e la traccia è quasi scomparsa; tale tratto può essere evitato con la facile cresta soprastante (EE), ma l’uscita dalla stessa (noi l’abbiamo fatta in discesa) può essere un po’ più problematica se non si individua il punto giusto (F). Paragonabile ad un F anche la discesa dal canalone dal Pas des Rousses, con alcuni tratti un po’ più ripidi in cui occorre esperienza e dimistichezza con tale tipo di discese.

Percorso in macchina: da Genova si prende la A21 fino ad Alessandria, dove si prende la A26 per Torino. A Torino si segue la tangenziale per prendere poi la A32 per Bardonecchia. Giunti a Bardonecchia ci si dirige verso la Francia passando per Melezet e, al confine, si prende a sinsitra per il Colle della Scala (a destra si va in Valle Stretta). Dopo due brevi gallerie ravvicinate si parcheggia nel primo slargo sulla destra o nel successivo a sinistra, che si trovano circa 250 metri dopo l’ultima galleria e in corrispondenza di un cartello indicante il Colle della Scala, che, in realtà, si trova comunque un po’ più avanti.

Percorso a a piedi: dal parcheggio (noi abbiamo parcheggiato nel secondo slargo a sinistra) si torna brevemente indietro e si prende il sentiero sulla destra, segnalato in biancorosso. Il sentiero\mulattiera sale a tornanti nel bosco e poco sopra i 2000 arriva in cresta. La cresta è caratterizzata da varie fortificazioni stile bunker che, volendo, si possono visitare, con prudenza, dato lo stato pericolante di alcune, e illuminazione. Passato un Bunker appena sulla destra del sentiero, iniziamo a notare i numerosi fenomeni di erosione sulla sinistra, nella scarpata sotto il sentiero; anche qui, con prudenza, dato il terreno molto ripido e scivoloso, si può scendere brevemente e visitare alcuni interessanti archi naturali. Un primo arco\grotta si raggiunge con pochi metri di discesa, mentre per un secondo, che si trova al termine della zona di erosione, occorre una discesa molto più ripida ed instabile, che porta a sinistra ad un arco naturale, mentre risalendo da questo verso destra, si può raggiungere, non senza difficoltà, l’ingresso di una grande grotta. La grotta precipita per una ventina di metri, ma è possibile entrarvi un poco risalendo un saltino a destra, dopo il quale non ho proseguito dato il terreno infido, ma credo che con una corda (e trovando un punto dove attaccarla), sia possibile addentrarsi di più nella grande grotta, cosa che indubbiamente mi piacerebbe molto (non ci sono concrezioni ma le due spettacolari aperture meriterebbero di essere viste un po’ meglio). Visitati quindi gli archi\grotte giungiamo al Colletto Gui a 2260 circa di quota. Dal Colletto si scende una cinquantina di metri e si arriva quindi ad un bivio (a 400 metri circa dal colletto), dove sulla destra, segnato con una x biancorossa (in realtà il segno che indica la chiusura del sentiero, ma è comunque agibile), troviamo il sentiero alto che useremo al ritorno. Contuiamo quindi dritti aggirando le pareti sotto l’evidente Tour Jaune de Barabbas, che caratterizza il panorama di gran parte del percorso, e facciamo, volendo, due brevi deviazioni a destra per visitare due piccole grotte poco sopra il sentiero (la seconda nell’occasione non l’abbiamo visitata. Subito dopo la seconda grotta un sentierino sulla destra risale ripidamente a fianco alle pareti (dovrebbe esserci la scritta Grottes Notre Dame du Midi su un albero, ma nell’occasione non l’abbiamo vista), e in breve ci porta alla predetta Grotta, che visitiamo brevemente, continuando poi a costeggiare la parete incontrando prima un’altra grotta e, poi, un basso buco che attraversa la parete. Continuiamo quindi sulla traccia che, lasciate le pareti, ci porta ad una zona prativa, dove seguiamo la traccia verso destra che con un facile passaggio supera la sovrastante barriera rocciosa, oltre la quale proseguiamo facilmente fino alle pendici della Tour Jaune de Barabbas, che decidiamo di aggirare con una traccia sulla destra (forse è possibile farlo anche a sinistra, ma il terreno è più roccioso). Superata la torre pieghiamo quindi a sinistra risalendo un ripido canalino erboso per sbucare poi sui ripidi ghiaioni sottostanti il sentiero alto, che con una breve ma ripida risalita raggiungiamo ed imbocchiamo verso sinistra. La stretta traccia, in alcuni tratti dilavata e precaria, ci porta fino ad un bunker denominato Centro 33, dove potremmo scendere in breve al sottostante sentiero, ma noi abbiamo preferito non perdere quota ed abbiamo proseguito in orizzontale su una traccia abbastanza evidente. La traccia però tende a perdersi, ma noi continuiamo nella stessa direzione (sud) e mantemendo pressochè la stessa quota, fino a raggiungere una pietraria che attraversiamo facilmente perdendo leggermente quota. Al termine della pietraia troviamo una traccetta che in breve ci riporta sul sentiero segnato. Il sentiero, pur segnato, è in condizioni decisamente precarie, essendo attraversato da numerose frane, alcune difficili da superare e non sempre è facile, dopo le frane, ritrovare la traccia giusta. Per fortuna subito prima di un nuovo grande canalone, presumibilmente anche questo franato, il sentiero piega a destra ed inizia a risalire a grandi tornanti non molto pendenti verso il Pas des Rousses, dove, poco prima di raggiungerlo, prendiamo a sinistra la traccetta che si dirige verso la Sommet Guia. La traccia è sempre chiara, ma a tratti stretta ed insidiosa perché a mezzacosta e dilavata, però con un po’ di attenzione si arriva in vetta senza problemi. Per la discesa abbiamo optato di evitare il tratto più insidioso con la soprastante facile cresta, dalla quale però l’uscita è risultato un po’ più delicato, forse avremmo dovuto scendere prima. Tornati quindi quasi fino al Pas des Rousses imbocchiamo il canalino giallo a sinistra, il cui inizio è percorso comunque da una chiara traccia in diagonale che aiuta la discesa; più avanti la traccia si perde e si affrontano alcuni tratti più pendenti, ma mai eccessivamente difficili, anche se occorre saper scegliere dove è meglio scendere. Quando il canalino si restringe noi abbiamo preferito tenerci a destra dello stesso, piuttosto che scenderlo direttamente, per poi arrivare quindi ad intersecare il sentiero alto che imbocchiamo verso sinistra, giungendo quindi in 200 metri circa sul sentiero principale percorso all’andata, che imbocchiamo verso sinistra, tornando sui nostri passi fino alla macchina.

Conclusioni: posto veramente spettacolare, con grandiosi fenomeni di erosione, archi, grotte e guglie, nonché bellissimi colori pastello, su tutti naturalmente la grande Tour Jaune de Barabbas. Il giro proposto salta la salita alla Rocher de Barabbas, che abbiamo evitato dato il tempo minaccioso, ma che comunque prende poco tempo e vale sicuramente la poco fatica, ma aggiunge rispetto al giro classico l’interessante tratto ‘attraverso’ la Tour Jaune, la visita alle grotte e agli archi naturali, nonché la discesa dal canalone che, oltre che abbreviare tantissimo il percorso, offre belle viste su guglie e torrioni. In definitiva credo sia il miglior giro che qui si possa fare, peccato però per lo stato dei sentieri, sempre più preoccupante.

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Guglia Rossa salendo dal Colle della Scala

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Thabor e Grand Serù salendo dal Colle della Scala

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Tronco secco e Guglia Rossa

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Punta Charrà Tour Jaune e Rocher Barabbas

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Bardonecchia salendo dal Colle della Scala più da vicino

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Punta Charrà Tour Jaune e Rocher Barabbas più da lontano

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Punta Charrà Rocher Barabbas e Sommet Guia

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Punta Charrà Tour Jaune e Rocher Barabbas più da lontano

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Zona d'erosione sotto il sentiero andando a Colletto Gui

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Rognosa d'Etiache e Punta Sommeiller andando al Colletto Gui

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Bunker in rovina e Aiguille de Scolette

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Bunker andando al Colletto Gui

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Grotta sotto il sentiero e vista su Punta Charrà e Rocher Barabbas

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Grotta sotto il sentiero scendendovi

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Grotta sotto il sentiero scendendovi più da vicino

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Uscita grotta sotto sentiero

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Arco naturale in uscita grotta sotto sentiero

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Arco naturale in uscita grotta sotto sentiero con sullo sfondo Punta Charrà e Rocher Barabbas

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Uscita grotta con arco naturale e Rocher de Barabbas vista verticale

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Uscita grotta con arco naturale con Punta Charrà e Rocher de Barabbas sullo sfondo

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Uscita grotta con arco naturale con Punta Charrà e Rocher de Barabbas sullo sfondo

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Uscita grotta con arco naturale con Punta Charrà sullo sfondo

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Maury in uscita superiore grotta sotto sentiero

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Torrione da punto panoramico più da vicino

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Arco e grande grotta da punto panoramico

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Grande grotta da punto panoramico

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Gruppo di guglie da punto panoramico più da lontano

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Arco naturale scendendovi

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Torrione scendendo ad arco naturale

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Arco naturale sotto il sentiero

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Arco naturale sotto il sentiero più da vicino

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Torrione da arco naturale

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Arco naturale sotto il sentiero primo piano

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Pendio eroso sotto arco naturale

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Torrione da arco naturale più da vicino

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Arco naturale da sotto e torrione sullo sfondo

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Arco naturale da dietro

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Uscita inferiore grande grotta

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Uscita inferiore grande grotta

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Uscita superiore grande grotta vista verticale

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Uscita superiore grande grotta

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Torrioni e Sommet Guia andando a Colletto Gui più da vicino

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Torrioni e Sommet Guia andando a Colletto Gui primo piano

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Torrioni da sotto e Sommet Guia

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Torrioni da sotto scendendo dal Colletto Gui

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Tour jaune de Barabbas scendendo dal Colletto Gui

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Torrioni da sotto scendendo dal Colletto Gui

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Cresta Rocher de Barabbas

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Cresta Rocher de Barabbas più da vicino

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Cresta Rocher de Barabbas più da vicino

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Guglia Rossa e Thabor scendendo da Colletto Gui

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Tour Jaune de Barabbas che spunta e grotta

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Guglia Rossa e Thabor da grotta sopra sentiero

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Guglia Rossa e Thabor da grotta sopra sentiero col flash

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Torrioni andando verso bivio per Grotta Notre-Dame

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Seconda grotta sopra sentiero

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Uscita Grotta Notre-Dame

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Uscita Grotta Notre-Dame col flash

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Grotta di Notre-Dame

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Seconda Grotta di Notre-Dame

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Uscita seconda grotta di Notre-Dame

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Buco presso grotte Notre-Dame

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Grotte Notre-Dame

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Sentiero e Tour Jaune de Barabbas

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Sentiero e Tour Jaune de Barabbas più da lontano

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Tour Jaune de Barabbas andandovi

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Torrioncino salendo a Tour Jaune de Barabbas

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Torrioncino salendo a Tour Jaune de Barabbas primo piano

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Primo piano torrioncino e Sommet Guia più da lontano

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Torrioncino e Sommet Guia

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Tour Jaune de Barabbas da sotto vista verticale

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Fila di torrioni risalendo da Tour Jaune

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Torrioni risalendo da Tour Jaune

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Torrione a destra Tour Jaune visto da sopra

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Punta Charrà

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Torrioni risalendo da Tour Jaune più da vicino

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Tour Jaune de Barabbas da sopra

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Tour Jaune de Barabbas da sopra

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Torrione e Tour Jaune da sentiero alto

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Tratto dilavato in sentiero alto

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Tour Jaune da sentiero alto più da vicino

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Maury in punto delicato sentiero alto

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Torrioni sopra sentiero alto più da vicino

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Sommet Guia dal Centro 33

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Ghiaione da attraversare per riprendere il sentiero

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Sommet Guia con masso incastrato

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Sommet Guia vista di profilo

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Torrione andando al bivio per il Col des Acles

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Torrione andando al bivio per il Col des Acles

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Frana da attraversare andando al bivio per il Col des Acles

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Pas des Rousses con torrione giallo

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Sommet de Guia dal Pas des Rousses

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Pas des Rousses andando alla Sommet Guia

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Torrioni sottostanti andando alla Sommet Guia più da vicino

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Torrioni verso il Pas des Rousses andando alla Sommet Guia

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Rocher Barabbas e Punta Charrà salendo alla Sommet Guia

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Pendio sommitale Sommet Guia

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Torrioni sottostanti vetta Sommet Guia

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Punta Charrà Pointe Cloutzau e Roche des Pres da Sommet Guia

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Pointe de Pece e Pic de Rochebrune da Sommet Guia

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Guglia Rossa e Thabor da Sommet Guia

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Rocher Barabbas e Punta Charrà da Sommet Guia

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Rocher Barabbas e Punta Charrà da Sommet Guia

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Cresta con torrioni da Sommet Guia

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Rocher Barabbas e Punta Charrà da Sommet Guia

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Cupola sommitale scendendo da Sommet Guia

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Rocher Barabbas e Punta Charrà scendendo da Sommet Guia

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Pas des Rousses e Rocher Barabbas scendendo da Sommet Guia

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Sommet Guia iniziando a scendere dal canalone

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Torrione scendendo da canalone Pas des Rousses

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Canalone Pas des Rousses scendendolo

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Fila di torrioni scendendo dal canalone Pas des Rousses

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Canalone Pas des Rousses disceso guardando indietro

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Torrione da sottoin canalone Pas des Rousses

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Fila di torrioni scendendo dal canalone Pas des Rousses più da vicino

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Fila di torrioni scendendo dal canalone Pas des Rousses primo piano

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Torrione e Sommet Guia dal canalone più da vicino

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Torrione e Sommet Guia dal canalone

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Fila di torrioni scendendo dal canalone Pas des Rousses primo piano

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Fila di torrioni scendendo dal canalone Pas des Rousses primo piano

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Canalone sceso e cresta completa Rocher Barabbas più da lontano

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Cresta Rocher Barabbas

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Torrioni tornando al Colletto Gui

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Punta Charrà Rocher Barabbas e Sommet Guia

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Punta Charrà Tour Jaune e Rocher Barabbas

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Punta Charrà Tour Jaune e Rocher Barabbas
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Sommet Guia (Cima della Sueur)

Post by Tricheco67 »

Ieri abbiamo fatto un giro sulla Cima della Sueur e sul Rocher de Barabbas (o Gravina del Mezzodì). Siamo partiti da Pian del Colle e abbiamo salito il Vallone di Guiaud fino al Col des Acles; da qui siamo saliti alle vette per la "via normale", passando dal Pas des Rousses. Tornati al passo, siamo scesi per il canalone nord e abbiamo recuperato il sentiero segnalato per il Colle della Scala e il Pian del Colle. In parte il giro corrisponde con quello postato da Soundofsilence, che ringrazio per l'ispirazione!

Volevo scrivere un piccolo aggiornamento sulle condizioni del percorso, che in alcuni tratti abbiamo trovato diverse rispetto a quelle descritte sopra. In particolare:

Sentiero tra il Col des Acles e il Pas des Rousses
Il sentierino è esile ma ben tracciato e in parte segnalato con ometti (non tantissimi, ma visibili). Non abbiamo avuto alcuna difficoltà nè a trovare l'imbocco nè a seguirlo. I canaloni che si attraversano sul versante sud del Rocher de Barabbas erano poco profondi, non esposti, e la traccia era evidente anche al loro interno. Quindi probabilmente c'è stato un minimo di risistemazione, e adesso la difficoltà è un EE relativamente facile.

Salita alle cime
Aggiungo solo che la salita al Rocher de Barabbas è più facile di quella alla Cima della Sueur: il primo tratto è su sentiero ripido ma largo, poi per arrivare alla cima sono pochi metri di roccette gradinate in cui non si usano neanche le mani.

Discesa del canalone
Esperienza piuttosto terrificante. Nelle condizioni in cui l'abbiamo trovato (terreno molto secco), i settori più fini e cementati erano coperti da un finissimo brecciolino che non permetteva di fare presa con gli scarponi, mentre nei settori più grossolani si muoveva tutto. I numerosi sassi che abbiamo smosso ci hanno confermato che se si inizia a scivolare non ci si ferma, anzi si inizia a rimbalzare in modo piuttosto scenografico... :risata: Non escludo che con terreno bagnato i settori fini si comportino in modo più "plastico" permettendo di fare presa meglio (situazioni del genere mi sono capitate in altri ghiaioni simili).
Comunque, la prima parte del canalone, da quando il sentierino si perde definitivamente, l'abbiamo fatta a quattro zampe, appendendoci ai pochi ciuffi d'erba o ai pochissimi sassi stabili, scavandoci man mano gli appoggi per i piedi. Nella seconda parte il canalone si restringe; qui, invece che procedere di lato ancora su ghiaie instabili, siamo scesi direttamente nel fondo del canalone: in vari punti affiora la roccia, che permette una discesa facile (I grado) e molto più sicura rispetto al ghiaione.
Quindi sconsiglierei nel modo più assoluto la discesa del canalone. Dal Pas des Rousses al sentiero segnalato ci abbiamo messo quasi un'ora e mezza; se avessimo fatto tutto il giro ri-scendendo per la via normale, passando il Col des Acles e circumnavigando la Tour Jaune ci avremmo impiegato più o meno tanto quanto.

Detto questo, si tratta a mio parere di uno dei luoghi più belli delle Alpi Occidentali, anche se è poco rinomato (forse a causa della quota "modesta"?) e ancora meno frequentato (domenica soleggiata di agosto, pieno di macchine al Pian del Colle e al Colle della Scala, ma sui sentieri non abbiamo incontrato nessuno). Un giro in zona è fortemente consigliato.
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mappa.png
Il Rocher de Barabbas salendo al Col des Acles
Il Rocher de Barabbas salendo al Col des Acles
Il Rocher de Barabbas salendo alla Cima della Sueur
Il Rocher de Barabbas salendo alla Cima della Sueur
Punta Charrà dal Rocher de Barabbas
Punta Charrà dal Rocher de Barabbas
Panorama dalla Cima della Sueur con gli Ecrins
Panorama dalla Cima della Sueur con gli Ecrins
Punta Charrà, Rocher de Barabbas e Cima della Sueur
Punta Charrà, Rocher de Barabbas e Cima della Sueur
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Re: Sommet Guia (Cima della Sueur)

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: Thumbup : bello
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