Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... /Adone.htm
Sabato 19-10-2019: Badolo (365) – Cengia Nando (390-410) - Sentiero Balze (410-475) – Campiuno (420) – Monte Adone (620) – Monte del Frate (520) – Badolo (365) – Colombario (350) – Badolo (365).
Partecipanti: Em, Ornella, Daniela e soundofsilence.
Lunghezza: 9,5 km. circa.
Dislivello: 500 m. circa.
Difficoltà: E fino all’inizio della cengia Nando, che valuterei EE nei tratti di sentiero, F i 3 tratti di cengia di arenaria, che sono decisamente esposti, seppur con qualche chiodo ad aiutare la progressione. In particolare la terza cengia presenta proprio alla fine il tratto più stretto ed aggettante, dove può convenire passare a 4 zampe e senza zaino, specie se si è alti e lo zaino è ingombrante, per raggiungere quindi un moncherino di catena con cui aiutarsi per scendere al sottostante sentiero, moncherino al quale, volendo può essere consigliabile aggiungere una propria corda di pochi metri. Finita la Cengia la risalita per il Sentiero delle Balze è ancora EE, in quanto ripido. La salita al piccolo arco naturale quasi alla fine di tale sentiero è piuttosto delicata, dovendosi affrontare un passo di III+, per il quale è consigliabile l’uso di una corda in discesa, ma si tratta comunque di una breve deviazione non certo obbligatoria. E il successivo sentiero fino alla vetta del Monte Adone, EE la facoltativa discesa e risalita del Canyon, ripida e con qualche facile saltino. E quindi il tratto successivo fino al Monte del Frate ed il ritorno al posteggio, mentre è EE la risalita su sentiero ripido e un po’ infrascato, nonché non segnato, fino al Colombario, per entrare nel quale bisogna risalire una liscia parete di 4 metri grazie all’ausilio di una corda, passaggio comunque piuttosto ostico che, anche se impropriamente, valuterei richiedente un impegno pari ad un PD.
Percorso in macchina: da Genova fino a Viareggio in autostrada A12, quindi imbocchiamo la A11 per Firenze, che seguiamo fino a Campi Bisenzio, dove imbocchiamo la A1 in direzione Bologna, per uscire quindi a Sasso Marconi. Usciti dall’autostrada seguiamo per Badolo, prendendo la seconda uscita alla prima rotonda, e quindi svoltando a destra, sempre seguendo le indicazioni. Saliamo quindi a tornanti fino al paesino di Badolo, subito passato il quale troviamo un bivio, dove a destra si va a Brento, mentre noi prendiamo a sinistra e parcheggiamo dopo 200 metri nel primo slargo sulla sinistra
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo indietro qualche metro su asfalto ed imbocchiamo il sentiero a sinistra, segnalato da cartelli, e, dopo pochi metri, lasciamo a destra una carrareccia, per continuare in salita sul sentiero segnato, ma non per molto, che troviamo subito un bivio con un sentiero sulla destra, bivio segnato con una freccia nera in campo rosso su un sasso, non evidentissima a dire il vero. Imbocchiamo quindi a destra il sentiero indicato dalla freccia. La traccia procede chiara, anche se stretta, fino a raggiungere la base delle falesie, che percorriamo per un tratto, fino a montarvi sopra in occasione della prima cengia, attrezzata con alcuni chiodi e viti a cui tenersi (in realtà è anche possibile evitarla passando sul sentiero sottostante). In breve arriviamo quindi alla seconda cengia, piuttosto simile alla prima, per poi arrivare alla terza, decisamente più lunga e più difficile nella parte terminale, attrezzata con breve catena che permette di scendere al sottostante sentiero. Esaurite quindi le difficoltà continuiamo alla base delle pareti fino a trovare un bivio, dove seguiamo a sinistra l’indicazione per le Balze (possibile anche continuare a destra, il che accorcia il percorso, ma data la brevità dello stesso, ci è sembrato più interessante passare da questa parte), risalendo per saltini di roccia un pendio spoglio segnalato da ometti e nylon sugli alberi. Giungiamo quindi in vista di un arco naturale a sinistra che, con molta prudenza, si può raggiungere, ma non permette poi di continuare. Il sentiero invece continua a destra dell’arco e giunge in breve ad un quadrivio, dove prendiamo il sentiero a destra in discesa, che percorriamo ignorando una deviazione a sinistra, quasi una strada sterrata, per continuare invece in ripida discesa, per poi costeggiare sulla sinistra un campo coltivato, al termine del quale prendiamo a destra una sterrata che si dirige alle case di Campiuno. Al termine delle case continuiamo brevemente su asfalto, che lasciamo subito per prendere il sentiero segnato a sinistra per il Monte Adone. Seguiamo quindi il sentiero segnato (110), fino ad arrivare al cospetto dei spettacolari torrioni che precedono la vetta, posti tra l’altro sopra un imponente canyon. Ammirati i torrioni da tutti i punti di vista, proseguiamo sul sentiero segnato per qualche metro in discesa e, prima che risalga verso la vetta, possiamo deviare nel Canyon, scendendo con l’ausilio di due alberi sulla destra e quindi aiutandosi con le radici. Noi siamo scesi poi ancora per una ventina di metri, ma il canyon sembrerebbe percorribile fino alla fine, e potrebbe essere interessante farlo. Risalito quindi il canyon si raggiunge in breve la croce di vetta, da dove poi scendiamo sull’altro versante. Dopo una sessantina di metri noi abbiamo deviato a destra, fuori sentiero, su una traccia appena intuibile, traccia che dopo un’ulteriore sessantina di metri, piega a destra tagliando il pendio a mezzacosta fino ad affacciarsi su un precipizio, da dove partono dei cavi che consentono di traversare la parete, cosa che non abbiamo fatto non avendo portato dietro l’imbrago ed il set da ferrata, direi indispensabili per questo percorso. Siamo quindi tornati sul sentiero segnato ed abbiamo ripreso la discesa, giungendo, dopo 550 metri circa, ad un bivio segnalato, dove lasciamo a destra il sentiero segnato, per prendere a sinistra una scorciatoia, che, dopo poco, giunge ad una sbarra che chiude una proprietà privata, o almeno così vi è scritto, ma che lascia comunque il passaggio pedonale. Proseguiamo quindi oltre la sbarra giungendo infine ad una sterrata, dove a destra troviamo il cancello della proprietà privata, mentre noi prendiamo la sterrata verso sinistra. Seguiamo quindi la sterrata con segnavia, ignorando alcuni bivi a sinistra; giunti al punto più alto del percorso (500 metri circa), noi abbiamo fatto una deviazione a destra, su un largo sentiero un po’ infrascato, che prosegue per una settantina di metri dritto, per poi piegare meno evidente a destra e giungere sulla assai poco evidente ed altrettanto panoramica vetta del Monte del Frate, deviazione che, in effetti, non consiglio. Tornati comunque sul sentiero segnato, dopo circa 140 metri, troviamo un bivio, dove entrambe le direzioni vanno bene, ma noi abbiamo preso a sinistra un sentiero, che, in breve, porta al quadrivio raggiunto all’andata, dove prendiamo a destra per Badolo. Seguiamo quindi sentiero di crinale, ignorando alcune deviazioni sulla destra, fino a giungere, con una ripida discesa, al bivio iniziale per la Cengia Nando, dal quale torniamo brevemente sui nostri passi fino alla macchina. Dalla macchina conviene poi fare una piccola ma meritevole deviazione, seguendo l’asfalto verso sinistra per poco meno di 200 metri, giungendo così ad un bivio, dove continuiamo ancora su asfalto verso sinistra. Dopo 300 metri circa notiamo a sinistra un sentierino che si fa largo a stento nella fitta vegetazione e lo imbocchiamo, salendo ripidamente fino alla corda che permette di salire con qualche difficoltà al Colombario, visitato il quale torniamo sui nostri passi fino alla macchina.
Conclusioni: percorso di pochi Km., ma interessantissimo per la spettacolare cengia, i bellissimi torrioni del Monte Adone ed il canyon sottostante, nonché il particolarissimo Colombario, assolutamente da non perdere, vale indubbiamente il lungo viaggio e le difficoltà del percorso.
Freccia ad inizio Sentiero Nando
Prati e colline dal Sentiero Nando
Ornella e Daniela su Sentiero Nando
Parete e Sentiero Nando a fianco
Torrione incombente sopra Sentiero Nando
Sentiero Nando a fianco a parete
Sentiero Nando e pareti soprastanti
Pareti soprastanti Sentiero Nando
Sentiero Nando a fianco a parete
Contrafforte Pliocenico guardando indietro dal Sentiero Nando
Contrafforte Pliocenico guardando indietro dal Sentiero Nando più da vicino
Prima cengia su Sentiero Nando
Enrico su prima cengia Sentiero Nando
Pareti sopra prima cengia Sentiero Nando
Prima cengia Sentiero Nando guardando indietro
Pareti oltre prima cengia Sentiero Nando
Pareti grigie e gialle sopra Sentiero Nando
Tetto di roccia sopra Sentiero Nando più da vicino
Tetto di roccia sopra Sentiero Nando ancora più da vicino
Enrico in seconda cengia Sentiero Nando più da lontano
Seconda cengia Sentiero Nando ed Enrico più da lontano
Seconda cengia Sentiero Nando guardando indietro
Parete stratificata in Sentiero Nando e Enrico più da lontano
Parete stratificata Sentiero Nando
Parete stratificata Sentiero Nando più da vicino
Primo piano parete stratificata in Sentiero Nando
Enrico di spalle su terza cengia Sentiero Nando
Terza cengia Sentiero Nando
Prati da terza cengia Sentiero Nando
Ornella con corda in terza cengia Sentiero Nando
Fine terza cengia Sentiero Nando e falesie successive
Buchi e parete alla fine terza cengia Sentiero Nando più da vicino
Catena in terza cengia Sentiero Nando
Buchi e parete alla fine terza cengia Sentiero Nando
Primo piano buchi a fine terza cengia Sentiero Nando
Buchi e terza cengia Sentiero Nando guardando indietro ancora più da vicino
Bivacco in sentiero Nando
Enrico in Sentiero Nando dopo cenge
Pareti sopra Sentiero Nando dopo cenge
Sentiero Nando dopo cenge guardando indietro
Parete con buchi sopra Sentiero Nando dopo cenge
Pareti e Sentiero Nando dopo cenge
Falesie Sentiero Nando spuntano tra la vegetazione
Falesie Sentiero Nando guardando indietro
Parte finale falesie Sentiero Nando
Parete strapiombante sopra Sentiero Nando
Tetto e falesie guardando indietro in Sentiero Nando
Tetto e falesie guardando indietro in Sentiero Nando ancora più da lontano
Prati e colline da Sentiero Nando
Parete in ultima parte Sentiero Nando
Ornella e Daniela verso ultima falesia Sentiero Nando
Ultima falesia Sentiero Nando più da vicino
Enrico percorrendo ultima falesia Sentiero Nando
Falesie Sentiero Nando guardando indietro dall'ultima
Spigolo ultima falesia Sentiero Nando
Spigolo ultima falesia Sentiero Nando da dietro
Inizio Sentiero Balze
Falesie da Sentiero Balze
Falesie e prato da Sentiero Balze
Arco naturale sopra Sentiero Balze da sotto
Arco naturale sopra Sentiero Balze
Arco naturale sopra Sentiero Balze visto d adietro
Enrico in punto panoramico Sentiero Balze
Falesie da punto panoramico Sentiero Balze
Campo arato e falesie Sentiero Nando
Campo arato falesie Sentiero Nando e Rocca Badolo più da lontano
Casa a Campiuno
Monte Adone in lontananza andandovi
Campi sottostanti da sentiero per Monte Adone
Monte Adone andandovi
Calanchi e campi sottostanti da sentiero per Monte Adone
Torrioni Monte Adone più da vicino
Crepaccio e torrioni Monte Adone
Torrioni Monte Adone visti di fronte più da lontano
Torrione maggiore Monte Adone. più da lontano
Torrioni Monte Adone da punto panoramico
Torrioni Monte Adone da punto panoramico
Torrioni Monte Adone da punto panoramico più da lontano
Torrioni Monte Adone nascosti dala vegetazione e canyon sottostante
Canyon Monte Adone da sopra
Canyon Monte Adone vista verticale
Canyon Monte Adone
Canyon Monte Adone vista verticale più da vicino
Canyon Monte Adone più da vicino
Canyon Monte Adone più da vicino
Canyon Monte Adone vista verticale primo piano
Canyon Monte Adone primo piano
Torrioni e cielo sopra canyon Monte Adone
Canyon Monte Adone vista verticale primo piano più da vicino
Canyon Monte Adone vista verticale primo piano più da vicino
Canyon Monte Adone vista verticale primo piano più da vicino
Vetta Monte Adone
Vetta Monte Adone più da vicino
Ciglio falesie scendendo da Monte Adone
Torrioni Monte Adone da punto panoramico
Torrioni Monte Adone da punto panoramico più da vicino
Torrioni Monte Adone sopra canyon
Falesia Monte Adone
Strapiombo Monte Adone con prati e boschi sotto
Anello basso Monte Adone attrezzato con cavo vista verticale
Anello basso Monte Adone attrezzato con cavo più da lontano
Falesie Sentiero Nando da sopra e prato verde
Falesie Sentiero Nando da sopra e prato verde più da vicino
Falesie Sentiero Nando da sopra e prato verde più da vicino
Falesie Sentiero Nando da sopra viste d'infilata
Falesie Sentiero Nando da sopra e Monte Adone sullo sfondo
Entrata Colombario
Uscita Colombario
Uscita Colombario più da vicino
Uscita Colombario ancora più da vicino
Testa scolpita in Colombario
Uscita Colombario ancora più da vicino
Parete posteriore Colombario
Uscita Colombario primo piano
Uscita Colombario ancora più da vicino
Uscita Colombario primo piano
Ingresso Colombario vista verticale con Daniela che spunta
'Pitture rupestri' in Colombario
Parete destra con buchi in Colombario
Enrico in discesa dal Colombario vista verticale
Monte Adone
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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
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Re: Monte Adone
Bello , difficile ma bello...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]