Corna Trentapassi

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soundofsilence
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Corna Trentapassi

Post by soundofsilence »

Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS:
http://www.luoghidasogno.altervista.org ... amidi+Zone

Corna Trentapassi anello per Punta Cunicolo da Piramidi Zone

Sabato 25 Novembre 2023:Piramidi di Zone (560) – Guado Bagnadore (435) – Anticima Cunicolo (768) – Punta Cunicolo (1034) – Forcellino del Gadol (940) – Monte Vignole (1095) – Dosso Tondo (1079) – Forcellino del Zul (1045) – Anticima Trentapassi (1092) – Corna Trentapassi (1244) - Forcellino del Zul (1045) - Guado Bagnadore (435) – Zone (600) – Piramidi di Zone (560).
Partecipanti: Em, Ornella, Maury76, Ivonne e soundofsilence.
Lunghezza: 14 Km. circa.
Dislivello: 1200 m. circa.
Difficoltà: la salita alla Punta Cunicolo è tutta EE (per escursionisti esperti), prima, fino all’anticima, per sentiero su pendii erbosi assai ripidi, poi su sentiero stretto ed un po’ esposto, poi nuovamente su sentiero ancora più ripido, nel primo tratto su erba, per poi affrontare una parte finale rocciosa, con vari passaggi di I grado, che, seppur non esposti, possono meritare una valutazione F (alpinistico facile): Tutto il resto E, per escursionisti medi.
Percorso in macchina: da Genova in autostrada A7 fino a Tortona, da dove si prende la A21 per Piacenza. Giunti a Piacenza si continua per Cremona e quindi giunti a Brescia si prende l’uscita di Brescia Centro e, quindi, si prende la tangenziale seguendo le indicazioni per il Lago d’Iseo. Si giunge quindi ad Iseo, da dove si continua lungo il lago in direzione nord sulla SP510 fino all’uscita per Colpiano e Zone, dove comunque vi è un cartello anche ad indicare le Piramidi. Saliamo quindi lungo la strada (sp32) e, in corrispondenza di un tornante, notiamo sulla sinistra un’area picnic e un cartello riguardante le piramidi, approfittiamo quindi di uno slargo sulla destra per parcheggiare.
Percorso a piedi: dal parcheggio scendiamo pochi metri al tornante e imbocchiamo a destra il sentiero delle Piramidi. Scesi i primi metri, prendiamo al bivio prendiamo a sinistra, trovando quindi, attualmente, un cancelletto chiuso, che passiamo facilmente sulla sinistra. Continuiamo quindi in discesa fino ad una piazzola panoramica con balaustra in legno. Visitata la piazzola riscendiamo al sentiero, ma qui è possibile subito deviare a destra, cercando i migliori punti di vista sulle soprastanti piramidi, noi in questo punto abbiamo girovagato un po’, facilitati dal recente taglio di parte dei cespugli spinosi ivi presenti. Esplorato quindi questo punto riprendiamo la discesa sul sentiero principale, giungendo in breve ad un bivio, dove a destra si continua il sentiero delle Piramidi, mentre noi continuiamo dritti in discesa, seguendo le indicazioi per Marone, su sentiero comunque segnato in biancorosso. In un centinaio di metri arriviamo quindi al torrente Bagnadore, dove troviamo una piccola e carina cascatatella. Guadiamo quindi il torrente e continuiamo a seguire il sentiero segnato che inizia a risalire qualche metro. In questo tratto iniziano le prime viste sul Lago d’Iseo, seppur ostacolate dalla vegetazione e da un recinto sulla sinistra, giungiamo quindi ad un crocevia, dove troviamo anche cartelli segnaletici: a destra la via del ritorno, 264a, con indicazioni per Padò e Cusato, al centro il 264c per Punta Cunicolo, che imbocchiamo, mentre a sinistra si va verso Marone e l’omonimo Monte. Il nuovo sentiero inizia subito in salita, raggiungendo in pochi metri un’area picnic, quindi continua a salire ripidamente per giungere, dopo meno di 700 metri, ad un bivio sulla sinistra, nuovamente per Marone, dove noi continuiamo invece dritti a destra. La salita diventa sempre più ripida ed a quota 675 circa, dopo 150 metri circa dal bivio per Marone, si può deviare a sinistra per raggiungere un punto panoramico (non indicato, traccia non molto evidente). Compiuta la breve deviazione (40 metri circa), riprendiamo la salita verso Punta Cunicolo e, in poco meno di 250 metri di ripida salita, ne raggiungiamo l’anticima, come da segnalazioni in loco. Dall’anticima si scende, sempre ripidamente, ad un colletto, dove è presente sulla destra un non evidente bivio non segnalato. Dal colletto la soprastante ed imponente Punta Cunicolo sembra irraggiungibile, ma un ardito e stretto sentierino consente invece di raggiungerla senza eccessive difficoltà (perlomeno con terreno asciutto e senza neve, altrimenti occorre salire con picozza e ramponi, o passare da un’altra parte). Il sentierino in questione traversa prima a mezzacosta, stretto ed a tratti esposto, per poi salire molto rapidamente i pendii prativi sulla sinistra della Punta Cunicolo. Saliamo quindi deviando a sinistra, quando opportuno, per godere di alcuni punti panoramici. A quota 900 circa il sentiero piega a destra, per salire in vetta, e si fa ancora più ripido, con vari passaggi di I grado, in cui occorre usare le mani, culminanti in un canalino inclinato, oltre il quale si sale un poco più agevolmente fino ad una anticima panoramica. Da qui ancora pochi metri, pressochè in piano, e si raggiunge la vera vetta. Dalla vetta si scende ancora ripidamente, ma con passaggi più semplici che per la salita, anche se si trova un breve punto attrezzato, fino a giungere al Forcellino del Gadol, dove le difficoltà ormai sono terminate. Qui sulla destra troviamo un bivio che permette, volendo, di tornare al punto di partenza, mentre noi proseguiamo dritti, salendo ancora ripidamente, ma facilmente, fino alla successiva elevazione, non nominata. Da qui in poi il sentiero sale più dolcemente fino a raggiungere il Monte Vignole, da cui scendiamo per un tratto e quindi risaliamo brevemente al più basso Dosso Tondo, ampia collinetta prativa. Con una breve discesa dal Dosso Tondo arriviamo quindi ad un bivio sulla destra segnalato per Zone, da cui torneremo, mentre per il momento proseguiamo dritti verso il Corna Trentapassi, già chiaramente visibile. Il successivo tratto di sentiero, fino al Forcellino del Zul, si mantiene più o meno alla stessa quota, presentando comunque qualche tratto roccioso ed un po’ stretto, ma decisamente più semplice di quanto affrontato per la salita al Cunicolo. Giunti al Forcellino troviamo un bivio a destra che può essere un’alternativa di discesa per il ritorno a Zone, mentre noi proseguiamo dritti, iniziando a salire verso il Corna Trentapassi. Il sentiero principale sale a tornanti, che possono essere scorciati con una più esile traccia dritta e ripida, e, in breve ci troviamo sotto l’anticima, sormontata da una croce come la vetta principale. Con una breve deviazione a destra raggiungiamo quindi l’anticima e, quindi, riprendiamo il sentiero principale fino all’ormai vicina vetta. Qui noi abbiamo proseguito una quarantina di metri, fino alla targa indicante il sentiero attrezzato Trentapassi per Pisogne, probabilmente interessante, ma attualmente chiuso per manutenzione. Torniamo quindi sui nostri passi prima fino alla vetta e, quindi, fino al bivio per la discesa, poco prima del Dosso Tondo. Qui prendiamo a sinistra il sentiero per Zone, iniziando a scendere facilmente nel bosco. La discesa procede facilmente e senza bivi fino a quota 740 circa, dove troviamo un crocevia indicato da cartelli. Qui le indicazioni dicono di andare a sinistra per Zone, e lo si potrebbe anche fare, ma è un percorso un po’ più lungo (anche se probabilmente più chiaro), noi invece abbiamo preso a destra per circa 40 metri (indicazioni, mi pare, per Punta Cunicolo), per prendere poi subito a sinistra in discesa un chiaro sentiero non segnalato. Dopo una settantina di metri avremmo quindi dovuto girare a destra ma il sentiero ci è sembrato impedito da una proprietà privata (forse un passaggio c’era, ma non abbiamo verificato abbastanza), abbiamo quindi proseguito a sinistra sul sentiero principale, fino a sbucare in una carrareccia, imboccata verso destra, dove ritroviamo i segnavia biancorossi. Dopo poco più di 200 metri arriviamo ad un bivio, dove prendiamo a destra, in salita, Dopo una breve salita riprendiamo quindi a scendere, ignorando un paio di bivi sulla destra, per giungere poi ad un terzo, dove lasciamo a sinistra la carrareccia che termina presso un’abitazione, per continuare invece dritti su un sentiero non molto pulito in effetti, che ci porta ad un ex-agriturismo sulla destra, oltre il quale proseguiamo nella stessa direzione, ma su traccia sempre più incerta nella vegetazione. Proseguendo però dritti per poco più di 100 metri dall’agriturismo, troviamo una chiara traccia in discesa sulla sinistra, che imbocchiamo. Seguiamo quindi la nuova traccia che procede in discesa abbastanza chiara, ignorando un paio di bivi a sinistra, per giungere quindi, ormai su una carrareccia, al bivio dell’andata, dove abbiamo iniziato la salita verso il Cunicolo. Qui prendiamo a sinistra, tornando sui nostri passi fino al bivio del sentiero delle Piramidi, dove prendiamo a sinistra, lasciando a destra il più breve percorso dell’andata, che, volendo, permette un più veloce ritorno al parcheggio. Saliamo quindi col nuovo sentiero fino ad un primo punto panoramico sulle piramidi, dove possiamo anche scavalcare la staccionata per avere una migliore visione, facendo attenzione al ciglio, che potrebbe anche franare. Continuando quindi la salita giungiamo ad un punto attrezzato con panche, oltre il quale è possibile deviare nuovamente oltre la staccionata per godere di nuove viste sulle Piramidi. Usciti due o 3 volte dalla staccionata, ritorniamo sul sentiero principale, che sale ora più ripidamente, con a destra una ripida ripa che ci impedisce la visuale delle piramidi; anche qui è possibile, con qualche difficoltà in più, date anche delle griglie messe per impedire la salita, salire sul ciglio in 2 o 3 punti, per ammirare ancora una volta le Piramidi ed il Lago d’Iseo in lontananza. Fatte queste deviazioni giungiamo al termine della salita, dove prendiamo a destra attraverso l’abitato di Zone, dove troviamo ancora un punto panoramico su piramidi e lago. Continuiamo quindi in Via Piramidi, per incrociare poi Via Sebino, che imbocchiamo brevemente verso destra, in discesa, per prendere poi subito a destra la più stretta Via Granarola. Seguiamo quindi Via Granarola per oltre 100 metri, quindi prendiamo a destra una carrareccia che continua a scendere dritta, lasciando a sinistra la continuazione di Via Granarola. Dopo 200 metri arriviamo ad un ultimo bivio, dove continuiamo dritti, lasciando a destra il sentiero per le Piramidi, e, in pochi metri, giungiamo all’asfalto, dove prendendo verso destra arriviamo subito al parcheggio.
Conclusioni:bellissime le Piramidi in sé stesse, ancor di più con lo sfondo del Lago d’Iseo, bellissimo anche il sentiero dell’andata che offre magnifici scorci sul Lago lungo tutto il percorso, meno interessante, ma più facile e veloce il sentiero del ritorno.

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awretus
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Re: Corna Trentapassi

Post by awretus »

Nei pressi del piramidi di Zone (a Cislano, mi pare) c'è pure una chiesa con affreschi di santi sulle pareti esterne. Pur essendo consunti, sono molto gradevoli

Soprattutto però, non andateci durante la stagione venatoria: i cacciatori sono appostati sul bordo dei sentieri per la cima e sparano agli uccelli sopra le teste degli escurionisti. Ne ho visti di impallinati (volatili, intendo). Roba da fuori di testa
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
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