Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... e/Rous.htm
Venerdì 07-8-2020: Lago Vofrede (1960) – Colle Vofrede (3130) – Mont Rous (3255) - Colle Vofrede (3130) – Gran Lago (2875) – Lago del Dragone (2905) – Alpe Chevaley (2325) – Finestra Cignana (2440) – Alpe Grillon (1960) - Lago Vofrede (1960)
Partecipanti: Em, Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 16 Km. circa.
Dislivello: 1550 circa.
Difficoltà: E fino ad inizio ferrata, anche se presente un tratto attrezzato da EE. Per quanto riguarda la ferrata EEA, si tratta di ferrata non da sottovalutare, perché se presenta tratti di facile sentiero altri attrezzati ma facili, che non necessiterebbero neanche di attrezzatura, presenta un paio di punti tecnici, dove occorre anche un po’ di forza ed alcuni altri decisamente esposti. EE per l’attraversamento di un nevaio, comunque evitabile, il successivo sentiero fino al Colle Vofrede. EE la salita al Monte, con un tratto in cui usare le mani con alcuni passaggi di I grado. EE la discesa ai laghi dal Colle Vofrede, con ripido nevaio da scendere, almeno parzialmente e ghiaione ripido nella prima parte e pietraia più facile in seguito. Consigliabile comunque portare ramponi che i nevai attraversati presentano tratti ripidi ed esposti e quindi EEA può essere più opportuna come valutazione. Dal Gran Lago al parcheggio E.
Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea, dove si continua sulla Aosta-Torino (A5) fino all’uscita di Chatillon. A Chatillon si imbocca la Valtournenche e la si segue fin quasi a Cervinia, esattamente fino a Perreres, dove una breve sterrata sulla sinistra porta ad un laghetto di pesca sportiva, in uno spiazzo a destra prima del quale parcheggiamo.
Percorso a piedi: dal parcheggioarriviamo in breve al laghetto e prendiamo quindi il sentiero immediatamente a sinistra dello stesso, il numero 9 segnato in giallo. Il sentiero raggiunge quindi il crinale di un’antica morena, ormai assestata ed in parte vegetata, per poi guadare il solco torrentizio a sinistra e proseguire sul crinale sull’altro versante. Incontriamo quindi il bivio a sinistra col sentiero 35, che può essere un’opzione per il ritorno, mentre noi continuiamo a salire dritti sul 9. La traccia quindi piega a sinistra e compie un secondo guado di uno dei torrenti che solcano la grande morena Si affronta quindi un breve tratto attrezzato e si risale ad un altro crinale, sul quale troviamo il bivio a sinistra col sentiero che sale al Colle Vofrede tramite un canalone sulla sinistra della ferrata che andremo a percorrere (tale sentiero è sconsigliabile in quanto nella parte alta il canalone scarica molte pietre).
Si giunge così all’attacco della ferrata, che inizia con un’esposta cengia sulla destra, per poi alternare tratti di sentiero a tratti attrezzati, in genere facili, ma alcuni esposti, e anche un paio di passaggi non semplici. La ferrata termina praticamente alla quota del Colle Vofrede, che però non è vicinissimo. Occorre infatti salire in falsopiano fino ad un primo colle, per poi raggiungerne un secondo e percorrere il crinale a sinistra, dove, nel punto più basso, troviamo il Colle, dal quale si diparte a destra il sentiero verso i laghi, che imboccheremo in seguito, mentre prima saliamo il crinale sull’altro versante, che dopo un tratto facile, presenta un tratto roccioso in cui prestare attenzione, per poi tornare facile fino alla vetta. Dalla vetta si può dirigersi anche alla croce a sinistra, ma noi non l’abbiamo fatto, in quanto non aggiungeva niente al panorama, è stata solo posta in quel punto per essere visibile da Cervinia.
Dalla vetta riscendiamo al colle, dal quale scendiamo verso i laghi, nel nostro caso scendendo la prima parte di un ripido nevaio, per poi continuare su ripido ghiaione a fianco dello stesso, per poi ritrovare il sentiero segnato, sempre il numero 9, con il quale giungiamo in vista del Gran Lago e, poco prima di raggiungerlo, quando il sentiero piega verso sinistra, proseguiamo dritti verso un poggio roccioso sopra lo stesso, sul quale vi sono alcuni interessanti laghetti, l’ultimo dei quali di un bel colore granata. Dal laghetto granata prendiamo quindi a sinistra dirigendoci alla sponda del lago e quindi passare brevemente alla sponda opposta, dove ritroviamo il sentiero segnato, che rimonta una balza rocciosa e poi prosegue poco sopra e parallelo al Gran Lago. Arrivati comunque in cima alla balza, con deviazione a sinistra possiamo ammirare un altro bel lago sottostante, per poi riprendere il percorso parallelo al Gran Lago, fino a giungere alla diga che lo chiude, superata la quale proseguendo nella stessa direzione, giungiamo al successivo Lago del Dragone, che costeggiamo anch’esso sulla sinistra fino alla diga. Qui, in vista del Rifugio Vuillermoz, poco sopra di noi, prendiamo invece a sinistra scendendo lungo la valle seguendo il sentiero segnato 34.
Scendiamo quindi seguendo il sentiero fino al successivo Lago Balanselmo, per poi piegare a sinistra e scendere con belle viste dall’alto sul piccolo lago du Plan d’En Haut, che non tocchiamo, ma lasciamo sulla destra. Giungiamo quindi su un ponte a fondovalle e continuiamo pressochè in piano verso la Finestra di Cignana, mantenendoci in quota rispetto al sottostante grande lago di Cignana. Superato quindi un ponte che ci permette di superare una gola rocciosa, scendiamo ancora un poco fino a raggiungere l’Alpe Chevaley, dalla quale imbocchiamo la sterrata verso sinistra iniziamo a risalire verso la Finestra di Cignana, abbandonando la sterrata, per un sentierino sulla sinistra che vi sale ripidamente (nr. 6). In breve arriviamo quindi alla finestra di Cignana, dove scendiamo sull’altro versante, trovando dopo poco più di 200 metri, il bivio sulla destra per Valtournenche, mentre noi proseguiamo dritti. La lunga discesa ci porta quindi ad un bivio, dove abbiamo preso a destra in discesa, ma forse sarebbe stato meglio proseguire dritti, il che ci avrebbe fatto risparmiare qualche centinaio di metri e qualche decina di dislivello. Prendendo comunque a destra il sentiero passa nei pressi di una fonte sulla sinistra, poi di una piccola pozza e successivamente arriva all’Alpe Grillon, dove troviamo una fattoria con una ulteriore fonte. Qui, dopo pochi metri, abbandoniamo la sterrata, per prendere, come da segnavia il sentierino che scende a destra. Scendiamo quindi fino ad un primo ponte e, in piano, arriviamo a superarne un secondo, subito dopo il quale prendiamo a sinistra in salita, lasciando quindi la sterrata, per prendere il sentierno segnato a sinistra, che poi si allaraga nuovamente in sterrata ed in breve, ma in salita, ci riporta al parcheggio.
Conclusioni: splendida gita, sempre panoramica e molto varia, prima e ultima parte con bellissime viste su Cervino e Monterosa, poi vista sui bellissimi laghi ai quali si scende, tra cui anche uno piccolo, ma rosso e, per non farsi mancare niente, anche un paio di belle cascate. Il rovescio della medaglia che il percorso è molto lungo e prevede una lunga ferrata e l’attraversamento di alcuni nevai, non tutti semplici.
Les Jumeaux dal parcheggio
Cervino dal parcheggio
Lago Vofrede con Cervino riflesso
Sentiero con asfodeli e Mont Blanc du Creton e Tour du Creton sullo sfondo
Cervino salendo alla ferrata
Cascata salendo alla ferrata
Cervino salendo alla ferrata
Canale verso ferrata
Cervino e Monterosa salendo alla ferrata
Monterosa salendo alla ferrata
Canale di salita a sinistra ferrata e Mont Rous
Cervino e Monterosa salendo alla ferrata
Cengia iniziale ferrata e Cervino
Cengia iniziale ferrata e Cervino più da vicino
Maury in cengia iniziale ferrata con Cervino sullo sfondo più da vicino
Maury risalendo tratto prativo ferrata
Maury e Enrico in traverso ferrata
Enrico e Maury in traverso ferrata
Cervino e Monterosa da Ferrata Vofrede
Maury fotografa Enrico in punto difficile Ferrata Vofrede
Enrico in cengia erbosa con Cervino sullo sfondo in ferrata Vofrede
Cengia erbosa e Cervino in Ferrata Vofrede
Laghetto da ferrata Vofrede
Enrico in ferrata Vofrede
Maury e Enrico in Ferrata Vofrede
Ghiacciaio e Mont Rous da Ferrata Vofrede
Enrico in cengia esposta in Ferrata Vofrede con Cervino sullo sfondo
Cervino da cengia esposta in ferrata Vofrede
Cervino da cengia esposta in ferrata Vofrede
Maury in Ferrata Vofrede
Cervino e Monterosa da Ferrata Vofrede
Mont Blanc du Creton da Ferrata Vofrede
Gruppo in ferrata Vofrede
Ghiacciaio e Mont Rous da Ferrata Vofrede
Cervino da Ferrata Vofrede
Ghiacciaio e cascata da Ferrata Vofrede
Enrico e Maury in cresta esposta in ferrata Vofrede
Cascata con arcobaleno in ferrata Vofrede
Enrico e Maury in secondo punto difficile in ferrata Vofrede
Enrico e Maury in secondo punto difficile in ferrata Vofrede più da vicino
Cervino avvicinandosi a Colle Vofrede
Cervino e Monterosa avvicinandosi a Colle Vofrede
Torrione calcareo sopra Colle Vofrede più da vicino
Mont Blanc du Creton avvicinandosi a Colle Vofrede
Monte Rous avvicinandosi a Colle Vofrede
Torrione calcareo sopra Colle Vofrede più da vicino
Punta e Dome de Cian avvicinandosi al Colle Vofrede
Primo piano ghiacciaio sotto Mont Rous
Torrioni calcarei avvicinandosi al Colle Vofrede
Gran Lago sotto Punta e Dome Cian da cresta Colle Vofrede
Gran Lago da cresta Colle Vofrede
Mont Rous da cresta Colle Vofrede
Monte Blanc du Creton e Cervino da cresta Colle Vofrede
Primo piano Gran Lago da Colle Vofrede
Gran Lago sotto Dome de Cian Becca Luseney Punta Fontanella e Dragone
Monte Rosa e Ghiacciaio Rous da Colle Vofrede
Primo piano ghiacciaio Rous dal Colle Vofrede
Gran Lago sotto Punta e Dome de Cian e Becca Luseney dal Colle Vofrede
Gran Lago sotto Punta Fontanella e Monte Dragone salendo al Rous
Primo piano Gran Lago salendo al Rous
Gran Lago sotto Punta Fontanella e Monte Dragone salendo al Rous più da lontano
Gran Lago sotto Punta di Fontanella e Monte Dragone dal Rous
Vista da La Singla a L'Eveque dal Mont Rous
Monte Rosa dal Mont Rous
Lago del Dragone e Gran Lago dal Mont Rous
Monte Bianco Punta di Fontanella e Monte Dragone dal Mont Rous
Punta e Dome Cian e Becca di Luseney dal Rous più da vicino
Gran Lago scendendo dal Rous
Nevaio scendendo dal Colle Vofrede
Gran Lago sotto Punta Fontanella e Monte Dragone scendendo dal Colle Vofrede
Gran Lago scendendo dal Colle Vofrede
Laghetto giallo e spicchio Gran Lago
Laghetto giallo presso Gran Lago
Laghetto rosso e Gran Lago con Punta e Dome Cian sullo sfondo
Laghetto rosso e Gran Lago con Punta e Dome Cian sullo sfondo
Laghetto rosso e Gran Lago
Laghetto rosso e Gran Lago con Punta e Dome Cian sullo sfondo
Laghetto rosso e Gran Lago con Colle Valcoumera sullo sfondo
Primo piano Laghetto rosso presso Gran Lago
Gran Lago con Colle Valcoumera sullo sfondo
Ometto di pietra e Gran Lago
Lago sottostante da Gran Lago
Lago sottostante da Gran Lago più da lontano
Lago sottostante da Gran Lago ancora più da lontano
Gran Lago da sponda sud
Laghetto sottostante da Gran Lago
Gran Lago vista parziale con Mont Blanc du Creton sullo sfondo
Lago del Dragone e Passo Valcoumera
Vista parziale Lago del Dragone
Estremità sud Lago Dragone
Lago Balanselmo scendendovi
Lago Balanselmo e Becca di Sale più da lontano
Lago di Cignana
Lago Balanselmo da sopra
Lago Balanselmo da sopra più da lontano
Lago Balanselmo visto da est
Lago du Plan d'En Haut e Cignana
Roisettaz e Gran Tournalin sopra Finestra Cignana
Cascata scendendo ad Alpe Chevaley
Lago du Plan d'En Haut primo piano
Cascata scendendo ad Alpe Chevaley più da vicino
Cascata scendendo ad Alpe Chevaley primo piano
Cascata scendendo ad Alpe Chevaley vista globale
Becca di Sale e Punta Cian sopra piana Alpe Chevaley
Punta di Cian andando ad Alpe Chevaley
Lago Cignana primo piano
Lago Cignana con isolotto
Monterosa da Finestra Cignana
Cervino scendendo da Finestra Cignana
Cervino scendendo da Finestra Cignana più da lontano
Capra e Cervino all'alpe Grillon
Mont rous
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Imagine there's no countries.
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Re: Mont rous
Ma Maury non soffriva di vertigini ?? come l' avete convinto ?
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Mont rous
Eravamo io e Psiconauta, non mi pare lui...daniele64 wrote:
Ma Maury non soffriva di vertigini ?? come l' avete convinto ?
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