Traversella (Valchiusella ) - Sentiero delle Anime (anello)

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psiconauta
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Traversella (Valchiusella ) - Sentiero delle Anime (anello)

Post by psiconauta »

Ciao a tutti,
finalmente ci si può muovere un poco, anche se ormai fuori allenamento, e, come molte mie altre psiconavigazioni, lo spunto giunge un po' così, alla membro di segugio, insomma.
Sta di fatto che durante una brevissima finestra di alcuni giorni durante la "pandemia" nei quali era possibile spostarsi ed addirittura pranzare fuori a mezzodì (ouhllapeppa!), mi è capitato di re-incontrare un mio vecchissimo amico che non vedevo da qualcosa come 35 anni....cioè, lasciatici appena maggiorenni, ci siamo rivisti ultracinquantenni.................vabbè, com'è, come non è, chiacchierando del più e del meno, scopro che lui, oltre a passione per natura, bosco, e funghi (che già conoscevo, oltre a quella per i Pink Floyd, naturalmente), fino a non molto tempo fa arrampicava, e quindi si comincia a dire "dai, magari una volta o l'altra provo" e su e giù, ad un certo punto gli nomino la mia passione / interesse per il megalitismo, le incisioni rupestri e quant'altro, e lui mi dice di averne visto di carine in Valchiusella.
In pratica sino ad un momento prima non sapevo nemmeno dove fosse, sta Valchiusella, ma vista anche la concomitanza con il "revival di Amici"

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comincio a cercare un po' di informazioni e mi riprometto di andarci, anche a breve, penso, se non fosse che dopo qualche giorno siamo di nuovo tutti in zona rossa, poi gialla rinforzata, poi vabbè stiamo zitti che è meglio.
Perciò passa tutto in cavalleria sino a poco fa, con la riapertura : sono alla fine parecchio stressato dalla situazione imperante, perciò vedendo le previsioni meteo che indicano una discretamente bella giornata per venerdì 7, come regalo di compleanno del giorno dopo decido di prendere ferie e andare a farmi un giro in luoghi sconosciuti.
Sconosciuti per modo di dire, che ormai uno se vuole parte con traccia gps, cartine, descrizione del percorso e, come nel mio caso, lista di eventuali prodotti tipici/negozi da visitare e/o approfondire la conoscenza.

Leggo in rete : la denominazione "Sentiero delle anime" risale alle tradizioni orali della valle: leggenda vuole che di qui passassero le anime dei morti e che per tale motivo i pastori non potessero collocare i recinti per le greggi nelle sue vicinanze, per evitare che venissero spaventate dal frequente transito; un'altra narra che le persone anziane, giunte alla fine della loro vita, si lasciassero precipitare sulle ripe sottostanti.

Wow......"Sentiero delle Anime"...suona figo...beh, non resta che incamminarsi

Pur cavandomela egregiamente nel programmare ottimisticamente escursioni che poi inesorabilmente dimezzo nello svolgersi, e nel perdermi anche dove non sarebbe strettamente necessario, il mio vero punto debole sono le autostrade, che ai miei occhi hanno percorsi imprevedibili ed indicazioni e nomenclature vaghe, tipo la Gravellona Toce che potrebbe essere pure 'na roba che se magna, a un certo punto, no? O la Milano-Serravalle, che perché mai uno dovrebbe partir da Milano per andare a Serravalle? Cioè, adesso c'è l'Outlet, ma prima?
E questo senza nemmeno citare eventuali cantieri, deviazioni e quant'altro, che sono molto ma molto peggio di una frana lungo il sentiero.
Opto quindi, questa volta, anche se il concetto non mi fa impazzire, per l'utilizzo di un "navigatore" fai da te 8)

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al quale mi affido tipo Dante con Virgilio.

non bevete se guidate


Giunto senza intoppi in quel di Traversella ad un'ora che manco vi sto a dir dalla vergogna :oops: , avrei persino dei programmi ambiziosi, anche se posso quasi sentire l'orologio del bar dove passo a prendere un caffè sghignazzare alle mie spalle.
In pratica vorrei fare un anello sui sentieri 729 e 730, con eventuale puntata sul 707/708 sino a Fondo (che indovinate dove si trova?), per vedere, oltre al paesino, anche questa famosa bella cascata nelle vicinanze; l'ora però è tarda, in effetti.
La barista, come gli/le avventori/ici, ha un'aria tranquilla e simpatica (che poi diciamolo, piemontese falso e cortese, che luogo comune è? io non l'ho mai capito, sinceramente, sarà che mi sento cittadino del mondo, anzi no, diciamo pure alieno, che inquadra meglio la situazione, cittadino di un altro mondo, ecco....) perciò provo a chiedere informazioni sulla tempistica : una donna con cane mi dice "mah, ci vorranno un paio d'ore..." che a occhio mi sembra un po' poco, ma vabbè, partiamo, poi vedremo....

Animo, dunque ! :smt027

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Già dopo una mezz'oretta mi rendo però conto che, tra foto e contemplazione della natura, sto procedendo a passo più che comodo, perciò comincio già a ragionare di abbreviare il percorso e di mantenermi sul solo anello; l'ambiente infatti è veramente ameno : bella giornata con sole caldo ma fortunatamente nuvole passeggere che evitano la cottura, bei boschi, belle rocce, bei monti sullo sfondo e laggiù, a fondovalle, le acque verde smeraldo del Chiusella.
Me la prendo perciò comoda, e inizio a percorrere l'anello al contrario, un'ollena, insomma (ahaha :roll: ), che mica posso far tutto normale, no? (a dir la verità mi ricordo di aver letto qualcuno su internet che ne consigliava la percorrenza in questo senso, ma non saprei se dargli ragione o meno, alla fine)
Comunque sia faccio il 730, che non è una volta tanto la dichiarazione dei redditi, ma quello che vedo indicato sulle mappe come "Sentiero della Transumanza", mentre in loco trovo cartelli "Via dei Cantoni". Boh :-k

La zona si rivela subito davvero carina : boschi di castagni, faggi, betulle, querce (scopro tra l'altro che i genitori di Jean Giono, autore de "L'uomo che piantava gli alberi" - libro che peraltro non ho letto - sono originari della Valchiusella), sentieri in parte lastricati molto belli (leggo che ancora nel 1835 l'accesso alla valle era consentito esclusivamente tramite mulattiere), rocce interessanti ad ogni piè sospinto, la zona è infatti interessata da numerosissime miniere (si parla di oltre 75 km di gallerie, più che altro nella valletta del Bersella, affluente di sx del Chiusella) che rappresenterebbero un'altra possibile estensione della gita (c'è pure un museo, aperto però solo la domenica, mi pare di ricordare), con possibile visita alle strutture e ai cunicoli, previa prenotazione.
E in effetti il sentiero è tutto sberluccicante, dai tanti minerali contenuti nelle rocce che non saprei definire con esattezza (ma la geologia, è poi una scienza esatta?), scisti, micascisti, ma-che-scisti, basta-scisti :P , diorite, vari minerali ferrosi, alle vene di quarzo che emergono qua e là con piacevoli effetti.
Sulle miniere, che hanno sollecitato la mia curiosità, segnalo questo testo :
https://docplayer.it/17605348-Traversel ... gallo.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Parlando di Anime, la prima che mi appare è quella di mio fratello, a cui purtroppo non potrò più telefonare per raccontare queste mie psicouscite e chiedere consigli sui percorsi, farmi prestare cartine, ascoltare vecchi aneddoti di quando non c'ero (e anche di quando c'ero!); pensando a lui mi sento anch'io per poco un'anima in pena sul sentiero della transumanza verso chissà dove. :neutral:

Tra baite in pietra, muretti a secco, begli alberi, muri affrescati, rocce curiose,

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giungo alfine a Cappia che è ormai passata l'ora di pranzo,

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mi fermo quindi alla Cappella di San Giovanni a mangiare un panetto con un sorso di vino, per poi proseguire più su, sino ad immettermi sul sentiero GTA (Grande Traversata delle Alpi) che punta verso il Rifugio Chiaromonte a 2014 m. slm, e che mi porta sino a Piani di Cappia,

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dove incontro la prima incisione (che poi sarebbe l'ultima, se fossi normale) posta su una grossa roccia in bella posizione dominante il suggestivo paesino di Succinto, al quale sarei dovuto scendere se avessi avuto più energie la mattina presto, al risveglio;

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subito dopo i Piani di Cappia il sentiero abbandonerebbe la GTA per svoltare a destra sul "Sentiero delle anime" vero e proprio, ma seguendo le indicazioni trovate in rete proseguo risalendo ancora un poco sino al sito denominato "Bech dël Fes-Cèi" (1398 m) dove un'altra roccia aggettante su Succinto presenta anch'essa incisioni.

Devo dire subito che le incisioni rupestri di questo famigerato "Sentiero delle Anime", di per sè, le ho trovate interessanti ma non eccezionali : sostanzialmente sono quasi tutte croci coppellate, riferibili quindi credo ad epoca medievale, più qualche antropomorfo difficilmente contestualizzabile, più altre anche dubbie, ed alcune di difficile identificazione.
Addirittura una delle prime che si incontrano, posta praticamente all'inizio del sentiero 730, nonostante il cartello indicatore, sono riuscito ad individuarla solo ripassandoci al ritorno, ed è una specie di coppella con canaletta posta su una pietra del sentiero lastricato, la cui origine e significato ai miei occhi è quanto meno dubbia; insomma, possiamo pure dire che al confronto le incisioni del Beigua sono decisamente molto ma molto più interessanti e, a mio parere, più antiche (almeno in parte).
Le più curiose sono forse quelle a pianta quadrata, di cui una coppella ed altre due con incisioni strane (forse una balestra, si dice, più probabilmente un "phi", e forse una "tela"?).

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Un bell'approfondimento sul Sentiero delle Anime e le incisioni relative si può trovare sul Bollettino di Studi Preistorici e Archeologici Alpini della Società Valdostana di Preistoria e Archeologia (più precisamente da pag.168 a 192):
http://www.archeosvapa.eu/wp-content/up ... IX-WEB.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
che naturalmente ho scoperto solo una volta tornato a casa. :twisted:

Comunque sia, dal "Bech dël Fes-Cèi" (chiedo aiuto per l'etimologia di questo nome : book : ) ritorno verso Piani di Cappia costeggiando un bel boschetto di betulle i cui funghi mi sembrano Anime del bosco

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e imbocco il sentiero 729, che in discesa va ad attraversare il Rio Cappia, con alcuni tratti muniti di "corrimano" in corda (utili probabilmente in inverno) e prosegue poi più o meno sempre a mezza costa attraversando altri ruscelli e incontrando via via le restanti incisioni, tutte segnalate con cartelli esplicativi e poste in punti sempre più o meno panoramici, a volte a picco sulla valle sottostante.

foto sparse :

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Sarà pure il Sentiero delle Anime, ma a parte i miei fantasmi non incontro nessuno, tranne un escursionista che lo percorre nel senso giusto (bah, dilettante! [-( )
Giungo alfine al Rifugio Bruno Piazza, non prima di incontrare una deviazione per la "Palestra delle Anime", parete di arrampicata che leggo essere tra le più frequentate del NordOvest, con più di 500 vie divise in 21 settori, per tutti i livelli di difficoltà e preparazione, bambini compresi, con un settore loro dedicato con più di 65 vie.

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Purtroppo non ho molto tempo a disposizione, considerando che vorrei passare da alcuni negozi prima che chiudano, perciò tralascio la deviazione, se pur probabilmente breve, per regalarmi una birretta al rifugio, dove scambio qualche chiacchiera prima di ripartire per chiudere l'anello e tornare all'auto, raccogliendo pure qualche erba spontanea lungo la strada.

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traversella
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Giunto all'auto, prima di andarmene faccio una veloce sosta da un allevamento di trote sito proprio all'ingresso del paese, alla confluenza del Bersella nel Chiusella, che direi si merita le recensioni positive che avevo letto, smerciando anche alcuni semilavorati (carpione, filetti, filetti affumicati, polpette...) che però erano tutti prenotati, ahimè; dal titolare, col quale scambio qualche fugace battuta sulle politiche del governo che stanno definitivamente (deliberatamente? :evil: ) ammazzando i piccoli favorendo la grande distribuzione, vengo indirizzato anche ad una macelleria "artigianale" di Drusacco - la frazione prima, dove la strada compie un ghiribizzo intorno ad un chiesone (unico esempio valchiusellese di stile barocco puro, leggo) che avevo infatti notato all'andata, ma purtroppo la trovo già chiusa; mi fermo appena più in là all'Agrigelateria Cascina Prela, proprio sulla strada, dove compro un paio di formaggette (una toma e un civrin, ultimo prodotto inserito nel paniere della Provincia di Torino dei prodotti Tipici) anche se le cose con l'aspetto più sfizioso erano gelati e yogurt....pure il proprietario della gelateria, quando gli parlo della macelleria/salumeria chiusa, mi dice "eh, lì è un vero peccato..." rinfocolando il mio disappunto che trova soddisfazione solo più avanti, ad Alice Superiore, dove trovo ancora aperto un alimentari con tanto di scritta "sapori della valle", dove recupero alfine un salampatata e un boudin o comediaminesichiama, salame di barbabietola.

Raggiunto pure anche se in extremis l'obiettivo gastronomico, non mi resta che dirigermi verso l'autostrada per tornare a casa, con colonna sonora de "La tigre des platanes",

https://mrmorezon.bandcamp.com/album/terminus-radioso

jazz band di strada francese che prende il nome da un parassita fitofago della pianta in oggetto, e titola il disco "Terminus Radioso", come un romanzo di tal Antoine Volodine ambientato in una natura post-disastro, autore che non conoscevo ma mi ha incuriosito e dal cui libro (definito "post-esotico" dall'autore stesso) offro un passo che non stona con la giornata :

“Cielo. Silenzio. Erbe che ondeggiano. Rumore d’erba. Rumore d’erba che fruscia. Mormorio della malguardia, della sciugda, del cammin di sette leghe, della sparvenella, della vecchia prigioniera, della tartassina, della berlingotta, della prestincisa, della vertena santa, della vertena leporina, della stupifragola, dell’iglizia. Crepitio dell’ottilia del fieno, dell’ottilia maggiore, della pipigrilla o strepinaglia. Monotono sibilare della racoltina rovinosa. Le erbe avevano colori diversi e ciascuna aveva il suo particolare modo di oscillare al vento o di contorcersi. Alcune resistevano. Altre si piegavano docilmente e aspettavano a lungo, dopo le folate, prima di ritrovare l’assetto originario. Rumore d’erba, dei suoi movimenti passivi, della sua resistenza.
Il tempo scorreva via.
Ci metteva un po’ a scorrere, però scorreva via.”


Un po' come le anime del sentiero, alla fine pure io giungo alla meta finale, piuttosto soddisfatto, devo dire, poichè dopo mesi di inattività (se escludiamo piccole passeggiate nei dintorni di casa) ci voleva proprio un'uscita del genere : non troppo lunga (10 km), non troppo dislivello (770 m), grande biodiversità, geologia notevole, incisioni rupestri, bei panorami, pareti di arrampicata, miniere, prodotti locali.
Insomma, mi pare che motivi validi per fare un salto da qs. parti non manchino, perciò spero un giorno di ritornarci (prima di morire, ovviamente :roll: ), per vedere i pezzi mancanti e sperare che tutto questo non venga rovinato dall'uomo, l'anima de li mor..........

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Aloha : Indian:
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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daniele64
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Re: Traversella (Valchiusella ) - Sentiero delle Anime (anel

Post by daniele64 »

E bravo Psico ! =D> =D> =D> Ti stai forse soundofsilencizzando , con queste escursioni a lunga distanza e con partenze tardive ? :risataGrassa: Conoscevo di nome il Sentiero delle Anime , grazie a te posso vederne anche le foto a colori : Thumbup : perchè dubito che oramai affronterei un solitario viaggio così lungo per farmi una camminata ... :imbarazzo: In Valchiusella ci sarebbero da vedere anche il menhir di Lugnacco ( nel centro del paese ! ) e la famosa Pera di Cros , sopra Tallorno , con parecchie incisioni anche preistoriche . Avevo letto alcuni articoli sulla zona , quando in gioventù ero iscritto al Centro Camuno di Studi Preistorici e ne ricevevo il bollettino . Bei tempi ... :pensoso:
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Andrea Bezimen
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Re: Traversella (Valchiusella ) - Sentiero delle Anime (anel

Post by Andrea Bezimen »

Bel giretto ma...nessuna degustazione di vini in loco ?
Nord del Piemonte e bassa Val d'Aosta hanno produzioni interessanti...bisognerà rimediare al prossimo giro :strizzaOcchio::
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awretus
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Re: Traversella (Valchiusella ) - Sentiero delle Anime (anel

Post by awretus »

Ma con tutti i posti belli e solitari della Valchiusella, l'unico posto dove ho visto un gallo forcello e un'aquila a pochi metri (stessa gita), proprio lì dovevi finire? Se fossi salito un po' di più, proprio lì sopra, avresti potuto fare questo incontro, per dire.

La Valchiusella non è un luogo da vini, che sono nella valle della Dora Baltea Canavesana, un mondo completamente diverso, pur essendo vicino (La Marenda Sinoira sopra Settimo Vittone è il mio locale di riferimento, una carta dei vini più grossa dei vecchi elenchi del telefono). Un posto famoso in valle è Anita a Trausella, ma fa solo merende sinoire, per cui bisogna terminare la gita presto, veg astenersi. In valle c'è un'associazione che insegna a cucinare con le erbe. Una volta a Succinto ho cenato da una signora di costoro, molto buono. Di quella sera ricordo anche un concerto di flauto improvvisato con la Syrinx di Debussy.
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
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