Creta di Collinetta per il Cellon Schulter (UD)

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Walter1
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Creta di Collinetta per il Cellon Schulter (UD)

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La Creta di Collinetta (2226m) è una bella cima aguzza posta sopra il Passo di Monte Croce Carnico, per raggiungere la sommità esistono numerosi percorsi tra cui 2 ferrate, questo lo ritengo il più interessante e panoramico senza essere troppo difficile, è comunque d'obbligo un po' di esperienza e passo sicuro su percorsi esposti.

Avvicinamento
Da Tolmezzo percorrere la valle del But lungo statale 52bis raggiungere Timau, proseguire fino ad arrivare al il passo di Monte Croce Carnico, con i tornanti in galleria e molto trafficato. Amplissimi posteggi prima del confine (GPS N46.60278° E12.94491°).

Descrizione
Dal posteggio attraversare per asfalto il confine e dirigersi per qualche centinaio di metri verso la prima, gigantesca, pala eolica, alla sbarra sulla strada di servizio prendere a sinistra il sentiero (cartelli) che salgono sopra la galleria stradale. Si entra in un bel bosco e si comincia a salire, al primo bivio si va a destra mentre al secondo a sinistra, cartelli indicatori seguire Zum Cellonstollen. In breve si arriva all'inizio del tratto attrezzato, una ripida rampa rocciosa molto gradinata, dove è più liscia ci sono gradini metallici, la corda fissa è sempre presente. Al termine di questo tratto di un centinaio di metri si arriva all'ingresso della galleria.
Qui è consigliabile indossare un indumento più pesante, se si è in maglietta, e se non lo si è già fatto prima, imbrago, caschetto (con luce frontale [funzionante...]) e kit da ferrata, non tanto per la difficoltà tecnica del percorso, ma perché è sempre bagnato e reso più scivoloso dalla frequentazione, il casco è utile non solo per l'eventuale caduta di pietre da chi eventualmente ci precede ma per evitare testate alla volta della galleria, specie se si è alti.
Una volta entrati nella galleria si sale ripidamente incontrando alcune finestre da cui si gode un buon panorama, via via che si sale la galleria si fa sempre più ripida fino a qualche tratto quasi verticale, alla corda di sicurezza sempre presente si aggiungono di numero i gradini metallici, fare molta attenzione a non smuovere il pietrisco presente che inevitabilmente cadrebbe su chi ci segue sotto.
Dopo circa 200m di galleria si esce all'aperto, un ultimo facile canalino attrezzato e termina il tratto più "impegnativo", si è giunti sul dosso Shulter, panorama assicurato, se non c'è nebbia, e numerosi resti della Grande Guerra.
Si prosegue lungo l'evidente sentiero segnato fino ad incontrare il bivio che a destra conduce all'attacco delle due ferrate, la Senza Confini e la SteinbergerWeg, noi prendiamo a sinistra. Il sentiero si trasforma in mulattiera e traversa a metà altezza l'intera parete Sud, larga ma esposta, interamente fornita di corrimano. In leggera discesa si prosegue e si attraversano due caratteristiche gallerie, al termine della mulattiera si incontra l'incrocio con il sentiero 147, che proviene dal passo e che prenderemo al ritorno, ora saliamo verso la Cresta Verde e la nostra meta, prima con un lungo traverso ascendente, poi con numerose svolte. Si giunge così nei pressi di un baraccamento, tralasciamo per il momento la traccia di sinistra e proseguiamo a destra in lieve discesa puntando al contrafforte roccioso con un evidente intaglio, facilmente e in breve lo raggiungiamo, al di là ci si trova in un ampio canalone da risalire con numerose svolte fino raggiungere una selletta, qui arrivano le due ferrate. Ora il sentiero sale tra le rocce e i resti di gallerie, ripari e residui di filo spinato, in breve si raggiunge l'imponente, forse troppo, croce di vetta.
Per la discesa si percorre a ritroso il sentiero di salita fino ad arrivare al baraccamento citato in precedenza (esiste, ma la sconsiglio in quanto ripidissima, una "scorciatoia" che subito dopo l'intaglio scende a sinistra, diretta al sentiero 147). Se si hanno ancora un po' di forze e molta curiosità, con poco sforzo si raggiunge la Cresta Verde, ricca di resti di trincee, è possibile proseguire in falsopiano senza alcuna difficoltà fino a raggiungere l'attacco del sentiero, questo ancora lungo e difficile, che porta in vetta alla Creta di Collina.
Si ritorna indietro lungo la cresta nuovamente al baraccamento (è mappata ed esiste una traccia che scende più direttamente, ma la sconsiglio in quanto ad un certo punto è stata distrutta da un franamento ed è quindi necessario scendere "alla meglio" su terreno molto ripido e franoso) e con il sentiero di salita si arriva al bivio incontrato all'andata, ora si continua in discesa a destra per il sentiero 147, lungamente senza alcuna difficoltà si ritorna al Passo di Monte Croce Carnico.

Difficoltà : EEA
Disl 1100m circa
lung. 10,5km (compresa al cresta verde)

altre foto
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