Traversata Port Miou - Morgiou

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soundofsilence
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Traversata Port Miou - Morgiou

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Sul mio sito la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mar ... ersata.htm

Giovedì 6-10- 2022:Port Miou (30) – Port Pin (0) – En Vau (0) – Col de l’Oule (170) – Belvedere En Vau (160) – Col de l’Oule (170) – Col du Devenson (235) – Col des Charbonniers (275) – Col de la Candelle (420) – Calanque de Sugiton (0) – Calanque de Morgiou (0).*

Partecipanti:Silvia e soundofsilence.

Lunghezza: 17,7 Km. circa, il percorso può essere ridotto di 1,2 Km rinunciando alla deviazione verso il Plateau de Cadeiron e di altri 1,6 Km rinunciando alla deviazione al Belvedere, certo perdendo due fantastici punti panoramici, ma la lunghezza della traversata e la necessità di completarla con la bici potrebbero richiedere tale sacrificio.

Dislivello: 800 m. circa.

Difficoltà: E, per escursionisti medi, fino al Col de l’Oule e al Belvedere, EE, per escursionisti esperti fino al Col du Charbonniers, tratto che presenta vari saltini di roccia facili, ma in cui usare le mani.
E, per escursionisti medi, fino a che il sentiero non inizia a scendere ripidamente dopo il Col de la Candelle.
EE, per escursionisti esperti, appunto la discesa dopo il col de la Candelle, ripida e scivolosa, quindi nuovamente E, per escursionisti medi,*fino alla discesa per il Calanque de Sugiton, che è EE per alcuni tratti rocciosi e ripidi in cui si usano le mani o ci si siede. Infine EE in genere da Sugiton a Morgiou, ma un canalino di circa 10 metri, con passaggi di II, da affrontare in discesa merita una valutazione decisamente superiore per l’esposizione, gli appigli scarsi e le rocce lisce (direi F+, alpinistico facile superiore, consigliabile usare una corda da dieci metri). Altro punto che può presentare qualche problema, prima di questo canalino, è una corta scala metallica verticale da risalire.*
Percorso in macchina: trattandosi di una traversata occorrono due mezzi, noi abbiamo lasciato una bici a Morgiou e la macchina a Port Miou. Riguardo ai due parcheggi vi è da dire che quello di Morgiou è raggiungibile solo dal 1 ottobre al 31 maggio sabato e domenica esclusi, per il resto dell’anno la strada è chiusa a 3 Km dal Calanque. Trovare parcheggi gratuiti invece a Port Miou è praticamente impossibile, diventano gratuiti solo da novembre in poi, quindi, per evitare di pagare occorre venire dopo o fare al contrario di noi, lasciando la bici a Port Miou e la macchina a Morgiou, cosa che rende altresì un poco più facile il percorso in bici, che è comunque veramente impegnativo e non alla portata di tutti, pure in mountain bike e di ciò bisogna tenere conto se si vuole usare la bici come secondo mezzo, e non si tratta di bici elettrica (trattasi di 24 Km, di cui la metà di salita, e con la salita da Morgiou che presenta vari muri sicuramente ben oltre il 20% di pendenza per circa 2 Km, mentre la salita al Col de la Gineste è decisamente più semplice, ma molto più lunga). Se si preferisce comunque parcheggiare la macchina a Port Miou può convenire lasciarlo alla Presqu’Ile, dove la giornata costa attualmente dieci euro, mentre coi parcometri costa 20, e, inoltre, se si arriva molto presto alla Presqu’Ile c’è la possibilità di parcheggiare gratis, visto che il parcheggiatore non credo arrivi all’alba.Per Raggiungere il Calanque de Morgiou da Cassis si seguono le indicazioni per il col de la Gineste e quindi, giunti nei sobborghi di Marsiglia, si imbocca il Chemin de Morgiou, tenendo presente che gli ultimi 3 Km sono molto ripidi e stretti e non è bello dover incrociare; per raggiungere invece Port Miou da Cassis si seguono le indicazioni per Les Calanques e la Presqu’Ile.

Percorso a piedi: dal parcheggio della Presqu’Ile usciamo sulla strada asfaltata da cui siamo venuti e la percorriamo per circa 450 metri, quindi imbocchiamo un sentiero a sinistra, con il quale raggiungiamo in breve una discesa asfaltata che imbocchiamo verso sinistra. La strada asfaltata giunge subito ad un ampio spiazzo sterrato dove sono presenti alcuni parcheggi, ma solo per autorizzati; qui prendiamo a sinistra sul largo altopiano che fiancheggia il Calanque de Port Miou. Qui è abbastanza indifferente dove si passa, basta mantenere la direzione e cioè procedere paralleli al Calanque che abbiamo sulla sinistra. Giunti alla fine del calanque il sentiero svolta a destra e sale qualche metro, per poi scendere al Calanque de Port Pin (in questo tratto, sia in salita che in discesa, il sentiero è assai liscio e levigato dai passaggi ed è pure recintato). Faccia a Port Pin prendiamo il sentiero sulla destra per En Vau (possibile anche seguire un più bello e panoramico sentiero, ma anche più lungo, che parte proprio sulla riva destra del calanque seguendola per qualche metro) che sale fino a raggiungere un trivio: a sinistra una sterrata torna indietro attraverso il Plateau de Cadeiron, al centro la strada che dobbiamo seguire per En Vau, mentre a destra vi è un sentiero, forse dismesso, che va direttamente verso il Col de L’Oule. Noi decidiamo di fare una breve deviazione (opzionale) a sinistra verso il Plateau de Cadeiron, per raggiungere un primo punto panoramico su En Vau, punto che è distante circa 600 metri dal bivio. Tornati dal punto panoramico scendiamo quindi al centro verso En Vau, discesa che presenta tratti un po’ ripidi in cui fare attenzione (al limite dell’EE). Giunti quasi a fondovalle notiamo a destra il sentiero per il Col de l’Oule che imboccheremo successivamente, mentre noi procediamo a sinistra verso En Vau, che raggiungiamo con una passeggiata in piano tra bei pinnacoli e finestre di roccia. Dalla spiaggia di En Vau torniamo sui nostri passi fino al predetto bivio che imbocchiamo, iniziando quindi a salire fino al Col de l’Oule, ampio spiazzo asfaltato dove probabilmente atterrano gli elicotteri di soccorso. Qui facciamo un’altra deviazione opzionale, ma che sicuramente vale la pena, prendendo a sinistra per il Belvedere, che si raggiunge in circa 800 metri di falsopiano. Torniamo quindi dal Belvedere ed imbocchiamo la prima a sinistra. Ci troviamo quindi su una sterrata che seguiamo per circa 375 metri, fino ad un tornante, dove, appena percorso il tornante, prendiamo a sinistra per il Col du Devenson, lasciando a destra la discesa per il Col de l’Eessaidon. Il nuovo sentiero inizia a salire, presentando anche qualche saltino in cui mettere le mani, fino a giungere al predetto Colle. Dal col du Devenson la salita continua più o meno nello stesso stile, per poi iniziare la breve discesa verso il Col des Charbonniers. Dal Col proseguiamo quindi dritti iniziando poi a salire verso il Col des Escaliers, che però non raggiungiamo, prendendo prima a sinistra il sentiero verso il Col de la Candelle, che incrociamo a quota 360 circa. Il nuovo sentiero, dopo un primo tratto in piano, riprende a salire verso il Col de la Candelle, che raggiungiamo compiendo un ampio tornante (quando raggiungiamo il crinale del colle occorre imboccarlo verso il mare/sinistra, ignorando un sentiero che va verso l’interno\destra). Raggiunto quindi il colle scendiamo sulla destra, avendo a fianco le imponenti pareti della Candelle, e, dopo una prima discesa il sentiero prosegue pressochè in piano traversando più o meno verso ovest. Più avanti vi è una risalita e quindi si prende a sinistra in ripida discesa (in questo tratto, per individuare il bivio,e anche successivamente in discesa, fare attenzione ai segni biancorossi), discesa impegnativa e scivolosa dove è anche difficile seguire il sentiero segnato data la presenza anche di altre tracce, a volte anche più semplici, in quanto il sentiero segnato tende a passare sulle rocce, mentre alcune tracce scendono su meno ripido ghiaietto. In ogni caso al termine della discesa arriviamo ad un larga sterrata, che occorre imboccare brevemente verso sinistra, per prendere subito il sentiero a destra, segnato a tacche rosse, che scende verso il Calanque Sugiton. Il sentiero imboccato scende molto ripidamente giungendo quindi ad un saltino da affrontare con cautela, subito dopo il saltino il sentiero piega a sinistra e percorre una cengia alla base della Falaise des Toits, Percorriamo quindi la base della falesia fino al suo termine, per piegare quindi a destra con un sentiero che in breve raggiunge una grande sterrata, che imbocchiamo verso sinistra. In pochi metri giungiamo quindi ad una piazzola in cui la sterrata termina e, da qui, imbocchiamo il sentiero in discesa segnato in rosso verso Sugiton, il nuovo sentiero scende dritto fino alla falesia sulla costa, quindi piega a destra per scendere verso il Calanque Sugiton, Raggiunto il Calanque ignoriamo i sentieri che da qui partono sulla destra in salita e continuiamo invece paralleli alla costa, arrivando subito ad una scala metallica di 3 metri che permette di superare un salto di roccia. Oltre 200 metri dopo la scala giungiamo ad un punto in cui il sentiero sembra finire nel nulla, occorre invece scendere un sottostante impegnativo canalino, per il quale può essere utile usare una corda da dieci metri in doppia. Superato il canalino il sentiero continua più facile, ma sempre con qualche punto da fare attenzione, fino a passare alla base di una falesia, dove occorre tenere la sinistra, ignorando la traccia che sale a destra. In breve scendiamo ad una caletta dove di nuovo il sentiero sembra finire, occorre invece risalire qualche metro e seguire il sentiero che traversa in piano proprio sotto a delle catene di plastica con divieto di passare oltre, dopodichè giungiamo finalmente al Calanque Morgiou, dal quale, in pochi passi, si raggiunge il parcheggio.

Conclusioni:traversata fantastica che vale la grande fatica (soprattutto in bici) per portarla a termine in giornata… Posti fantastici poi come En Vau vanno visti almeno una volta nella vita, ma anche il resto non è da meno, panorami sempre grandiosi, quasi troppi in un’unica gita. Possibile poi variare la traversata passando più a mare (per esempio passando dall’Oeil de Verre), ma essendo il percorso nettamente più difficile i tempi potrebbero aumentare, preferibile quindi lasciare l’esplorazione dei sentieri più costieri a percorsi più brevi.

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Calanque Port Miou

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Calanque Port Miou più da vicino

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Sentiero per Port Pin

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Calanque Port Miou più da lontano

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Cap Canaille andando a Port Pin

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Port Pin arrivandovi più da vicino

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Port Pin arrivandovi primo piano

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Port Pin arrivandovi più da vicino

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Port Pin dalla spiaggia

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Ile Riou da Plateau Cadeiron

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Calanque En Vau da Plateau Cadeiron

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Calanque En Vau da Plateau Cadeiron più da vicino

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Calanque En Vau da Plateau Cadeiron

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Calanque En Vau da Plateau Cadeiron più da vicino

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Silvia in punto panoramico Plateau Cadeiron

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Torrioni andando ad En Vau

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Arco naturale andando ad En Vau

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Guglia rocciosa andando ad En Vau

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Guglia rocciosa andando ad En Vau più da lontano

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Pareti rocciose andando ad En Vau

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Pareti rocciose con arco naturale andando ad En Vau

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Calanque En Vau dalla spiaggia

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Acque En Vau

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Cap Canaille spunta sopra Plateau Cadeiron andando al Belvedere

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Finestra Essaidon e Ile Riou andando a Belvedere

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Calanque En Vau e Cap Canaille dal Belvedere

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Calanque En Vau e Cap Canaille dal Belvedere

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Calanque En Vau dal Belvedere

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Ile Riou Plane e Jarre tornando dal Belvedere

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Cap Canaille e Belvedere En Vau andando al Col Devenson

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Guglie sottostanti andando al Col Devenson

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Cap Canaille e Plateau Castelvieil andando al Col des Charbonniers

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Cap Canaille e Plateau Castelvieil andando al Col des Charbonniers più da vicino

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Cap Canaille e Plateau Castelvieil andando al Col des Charbonniers più da vicino

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Ile Riou e Cap Morgiou andando al Col des Charbonniers

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Silvia guarda panorama con Ile Riou e Cap Morgiou andando a Col Charbonniers

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Ile Riou e Cap Morgiou andando al Col des Charbonniers ancora più da vicino

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Ile Riou e Cap Morgiou andando al Col des Charbonniers primo piano

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Ile Riou Cap Morgiou e Sugiton andando al Col des Charbonniers

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Calanque Sugiton andando al Col des Charbonniers

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Silvia sorridente con Cap Morgiou sullo sfondo andando al Col des Charbonniers

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Cap Morgiou e Calanque Sugiton andando al Col des Charbonniers

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Ile Riou e Cap Morgiou andando al Col des Charbonniers primo piano

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La Leque andando al Col des Charbonniers

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Grande Candelle andando al Col des Charbonniers

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Ile Riou e Cap Morgiou andando al Col des Charbonniers più da lontano

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Grande Candelle con Cap Morgiou e Ile Riou dal Col des Charbonniers

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Pareti Cap Gros andando al Col Candelle più da lontano

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Pareti Cap Gros andando al Col Candelle più da vicino

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Cap Canaille andando al Col Candelle

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Guglia bianca andando al Col Candelle

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Pareti rocciose con Cap Canaille sullo sfondo andando al Col Candelle

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Cap Morgiou e Ile Riou andando al Col Candelle

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Cap Morgiou e Ile Riou dal Col Candelle

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Cap Canaille dal Col de la Candelle

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Cap Morgiou e Ile Riou dal Col Candelle

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Calanque Sugiton e Pierre Tombèes dal Col Candelle

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Cap Morgiou e Calanque Sugiton dal Col Candelle

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Ile Riou Cap Morgiou e Calanque Sugiton dal Col Candelle

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Silvia con sullo sfondo Ile Riou Morgiou e Sugiton

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Primo piano Cap Morgiou dal Col de la Candelle

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Cap Morgiou scendendo dal Col Candelle

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Grande Candelle scendendo dal Col

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Ile Riou e Cap Morgiou scendendo dal Col Candelle

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Ile Riou Cap Morgiou e Calanque Sugiton scendendo dal Col Candelle

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Cap Morgiou e Calanque Sugiton scendendo dal Col Candelle

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Ile Riou e Cap Morgiou andando a Falesie des Toits

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Primo piano Cap Morgiou andando a Falesie des Toits

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Grande Candelle andando a Falesie des Toits

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Aiguille de Sugiton davanti a Cap Morgiou

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Belvedere Sugiton da sotto

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Aiguille de Sugiton davanti a Cap Morgiou più da lontano

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Torpilleur scendendo a Sugiton

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Torpilleur scendendo a Sugiton più da vicino

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Falesie des Toits con Torpilleur sullo sfondo

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Torpilleur scendendo a Sugiton più da vicino

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Silvia in Falesie des Toits

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Pierre Tombèes scendendo a Sugiton

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Sugiton est

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Guglia di roccia sopra a Sugiton

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Scaletta ad inizio sentiero per Morgiou

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Torpilleur andando a Morgiou

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Torpilleur andando a Morgiou più da lontano

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Strettoia tra rocce e Torpilleur andando a Morgiou

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Torpilleur andando a Morgiou più da lontano

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Torpilleur andando a Morgiou più da vicino

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Calanque Morgiou arrivandovi

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Cap Morgiou nelle ombre della sera

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Spiaggetta a Morgiou
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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