Bormio 2000 in traversata per i Bei Laghetti dalla Cima Bianca

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soundofsilence
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Bormio 2000 in traversata per i Bei Laghetti dalla Cima Bianca

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Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: https://www.luoghidasogno.altervista.or ... ima+Bianca

Bormio 2000 in traversata per i Bei Laghetti dalla Cima Bianca


Venerdì 8 Settembre 2023:Cima Bianca (3020) – I Bei Laghetti (2745) – Bocca di Profa (2662) – Lago delle 3 Mote (2570) – Alpe di Profa (2360) – Alpe Oultoir (2280) – Bormio 2000 (2000).

Partecipanti: Silvia e soundofsilence.

Lunghezza: 16,5 Km. circa.

Dislivello: difficile calcolare il dislivello dati i tanti saliscendi, ma direi circa 400 m.

Difficoltà: E, per escursionisti medi, fino all’Alpe di Profa, mentre il sentiero che torna verso Bormio 2000 è in genere EE, per escursionisti esperti, essendo quasi sempre stretto, a volte ripido ed esposto, ed in un paio di punti franato e pericoloso. In particolare, nella prima parte, si trova un punto, presso alcuni muraglioni, dove il sentiero è poco riconoscibile e si rischia di trovarsi in difficoltò, mentre nella parte finale, poco prima di giungere a Bormio 2000, in corrispondenza dell’attraversamento del Rio Vallecetta, vi è un punto estremamente pericoloso: il sentiero è franato e occorre attraversare espostamente qualche metro di frana e subito dopo pure attraversare un ponte di legno piuttosto malmesso. Questa ultima parte è possibile, e consigliabile evitarla non abbandonando la sterrata in discesa per il sentiero a destra poco meno di 900 metri prima di questo punto critico, il rovescio della medaglia è che la sterrata arriva più in basso di Bormio 2000 e quindi occorre risalire oltre 250 metri alla fine.

Percorso in macchina: da Bormio si prende per Piatta, San Pietro, Ciuk e Bormio 2000 e si prosegue fino a quest’ultima località dove si parcheggia. Si prende quindi la funivia per Bormio 3000 (Cima Bianca – una ogni 20 minuti dalle 9), da dove parte l’escursione.

Percorso a piedi: dall’uscita della funivia si arriva alla terrazza panoramica, dalla quale scendiamo verso sinistra, quindi pieghiamo ancora a sinistra sul versante della montagna che scende verso Bormio, incrociando subito un evidente e assai largo sentiero, che imbocchiamo verso sinistra. Seguiamo quindi il sentiero in piano, ignorando la deviazione a destra che scende a Bormio 2000 ed, in breve arriviamo alla deviazione a destra, segnalata da cartelli, per il Monte Vallecetta (circa 1,4 Km a\r su sentiero stretto ed un po’ esposto e circa 150 metri dislivello) che, nell’occasione, abbiamo ignorato, essendoci già saliti e non avendo molto tempo a disposizione per concludere il giro. Continuiamo quindi sul largo sentiero che inizia a scendere verso i Bei Laghetti, per giungere poi in un punto in cui il sentiero inizia a risalire per evitare zone rocciose; qui, avendo visto spuntare in basso il Lago di Lisa, abbiamo fatto una breve deviazione a sinistra fuori sentiero per averne una vista completa. Giunti al punto panoramico sul lago siamo proseguiti dritti per qualche metro, per vedere se una traccia consentiva di non risalire, ma non trovandola, siamo risaliti qualche metro, trovando in effetti una chiara traccia che, però, più avanti diventa insidiosa perché franata, abbiamo quindi deciso di risalire al sentiero principale. Giunti quindi al sentiero segnato lo seguiamo ancora in salita per qualche decina di metri, per poi iniziare la discesa finale verso i Bei Laghetti. Giunti al primo Laghetto scendiamo al secondo, di un azzurro brillante, passando un poco più a destra del sentiero segnato per goderne di migliori viste, quindi, raggiuntolo, lo costeggiamo a sinistra e quindi ci dirigiamo ai successivi due laghetti, dopo i quali riprendiamo il sentiero segnato sulla sinistra. In breve scendiamo alla Bocca di Profa e, quindi, sempre in breve, giungiamo ai Laghi di Profa, passando tra il Lago delle 3 Mote a destra, ed il Lago Stelù a sinistra. Dopo la breve risalita in corrispondenza del Lago 3 Mote, scendiamo quindi all’Alpe di Profa, dove troviamo un bivio, dove dobbiamo prendere a destra per Bormio 2000, mentre a sinistra si va verso San Bartolomeo de Castelaz, Frontale e Fumero.* Il sentiero per Bormio 2000 inizia subito con una risalita per poi iniziare a traversare a mezzacosta, parallelo, ma ben più in alto, della strada di fondovalle per Bormio. In breve giungiamo ad una gola rocciosa dove dobbiamo affrontare una prima discesa ripida ed esposta, ma, per fortuna, su traccia abbastanza larga. Risaliamo quindi facilmente per prati e quindi continuiamo più o meno in piano per giungere ad un punto dove sono presenti vari muraglioni (probabilmente paravalanghe); qui occorre fare attenzione a non perdere il sentiero per non trovarsi in difficoltà, il sentiero passa quindi sulla destra ed adiacente ad un muraglione, passato il quale non bisogna continuare dritti in piano (come ho fatto io), ma scendere a sinistra per qualche metro, per poi ritrovare la traccia in orizzontale. Passato questo tratto il sentiero continua tranquillo raggiungendo prima un guado e poi l’Alpe Outloir. Continuiamo ancora senza problemi raggiungendo quindi le Baite Boerio, dove imbocchiamo verso destra una sterrata, che seguiamo fino a trovare un bivio, poco meno di 600 metri dopo le baite. Al bivio la sterrata continua in decisa discesa sulla sinistra, mentre sulla destra un sentiero segnalato per Bormio 2000 consente di scorciarla notevolmente, oltre che risparmiare 250 metri e oltre di dislivello; nonostante questo può valere la pena di continuare sulla sterrata (che termina poi nella strada asfaltata Bormio – Bormio 2000 a 1730 metri di quota circa), per evitare un punto assai pericoloso che si trova quasi alla fine del sentiero per Bormio 2000. Io, non sapendo delle difficoltà, ho comunque imboccato il sentiero sulla destra, che subito, in ogni caso, si rivela un po’ malagevole, in quanto stretto, sconnesso, con numerose radici affioranti, spesso scivolose, ed anche poco frequentato, data l’erba alta che lo nasconde in alcuni punti. Affrontato quindi questo tratto insidioso nel bosco si sbuca nel punto critico, dove una frana di pochi metri sbarra la strada, ed occorre attraversarla senza traccia assai delicatamente ed espostamente, soprattutto nei primi metri, perché alla fine la vegetazione soprastante viene in aiuto per tenersi. Passata la frana occorre ancora attraversare un ponte di legno che appare assai precario ed inclinato. Superato il ponte il sentiero prima scende e poi risale su sterrata, sterrata che ho seguito in salita più del dovuto, non avendo notato il sentiero che la tagliava un poco più in basso. In ogni caso, seguendo poi la sterrata per altri 700 metri, si giunge ad intercettarne un’altra, che imbocchiamo verso sinistra e che, in breve, ci riporta a Bormio 2000.

Conclusioni: Laghi molto belli ed in quantità, percorso selvaggio dove non si incontra anima viva, se non bellissimi cavalli al pascolo, e bei panorami sulle vette circostanti, richiede però molta attenzione nel tratto finale, perlomeno nelle condizioni attuali e forse conviene allungare il percorso per evitare problemi, come meglio spiegato nel percorso. Possibile altresì completare l’escursione con la salita al vicino Monte Vallecetta (EE, per sentiero stretto ed un po’ esposto). Infine, avendo più tempo, è possibile anche esplorare meglio la zona dei Bei Laghetti in quanto, oltre a quelli sul sentiero ve ne sono alcuni altri.

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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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