Bec Carré

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soundofsilence
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Bec Carré

Post by soundofsilence »

Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: http://www.luoghidasogno.altervista.org ... +da+Laviel

Bec Carrè anello per Col Roisetta da Laviel

Domenica 24 Settembre 2023: Laviel (1795) – Notre Dame de Salette (2200) – Laghetto artificiale (2335) – Colle Inferiore Cime Bianche (2890) – Bec Carrè (3003) – Colle Inferiore Cime Bianche (2890) – Lago Perso (2800) – Colle Roisetta (2830) - Notre Dame de Salette (2200) - Laviel (1795).

Partecipanti: Em, Ornella, Maury76 e Soundofsilence.

Lunghezza: 18 Km. circa.

Dislivello: 1300 m. circa.

Difficoltà: Tutto E, per escursionisti medi tranne la salita alla vetta. La salita al Bec Carrè la classificherei EEA (per escursionisti esperti con attrezzatura), in quanto consiglierei l’uso del casco (forte rischio caduta pietre) e quello del set da ferrata in quanto il secondo tratto attrezzato, può dare problemi, soprattutto in discesa, per l’esposizione e gli sfasciumi instabili, mentre il primo tratto è piuttosto semplice.

Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea, dove si continua sulla Aosta-Torino (A5) fino all’uscita di Chatillon. A Chatillon si imbocca la Valtournenche e la si segue fino al paese omonimo, dove prendiamo a destra il bivio per Cheneil, segnalato da un cartello. Seguiamo quindi la strada per circa 3Km e parcheggiamo subito dopo un tornante, in uno spazio sulla destra, il primo dopo la località Laviel e prima della località Champleve.

Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo la stradina asfaltata sulla sinistra, che, dopo poco più di un centinaio di metri, se vogliamo possiamo scorciare a destra (segnavia sentiero nr. 20), ma è più o meno indifferente continuare su asfalto. Dopo 300 dal parchegigo metri lasciamo quindi la strada principale (diventata sterrata), per prendere una carrareccia sulla destra, sempre seguendo i segnavia del 20. Dopo nemmeno 200 metri troviamo a sinistra il bivio per il lago di Loz, che potrebbe valere una visita al ritorno, e, subito dopo, la carrareccia gira a destra e diventa sentiero, in ripida salita nel bosco, per raggiungere nuovamente una carrareccia che seguiamo per circa 300 metri, per scorciarla quindi sulla sinistra con un sentiero (sempre il 20) che ci porta in località Illiaz, dove troviamo alcune case in pietra. Da Illiaz saliamo su ripido sentiero fino a raggiungere una sterrata, che imbocchiamo verso sinistra, quindi al primo bivio prendiamo a destra per scorciare la sterrata, arrivando in breve alla bella Chiesette di Notre Dame de Salette. Dalla chiesetta continuiamo sulla sterrata sulla destra (il sentiero segnato in realtà passa sulla sinistra della chiesa, ma è un poco più lungo), quindi, al bivio, prendiamo la sterrata in ripida salita a sinistra, per incontrare quindi un secondo bivio di sterrate, dove continuiamo su quella di sinistra, giungendo in breve nei pressi di una fonte, poco prima della quale rincontriamo il sentiero segnato, che imbocchiamo verso sinistra. Saliamo quindi ad un laghetto artificiale e proseguiamo sulla sterrata principale, che seguiamo fino a colle Inferiore delle Cime Bianche, lasciando il sentiero 20 che va a sinistra al Colle Superiore. Giunti al Colle proseguiamo sulla sterrata superando gli impianti, quindi prendiamo a destra sopra la sterrata, cercando di individuare una traccia e degli ometti, la traccetta attraversa facilmente la pietraia alla base del Bec Carrè, giungendo ad un colletto dove si ha una bella vista sui sottostanti torrioni ed il castello sommitale del Bec, solcato da grandi spaccature; qui traversiamo a sinistra sotto le pareti, seguendo sempre la chiara traccetta, fino all’imbocco del canale, sulla sinistra, che dobbiamo risalire. Entrando nel canale subito inizia il primo tratta attrezzato, che però è semplice e quasi superfluo, finito però questo primo tratto se ne inizia un secondo, più ripido ed esposto, dove il passaggio è reso più complicato dal terreno estremamente instabile. Superato anche il secondo tratto attrezzato si arriva in vetta percorrendo il facile altopiano sommitale. La discesa avviene per la stessa via, fino a tornare alla sterrata, che imbocchiamo verso destra. Seguiamo quindi la sterrata fino alla prima curva, dove continuiamo dritti, senza traccia, diretti al sottostante ed evidente Lago Perso. Giunti al lago ne percorriamo la sponda sinistra (più breve passare a destra, ma panoramicamente meglio a sinistra), per poi, alla fine del lago, piegare a destra, raggiungendo in breve un secondo laghetto. Dal laghetto si prende poi a sinistra in diagonale (direzione sud est), fino ad incrociare una traccia di sentiero, che andrebbe imboccata verso destra, ma noi non l’abbiamo riconosciuta, e abbiamo dovuto fare riferimento al sentiero che si vede in alto traversare verso il Colle Roisetta, al quale siamo risaliti senza traccia. Raggiunto il sentiero, piuttosto esile e stretto, ma senza problemi, si traversa fino a giungere al cospetto di una barra rocciosa, che il sentiero passa piegando a destra, per giungere quindi in breve al colle, da dove prendiamo l’unico sentiero sull’altro versante, ora decisamente più evidente e segnato con tacche gialle. Si attraversa quindi una pietraia, passando sopra ad un piccolo laghetto, quindi si risale una ripa e si inizia a scendere verso le praterie sottostanti. L’unico sentiero, che comunque è il nr. 23, scende rapidamente per prati e lo seguiamo fino ad immetterci sul percorso dell’andata, nei pressi della fonte citata in precedenza, da cui torniamo sui nostri passi fino alla macchina.

Conclusioni: bellissima montagna il Bec Carrè, la più bella, a mio parere, delle 3 Cime Bianche, in un magnifico ambiente purtroppo deturpato dagli impianti sciistici, ma la zona del Col Roisetta è invece molto selvaggia e assai poco frequentata, oltre ad offrire bellissimi panorami.

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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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