Penisola di Giens periplo ovest dall’Etang des Pesquiers

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soundofsilence
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Penisola di Giens periplo ovest dall’Etang des Pesquiers

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Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: http://www.luoghidasogno.altervista.org ... +Pesquiers

Penisola di Giens periplo ovest dall’Etang des Pesquiers

Domenica 11 Marzo 2024:Parking Giens (10) – Calanque du Four a Chaux (0) – Plage de la Madrague (0) – Pointe des Chevaliers (30) – Calanque du Blè (75) – Fort de la Repentance (35) – Pointe Rabat (115) – Plage Escampo-Barriou (0) – Plage du Niel (0) – Etangs des Pesquiers (10) – Marais des Estagnets (10) - Parking Giens (10).
Partecipanti: Ivonne, Stella Polare e soundofsilence.
Lunghezza: 15,5 Km. circa.
Dislivello: 585 m. circa.
Difficoltà: Se si percorre solo il Sentier Littoral direi tutto E, per escursioni medi, mentre alcune varianti da me effettuate sono di difficoltà nettamente superiori. In particolare la facoltativa discesa al mare dal Fort de la Repentance alla Pointe des Salis presenta un muretto senza appigli di un paio di metri da scendere (e soprattutto risalire), per il quale consiglio l’uso di una corda (III+) e la parte successiva fino al mare è comunque esposta su una stretta e ripida scalinata, così come anche il tratto precedente per scendere al Fort. Per il resto ho effettuato un altro passaggio difficile risalendo dalla Plage de la Madrague, anche questo facoltativo, che si può tornare indietro e risalire da dove si è scesi alla spiaggia, ed uno, esposto, ma non difficile, nella parte iniziale dell’escursione, nel tentativo di evitare un po’ di asfalto, tentativo riuscito in parte, in quanto superato il passaggio in questione, costituito da una banchina di cemento assai stretta ed esposta sul mare, che si supera tenendosi al muretto sopra, bisogna comunque tornare indietro almeno un tratto, perché non si può continuare se non in mare, contrariamente a quanto indicato sulle mappe. Infine, per quanto riguarda gli stagni, è bene indossare un paio di stivali per evitare di bagnarsi i piedi, anche se non sono indispensabili.
Percorso in macchina: da Genova fino a Ventimiglia in autostrada A10, quindi sull’A8 in Francia fino al bivio con la A57, che imbocchiamo verso Toulon, quindi imbocchiamo la A570 per Saint-Tropez e Hyeres e la seguiamo fino al suo termine, quando si trasforma in N98. Proseguiamo quindi sulla N98, quindi giriamo a destra sulla D559, seguendo le Indicazioni per Hyeres e Giens, quindi, alla successiva rotonda, prendiamo D197 per Giens. Proseguiamo sulla D197 fiancheggiando sulla sinistra gli stagni, alla fine dei quali svoltiamo a destra in Route de la Madrague, che segue per un tratto la riva sud degli stagni, quindi gira a sinistra, e dopo 350 metri a destra, quindi proseguiamo dritti fino a trovare il Chemin de la Plage, che imbocchiamo verso sinistra e percorriamo fino al parcheggio gratuito sulla destra (140 posti), dove lasciamo la macchina.
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo alla Route de la Madrague e la imbocchiamo verso sinistra, seguendola per circa 1,7 Km, dove imbocchiamo a destra una stradina che scende verso un porticciolo, alla fine del quale il sentiero continua su banchine di legno o cemento. Seguiamo quindi le banchine per neanche 150 metri, per trovarci ad un punto dove la banchina di cemento si restringe molto e costringe, volendo continuare, ad alcuni metri esposti in cui ci si può tenere con le mani al muretto a fianco. Questo tratto però non è comunque consigliabile, in quanto passato il tratto esposto non si può proseguire oltre, se non in mare, contrariamente a quanto indicato sulle mappe, conviene quindi invece, girare a sinistra prima del tratto esposto, e riportarsi sulla Route de la Madrague, che seguiamo per altri 500 metri circa, poco prima del suo termine, dove troviamo una sterrata sulla destra, chiusa da una sbarra, indicata dai cartelli dei sentieri, che imbocchiamo. In breve giungiamo ad un bivio, dove prendiamo la sterrata sulla destra, immettendoci, poco prima del Calanque du Four a Chaux nel Sentier Littoral, segnalato con tacche gialle. Dopo una visita sulla destra al Calanque, iniziamo a seguire il Sentier Littoral verso sinistra e da qui in poi lo seguiremo lungamente, lasciandolo solo per alcune varianti più vicine al mare, quando ci sembrano meritevoli; subito dopo il succitato Calanque, in effetti, si può deviare sul mare per la Plage de la Madrague, che obbliga ad una difficile risalita se non si vuole tornare indietro. Passata la Madrague continuiamo sul Sentier Littoral, deviando ogni tanto a destra per cercare punti di vista sulle isole. Giungiamo quindi ai resti di alcuni osservatori o batterie militari, passati i quali si può scendere alla cala successiva e risalire al Sentier Littoral. Proseguendo quindi sul sentiero segnato, incontriamo vari punti panoramici segnati da cartelli, come la Pointe des Chevaliers e, dopo, il Calanque du Blè. Ci avviciniamo quindi all’estremità sud della Penisola, costituita dalla Pointe des Salis, dove il vecchio sentiero a destra è contrassegnato da un cartello di pericolo per lavori in corso, invitando a imboccare una scorciatoia a sinistra; noi naturalmente non lo facciamo e proseguiamo a destra sul sentiero principale, giungendo in breve a dei ruderi, che pare costituissero il faro di Escampo-Barriou. Oltre i ruderi, a sinistra, una ripida e stretta scalinata, non adatta probabilmente a chi soffre di vertigini, scende al cosiddetto Fort de la Repentance, al quale si può salire con una facile e breve scalinata. Tornando alla base del forte, che ha più l’aspetto di un bunker direi, troviamo a sinistra un cancello che chiude l’accesso ad un profondo pozzo, ed a destra continuerebbe la scalinata verso il mare, ma mancano i primi gradini e bisogna scendere un muretto verticale e senza appigli (solo un buco per un piede), per il quale ho trovato bene attaccare una corda all’adiacente cancello, per facilitare la risalita. Sceso il muretto la scalinata continua stretta e poi anche esposta, fino ad un rudere sulla destra, mentre a sinistra si scende con ulteriori gradini sugli scogli, fino al mare. Visitata quindi Punta des Salis, torniamo su fino ai ruderi del faro e continuiamo a destra sul vecchio Sentier Littoral, ricongiungendoci in breve alla deviazione consigliata. Continuando quindi per oltre 200 metri sul Sentier Littoral, arriviamo ad uno spiazzo, con vari tronchi che possono servire da sedili, dove a sinistra si può salire verso la cima del promontorio, che però non è possibile raggiungere, a causa di installazioni militari. Continuando invece sul Sentier Littoral, dopo poco meno di 350 metri, troviamo un bivio, dove a destra è indicato sentiero difficile e sportivo, mentre a sinistra facile, noi naturalmente prendiamo quello di destra, che passa più vicino al mare, ma non vi troveremo alcuna difficoltà.
I due sentieri si riuniscono poco prima di giungere alla Plage de Escampo-Barriou, dalla quale il Sentier Littoral risale su rocce abbastanza ripide.
Da qui in poi si trovano numerose deviazioni a destra, che dovrebbero permettere, più o meno facilmente, di scendere al mare, ma purtroppo non ho avuto il tempo di percorrerle, continuiamo quindi sul sentier littoral fino ad incrociare una sterrata, che imbocchiamo verso destra. Scorciamo quindi i tornanti della sterrata, giungendo in breve su un stradina asfaltata, ch sembra terminare davanti ad un cancello, mentre possiamo invece prendere a destra una scalianta (sempre Sentier Littoral, comunque). Con la scalinata ritorniamo nuovamente su asfalto (Avenue des Sternes), che imbocchiamo verso destra, giungendo in breve ad incrociare la Route du Port de Niel, dove, prendendo a destra abbiamo la continuazione del Sentier Littoral, che tocca la Plage de Niel e quindi prosegue “en bord de mer” per un tratto, tratto che non è percorribile col mare mosso come abbiamo trovato, occorre quindi imboccare la Route du Port de Niel verso sinistra. Dopo neanche 100 metri un’apertura della recinzione sulla destra ci permette di accedere all’Avenue des Gabians, che imbocchiamo verso sinistra. Dopo 400 metri, attraverso un cancello aperto, l’Avenue des Gabians si immette nel Chemin du Beton, che imbocchiamo verso sinistra. Proseguiamo quindi dritti sul Chemin du Beton per 550 metri circa, per imboccare quindi a sinistra le Chemin de la Plaine de Bouisson. Qui sarebbe stato meglio continuare dritti sul predetto Chemin, fino ad incrociare la Route de la Madrague ed imboccarla verso sinistra, noi invece abbiamo sbagliato, lasciando subito il Chemin, per imboccare invece a sinistra Rue Leon Escoffier, con la quale abbiamo attraversato Giens e quindi preso a destra Route Raymond Degioanni, che in poco più di 400 metri si immette in Route de la Madrague; qui, imboccandola verso sinistra, torniamo in breve al parcheggio, ma noi abbiamo preferito imboccarla verso destra, per visitare alcuni stagni (Marais des Estagnets). Seguiamo quindi Route della Madrague fino a quando svolta verso destra, qui invece noi prendiamo a sinistra la Route du Sel e, poco dopo, imbocchiamo sulla sinistra una stradina bianca chiusa da un cancello, del quale si può passare a sinistra. Percorriamo la stradina bianca, magari deviando a destra quando possibile per avvicinarsi agli stagni. La stradina bianca quindi si esaurisce presso una cisterna, oltre la quale proseguiamo su sentiero, dal quale, anche qui, si può deviare a destra per avvicinarsi agli stagni. In particolare è interessante una deviazione a destra in corrispondenza dell’istmo che separa due stagni, che si raggiunge tramite un guado da fare nel punto giusto per non bagnarsi i piedi (per questa parte avere degli stivali al seguito può essere consigliabile). L’istmo si può percorrere tutto facilmente e quindi si potrebbe piegare a sinistra alla fine dei primi due stagni, percorrendo un altro istmo che dovrebbe portare in breve a raggiungere un sentiero che preso verso sinistra ci porterebbe a congiungersi con quello abbandonato, ma, purtroppo, il secondo istmo è in realtà una palude coperta di cespugli, dove occorrerebbero appunto degli stivali per non bagnarsi. Siamo così tornati indietro al sentiero principale, che percorso verso destra per poco più di 150 metri, raggiunge una stradina asfaltata, che imboccata verso sinistra, raggiunge in breve Route de la Madrague. Qui, continuando dritti sul Chemin de la Plage, giungiamo al parcheggio per la strada attraverso il percorso effettuato in macchina, oppure possiamo imboccare la Route de la Madrague verso destra per 60 metri, e, attraverso un passaggio in una siepe, accedere più brevemente al parcheggio, anche se questo dipende da in che punto del grande parcheggio abbiamo lasciato la macchina…
Conclusioni: peccato non essere riusciti a fare il periplo completo ma le condizioni del mare ci hanno impedito di continuare sul Sentier Littoral alla Plage du Niel, avremmo potuto continuare saltando quel pezzo, ma preferisco tornare e fare il percorso vicino (o dentro….) al mare e, magari, per fare anche il percorso attorno agli stagni du Pesquiers, per vedere da vicino i Fenicotteri rosa. Per quanto riguarda il giro effettuato è stato comunque interessante, in particolare per la vista sulle isole nella prima parte e per i faraglioni e la costa rocciosa nella seconda.

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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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