Monte Castellana anello per Grotte Soprasasso da Grotta Labante

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soundofsilence
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Monte Castellana anello per Grotte Soprasasso da Grotta Labante

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Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: https://www.luoghidasogno.altervista.or ... ta+Labante

Monte Castellana anello per Grotte Soprasasso da Grotta Labante

Sabato 16 Marzo 2024:Chiesa San Cristoforo di Labante (630) – Grotta di Labante (600) – Ponte sull’Aneva (515) – Fontana Santa (560) – Grotte Soprasasso (640) – Altro Ponte sull’Aneva (480) – Chiesa Santa Maria di Labante (595) - Grotta di Labante (600) – Chiesa di Riola (725) – Monte Castellana (1005) - Chiesa San Cristoforo di Labante (630).
Partecipanti: Ornella, Maury76, Ivonne, Stella Polare, Leonardo, Laura e soundofsilence.
Lunghezza: 17 Km. circa.
Dislivello: 1050 m. circa.
Difficoltà: Tutto E, per escursionisti medi, tranne la visita alle prime grotte, con accesso molto ripido, dunque EE, per escursionisti esperti. Per la Grotta più lunga una lampada può aiutare, ma non è indispensabile.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada A12 fino a Viareggio, dove imbocchiamo la A11 per Firenze che seguiamo fino all’uscita di Pistoia. A Pistoia imbocchiamo la SS64 Porrettana, che seguiamo fino a Vergato, dove prendiamo a sinistra la Sp68 per Castel d’Aiano, che seguiamo fino a Labante e alla Chiesa di San Cristoforo, dove parcheggiamo nell’ampio spiazzo sulla destra.
Percorso a piedi: usciamo dal parcheggio a sinistra ed imbocchiamo la discesa verso la Grotta. Visitata la cascata, ed eventualmente la grotta, alla quale si accede scavalcando un cancelletto in legno sulla sinistra del laghetto cintato a fianco della cascata (per la visita alla grotta, che nell’occasione non abbiamo effettuato, occorrono comunque casco e lampada, per maggiori dettagli potete comunque consultare altra pagina di questo sito), ci dirigiamo ai sottostanti tavoli da picnic, quindi arriviamo ad un trivio: un sentiero sulla sinistra e due sterrata verso destra, e noi imbocchiamo la sterrata al centro. Dopo 600 metri circa sulla sterrata scavalchiamo il torrente Aneva su un ponticello, quindi la sterrata diventa sentiero su cui troviamo, 300 metri dopo il ponte, un bivio, dove prendiamo a sinistra. Passiamo quindi sulla sinistra di un rudere e giungiamo ad incrociare una sterrata, che imbocchiamo verso destra. Seguiamo quindi la nuova sterrata per 900 metri circa giungendo a passare sotto un cavalcavia, passato il quale sbuchiamo subito sulla strada asfaltata, che imbocchiamo verso sinistra, per lasciarla dopo pochi metri per prendere una sterrata sulla sinistra, ma lasciamo subito anche questa per prendere un sentiero in discesa sulla destra (con segnalazioni per le Grotte Soprasasso). Seguiamo quindi il sentiero fino ad incrociare una stradina asfaltata, che imbocchiamo verso sinistra. Dopo poco meno di 300 metri, subito sotto la strada, possiamo viistare la Fontana Santa, costituita da vasche di lavatoi. Centosettanta metri circa dopo la Fontana Santa, passiamo a fianco ad un’edicola votiva, quindi giungiamo di fronte ad una casa, in corrispondenza della quale compiamo un tornante verso sinistra, per poi continuare dritti al successivo bivio a destra. Dal bivio seguiamo la sterrata per circa 200 metri, per poi prendere un sentierino non segnalato e poco visibile sulla sinistra (ma è possibile anche continuare dritti, i due percorsi dovrebbe riunirsi). Il sentierino, dopo un tratto in piano, prende a salire ripidamente, quindi riprende in piano sulla destra delle pareti, dove troviamo le prime emergenze rocciose di arenaria, che da qui in poi caratterizzano il percorso. Passato quindi un diedro giallo, dopo quasi 450 metri, incontriamo, sopra il sentiero, le prime rocce scolpite dal vento e dall’acqua, sulla destra delle quali vi è una prima grotta ma di accesso assai complicato, al quale alla fine abbiamo rinunciato, che non ci sembrava valesse la pena. Pochi metri oltre troviamo una seconda grotta, sempre a sinistra e sopra il sentiero, alla quale si accede con ripida salita, in cui occorre aiutarsi con le mani tenendosi alle pareti della grotta, che, comunque, dopo i primi metri, diventa più piana. La grotta penetra nelle pareti per una quindicina di metri, poi diventa impraticabile. Visitata questa grotta torniamo al sentiero, con il quale, dopo poco più di 100 metri, giungiamo ad una nuova zona rocciosa caratterizzata da una pancia rocciosa sporgente sopra il sentiero. Subito dopo troviamo la grotta principale, anche questa abbastanza ripida, ma meno sicuramente della precedente. Visitata anche questa bella grotta, svoltiamo sul lato est della rupe e saliamo alcuni gradini di arenaria, ultima emergenza rocciosa che incontreremo. Dopo 700 metri dai gradini intagliati, arriviamo ad incrociare una sterrata, che imbocchiamo verso sinistra. Proseguiamo quindi sulla sterrata fino ad incrociare una strada asfaltata, che imbocchiamo verso sinistra. Seguiamo quindi l’asfalto per circa 1,5 Km, fino a giungere qe un trivio, dove lasciamo l’asfalto al centro e prendiamo la sterrata sulla destra, mentre prendendo la sterrata a sinistra, o continuando su asfalto, ritorneremmo sul percorso dell’andata, opzione che consente di abbreviare il ritorno di almeno un Km. Continuando invece sulla sterrata di destra, scendiamo fino ad un guado del Torrente Aneva. Guadato il torrente, risaliamo l’altro versante fino a raggiungere una strada campestre, che imbocchiamo verso sinistra e, con la quale, sbuchiamo su una strada asfaltata, che imbocchiamo ancora verso sinistra. Con la stradina asfaltata scendiamo fino a passare nuovamente il torrente Aneva, stavolta sopra un ponte asfaltato, quindi proseguiamo fino al termine della strada presso un gruppo di case, dove scendiamo a destra, passando presso le case, per raggiungere e guadare nuovamente il Torrente Aneva. Oltre il torrente iniziamo a salire su sentiero, segnato comunque in biancorosso, per poi curvare a sinistra e salire verso la Chiesa di Santa Maria di Labante, che in breve raggiungiamo. Davanti alla Chiesa imbocchiamo la strada asfaltata verso sinistra, per poi prendere a sinistra un sentiero con indicazioni per la Grotta di Labante, sentiero che, in breve, ci porta a chiudere l’anello al cospetto della cascata. Qui risaliamo alla strada asfaltata, dove potremmo chiudere il giro andando a sinistra al parcheggio, mentre noi invece prendiamo a destra, trovando subito una sterrata a sinistra, che imbocchiamo, seguendo anche i segnavia biancorossi per il Monte Castellana. La sterrata poi diventa asfaltata e si immette su una strada più grande, che imbocchiamo verso destra. Proseguiamo quindi su asfalto, passando sulla sinistra di una chiesa, chiusa da un cancello e, poco più di 250 metri oltre la predetta Chiesa, imbocchiamo una sterrata sulla sinistra, segnata in biancorosso. Poco più di 100 metri più avanti incontriamo quindi un bivio a destra, segnato in biancorosso, che ignoriamo, continuando dritti sulla sterrata principale. Proseguiamo dritti quindi sulla sterrata, accorgendoci però che sulla destra della stessa, corre un sentierino parallelo, segnato in biancorosso, mentre la sterrata non è segnata ma, in ogni caso, più avanti, le due tracce si riuniscono presso un bivio, dove continuiamo dritti, lasciando sulla sinistra un sentiero che torna indietro. Dopo 650 metri dal bivio giungiamo ad un ampia radura con costruzioni, dove prendiamo a sinistra il sentiero verso la vetta del monte Castellana, che si raggiunge, dopo aver superato una prima elevazione, in corrispondenza di alcune antenne. Dalla vetta imbocchiamo il sentiero in discesa subito a sinistra delle antenne e scendiamo, seguendo i segnavia biancorossi e le indicazioni per Labante, giungendo così a raggiungere una prima stradina asfaltata, che si immette poi in quella principale, che imbocchiamo verso sinistra, per poi imboccare via Onda sulla sinistra, che permette di scorciare un poco la strada principale (a pena però di scendere e salire qualche metro), per poi riimmettervisi 250 metri circa prima del parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina.
Conclusioni: La Grotta di Labante è una meraviglia della natura, che ha l’unico difetto di essere troppo vicina alla strada e, quindi, oltre ad una grande frequentazione, non necessita quasi di camminare per raggiungerla. Ho pensato di rimediare quindi completando la visita alla Grotta\Cascata con la gita alle Grotte di Soprasasso, anch’esse comunque magnifiche, mentre la salita al Monte Castellana non aggiunge molto alla gita e, volendo si può evitare, magari dedicando più tempo all’esplorazione della Grotta di Labante, di cui, nell’occasione, abbiamo visitato solo la Cascata e la parte esterna.

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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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