Monte di Limano anello da Strette Cocciglia

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soundofsilence
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Monte di Limano anello da Strette Cocciglia

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Sul mio sito le foto con didascalia e la traccia GPS: http://www.luoghidasogno.altervista.org ... +Cocciglia

Monte di Limano anello da Strette Cocciglia

Domenica 17 Marzo 2024:Parcheggio Strette Cocciglia (250) – Laguna Verde (230) – Cocciglia (390) – Balzo dei Corvi (476) – Monte Limano (1231) – Poggio l’Omo (1204) – Colle al Lavorate (1110) – Madonna di Limano (965) – Madonna delle Grazie (545) – Madonna degli Olivi (520) - Cocciglia (390) - Parcheggio Strette Cocciglia (250).
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 16 Km. circa.
Dislivello: 1120 m. circa.
Difficoltà: la discesa ai vari punti panoramici delle Strette di Cocciglia è sicuramente sempre almeno EE (per escursionisti esperti), ma direi anche EEA, escursionisti esperti con attrezzatura, in quanto usare imbrago e set da ferrata può essere consigliabile, data anche l’estrema scivolosità ed esposizione di alcuni punti. La cresta sud del Monte Limano, per gli ultimi 250 metri di dislivello, direi che va valutata F, alpinistico facile, anche se molti passaggi possono essere probabilmente evitati, direi che seguendo il crinale si trovano numerosi passaggi di I e anche II grado, ma mai esposti, alcune volte anche un po’ tecnici. EE infine anche la salita al Balzo dei Corvi, al limite dell’F per un poco di esposizione. Tutto il resto E, per escursionisti medi, con l’avvertenza però che buona parte del percorso per giungere alla cresta sud non è chiaro né segnato, ed è molto facile sbagliare percorso, quindi consiglio di usare un GPS con la traccia che da qui potete scaricare.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada sulla A12 fino a Viareggio, qui si prende la A11 fino a Lucca Est; a Lucca si prende la via del Brennero per Borgo a Mozzano (dove è presente un bellissmo ponte), quindi si continua sulla SS12 per Bagni di Lucca. Giunti a Bagni di Lucca si continua sempre sulla SS12 per l’Abetone fino a giungere al parcheggio sulla sinistra, sottostante all’abitato di Cocciglia, con indicazioni anche per il Canyon park.
Percorso a piedi: dal parcheggio torniamo sulla strada principale e la seguiamo per circa 250 metri verso sinistra, quindi prendiamo a destra verso il ponte sul torrente Lima. Attraversato il ponte prendiamo quindi il sentiero sulla destra, trovando, dopo una trentina di metri, un ripido bivio a destra che scende al torrente. Scendiamo quindi al torrente, facendo attenzione all’estrema scivolosità delle rocce ed usufruendo della corda posta in loco. Torniamo quindi su al sentiero principale, per trovare subito una seconda deviazione a destra, che porta ad un punto panoramico protetto da reti. Qui è possibile deviare sulla destra per scendere (facoltativo) ad un dei punti di arrivo dei cavi del Canyon Park (da percorrere attaccati ad una carrucola). Il percorso è esposto e scivoloso, ma l’attrezzatura permette di arrivarci in sicurezza. Visitato questo punto si torna sul sentiero principale, che riprendiamo a seguire verso destra, scendendo in breve al torrente in corrispondenza dell’uscita del canyon, in un punto chiamato Laguna Verde per la trasparenza ed il colore delle acque. Qui finisce la parte più interessante, ma si può comunque proseguire sul sentiero lungo il torrente Lima per ammirare più avanti una bella cascatella, passando poi per vari manufatti di legno ed arrivare infine alla spiaggia finale dove finisce il percorso. Torniamo quindi sui nostri passi fin dopo la Laguna Verde, dove troviamo un bivio sulla destra con indicazioni per la parte superiore del Canyon che imbocchiamo. In realtà il bivio ci consente di compiere un piccolo anello evitando il percorso dell’andata, ma si poteva benissimo andare al canyon superiore anche passando da sotto. In effetti il percorso verso il Canyon superiore ci porta ad attraversare alcune strutture del Canyon Park, per poi scendere verso il sentiero dell’andata proprio in corrispondenza del ponte, ma, invece di imboccarlo sulla sinistra, continuiamo dritti, aprendo una cordicella fissata ad un moschettone, su un sentiero parallelo al torrente. Dopo pochi metri è possibile fare una deviazione a sinistra per raggiungere alcuni punti panoramici sul canyon superiore, sempre sfruttando le attrezzature del Canyon Park, per tornare quindi al sentiero principale, che continua ancora per poco più di 200 metri, per poi scendere, attrezzato, ad un nuovo cavo che consente, se dotati di carrucola, di ‘volare’ sospesi sopra il torrente. Qui termina il sentiero ed anche il percorso del Canyon Park, percorso caratterizzato da molti attraversamenti su cavo, o su ponte tibetano, del torrente, ma che ho evitato di fare non avendo l’attrezzatura e, comunque, non giudicandoli particolarmente interessanti, se non per chi vuole provare qualche emozione, più che ammirare il panorama. Finita quindi la visita del canyon sono tornato sui miei passi fino al ponte e risalito quindi alla strada asfaltata, che ho imboccato verso destra, trovando subito, a sinistra, il sentiero da imboccare verso Cocciglia. Dopo 100 metri il sentiero raggiunge la strada asfatata che sale al paese, strada che imbocchiamo verso sinistra. Dopo 200 metri di asfalto, in corrispondenza della Chiesa di San Michele sulla sinistra, prendiamo un sentiero a destra, che sale verso il paese. Giunti a Cocciglia imbocchiamo a sinistra la strada principale (Via Cavour) e attraversiamo le case fino a uscire su una piazza asfaltata (possibilità di parcheggio per chi voglia fare un percorso più breve saltando le Strette). Attraversiamo quindi la piazza e imbocchiamo il sentiero segnato sull’altro lato. Dopo poco passiamo a sinistra di una casa in pietra, quindi troviamo un bivio, dove prendiamo a destra ed in 100 metri giungiamo ad un bivio, dove a destra è segnalato per la Chiesa di Coccciglia, sentiero da cui torneremo, mentre adesso proseguiamo a sinistra. Duecentotrenta metri più avanti troviamo un nuovo bivio (non segnalato), dove prendiamo a sinistra, mentre da destra torneremo. Dopo 700 metri dal bivio arriviamo sulla destra di una balza rocciosa (Balzo dei Corvi), che volendo possiamo salire in breve, con un poco di attenzione. Tornati dal Balzo bisogna continuare sul sentiero per circa 420 metri e fino a quota 510 circa, qui bisogna lasciare il sentiero che continua dritto per prendere a destra senza praticamente traccia, o almeno io non l’ho vista, dirigendosi verso un rudere soprastante, distante 45 metri in linea d’aria. Raggiunto il rudere si trova un sentierino verso destra, che imbocchiamo, e in circa 80 metri incrociamo una traccia più chiara, che imbocchiamo verso sinistra e, dopo altri 130 metri, incrociamo ancora una traccia che stavolta imbocchiamo verso destra. La nuova traccia smette di salire e procede lungamente in piano o leggera discesa per circa 900 metri, in cui perdiamo circa 30 metri di quota, arrivando a quota 560 circa. Qui occorre lasciare la traccia che continua dritta per prendere un sentierino sulla sinistra che risale il versante erboso. Seguire la nuova traccia non è facile, in quanto si perde spesso in varie traccette che non portano a niente; occorre comunque salire in direzione nord-ovest, fino ad incrociare, dopo circa 250 metri, un più chiaro sentiero segnato con tacche rosse, che imbocchiamo verso sinistra. Le tacche rosse ad un certo punto finiscono, o forse si dirigono a sinistra, mentre noi continuiamo a salire dritti, trovando per fortuna, da qui in poi, delle tacche blu a sostituire quelle rosse. Le tacche blu sono numerose, anche se un po’ stinte, ma è comunque difficile seguirle su un sentiero un po’ infrascato, che ci porta comunque ad incrociarne uno più chiaro, che imbocchiamo verso destra, sempre seguendo i segni blu e, dopo 450 metri, raggiungiamo finalmente il crinale, e, da qui in poi, l’orientamento diventa decisamente più semplice. I primi 500 metri di crinale sono facili ed erbosi, ma dopo si raggiunge a delle fasce rocciose ed iniziano i primi passaggi di arrampicata, forse evitabili, ma ho preferito proseguire lungo il filo di cresta, dove comunque non si supera mai il II grado e senza particolare esposizione. Il passaggio probabilmente più tecnico si trova forse proprio all’inizio, ma in ogni caso i passaggi rocciosi si susseguono con buona continuità fino alla vetta. Dalla vetta si potrebbe scendere a destra verso il sottostante Balzo Nero, non so con quali difficoltà, ma purtroppo non ne ho avuto tempo, ho proseguito quindi dritto sul crinale verso la successiva elevazione, il Poggio l’Omo. In realtà seguire fedelmente tutto il crinale è impossibile ed occorre scendere al sottostante sentiero sulla destra. Raggiunto il Poggio l’Omo si scende verso destra un bel crinale erboso, dove i segnavia sono costituiti da linguette sulla corteccia degli alberi. La discesa, ripida, ma facile, ci porta prima al cosiddetto Colle al Lavorate e, quindi, ad intercettare una sterrata che imbocchiamo verso destra. Con la sterrata arriviamo subito ad una graziosa Chiesetta, la Madonna di Limano. Superata la Chiesetta continuiamo dritti su sentiero, ora segnato in biancorosso. Un km e 200 dopo la Chiesetta il sentiero si allarga e si trasforma in sterrata, sterrata che scende abbastanza ripidamente per 1,1 Km fino a giungere ad un’edicola votiva, subito dopo la quale la sterrata confluisce in un’altra, proveniente da sinistra. Qui continuiamo dritti, fino a raggiungere la Chiesa della Madonna delle Grazie. Raggiunta la Chiesa la sterrata si trasforma in una acciottolato, che però non dobbiamo imboccare, ma prendere invece una mulattiera che scende sulla destra. La mulattiera, dopo poco più di 200 metri, raggiunge una strada asfaltata, dove troviamo un trivio: a destra una strada cementata, al centro ed a sinistra una strada asfaltata. Qui prendiamo la strada al centro, con la quale proseguiamo per poco più di 100 metri, per imboccare quindi a destra una mulattiera in salita segnalata per Cocciglia. Dopo una prima breve salita il sentiero procede abbastanza pianeggiante, segnato da tacche gialle, fino a raggiungere i resti di una Cappella (Madonna degli Olivi), oltre la quale il sentiero riprende pian piano a scendere. Dopo 1,4 Km raggiungiamo il bivio dell’andata dove chiudiamo l’anello. Da qui torniamo sui nostri passi fino al bivio per la Chiesa di Cocciglia, che imbocchiamo verso sinistra. Giunti alla Chiesa scendiamo alla strada principale di Cocciglia percorsa all’andata e da qui torniamo sui nostri passi fino a raggiungere l’asfalto presso la Chiesa di San Michele. Qui imbocchiamo la strada asfaltata verso sinistra e la percorriamo sui nostri passi per circa 130 metri, quindi imbocchiamo un sentierino in discesa sulla destra, che si dirige verso il campo sportivo. Raggiunto il campo sportivo siamo ormai in vista del parcheggio, che raggiungiamo in breve seguendo una stradina sterrata.
Conclusioni: fortunatamente il canyon park non era ancora aperto, apriva in effetti la settimana successiva, e questo mi ha permesso di visitare liberamente le Strette, che valgono sicuramente la pena di qualche punto scivoloso ed esposto (utile magari usare imbrago e set da ferrata per scendere ai vari punti panoramici attrezzati del canyon park), mentre per quanto riguarda il resto del giro posso dire che la cresta sud del Monte Limano è sicuramente interessante, un po’ meno il percorso per arrivarci, così come la discesa dopo la Madonna di Limano.

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Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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