P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
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P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Il 25/8/2011, noncuranti delle previsioni non proprio buone per il pomeriggio, optiamo comunque per un giro non brevissimo, che dovrebbe consentirci di concatenare Punta Valnera e Punta Valfredda.
Poco prima delle 8 partiamo dunque dal parcheggio di Estoul a quota 1870 e imbocchiamo il sentiero 6a che dovrebbe consentirci di raggiungere dapprima i laghi di Estoul e poi la Punta Valnera, tramite il colletto Valnera.
Inizialmente la giornata è soleggiata ma rapidamente ampi passaggi nuvolosi oscurano il sole.
Raggiunta la Punta Valnera sostiamo brevemente in vetta.
Per realizzare il concatenamento, rinunciamo all’ipotesi di scendere lungo la cresta che non ci sembra proprio sicura da percorrere, torniamo al Colletto Valnera e scendiamo lungo il sentiero che sale dal Rifugio Arp fino a raggiungere un bivio (avremo perso credo meno di 100 metri..) dove incrociamo il sentiero che sale dapprima al Passo Valnera e poi, tramite ampia cresta, alla Punta Valfredda.
Purtroppo il tempo non è tale da consentire una lunga sosta in vetta, sembra voler peggiorare rapidamente.
Decidiamo allora di scendere al rifugio Arp, che raggiungiamo prima di Mezzogiorno.
Alla fine il meteo - beffardo- rimarrà sostanzialmente stabile fino al pomeriggio inoltrato….
Poco prima delle 8 partiamo dunque dal parcheggio di Estoul a quota 1870 e imbocchiamo il sentiero 6a che dovrebbe consentirci di raggiungere dapprima i laghi di Estoul e poi la Punta Valnera, tramite il colletto Valnera.
Inizialmente la giornata è soleggiata ma rapidamente ampi passaggi nuvolosi oscurano il sole.
Raggiunta la Punta Valnera sostiamo brevemente in vetta.
Per realizzare il concatenamento, rinunciamo all’ipotesi di scendere lungo la cresta che non ci sembra proprio sicura da percorrere, torniamo al Colletto Valnera e scendiamo lungo il sentiero che sale dal Rifugio Arp fino a raggiungere un bivio (avremo perso credo meno di 100 metri..) dove incrociamo il sentiero che sale dapprima al Passo Valnera e poi, tramite ampia cresta, alla Punta Valfredda.
Purtroppo il tempo non è tale da consentire una lunga sosta in vetta, sembra voler peggiorare rapidamente.
Decidiamo allora di scendere al rifugio Arp, che raggiungiamo prima di Mezzogiorno.
Alla fine il meteo - beffardo- rimarrà sostanzialmente stabile fino al pomeriggio inoltrato….
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
altre foto.....
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
....le ultime.........
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Che bello! Su Punta Valnera ci siamo stati a febbraio con la neve...uno spettacolo!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
che dire... posti unici!!!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
gran bella gita, soprattutto perchè siamo saliti in compagnia di Amadablam e Roby!!!!Martu wrote:Che bello! Su Punta Valnera ci siamo stati a febbraio con la neve...uno spettacolo!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Bellissime... che indigestione di giri ci siam fatti questo agosto in Ayas..
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
ha ragione Martu: con la neve è + bello!!!!!!!!!!
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Bella camminata, con neve è tutto più severo e ovattato, ma (vedendo le foto) anche la salita in estate ha il suo perchè, nonostante la zona sia piuttosto brulla, il panorama ed i sentieri o le tracce che collegano le punte sono molto piacevoli. Non sono mai stato qui.. bello!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
amadablam wrote: ha ragione Martu: con la neve è + bello!!!!!!!!!!
con la neve non sarei capace
quindi per il momento mi accontento
Sono un viandante, un valicatore di monti.
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
serena wrote:amadablam wrote: ha ragione Martu: con la neve è + bello!!!!!!!!!!
con la neve non sarei capace
quindi per il momento mi accontento
Il senso di Serena per la neve.
Marco S.
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Marco S. wrote:serena wrote:amadablam wrote: ha ragione Martu: con la neve è + bello!!!!!!!!!!
con la neve non sarei capace
quindi per il momento mi accontento
Il senso di Serena per la neve.
oh ...poi in effetti io vado anche se c'è la neve....
non è che mi fermo tanto facilmente...
tuttavia- non sapendoli affrontare- mi fermo davanti ai pendii troppo ripidi, o troppo ghiacciati o dove mi sembra che possa esserci esposizione.....
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Certo che vi siete dati parecchio da fare...
complimenti!!!
Sia per le gite fatte, che per i luoghi visitati che per le foto...
complimenti!!!
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La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti. Per questo il suo breve tempo le basta..
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
keiji1976 wrote:Certo che vi siete dati parecchio da fare...
sì ....quest'anno ci è riuscito quasi tutto ...anche più di quello che pensavamo di fare
per quanto riguarda il "darsi da fare" ...diciamo che le idee non mancano quasi mai...
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
E vabbè! Segnamoci anche queste due.....
Col Corno Vitello ho riempito una pagina di "cose da fare" in val d'Ayas.
La prossima stagione bisognerà che affitti una casetta da quelle parti.
Pensare che nella zona di queste due cime sono stato ben "2 volte due" sul Corno Bussola: entrambe a settembre, mi era piaciuto tantissimo!
Ma TUTTA la valle è bellissima!
Non a caso come "supporters" se la gioca con la mai abbastanza celebrata val Maira.....
Col Corno Vitello ho riempito una pagina di "cose da fare" in val d'Ayas.
La prossima stagione bisognerà che affitti una casetta da quelle parti.
Pensare che nella zona di queste due cime sono stato ben "2 volte due" sul Corno Bussola: entrambe a settembre, mi era piaciuto tantissimo!
Ma TUTTA la valle è bellissima!
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"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Bravo!, zona bellissima, molte vette tra note e meno note.
Non vedo l'ora di tornarci.
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Marco S.
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Marco S. wrote:Bravo!, zona bellissima, molte vette tra note e meno note.
Non vedo l'ora di tornarci.
già
noi abbiamo fatto "abbastanza" ma comunque...abbiamo lasciato indietro un bel pò di monti e poi ......rimangono ancora TUTTI i 4000
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
serena wrote:Marco S. wrote:Bravo!, zona bellissima, molte vette tra note e meno note.
Non vedo l'ora di tornarci.
già
noi abbiamo fatto "abbastanza" ma comunque...abbiamo lasciato indietro un bel pò di monti e poi ......rimangono ancora TUTTI i 4000
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
amadablam wrote:serena wrote:Marco S. wrote:Bravo!, zona bellissima, molte vette tra note e meno note.
Non vedo l'ora di tornarci.
già
noi abbiamo fatto "abbastanza" ma comunque...abbiamo lasciato indietro un bel pò di monti e poi ......rimangono ancora TUTTI i 4000
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
serena wrote:amadablam wrote:serena wrote:Marco S. wrote:Bravo!, zona bellissima, molte vette tra note e meno note.
Non vedo l'ora di tornarci.
già
noi abbiamo fatto "abbastanza" ma comunque...abbiamo lasciato indietro un bel pò di monti e poi ......rimangono ancora TUTTI i 4000
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
amadablam wrote:
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
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Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
ciao , aggiungo qualche foto in versione invernale .
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Bellissime queste foto in veste invernale!
Lungi i pensieri foschi! Se non verrà l'amore
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
che importa? Giunge al cuore il buon odor dei boschi.
Di quali aromi opimo odore non si sa:
di resina? di timo? o di serenità?... (G.Gozzano, Le due strade)
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Re: P.ta Valnera mt 2754- P.ta Valfredda mt 2944
Sul mio sito la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... fredda.htm
Domenica 6-6-2021: Estoul (1880) – Lago Estoul (2430) – Lago Chamen (2450) – Colletto Valnera (2680) – Punta Valnera (2754) – Punta Valfredda (2944) – Rifugio Arp (2290) – Chavannes (2110) – Estoul (1880).
Partecipanti: Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 15,5 Km.
Dislivello: 1250 m. circa.
Difficoltà: in condizioni estive solo qualche punto EE (escursionisti esperti) su cresta Punta Valfredda, probabilmente evitabile passando sul sentiero segnato che si mantiene sotto il crinale e anche la salita senza traccia al laghetto prima del Lago Estoul, su pendio erboso un po’ ripido. In condizioni invernali-primaverili come l’abbiamo trovato occorre portarsi i ramponi, che nell’occasione non abbiamo usato, e le difficoltà aumentano perché occorre seguire il percorso migliore a seconda delle condizioni della neve e certi passaggi possono diventare insidiosi, quindi tutto il tratto con neve va classificato EE (per escursionisti esperti) ed attrezzati, con ramponi e ghette quantomeno.
Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea, dove si continua sulla Aosta-Torino (A5) fino all’uscita di Verres, da dove imbocchiamo la Val d’Ayas seguendo le indicazioni stradali. Percorriamo la Val d’Ayas fino a Brusson, dove voltiamo a destra seguendo le indicazioni per Estoul, dove lasciamo la macchina nellapposito grande parcheggio.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo la sterrata sulla sinistra della strada con cartelli indicanti i sentieri per il Rifugio Arp e il Lago Literan, e, dopo 50 metri, lasciamo a destra il sentiero 5D per Moucheroulaz, continuano dritti sulla sterrata. Dopo 450 metri incontriamo una fonte e, subito dopo, un bivio, dove continuiamo dritti, lasciando a destra la carrareccia per il Rifugio Arp (come da cartello): Proseguiamo quindi per 100 metri sulla sterrata e, quindi, giriamo a destra su sentiero, lasciando a sinistra la strada e, dopo ulteriori 200 metri, ci troviamo ad un nuovo bivio: a sinistra i sentieri 5 e 6, a destra 6a e 6b, come segnalato su una pietra; prendiamo quindi a destra per i Laghi Estoul ed il Rifugio Arp, lasciando a sinistra i sentieri diretti a Chavannes ed al Lago Literan, che useremo per il ritorno. Saliamo quindi abbastanza gradualmente su carrareccia, dopo un Km. superiamo un facile guado e giungiamo quindi presso una zona paludosa, attualmente ghiacciata. Duecento metri oltre la palude, lasciamo il sentiero per rimontare la ripida rampa erbosa a sinistra, onde raggiungere il primo laghetto Estoul. Raggiunto il laghetto, cambiamo direzione, puntando a destra per ritornare al sentiero segnato più o meno in corrispondenza del Lago Estoul. Giunti al Lago si trova un bivio, a destra si va alla Bocchetta di Eclou, mentre noi continuiamo a sinistra costeggiando il lago e poi piegando ancora a sinistra sulla traccia segnata per giungere al Lago Chamen. Costeggiamo quindi anche il Lago Chamen sulla destra e ne contorniamo la sponda, prima est e poi nord, per piegare quindi a destra in ripida salita, seguendo segnavia ed ometti. Il sentiero sale quindi direttamente al soprastante Colletto Valnera, che si ragigunge in breve attraverso ripidi pendii di erba e roccette. Dal Colletto prendiamo a destra e giungiamo in breve su traccia evidente alla Punta Valnera. Torniamo quindi sui nostri passi fino al Colletto Valnera (noi in realtà abbiamo girato prima a destra) ed imbocchiamo il sentiero segnato in discesa sulla destra. Dopo circa 200 metri occorre lasciare il sentiero che continua a sinistra per il Rifugio Arp e prendere a destra il sentiero, sempre segnato, per la Punta Valfredda, ma, con neve come abbiamo trovato noi, è un altro discorso ed occorre orientarsi a vista, scegliendo il pendio migliore per salire all’evidente Punta. Noi abbiamo deciso di puntare alla parte iniziale del lungo crinale della Punta Valfredda, in quanto più sgombro di neve, piegando quindi verso destra e verso il Colle di Valnera, che si apre tra il crinale della Punta Valnera e quello della Valfredda. Noi però non abbiamo raggiunto tale Colle, pur essendoci passati vicino, puntando più direttamente al crinale della Punta Valfredda. Giunti quindi nei pressi del crinale della Punta Valfredda, occorre evitarne un paio di risalti rocciosi passando poco sotto, prima attraverso una pietraia e poi più facilmente fino a ricongiungerci col sentiero segnato e continuare sempre poco sotto il crinale fino a giungere alla cupola sommitale, sempre seguendo ometti e segni gialli fino in vetta. Dalla vetta siamo tornati indietro una settantina di metri e poi siamo scesi sulla destra per ripidi prati (abbiamo preferito passare di qua per evitare, almeno nel tratto più ripido, la neve, ma il pendio permette di scendere più o meno dove si vuole), puntando ad un laghetto, anche senza saperlo in realtà, in quanto attualmente non visibile se non in minima parte. Dal primo laghetto, piegando a sinistra, se ne raggiunge uno più grande, anche questo nell’occasione sepolto dalla neve e non visibile, presso il quale cambiamo nuovamente direzione, costeggiandolo sulla destra e quindi continuando nella stessa direzione per intercettare quindi in breve il percorso dell’andata, che seguiamo brevemente fino al bivio per il Rifugio Arp, che imbocchiamo verso destra in direzione nord-ovest. Seguendo quindi i segnavia o, nel nostro caso, le tracce nella neve, passiamo a fianco ai 3 laghetti di Valnera, purtroppo anche questi non visibili, continuiamo poi piegando a sinistra e passando a fianco di un riparo sottoroccia, ormai in vista del grande Rifugio Arp, che in breve raggiungiamo nella piana sottostante. Di fronte a rifugio imbocchiamo quindi la sterrata sulla sinistra e la seguiamo, scorciandone un tornante, fino a congiungerci con la sterrata proveniente dall’Alpe Palasina (cartelli), che imbocchiamo verso sinistra. Dopo 800 metri sulla nuova sterrata passiamo sotto il Lago Literan, raggiungibile con una breve deviazione a sinistra (segnalata comunque). Continuiamo quindi dritti sulla sterrata per altri 500 metri ed intercettiamo quindi un ulteriore sterrata che imbocchiamo verso sinistra, attraversando quasi subito le poche case di Chavannes, oltre le quali proseguiamo ancora per 300 metri su sterrata, quindi imbocchiamo a destra il sentiero che ne taglia 3 tornanti. Ci riimmettiamo quindi sulla sterrata e ne intercettiamo un’altra, che imbocchiamo quindi verso sinistra, giungendo dopo neanche 200 metri ad un bivio, dove prendiamo a destra seguendo anche le segnalazioni per il parcheggio di Estoul e, in poco più di 200 metri, ci ritroviamo al bivio dell’andata, da dove torniamo sui nostri passi, in breve, alla macchina.
Conclusioni: difficile dare un giudizio obiettivo su questa gita, purtroppo non abbiamo trovato i tanti laghi e laghetti in condizioni ottimali, né sciolti, né in scioglimento, e questo indubbiamente ha un po’ ridotto la bellezza della gita, come anche le consuete nuvole sulle cime più alte hanno ridotto il panorama. D’altro canto la ancora tanta neve presente ha costituito il maggior punto di interesse, soprattutto sulla cresta della Punta Valfredda, dove abbiamo trovato spettacolari cornici a ricciolo o a fungo che dir si voglia. In definitiva credo che questa gita non si possa paragonare a quella adiacente ai laghi Palasina ed al Corno Bussola, veramente stupenda, ma nelle condizioni giuste i tanti laghi potrebbero anche riservare piacevoli sorprese.
Punta Goa e Corno Bussola da Estoul
Baita ad Estoul con sullo sfondo Mont Nery Soleron e Champlon
Baite ad Estoul dall'alto
Monte Bianco salendo da Estoul
Ometto di pietra con Mont Nery sullo sfondo salendo a Laghi Estoul
Cascata andando a Laghi Estoul
Palude ghiacciata andando a Laghi Estoul
Palude ghiacciata e Mont Bieteron andando a Laghi Estoul
Palude ghiacciata con Emilius sullo sfondo andando a Laghi Estoul
Duna di neve con Punta Soleron che spunta andando a Laghi Estoul
Duna di neve e Mont Ciosè andando a Laghi Estoul
Catena Mont Ciosè andando a Laghi Estoul
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato primo piano
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Punta Valnera sullo sfondo
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Mont Ciosè sullo sfondo più da lontano
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Mont Nery sullo sfondo
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Mont Nery sullo sfondo più da vicino
Vista parziale primo laghetto Estoul
Mont Bieteron dai Laghi Estoul
Lago Estoul
Lago Estoul con Mont Bieteron sullo sfondo
Lago Estoul con Mont Bieteron sullo sfondo più da vicino
Torrione in catena Mont Ciosè
Lago Estoul da nord più da vicino
Lago Estoul da nord ancora più da vicino
Lago Estoul da sopra
Lago Estoul da sopra primo piano
Lago Estoul da sopra e Mont Ciosè
Lago Estoul da sopra e Mont Ciosè più da lontano
Primo piano Lago Chamen
Lago Chamen da est
Lago Chamen con Punta Champlon sullo sfondo
Lago Chamen con Mont Ciosè sullo sfondo più da vicino
Lago Chamen con Mont Ciosè sullo sfondo più da lontano
Lago Chamen con Punta Champlon sullo sfondo salendo al Colletto Valnera
Lago Chamen con Mont Ciosè sullo sfondo salendo al Colletto Valnera
Colletto Valnera salendovi più da lontano
Tetto di neve al Colletto Valnera
Corno Bussola dal Colletto Valnera
Punta Valfredda dal Colletto Valnera
Sentiero salendo a Punta Valnera
Corno Vitello e Lyskamm dalla Punta Valnera
Mont Nery dalla Punta Valnera
Corno Rosso dalla Punta Valnera
Punta di Ciampono di Rissuolo e Cresta Rossa dalla Punta Valnera
Mont Emilius e valle d'Aosta dalla Punta Valnera
Punta Valnera dalla cresta nord
Mont Bieteron scendendo dalla Punta Valnera
Punta Valfredda andandovi
Punta Valfredda andandovi più da vicino
Punta Valnera andando alla Valfredda
Mont Bieteron spunta da una duna di neve salendo alla Punta Valfredda
Punta Valfredda da inizio crinale
Prima elevazione in cresta Punta Valfredda
Cresta sommitale Punta Valfredda
Punta Valnera e Bieteron da crinale Valfredda
Cornici nevose in crinale Punta Valfredda
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda più da lontano
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda più da vicino
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda e Corno Vitello
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda più da vicino
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda e Corno Vitello più da vicino
Cornici e cupola sommitale Punta Valfredda
Cupola sommitale Punta Valfredda
Bordo cornici e Corno Vitello da crinale Punta Valfredda
Due gobbe di neve e cupola sommitale Punta Valfredda
Due gobbe di neve e cupola sommitale Punta Valfredda più da vicino
Due gobbe di neve e cupola sommitale Punta Valfredda più da lontano
Primo piano cupola sommitale Punta Valfredda
Cornici in Punta Valfredda con sullo sfondo Punta di Ciampono di Rissuolo e Cresta Rossa
Spunzone di roccia presso vetta Punta Valfredda
Vetta Punta Valfredda
Vetta Punta Valfredda più da vicino
Monte Bieteron dalla Punta Valfredda
Ometto di vetta Punta Valfredda
Corno Bussola e ometto vetta Punta Valfredda
Testa Grigia e Corno Vitello dalla Punta Valfredda
Laghi Valfredda dalla Punta
Cornici nevose scendendo da Punta Valfredda
Striature nella neve scendendo da Punta Valfredda
Laghetto ad inizio scioglimento scendendo da Punta Valfredda
Pendio disceso da Punta Valfredda
Punta Valnera scendendo da Punta Valfredda
Punta Valnera scendendo da Punta Valfredda più da lontano
Mont Bieteron scendendo da Punta Valfredda
Laghetto Valnera ad inizio scioglimento andando al Rifugio Arp
Laghetto Valnera e Mont Bieteron andando al Rifugio Arp
Riparo sotto roccia andando a Rifugio Arp
Rifugio Arp scendendovi
Torrente Massuere fa un'ansa
Cascata tornando ad Estoul
Chavannes
Baita con Mont Nery e Punta Soleron sullo sfondo tornando ad Estoul
Domenica 6-6-2021: Estoul (1880) – Lago Estoul (2430) – Lago Chamen (2450) – Colletto Valnera (2680) – Punta Valnera (2754) – Punta Valfredda (2944) – Rifugio Arp (2290) – Chavannes (2110) – Estoul (1880).
Partecipanti: Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 15,5 Km.
Dislivello: 1250 m. circa.
Difficoltà: in condizioni estive solo qualche punto EE (escursionisti esperti) su cresta Punta Valfredda, probabilmente evitabile passando sul sentiero segnato che si mantiene sotto il crinale e anche la salita senza traccia al laghetto prima del Lago Estoul, su pendio erboso un po’ ripido. In condizioni invernali-primaverili come l’abbiamo trovato occorre portarsi i ramponi, che nell’occasione non abbiamo usato, e le difficoltà aumentano perché occorre seguire il percorso migliore a seconda delle condizioni della neve e certi passaggi possono diventare insidiosi, quindi tutto il tratto con neve va classificato EE (per escursionisti esperti) ed attrezzati, con ramponi e ghette quantomeno.
Percorso in macchina: Da Genova con l’A10 fino a Voltri, dove si prende l’A26 (Alessandria-Torino) e la si segue fino a poco oltre Casale Monferrato, dove si prende per Santhià e Aosta e si prosegue fino ad Ivrea, dove si continua sulla Aosta-Torino (A5) fino all’uscita di Verres, da dove imbocchiamo la Val d’Ayas seguendo le indicazioni stradali. Percorriamo la Val d’Ayas fino a Brusson, dove voltiamo a destra seguendo le indicazioni per Estoul, dove lasciamo la macchina nellapposito grande parcheggio.
Percorso a piedi: dal parcheggio imbocchiamo la sterrata sulla sinistra della strada con cartelli indicanti i sentieri per il Rifugio Arp e il Lago Literan, e, dopo 50 metri, lasciamo a destra il sentiero 5D per Moucheroulaz, continuano dritti sulla sterrata. Dopo 450 metri incontriamo una fonte e, subito dopo, un bivio, dove continuiamo dritti, lasciando a destra la carrareccia per il Rifugio Arp (come da cartello): Proseguiamo quindi per 100 metri sulla sterrata e, quindi, giriamo a destra su sentiero, lasciando a sinistra la strada e, dopo ulteriori 200 metri, ci troviamo ad un nuovo bivio: a sinistra i sentieri 5 e 6, a destra 6a e 6b, come segnalato su una pietra; prendiamo quindi a destra per i Laghi Estoul ed il Rifugio Arp, lasciando a sinistra i sentieri diretti a Chavannes ed al Lago Literan, che useremo per il ritorno. Saliamo quindi abbastanza gradualmente su carrareccia, dopo un Km. superiamo un facile guado e giungiamo quindi presso una zona paludosa, attualmente ghiacciata. Duecento metri oltre la palude, lasciamo il sentiero per rimontare la ripida rampa erbosa a sinistra, onde raggiungere il primo laghetto Estoul. Raggiunto il laghetto, cambiamo direzione, puntando a destra per ritornare al sentiero segnato più o meno in corrispondenza del Lago Estoul. Giunti al Lago si trova un bivio, a destra si va alla Bocchetta di Eclou, mentre noi continuiamo a sinistra costeggiando il lago e poi piegando ancora a sinistra sulla traccia segnata per giungere al Lago Chamen. Costeggiamo quindi anche il Lago Chamen sulla destra e ne contorniamo la sponda, prima est e poi nord, per piegare quindi a destra in ripida salita, seguendo segnavia ed ometti. Il sentiero sale quindi direttamente al soprastante Colletto Valnera, che si ragigunge in breve attraverso ripidi pendii di erba e roccette. Dal Colletto prendiamo a destra e giungiamo in breve su traccia evidente alla Punta Valnera. Torniamo quindi sui nostri passi fino al Colletto Valnera (noi in realtà abbiamo girato prima a destra) ed imbocchiamo il sentiero segnato in discesa sulla destra. Dopo circa 200 metri occorre lasciare il sentiero che continua a sinistra per il Rifugio Arp e prendere a destra il sentiero, sempre segnato, per la Punta Valfredda, ma, con neve come abbiamo trovato noi, è un altro discorso ed occorre orientarsi a vista, scegliendo il pendio migliore per salire all’evidente Punta. Noi abbiamo deciso di puntare alla parte iniziale del lungo crinale della Punta Valfredda, in quanto più sgombro di neve, piegando quindi verso destra e verso il Colle di Valnera, che si apre tra il crinale della Punta Valnera e quello della Valfredda. Noi però non abbiamo raggiunto tale Colle, pur essendoci passati vicino, puntando più direttamente al crinale della Punta Valfredda. Giunti quindi nei pressi del crinale della Punta Valfredda, occorre evitarne un paio di risalti rocciosi passando poco sotto, prima attraverso una pietraia e poi più facilmente fino a ricongiungerci col sentiero segnato e continuare sempre poco sotto il crinale fino a giungere alla cupola sommitale, sempre seguendo ometti e segni gialli fino in vetta. Dalla vetta siamo tornati indietro una settantina di metri e poi siamo scesi sulla destra per ripidi prati (abbiamo preferito passare di qua per evitare, almeno nel tratto più ripido, la neve, ma il pendio permette di scendere più o meno dove si vuole), puntando ad un laghetto, anche senza saperlo in realtà, in quanto attualmente non visibile se non in minima parte. Dal primo laghetto, piegando a sinistra, se ne raggiunge uno più grande, anche questo nell’occasione sepolto dalla neve e non visibile, presso il quale cambiamo nuovamente direzione, costeggiandolo sulla destra e quindi continuando nella stessa direzione per intercettare quindi in breve il percorso dell’andata, che seguiamo brevemente fino al bivio per il Rifugio Arp, che imbocchiamo verso destra in direzione nord-ovest. Seguendo quindi i segnavia o, nel nostro caso, le tracce nella neve, passiamo a fianco ai 3 laghetti di Valnera, purtroppo anche questi non visibili, continuiamo poi piegando a sinistra e passando a fianco di un riparo sottoroccia, ormai in vista del grande Rifugio Arp, che in breve raggiungiamo nella piana sottostante. Di fronte a rifugio imbocchiamo quindi la sterrata sulla sinistra e la seguiamo, scorciandone un tornante, fino a congiungerci con la sterrata proveniente dall’Alpe Palasina (cartelli), che imbocchiamo verso sinistra. Dopo 800 metri sulla nuova sterrata passiamo sotto il Lago Literan, raggiungibile con una breve deviazione a sinistra (segnalata comunque). Continuiamo quindi dritti sulla sterrata per altri 500 metri ed intercettiamo quindi un ulteriore sterrata che imbocchiamo verso sinistra, attraversando quasi subito le poche case di Chavannes, oltre le quali proseguiamo ancora per 300 metri su sterrata, quindi imbocchiamo a destra il sentiero che ne taglia 3 tornanti. Ci riimmettiamo quindi sulla sterrata e ne intercettiamo un’altra, che imbocchiamo quindi verso sinistra, giungendo dopo neanche 200 metri ad un bivio, dove prendiamo a destra seguendo anche le segnalazioni per il parcheggio di Estoul e, in poco più di 200 metri, ci ritroviamo al bivio dell’andata, da dove torniamo sui nostri passi, in breve, alla macchina.
Conclusioni: difficile dare un giudizio obiettivo su questa gita, purtroppo non abbiamo trovato i tanti laghi e laghetti in condizioni ottimali, né sciolti, né in scioglimento, e questo indubbiamente ha un po’ ridotto la bellezza della gita, come anche le consuete nuvole sulle cime più alte hanno ridotto il panorama. D’altro canto la ancora tanta neve presente ha costituito il maggior punto di interesse, soprattutto sulla cresta della Punta Valfredda, dove abbiamo trovato spettacolari cornici a ricciolo o a fungo che dir si voglia. In definitiva credo che questa gita non si possa paragonare a quella adiacente ai laghi Palasina ed al Corno Bussola, veramente stupenda, ma nelle condizioni giuste i tanti laghi potrebbero anche riservare piacevoli sorprese.
Punta Goa e Corno Bussola da Estoul
Baita ad Estoul con sullo sfondo Mont Nery Soleron e Champlon
Baite ad Estoul dall'alto
Monte Bianco salendo da Estoul
Ometto di pietra con Mont Nery sullo sfondo salendo a Laghi Estoul
Cascata andando a Laghi Estoul
Palude ghiacciata andando a Laghi Estoul
Palude ghiacciata e Mont Bieteron andando a Laghi Estoul
Palude ghiacciata con Emilius sullo sfondo andando a Laghi Estoul
Duna di neve con Punta Soleron che spunta andando a Laghi Estoul
Duna di neve e Mont Ciosè andando a Laghi Estoul
Catena Mont Ciosè andando a Laghi Estoul
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato primo piano
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Punta Valnera sullo sfondo
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Mont Ciosè sullo sfondo più da lontano
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Mont Nery sullo sfondo
Primo laghetto Estoul parzialmente ghiacciato con Mont Nery sullo sfondo più da vicino
Vista parziale primo laghetto Estoul
Mont Bieteron dai Laghi Estoul
Lago Estoul
Lago Estoul con Mont Bieteron sullo sfondo
Lago Estoul con Mont Bieteron sullo sfondo più da vicino
Torrione in catena Mont Ciosè
Lago Estoul da nord più da vicino
Lago Estoul da nord ancora più da vicino
Lago Estoul da sopra
Lago Estoul da sopra primo piano
Lago Estoul da sopra e Mont Ciosè
Lago Estoul da sopra e Mont Ciosè più da lontano
Primo piano Lago Chamen
Lago Chamen da est
Lago Chamen con Punta Champlon sullo sfondo
Lago Chamen con Mont Ciosè sullo sfondo più da vicino
Lago Chamen con Mont Ciosè sullo sfondo più da lontano
Lago Chamen con Punta Champlon sullo sfondo salendo al Colletto Valnera
Lago Chamen con Mont Ciosè sullo sfondo salendo al Colletto Valnera
Colletto Valnera salendovi più da lontano
Tetto di neve al Colletto Valnera
Corno Bussola dal Colletto Valnera
Punta Valfredda dal Colletto Valnera
Sentiero salendo a Punta Valnera
Corno Vitello e Lyskamm dalla Punta Valnera
Mont Nery dalla Punta Valnera
Corno Rosso dalla Punta Valnera
Punta di Ciampono di Rissuolo e Cresta Rossa dalla Punta Valnera
Mont Emilius e valle d'Aosta dalla Punta Valnera
Punta Valnera dalla cresta nord
Mont Bieteron scendendo dalla Punta Valnera
Punta Valfredda andandovi
Punta Valfredda andandovi più da vicino
Punta Valnera andando alla Valfredda
Mont Bieteron spunta da una duna di neve salendo alla Punta Valfredda
Punta Valfredda da inizio crinale
Prima elevazione in cresta Punta Valfredda
Cresta sommitale Punta Valfredda
Punta Valnera e Bieteron da crinale Valfredda
Cornici nevose in crinale Punta Valfredda
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda più da lontano
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda più da vicino
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda e Corno Vitello
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda più da vicino
Cornici a ricciolo in crinale Punta Valfredda e Corno Vitello più da vicino
Cornici e cupola sommitale Punta Valfredda
Cupola sommitale Punta Valfredda
Bordo cornici e Corno Vitello da crinale Punta Valfredda
Due gobbe di neve e cupola sommitale Punta Valfredda
Due gobbe di neve e cupola sommitale Punta Valfredda più da vicino
Due gobbe di neve e cupola sommitale Punta Valfredda più da lontano
Primo piano cupola sommitale Punta Valfredda
Cornici in Punta Valfredda con sullo sfondo Punta di Ciampono di Rissuolo e Cresta Rossa
Spunzone di roccia presso vetta Punta Valfredda
Vetta Punta Valfredda
Vetta Punta Valfredda più da vicino
Monte Bieteron dalla Punta Valfredda
Ometto di vetta Punta Valfredda
Corno Bussola e ometto vetta Punta Valfredda
Testa Grigia e Corno Vitello dalla Punta Valfredda
Laghi Valfredda dalla Punta
Cornici nevose scendendo da Punta Valfredda
Striature nella neve scendendo da Punta Valfredda
Laghetto ad inizio scioglimento scendendo da Punta Valfredda
Pendio disceso da Punta Valfredda
Punta Valnera scendendo da Punta Valfredda
Punta Valnera scendendo da Punta Valfredda più da lontano
Mont Bieteron scendendo da Punta Valfredda
Laghetto Valnera ad inizio scioglimento andando al Rifugio Arp
Laghetto Valnera e Mont Bieteron andando al Rifugio Arp
Riparo sotto roccia andando a Rifugio Arp
Rifugio Arp scendendovi
Torrente Massuere fa un'ansa
Cascata tornando ad Estoul
Chavannes
Baita con Mont Nery e Punta Soleron sullo sfondo tornando ad Estoul
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
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