Punta del Corno - percorsi alpinistici
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Punta del Corno - percorsi alpinistici
Visto che molti di voi conoscono e arrampicano su tutte le strutture del vicino ponente genovese come mai non avete ancora parlato di Punta del Corno ?
Praticamnte è la struttura più vicina a Genova, quasi in territori urbano.
E' molto ardita.
Forse la roccia non è buona ?
Pensate un pò a farci una ferrata.......................
P.S. le ferrate non mi piacciono !
Ciao.
Praticamnte è la struttura più vicina a Genova, quasi in territori urbano.
E' molto ardita.
Forse la roccia non è buona ?
Pensate un pò a farci una ferrata.......................
P.S. le ferrate non mi piacciono !
Ciao.
Punta del Corno! Ci sono stato l'anno passato partendo da San Carlo e proseguendo poi per il Pennello ...poi tratto di alta via fino al Proratado e discesa a camposilvano...per poi chiuedere l'anello.
Più spesso ci sono invece salito da Prà, abbandonando ad un certo punto il sentiero per punta martin (poco prima del fontanino).
Ma in termini di roccia non l'ho ancora mai vissuto...anche se ci ho pensato più volte ...anche grazie a I Monti del Mare in cui se ne parla..
Non mi è però molto chiaro l'accesso per ataccare la cresta di roccia..
Più spesso ci sono invece salito da Prà, abbandonando ad un certo punto il sentiero per punta martin (poco prima del fontanino).
Ma in termini di roccia non l'ho ancora mai vissuto...anche se ci ho pensato più volte ...anche grazie a I Monti del Mare in cui se ne parla..
Non mi è però molto chiaro l'accesso per ataccare la cresta di roccia..
Ho un libercolo, che dovresti avere anche tu, tutto sulla Baiarda.
Una piccola monografia di Mauro de Cesare con tutti gli schizzi e i toponimi
Torrione Olga, Placca rosetta, Placca dell'Ascensione, ecc.............
sono descritte anche altre strutture minori come punta del Corno, Rocca Maia (non sò dov'è, penso li vicino) e Rocca del Garsello sul Proratado.
Su punta del Corno vengono riportate alcune presunte vie di salita tutte con punto interrogativo.Ce l'hai questo libercolo vero
Ciao.
Una piccola monografia di Mauro de Cesare con tutti gli schizzi e i toponimi
Torrione Olga, Placca rosetta, Placca dell'Ascensione, ecc.............
sono descritte anche altre strutture minori come punta del Corno, Rocca Maia (non sò dov'è, penso li vicino) e Rocca del Garsello sul Proratado.
Su punta del Corno vengono riportate alcune presunte vie di salita tutte con punto interrogativo.Ce l'hai questo libercolo vero
Ciao.
- Conte Ugolino
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Guida della Baiarda di Mauro De Cesare
il mio magister nell'arte di chiodare in alto
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http://trailsantacroce.com" onclick="window.open(this.href);return false;
Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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L'accesso attuale è un pò un casino se non si è pratici anche segiuendo le descrizioni è facile perdersi circa due ore min di accesso
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Se cerchi la cresta sud è un bel casino arrivarci su sentieri segnati.
Sul versaante nord invece se segui l'it Fie ci si arriva infatti è l'unico avvicinamento.
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Oggi San Carlo (rio Gandolfi) - P.ta del Corno - P.ta Martin - discesa su Pegli
sono andato con la Zia Betta e consorte, che ora si staranno godendo un buon te e una "sana" lettura..
mattina nella nebbia e poi spettacolo su P.ta Martin e sole sino a ora
ora scendo di corsa dalla mia metà che oggi ha studiato, poi vi racconto e magari Zia Betta può integrare con foto
Ciao
sono andato con la Zia Betta e consorte, che ora si staranno godendo un buon te e una "sana" lettura..
mattina nella nebbia e poi spettacolo su P.ta Martin e sole sino a ora
ora scendo di corsa dalla mia metà che oggi ha studiato, poi vi racconto e magari Zia Betta può integrare con foto
Ciao
il mondo è piccolo, la gente mormora ma non sono d'informaticaDani80 wrote:Noooo conosci zia Betta? Ma sei di informatica?
so più cose di quello che pensate che io sappia e che io stesso penso dovrei sapere
(scherzo )
Zia Betta la conosco per merito e colpa del consorte, che chiamo così perchè non so se mi si offende se lo chiamo Petta
capiterà, e quando capiterà saremo in due a esserene contentiDani80 wrote:Capito! Chissa' magari una volta o l'altra finiamo per ritrovarci a fare una gita assieme
Per quanto riguarda il racconto, ora che sono in pausa pranzo, ne abbozzo uno sperando in integrazioni
h 8:30 parte il 71 da Via Dardanelli (Pegli zona P.za Rappisardi) e su tale bus siamo io, ziaBetta e consorte alla volta della Val Varenna. Meta: P.ta del Corno - P.ta Martin.
Scesi alla fermata prima della chiesa di S.Carlo di Cese prendiamo l'itinerario FIE X rossa, che scende verso il torrente in corrispondenza di una curva sulla quale si trova una casa bianca con persiane rosse, di recente ricostruzione. (h 8:50)
Dalla parte opposta della suddetta casa, sulla sinistra per chi sale la strada asfaltata, si trova un piccolo spiazzo sterrato da cui scendere per gradoni sino alle due passerelle di legno che superano alla confluenza i due rii Grillo e Gandolfi, che danno origine al Varenna.
Il sentiero risale a una bella casa (notare la teleferica tuttora usata che supera il salto del torrente) e si inoltra nel bosco. In questo primo tratto il nostro itinerario è coincidente con il sentiero ecologico EC3. Questo bel bosco solcato dal rio Gandolfi ricco di laghetti e cascate, sempre ricco d'acqua, è stato sconvolto dalle alluvioni degli anni 90, che hanno spazzato via dei tratti di mulattiera. Attualmente il sentiero è quindi costretto a ripetuti guadi in saliscendi dai due versanti boscosi. E' stato comunque ritracciato e quindi non si sbaglia più. I questo tratto è segnata anche una fonte.
Ritornati sulla destra idrografica del rio si lasciano le tracce dell'EC3 e si notano delle frecce gialle che puntano per la massima pendenza (?). Noi si prosegue verso il centro della valle seguendo il segnavie X rossa.
Si esce dal bosco misto all'altezza di alcuni casoni e la valle si apre mostrando la vetta della Punta del Corno.
ri attraversato il rio si rimonta in modo deciso una costa baricentrica alla valle, attualmente alberata, che mostra di essere stata un tempo coltivata a fasce, qualche frana. Su questa si raggiunge un complesso di case tra gli alberi e il sentiero si riporta in piano con muretti a secco verso l'ultimo guado.
In questo tratto si possono vedere tracce dell'attività estrattiva che sino a fine 800 si praticava per ottenere blocchi appena sbozzati da portare a valle e impiegare in opere stradale o edilizie (il Verde di Pegli, parente del più famoso di Polcevera). Sul sentiero giace un blocco parallelepipedo sulla cui faccia superiore si possono ben distinguere i segni regolari dei cunei usati per dividerlo dalla roccia.
Sperato l'ultimo guado si prende una salita continua e decisa che conduce alla sommità del versante destro, raggiungendo il metanodotto.
Qui entriamo nelle nuvole basse che sino a ora erano state sulle nostre teste.
La costa erbosa si fa ricca di roccette, tra gli squarci della nebbia che soffia scorgiamo la sagoma della vetta e la cresta si assottiglia.
In cima nessuna vista, ma il fascino della nebbia in movimento. Ci abbiamo messo 2 ore scarse
La X rossa ci fa proseguire la crestina e procede in linea retta sul Pennello, ometti monolitici tinti con il segnavia posto sopra sono la conferma: qui la nebbia è una cosa seria!
Il bivacco delle casermette me lo ricordavo più in salute, ora scolorito e con evidenti problemi di distacco d'intonaco.
La nebbia lascia vedere qualcosa di più e decidiamo di proseguire tutti e tre per punta Martin.
Siamo premiati e mangiamo in vetta. Arriva pure il sole e si comincia a vedere sempre di più il panorama, soprattutto verso Praglia.
Da lì in poi sempre più bello.
Scendiamo su Pegli passando da u Funtanin con tavoli e Baracca de Pria, poi ci teniamo su Cian de Muneghe e vediamo che stanno lavorando sia alla casa che a pulire il bosco dai tronchi di pino carbonizzati..
Arrivati alle spalle delle case Spurtiggia, saluto i miei compagni di viaggio e ritorno sull'opposta costa che scende su Villa Doria facendo il sentiero a mezza costa dietro a Pegli2 che mi porta alla case Grimaldi e quindi a scendere in Via Vespucci, Casa h 16,00.
Last edited by topo on Wed May 16, 2007 11:39, edited 2 times in total.
Ehi perché volete impedirmi di parlare nel forum? Cos'è sta storia che Bade mi vuole bloccare...
Io me ne sto bella tranquilla e voi tramate alle mie spalle!!
Cmq, si bella gita... Devo ammettere che non credevo che la valle di rio gandolfi fosse così bella!!!
potrei anche inserire qualche foto... in effetti...
be' ora le rimpicciolisco poi le metto su...
Salutoni a tutti!!!
buona giornata
Io me ne sto bella tranquilla e voi tramate alle mie spalle!!
Cmq, si bella gita... Devo ammettere che non credevo che la valle di rio gandolfi fosse così bella!!!
potrei anche inserire qualche foto... in effetti...
be' ora le rimpicciolisco poi le metto su...
Salutoni a tutti!!!
buona giornata
Per quanto riguarda il racconto, topo ha fatto un reportage ineccepibile.
Da parte mia, aggiungo che le sue spiegazioni storiche architettoniche e geografiche hanno reso l'itinerario particolarmente interessante.
Il buon cicerone ci ha fatto anche notare alcune pietre scalpellate e abbandonate sul sentiero... e ci ha raccontato di quando la valle era usate per estrarre materiale da costruzione...
Insomma un tuffo nella storia della valle del Rio Gandolfi!!!
Le foto... magari prima o poi ci riesco a metterne un paio in rete... bah! chi lo sa? Chissà se prima mi licenzieranno con ignominia???
di nuovo saluti!!!
zia be'
Da parte mia, aggiungo che le sue spiegazioni storiche architettoniche e geografiche hanno reso l'itinerario particolarmente interessante.
Il buon cicerone ci ha fatto anche notare alcune pietre scalpellate e abbandonate sul sentiero... e ci ha raccontato di quando la valle era usate per estrarre materiale da costruzione...
Insomma un tuffo nella storia della valle del Rio Gandolfi!!!
Le foto... magari prima o poi ci riesco a metterne un paio in rete... bah! chi lo sa? Chissà se prima mi licenzieranno con ignominia???
di nuovo saluti!!!
zia be'
Oggi insieme ad emma siamo saliti sulla Punta del Corno partendo da San Carlo. Il vallone del rio Gandolfi è sempre molto bello.
La seconda parte di salita si svolge invece "sotto" la Punta del Corno in ambiente selvaggio e a mio parere ricco di fascino.
due cose.
salendo il rio gandolfi si incontrano segnavia gialli molto evidenti...a cosa si riferiscono?
altra cosa...qualcuno ha mai risalito interamente il rio gandolfi? notavo che nella parte alta si dirama in due ...
Per il resto che dire....bella gita...e tanto tanto vento!
La seconda parte di salita si svolge invece "sotto" la Punta del Corno in ambiente selvaggio e a mio parere ricco di fascino.
due cose.
salendo il rio gandolfi si incontrano segnavia gialli molto evidenti...a cosa si riferiscono?
altra cosa...qualcuno ha mai risalito interamente il rio gandolfi? notavo che nella parte alta si dirama in due ...
Per il resto che dire....bella gita...e tanto tanto vento!
Il Gandolfi l'ho disceso un paio di volte nel lontano 96 con tecnica canyoning (è attrezzato) e una volta ho provato anche a risalire (escursionismo) il ramo dx orografico (sotto punta del Corno). Ricordo di essermi fermato sotto una cascatella stretta tra alte pareti. Per proseguire oltre era necessario arrampicare lungo le sponde.
Ciao.
Ciao.
Belin !
Mi intrometto con molto ritardo, ma capito qui per caso.bade wrote:e se uno invece sale per il rio gandolfi seguendo il percorso fie ...poi non riesce a collegarsi all'attacco della cresta in qualche modo?
anche io come delorenzi non ero riuscito a capire l'attacco leggendo la guida..
Allora il Corno. Ci si arrampicava un tempo, ma assai meno che su altre strutture a causa del lungo avvicinamento e non per la qualita' della roccia che non e' male.
Il sentiero FIE che sale dal rio Gandolfi passa proprio in vetta e permette facilmente di raggiungere tutti i versanti. A sud della punta ma separata da un lungo prato c'e' una cresta che precipita nella valle dei 7laghi. In teoria la base si raggiunge utilizzando la sterrata che parte dalla cava ora inattiva (la prima a sinistra salendo sulla strada per San Carlo). La sterrata porta alle rovine della trattoria dei Sette Laghi ma ritengo questo percorso problematico. La vecchia strada e' stata distrutta dall'alluvione e credo che al di sopra di una costruzione usata dai pastori sia rimasto poco dei vecchi sentieri.
La base della cresta si dovrebbe raggiungere costeggiandola in discesa.
La protezione con dadi e simili dovrebbe essere ben fattibile perche' la roccia e' fessurata, ma senza un paio di chiodi non ci andrei.
Io ci avevo arrampicato un po' ma da solo e senza corda e quindi senza azzardare troppo e ne ho conservato un ricordo positivo. Certo ci sono tratti scistosi da evitare ma si sa che le nostre pareti sono cosi. E poi c'e' il grande vantaggio che non credo che ci siano spit e cosi si puo' creare la propria interpretazione.
Re: Punta del Corno - percorsi alpinistici
Domenica scorsa sono salito dal rio Gandolfi fino alla selletta sopra l'ultimo affluente del rio che viene attraversato dal sentiero con la x rossa e poi sono salito dritto per dritto su per la cresta che arriva all'anticima, i passaggi sono discontinui e privi di un vero interesse alpinistico, ma vengon bene per fare movimento, le difficoltà che ho incontrato sono non superiori al III e tra l'altro più o meno tutte aggirabili, la roccia un pò mobile.
pace con l'alpe
Re: Punta del Corno - percorsi alpinistici
Allego una piccola cartografia che evidenzia la crestina di cui sopra
pace con l'alpe
Re: Punta del Corno - percorsi alpinistici
Interessante...............pontefice wrote:Domenica scorsa sono salito dal rio Gandolfi fino alla selletta sopra l'ultimo affluente del rio che viene attraversato dal sentiero con la x rossa e poi sono salito dritto per dritto su per la cresta che arriva all'anticima, i passaggi sono discontinui e privi di un vero interesse alpinistico, ma vengon bene per fare movimento, le difficoltà che ho incontrato sono non superiori al III e tra l'altro più o meno tutte aggirabili, la roccia un pò mobile.
Belin !
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
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- Joined: Fri Feb 09, 2007 9:23
- Location: Genova Sestri
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Re: Punta del Corno - percorsi alpinistici
Forte!! Ne parlavo tempo fa con Bade e Delo.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota