Punta Querzola, Tuschetti e Rocca Turchina - vie di roccia
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divieti
Non sono pratico di forum per cui mi capita di scrivere le risposte prima di leggere gli ultimi aggiornamenti... Riguardo ai divieti, dopo Rocca da Ciappa sono andato a parlare a lungo con il funzionrio del parco che si occupa delle riserve integrali. Mi ha detto che al momento su Querzola, Tuschetti e Turchina non ci sono problemi (anche se sono comprese nella ZPS come gran parte delle rocce del Beigua). Tanto è vero che il suddetto funzionario, guarda il destino, appassionato oltre che di volatili anche di arrampicata e alpinismo, è venuto con me a ripetere la via dei Geki al Camulà e poi è andato con un amico a farsi la Miramare all Turchina, che avevamo da poco spittato. Io gli mando sempre relazione delle novità, ma a dire il vero sono parecchi mesi che non si fa più sentire... che lo abbiano trasferito? Comunque parlerò ancora col Parco (anche perché vorrei fare una nuova edizione della guida escursionistica), e per quanto riguarda la via degli Atzechi, giuro che mai la attrezzerò e disgaggerò: più dei divieti secondo me può la chiodatura quasi inesistente e la roccia che, in qualche tratto, si presenta davvero friabile... Poi se ci vanno uno o due matti a ripeterla una tantum non credo che daranno molto fastidio ai rapaci (che per altro non ho mai incontrato).
Ci sarebbe da aprire un forum sulla differenza tra aprire una via e attrezzarla, sull'impatto dell'arrampcata sportiva e su quello dell'alpinismo. Se dovessi vietare (che non mi piace, ma se dovessi proprio farlo) vieterei su certe pareti di lasciare chiodi, segnavia e tantomeno spit: la zona è delicata dal punto di vista faunistico e floristico? bene! ci puoi andare, ma non devi spostare nulla e muoverti in punta di piedi per non lasciare tracce. Io credo che se Miramare non l'avessi chiodata l'avrebbero ripetuta i soliti due o tre alpinisti curiosi (tra cui il mio amico Fulvio Scotto che quando ci è andato si era portato chodi, nut e friend e poi ha trovato gli spit...) e poi basta. Ma è un posto tanto bello, che mi dispiaceva lasciarlo solo per gli intimi...
Ci sarebbe da aprire un forum sulla differenza tra aprire una via e attrezzarla, sull'impatto dell'arrampcata sportiva e su quello dell'alpinismo. Se dovessi vietare (che non mi piace, ma se dovessi proprio farlo) vieterei su certe pareti di lasciare chiodi, segnavia e tantomeno spit: la zona è delicata dal punto di vista faunistico e floristico? bene! ci puoi andare, ma non devi spostare nulla e muoverti in punta di piedi per non lasciare tracce. Io credo che se Miramare non l'avessi chiodata l'avrebbero ripetuta i soliti due o tre alpinisti curiosi (tra cui il mio amico Fulvio Scotto che quando ci è andato si era portato chodi, nut e friend e poi ha trovato gli spit...) e poi basta. Ma è un posto tanto bello, che mi dispiaceva lasciarlo solo per gli intimi...
andreaparodi
Re: Querzola e Tuschetti
Io è dal 2004 che non ci vado più... se non ricordo male l'ultima volta ci sono stato con Walter e il Conte... doveva essere il periodo che tu mi avevi telefonato che stavi pubblicando il percorso mi pare sulla rivista "la montagna"andreaparodi wrote:Ringrazio tutti quanti mi hanno dato il benvenuto. ....... Così nel gennaio 2005 sono andato a chiodarlo e ora tutta la via originale è abbondantemente chiodata. Comunque grazie a "Roger" Osto perché senza il suo lavoro di chiodatura sarebbe rimasta una via per pochi intimi. Ora invece è abbastanza ripetuta (per essere una via "alpinistica" con avvicinamento relativamente lungo). Coi passaggi delle cordate la roccia si è ripulita da molti appigli instabili, tuttavia bisogna sempre arrampicare "dolcemente" perché non è esattamente monolitica. Ripetendola nel marzo 2007 ho "disgaggiato" un blocco grosso come un piccolo firigorifero (!) all'inizio del primo tiro (che adesso si può notare ai piedi del diedro...) spostando la partenza della via (e il primo chodo) sulla faccia destra. Spero di riuscire ad andare a chiodare le fessure della Tuschetti prima che venga troppo freddo...
Ora in effetti vorrei tornarci, tempo fa avevo anche promesso a pazzaura di portarcelo (spero che non mi tolga il saluto per questo ) Magari prima o poi ce la facciamo così posso provare anche il pezzo originale che hai chiodato tu...
Se vai sulla Tuschetti (o in zona) fammi sapere... se riesco faccio un salto anch'io giusto per salutarti e rincontrarci dopo tanti anni
Last edited by Roger on Sat Oct 25, 2008 16:12, edited 1 time in total.
Re: divieti
Secondo me hai fatto una cosa ottima... e poi non credo che né la Querzola né la Turchina saranno mai oggetto di affollamenti tipo Bianco o Campo base Everest...andreaparodi wrote: Io credo che se Miramare non l'avessi chiodata l'avrebbero ripetuta i soliti due o tre alpinisti curiosi (tra cui il mio amico Fulvio Scotto che quando ci è andato si era portato chodi, nut e friend e poi ha trovato gli spit...) e poi basta. Ma è un posto tanto bello, che mi dispiaceva lasciarlo solo per gli intimi...
Sulla Turchina ci ero stato intorno ai primi anni '90 a fare la "Variante di destra" (da palestre di arrampicamento genovesi) ma l'avevo trovata abbastanza inagibile soprattutto per la presenza di molti rovi. Dal mio punto di vista ripercorrere la via Miramare è stato un modo di tornare a vedere quei posti bellissimi che altrimenti correrebbero seriamente il rischio di essere dimenticati e divorati da spine, rovi e quant'altro. Emozionanti i grossi e vecchissimi chiodi che si vedono sulla grande placca centrale.
Qui qualche foto di quando andato l'ultima volta
http://www.rogernet.it/mountains/foto/miramare/
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Re: divieti
Andrea capisco.andreaparodi wrote:Non sono pratico di forum per cui mi capita di scrivere le risposte prima di leggere gli ultimi aggiornamenti... Riguardo ai divieti, dopo Rocca da Ciappa sono andato a parlare a lungo con il funzionrio del parco che si occupa delle riserve integrali. Mi ha detto che al momento su Querzola, Tuschetti e Turchina non ci sono problemi (anche se sono comprese nella ZPS come gran parte delle rocce del Beigua). Tanto è vero che il suddetto funzionario, guarda il destino, appassionato oltre che di volatili anche di arrampicata e alpinismo, è venuto con me a ripetere la via dei Geki al Camulà e poi è andato con un amico a farsi la Miramare all Turchina, che avevamo da poco spittato. Io gli mando sempre relazione delle novità, ma a dire il vero sono parecchi mesi che non si fa più sentire... che lo abbiano trasferito? Comunque parlerò ancora col Parco (anche perché vorrei fare una nuova edizione della guida escursionistica), e per quanto riguarda la via degli Atzechi, giuro che mai la attrezzerò e disgaggerò: più dei divieti secondo me può la chiodatura quasi inesistente e la roccia che, in qualche tratto, si presenta davvero friabile... Poi se ci vanno uno o due matti a ripeterla una tantum non credo che daranno molto fastidio ai rapaci (che per altro non ho mai incontrato).
Ci sarebbe da aprire un forum sulla differenza tra aprire una via e attrezzarla, sull'impatto dell'arrampcata sportiva e su quello dell'alpinismo. Se dovessi vietare (che non mi piace, ma se dovessi proprio farlo) vieterei su certe pareti di lasciare chiodi, segnavia e tantomeno spit: la zona è delicata dal punto di vista faunistico e floristico? bene! ci puoi andare, ma non devi spostare nulla e muoverti in punta di piedi per non lasciare tracce. Io credo che se Miramare non l'avessi chiodata l'avrebbero ripetuta i soliti due o tre alpinisti curiosi (tra cui il mio amico Fulvio Scotto che quando ci è andato si era portato chodi, nut e friend e poi ha trovato gli spit...) e poi basta. Ma è un posto tanto bello, che mi dispiaceva lasciarlo solo per gli intimi...
A me il discorso della normativa è nuovo e io l'ho riferito solo per tenersi informati; ovvero siccome non sappiamo bene cosa succederà (e ti vorrei dire che se fosse per il "funzionario" che peraltro sappiamo benissimo chi è) certe cose sarebbero chiare ed ovvie.
Certo che se le normative sull'arrampicata nelle ZPS le scrive qualcuno che io pavento (dirigente in regione Liguria e non arrampica affatto!) i problemi potrebbero essere notevoli. Te lo pensi Sciarborasca o Scaggiun da Lellua vietate?
Invece rispetto all'avifauna e alla via "alpinistica" o spittata non vi è alcuna differenza, poichè se li vi è nidificazione e se si disturba la covata, ahia e poco importa che sia una via a chiodo o a spit se li ci si va una volta all'anno o trenta.
Il danno è fatto passando.
Poi che si possa prima o poi iniziare uno studio etologico sul rapporto tra nidificazione e pareti "arrampicabili" o arrampicate è un altro discorso.
Comunque il mio in estrema sintesi non è una voglia di divieti, ma di attenzione, non fosse solo per evitare che chiodi una via e poi te la chiudono, sai il magone?
Altro che Rocca da Ciappa
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Penso che sulla Cresta delle Segage chioderò le fessure della Tuschetti (per agevolare il bel concatenamento con Punta Querzola e Rocca Turchina) e poi più nulla. Quindi non è un gran lavoro e comunque nidi lì non ne ho mai visto (Vabbe' che sono orbo...). Poi sono vie storiche, documentate nella mitica guida di Euro Montagna. Comunque Miramare ha già avuto le sue belle ripetizioni e quindi nessun magone, anche se zelanti dirigenti ornitofili decidessero di chiudere tutto. Ci dedicheremo al Monte Rama... o chiuderanno anche lì alla faccia dei trapassati Goretti e Zunino? Per amore, solo per amore, l'inverno scorso, io e il mio amico Giorgio abbiamo trascorso un giorno intero dall'alba al tramonto a ripulire con seghetto e forbicioni la classicissima via Zunino normale e a risegnalarla con le, ormai consuete, frecce bianche (come avevamo fatto l'anno prima sulla via Fly). Altri amici che avevo sollecitato a partecipare, il giorno dei lavori sono stati colti da improvvisi malori o impegni inderogabili... Tutti si lamentavano che nella parte alta la via si perdeva: ora è di nuovo ben segnalata e sono stato contento di aver trovato i ringraziamenti di una solitaria alpinista femmina nel quaderno di vetta del Monte Rama.
andreaparodi
Ottimo lavoro grazie Andreaandreaparodi wrote:Penso che sulla Cresta delle Segage chioderò le fessure della Tuschetti (per agevolare il bel concatenamento con Punta Querzola e Rocca Turchina) e poi più nulla. Quindi non è un gran lavoro e comunque nidi lì non ne ho mai visto (Vabbe' che sono orbo...). Poi sono vie storiche, documentate nella mitica guida di Euro Montagna. Comunque Miramare ha già avuto le sue belle ripetizioni e quindi nessun magone, anche se zelanti dirigenti ornitofili decidessero di chiudere tutto. Ci dedicheremo al Monte Rama... o chiuderanno anche lì alla faccia dei trapassati Goretti e Zunino? Per amore, solo per amore, l'inverno scorso, io e il mio amico Giorgio abbiamo trascorso un giorno intero dall'alba al tramonto a ripulire con seghetto e forbicioni la classicissima via Zunino normale e a risegnalarla con le, ormai consuete, frecce bianche (come avevamo fatto l'anno prima sulla via Fly). Altri amici che avevo sollecitato a partecipare, il giorno dei lavori sono stati colti da improvvisi malori o impegni inderogabili... Tutti si lamentavano che nella parte alta la via si perdeva: ora è di nuovo ben segnalata e sono stato contento di aver trovato i ringraziamenti di una solitaria alpinista femmina nel quaderno di vetta del Monte Rama.
Andrea, per una persona che ti ringrazia ce ne sono mille che silenziosamente apprezzano il tuo lavoro, questo te lo dico in generale e per esperienza. Sapessi quanti alpinisti entusiasti ho incontrato su vie come la via dell'acqua o la via del vecchio...andreaparodi wrote:ora è di nuovo ben segnalata e sono stato contento di aver trovato i ringraziamenti di una solitaria alpinista femmina nel quaderno di vetta del Monte Rama.
Ce ne fossero di gente come te, come il Conte, come Erne, come il Bigo, che fanno quello che fanno.... è grazie a gente così se ogni domenica ci possiamo andare a divertire, ogni volta in un posto diverso!
Sicuramente a mettere a posto una via storica come la Zunino hai fatto una cosa che farà contente tante persone, e sono sicuro che il primo ad essere contento sarà Lorenzo Zunino!
Riguardo ai divieti non ne so molto e forse si va anche un po' fuori dal tema principale del post, quello che posso dire è che mi auguro che se mai dovranno mettere dei divieti sarà per la presenza di rapaci in loco e non per motivi "politici" o altro... da parte mia, se sapessi che su quelle pareti nidificano i rapaci, sarei il primo ad andare ad aiutare a porre i cartelli di divieto alla base delle vie. Meritano sicuramente più rispetto le poiane e gli animali in genere che molti frequentatori della montagna!
sono d'accordo al 100%Roger wrote:Andrea, per una persona che ti ringrazia ce ne sono mille che silenziosamente apprezzano il tuo lavoro, questo te lo dico in generale e per esperienza. Sapessi quanti alpinisti entusiasti ho incontrato su vie come la via dell'acqua o la via del vecchio...
Ce ne fossero di gente come te, come il Conte, come Erne, come il Bigo, che fanno quello che fanno.... è grazie a gente così se ogni domenica ci possiamo andare a divertire, ogni volta in un posto diverso!
Sicuramente a mettere a posto una via storica come la Zunino hai fatto una cosa che farà contente tante persone, e sono sicuro che il primo ad essere contento sarà Lorenzo Zunino!
Le persone che silenziosamente apprezzano sono moltissime, io compreso
Infine aggiungo che anche il forum può essere un punto di incontro per trovare persone disponibili a dar una mano
che bello che bello anche io oggi ho salito la Via dei Diedri (che come mi ha spiegato alec e come anche Roger ha detto poco sopra, è stata rinominata il Ritorno dei Matti dopo la chiodatura).
Quando, più di un anno fa, avevo letto la relazione sul libro di Parodi mi era venuta tanta voglia di salirci, per raggiungere quelle piccole cime, poi quando lo scorso inverno ho visto da Sciarborasca la parete della Rocca Turchina con la neve... mi ha folgorato! Peccato che probabilmente la foto che avevo scattato è andata persa...
Oggi c'era parecchio vento, infatti la salita alle Segage è stata allietata da quella bell'aria fresca... e nei diedri le mani (più che altro all'inizio) rimanevano intorpidite... a metà maggio... e pensare che con alec mi lamentavo che non mi ha portato in inverno, perchè adesso avevo paura dei.. viperi! Per fortuna non ne abbiamo incontrato nemmeno uno! Farla in inverno? Sarei congelata!!!
Molto molto molto bella la via, mi ha dato soddisfazione soprattutto perchè per una volta non ho dovuto urlare "tira" "issa" "recuperaaa"
Poi dalla Querzola abbiamo raggiunto le punte Tuschetti, Cinè, Rocca Turchina e siamo tornati alla macchina per il sentiero stella bianca. Gran bella giornata
Pensate che due ragazzi sono arrivati dalla Val d'Ossola per farsi la via (che si sono mangiati) e domani andranno sul Gozzini, ero stupita che fossero venuti fin qui, ma come dargli torto, da loro il tempo era brutto e così...
Se passano di qui, un saluto!
Quando, più di un anno fa, avevo letto la relazione sul libro di Parodi mi era venuta tanta voglia di salirci, per raggiungere quelle piccole cime, poi quando lo scorso inverno ho visto da Sciarborasca la parete della Rocca Turchina con la neve... mi ha folgorato! Peccato che probabilmente la foto che avevo scattato è andata persa...
Oggi c'era parecchio vento, infatti la salita alle Segage è stata allietata da quella bell'aria fresca... e nei diedri le mani (più che altro all'inizio) rimanevano intorpidite... a metà maggio... e pensare che con alec mi lamentavo che non mi ha portato in inverno, perchè adesso avevo paura dei.. viperi! Per fortuna non ne abbiamo incontrato nemmeno uno! Farla in inverno? Sarei congelata!!!
Molto molto molto bella la via, mi ha dato soddisfazione soprattutto perchè per una volta non ho dovuto urlare "tira" "issa" "recuperaaa"
Poi dalla Querzola abbiamo raggiunto le punte Tuschetti, Cinè, Rocca Turchina e siamo tornati alla macchina per il sentiero stella bianca. Gran bella giornata
Pensate che due ragazzi sono arrivati dalla Val d'Ossola per farsi la via (che si sono mangiati) e domani andranno sul Gozzini, ero stupita che fossero venuti fin qui, ma come dargli torto, da loro il tempo era brutto e così...
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solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
scinty wrote: che bello che bello anche io oggi ho salito la Via dei Diedri (che come mi ha spiegato alec e come anche Roger ha detto poco sopra, è stata rinominata il Ritorno dei Matti dopo la chiodatura).
scinty wrote: Molto molto molto bella la via, mi ha dato soddisfazione soprattutto perchè per una volta non ho dovuto urlare "tira" "issa" "recuperaaa"
Poi dalla Querzola abbiamo raggiunto le punte Tuschetti, Cinè, Rocca Turchina e siamo tornati alla macchina per il sentiero stella bianca. Gran bella giornata
scusa se mi intrometto
vorrei sottolineare che questo itinerario è ALPINISTICO, da NON sottovalutare, specialmente per la qualità della roccia NON monolitica ...
quindi anche se di modesta difficoltà è da affrontare da chi ha una buona esperienza, non vorrei che questo fatto si perda nelle pagine vecchie dell'argomento
Ciao Walter, non credevo di lasciar intendere questo, o di sminuire la via, anzi! Alec mi ha detto che era impegnativa (almeno per i nostri livelli) e mi ha lasciato soddisfatta come l'ho affrontata!Walter1 wrote:scusa se mi intrometto
vorrei sottolineare che questo itinerario è ALPINISTICO, da NON sottovalutare, specialmente per la qualità della roccia NON monolitica ...
quindi anche se di modesta difficoltà è da affrontare da chi ha una buona esperienza, non vorrei che questo fatto si perda nelle pagine vecchie dell'argomento
Alec di esperienza ne ha, per di più l'aveva già fatta. Io ero solo la seconda per tutta la via, inoltre chiunque passi a leggere queste pagine non credo che possa fraintendere la difficoltà dell'itinerario, no?
Last edited by scinty on Sat May 16, 2009 20:26, edited 1 time in total.
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Un grosso brava alla scinty che oggi è andata benissimo ed ha arrampicato molto molto bene
La roccia la definirei buona....c'è qualche blocco instabile ma non molti
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Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
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Eeeh roccia buona è altra cosa, non si tratta di blocchi instabili ma di tratti con appigli infami.....se la martelassi te ne accorgeresti....Walter1 wrote:allora abbiamo un concetto moooolto diverso di "roccia buona"alec wrote:La roccia la definirei buona....c'è qualche blocco instabile ma non molti
cmq brava , la via è bella
Però gran bella via
Li c'è sempre vento e freddo
Complimenti a ScintY perchè ci son tratti non proprio banali tipo l'uscita per la fessura alla sommità (del IV+ che insomma....)
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Grazie Conte, anche il primo tiro non scherza!
Sulla relazione c'è scritto di controllare le belle lame (belle per me che cerco i maniglioni) alle quali ti appigli, cosa che diligentemente ho fatto per tutta la via.
Anche io l'ho trovata buona la roccia, forse in confronto a certe salite che alec mi fa fare
Comunque davvero mi è piaciuta molto, forse proprio perchè per qualche motivo mi ha attirato dall'inizio... comunque io non aspiro a diventare un'alpinista, cerco solo di divertirmi nelle sporadiche uscite di questo tipo che faccio con alec
Sulla relazione c'è scritto di controllare le belle lame (belle per me che cerco i maniglioni) alle quali ti appigli, cosa che diligentemente ho fatto per tutta la via.
Anche io l'ho trovata buona la roccia, forse in confronto a certe salite che alec mi fa fare
Comunque davvero mi è piaciuta molto, forse proprio perchè per qualche motivo mi ha attirato dall'inizio... comunque io non aspiro a diventare un'alpinista, cerco solo di divertirmi nelle sporadiche uscite di questo tipo che faccio con alec
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Brava Scinty e bravo Alecscinty wrote: che bello che bello anche io oggi ho salito la Via dei Diedri (che come mi ha spiegato alec e come anche Roger ha detto poco sopra, è stata rinominata il Ritorno dei Matti dopo la chiodatura).
Quando abbiamo ripetuto e richiodato quella via (orami sono passati 14 anni) pensa che era abbandonata da oltre 40 anni! Non c'era praticamente più nulla. Il motivo è proprio che gli "anziani" del cai pensavano che la roccia fosse pericolosa e ci sconsigliavano di andare, probabilmente anche per via dell'incidente allo stesso Querzola.
Siamo alle solite... in effetti la roccia non è certo quella di Finale però non è neanche da buttare... pensa che quando ho risalito per la prima volta il secondo diedro sono riuscito persino ad usare un friend nella fessura che penso avrai notato. Insomma in montagna ho visto rocce peggiori su vie ben più quotate. Ovviamente va vista con l'ottica da montagna... un po' come le vie del reopasso...
un salutone a entrambi
Questa è veramente incrediiiiibbbile! =)) =))scinty wrote: Pensate che due ragazzi sono arrivati dalla Val d'Ossola per farsi la via (che si sono mangiati) e domani andranno sul Gozzini, ero stupita che fossero venuti fin qui, ma come dargli torto, da loro il tempo era brutto e così...
Se passano di qui, un saluto!
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Un po di tutto... anche della salita intesa come mie capacità... ma io son sempre pessimistascinty wrote:Preoccupato di cosa?Pazzaura wrote:Bravi!!!
Mi fa piacerissimo leggere ste cose... dato che io e Bade avremmo in programma da tempo di andarci a breve, ed ero un po preoccupato
Delle vipere? Delle zecche? Occhio!
Comunque, faremo sapere
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
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No no non intendevo quello! ci mancherebbe...
Tu hai già fatto belle salite con Alec, e poi con lui sei tranquilla, è un altro discorso. Noi andremmo un po per uno da primi ecc ecc.... quindi mi da più "pensieri" capito? Però leggendo il vostro racconto l'ho sentita più alla portata... tutto qui.
Tu hai già fatto belle salite con Alec, e poi con lui sei tranquilla, è un altro discorso. Noi andremmo un po per uno da primi ecc ecc.... quindi mi da più "pensieri" capito? Però leggendo il vostro racconto l'ho sentita più alla portata... tutto qui.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Tranquillo che ho chiodato io...Pazzaura wrote:No no non intendevo quello! ci mancherebbe...
Tu hai già fatto belle salite con Alec, e poi con lui sei tranquilla, è un altro discorso. Noi andremmo un po per uno da primi ecc ecc.... quindi mi da più "pensieri" capito? Però leggendo il vostro racconto l'ho sentita più alla portata... tutto qui.
vedrai che sui pezzi più impegnativi troverete un chiodo dietro l'altro... è una via che per quanto "alpinistica" è comunque ben protetta... credo che alec e scinty potranno confermarlo fatemi sapere quando andate
confermo che la chiodatura è più che sufficiente...un salutone anche a te RogerRoger wrote:Tranquillo che ho chiodato io...Pazzaura wrote:No no non intendevo quello! ci mancherebbe...
Tu hai già fatto belle salite con Alec, e poi con lui sei tranquilla, è un altro discorso. Noi andremmo un po per uno da primi ecc ecc.... quindi mi da più "pensieri" capito? Però leggendo il vostro racconto l'ho sentita più alla portata... tutto qui.
vedrai che sui pezzi più impegnativi troverete un chiodo dietro l'altro... è una via che per quanto "alpinistica" è comunque ben protetta... credo che alec e scinty potranno confermarlo fatemi sapere quando andate
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Brava Scinty! Sono mesi che ci voglio andare ma non ho mai trovato il tempo causa studi, ti invidio!
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
Per una volta che posso essere invidiata...Sub-Comandante wrote:Brava Scinty! Sono mesi che ci voglio andare ma non ho mai trovato il tempo causa studi, ti invidio!
A me, finchè Ale mi porta, mi va bene così. Non oso e non pretendo di più.
Se dovessi tornarci (non credo che accadrà ma non si sa mai) forse i passaggi di III mi sentirei di farli da prima.
Però son sempre lì tra "provare una soddisfazione in più" e "ma chi me lo fa fare"... e poi dovrei imparare le manovre corrette, cosa più imporante!
Appena ci andrai credo che non resterai deluso!
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Grazie , peccato non avere foto interessanti da mettere, solo una del primo diedro fatta ai ragazzi che salivano prima di noi. E una al secondo diedro.. ma non sono niente di che... poi panorami ma quella zona è già fotografatissima quindi non mi sembra il caso di ripetere...
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Spero di far cosa gradita.... sfogliando in archivio ho trovato le foto della prima ripetizione che abbiamo fatto nell'inverno 95/96 (dopo chiodatura/disgaggiatura) quando la via era ancora praticamente sconosciuta.scinty wrote:peccato non avere foto interessanti da mettere,
L'unica traccia era sulla guida "palestre di arrampicamento genovesi", una guida credo degli anni '60 ormai introvabile già all'epoca.
Inoltre considerate che allora, internet e telefonini non erano ancora diffusi quindi non era molto facile divulgare la cosa... e in fondo neanche pensavamo di farlo dal momento che tutti ci avevano detto che solo dei matti potevano andare a "ravanare" su quella via..... e così inizialmente "il ritorno dei matti" era solo una via per pochi intimi anche se a noi sembrava che non avesse nulla da invidiare ad alcune vie della Baiarda.
Appena internet cominciò a diffondersi scrissi la prima relazione sul mio sito http://www.rogernet.it/mountains/AppenninoQuerzola.html poi altri siti l'hanno ripresa e qualche anno dopo mi contattò Andrea Parodi per pubblicarla prima sulla rivista della montagna e poi su un suo libro.
Scusate se mi sono dilungato... ecco le foto:
Mia moglie con una certa emozione attacca l'ultimo tiro...
sulla fessura finale
ultimi movimenti sulla fessura/diedro
veduta della vetta dalla base della parete della Tuschetti (anche li avevamo chiodato qualcosa...)
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Mi fa piacere che apprezziate la vecchia "Via dei Diedri": a me è sempre piaciuta ma fino a qualche anno fa mi prendevano per matto...
A furia di ripetizioni la roccia si è ripulita dagli appigli più instabili, ma è vero come dice Pikkone, che comunque è fratturata fino nell'anima e bisogna sempre stare attenti.
Se ci tornate, guardate sul prato alla base del primo diedro: c'è un masso lì per terra che una volta era uno strapiombetto tre metri più in alto... In una ripetizione di pochi anni fa, mi era sembrato che lo strapiombetto si muovesse un po': allora ho preso il martello e, infilandone la punta nella fessura sopra lo strapiombo, è bastata una lieve pressione per far cadere tutto il blocco... Poi ho spostato il primo chiodo più a destra e infatti ora non si attacca più sul fondo del diedro ma sulla faccia destra ben gradinata.
Anche per piantare il chiodo che ora è all'ultima sosta, prima della fessura finale, ho fatto prima vari tentativi in fessure che si aprivano come fossero libri... Comunque la via è bella, in ambiente di montagna e prepara già alle scalate in Marittime dove la roccia, come qui nel Beigua non è sempre monolitica.
Se riuscirò a trovare il tempo, nel prossimo autunno, vedrò di chiodare almeno due delle fessure della Tuschetti, per concatenarle con la Via dei Diedri e poi magari proseguire sulla Miramare: ché tutto insieme è proprio un bel giro!
A furia di ripetizioni la roccia si è ripulita dagli appigli più instabili, ma è vero come dice Pikkone, che comunque è fratturata fino nell'anima e bisogna sempre stare attenti.
Se ci tornate, guardate sul prato alla base del primo diedro: c'è un masso lì per terra che una volta era uno strapiombetto tre metri più in alto... In una ripetizione di pochi anni fa, mi era sembrato che lo strapiombetto si muovesse un po': allora ho preso il martello e, infilandone la punta nella fessura sopra lo strapiombo, è bastata una lieve pressione per far cadere tutto il blocco... Poi ho spostato il primo chiodo più a destra e infatti ora non si attacca più sul fondo del diedro ma sulla faccia destra ben gradinata.
Anche per piantare il chiodo che ora è all'ultima sosta, prima della fessura finale, ho fatto prima vari tentativi in fessure che si aprivano come fossero libri... Comunque la via è bella, in ambiente di montagna e prepara già alle scalate in Marittime dove la roccia, come qui nel Beigua non è sempre monolitica.
Se riuscirò a trovare il tempo, nel prossimo autunno, vedrò di chiodare almeno due delle fessure della Tuschetti, per concatenarle con la Via dei Diedri e poi magari proseguire sulla Miramare: ché tutto insieme è proprio un bel giro!
vabbè , visto che i "matti" abbondano .....
ecco una sequenza di foto quasi "d'epoca"
(notare le scarpette del nostro Conte )
-> Punta Querzola
x Andrea:
il primo chiodo, nella foto 4 quella del Conte, adesso dovè ?
e rispetto a questa relazione
http://www.arrampicate.it/itinerario.ph ... inerario=8
che variazioni ci sono ?
ecco una sequenza di foto quasi "d'epoca"
(notare le scarpette del nostro Conte )
-> Punta Querzola
x Andrea:
il primo chiodo, nella foto 4 quella del Conte, adesso dovè ?
e rispetto a questa relazione
http://www.arrampicate.it/itinerario.ph ... inerario=8
che variazioni ci sono ?
si trova sulla placca di destra, direi un po' più in basso del conte.Walter1 wrote:vabbè , visto che i "matti" abbondano .....
ecco una sequenza di foto quasi "d'epoca"
(notare le scarpette del nostro Conte )
-> Punta Querzola
x Andrea:
il primo chiodo, nella foto 4 quella del Conte, adesso dovè ?
e rispetto a questa relazione
http://www.arrampicate.it/itinerario.ph ... inerario=8
che variazioni ci sono ?
sia noi che gli ossolani siamo comunque saliti direttamente nel diedro, non sulla placca, in questo modo però il primo chiodo utile è decisamente alto.
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
BELIN CHE MITI!!!Walter1 wrote:vabbè , visto che i "matti" abbondano .....
ecco una sequenza di foto quasi "d'epoca"
(notare le scarpette del nostro Conte )
-> Punta Querzola
La foto del conte con quelle scarpette e quei friend la puoi spacciare per un californiano che sta aprendo una via su el capitan! =)) =))
Scherzi a parte per fare una riflessione su quanto detto da Andrea, dobbiamo certamente partire dal presupposto che arrampicare è pericoloso (su questo non ci piove, lo è anche guidare in autostrada), però se vogliamo affrontare il discorso sicurezza allora non dobbiamo solo considerare la qualità della roccia ma anche la possibilità di farsi male in caso di caduta accidentale. Bene, su questo, per la mia modesta esperienza posso dire che è sicuramente più pericoloso cadere sulla classica della Baiarda o su alcune vie di Finale che non sull'ultimo tiro (che poi è il tiro chiave) del "ritorno dei matti"... su questo sarei pronto a scommettere.
Persino la biurca, con la chiodatura del '99 è stata resa RELATIVAMENTE sicura in questo senso.
Consideriamo che, in caso di caduta, il fattore di rischio è determinato non tanto dalla lunghezza della caduta ma dalla possibilità di incocciare con le asperità della roccia (cenge, spuntoni ecc.) e in questo senso ci sono vie in giro (di falesia) dove se si cade è praticamente impossibile non incocciare su una cengia o su altre asperità.
Altra riflessione sulla qualità della roccia: quando andiamo in Biurca (per es.) siamo sempre attrezzati con il casco (giusto perchè non si può mettere lo scafandro da palombaro), invece quando andiamo in falesia difficilmente mettiamo il casco (ad es. domenica ho visto solo il matto Walter che lo aveva... ).
Un paio di settimane fa mi è stato raccontato che sul solido calcare di Albenga un arrampicatore è caduto (per fortuna era già in alto) e nella caduta si è staccato il fittone sottostante con tutto il blocco di roccia attaccato che poi gli è arrivato addosso. Non so niente di più ma mi hanno detto che alla base della via c'era parecchio sangue.
Tutto questo per dire che non sempre è la qualità non eccellente della roccia a rendere le vie poco sicure, anzi, per assurdo queste vie si affrontano con quella sana apprensione che generalmente rende tutto più sicuro