Alpinismo invernale sul Monte Penna
Moderator: Moderatori
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
ok, continuiamo da questa parte, però nn c'è nessuno che sa dirmi le condizioni???
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
- Posts: 15183
- Joined: Fri Feb 09, 2007 9:23
- Location: Genova Sestri
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Evidentemente nessuno c'è ancora andato. Ed è capibile, viste le forti nevicate in Aveto, il Penna sarà carico e la neve non trasformata.
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
ci sono andato Domenica scorsa (10/01/10) : tanta neve!Dieg85 wrote:ok, continuiamo da questa parte, però nn c'è nessuno che sa dirmi le condizioni???
senza sci/ciaspole si affondava in alcuni punti fino a 80 cm
- luigi.marchese
- Quotazerino
- Posts: 670
- Joined: Sun Oct 22, 2006 21:54
- Location: San Michele (AL)
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Oggi spedizione al Penna ! eravamo in 8 suddivisi in 4 cordate. La neve nei canali non è trasformata, le picche non tengono. Dopo aver tentato il Roberto, Egisto ed io siamo saliti dal canale nord dove non è stato necessario legarci perchè chi è salito prima di noi ha fatto una bella traccia e si sprofondava il "giusto". Le altre cordate sono salite "a vista" senza seguire i canali famosi facendo una bella fatica.
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Ieri mattina ,telefonando al rifugio Penna per una eventuale escursione che oggi purtroppo è sfumata(non per colpa mia) ,mi hanno aggiornato dicendomi che in zona si arriva fino al metro di neve.
Ti risulta Luigi? Grazie.
Ti risulta Luigi? Grazie.
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Una volta giunti al colletto tra Penna e Pennino l'innevamento come cambiava? Vi siete buttati a destra sulla parete oppure siete risaliti a sinistra? Chiedo giusto per sapere le condizioni generali della montagna!luigi.marchese wrote:Oggi spedizione al Penna ! eravamo in 8 suddivisi in 4 cordate. La neve nei canali non è trasformata, le picche non tengono. Dopo aver tentato il Roberto, Egisto ed io siamo saliti dal canale nord dove non è stato necessario legarci perchè chi è salito prima di noi ha fatto una bella traccia e si sprofondava il "giusto". Le altre cordate sono salite "a vista" senza seguire i canali famosi facendo una bella fatica.
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- luigi.marchese
- Quotazerino
- Posts: 670
- Joined: Sun Oct 22, 2006 21:54
- Location: San Michele (AL)
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
In effetti di neve c'è ne tanta, non certo come l'anno scorso ! ...se non un metro, 80 cm. ci sono tutti.winni wrote:Ieri mattina ,telefonando al rifugio Penna per una eventuale escursione che oggi purtroppo è sfumata(non per colpa mia) ,mi hanno aggiornato dicendomi che in zona si arriva fino al metro di neve.
Ti risulta Luigi? Grazie.
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
aspettiamo ancora .. allora
se neve ce n'è ci sarà tempo di fruttarla
se neve ce n'è ci sarà tempo di fruttarla
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Anch'io al Penna, ma ieri.
Tanta neve sulla parete nord, ma via abbastanza "transitabile".
Vista la traccia del canalino, fatta probabilmente da Luigi e co.
Volevamo andare a vedere per Maràn Pulenta, ma la nebbia ci ha fatto desistere.
Incontro d'eccezione lungo la salita, in vetta ed al bar con Stefano Righetti, ottimo come alpinista e come uomo. Una persona veramente notevole.
Tanta neve sulla parete nord, ma via abbastanza "transitabile".
Vista la traccia del canalino, fatta probabilmente da Luigi e co.
Volevamo andare a vedere per Maràn Pulenta, ma la nebbia ci ha fatto desistere.
Incontro d'eccezione lungo la salita, in vetta ed al bar con Stefano Righetti, ottimo come alpinista e come uomo. Una persona veramente notevole.
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Come già detto dal Luigi sabato spedizione di "piemonteis" in quel del Penna.
Il promotore è Valerio del CAI di Novi. Loro sono in 4. C'è il Leprone e due ragazzi che hanno fatto il corso con Valerio.
Col sottoscritto invece oltre all'immancabile Luigi ci sono Paolo e Egisto.
Sosta a Rezzoaglio al bar degli Amici.
Arriviamo al parcheggio verso le 9.
Solo un'auto.
Neve parecchia e per nulla trasformata.
Che si fa? Andiamo tutti all'attacco del Gambalunga. Dopo aver battuto per bene la pista .. sorpresa .. roccia e niente ghiaccio.
Ok! Proviamo a vedere com'è il Roberto.
Salgono Lepre, Valerio, Luigi ed Egisto!
Io e Paolo dopo un po' ci stanchiamo ... "dai! Andiamo via ... attacchiamo un'altra via!"
Così si riparte. Ci portiamo all'attacco del canalino. Attacco la via "Canale del larice". Se seguo fino a quando questo non si unisce con la via "Nano Puttano".
Paolo sembra soddisfatto
La parte del Larice scivola via senza problemi, neve decente .. qualche passo di misto.
L'ambiente è veramente stupendo!
Il primo tiro sul Nano è un muro di roccia e d'erba. Salgo 30 mt .. cavolo avessi un wart-hogs!!! ... invece di lasciarli in auto
Ok! Poche balle, salgo! Raggiungo uno sperone di roccia .. fessure? Manco l'ombra! Ok! si va avanti!
Canalino poi muro bello dritto! Ecco Paolo sul muro:
raggiungo una ampia cengia dove riesco a mettere un chiodino "psicologico"
da li mi muovo verso dx ... verso il torrioncino e la forcella ... scelta sbagliata! Torno indietro!
Ora percorro la cengia verso sx. Ecco in alto la prob. uscita.
Camino con masso incastrato .. senza ghiaccio.
Faccio ancora qualche mero a sx e raggiungo un gruppo di piante.
Sosta.
Recupero Paolo.
A questo punto tento con un lungo traverso di evitare il passo che senza ghiaccio è non praticabile.
30-40 mt ... trovo un canalino che poi si stringe in camino obliquo. Anche qui niente ghiaccio, solo farina.
Ok! Torno indietro.
Sono le 14. L'unica cosa da fare è scendere ed evitare il passo ... per questa volta ovviamente
Doppietta di 50 mt ed eccoci sulla nord.
Traverso lunghetto ... due tiri .. poi due tiri su bel canale ed eccomi sotto il muro d'erba e di roccia del Roberto.
Ultimi tre tiri e siamo in vetta.
Il promotore è Valerio del CAI di Novi. Loro sono in 4. C'è il Leprone e due ragazzi che hanno fatto il corso con Valerio.
Col sottoscritto invece oltre all'immancabile Luigi ci sono Paolo e Egisto.
Sosta a Rezzoaglio al bar degli Amici.
Arriviamo al parcheggio verso le 9.
Solo un'auto.
Neve parecchia e per nulla trasformata.
Che si fa? Andiamo tutti all'attacco del Gambalunga. Dopo aver battuto per bene la pista .. sorpresa .. roccia e niente ghiaccio.
Ok! Proviamo a vedere com'è il Roberto.
Salgono Lepre, Valerio, Luigi ed Egisto!
Io e Paolo dopo un po' ci stanchiamo ... "dai! Andiamo via ... attacchiamo un'altra via!"
Così si riparte. Ci portiamo all'attacco del canalino. Attacco la via "Canale del larice". Se seguo fino a quando questo non si unisce con la via "Nano Puttano".
Paolo sembra soddisfatto
La parte del Larice scivola via senza problemi, neve decente .. qualche passo di misto.
L'ambiente è veramente stupendo!
Il primo tiro sul Nano è un muro di roccia e d'erba. Salgo 30 mt .. cavolo avessi un wart-hogs!!! ... invece di lasciarli in auto
Ok! Poche balle, salgo! Raggiungo uno sperone di roccia .. fessure? Manco l'ombra! Ok! si va avanti!
Canalino poi muro bello dritto! Ecco Paolo sul muro:
raggiungo una ampia cengia dove riesco a mettere un chiodino "psicologico"
da li mi muovo verso dx ... verso il torrioncino e la forcella ... scelta sbagliata! Torno indietro!
Ora percorro la cengia verso sx. Ecco in alto la prob. uscita.
Camino con masso incastrato .. senza ghiaccio.
Faccio ancora qualche mero a sx e raggiungo un gruppo di piante.
Sosta.
Recupero Paolo.
A questo punto tento con un lungo traverso di evitare il passo che senza ghiaccio è non praticabile.
30-40 mt ... trovo un canalino che poi si stringe in camino obliquo. Anche qui niente ghiaccio, solo farina.
Ok! Torno indietro.
Sono le 14. L'unica cosa da fare è scendere ed evitare il passo ... per questa volta ovviamente
Doppietta di 50 mt ed eccoci sulla nord.
Traverso lunghetto ... due tiri .. poi due tiri su bel canale ed eccomi sotto il muro d'erba e di roccia del Roberto.
Ultimi tre tiri e siamo in vetta.
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
In effetti di neve c'è ne tanta, non certo come l'anno scorso ! ...se non un metro, 80 cm. ci sono tutti.[/quote]luigi.marchese wrote:
Ok luigi,grazie
- genovadiscus
- Utente di Quotazero
- Posts: 58
- Joined: Sun Nov 15, 2009 16:56
- Location: Genova
Sabato al Penna
Sabato scorso un super classico; il canale del Penna. Bellissima giornata, l'avvicinamento è stato molto faticoso per la moltissima neve fresca. Straordinari i colori del mattino nel bosco gelato e divertente salita.
- luigi.marchese
- Quotazerino
- Posts: 670
- Joined: Sun Oct 22, 2006 21:54
- Location: San Michele (AL)
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Allora le tracce (che ci hanno fatto molto comodo) erano le vostre !!!!! Grazie e a buon rendere
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
...sabato siamo andati al Penna, Ramingo ed io. Bella giornata. Non ci andavo veramente da anni con le picche in mano... direi almeno due. Purtroppo per svariate cose la giornata non è partita benissimo. Eravamo entrambi in botta... Rammi era stanco per le poche ore di sonno. Io pure... manco un minuto e non per scelta... (ma sta mattina mi sono rifatto!)
Arrivati al parcheggio ci siamo trovati due soprese... la bella era la presenza di cani nordici pronti per una gara con slitte... stupendi spiriti di madre gea. La brutta... un caldo torrido... Io speravo in una situazione simile di giorno ed in freddo la notte... così da avere neve trasformata e buone condizioni ad una settimana di distanza... invece... alle 7.45-8 era già caldissimo...
Siamo andati all'attacco facendo traccia diretta nel bosco con le racchette e ritrovando all'ultimo una pista battuta. Sia nella preparazione iniziale, sia in quella all'attacco ho pensato dai "diamoci una mossa", stile vecchio di quando venivo al Penna un po' più spesso...
... poi arrivato sotto la nord... vedendo le condizioni... ho cambiato regime... è iniziata l'uscita vacanza... e, manco a dirsi, la giornata invece di diventare pessima... ha acquistato tutti i caratteri di un'uscita iper positiva!!!
Eravamo partiti per ripetere la Gambalunga... viste le condizioni abbiamo dirottato per la nord... e sotto la parete... alla fine... ho deviato direttamente per il canalino... Tra l'altro scene tragicomiche da arrugginimento "senile"... Rammi che mi chiede come fare il bulino per corda a tracolla... non lo facevo da un pacco su un altro. ... Infatti lo faccio su di me ed in 2 secondi parte l'automatismo... Metto le mani su di lui... e l'automatismo... non scatta... ...corso di escursionismo base... bocciato!!! Fortunatamente dopo qualche tentativo rapido in successione... la mente s'è svegliata... pensa te... ruggine ruggine!!
Praticamente la salita è stata gruppo-vacanze dall'inizio alla fine. Solo al termine della salita mi sono spostato sul bordo della nord per saggiare se avevo fatto la scelta corretta... condizioni orrende... c'era la bella "Erba di cui Fidarsi" e sopra polvere senza consistenza... da togliere sino a raggiungere lo strato magico di fili congelati... Sopra il tratto in questione Ramingo è passato alla conduzione prendendo la cresta est.
E' andato con disinvoltura alle placchette finali... ed anche lì... verglass inesistente... allora dietro front, traverso su cengia ed attacco dell'ultima piccola porzione della nord su finta neve... ovviamente niente cornici, peccato ...e via in vetta.
Lì uno spettacolo!
Risate e fotografie... ed il gruppo-vacanze continua... abbiamo saltato Enzo (è la prima volta in vita mia che vado a "scalare", si fa per dire, al Penna senza andare da Enzo...) e poi alla Priosa. Non c'ero mai stato... fantastico posto! che gusto! meravigliosa accoglienza, piatti, servizio, atmosfera e tutto il resto!
In sostanza... giornata partita con possibili dubbi... e continuata nella maniera più rilassante possibile. Per una volta il clima escursionistico ha fatto parte di una salita "alpinistica". Magnifico! In discesa abbiamo anche incontrato Ruggeri degli Ubaldini.
(Alla sera, dopo altre vicissitudini siam tornati a casa con Pollon... e le dico... "prima di mangiare mi stendo 5 minuti che sto morendo di sonno"... si spetta... tubi congelati... dove? non si sa visto che sono vuoti... ed il tubo del bypass per riempire la vasca d'emergenza? congelato anche quello... il problema l'ho risolto il giorno dopo... i 5 minuti però li devo ancora godere ora... per 2 ore ci son stato dietro... (inutili), per venirne a capo solo sta mattina, ma anche nella serata la neve ed il gelo hanno conseguito ottimo clima e cibo... infatti ho acceso il camino e ce ne siamo andati a mangiare una pizza... e chissenefrega dell'acqua... per una volta... ).
Domani qualche foto...
Per Fed7 ...non manca qualche cosa nel topo della nord...
Arrivati al parcheggio ci siamo trovati due soprese... la bella era la presenza di cani nordici pronti per una gara con slitte... stupendi spiriti di madre gea. La brutta... un caldo torrido... Io speravo in una situazione simile di giorno ed in freddo la notte... così da avere neve trasformata e buone condizioni ad una settimana di distanza... invece... alle 7.45-8 era già caldissimo...
Siamo andati all'attacco facendo traccia diretta nel bosco con le racchette e ritrovando all'ultimo una pista battuta. Sia nella preparazione iniziale, sia in quella all'attacco ho pensato dai "diamoci una mossa", stile vecchio di quando venivo al Penna un po' più spesso...
... poi arrivato sotto la nord... vedendo le condizioni... ho cambiato regime... è iniziata l'uscita vacanza... e, manco a dirsi, la giornata invece di diventare pessima... ha acquistato tutti i caratteri di un'uscita iper positiva!!!
Eravamo partiti per ripetere la Gambalunga... viste le condizioni abbiamo dirottato per la nord... e sotto la parete... alla fine... ho deviato direttamente per il canalino... Tra l'altro scene tragicomiche da arrugginimento "senile"... Rammi che mi chiede come fare il bulino per corda a tracolla... non lo facevo da un pacco su un altro. ... Infatti lo faccio su di me ed in 2 secondi parte l'automatismo... Metto le mani su di lui... e l'automatismo... non scatta... ...corso di escursionismo base... bocciato!!! Fortunatamente dopo qualche tentativo rapido in successione... la mente s'è svegliata... pensa te... ruggine ruggine!!
Praticamente la salita è stata gruppo-vacanze dall'inizio alla fine. Solo al termine della salita mi sono spostato sul bordo della nord per saggiare se avevo fatto la scelta corretta... condizioni orrende... c'era la bella "Erba di cui Fidarsi" e sopra polvere senza consistenza... da togliere sino a raggiungere lo strato magico di fili congelati... Sopra il tratto in questione Ramingo è passato alla conduzione prendendo la cresta est.
E' andato con disinvoltura alle placchette finali... ed anche lì... verglass inesistente... allora dietro front, traverso su cengia ed attacco dell'ultima piccola porzione della nord su finta neve... ovviamente niente cornici, peccato ...e via in vetta.
Lì uno spettacolo!
Risate e fotografie... ed il gruppo-vacanze continua... abbiamo saltato Enzo (è la prima volta in vita mia che vado a "scalare", si fa per dire, al Penna senza andare da Enzo...) e poi alla Priosa. Non c'ero mai stato... fantastico posto! che gusto! meravigliosa accoglienza, piatti, servizio, atmosfera e tutto il resto!
In sostanza... giornata partita con possibili dubbi... e continuata nella maniera più rilassante possibile. Per una volta il clima escursionistico ha fatto parte di una salita "alpinistica". Magnifico! In discesa abbiamo anche incontrato Ruggeri degli Ubaldini.
(Alla sera, dopo altre vicissitudini siam tornati a casa con Pollon... e le dico... "prima di mangiare mi stendo 5 minuti che sto morendo di sonno"... si spetta... tubi congelati... dove? non si sa visto che sono vuoti... ed il tubo del bypass per riempire la vasca d'emergenza? congelato anche quello... il problema l'ho risolto il giorno dopo... i 5 minuti però li devo ancora godere ora... per 2 ore ci son stato dietro... (inutili), per venirne a capo solo sta mattina, ma anche nella serata la neve ed il gelo hanno conseguito ottimo clima e cibo... infatti ho acceso il camino e ce ne siamo andati a mangiare una pizza... e chissenefrega dell'acqua... per una volta... ).
Domani qualche foto...
Per Fed7 ...non manca qualche cosa nel topo della nord...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
- Pazzaura
- Titano di Quotazero
- Posts: 15183
- Joined: Fri Feb 09, 2007 9:23
- Location: Genova Sestri
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
E bravi! Quest'anno vogli tornarci al penna!
"Se non fosse unta, non fosse focaccia." Ignota
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Bravi ragazzi ... vi manca solo un po' di esperienza e di naso per capire le condizioni .. ma siete giovani e avete tempo
mi sono già espresso in merito ... tu saiAlexander wrote:......
Per Fed7 ...non manca qualche cosa nel topo della nord...
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Ok. Allora aspettiamo condizioni migliori per andare a testare il campo!
Priosa!!!!!!!!!!!!! Che gran bel posto
Priosa!!!!!!!!!!!!! Che gran bel posto
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
...sulle condizioni... ho avuto come te una sorpresa sulla Gambalunga... fortunatamente senza doverci arrivare sotto, ma immaginandolo a Genova est...Fed7 wrote:Bravi ragazzi ... vi manca solo un po' di esperienza e di naso per capire le condizioni .. ma siete giovani e avete tempo
mi sono già espresso in merito ... tu saiAlexander wrote:......
Per Fed7 ...non manca qualche cosa nel topo della nord...
Ciò che mi ha sorpreso effettivamente è la nord...
Non ho capito invece del ciò che manca? In che senso ti sei già espresso?
(Dico davvero non ho capito)...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Buonasera a tutti. Il buon Alexander ha già riassunto e descritto quella che è stata la nostra giornata di Sabato. Avevamo già fatto assieme, a parte diverse arrampicate in falesia, solamente un'uscita alpinistica al Reopasso e questa è stata la prima uscita invernale in montagna, l'esito parlerà da solo... sperando di non essere ripetitivo vi lascio una testimonianza di di questa salita, come di consueto in chiave romanzata. Felice se potrò condurvi attraverso le emozioni, dolente se potrò annoiarvi... ma sono fatto così!
Sabato 23 Gennaio, Foresta del Penna, 7:40 a.m.
Il silenzio muto della neve tutto tace.
Due ombre si muovono furtive tra i faggi e i fusti di conifere-latifoglie.
S’ode la neve crocchiare sotto l’incedere lento dei passi e tutt’attorno, a rompere l’incanto, un argentino tintinnio metallico…
La temperatura è sotto lo zero, ma in assenza di vento il corpo s’adatta all’ambiente ed anche lo spirito s’uniforma.
Il cielo rischiara e lentamente, oltre gli alberi, si profila il contorno della Nord del Penna.
La neve non è trasformata e le condizioni non sono ottimali per apprezzare la delicatezza dei passaggi tecnici sulle vie della parete Nord.
Due amici sostano all’ombra della montagna, gli occhi scrutano la roccia ed inseguono le vie che s’intrecciano verso la vetta.
E’ la prima invernale che fanno assieme, un’uscita in amicizia. Un breve consulto seguito da uno sguardo d’intesa e un sorriso e s’incamminano chiacchierando verso il "Canalino" rinserrato tra le rocce del Pennino e della parete nord.
Oggi è una bella giornata e si sceglie la calma e la distensione di una salita in quiete assoluta.
Si passa dalle ciastre ai ramponi e si inizia a salire, apre Alexander.
Le peste ghiacciate sono una scala verso la forcella, si sale comodamente.
Giunti presso la seconda strozzatura, più o meno all’altezza di alcune affioranti roccette (sulla parete rocciosa del Pennino si nota la presenza di un fix) ove il passo si presenta lievemente più misurato e la neve è molle, occorre una certa delicatezza nel far presa sul terreno erboso e ripido che emerge da sotto il soffice manto, ma il passaggio viene superato senza difficoltà, raggiungendo così la forcella. Da qui possiamo già beneficiare di una bella degustazione del panorama che ci attenderà sulla cima. Mentre ci attardiamo in chiacchiere ci raggiunge un’altra cordata che prosegue sulla via segnata. Come descritto da Alexander, subentro alla guida misurando il tentativo di raggiungere la vetta per la cresta ma la neve non tiene e non c’è un filo di verglas, pensiamo che non ne valga la pena e che sia meglio non pretendere troppo dal mio ginocchio. Scendo e proseguo placidamente seguendo la cengia sulle orme dei ragazzi che sono appena passati e tirando sull’irto pendio sommitale raggiungo la cima del Penna. Entrambi, non tratteniamo l’emozione nell’osservare quello che si delinea ai nostri occhi. Sotto un sole mite il panorama si estende a perdita d’occhio, sull’arco alpino dalle marittime al gruppo del Rosa.
Le nuvole ricoprono le valli e l’intera pianura. E’una vera poesia!
Guardo le catene montuose, alcune svettano come isole nel mare di nubi.
Ci godiamo la vetta chiacchierando con i due ragazzi, anche loro saliti da Zena e scopro con sorpresa di conoscere uno di loro.. o meglio è Sergio che riconosce me. Scattiamo due foto, beviamo qualcosa e poi ci incamminiamo sulla via del ritorno, ci aspetta un buon pranzo nella modesta ma prelibata e sapiente cucina della Priosa.
Ringrazio Alexander per avermi ceduto i bastoncini durante la discesa (mi sentivo un vecchietto) e per la giornata davvero piacevole sotto ogni aspetto.
Le foto:
Il richiamo della foresta...
Un profilo familiare...
eccola nella sua bellezza...
Il canalino (la via di salita)
a Nord il cielo si tinge di rosa...
Tra le nebbie, boschi e foreste a perdita d'occhio, un panorama rispettabile, degno dei paesi nordici...
e la bella parete del Pennino si gode i primi tiepidi raggi...
Alexander alla Forcella
un mare di nuvole alle nostre spalle... ed in mezzo l'isola
l'occhio va oltre e si spinge sino all'orizzonte... verso creste lontane ove silenziosamente, il placido moto delle nuvole
oltrepassa i valichi dell'Appennino
Un pittoresco Alexander. In vetta si respira un'aria meravigliosa...
e la vista, non fosse per la quota, nulla invidia a quella d'un quattromila...
ed eccomi all'arrivo
Sabato 23 Gennaio, Foresta del Penna, 7:40 a.m.
Il silenzio muto della neve tutto tace.
Due ombre si muovono furtive tra i faggi e i fusti di conifere-latifoglie.
S’ode la neve crocchiare sotto l’incedere lento dei passi e tutt’attorno, a rompere l’incanto, un argentino tintinnio metallico…
La temperatura è sotto lo zero, ma in assenza di vento il corpo s’adatta all’ambiente ed anche lo spirito s’uniforma.
Il cielo rischiara e lentamente, oltre gli alberi, si profila il contorno della Nord del Penna.
La neve non è trasformata e le condizioni non sono ottimali per apprezzare la delicatezza dei passaggi tecnici sulle vie della parete Nord.
Due amici sostano all’ombra della montagna, gli occhi scrutano la roccia ed inseguono le vie che s’intrecciano verso la vetta.
E’ la prima invernale che fanno assieme, un’uscita in amicizia. Un breve consulto seguito da uno sguardo d’intesa e un sorriso e s’incamminano chiacchierando verso il "Canalino" rinserrato tra le rocce del Pennino e della parete nord.
Oggi è una bella giornata e si sceglie la calma e la distensione di una salita in quiete assoluta.
Si passa dalle ciastre ai ramponi e si inizia a salire, apre Alexander.
Le peste ghiacciate sono una scala verso la forcella, si sale comodamente.
Giunti presso la seconda strozzatura, più o meno all’altezza di alcune affioranti roccette (sulla parete rocciosa del Pennino si nota la presenza di un fix) ove il passo si presenta lievemente più misurato e la neve è molle, occorre una certa delicatezza nel far presa sul terreno erboso e ripido che emerge da sotto il soffice manto, ma il passaggio viene superato senza difficoltà, raggiungendo così la forcella. Da qui possiamo già beneficiare di una bella degustazione del panorama che ci attenderà sulla cima. Mentre ci attardiamo in chiacchiere ci raggiunge un’altra cordata che prosegue sulla via segnata. Come descritto da Alexander, subentro alla guida misurando il tentativo di raggiungere la vetta per la cresta ma la neve non tiene e non c’è un filo di verglas, pensiamo che non ne valga la pena e che sia meglio non pretendere troppo dal mio ginocchio. Scendo e proseguo placidamente seguendo la cengia sulle orme dei ragazzi che sono appena passati e tirando sull’irto pendio sommitale raggiungo la cima del Penna. Entrambi, non tratteniamo l’emozione nell’osservare quello che si delinea ai nostri occhi. Sotto un sole mite il panorama si estende a perdita d’occhio, sull’arco alpino dalle marittime al gruppo del Rosa.
Le nuvole ricoprono le valli e l’intera pianura. E’una vera poesia!
Guardo le catene montuose, alcune svettano come isole nel mare di nubi.
Ci godiamo la vetta chiacchierando con i due ragazzi, anche loro saliti da Zena e scopro con sorpresa di conoscere uno di loro.. o meglio è Sergio che riconosce me. Scattiamo due foto, beviamo qualcosa e poi ci incamminiamo sulla via del ritorno, ci aspetta un buon pranzo nella modesta ma prelibata e sapiente cucina della Priosa.
Ringrazio Alexander per avermi ceduto i bastoncini durante la discesa (mi sentivo un vecchietto) e per la giornata davvero piacevole sotto ogni aspetto.
Le foto:
Il richiamo della foresta...
Un profilo familiare...
eccola nella sua bellezza...
Il canalino (la via di salita)
a Nord il cielo si tinge di rosa...
Tra le nebbie, boschi e foreste a perdita d'occhio, un panorama rispettabile, degno dei paesi nordici...
e la bella parete del Pennino si gode i primi tiepidi raggi...
Alexander alla Forcella
un mare di nuvole alle nostre spalle... ed in mezzo l'isola
l'occhio va oltre e si spinge sino all'orizzonte... verso creste lontane ove silenziosamente, il placido moto delle nuvole
oltrepassa i valichi dell'Appennino
Un pittoresco Alexander. In vetta si respira un'aria meravigliosa...
e la vista, non fosse per la quota, nulla invidia a quella d'un quattromila...
ed eccomi all'arrivo
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Bel reportage, ho visto in effetti solo le foto ma mi pare descrivano ottimamente la salita fatta
Complimenti
Complimenti
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Bravissimi e bellissime foto
Il gran freddo non permette la trasformazione della neve...bene per gli scialpinisti male per gli alpinisti
Il gran freddo non permette la trasformazione della neve...bene per gli scialpinisti male per gli alpinisti
Io credetti e credo la lotta con l'Alpe utile come il lavoro, nobile come un'arte, bella come una fede.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
Meglio un fesso felice che un granitico scontento.
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
...quando ho scritto il reportage mi sono sforzato in ogni modo di scrivere "da taverna" contro la mia natura ho sintetizzato in maniera quasi fredda ... perchè sapevo che Ramingo avrebbe usato poesia e quindi non dovevo rubargliene nemmeno un goccio...
Ora che ho letto il tuo post... sono davvero contento per la scelta...
hai scritto davvero belle parole ed ha rappresentato in maniera impeccabile ciò che è stato.
Grazie.
Ora che ho letto il tuo post... sono davvero contento per la scelta...
hai scritto davvero belle parole ed ha rappresentato in maniera impeccabile ciò che è stato.
Grazie.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
...tra le foto si notano le tracce del Fed...
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Bravi bravi bravi!!!!!
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
Lao Tse (VI sec a.C.)
Lao Tse (VI sec a.C.)
- luigi.marchese
- Quotazerino
- Posts: 670
- Joined: Sun Oct 22, 2006 21:54
- Location: San Michele (AL)
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Ramingo, oltre ad essere un bravo alpinista sei anche un ottimo poeta !! (..quasi come Alex )
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
...molto più di Alex!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
- Fed7
- Titano di Quotazero
- Posts: 6508
- Joined: Thu Mar 30, 2006 15:51
- Location: Quargnento (AL)
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
esatto!Alexander wrote:
mi son permesso di fare una modifica .... in verde il primo tentativo! Un masso incastrato in un camino non molto fisso (ci vuole + gelo) mi ha fatto desistere, dopo la doppia son salito per il percorso arancio
«They call me the breeze, I keep blowing down the road - I ain't got me nobody, .......»
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Ragazzi... grazie a tutti!luigi.marchese wrote:Ramingo, oltre ad essere un bravo alpinista sei anche un ottimo poeta !! (..quasi come Alex )Alexander wrote:...molto più di Alex!
Citando il mitico skeno: "leggo un eccesso di gentilezza" ma grazie davvero, i complimenti fanno sempre piacere!
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Spero anche io, a breve, di arrivare sulla vetta del Penna
Molto belle e nitide le foto di tutti e due
Ciaoo
Molto belle e nitide le foto di tutti e due
Ciaoo
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
-----------------------------
Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
a me piacerebbe tornarci! Magari si organizza!Colsub wrote:Spero anche io, a breve, di arrivare sulla vetta del Penna
Molto belle e nitide le foto di tutti e due
Ciaoo
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Colsub wrote:Spero anche io, a breve, di arrivare sulla vetta del Penna
Molto belle e nitide le foto di tutti e due
Ciaoo
perche', sei al campo base gia' da una settimana, collegato via satellite?
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
la MANARA ti aspetta!!!
...............
usa il cervello, non il martello!
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
disgaggio wrote:Colsub wrote:Spero anche io, a breve, di arrivare sulla vetta del Penna
Molto belle e nitide le foto di tutti e due
Ciaoo
perche', sei al campo base gia' da una settimana, collegato via satellite?
Il motivo è c'è una sorta di "conto in sospeso" tra il Penna e me, paz e dags. Tutto qui
Video e foto panoramiche a 360° in Montagna e non solo --> Colsub.it
Colsub TV in onda 24 ore su 24
-----------------------------
Do you speak English?
Belandi!
(by Origone)
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Bene, bravi ,sono riuscita a leggere solo ora... siete troppo forti... e pazzi, bisogna dormire ed essere in forze altro che ore piccole
I miei preferiti insieme, dopo wolf chiaramente , descrivono la loro avventura... tecnicamente poetici e divertenti...
Uff che bravi chissà se prima o poi io... alla mia veneranda età riuscirò in qualche impresa che si avvicina anche solo un pochino...
Chiedo scusa per la domanda in anticipo...
Le piccozze si usano come sostegno (tipo bastoncini per capirci) quando la pendenza è tanta... o tocca salire tipo gattoni e quasi gobbetti ?????
I miei preferiti insieme, dopo wolf chiaramente , descrivono la loro avventura... tecnicamente poetici e divertenti...
Uff che bravi chissà se prima o poi io... alla mia veneranda età riuscirò in qualche impresa che si avvicina anche solo un pochino...
Chiedo scusa per la domanda in anticipo...
Le piccozze si usano come sostegno (tipo bastoncini per capirci) quando la pendenza è tanta... o tocca salire tipo gattoni e quasi gobbetti ?????
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
margirù wrote: Chiedo scusa per la domanda in anticipo...
Le piccozze si usano come sostegno (tipo bastoncini per capirci) quando la pendenza è tanta... o tocca salire tipo gattoni e quasi gobbetti ?????
spesso io la seconda che hai detto
cmq la picca non serve solo per sostenersi, anche per fermarti se scivoli (sapendo come si fa) ...
ma poi ti sei iscritta al corso ?
lì ti spiegano tutto
PS
sto ancora rotolando .... sei troppo forte !!!!
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
quando vuoi ...Colsub wrote:Spero anche io, a breve, di arrivare sulla vetta del Penna
l'abbiamo già in programma, con "l'uomo senza testa"
eventuamente non per il canalino che ho già fatto un po di volte, dipende dalle condizioni e da cosa propone il saggio ...
- Sub-Comandante
- Sub-Titano Valdostano
- Posts: 5346
- Joined: Sun Mar 09, 2008 0:05
- Location: Alta Valle Scrivia / bassa val di Vara
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
Bravi! e come sempre complimenti a Ramingo per il racconto!
Dopo il colletto dove siete passati esattamente? Avete tagliato orizzontalmente la parete per poi salire, oppure siete saliti direttamente per il versante est?
Dopo il colletto dove siete passati esattamente? Avete tagliato orizzontalmente la parete per poi salire, oppure siete saliti direttamente per il versante est?
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
...
...alpinistica margirù ...quando vuoi salire sul Penna o scalare dove vuoi...
Qui trovi compagni pronti!
Quanto alle picche... si usano in vari modi. Finché puoi cerchi di usarle "come bastoncini" alla lontana... Ti servono in caso di caduta come dice il buon Walter... ma ti ci sostieni ed eviti di faticare e cadere.
Quando vai sopra i 60° inizia ad essere difficile sostenertici... quindi afferri il manico è vai in trazione (piolet traction). il classico movimento stereotipato che vedi di chi scala il ghiaccio che le pianta come se fosse una scure, tanto per capirci.
questa alternanza ti serve ad esempio sulle pareti o nei canali alpini dove devi salire per ore... e se ti riposi... appoggiandoti sulle picche od equilibrandoti, e non tenendo perennemente le braccia verso l'alto... quando arrivi nei punti in alto dove la pendenza aumenta... sei bello fresco e puoi passare alla piolet traction... avendo maggiori garanzie di sicurezza.
...alpinistica margirù ...quando vuoi salire sul Penna o scalare dove vuoi...
Qui trovi compagni pronti!
Quanto alle picche... si usano in vari modi. Finché puoi cerchi di usarle "come bastoncini" alla lontana... Ti servono in caso di caduta come dice il buon Walter... ma ti ci sostieni ed eviti di faticare e cadere.
Quando vai sopra i 60° inizia ad essere difficile sostenertici... quindi afferri il manico è vai in trazione (piolet traction). il classico movimento stereotipato che vedi di chi scala il ghiaccio che le pianta come se fosse una scure, tanto per capirci.
questa alternanza ti serve ad esempio sulle pareti o nei canali alpini dove devi salire per ore... e se ti riposi... appoggiandoti sulle picche od equilibrandoti, e non tenendo perennemente le braccia verso l'alto... quando arrivi nei punti in alto dove la pendenza aumenta... sei bello fresco e puoi passare alla piolet traction... avendo maggiori garanzie di sicurezza.
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
@walter: MP per te
@Alexander: se c'è qualcosa di semplice che posso fare anch'io... io ci sono
Grazie per le spiegazioni e la pazienza
@Alexander: se c'è qualcosa di semplice che posso fare anch'io... io ci sono
Grazie per le spiegazioni e la pazienza
- Alexander
- Trentesimo quotazerino
- Posts: 8516
- Joined: Fri Feb 10, 2006 23:44
- Location: Genova-Aosta
- Contact:
Re: Alpinismo invernale sul Monte Penna
...che pazienza? ...qui siamo tutti alla pari a parlare serenamente!
Io ti chiedo una cosa che non so e tu me la dici e vice versa... mica ci vuole pazienza!
E' una cosa bella condividere!
...è la teoria dell'euro... se io ho un euro e tu uno e ce li scambiamo abbiamo sempre un euro a testa. ma se io ho una conoscenza e tu un'altra conoscenza... e ce le scambiamo... ne abbiamo due a testa!
Io ti chiedo una cosa che non so e tu me la dici e vice versa... mica ci vuole pazienza!
E' una cosa bella condividere!
...è la teoria dell'euro... se io ho un euro e tu uno e ce li scambiamo abbiamo sempre un euro a testa. ma se io ho una conoscenza e tu un'altra conoscenza... e ce le scambiamo... ne abbiamo due a testa!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).