Baiarda - vie d'arrampicata
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Baiarda - vie d'arrampicata
Vorrei qui chiarirmi un pò le idee circa le varie possibilità su per la Baiarda. La mia idea sarebbe quella di usare foto per capire meglio gli attacchi e le traiettorie. Spero mi darete una mano...
Questa foto è scattata dalla cava abbandonata...suppongo che qui si sviluppi la via Musso di cui si parla su "I Monti del Mare" ... un PD+ ...mi chiedo solo se sia semplice individuare la traiettoria giusta...
Last edited by bade on Sun May 28, 2006 19:33, edited 1 time in total.
Questa dovrebbe essere la cresta settentrinale, quella di cui si parla sia sul libro di Parodi (l'ultimo) sia su I monti del mare. Anche questa via offre possibilità dal PD+ fino al D (a seconda delle varianti).
Foto scattata da sopra il diedro gozzini...
Last edited by bade on Sun May 28, 2006 20:46, edited 1 time in total.
Ecco, veniamo al dunque...penso che la via delle placche rosse e del gran diedro gozzini sia qua...ma esattamente dove passa?e poi ci sono delle varianti? Sono interessato a questa possibilità perchè dai testi pare la meglio attrezzata...però mi piacerebbe capire, oltre ai gradi, anche quante protezioni ci siano...se ci sono palate di metri da fare tra uno spit e l'altro la vedo grigia..
Altra ampia panoramica, scattata un centinaio di metri più in su del masso Ferrante, appena attraversato il rio baiardetta per andare sul lato sinistro orografico. Da qui si dovrebbe sia identificare la via di cui si parlava prima...sia eventuali altre vie nel settore più a destra del gran diedro...chi sa dire qualcosa?
A centro foto mi pare di individuare la Placca di Ubaldo......spigolo e diedro rosso sono più a sinistra, non mi pare si vedano da questo punto di vista......bade wrote:
Altra ampia panoramica, scattata un centinaio di metri più in su del masso Ferrante, appena attraversato il rio baiardetta per andare sul lato sinistro orografico. Da qui si dovrebbe sia identificare la via di cui si parlava prima...sia eventuali altre vie nel settore più a destra del gran diedro...chi sa dire qualcosa?
Ok per la cava abbandonata...dopo la nostra discussione (in altro topic) ho riconosciuto il luogo anche se non mi sono addentrato...(ma quanto si può entrare? ed è sicuro?)
Per quanto riguarda l'attacco della via per il gran diedro...Silvio, dici che questa deviazione sulla destra è così ebidente? io scendendo dal sentiero (quello protetto con cavi..) non ho notato il bivio..ma forse ero distratto.
Per quanto riguarda l'attacco della via per il gran diedro...Silvio, dici che questa deviazione sulla destra è così ebidente? io scendendo dal sentiero (quello protetto con cavi..) non ho notato il bivio..ma forse ero distratto.
scendendo dal sentiero ho beccato questi due spit e gurdando in alto erano seguiti da altri. E' l'attacco di una via? si trova esattamente sotto la verticale del gran diedro...ho pensato potesse essere l'attacco alla via di cui si parlava sopra..ma però non torna visto che non ho preso alcun bivio... che dite?
- Conte Ugolino
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allua l'ultima foto mi sembra la via delle clessidre, discontinua ma bella un passaggio di Iv in fessura niente male, peccato che sia discontinua, comunque il tiro completo è di quaranta metri.
Sulla Gino Musso o Whymper:
dalla cava dove vedi il buco devi girare a sn. in piano e risalire obliquando poi a dx sino ad arrivare alla sommità del primo risalto. la via è molto discontinua fatta di passaggi più che di tiri, percui la difficoltà terzo quarto è solo tenendosi sul filo del vago crestone. Io l'ho fatta quattro volte ma ho anche visto "escursionisti con la corda" vagare tra erbe e roccette.
a Destra c'è un settore molto bello dove al momento non c'è ancora nulla, riserva però la roccia più bella dell'intera Baiarda.
Sulla Gino Musso o Whymper:
dalla cava dove vedi il buco devi girare a sn. in piano e risalire obliquando poi a dx sino ad arrivare alla sommità del primo risalto. la via è molto discontinua fatta di passaggi più che di tiri, percui la difficoltà terzo quarto è solo tenendosi sul filo del vago crestone. Io l'ho fatta quattro volte ma ho anche visto "escursionisti con la corda" vagare tra erbe e roccette.
a Destra c'è un settore molto bello dove al momento non c'è ancora nulla, riserva però la roccia più bella dell'intera Baiarda.
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Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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ugolino, dici che a destra c'è un settore molto bello...ma a che foto ti riferisci?
Per quanto riguarda la foro con i due spit...quindi non è la via delle placche rosse e del gran diedro, ho capito bene?
La Musso la vorrei fare un sabato di quelli in cui non riesco a trovare compagni con cui andare da altre parti...magari se ci sono passaggi in cui non mi fido da solo allora li aggiro..però tanto me la guardo per bene.
Per quanto riguarda la foro con i due spit...quindi non è la via delle placche rosse e del gran diedro, ho capito bene?
La Musso la vorrei fare un sabato di quelli in cui non riesco a trovare compagni con cui andare da altre parti...magari se ci sono passaggi in cui non mi fido da solo allora li aggiro..però tanto me la guardo per bene.
- Conte Ugolino
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a destra della Gino musso, non appare in alcuna foto coincide con lo sperone che scende dalla Punta Pietralunga ( dove c'è la croce)
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- Conte Ugolino
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i due spit in un certo senso sono l'inizio della via delle placche rosse, fai le clessidre arrivi proprio sotto il diedrino dei tranvieri che fai e risalendo ancora arrivi proprio all'attacco del diedro rosso, dello spigolo rosso e anche delle placche rosse, oltre ai diedri centrali e alla via dei camini.
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allora quei due spit li posso considerare come l'attacco della via! che sarebbe la stessa che si potrebbe raggiungere un pò sopra prendendo quel bivio di cui si parlava sprima con silvio...giusto? praticamente mi par di capire che di solito si salta quel primo salto perchè "banale"...eh?
per la zona sotto la Pietralunga...come mai non ci sono vie?mi pare una zona affascinante...
per la zona sotto la Pietralunga...come mai non ci sono vie?mi pare una zona affascinante...
http://www.quotazero.com/visualizza_scheda.php?id=11
qui viene proprio detto che l'attacco della via è segnato da due spit sul sentiero...sarà quello che ho fotografato io?
qui viene proprio detto che l'attacco della via è segnato da due spit sul sentiero...sarà quello che ho fotografato io?
Ma senti, per i tratti di IV ... gli spit sono abbastanza vicini? per me cambia tutto...Conte Ugolino wrote:i due spit in un certo senso sono l'inizio della via delle placche rosse, fai le clessidre arrivi proprio sotto il diedrino dei tranvieri che fai e risalendo ancora arrivi proprio all'attacco del diedro rosso, dello spigolo rosso e anche delle placche rosse, oltre ai diedri centrali e alla via dei camini.
Infine...in cima al gran diedro ho visto una catena arrugginita ... da cui fare la doppia...si può scendere a doppie tutta la via? ci sono sempre catene per calarsi o no? Se si perchè non si usano quelle come soste in salita?
in baiarda ci sono molte vie che all'attacco hanno due spit.... quella della foto mi sembra quella poco più avanti rispetto alla placca di ubaldo. Salendo da quella via dovresti arrivare praticamente all'attacco del diedrino inferiore (credo )
In genere la distanza tra le protezioni non è inferiore ai 4 metri.
non so se ne hanno aggiunto dall'ultima volta che ci son stato (almeno due anni fa), ma non credo ... comunque sono messe nei punti giusti.
In genere la distanza tra le protezioni non è inferiore ai 4 metri.
non so se ne hanno aggiunto dall'ultima volta che ci son stato (almeno due anni fa), ma non credo ... comunque sono messe nei punti giusti.
visto che c'è una traccia di sentiero che "tocca" tutte le vie .. potresti farne un paio calando la corda dall'alto ... magari è poco ortodosso ...bade wrote: Vorrei presto andar a fare una prova così vedo con i miei occhi e capisco se ora come ora posso pensare ad una salita da primo o no..
ma può servirti per provare a vedere come ti trovi sulla roccia nei punti in cui dovresti rinviare
Allora, non arrampicavo da un anno, praticamente. Forse avrei dovuto andare a sciarborasca o al Pennone e riprendere un pò di confidenza (non che ne abbia mia avuta molta..) ...ma ieri mi è girato...e sono andato con altri due alla Baiarda, deciso a toccare con mano cose di cui avevo chiesto e parlato ma mai verificato di persona.
Arrivati al Masso Ferrante siamo andati avanti per poi ripassare sul lato sinistro orografico e salire per la traccia del sentiero Frassati. Dopo un pò di ripida salita siamo giunti a quella placchetta sul sentiero in cui ci sono i due spit di cui parlavo. Ci siamo fermati e attrezzati.
Parto io da primo, questo primo tiro mi fa già capire come gira la storia...pochi spit (come diceva roc, ogni 4 metri) per i miei gusti...sono effettivamente messi nei punti più delicati ma per un arrampicatore improvvisato come me danno davvero poco morale...a fatica comunque salgo, aiutandomi almeno una volta con il rinvio. Non ho buone sensazioni, braccia dopo poco stanche e dita delle mani indolenzite.
Arrivo ad una catena e faccio sicura agli altri due (ci siamo legati come non si dovrebbe, del resto abbiamo solo una corda da 70 metri e poi il tempo non ci manca). Salgono, anche loro non troppo brillantemente ma con la corda dall'alto è un'altra cosa...
Pochi metri su prato e siamo al secondo tiro, il diedro del tranviere (a cui si arrivava comodamente anche proseguendo per sentiero evitando il primo tiro (che comunque mi pare un tiro "degno" dei successivi e per questo non capisco come mai spesso non venga incluso nei testi quando si parla delle vie di arrampicata..).
Questa volta non vado io da primo. Sale kamala... anche lui con le difficoltà che ho avuto io nel primo tiro...comunque anche questa volta riusciamo pian pianino a salire e dopo di lui, assicurati dall'alto, andiamo io e Max Payne (nick del forum) ...
...trovo il passaggio in cima al diedro (quello di spostamento orizzontale verso sinistra per aggirare lo strapiombetto) non banalissimo, ma assicurato dall'alto mi affido alle scarpette più di quanto farei da primo a vado. Anche questo secondo tiro alla fine riusciamo a superarlo, accumulando però notevole stanchezza soprattutto mentale (i pochi spit rendono alquanto stressante le nostre azioni...paghiamo la poca confidenza con scarpette e tecnica.. )
A questo punto diamo una letta al testo di Parodi (è il più recente che abbiamo a portata). A quanto pare ci sono due possibilità, di difficoltà quasi pari ma non proprio. Saliamo pochi metri per traccia su prato...poi spostandoci un pochino a destra vediamo un diedro con via di salita attrezzata. Non vediamo bene come prosegue oltre questo diedro. Decidiamo di salire e immaginiamo che questa possa essere la via dei camini, alternativa allo spigolo rosso.
Max Payne questa volta sale da primo, anche quei gli spit sono pochi, "giusti" direbbe uno un pò più capace. Il diedro nella sua parte bassa è caratterizzato da una zona umida, e da una spaccatura. Sempre con lentezza e fatica il primo di cordata passa questo tratto e prima di proseguire decide che è il caso di far già andar su anche me e kamala. Da secondi si sale più tranquilli, ovviamente...
...comunque anche questo tratto lo trovo faticoso, specialmente perchè più avanza il tempo (e le ore stanno passando...) e più braccia, gambe e dita accusano l'esercizio inusuale che stiamo facendo loro fare...senza contare poi la fatica mentale in certi punti..
Saliti sopra questo diedro abbiamo due possibilità. avanti a noi c'è un altro diedro con una placca quasi verticale, estremamente ruvida ma senza particolari maniglie. come al solito con i due spit a considerevole distanza . Altra possibilità è traversare leggermente a destre...a quel punto si sale un metro e poi ci si imbatte in un passaggio protetto da spit. Decidiamo per la seconda...vado io per primo e vinco il passaggio con non poca fatica...ritrovandomi poi su un terrazzino di roccia con catena proprio sopra il diedro che ho evitato grazie al traverso. Sale kamala levando il rinvio da me usato ... poi faccimao passare la corda nel diedro più diretto di modo che max payne possa provare a salire da lì con la corda. Viene su bene, le scarpette fanno molta aderenza. Certo da primi sarebbe stata altra questione in quanto a coraggio..
A questo punto ci troviamo in un ambiente un pò più aperto (c'è un pò di posto per star in piedi senza rischiare di cadere giù .. ). Abbiamo di fronte a noi una parete fatta a balze...sembra "facile" ma, proprio per questo, carente di spit. Se ne vede uno dopo un pò di metri..poi l'ignoto.
Salgo io da primo...effettivamente non è difficile ma più lunga del previsto...e incontro giusto uno spit ogni 4 metri almeno...sono parecchio stressato dai tratti in cui non mi sento affatto protetto...ma tengo duro ed arrivo in cima. C'è la catena, assicuro gli altri due che salgono (come al solito prima uno e poi l'altro, visto che abbiamo una sola corda).
Mamma mia che fatica...siamo molto provati...sono ora che saliamo (in tre, una corda, a combattere con ogni passaggio...il tempo vola!). Tra noi e la fine però non c'è più molto, solo il gran diedro davanti a noi...
Saliamo per erba e rocce il primo tratto per arrivare proprio alla base dal diedro...su un terrazzino sulla sinistra c'è un anello di corda, lì mi metto per fare sicura. Il diedro pare avere una prima balza (protetta da chiodo), poi una seconda più in alto anch'essa protetta con un chiodo. Poi non si vede altro. Kamala fa per partire...ma effettivamente arrivare alla prima protezione non è banale...o meglio...sarebbe banale se uno si sentisse già protetto in partenza...invece così bisogna fare uno o due passaggi non proprio simpaticissimi...forse è anche l'atmosfera del posto e lo stress accumulato che ci sta facendo vedere tutto sempre più complicato...
Fa due prove, non se la sente. Max Payne...anche lui...resto solo io...ma onestamente non ce la faccio più ... la testa...le mani che sono cotte...i piedi non abituati alle scarpette...la partita è "persa" .
Ci facciamo una calata in doppia e arrivati sul ripiano erboso sotto il gran diedro prendiamo sulla sinistra il cavo metallico che in breve porta al frassati con cui saliamo in un attimo in cima alla Baiarda. Peccato...solo un tiro ed era fatta... ...ma noi eravamo più fatti ancora...
Facciamo poi un salto alla cappellina...sono ormai quasi le 20 ... siamo partiti la mattina alle 11:30 dalla colla....
Dopo un panino scendiamo seguendo il frassati giù dal rio condotti...ormai l'avventura è finita....
Bilancio: arrampicando 2/3 volte all'anno (e in vie più facili o almeno meglio protette) abbiamo fatto più di quanto avrei sperato...e poi è stata una vera aventura! Certo la delusione finale...
Dovremo ritornarci con un pò di allenamento...anche se poi quando si tratta di scegliere se andare in montagna o ad allenarsi ad arrampicare...scegliamo sempre la prima...
Questo percorso effettivamente non è difficile in quanto a passaggi...ma le protezioni non sono quelle che si trovano da altre parti...e l'ambiente è molto suggestivo...insomma, tutto contribuisce ad una sensazione di bello...ma anche di impressionante...quando ci si trova su passaggi che per i propri mezzi non sono semplicissimi.
Confessione: ase avessi avuto il trapano e la capacità...uno spit in più nel primo tratto del diedro gozzini lo avrei messo... ...anche se non credo che i veri scalatori avrebbero approvato...
ah, dimenticavo...c'era pure un vento forte e fastidioso...certi passaggi con il vento che fischiava...
Arrivati al Masso Ferrante siamo andati avanti per poi ripassare sul lato sinistro orografico e salire per la traccia del sentiero Frassati. Dopo un pò di ripida salita siamo giunti a quella placchetta sul sentiero in cui ci sono i due spit di cui parlavo. Ci siamo fermati e attrezzati.
Parto io da primo, questo primo tiro mi fa già capire come gira la storia...pochi spit (come diceva roc, ogni 4 metri) per i miei gusti...sono effettivamente messi nei punti più delicati ma per un arrampicatore improvvisato come me danno davvero poco morale...a fatica comunque salgo, aiutandomi almeno una volta con il rinvio. Non ho buone sensazioni, braccia dopo poco stanche e dita delle mani indolenzite.
Arrivo ad una catena e faccio sicura agli altri due (ci siamo legati come non si dovrebbe, del resto abbiamo solo una corda da 70 metri e poi il tempo non ci manca). Salgono, anche loro non troppo brillantemente ma con la corda dall'alto è un'altra cosa...
Pochi metri su prato e siamo al secondo tiro, il diedro del tranviere (a cui si arrivava comodamente anche proseguendo per sentiero evitando il primo tiro (che comunque mi pare un tiro "degno" dei successivi e per questo non capisco come mai spesso non venga incluso nei testi quando si parla delle vie di arrampicata..).
Questa volta non vado io da primo. Sale kamala... anche lui con le difficoltà che ho avuto io nel primo tiro...comunque anche questa volta riusciamo pian pianino a salire e dopo di lui, assicurati dall'alto, andiamo io e Max Payne (nick del forum) ...
...trovo il passaggio in cima al diedro (quello di spostamento orizzontale verso sinistra per aggirare lo strapiombetto) non banalissimo, ma assicurato dall'alto mi affido alle scarpette più di quanto farei da primo a vado. Anche questo secondo tiro alla fine riusciamo a superarlo, accumulando però notevole stanchezza soprattutto mentale (i pochi spit rendono alquanto stressante le nostre azioni...paghiamo la poca confidenza con scarpette e tecnica.. )
A questo punto diamo una letta al testo di Parodi (è il più recente che abbiamo a portata). A quanto pare ci sono due possibilità, di difficoltà quasi pari ma non proprio. Saliamo pochi metri per traccia su prato...poi spostandoci un pochino a destra vediamo un diedro con via di salita attrezzata. Non vediamo bene come prosegue oltre questo diedro. Decidiamo di salire e immaginiamo che questa possa essere la via dei camini, alternativa allo spigolo rosso.
Max Payne questa volta sale da primo, anche quei gli spit sono pochi, "giusti" direbbe uno un pò più capace. Il diedro nella sua parte bassa è caratterizzato da una zona umida, e da una spaccatura. Sempre con lentezza e fatica il primo di cordata passa questo tratto e prima di proseguire decide che è il caso di far già andar su anche me e kamala. Da secondi si sale più tranquilli, ovviamente...
...comunque anche questo tratto lo trovo faticoso, specialmente perchè più avanza il tempo (e le ore stanno passando...) e più braccia, gambe e dita accusano l'esercizio inusuale che stiamo facendo loro fare...senza contare poi la fatica mentale in certi punti..
Saliti sopra questo diedro abbiamo due possibilità. avanti a noi c'è un altro diedro con una placca quasi verticale, estremamente ruvida ma senza particolari maniglie. come al solito con i due spit a considerevole distanza . Altra possibilità è traversare leggermente a destre...a quel punto si sale un metro e poi ci si imbatte in un passaggio protetto da spit. Decidiamo per la seconda...vado io per primo e vinco il passaggio con non poca fatica...ritrovandomi poi su un terrazzino di roccia con catena proprio sopra il diedro che ho evitato grazie al traverso. Sale kamala levando il rinvio da me usato ... poi faccimao passare la corda nel diedro più diretto di modo che max payne possa provare a salire da lì con la corda. Viene su bene, le scarpette fanno molta aderenza. Certo da primi sarebbe stata altra questione in quanto a coraggio..
A questo punto ci troviamo in un ambiente un pò più aperto (c'è un pò di posto per star in piedi senza rischiare di cadere giù .. ). Abbiamo di fronte a noi una parete fatta a balze...sembra "facile" ma, proprio per questo, carente di spit. Se ne vede uno dopo un pò di metri..poi l'ignoto.
Salgo io da primo...effettivamente non è difficile ma più lunga del previsto...e incontro giusto uno spit ogni 4 metri almeno...sono parecchio stressato dai tratti in cui non mi sento affatto protetto...ma tengo duro ed arrivo in cima. C'è la catena, assicuro gli altri due che salgono (come al solito prima uno e poi l'altro, visto che abbiamo una sola corda).
Mamma mia che fatica...siamo molto provati...sono ora che saliamo (in tre, una corda, a combattere con ogni passaggio...il tempo vola!). Tra noi e la fine però non c'è più molto, solo il gran diedro davanti a noi...
Saliamo per erba e rocce il primo tratto per arrivare proprio alla base dal diedro...su un terrazzino sulla sinistra c'è un anello di corda, lì mi metto per fare sicura. Il diedro pare avere una prima balza (protetta da chiodo), poi una seconda più in alto anch'essa protetta con un chiodo. Poi non si vede altro. Kamala fa per partire...ma effettivamente arrivare alla prima protezione non è banale...o meglio...sarebbe banale se uno si sentisse già protetto in partenza...invece così bisogna fare uno o due passaggi non proprio simpaticissimi...forse è anche l'atmosfera del posto e lo stress accumulato che ci sta facendo vedere tutto sempre più complicato...
Fa due prove, non se la sente. Max Payne...anche lui...resto solo io...ma onestamente non ce la faccio più ... la testa...le mani che sono cotte...i piedi non abituati alle scarpette...la partita è "persa" .
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Facciamo poi un salto alla cappellina...sono ormai quasi le 20 ... siamo partiti la mattina alle 11:30 dalla colla....
Dopo un panino scendiamo seguendo il frassati giù dal rio condotti...ormai l'avventura è finita....
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Dovremo ritornarci con un pò di allenamento...anche se poi quando si tratta di scegliere se andare in montagna o ad allenarsi ad arrampicare...scegliamo sempre la prima...
Questo percorso effettivamente non è difficile in quanto a passaggi...ma le protezioni non sono quelle che si trovano da altre parti...e l'ambiente è molto suggestivo...insomma, tutto contribuisce ad una sensazione di bello...ma anche di impressionante...quando ci si trova su passaggi che per i propri mezzi non sono semplicissimi.
Confessione: ase avessi avuto il trapano e la capacità...uno spit in più nel primo tratto del diedro gozzini lo avrei messo... ...anche se non credo che i veri scalatori avrebbero approvato...
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- Conte Ugolino
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Eeeeh la cara vecchia Baiarda.
Qualcuno la chiama palestra ma per me è una palestra ...d'alpinismo. Ambiente grandioso che comunque incute un pò di puia.
Quanto agli spit beh per l'epoca hanno rappresentato un passo nel futuro. Comunque chi li ha messi ( è un mio caro amico e mio maestro di "chiodatura") ne metterebbe oggidì qualcuno in più.
Il punto è un pò il solito ad arrampicare in tanti a chiodare in pochi.
Comunque fare vie in Baiarda da primo o anche da secondo è un grande onore .
Io nel frattempo mi sto massacrando in quel di Canepa. Non vedo l'ora di finire per arrampicare un pò perchè sono un pò stufo di palanchini, zappe, picconi ed altro in verticale, ma speremmu ben.
Certo che la Baiarda ed il Voltrese sono però un altra cosa. Wow
ah pensa che il chiodatore della Baiarda una volta ha fatto il Gozzini con le finestre della cappelletta sulle spalle
P.S. se fosse possibile evitate di mettere online gli schizzi delle vie e comprate il libro ( al Cai Ule di Sestri dovrebbe esserci ancora qualche copia).
Qualcuno la chiama palestra ma per me è una palestra ...d'alpinismo. Ambiente grandioso che comunque incute un pò di puia.
Quanto agli spit beh per l'epoca hanno rappresentato un passo nel futuro. Comunque chi li ha messi ( è un mio caro amico e mio maestro di "chiodatura") ne metterebbe oggidì qualcuno in più.
Il punto è un pò il solito ad arrampicare in tanti a chiodare in pochi.
Comunque fare vie in Baiarda da primo o anche da secondo è un grande onore .
Io nel frattempo mi sto massacrando in quel di Canepa. Non vedo l'ora di finire per arrampicare un pò perchè sono un pò stufo di palanchini, zappe, picconi ed altro in verticale, ma speremmu ben.
Certo che la Baiarda ed il Voltrese sono però un altra cosa. Wow
ah pensa che il chiodatore della Baiarda una volta ha fatto il Gozzini con le finestre della cappelletta sulle spalle
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Se l'è fassile m'angusciu, se l'è diffisile tribullu!
"Ogni civetta ha la sua casa l'albero, ma il barbagianni invece no" Punkreas Paranoia e potere
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Io il libro vorrei prenderlo...ma dove si trova il luogo dove posso beccarlo?
Il mio obiettivo è tornare presto in baiarda...sia per fare un pò più allenato qualche cosa di più decente...sia per "esplorare" un pò le varie parti...non mi interessa solo arrampicare, anche scarpinare mi diverte abbastanza..
Il mio obiettivo è tornare presto in baiarda...sia per fare un pò più allenato qualche cosa di più decente...sia per "esplorare" un pò le varie parti...non mi interessa solo arrampicare, anche scarpinare mi diverte abbastanza..
- Conte Ugolino
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Conte Ugolino wrote: al Cai Ule di Sestri dovrebbe esserci ancora qualche copia).
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dovrebbe essere Via Merano ( Sestri Ponente) 4/1 tel. 010 6531232. Non so gli orari ed i giorni.
Io purtroppo son di quel di Chiavari.
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grazie conte, ora dovrei farcela da solo a trovarlo..
per quanto riguarda invece la baiarda...insomma, io ci fosse qualche spit in più sarei più felice...dici che è un'eresia quello che sto dicendo?
comunque facendo certi passaggi pensavo che ci sono diverse fessure e spaccature su cui potrei fare un pò di pratica con chiodi e martello...oltre che con frined. Che dici? Del resto vorrei proprio prendere un pò la mano con quelle cose...
per quanto riguarda invece la baiarda...insomma, io ci fosse qualche spit in più sarei più felice...dici che è un'eresia quello che sto dicendo?
comunque facendo certi passaggi pensavo che ci sono diverse fessure e spaccature su cui potrei fare un pò di pratica con chiodi e martello...oltre che con frined. Che dici? Del resto vorrei proprio prendere un pò la mano con quelle cose...
- Conte Ugolino
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Beh la chiodatura della Baiarda è fatta in modo da dover o poter essere integrata ( quando possibile). Quindi nut e friend consigliati, ma anche qualche chiodino potrebbe non guastare. Se qualcuno ti dice il contrario lascialo parlare, bisogna divertirsi, non fare le vie ad ogni costo e farsela sotto.
Ah più o meno questo è lo spirito di chi ha chiodato quassù
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...infatti io la scorsa volta mi sono portato dei nut, che per altro sono l'unica cosa che per ora possiedo. Ma in diversi punti non mi erano utili mentre a guardare pensavo sarebbe stato necessario un friend.
Poi in diverse spaccature avrei voluto provare un chiodino...giusto per far qualche prova.
Il massimo sarebbe fare quelle vie con padronanza della situazione (cioè con meno sforzi della scorsa volta) e integrando le protezioni...sarebbe divertente, molto più che trovare tutto già in posto.
Ah, ieri sera sfogliavo i monti del mare...e ho notato almeno due cose che volevo dire. Io per salire la scorsa giornata ho usato il testo di parodi che in ordine di tempo era l'ultimo uscito...lui tanto per cominciare ignora che prima del diedro dei tranvieri ci sia un tiro del tutto rispettabile e in linea con la salita...e non capisco il perchè...in secondo luogo propone meno vie e informazioni sulle possibilità di salita...(ma questo non la trovo una mancanza ma solo una scelta). Come sopra raccontato noi abbiamo fatto la salita fino a sotto il gran diedro finale..poi per stanchezza ed esaurimento forze abbiamo preso il cavo metallico sulla sx e ci siamo attaccati al sentiero. per gli ultimi metri di salita. Se avessi letto meglio le descrizioni date su I monti del Mare avrei saputo (ditemi se mi sbaglio o ho capito male) che, pur non sentendoci di fare il gran diedro...c'era sulla destra la possibilità di fare il canalone dei briganti...con più facile approccio. Poteva essere un modo più "dignitoso" di chiudere la salita pur evitando il tiro in mezzo al diedro. Dal testo letto pare che nel canalone sopra citato i passaggi siano più semplici...sarebbe stato l'ideale.
Qualcuno lo ha mai percorso?
Poi in diverse spaccature avrei voluto provare un chiodino...giusto per far qualche prova.
Il massimo sarebbe fare quelle vie con padronanza della situazione (cioè con meno sforzi della scorsa volta) e integrando le protezioni...sarebbe divertente, molto più che trovare tutto già in posto.
Ah, ieri sera sfogliavo i monti del mare...e ho notato almeno due cose che volevo dire. Io per salire la scorsa giornata ho usato il testo di parodi che in ordine di tempo era l'ultimo uscito...lui tanto per cominciare ignora che prima del diedro dei tranvieri ci sia un tiro del tutto rispettabile e in linea con la salita...e non capisco il perchè...in secondo luogo propone meno vie e informazioni sulle possibilità di salita...(ma questo non la trovo una mancanza ma solo una scelta). Come sopra raccontato noi abbiamo fatto la salita fino a sotto il gran diedro finale..poi per stanchezza ed esaurimento forze abbiamo preso il cavo metallico sulla sx e ci siamo attaccati al sentiero. per gli ultimi metri di salita. Se avessi letto meglio le descrizioni date su I monti del Mare avrei saputo (ditemi se mi sbaglio o ho capito male) che, pur non sentendoci di fare il gran diedro...c'era sulla destra la possibilità di fare il canalone dei briganti...con più facile approccio. Poteva essere un modo più "dignitoso" di chiudere la salita pur evitando il tiro in mezzo al diedro. Dal testo letto pare che nel canalone sopra citato i passaggi siano più semplici...sarebbe stato l'ideale.
Qualcuno lo ha mai percorso?
- Alexander
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gran diedro...
domani torno in baiarda dopo tanto... non ricordavo dei cavi sotto il gran diedro. magari sono che non ricordo ma se ho capito il punto in cui sei
(il dubbio me l'ha fatto venire la questione dei cavi) quando in pratica ti trovi sotto il diedro gozzini, che io sappia non hai possibilità di arrivare al canalone. a destra del diedro puoi arrivare per cengia alla fessura dello svizzero e più a destra alla perete degli svizzeri... non credo che tu di li possa ancora traversare ed andare a prendere il canalone... però magari sbaglio. il conte saprà rispondere certo meglio! (è più informato)
(il dubbio me l'ha fatto venire la questione dei cavi) quando in pratica ti trovi sotto il diedro gozzini, che io sappia non hai possibilità di arrivare al canalone. a destra del diedro puoi arrivare per cengia alla fessura dello svizzero e più a destra alla perete degli svizzeri... non credo che tu di li possa ancora traversare ed andare a prendere il canalone... però magari sbaglio. il conte saprà rispondere certo meglio! (è più informato)
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
ah, io pensavo che quando sei nel prato davanti al diedro puoi andare sulla destra e trovare il canalone...ma era solo una supposizione..
Per i cavi..., si sulla sinistra rispetto al diedro vedrai che li trovi...basta che dal prato sali le prima roccette sulla sx come se volessi salira alla sosta del diedro..
comunque leggendo la descrizione su I monti del mare" sembra possibile visto che per arrivare al canalone dei briganti parla di passare per prato che sovrastato dal diedro...dici di no? magari oggi se vai fammi sapere..
Per i cavi..., si sulla sinistra rispetto al diedro vedrai che li trovi...basta che dal prato sali le prima roccette sulla sx come se volessi salira alla sosta del diedro..
comunque leggendo la descrizione su I monti del mare" sembra possibile visto che per arrivare al canalone dei briganti parla di passare per prato che sovrastato dal diedro...dici di no? magari oggi se vai fammi sapere..
- Alexander
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baiarda...
ciao... si ci sono stato sta mattina, sai perchè. ho visto i cavi. o non me n'ero mai accorto o li hanno appena messi. ho fatto un bel po' di foto. modificherò un po' la via che passa dallo spogolo rosso che ho inserito negli itinerari. ci sono diverse cose da specificare che ho dato per scontate... un esempio è la tua domanda sulla mancanza del primo tiro che trovi sulla strada che lo stesso parodi nella sua guida fa evitare.
in ogni caso la via che hai fatto tu parte su un muro a blocchi, poi ha un secondo tiro più corto in diedro abbattuto. un'altro tiro con diedro e tiro finale che riporta sull'erba da cui a SX vedi la grattuggia che esce lì sopra. poi tiro d'erba ed arrivi in zona cavi oppure sali a DX al diedro Gozzini.
però peccato hai perso il tiro più bello (e non il più difficile) della via! quella parte ricorda molto l'arrampicata tipo satelliti del Bianco.
devi troppo tornarci.... se ci vai ti do due dritte.... per essere più agevole è bellissimo!
...comunque ha ragione il Conte.... il Nuovo Mattino ed altro hanno un po' gettato fango addosso alla Baiarda e simili ma restano "pietre" miliari dell'alpinismo ligure. Io quando ci venni la prima volta non parlai d'altro per tre giorni!
Per la chiodatura sono in parte in accordo in parte no. Io ho integrato solo una volta salendo per la via che hai fatto tu. Con un friends in tutta la via e sinceramente mi aveva dato più fastidio che altro. Ci sono stato due volte anche in scarponi, una delle quali in pieno inverno. Non è obbligatorio non integrare e farlo è sicuramente una sicurezza ed un esercio per imparare... ha ragione su questo! è molto molto utile. Però è anche vero che c'è anche un altro allenamento che puoi fare con la Baiarda, quello delle salite in montagna. Quando sali in Alpi sotto la dicitura "via in gran parte attrezzata" intendi uno spit ogni 10 m... e se ti va bene c'è la sosta altrimenti manco quella. Un bell'esempio sono i crestoni del Camulà (senza banfare!) ...la Baiarda ti regala anche questo. OIvviamente non devi integrare... e così serve anche a togliere un po' di superficialità ai classici climber che ti sparano che V è un grado semplice... poi se non ci sonio spit per anche solo due tiri... oddio che si fa... (non parlo ovviamente di chi si fa il mazzo in palestra e poi cerca vie chiodate ai suoi limiti... TANTO DI CAPPELLO). C'è anche da dire che integrare vuole dire essere PIU' SICURI ed anche in questo caso TANTO DI CAPPELLO!!!
in ogni caso la via che hai fatto tu parte su un muro a blocchi, poi ha un secondo tiro più corto in diedro abbattuto. un'altro tiro con diedro e tiro finale che riporta sull'erba da cui a SX vedi la grattuggia che esce lì sopra. poi tiro d'erba ed arrivi in zona cavi oppure sali a DX al diedro Gozzini.
però peccato hai perso il tiro più bello (e non il più difficile) della via! quella parte ricorda molto l'arrampicata tipo satelliti del Bianco.
devi troppo tornarci.... se ci vai ti do due dritte.... per essere più agevole è bellissimo!
...comunque ha ragione il Conte.... il Nuovo Mattino ed altro hanno un po' gettato fango addosso alla Baiarda e simili ma restano "pietre" miliari dell'alpinismo ligure. Io quando ci venni la prima volta non parlai d'altro per tre giorni!
Per la chiodatura sono in parte in accordo in parte no. Io ho integrato solo una volta salendo per la via che hai fatto tu. Con un friends in tutta la via e sinceramente mi aveva dato più fastidio che altro. Ci sono stato due volte anche in scarponi, una delle quali in pieno inverno. Non è obbligatorio non integrare e farlo è sicuramente una sicurezza ed un esercio per imparare... ha ragione su questo! è molto molto utile. Però è anche vero che c'è anche un altro allenamento che puoi fare con la Baiarda, quello delle salite in montagna. Quando sali in Alpi sotto la dicitura "via in gran parte attrezzata" intendi uno spit ogni 10 m... e se ti va bene c'è la sosta altrimenti manco quella. Un bell'esempio sono i crestoni del Camulà (senza banfare!) ...la Baiarda ti regala anche questo. OIvviamente non devi integrare... e così serve anche a togliere un po' di superficialità ai classici climber che ti sparano che V è un grado semplice... poi se non ci sonio spit per anche solo due tiri... oddio che si fa... (non parlo ovviamente di chi si fa il mazzo in palestra e poi cerca vie chiodate ai suoi limiti... TANTO DI CAPPELLO). C'è anche da dire che integrare vuole dire essere PIU' SICURI ed anche in questo caso TANTO DI CAPPELLO!!!
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).
Eh, mi sarebbe piaciuto fare anche l'ultimo tiro...e di certo tornerò a farlo...il fatto è che la prima protezione era un pò alta per i nostri gusti...specialmente dopo lo stress e fatica per arrivare fin lassù...
Con maggiore freschezza e lucidità magari le cose andavano diversamente...
Ci tornerò!
Con maggiore freschezza e lucidità magari le cose andavano diversamente...
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- Alexander
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ultimo tiro
...dalla tua descrizione della situazione direi che sei stato un grande ad uscire! mi spiego. la prima protezione è a 2 m dalla sosta. se hai trovato al quella, (cosa capibile visto che comunque devi traversare in spaccata sotto una fessura leggermente strapiombante)... sopra avresti avuto molti problemi. si sale ancora per 4 metri e c'è un'altra protezione... poi nulla per 8 m circa, forse poco di più ed ancora una sotto l'ultimo strapiombo di uscita. 25 m circa 4 protezioni... la tua è stata una scelta ottima!!! torna a farlo ma se vuoi andare da primo allenati in falesia ed in montagna e se vuoi andare da secondo... allenati lo stesso perchè te la godi ed è esperienza... ma vorrai poi tornare da primo no?
comunque complienti. mio zio (uno dei vari) diceva che il vero montanaro sa tornare indietro anche a 5 minuti dalla vetta...
Secondo me aveva ragione tanto la cima sta sempre lì. (eviatiamo in anticipo le battute sulle torri ed il permafrost... )
ciao
comunque complienti. mio zio (uno dei vari) diceva che il vero montanaro sa tornare indietro anche a 5 minuti dalla vetta...
Secondo me aveva ragione tanto la cima sta sempre lì. (eviatiamo in anticipo le battute sulle torri ed il permafrost... )
ciao
Alexander - "Non ditemi che non lo posso fare" (Lost).