Monte Rama: via Mediterranea

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Zumstein
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by Zumstein »

andreaparodi wrote:Oggi sono tornato a fare la Mediterranea con un'amica piuttosto tosta che è salita a comando alternato.

Confermo che l'inverno è la stagione migliore perché la vegetazione è in ritiro e non dà fastidio... Anche se, a dire il vero, oggi faceva piuttosto freddo e i passi più delicati erano un po' aleatori per via dei piedi e delle mani ben poco sensibili.

Meno male che, in fase di attrezzatura, il mio amico Bolzan ha messo più spit di quelli che avrei voluto io: oggi non erano certo di troppo.

Comunque brava Paola, che si è tirata a freddo (... è proprio il caso di dirlo) la prima lunghezza senza averla mai fatta prima.

Nel frattempo ho approffittato per tagliare qualche arbusto con le cesoie, ma pochi perché nel complesso la via è ancora ben pulita.

Approfittatene finché è inverno, ma non andateci dopo le piogge se no la salamandra si arrabbia...
Con il massimo rispetto per il lavoro degli altri ma, anche io avrei messo qualche spit in meno. Per il luogo in cui si trova, era preferibile una via più alpinistica, nei tiri duri è una spittatura da falesia.
E comunque devo prendere l’abitudine quando faccio le salite sul Rama e dintorni a portarmi una “seretta”!!!!!!
guidogix
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by guidogix »

Ci sono stato domenica e ne sono restato molto soddisfatto.
Via solare per passare una bella giornata in relax ed in ambiente super.Il Rama è una garanzia per chi cerca salite del genere...
In piu' questa mi sembra la stagione migliore per salire gli itinerari di questa zona.
: Thanks : a tutti quelli che hanno lavorato per la pulizia e la chiodatura. =D>
andreaparodi
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by andreaparodi »

Bene. Mi fa piacere che qualcuno la ripeta e rimanga contento. Riguardo alla chiodatura, la via fu salita in origine senza spit, ma poi abbiamo deciso di metterli perché senza spit la salita era assai avventurosa e meno elegante in quanto, giocoforza, si andava a passare dov'è più facile, però anche più friabile ed erboso. Per pulire e chiodare la linea sulle placche ho coinvolto vari amici del gruppo Geki e, naturalmente, visto che il trapano non lo usavo io che non l'ho mai usato, li ho lasciati fare anche un po' di testa loro. Insomma è una via un po' ibrida, comunque la chiodatura non è poi così esagerata: ho ripetuto altre vie in cui, quando passi quello sopra, lo spit sotto ce l'hai all'altezza delle ginocchia e, se li passi tutti, rischi di far pasticci con le corde...
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gambeinspalla
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by gambeinspalla »

Fatta domenica scorsa con l'amico Jebel ...
Sempre una bella via, molto piacevole. : Thumbup :
Rispetto all'altra volta, ho trovato la roccia assai migliore, probabilmente per via delle molte ripetizioni.
Sicuramente consigliata!
Ciao.

Andrea
"Io intanto salgo, poi si vedrà ..."
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Ramingo
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by Ramingo »

Oggi non ho avuto la stessa fortuna, nè lo stesso piacere... e la via l'ho solo assaggiata! :neutral:

Esco da casa col cielo sereno (sul mare) e, ben sperando, con Cocchy ci avviamo verso Arenzano.
Ben presto però scopriamo che verso la Baiarda e il Ponente i rilievi sono tutti incappucciati. Telefono a Gecko (anche lei in autostrada diretta verso il capoluogo) e mi dice che ha notato le nuvole e assieme al suo gruppo avrebbero deciso strada facendo. Così hanno fatto e, con la brillante idea di guardare le webcam, scorto un po’ di sole oltre l’Appennino, si sono diretti a Busalla a salire la Biurca.

Io e Cocchy, privi di questo lampo di genio, piombiamo a Prariondo in pieno inverno. Il calendario sul Beigua sembra essersi fermato a Gennaio. Ci accolgono un nebbione da far paura ai fantasmi, un vento di Libeccio più simile alla Bora e una temperatura attorno ai 5 gradi ma, grazie all’effetto windchill, prossima allo zero. Granitici come non mai o abelinati (è ancora da definire), decidiamo di osare dove non avrebbero osato neppure le aquile e proseguiamo goliardici verso la vetta del Rama e da li scendiamo verso le vie di arrampicata. Lungo la diretta incontriamo giusto qualche abelin… temerario come noi, che ci chiede ironicamente se in vetta si vede il panorama o se per caso splendesse il sole… Rispondiamo a tono che ad attenderli c’è una folla in costume ed il carretto dei gelati.

All’attacco della Mediterranea (oggi la ribattezzerei più che mai caucasica) indossiamo le scarpette e sotto la verticale della 1 lunghezza - una ripida placca, tecnica sul IV, V. – Cocchy si offre di tirare da primo. “Vaggu mi” - u dixe - e subito u trova da giastemmà pe u freidu e perché u nu se sente in furma. Ma arriva in sosta. Salgo anch’io, le dita assorbono in breve il freddo della roccia, quantomeno abbastanza asciutta, diventando insensibili.
Fatico un po’ anch’io e capisco immediatamente che non sarà affatto un “plaisir” questa salita.

Il secondo tiro tocca a me, devo attaccare un camino nero e bagnato, leggermente aggettante e piuttosto repellente in quelle condizioni fino ad uscirne a destra con un difficoltoso passo di V+. Metto il rinvio e provo, esco senza problemi ma con qualche pensiero perché non vedo lo spit successivo che, dispettoso, si nascondeva poco più in alto. Salgo ancora, il mio maglione rosso sembra la bandiera del mare in burrasca, ma non c’è il bagnino con il fischietto a richiamarmi alla prudenza. Salgo, anche la nebbia sale e di corsa, sembra impazzita, è bagnata e si appiccica sul mio maglione. I pensieri negativi prendono forma e si amplificano davanti al muro successivo, meno duro (V e poi IV).

Appeso ad un appiglio immagino la gente che in questo 25 Aprile ha scelto di restare con le gambe sotto al tavolo, al calduccio, oppure beatamente sdraiata su qualche spiaggia, a godere quel poco cielo sereno che la giornata aveva da offrire. Mi viene in mente anche Andrea Parodi mentre, in un fine Settembre soleggiato, si gode la via scalando con una mano sola, perchè con l’altra regge con maestria una fetta di pane e nutella e mi chiedo come mai, ancora, non ho aperto il club degli alpinesci al quale l’ambito posto di presidente mi è senz’altro riservato. Intanto il Libeccio soffia imperterrito e senza tregua tra le gole, sibilando in modo sinistro fra gli alberi e scrollandoci come fuscelli, da una parte all’altra.
Sono sempre attaccato a quell’appiglio e non mi decido a superare quel passo di V oltre lo sperone verticale; eppure l’attacco l’ho superato senza problemi ed era più difficile di questo passaggio. Ma la mia testa si rifiuta di tracciare il movimento giusto e osserva impassibile la roccia, senza alcuna logica, preferendo a quell’ambiente freddo e ostile il calore delle bianche spiagge delle Seychelles. In un istante il pensiero, correndo più veloce del Libeccio, si proietta subito dalle rugose rocce del Rama a quel delizioso arcipelago dell’Oceano Indiano, sulle tornite natiche abbronzate di splendide fanciulle, supine sui loro asciugamani, deliziosamente profumate ed unte da essenze tropicali. Cocchy da sotto mi osserva e non capisce perché io stia indugiando così a lungo. “E’ quinto, non 7a“ - mi urla da sotto. -

La voce mi scuote dal sogno e nel riprendere coscienza, l’occhio scorge a sinistra, un solitario e malinconico chiodo, probabilmente piantato da Parodi nel tentativo di cercare una variante o nel disegnare la linea della Mediterranea, e lì poi dimenticato. Vedendo del facile, infreddolito, mi lancio sul chiodo con la stessa voracità con la quale mi sarei lanciato sulle natiche delle isolane e inizio a salire seguendo una mia logica (quella di uscire dal tiro il prima possibile). Oltre quel chiodo non trovo più niente.. la roccia è marcia ma il terreno è facile. Salgo con estrema delicatezza per non tirare niente sulla testa di Cocchy e finalmente arrivo al pino col bollo bianco, attrezzo la sosta e recupero Cocchy. Sulla terza, breve, sfilata di corda prosegue il compagno.
All’attacco della 4° lunghezza tocca di nuovo a me. E’ il famigerato passo della salamandra e questa volta rispecchia appieno il suo nome perché è viscido come l’anfibio. L’acqua scorre copiosa su tutta la placca, nera come la pece. Mi rimetto le scarpette – tolte durante l’avvicinamento fra il 3 ed il 4 tiro, e provo a salire. Al 1° spit scopro che anche la roccia alle mie spalle è bagnata .. avrei avuto bisogno di una tuta da speleo per questa scalata. Non è proprio giornata, mi ripeto. Non me la sento di affrontare il passaggio, ho perso un po’ l’entusiasmo, col vento che continua ad incalzare non riesco a concentrarmi sulla difficoltà come avrei fatto in una calda giornata di sole. Tolgo il rinvio e disarrampico fino alla base. Cocchy, stanco e infreddolito anche lui, non ha battuto ciglio e di comune accordo siamo usciti dalla via salendo sulla parte finale della via del Vecchio (freccia bianca) fino a riconquistare il sentiero.
In vetta al Rama era impossibile restare in piedi, raggiungiamo il rifugio intirizziti e per toglierci il freddo non basteranno una fetta di torta di mele bella calda e una tazza di cioccolata fumante. Riprenderemo colore solo dopo quaranta minuti d’auto col riscaldamento acceso.
Semmu proprio andaeti pe munti a pestâ l'ægua in to mortä:(
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by gecko »

Intrepidi!!! Mentre mi dirigevo verso l'ambito sole della Biurca son passata sotto il Rama e :shock: :shock: non c'era più, sepolto dalle nuvole; ho pensato magari in vetta c'è il sole ed invece a quanto pare c'erano solo nebbia e freddo!
Complimenti per la tenacia : Thumbup :
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by Pazzaura »

Menomale che non mi hai più fatto sapere nulla :lol:
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by delorenzi »

Grandi, qualche foto dell' "impresa" ? :risata:
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mazzysan
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by mazzysan »

delorenzi wrote:Grandi, qualche foto dell' "impresa" ? :risata:
Ma sei un po' b....ardo dentro? :risataGrassa:
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by cocchy.70 »

:risata: Non posso che confermare la splendida descrizione di Ramingo!!!!
Ragazzi che freddo!! :pensoso:
"Non siamo precipitati qui per caso,è stata l'isola a condurci qui,per una ragione!dobbiamo ancora scoprire quale!"
LOST
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by scinty »

:ahah: grande racconto! :mrgreen:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by Sub-Comandante »

che eroi!!! :risataGrassa:

visto il tempo avrei ripegato su una bella caminata! :strizzaOcchio::
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by amadablam »

Ramingo wrote: All’attacco della Mediterranea (oggi la ribattezzerei più che mai caucasica)

.
Semmu proprio andaeti pe munti a pestâ l'ægua in to mortä:(
--me sa de sci :risataGrassa: : Thumbup : :risata: :strizzaOcchio::
Namaste
"Non esiste una via per la pace, la Pace è la Via"
Tenzin Gyatso (Dalai Lama)

Tibet libero!!!
"...ognuno di noi, da qualche parte ha il suo Everest da scalare, qualunque nome esso porti (Wanda Rutkiewicz)
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by serena »

Sub-Comandante wrote:che eroi!!! :risataGrassa:

visto il tempo avrei ripegato su una bella caminata! :strizzaOcchio::

io quando è brutto non vado nemmeno a camminare :risata:
non mi piace camminare col brutto tempo.....
Sono un viandante, un valicatore di monti.
Non amo le pianure e sembra che non possa stare a lungo in un luogo.
Qualunque cosa mi riservi il fato o l'esperienza,sempre dovrò camminare ed ascendere monti.
Non si può vivere che da come si è.
F. NIETZSCHE
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by Sub-Comandante »

serena wrote:
Sub-Comandante wrote:che eroi!!! :risataGrassa:

visto il tempo avrei ripegato su una bella caminata! :strizzaOcchio::

io quando è brutto non vado nemmeno a camminare :risata:
non mi piace camminare col brutto tempo.....
ma quando ormai sei li, ti sei svegliato presto, hai preso la macchina... tornare a casa è un peccato! :strizzaOcchio::
"narratemi la regione dalla quale il figlio della montagna è sempre attratto, dove la forza dell'uomo convive con la mente aperta, dove riposano le ceneri dei padri liberi fedelmente vegliate dai figli liberi" Homines Dicti Walser
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by scinty »

infatti poi sono saliti sul Rama ma come si evince dal racconto non era proprio piacevole stare all'aria aperta :risata:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
Albe
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Re: Monte Rama: via Mediterranea

Post by Albe »

Via molto interessante! =D>

fatta domenica... molto godibile grazie alla chiodatura. primi tre tiri al sole e con vista e poi purtroppo nella nebbia...

passo della salamandra totalmente bagnato ma i buoni appigli e appoggi lo rendono comunque superabile.

Non abbiamo proseguito in vetta perchè x via del tempo non ne avremmo goduto.. :?

... peccato che alla sagra della polenta a Lerca avessero finito la polenta.. ci siamo rifatti con focaccine e una bottiglia di vino veramente a buon mercato! :D

ciao a tutti!
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