VIA FLY - Bric Camulà

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Alexander
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Post by Alexander »

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ma non abbiamo solo fatto i "pagliacci" ... dai ... abbiamo anche posto le basi per salite ben più serie 
no ma che "pagliacci" basi solide su ottimo umore!!! ...come gli alpinisti d'antan!! :D :D
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Erne
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Post by Erne »

CMQ..
............la corda di fed era "gialla" .. :!:
"E®ne" ...VECCHIA BELINA DOC.
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Alexander
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Post by Alexander »

....e la "rossa" secondo me era come minimo fuxia!
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Fed7
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Re: ...

Post by Fed7 »

Alexander wrote:....e la "rossa" secondo me era come minimo fuxia!
ma come? non era amaranto?
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scinty
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Post by scinty »

Fed7 wrote:
scinty wrote:Bravissimi =D> certo che quel traversino... :shock:
ma no ... sarà al massimo III+ :lol: :smt043 :smt044 :smt016
:smt011 ... :-k .... :lol: :lol: :lol:
solo perdendomi nella natura ritrovo me stessa
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Fed7
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Post by Fed7 »

scinty wrote:
Fed7 wrote:
scinty wrote:Bravissimi =D> certo che quel traversino... :shock:
ma no ... sarà al massimo III+ :lol: :smt043 :smt044 :smt016
:smt011 ... :-k .... :lol: :lol: :lol:
ho messo il "+" solo perché adesso non c'è più la pianta :lol:
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Erne
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Re: ...

Post by Erne »

Alexander wrote:...
Grazie ancora alla mitica compagnia dei miei due compari per esser sè stessi! Una piacevolissima compagnia!

Ecco le foto della via, alcuni momenti salienti:

.... Fed7 all'attacco...

Image

Duca Erne segue sul traverso di centro via dove prima c'era l'albero.
(Questi tiri li ho tirati io :!: )

Image

.... Erne sugli ultimi tiri della via.

Image

Ancora grazie di tutto!!! :D :D :D
.....MA DOVE SONO LE FOTO DI Alexander sulla via :?:
,,,ora lui saliva io assicuravo....... :arrow: .....e fed :?: , che doveva far foto. :?: :!: :evil: ,,,si girava i pollici mi sà...


Cmq:
...sabato 3 , un'inedita "cordata di punta del forum" (... :P :lol: ) ha salito la via Fly:...
,,,,pertanto si può far capire ai "giovani", come si procede correttamente con comandi precisi e intenti chiari:

" E - tira la gialla

F - ,,quale gialla,, :?: ,,la verde forse

A (sottovoce).. a me pare giallo-verde; -(poi a voce alta),,vabbè tira la fucsia...

E (rivolto ad A)- .....ma ti pare che vado in giro con una corda "fucsia" :!:

,,,,,,, ,,,intanto F - ,,ma quale fucsia,, :?: ,,semmai quella amaranto....

A- ,,, :?: AMARANTO....

E - ,,,insomma tira la verde

F- ma non avevi detto gialla,,,,,,"


ORA ,,,dico io , .potrete giudicare anche voi dalle foto il colore... :lol: ,,,,,,ma alla prossima CAMBIAMO LE CORDE :!:

..... :smt081
Last edited by Erne on Mon Nov 05, 2007 20:07, edited 1 time in total.
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Walter1
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Post by Walter1 »

ma sono chiaramente:

LA SCURA e .... LA CHIARA :shock: :shock:

:lol: :lol: :lol:
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Alexander
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Post by Alexander »

...questa è l'esperienza!!!! :D :D :D :D :D
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Fed7
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Post by Fed7 »

Facciamo chiarezza ... e della serie .. un'immagine vale + di cento parole .. ecco le mie corde:

Image

noi sabato abbiamo usato la prima a sx :D
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Fed7
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Re: ...

Post by Fed7 »

Erne wrote: .....MA DOVE SONO LE FOTO DI Alexander sulla via :?:
,,,ora lui saliva io assicuravo....... :arrow: .....e fed :?: , che doveva far foto. :?: :!: :evil: ,,,si girava i pollici mi sà...
le ho io le foto :lol: .. tutte le foto :lol: ... poi le posto :D
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Ago
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Re: ...

Post by Ago »

Erne wrote:
Cmq:
...sabato 3 , un'inedita "cordata di punta del forum" (... :P :lol: ) ha salito la via Fly:...
,,,,pertanto si può far capire ai "giovani", come si procede correttamente con comandi precisi e intenti chiari:

" E - tira la gialla

F - ,,quale gialla,, :?: ,,la verde forse

A (sottovoce).. a me pare giallo-verde; -(poi a voce alta),,vabbè tira la fucsia...

E (rivolto ad A)- .....ma ti pare che vado in giro con una corda "fucsia" :!:

,,,,,,, ,,,intanto F - ,,ma quale fucsia,, :?: ,,semmai quella amaranto....

A- ,,, :?: AMARANTO....

E - ,,,insomma tira la verde

F- ma non avevi detto gialla,,,,,,"


ORA ,,,dico io , .potrete giudicare anche voi dalle foto il colore... :lol: ,,,,,,ma alla prossima CAMBIAMO LE CORDE :!:
..
:smt043 :smt044 :smt043

Beh per lo meno voi vi sentivate; noi col vento neanche quello. Allora alla lunghezza successiva (fubbi, fubbi noi!) ci siam messi d'accordo: "Quando hai attrezzato la sosta e posso partire dai due strattoni alla corda; io ti rispondo con altri due e parto". Al momento fatidico arrivano due folate di vento che gonfiano la corda come una vela!!!!!!!!!!!!!! Conseguenza? Chissà cosa ha capito sopra che non vede nulla! :shock: :shock: Tentativi inutili di comunicare sia a voce che a mezzo corda. Al che attendo un po' di calma, parto e vedo, con soddisfazione :D :D , che il mio compagno ha capito comunque e sentendo la corda allentarsi, inizia il recupero. :smt056
Sento il tuo passo sincrono col mio

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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

LivioOCB wrote:Da circa un mese mi sono comprato un paio di scarpette ed ho cominciato ad arrampicare con gli amici di Arenzano. Ieri mi sono aggregato per salire sul Camulà e l'amico Attilio mi ha fatto da capocordata, concedendomi una giornata di vero piacere e divertimento. La salita si è interrotta sul sentiero da cui siamo poi rientrati, un pò perla stanchezza e anche perchè si era fatto tardi. Un saluto e un grazie a tutti gli amici del gruppo: Attilio Francavilla, Andrea Parodi, Carlo Dondero, Andrea Rossocci, Maria, Ugo e Patrizia, Rita e Marcello.
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gecko
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Post by gecko »

Complimenti, Livio sei un mito!!! :smt038 :smt038 :smt038
Il silenzio non si trova sulla cima delle montagne e il rumore non sta nei mercati delle città: ambedue sono nel cuore dell'uomo.
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Post by gabriamicodimaher »

Scusate , gradirei fare una precisazione relativamente al nome della via, che mi sembra sia importante.
La via si chiama FLI e non fly o flai.
IL nome dato dalle iniziali di Faliero, Lorenzo e Isabelle.
Tre ragazzi che hanno perso la vita in montagna in circostanze diverse e in tempi diversi. Credo sia importante .
Gli apritori della via sono . Fabio Vivalda e Saverio Buongiorno.
Grazie.
gabriele
..hai nascosto queste cose ai dotti e ai savi, e le hai rivelate ai Semplici... perche' cosi' a Te piacque...
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Ago
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Post by Ago »

Precisazione opportuna
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Pazzaura
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Post by Pazzaura »

gabriamicodimaher wrote:Scusate , gradirei fare una precisazione relativamente al nome della via, che mi sembra sia importante.
La via si chiama FLI e non fly o flai.
IL nome dato dalle iniziali di Faliero, Lorenzo e Isabelle.
Tre ragazzi che hanno perso la vita in montagna in circostanze diverse e in tempi diversi. Credo sia importante .
Gli apritori della via sono . Fabio Vivalda e Saverio Buongiorno.
Grazie.
gabriele
Grazie, ho corretto il topic. :wink:
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andreaparodi
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Post by andreaparodi »

Combinazione sulla FLY ci sono tornato domenica con un po' di amici del gruppo Geki. Vipere non ne abbiamo incontrate, ma eravamo tanti e facevamo un bel po' di casino...

A proposito della chiodatura, i cavetti e cordini marci che c'erano una volta non ci sono più: due anni fa abbiamo aggiunto qualche spit nuovo nei passi più difficili eliminando i cordini penzolanti. Ora la via si può fare tutta incontrando difficoltà massime di v e AO. Allego la relazione fatta da me qualche anno fa (che avevo pubblicato su Alpidoc).

Bric Camula (818 m)
Contrafforte sud-ovest, Via Fly
Difficoltà: varie fino al V e A0 (oppure 6b)
Dislivello dell’arrampicata: 300 m circa
Materiale utile: una corda di 30 metri, 9 rinvii, cordini, fettucce lunghe, alcuni moschettoni a ghiera, eventualmente una staffa.

Il versante sud-ovest del Camulà, tagliato da due sentieri che salgono al Monte Rama, è meno ripido di quello nord-est, ma è cosparso di spuntoni di roccia bellissima, sparsi disordinatamente sul pendio. Presi singolarmente, tali roccioni apparivano troppo limitati e scomodi per meritare una visita, fino a che, nel 2000, Saverio Buongiorno e Fabio Vivalda ebbero l’idea geniale di concatenare fra loro una serie di strutture poste in sequenza, in modo da formare un unico itinerario. E’ nata così la Via Fly, che parte dal vallone del Rio Scorza e termina poco sotto la cima del Camulà. La via è composta da una lunga serie di “monotiri” su roccia ottima, abbondantemente attrezzati con spit. Per passare da una lunghezza di corda alla successiva si effettuano brevi tratti di trasferimento, seguendo le frecce bianche dipinte sui massi. La Fly è una via piuttosto lunga e difficile (V e A0, oppure 6b), ma non richiede l’impegno di una vera via alpinistica: i tratti difficili sono sempre ben protetti e, soprattutto, si può interrompere l’arrampicata dopo ogni lunghezza di corda, scendendo senza difficoltà tra massi e cespugli. Per queste sue caratteristiche la Via Fly è diventata in breve una “classica”, frequentata non solo dai genovesi, ma anche da alpinisti piemontesi e lombardi. Nel 2007 sono stati effettuati lavori di pulizia, rifacimento dei segnavia e aggiunta di qualche spit ad opera degli alpinisti del gruppo “Geki”.

Accesso stradale: uscendo al casello di Arenzano o a quello di Varazze dell’autostrada Genova-Savona, si raggiunge Cogoleto. All’estremità orientale dell’abitato si prende la rotabile che, passando presso il cimitero, sale verso Sciarborasca. Oltrepassata la località Schivà, s’imbocca a destra via Ceola. S’incrocia la strada che collega Lerca a Sciarborasca e si continua in salita. Ad un bivio si prende la diramazione di sinistra che sale ripida fino ad un serbatoio dell’acquedotto, dove termina l’asfalto (quota 300 circa).

Avvicinamento: si sale lungo la carrareccia fino ad una curva, dove si prende a sinistra il sentiero segnalato con un rombo rosso vuoto, che risale il vallone del Rio Scorza. Dopo poche centinaia di metri si lascia a sinistra la deviazione per l’evidente “Scaggiun da Léllua”, posto sull’altro lato della valle. Si continua lungo il sentiero con il rombo rosso e, poco più avanti, si prende a destra una vecchia mulattiera che porta all’attacco della Via Fly indicato da una scritta bianca (quota 500 circa; 30 minuti circa dall’auto).

Arrampicata: 1) Si sale una placchetta all’inizio verticale (passo di A0, poi IV+ e IV, 15 m). 2) Si supera un diedrino inclinato e si prosegue per cresta fino ad uno spuntone (passo di III, poi III-, 15 m). Si piega a sinistra per massi e blocchi fino alla base di un breve risalto. 3) Si sale il muretto rotto da fessure (III) poi si prosegue su cresta superando una balza (III) che conduce ad un terrazzo (18 m). 4) Si trascura l’invitante sperone inclinato e si va a sinistra sul lato nord fino alla base di un ampio canale-camino che si rimonta sulla parete di sinistra (II, III, passo di IV+, 20 m). Si prosegue camminando fino al risalto successivo. 5) Si sale per cresta superando un breve salto verticale (passo di IV+), poi con un traverso su lama orizzontale (IV, evitabile) si guadagna un ripiano con arbusti (20 m). 6) Si sale una bella placchetta (III) e, giunti sulla soprastante cresta, si gira a sinistra per scendere sul lato nord alcuni metri (passo di II+, 15 m). Andando qualche metro a sinistra si arriva ai piedi di un muro verticale. 7) Si supera il muro (A0 e V) poi si prosegue per rocce meno ripide (IV, III+) fino sotto un lastrone, che si supera sul lato nord strapiombante traversando a sinistra (V-) fino alla sosta sulla cresta (25 m). 8) Si prosegue sul lato nord della cresta con uno spettacolare traverso su un lastrone lievemente strapiombante (IV+ e V). 9) Spostandosi qualche metro a destra si attacca un bel muro all’inizio strapiombante, ma munito di ottimi appigli (V-, IV) e si sosta in cima allo spuntone (10 m). Camminando tra rocce e cespugli si arriva ai piedi di un torrione strapiombante. 10) Si sale su placca aggirando a sinistra il grande strapiombo (V+ o A0, IV+), poi si esce su rocce facili che riportano in cresta (27 m). Tagliando a destra fra lastroni e cespugli si arriva alla base del risalto successivo. 11) Si supera un breve strapiombo (passo di IV), si prosegue per due metri, poi si piega a sinistra traversando con i piedi su una cornice (III+), fino ad uno spigolo. Aggirando lo spigolo si attacca un muro verticale (passo di V+ o A0), poi si traversa a sinistra su placca (IV) fino ad una nicchia con alberello (30 m). 12) Si sale sulla sinistra uno spigoletto lievemente strapiombante (IV+) e si esce su terreno più facile (8 m). Si prosegue camminando tra erba e rocce, poi si piega a sinistra e, doppiando una crestina, si arriva sotto una placca inclinata. 13) Si sale la placca e si continua sul lato sud della cresta con divertente arrampicata (II). Si cammina piegando un poco a sinistra fino ai piedi di un evidente torrione. 14) Si sale la placca verticale sfruttando con una mano lo spigolo di sinistra (V), poi si esce su cresta più facile che porta su uno spuntone nei pressi del sentiero della “diretta al Monte Rama” (20 m). Attraversato il sentiero, si sale dritti per rocce e massi per una decina di metri, poi si va a destra camminando per venti metri e si sale in breve alla base di un torrione. 15) Si sale una placca inclinata che porta sotto un muro strapiombante, che si supera da destra a sinistra (V+ o V e A0), poi per rocce più facili si arriva in cima ad uno spuntone (25 m). 16) Scavalcando due massi si giunge alla base dello sperone successivo, che si sale con bella arrampicata fino in cima (IV, 15 m). Camminando verso destra per massi e arbusti, dopo una ventina di metri si arriva sotto una placca inclinata. 17) Per salire sulla placca si supera un gradino strapiombante (passo di A0) poi si prosegue più facilmente (III,III+, 10 m). Usciti su un terrazzo erboso si sale per rocce articolate, poi camminando si piega a sinistra tra arbusti e lastroni, fino ad incontrare una traccia di sentiero che conduce in cima al Bric Camulà.
gabriamicodimaher
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Post by gabriamicodimaher »

La mia precisazione sul nome della via e' stata fatta in seguito ad una domanda precisa che si trova ad inizio topic.
Ho preso spunto da quella.....e mi sono permesso di "raccontare" una "cosetta " in piu' relativamente a questa via.
Non avevo la pretesa che venisse cambiato il titolo al topic, o che sulle varie guide venisse inserita una correzione...
Volevo solo, raccontare, cio' che a volte non si sa' e che, magari, puo' risultare una cosa interessante .
Le vie non sono solo una serie di spit o una serie di risalti rocciosi. Quando si "racconta" di Esse , si corre il rischio di fare una lunga e noioosa relazione sul grado , storia alpinistica, lunghezza della stessa e dell' avvicinamento e dal cordino che penzola, all' attacco,
Mentre, a volte , basterebbe parlare con gli apritori, per poter scrivere anche qualche piccola emozionante "stupidaggine".
Che nostalgia per le vie raccontate a voce , magari rotta dall' emozione.
So di essere stato Arrogante a pretendere di mettere in discussione il nome della via, sopratutto senza avere interpellato chi ha piu' diritto di me di parlarne , anche perche' ne scritto e ci ha " lavorato" sopra.
Per questo motivo, mosso da quella nostalgia di cui sopra , questa MATTINA mi sono sentito al telefono col mio Amico Saverio( tanto per emozinarmi un po' con lui) abbiamo parlato della via e dei nostri amici Faliero e Lorenzo, nonche' Isabelle.
E una persona saggia e umile e mi ha detto:" .... sai gabri che Isabelle si puo' scrivere anche con la Y?"
Poi abbiamo parlato un po' della via, dell' alpinismo , e delle meduse.
Poi ci siamo dati appuntamento per una pizza a casa mia .

Se qualcuno, volesse ripetere la via FLY ( scritta maiuscola mi raccomando) , se ha voglia, provia a pensare ad un volo che qualcuno ha spiccato troppo presto , e mentre sale , almeno una volta , pronunci il nome come vuole ! , minuscolo o maiuscolo e' la stessa .



Grazie
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Post by andreaparodi »

In effetti la storia del nome l'avevo sentita anch'io: sapevo che erano le iniziali di tre ragazzi che non ci sono più. Ma nel passaparola fra gli alpinisti la via era subito diventata FLY da leggere "flai" all'inglese perchè siamo tutti condizionati dalla lingua imperante. Così molti chiamano Màrtin all'inglese, la genovesissima Punta Martìn... Però nel caso della FLY, mi sembra carina la "licenza poetica" di modificare la I in Y perché "to fly" in inglese significa "volare" e quindi, in parole povere, implica l'idea che i tre ragazzi siano volati in alto, in cielo. Poi se andiamo a vedere, i nomi delle vie sono quelli che entrano nell'uso: trent'anni fa avevo aperto una via a Finale, Monte Cucco, chiamandola "Su onde anomale", ma per tutti è diventata la "Via dell'Ottico". Ho raccontato anche la storia in una monografia di Alp dedicata al Finalese (magari prima o poi la riprendo e la pubblico nel mio sito).
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Ti capisco benissimo. Ad Alpicella, grazie al cuore delle Vecchie Beline, c'è una via dedicata a mia moglie.
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:smt023
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Re:

Post by Cenere »

andreaparodi wrote:Combinazione sulla FLY ci sono tornato domenica con un po' di amici del gruppo Geki. Vipere non ne abbiamo incontrate, ma eravamo tanti e facevamo un bel po' di casino...

A proposito della chiodatura, i cavetti e cordini marci che c'erano una volta non ci sono più: due anni fa abbiamo aggiunto qualche spit nuovo nei passi più difficili eliminando i cordini penzolanti. Ora la via si può fare tutta incontrando difficoltà massime di v e AO. Allego la relazione fatta da me qualche anno fa (che avevo pubblicato su Alpidoc).

Bric Camula (818 m)
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Difficoltà: varie fino al V e A0 (oppure 6b)
Dislivello dell’arrampicata: 300 m circa
Materiale utile: una corda di 30 metri, 9 rinvii, cordini, fettucce lunghe, alcuni moschettoni a ghiera, eventualmente una staffa.

Il versante sud-ovest del Camulà, tagliato da due sentieri che salgono al Monte Rama, è meno ripido di quello nord-est, ma è cosparso di spuntoni di roccia bellissima, sparsi disordinatamente sul pendio. Presi singolarmente, tali roccioni apparivano troppo limitati e scomodi per meritare una visita, fino a che, nel 2000, Saverio Buongiorno e Fabio Vivalda ebbero l’idea geniale di concatenare fra loro una serie di strutture poste in sequenza, in modo da formare un unico itinerario. E’ nata così la Via Fly, che parte dal vallone del Rio Scorza e termina poco sotto la cima del Camulà. La via è composta da una lunga serie di “monotiri” su roccia ottima, abbondantemente attrezzati con spit. Per passare da una lunghezza di corda alla successiva si effettuano brevi tratti di trasferimento, seguendo le frecce bianche dipinte sui massi. La Fly è una via piuttosto lunga e difficile (V e A0, oppure 6b), ma non richiede l’impegno di una vera via alpinistica: i tratti difficili sono sempre ben protetti e, soprattutto, si può interrompere l’arrampicata dopo ogni lunghezza di corda, scendendo senza difficoltà tra massi e cespugli. Per queste sue caratteristiche la Via Fly è diventata in breve una “classica”, frequentata non solo dai genovesi, ma anche da alpinisti piemontesi e lombardi. Nel 2007 sono stati effettuati lavori di pulizia, rifacimento dei segnavia e aggiunta di qualche spit ad opera degli alpinisti del gruppo “Geki”.

Accesso stradale: uscendo al casello di Arenzano o a quello di Varazze dell’autostrada Genova-Savona, si raggiunge Cogoleto. All’estremità orientale dell’abitato si prende la rotabile che, passando presso il cimitero, sale verso Sciarborasca. Oltrepassata la località Schivà, s’imbocca a destra via Ceola. S’incrocia la strada che collega Lerca a Sciarborasca e si continua in salita. Ad un bivio si prende la diramazione di sinistra che sale ripida fino ad un serbatoio dell’acquedotto, dove termina l’asfalto (quota 300 circa).

Avvicinamento: si sale lungo la carrareccia fino ad una curva, dove si prende a sinistra il sentiero segnalato con un rombo rosso vuoto, che risale il vallone del Rio Scorza. Dopo poche centinaia di metri si lascia a sinistra la deviazione per l’evidente “Scaggiun da Léllua”, posto sull’altro lato della valle. Si continua lungo il sentiero con il rombo rosso e, poco più avanti, si prende a destra una vecchia mulattiera che porta all’attacco della Via Fly indicato da una scritta bianca (quota 500 circa; 30 minuti circa dall’auto).

Arrampicata: 1) Si sale una placchetta all’inizio verticale (passo di A0, poi IV+ e IV, 15 m). 2) Si supera un diedrino inclinato e si prosegue per cresta fino ad uno spuntone (passo di III, poi III-, 15 m). Si piega a sinistra per massi e blocchi fino alla base di un breve risalto. 3) Si sale il muretto rotto da fessure (III) poi si prosegue su cresta superando una balza (III) che conduce ad un terrazzo (18 m). 4) Si trascura l’invitante sperone inclinato e si va a sinistra sul lato nord fino alla base di un ampio canale-camino che si rimonta sulla parete di sinistra (II, III, passo di IV+, 20 m). Si prosegue camminando fino al risalto successivo. 5) Si sale per cresta superando un breve salto verticale (passo di IV+), poi con un traverso su lama orizzontale (IV, evitabile) si guadagna un ripiano con arbusti (20 m). 6) Si sale una bella placchetta (III) e, giunti sulla soprastante cresta, si gira a sinistra per scendere sul lato nord alcuni metri (passo di II+, 15 m). Andando qualche metro a sinistra si arriva ai piedi di un muro verticale. 7) Si supera il muro (A0 e V) poi si prosegue per rocce meno ripide (IV, III+) fino sotto un lastrone, che si supera sul lato nord strapiombante traversando a sinistra (V-) fino alla sosta sulla cresta (25 m). 8) Si prosegue sul lato nord della cresta con uno spettacolare traverso su un lastrone lievemente strapiombante (IV+ e V). 9) Spostandosi qualche metro a destra si attacca un bel muro all’inizio strapiombante, ma munito di ottimi appigli (V-, IV) e si sosta in cima allo spuntone (10 m). Camminando tra rocce e cespugli si arriva ai piedi di un torrione strapiombante. 10) Si sale su placca aggirando a sinistra il grande strapiombo (V+ o A0, IV+), poi si esce su rocce facili che riportano in cresta (27 m). Tagliando a destra fra lastroni e cespugli si arriva alla base del risalto successivo. 11) Si supera un breve strapiombo (passo di IV), si prosegue per due metri, poi si piega a sinistra traversando con i piedi su una cornice (III+), fino ad uno spigolo. Aggirando lo spigolo si attacca un muro verticale (passo di V+ o A0), poi si traversa a sinistra su placca (IV) fino ad una nicchia con alberello (30 m). 12) Si sale sulla sinistra uno spigoletto lievemente strapiombante (IV+) e si esce su terreno più facile (8 m). Si prosegue camminando tra erba e rocce, poi si piega a sinistra e, doppiando una crestina, si arriva sotto una placca inclinata. 13) Si sale la placca e si continua sul lato sud della cresta con divertente arrampicata (II). Si cammina piegando un poco a sinistra fino ai piedi di un evidente torrione. 14) Si sale la placca verticale sfruttando con una mano lo spigolo di sinistra (V), poi si esce su cresta più facile che porta su uno spuntone nei pressi del sentiero della “diretta al Monte Rama” (20 m). Attraversato il sentiero, si sale dritti per rocce e massi per una decina di metri, poi si va a destra camminando per venti metri e si sale in breve alla base di un torrione. 15) Si sale una placca inclinata che porta sotto un muro strapiombante, che si supera da destra a sinistra (V+ o V e A0), poi per rocce più facili si arriva in cima ad uno spuntone (25 m). 16) Scavalcando due massi si giunge alla base dello sperone successivo, che si sale con bella arrampicata fino in cima (IV, 15 m). Camminando verso destra per massi e arbusti, dopo una ventina di metri si arriva sotto una placca inclinata. 17) Per salire sulla placca si supera un gradino strapiombante (passo di A0) poi si prosegue più facilmente (III,III+, 10 m). Usciti su un terrazzo erboso si sale per rocce articolate, poi camminando si piega a sinistra tra arbusti e lastroni, fino ad incontrare una traccia di sentiero che conduce in cima al Bric Camulà.
Salve,
vorrei sapere in quali punti si trovano i passaggi di 6a e di 6b , poichè mi pare di capire che non tutti gli A0 corrispondano a questi passaggi.
Grazie.
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by andreaparodi »

I passi più duri si trovano nel primo e nel settimo tiro. Il primo tiro inizia con un singolo passo molto delicato: la prima volta l'avevo fatto senza problemi, poi ho sempre faticato a capirlo: che si sia staccato un appiglio? Così com'è ora penso che sia almeno 6a.

Nel settimo tiro la placca liscia iniziale dovrebbe essere 6b: è il tiro più duro della via, io ho sempre tirato almeno un chiodo ma c'è chi l'ha fatto in libera.

Il quattordicesimo tiro è dato V se si usa lo spigolo di sinistra con una mano: se invece si sale dritti lungo la linea degli spit, è una placca di 6a molto bella e tecnica.

Il passo di Ao nell'ultimo tiro è un movimento strano: un gradino che sopra è liscio: mi sembra di aver sempre tirato il chiodo...
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by De-fender06 »

Questi due giorni di sole avranno fatto asciugare la via dopo le forti piogge?
Vipere ce ne saranno ancora in giro? La vegetazione sarà alta?

Stavo pensando di andare a fare la via sabato...dopo averla rimandata la scorsa primavera per un problema al ginocchio.
Fatemi sapere!!!
Grazie
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by Erne »

Non credo che avrai problemi.


.
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by andreaparodi »

La via Fly asciuga abbastanza in fretta. Ci vado a volte da solo a fare le varianti facili e vipere non ne ho mai incontrato. Possono essercene fino a novembre ma non è così facile incontrarle... L'erba sulla Fly non doverebbe dare troppo fastidio: lungo i tiri la roccia è abbastanza pulita (e la qualità della roccia è buona, tipo la via alla Rocca du Fo').
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by De-fender06 »

Grazie mille!!! Alla fine ho optato per la Val d'Aosta ma a breve la smarcherò! :)
Vi aggiorno ;)
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by Alexander »

...scusate vedo solo ora. Secondo me la placca non è 6b. Al massimo 6a. Non lo dico per spararla... anzi... di norma guardando le relazioni mie, i ripetitori che scrivono tolgono sempre un più. Però li il 6b secondo me non c'è. Io l'ho fatta a vista senza troppo impegno, e quando ci sono tornato, senza ricordarmi nulla, l'ho rifatta subito... non valeva più ovviamente... l'on sight valeva solo la prima volta ma come marcatore si.

Ora ho un livello molto più alto del 6b a vista. Ma la prima volta che ci sono passato non era così. Non sarei passato così tranquillo. Secondo me è alleatorio come movimento e sicuramente di piedi, ma non difficoltoso, è solo la tipologia di movimento. Con un po' di fiducia sui piedi ed quilibrio si passa con una difficoltà non superiore al 6a. Se poi il passo fosse congeniale a me, allora mettiamoci un +. E' ovvio che bisogna sempre mettere in dubio la gradazione. Ma non penso lo superi.

Poi questo è solo il mio parere ovviamente. Comunque come già detto il passo è azzerabile. Non penso ci siano problemi. : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by disgaggio »

oh ma basta con sta gente che sgrada le vie. :risataGrassa:

essendo un posto per gente che non cerca la prestazione puo' darsi che il 6b ci stia anche magari messo a confronto con gli altri gradi dei tiri prima/dopo, sempre nell'ottica di avere una scala di difficolta' omogenea almeno all'interno di una stessa zona.
prendi la tacchetta,
la MANARA ti aspetta!!!
...............

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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by De-fender06 »

Finalmente, dopo mesi di attesa, sabato abbiamo smarcato anche la FLY :)

Che dire? Forse mi aspettavo troppo, soprattutto visto quanto altre vie del Rama come Mediterranea e Zunino mi avevano divertito.
La ho trovata un insieme forzato di brevi monotiri concatenati da lunghi tratti a piedi. Bruttini i primi 6 e gli ultimi 3 tiri. Carina la parte centrale della via.

X quanto concerne i passi chiave:
- sul primo tiro non ho trovato alcun problema e sono salito a vista (e io sono una pippa ;) )
- sul settimo tiro invece sia io che i miei soci abbiamo azzerato usando i primi 3 rinvii.Ho trovato il passaggio molto duro. Ma in A0 si sale senza dificoltà. Superati i primi metri si torna ad arrampicare sul facile.
- sul quattordicesimo tiro c'è da giocare un pò sull'equilibrio ma concordo con Alexander, sicuramente non è un 6b...(in alcune zone della liguria non sarebbe nemmeno un 6a ;) )
- discorso a parte invece per il qundicesimo tiro; il primo dopo aver incrociato il sentiero che porta al Rama. Non ci abbiamo capito nulla...le linee di spit erano due. Noi siamo passati a destra trovandoci ad affrontare 3 metri (da sotto il secondo a sopra il terzo rinvio) durissimi e in leggero strapiombo. Direi ben superiori al 6a. Abbiamo anche avuto difficoltà serie ad azzerare visto che i due rinvii non erano propio vicini :O ](*,)
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by andreaparodi »

E' proprio vero che i gusti sono soggettivi (e in parte anche i gradi). C'è gente che si diverte sulla Mediterranea e sulla Zunino e trova "bruttini" i primi sei tiri della Fly, altri trovano bellissima la Fly e brutta la Mediterranea...

A me piacciono tutte e due (Fly e Mediterranea), ma mi rendo conto che sono diverse: in particolare riguardo alla Fly, penso che sia una via molto bella per chi si diverte ad arrampicare sul quinto grado senza badare troppo alla logica alpinistica. Del resto io la salgo spesso con gli scarponi e senza corda seguendo la linea più logica che evita tutte le difficoltà...

La Fly non è una via alpinistica, ma una divertente sequenza di monotiri e i tratti tra un tiro e il successivo non sono mai troppo lunghi (al massimo pochi minuti di cammino).

Poi comunque può piacere o non piacere (a me piace).

Riguardo ai gradi: sul primo tiro ci devo tornare perché ci dev'essere in partenza qualcosa che interpreto male. Sul settimo tiro anche io ho sempre tirato almeno due spit (e credo sia quello l'unico passaggio valutabile più di 6a), mentre l'ultimo tiro prima del sentiero (il quattordicesimo) non l'ho mai valutato 6b: per me è quinto grado se ci si tiene un poco a sinistra degli spit usando lo spigolo con la mano sinistra e moschettonando con la destra, mentre è un bel 6a sostenuto se si sale dritti lungo la linea degli spit.

Ma, ripeto, anche i gradi possono essere soggettivi: di sicuro c'è differenza di difficoltà su certi passaggi tra me che sono alto un metro e ottantacinque e mio figlio che è alto un metro e cinquanta...
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by De-fender06 »

Se a tutti piacessero le stesse cose le vie sarebbero tutte uguali ... bella noia!
Io preferisco di gran lunga una via continua e con una linea logica (indipendentemente dal grado) ad un insieme di monotiri, per quelli opto per lo scagiun :) ma è appunto una mia personale idea. Ad ogni modo penso che la parte centrale meriti di essere percorsa almeno una volta soprattutto in questa stagione!!!

Tornando un secondo sui gradi, come dicevo a me (e ad i miei compagni) quello che ha lasciato perplesso è il quindicesimo tiro. Abbiamo visto due linee di spit e abbiamo scelto quella di destra. Su quest'ultima abbiamo faticato tantissimo a passare il secondo e il terzo rinvio anche provando in artificiale. Abbiamo sbagliato qualcosa? :O

Grazie ancora!!!
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by andreaparodi »

Riguardo alla bellezza certamente è soggettiva: anche a me piacciono molto le vie alpinistiche logiche, addirittura l'ideale per me è salire la linea più facile su una parete difficile (come mi è capitato qualche volta anche in apertura).

Comunque mi diverto anche su vie come la Fly che non ti impegnano troppo dal punto di vista psicologico e nello stesso tempo non sono monotiri fini a se stessi, dove ogni volta che scendi da un tiro devi decidere cosa fare dopo: sulla Fly invece hai un percorso da seguire con difficoltà abbastanza omogenee e passaggi vari, in ambiente piacevole.

Riguardo al quindicesimo tiro, la via di destra è quella originale; la via di sinistra è una variante, credo più difficile. Mi sembra di ricordare di aver salito la via di destra in libera almeno una volta, ma di solito tiro un chiodo, è un passo un po' atletico ma non mi sembra così difficile come dici: quinto o quinto più tirando un chiodo, 6a o 6a+ completamente in libera... Tirando un chiodo l'ho sempre fatto rapidamente senza problemi. Comunque se ci torno ti so dire...
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by apzu »

Devo dire che sono d'accordo col Defender. La Fly secondo me è una via un pò troppo illogica, che va a cercare la difficoltà in maniera un pò troppo forzata, e i i vari trasferimenti se fatti con la corda (per forza altrimenti bisognerebbe rilegarsi ogni volta) sono un pò menosi. Tra tutte le vie in zona Rama è quella meno interessante secondo me, allora è molto più divertente farsi la Zunino o la Via dell'Acqua, eventualmente anche slegati o in conserva, piuttosto che la Fly. Il passaggio duro di cui parlavate secondo me se fatto in libera potrebbe anche essere un 6b, in ogni caso è a mio avviso quello nettamente più duro di tutta la via, anche se comunque azzerabile senza troppi problemi. Comunque sarei curioso di provare la Guastavino ora, e magari anche uno dei crestoni del Camulà, per completare la serie delle vie della zona, quasi tutte molto divertenti e piacevoli tranne, a mio avviso, proprio la Fly, che ho trovato un pò noiosa.
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by De-fender06 »

andreaparodi wrote: Riguardo al quindicesimo tiro, la via di destra è quella originale; la via di sinistra è una variante, credo più difficile. Mi sembra di ricordare di aver salito la via di destra in libera almeno una volta, ma di solito tiro un chiodo, è un passo un po' atletico ma non mi sembra così difficile come dici: quinto o quinto più tirando un chiodo, 6a o 6a+ completamente in libera... Tirando un chiodo l'ho sempre fatto rapidamente senza problemi. Comunque se ci torno ti so dire...
Oky ero convinto che avessimo sbagliato linea...allora probabilmente eravamo solo molto stanchi.
Quando torno in zona per la Guastavino o per il Vecchio, se ho tempo, me lo vado a riprovare :)
Grazie
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by andreaparodi »

Lo scorso 25 aprile ho rifatto la Fly con mia figlia Martina: per essere una ragazzina di quindici anni, che arrampica relativamente poco, se l'è cavata molto bene. Abbiamo percorso la via integralmente fino in cima al Camulà e lei ha tirato solo tre chiodi: mi sa che fra poco, se avrà voglia di continuare, sarà lei ad andare davanti e io dietro con la corda ben tesa...

Essendo un po' più allenato dell'ultima volta che l'avevo fatta, sono riuscito a salire meglio, tirando solo un chiodo sulla placchetta data 6b. Perciò ho riscritto la relazione con i gradi un po' più precisi:

1) Si sale una placchetta all’inizio verticale (passo iniziale 5b, poi 4c e 4b, 15 m). 2) Si supera un diedrino inclinato e si prosegue per cresta fino ad uno spuntone (passo iniziale 3b, poi 3a, 15 m). Si piega a sinistra per massi e blocchi fino alla base di un breve risalto. 3) Si sale il muretto rotto da fessure (3b) poi si prosegue su cresta superando una balza (3b) che conduce ad un terrazzo (18 m). 4) Si trascura l’invitante sperone inclinato e si va a sinistra sul lato nord fino alla base di un ampio canale-camino che si rimonta sulla parete di sinistra (3a, passo 4c, 20 m). Si prosegue camminando fino al risalto successivo. 5) Si sale per cresta superando un breve salto verticale (passo 4c), poi con un traverso su lama orizzontale (4b, evitabile) si guadagna un ripiano con arbusti (20 m). 6) Si sale una bella placchetta (3b) e, giunti sulla soprastante cresta, si gira a sinistra per scendere sul lato nord alcuni metri (passo 2c, 15 m). Andando qualche metro a sinistra si arriva ai piedi di un muro verticale. 7) Si supera il muro (passo 6b o A0, poi 5b) quindi si prosegue per rocce meno ripide (4b, 3c) fino sotto un lastrone, che si supera sul lato nord strapiombante traversando a sinistra (5a) fino alla sosta sulla cresta (25 m). 8) Si prosegue sul lato nord della cresta con uno spettacolare traverso su un lastrone lievemente strapiombante (4c e 5b). 9) Spostandosi qualche metro a destra si attacca un bel muro all’inizio strapiombante, ma munito di buoni appigli (5b, 4b) e si sosta in cima allo spuntone (10 m). Camminando tra rocce e cespugli si arriva ai piedi di un torrione strapiombante. 10) Si sale su placca aggirando a sinistra il grande strapiombo (5c o A0, 4c), poi si esce su rocce facili che riportano in cresta (27 m). Tagliando a destra fra lastroni e cespugli si arriva alla base del risalto successivo. 11) Si supera un breve strapiombo (passo 4b), si prosegue per due metri, poi si piega a sinistra traversando con i piedi su una cornice (3c), fino ad uno spigolo. Aggirando lo spigolo si attacca un muro verticale (passo 5c o A0), poi si traversa a sinistra su placca (4b) fino ad una nicchia con alberello (30 m). 12) Si sale sulla sinistra uno spigoletto lievemente strapiombante (4c) e si esce su terreno più facile (8 m). Si prosegue camminando tra erba e rocce, poi si piega a sinistra e, doppiando una crestina, si arriva sotto una placca inclinata. 13) Si sale la placca e si continua sul lato sud della cresta con divertente arrampicata (2b, 2c). Si cammina piegando un poco a sinistra fino ai piedi di un evidente torrione. 14) Si sale la placca verticale sfruttando con una mano lo spigolo di sinistra (5b), poi si esce su cresta più facile che porta su uno spuntone nei pressi del sentiero della “diretta al Monte Rama” (20 m). Attraversato il sentiero, si sale dritti per rocce e massi per una decina di metri, poi si va a destra camminando per venti metri e si sale in breve alla base di un torrione. 15) Si sale una placca inclinata (4a) che porta sotto un muro strapiombante, che si supera da destra a sinistra (6a o 5b e A0), poi per rocce più facili si arriva in cima ad uno spuntone (25 m). 16) Scavalcando due massi si giunge alla base dello sperone successivo, che si sale con bella arrampicata fino in cima (4b, 15 m). Camminando verso destra per massi e arbusti, dopo una ventina di metri si arriva sotto una placca inclinata. 17) Per salire sulla placca si supera un gradino strapiombante (passo 5c o A0) poi si prosegue più facilmente (3b,3c, 10 m). Usciti su un terrazzo erboso si sale per rocce articolate, poi camminando si piega a sinistra tra arbusti e lastroni, fino ad incontrare una traccia di sentiero che conduce in cima al Bric Camulà.
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by bade »

Ciao Andrea, grazie della relazione e complimenti a tua figlia! :!: :strizzaOcchio::
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by andreaparodi »

I gradi comunque hanno sempre una componente soggettiva, specie su una via come la Fly dove i gradi più duri sono riferiti in genere a passaggi brevi e spesso "morfologici": ci sono per esempio due tiri che iniziano con dei tettini, uno alto come me arriva subito alle maniglie, uno basso non ci arriva proprio. Poi ci sono passaggi tecnici che richiedono soprattutto esperienza e altri invece in cui servono dita forti e ben allenate... Comunque, i passaggi sopra il 5a sono tutti azzerabili.
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Re: VIA FLY - Bric Camulà

Post by Ramingo »

Quattro giorni fa...

Eravamo tre amici al bar
uno si e' impiegato in una banca
si puo' fare molto pure in tre
mentre gli altri se ne stanno a casa
si parlava in tutta onesta'
di montagna e solidarieta'
tra un bicchier di vino ed un caffe'
tiravi fuori i tuoi perche'
e proponevi i tuoi pero'.

.... tra un perchè ed un però gabriamicodimahler, fulviamicadigabri, ramingamicodigabriefulvia, hanno attaccato in una ventosa domenica mattina il primo tiro di questa bella via. Non l'abbiamo salita completa, siamo andati un pò a piacere, anche perchè essendo in tre, la via lunga e il tempo a disposizione poco, abbiamo deciso di saltare i tiri duri. Abbiamo fatto un sandwich di Fulvia nei pochi tiri più impegnativi. Nei restanti più facili io sono andato slegato mentre Gabri assicurava Fulvia nella salita. Mi è piaciuta la FLY e la prossima volta desidero rifarla provando anche i tiri che Domenica ho saltato. :)
“La Primavera sembra portare dentro di sé un ricordo che poi, in estate, racconterà al mondo intero fin quando non sarà divenuta più saggia nel grande autunnale silenzio con cui si confida soltanto ai solitari.”
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