L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

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locontim
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L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

Post by locontim »

L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva' presso il borgo di Sassello (SV)

La Foresta Regionale 'Deiva' presso Sassello è una interessante area boschiva di pregio che si può attraversare con un facile anello che si snoda nell'area. In sintesi, ecco alcuni elementi: Diff. T, +300 mt disl., 13 km, 3h45 tot. Per arrivare al punto di partenza si esce dall'autostrada a Varazze, si attraversa il paese e si va verso l'interno, in direzione Pero. Si ignora la deviazione a destra per il monte Beigua e si va dritti per il Sassello. Sbucati sulla strada che arriva da Albisola, si supera il collo del Giovo e Badani. Prima di entrare a Sassello, si gira a sinistra in un piazzale presso una industria dolciaria e qui si parcheggia l'auto.

Se volete ecco il file foto pdf, con un po’ di altre notizie:
http://www.cralgalliera.altervista.org/ ... llo019.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

… e pure qualche scatto singolo:
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NB: in caso di gita, verificare, sempre, con FIE, Cai, eventuale Ente parco o altre Istituzioni, pro loco, ecc., che non ci siano state variazioni che abbiano aumentato le difficoltà! Si declina ogni responsabilità. Il presente testo ha solo carattere puramente indicativo e non esaustivo.

Info Sezione Escursionismo Cral Galliera: http://www.cralgalliera.altervista.org/esc.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
gite 2019 al link: http://www.cralgalliera.altervista.org/gite2019.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
claudio zaccagnino
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Re: L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

Post by claudio zaccagnino »

Conviene uscire ad Albisola per raggiungere più direttamente e su strada più scorrevole il Colle del Giovo Ligure e a seguire il punto di partenza.

Che io sappia per averlo frequentato molte volte l'anello è immodificato da vari decenni.
Può accadere all'uscita dall'inverno di trovare un albero di traverso; una grossa frana di alcuni anni fa è stata poi rimossa e messa in sicurezza.
In prossimità del giro di boa (quando si torna indietro) è possibile incontrare esemplari di cinghiale che si muovono tra la Deiva e le fortificazioni al Giovo Ligure.

Itinerario invernale per praticare lo scialpinismo e il fondo escursionistico; in estate si cammina o si va in mtb sempre al riparo della Foresta.

saluti. zac
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locontim
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Re: L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

Post by locontim »

Sicuramente avrai ragione tu, ma, chissà perché, se vengo da Genova mi viene più naturale passare da li...

Al ritorno consiglio, invece che tornare sulla costa e rischiare la coda, inevitabile la domenica, di passare da Palo, Urbe, Vara, Passo Faiallo, Turchino...
Forse un po' lunga, ma senza traffico...
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psiconauta
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Re: L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

Post by psiconauta »

Provo a rientrare nei ranghi postando qualche passeggiata fatta negli ultimi tempi....

8/11/2023



Autunno, è tempo di "foliage"
Chissà poi perchè dobbiamo utilizzare questo termine francese....vabbè che la zona è ricca di vissuto "napoleonico" - del quale purtroppo ammetto la mia totale lacuna culturale; ho pure un libro "Napoleone in Piemonte" che non ho ancora letto perchè prima dovrei appunto avere un quadro più generale, che mi manca....vabbè potrei cominciare da wikipedia, l'enciclopedia libera e collaborativa le cui voci vengono aggiornate a seconda delle esigenze dei criminali in voga, vi farò sapere, sarebbe bello un trekking basato su queste vicende, forse (quelle napoleoniche, intendo).

Penso quindi ad un itinerario che possa offrirmi qualche colore interessante, quindi boschi, foreste....insomma mi viene in mente sta Foresta della Deiva che ho sempre snobbato perchè appunto non mi sembrava offrisse granchè (SPOILER : esatto! Botanici esclusi, naturalmente); la conferma arriva dal fatto che gran parte del Sassello è ricoperta di pini (di varie specie, immagino), quindi pure il foliage va se faire foutre, diciamo.

Vabbè, insomma, perlomeno ho trovato una scusa per andarci, che altri stimoli non ne vedevo.

Parcheggio davanti alla caserma della forestale, proprio all'ingresso della foresta, da dove parte un bel sentiero contornato a monte da bei muretti in pietra;

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dopo qualche tornante si giunge al Castello Bellavista, che s'intrabellavede 8)

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chiuso e recintato/transennato in parte a causa di dissesti e crepe; proseguo lungo il largo sentiero mentre il sole riesce a far capolino dalla nebbia; il sentiero a mezza costa costeggia (mezzocosteggia, insomma 8) ) delle belle rocce dalle quali l'acqua gorgoglia gocciola e scorre ovunque,

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Libellula rossa (Sympetrum sanguineum)


con pini che emergono da terreni di varia natura e rocce di diversi colori e ragni che tessono ragnatele

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(alcune non paiono proprio ragnatele, e su questo ho sentito pareri curiosi che è inutile vi riferisca).

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Giunti al Passo Salmaceto, il sentiero aggira il monte costeggiando la dx idrografica di un rio,

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Vista traliccio

sino ad una curva dove la vegetazione cambia improvvisamente lasciando spazio a castagni e faggi, alcuni enormi.

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Tralascio tutte le cime sul percorso, anche perchè non credo abbiano granchè da offrire...Cima Deiva (vabbè questa potevo anche), Bric Caghetta (questa era proprio la mia 8) , ma tant'è) e Bric del Diavolo (la più etimologicamente interessante) e invece piglio una deviazione in discesa verso il Lago dei Gulli, che ero curioso di vedere.
Perdo quota di brutto, mentre la discesa può essere tagliata in parte seguendo una pista da MTB, che tra l'altro mi sembra il modo migliore per girare la foresta (meglio ancora a cavallo, probabilmente); giunto a fondovalle, intravedo il Lago dei Gulli ma non capisco come ci si arriva, c'è un ponte di cemento (un po' fuori luogo come opera) sbarrato dal mio lato da pali di legno che scavalco, ma dall'altra parte non c'è proprio la rampa, il ponte termina con un salto di svariati metri (vedrò poi che è stato travolto e danneggiato nell'Ottobre 2021 : https://www.redazionenews.it/cronaca-sa ... dei-gulli/); ravano un po' nei dintorni cercando un percorso alternativo ma presto mi stufo e torno sui miei passi (scoprirò a casa che c'era un altro ponte poco distante che attraversava il Rio Ciuia e permetteva di raggiungere il Lago dei Gulli).

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Per rientrare scelgo, invece di risalire, di seguire l'anello basso che aggira il monte sul lato Est, evitando anche una deviazione per la Giumenta e ricollegandomi al sentiero dell'andata all'incirca a metà strada tra il Castello Bellavista e la Caserma Forestale.

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Solo in quest'ultimo tratto, avvicinandomi alla civiltà, incrocio un'anima viva, una ragazza che fa jogging e poco dopo ritorna indietro, lasciando una piacevole scia di profumo non invadente.
Pochissimi animali (sui quali contavo, invece) anche, se tralasciamo numerosissimi passeriformi comunque difficili da apprezzare camminando.
Imprescindibile sosta per acquisto amaretti e passaggio in macelleria/gastronomia Giacobbe, che qualcuno mi aveva consigliato, dove compro qualche curiosità, tra cui la Testa in Cassetta al Chinotto di Savona,
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improbabile connubio di specie diverse che potrebbe anche piacere a qualcuno, chissà!

Al ritorno mi rendo conto davvero del perchè questa zona veniva chiamata Selva d'Orba (cfr. : "La selva d'Orba (Appennino ligure) : note sulle variazioni antropiche della sua vegetazione / Diego Moreno. - Firenze : Tip. R. Coppini & C., [1971?]. - P. 312-345 : ill. ; 25 cm. ((Estr. da: Rivista geografica italiana, A. 78(1971), fasc. 3(set.)." - e pure "D. Moreno, La colonizzazione dei «Boschi d’Ovada» nei secoli XVI- XVII, in «Quaderni Storici», 24 (1973), pp. 977-1016, in part. pp. 986-989.") : sono infatti ettari e ettari e ettari di nient'altro che foreste, boschi, e colline (c'è pure un campeggio naturista, per dire); me ne rendo conto perchè riesco a sbagliare un paio di volte strada (perdendomi due svolte ad altrettanti incroci poco visibili col buio), e se pure volessi chiedere indicazioni, non c'è anima viva nel raggio di kilometri.
La parte più pericolosa dell'escursione, insomma.

Aloha : Indian:
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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daniele64
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Re: L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

Post by daniele64 »

=D> =D> Ho provato a seguire la tua gita sulla mappa OSM . In pratica ne è venuto fuori un contorto giro nei boschi nel Dark Side of the Beigua ... :risata: E' una zona che non mi ha mai attirato molto ( e infatti non ci sono mai stato ! ) , forse perchè mi è un po' scomoda da raggiungere . Persino il Lago dei Gulli dalle foto non pare niente di più di un' ansa di torrente un po' più larga . :pensoso: E poi le vette sembrano tutte boscose , classicamente del tipo AE . :risataGrassa: Mi dà l' idea di una zona umida e poco soleggiata , però magari in autunno il bosco di faggi e castagni sforna un bel po' di funghi mangerecci .... : Thumbup :
:smt006
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awretus
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Re: L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

Post by awretus »

A non avere una laurea in Scienze naturali e un dottorato al LASA si perde la maggior parte di quello che la montagna offre, ma almeno negli spazi aperti resta la contemplazione estetica di derivazione romantica; nei boschi invece quasi sempre le prime due sono indispensabili anche solo per un minimo apprezzamento
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Re: L'anello della Foresta Regionale della 'Deiva'

Post by psiconauta »

awretus wrote:
Sun Mar 17, 2024 11:26
A non avere una laurea in Scienze naturali e un dottorato al LASA si perde la maggior parte di quello che la montagna offre, ma almeno negli spazi aperti resta la contemplazione estetica di derivazione romantica; nei boschi invece quasi sempre le prime due sono indispensabili anche solo per un minimo apprezzamento

E' certamente così.
Questo mi fa però pensare al fatto che, in merito a ciò, già solo mio padre (classe 1920), con la TERZA elementare, fosse a posto così.
Immagino qualcuno potrebbe chiosare "E' il progresso, bellezza!".
Ma non risulterebbe molto convincente.
E mi taccio di brutto su quante castronerie assolute ho sentito pronunciare negli ultimi anni da laureati in Medicina o, ancora peggio, in Legge.
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...........non seguitemi, mi sono perso anch'io !
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