Sul mio sito la traccia GPS:
http://luoghidasogno.altervista.org/Montagna/AppenninoLigure/Faiallo.htmDomenica 10-1-2021: Sambuco (365) – Case Soggi (465) – Casa Sprave (630) – Casa Piccardo (855) – Passo del Faiallo (1050) – Casa Tassara (1005) – Passo Vaccaria (1145) – Cà du Bullu (990) - Passo Gava (750) – Rio Malanotte (495) – Sambuco (365).
Partecipanti: Maury76 e soundofsilence.
Lunghezza: 14,4 Km. circa.
Dislivello: 950 m. circa.
Difficoltà: senza neve tutto E, tranne la risalita di un breve tratto del rio Malanotte, F per alcuni passaggi in cui prestare attenzione e un saltino di un metro di III, ma trattasi comunque di una variante non obbligatoria. Nelle condizioni in cui abbiamo affrontato noi il percorso necessita avere al seguito una completa attrezzatura invernale, quindi ciaspole, ramponi e ghette, oltre pantaloni impermeabili e guanti da sci. Io avevo al seguito tutto tranne le ciaspole, ma è stato assai difficile farne a meno, mentre i ramponi non li ho usati ma nella discesa dal Passo della Gava potevano essere utili.
Percorso in macchina: Da Genova in autostrada A10 fino all’uscita di Voltri\Prà, si continua quindi verso ovest sull’Aurelia fino al bivio a destra per Via delle Fabbriche, che imbocchiamo. Continuiamo quindi sulla strada principale fino al bivio a sinistra per Sambuco, che imbocchiamo, lasciando a destra la strada principale che sale a Fiorino. Proseguiamo quindi sulla stretta stradina fino a giungere al termine della stessa presso la chiesa di Sambuco, dove parcheggiamo.
Percorso a piedi: da Sambuco si torna indietro sulla strada asfaltata da cui siamo venuti in macchina per circa 1,2 Km, fino al secondo tornante, presso il quale si trova un pannello indicatore del percorso torrentistico del Rio Secco, che da qui parte. Imbocchiamo quindi il sentiero che corre a sinistra del Rio Secco, segnato con un bollo blu, e lo seguiamo per circa 50 metri (volendo si può seguire per un poco di più il corso del torrente per visitare alcune cascatelle e laghetti come abbiamo fatto noi) per guadarlo quindi e continuare poi sul sentiero che sull’altra sponda si dirige verso destra e in pochi metri raggiunge una carrareccia. Imbocchiamo quindi la carrareccia verso destra dopo pochi metri prendiamo un sentiero a sinistra, segnato da un cartello che indica per il Faiallo. Seguiamo quindi il sentiero, facendo attenzione ai segnavia in quanto si incontrano alcuni bivi non segnalati, in particolare, 135 metri dopo una prima accentuata curva a sinistra del sentiero, dobbiamo curvare decisamente a destra, ignorando la traccia che prosegue dritta. Il sentiero quindi, dopo poco, curva nuovamente verso destra e quindi si dirige al soprastante crinale, sul quale troviamo una baracca e un’edicola votiva. Imbocchiamo quindi il sentiero sul crinale verso sinistra e in poco meno di 300 metri raggiungiamo una stradina asfaltata che imbocchiamo verso sinistra, giungendo in breve al piccolo abitato di Case Soggi. Attraversiamo quindi la piccola frazione, superiamo un cancello apribile, e continuiamo sul sentiero segnato rombo rosso. Dopo 800, metri, in corrispondenza di un grosso ometto di pietra, sarebbe possibile abbandonare il rombo rosso, per dirigersi, come avevamo previsto di fare, verso sinistra per raggiungere il soprastante crinale del Bric Riondo, ma, date le condizioni inclementi del meteo, preferiamo per stavolta continuare sul più tranquillo rombo rosso. Il Rombo Rosso continua a mezza costa senza prendere troppa quota e raggiunge i ruderi di Casa Sprave, come da scritta. Affrontiamo quindi altri 850 metri di sentiero abbastanza stretto e piuttosto pianeggiante fino a giungere a guadare il Torente Cerusa, oltre il quale il sentiero prende a salire sempre più ripidamente fino a giungere ai ruderi di Casa Piccardo, anche questi segnalati con una scritta. Qui il sentiero continua più pianeggiante, sulla destra delle case e con un lungo traverso nel bosco raggiunge la strada asfaltata del Faiallo, traverso che noi abbbiamo abbreviato tagliando 300 metri prima verso la strada che si trovava a soli 50 metri da noi. Raggiunta la strada del Faiallo la seguiamo verso sinistra e, volendo, la possiamo scorciare seguendo l’AVML che abbrevia il percorso fino al Passo del Faiallo. Noi nell’occasione abbiamo seguito però la strada, molto più battuta dell’altavia. Giunti al Passo del Faiallo, troviamo dopo pochi metri il bivio a sinistra per l’Avml, ma l’ignoriamo, proseguendo per ancora 150 metri in leggera discesa su afalto e quindi prendere a sinistra il sentiero con indicazioni per il Rifugio La Nuvola sul Mare, che si raggiunge in circa 200 metri.
Dal Rifurio imbocchiamo l’Avml, indicata anche da un portale, e la seguiamo fino a raggiungere la grande costruzione di Casa Tassara, dove continuiamo sull’Avml verso sinistra. Seguiamo quindi l’Avml fino al Passo Vaccaria, dove l’altavia gira a destra e, con breve digressione sopra la stessa, si può raggiungere la vetta della Rocca Vaccaria, cosa che però non abbiamo avuto, nell’occasione il tempo di fare. Noi invece, dal Passo, abbiamo continuato più o meno dritti, ignorando anche il sentiero a sinistra che sale invece verso il Reixa, iniziando a scendere a est in diagonale, dirigendoci verso il crinale in discesa dal Reixa al Passo della Gava. In questo tratto abbiamo dovuto orientarci a vista, essendo impossibile riconoscere qualsivoglia traccia o segnavia sotto la neve sferzata dal vento, giungendo quindi ad intercettare il predetto crinale poco sotto il Passo Saiardo. Seguiamo quindi il crinale in discesa (segnavia x rossa), passando subito presso i ruderi di Cà du Bullu (anche questi indicati da scritta), per continuare quindi la discesa fino all’evidente Passo della Gava, dove imbocchiamo un sentierino sulla sinistra, segnato con una linea rossa e indicato da un piccolo cartello con la scritta Sambuco. Seguiamo quindi lo stretto sentierino, sempre segnato da linea rossa, scendendo paralleli e vicini al Rio della Gava.
A quota 490 circa il sentiero guada il Rio della Gava, qui è possibile scendere lungo il torrente per qualche metro e quindi risalire sulla sinistra l’affluente Rio Malanotte, giungendo ad una bella cascata che si può ancora risalire con un passaggio di arrampicata per giungere quindi, in pochi metri, al sentiero che avevamo lasciato in corrispondenza, del guado del Rio Malanotte. Subito dopo il guado è possibile fare un’altra deviazione a sinistra lungo il torrente per visitare alcune cascatelle. Percorsa una quarantina di metri lungo il torrente occorre guadarlo verso sinistra e quindi risalire il versante, dove troviamo un sentierino che riscende in breve al sentiero segnato, con il quale effettuiamo nuovamente il guado del Rio Malanotte.
Riguadato il Rio Malanotte proseguiamo sul sentiero segnato per 340 metri circa, trovando quindi un bivio, dove occorre passare a destra, passando sotto un tubo, per giungere quindi ad un cancello apribile e poi, in breve, ad una strada asfaltata che in pochi metri raggiunge la Chiesa di Sambuco.
Conclusioni: in effetti avevamo in programma di fare una gita molto più lunga e difficile, passando per il crinale del Bric Riondo e quindi proseguendo fino all’Argentea, ma le impietose condizioni ambientali, vento fortissimo e neve non battuta e assai copiosa ci hanno fatto scendere a più miti consigli. Spiace poi aver anche mancato di salire la vicina vetta della Rocca Vaccaria, ma avevamo paura di fare tardi ed arrivare dopo il tramonto. In ogni caso il giro in queste condizioni è risultato comunque bellissimo, con paesaggi da scandinavia, più che da liguria. In condizioni estive la risalita della Val Cerusa risulta comunque interesante per le sovrastanti selvagge rocce del Bric Riondo, ma ritengo comunque sarebbe più interessante percorrerne la cresta. Per il resto in giornate nitide il crinale offre interessanti panorami su Capo Noli tra le due isole di Bergeggi e Gallinara.

Chiesa Sambuco

Laghetto in Rio Secco

Laghetto in Rio Secco da sopra

Rio Secco

Edicola votiva andando a Case Soggi

Case andando a Case Soggi

Case Soggi

Bric Riondo salendo da Case Soggi

Spunzone roccioso salendo da Case Soggi

Rocce su sentiero per Faiallo
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Contrafforti Bric Riondo da sentiero per Faiallo più da lontano

Torrione in contrafforti Bric Riondo

Torrioni in contrafforti Bric Riondo

Bric Riondo innevato da sentiero per Faiallo

Canali e contrafforti Bric Riondo
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Roccione sul sentiero e Bric del Dente più da vicino
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Roccione sul sentiero e Bric del Dente più da vicino

Doppio torrione in pendici Bric Riondo

Casa Sprave

Massi ricoperti di neve e torrione appuntito salendo verso il Faiallo

Torrente Cerusa innevato dal guado

Torrione appuntito salendo verso Faiallo primo piano

Torrione appuntito salendo verso Faiallo

Merletti di ghiaccio in guado Rio Piccardi
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Merletti di ghiaccio in guado Rio Piccardi più da vicino

Merletti di ghiaccio in guado Rio Piccardi primo piano

Erba con galaverna e cascatella in guado Rio Piccardi

Erba con galaverna e cascatella in guado Rio Piccardi primo piano

Rio Piccardi da guado

Stalattiti di ghiaccio in Rio Piccardi

Guado Rio Piccardi da sopra

Doppio torrione salendo a Casa Piccardo

Casa Piccardo arrivandoci

Sentiero per il Faiallo sotto alberi curvi di neve

Sentiero per il Faiallo e alberi innevati

Alberi innevati da sentiero per il Faiallo

Alberi innevati da strada Faiallo

Strada del Faiallo
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Strada del Faiallo più da vicino

Maury su strada Faiallo

Strada del Faiallo

Albero innevato e Rifugio la Nuvola sul Mare

Rio nella neve da AVML
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Buca nella neve sull'AVML più da vicino

AVML nel bosco andando al Passo Vaccaria

Duna di neve e bosco da AVML
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Dune di neve e bosco da AVML più da vicino

Casa Tassara

Albero appoggiato su Casa Tassara

Albero innevato e dune di neve andando a Passo Vaccaria

Albero sommerso di neve salendo al Passo Vaccaria

Neve modellata e Reixa salendo al Passo Vaccaria

Neve modellata e Reixa salendo al Passo Vaccaria

Neve modellata e Reixa salendo al Passo Vaccaria

Primo piano neve modellata e Reixa salendo al Passo Vaccaria
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Neve modellata e Reixa salendo a Passo Vaccaria più da vicino
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Neve modellata e Reixa salendo a Passo Vaccaria più da vicino

Neve modellata dal vento al Passo Vaccaria

Neve modellata dal vento al Passo Vaccaria vista di lato

Reixa dal Passo Vaccaria
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Pendici innevate Reixa e Capo Noli scendendo da Passo Vaccaria più da vicino

Pendici innevate Reixa e Capo Noli scendendo da Passo Vaccaria

Convento Deserto e primo piano Capo Noli scendendo da Passo Vaccaria
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Pendici innevate Reixa e Capo Noli scendendo da Passo Vaccaria più da vicino

Alberi sommersi di neve andando verso Cà du Bullu

Albero congelato andando verso Cà du Bullu
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Albero congelato con Capo Noli sullo sfondo più da lontano

Albero congelato con Capo Noli sullo sfondo

Alberi sommersi di neve e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu1
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Albero congelato con Capo Noli sullo sfondo più da vicino
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Albero congelato con Capo Noli sullo sfondo ancora più da vicino

Alberi sommersi di neve e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu
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Alberi sommersi di neve e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu più da vicino
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Alberi sommersi di neve andando verso Cà du Bullu più da vicino
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Alberi sommersi di neve andando verso Cà du Bullu ancora più da vicino

Bric Saiardo e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu

Pendici Reixa e alberi innevati andando verso Cà du Bullu
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Bric Saiardo e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu ancora più da vicino

Alberi sommersi di neve con Monti Tardia sullo sfondo

Albero sommerso di neve andando verso Cà du Bullu

Alberi sommersi di neve e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu
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Alberi sommersi di neve e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu più da vicino

Alberi sommersi di neve e crinale Bric Saiardo con Genova sullo sfondo

Alberi sommersi di neve e Genova sullo sfondo andando verso Cà du Bullu

Alberi sommersi d neve su pendio innevato andando verso Cà du Bullu

Alberi sommersi di neve andando verso Cà du Bullu

Alberi sommersi di neve con Monti Tardia sullo sfondo andando verso Cà du Bullu

Mare tra rami innevati andando verso Cà du Bullu

Alberi innevati e Capo Noli andando verso Cà du Bullu

Alberi innevati su ripido pendio andando verso Cà du Bullu

Primo piano alberi sommersi di neve andando verso cà du Bullu

Stalattiti di ghiaccio in Pino andando verso Cà du Bullu

Davide camminando verso Cà du Bullu
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Stalattiti di ghiaccio in Pino andando verso Cà du Bullu più da vicino

Crinali innevati con Capo Noli sullo sfondo scendendo al Passo della Gava
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Crinali innevati con Capo Noli sullo sfondo scendendo al Passo della Gava più da lontano

Alberi su crinale scendendo al Passo della Gava
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Crinali innevati con Capo Noli sullo sfondo scendendo al Passo della Gava più da lontano

Cima Sineuvin dal Passo Gava

Passo della Gava
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Stalattiti di ghiaccio lungo Rio della Gava più da vicino

Cascata in Rio Malanotte
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Cascata in Rio Malanotte da sopra più da lontano

Chiesa Sambuco dopo il tramonto