Dopo una sola settimana dalle invitanti immagini postate da Littletino , anch' io , ieri , domenica 29 aprile , ho trovato il tempo per fare questo bell' anello da Sambuco .
La cosa più difficile per me è stata trovare il paese ...

Per evitare ad altri i problemi che ho avuto io

, segnalo che dopo Fabbriche c'è una deviazione a sinistra con indicazione " Via Sambugo " e poi " Via Moretti " che in 5 minuti porta al parcheggio della chiesina .
Da lì si parte e non ci saranno altri problemi di orientamento , visti i numerosi segnavia freschi presenti su tutto il percorso ...
Superati due guadi sul Rio Gava

si sale l'erta china verso il Passo della Gava , sotto il cocente sole del primo mattino

. Per fortuna incoccio la benedetta Fonte Pisciapaola , che , nonostante il nome poco invitante , mi fornisce un graditissimo ristoro , consentendomi di togliermi di dosso un po' di sudore

.
Mi dirigo quindi al Rifugio Gilwell , che volevo vedere di persona dopo che qualche anno fa ci avevo mandato a dormire mio figlio con la sua squadriglia scout .

Continuo la salita toccando l' anonima Cima Sineuvin ed il Bricco Saiardo ( niente acqua alla Fonte du Bullu ! ) , prima di giungere al Reixa .

Non sono nemmeno le 10,30 e mi pare un po' presto per accingermi al rientro ...

e perciò decido di percorrere un pezzo di crinale in direzione ovest .
Raggiungo così la Rocca Vaccaria , con la sua Madonnina " incollata " ,

e poi proseguo verso il rifugio ed il Monte Argentea , con altra Madonnetta in dotazione .

La giornata , con tanta foschia , non è delle migliori per poter godere dei panorami : il meglio che ho ottenuto è questa vista su Arenzano

Per oggi può bastare e così mi accingo a tornare indietro , ripassando dal Reixa e poi salendo la boscosa Cima Faiallo , da cui teoricamente si avrebbe un bel panorama su Genova .

Cade anche qualche goccia di pioggia , ma è un falso allarme . Così individuo il sentiero di discesa contrassegnato " quadrato rosso vuoto ", che attraversa paesaggi selvaggi come il sottostante , ripidissimo vallone del Rio Secco .

Il sentiero scende dolcemente , passando tra affioramenti rocciosi

ed aguzze gugliette

sino al bivio che si diparte a sinistra verso Sambuco ,

mentre la direttrice principale punta verso il Passo della Gava .

Anche qui , come altrove , tra le rocce affiorano spesso belle fioriture colorate , come questa

mentre più in basso ci sono abbondanti segni residui del grosso incendio dell'estate scorsa . Soprattutto molti cespugli bruciacchiati e spogli che tendono i loro rametti irrigiditi a graffiare il povero escursionista di passaggio

.

Ancora più giù c'è una grossa frana proprio sottostante al sentiero ,

che si supera facilmente con piccola deviazione a monte . Ormai Sambuco è vicina , avvolta dai verdi prati di stagione . Quando giungo alla chiesa scopro che la nuova fontanella lì davanti non butta acqua

, ma dietro alla chiesa c'è un trogolo funzionante e ne approfitto abbondantemente

...
Purtroppo è domenica e non posso passare alla pasticceria per togliermi qualche sfizio ...
Mi accontento perciò di aver fatto una salutare scarpinata sotto il sole cocente di circa 17 chilometri per oltre 1000 metri di dislivello

.
Ricordatevi che il 90% di questo itinerario è fuori da qualsiasi zona ombreggiata , perciò lo consiglio nei periodi non troppo caldi

!
Buon Primo Maggio a tutti !
