Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Moderator: Moderatori
Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Che disastro...
Il rischio peste suina chiude i boschi dei genovesi, il governo impone lo stop a trekking e raccolta funghi
Ammessa (se autorizzata dalle Regioni) solo la caccia di selezione al cinghiale, sono coinvolti 36 comuni liguri dell'entroterra e non solo, da Celle e Albisola fino a Genova, Tiglieto, Pieve e Campo Ligure.
Vietate la caccia, la pesca e la raccolta di funghi e tartufi sul territorio di 36 comuni liguri, quello di Genova per primo. È quanto stabilito dall'ordinanza dei ministri della Salute Roberto Speranza e delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli firmata nella serata di ieri, giovedì, per limitare il rischio di diffusione della peste suina, come contromisura al rischio infezione dopo i casi riscontrati nei giorni scorsi su vari esemplari di cinghiale nei comuni di Ovada, Fraconalto (in provincia di Alessandria) e Isola del Cantone (in provincia di Genova
Ammessa (se autorizzata dalle Regioni) solo la caccia di selezione al cinghiale come strumento per ridurre la popolazione in eccesso e rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus, della zona rossa fanno parte di 114 comuni, di cui 78 in Piemonte. Nell'area infetta è imposto lo stop anche ad attività di trekking, mountain bike, in generale ad attività a rischio contatto con la fauna selvatica
"L'ordinanza produce effetti dalla data di adozione e le disposizioni sono efficaci per 6 mesi a decorrere da tale data", si legge nel testo. "Consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito al nostro export" e "sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali".
"Aspettiamo di avere un quadro più completo della situazione e poi valuteremo come comportarci emanando un’ordinanza restrittiva - aveva fatto capire nei giorni scorsi Alessandro Piana, assessore regionale con delega alla Caccia - Non ci sono pericoli per l’uomo e neppure per gli animali con l’eccezione di cinghiali e suini d’allevamento, ma vogliamo evitare che cinghiali malati di peste suina possano allontanarsi dal territorio in cui si trovano".
In Liguria, dove disposizioni del genere rischiano di rovinare i piani del fine settimana degli appasionati del trekking ma soprattutto di creare problemi a piccole e grandi località, che di turismo outdoor iniziano a vivere, i comuni interessati dall'ordinanza del governo sono Albisola Superiore, Celle, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe e Sassello nel Savonese, e Arenzano, Bogliasco, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Masone, Serra Riccò, Genova, Campo Ligure, Megnanego, Bargagli, Busalla, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant’Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio Crocefieschi e Vobbia in provincia di Genova.
L'ordinanza produce effetti dalla data di adozione e le disposizioni sono efficaci per sei mesi a decorrere da tale data.
Divieto di caccia, salvo quella selettiva al cinghiale, ma non solo: anche di pesca, raccolta funghi e tartufi, trekking, mountain bike e altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti.
È il contenuto dell'ordinanza firmata ieri dai ministri della salute Roberto Speranza e delle politiche agricole Stefano Patuanelli che riguarda i 114 comuni, 78 in Piemonte e 36 in Liguria, dopo i casi di peste suina riscontrati in esemplati a Ovada (Alessandria), Fraconalto (Alessndria) e Isola del Cantone (Genova).
In Piemonte i comuni coinvolti sono tutti nell'Alessandrino: Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone.
"L'ordinanza - si sottolinea - consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito al nostro export". La durata prevista è di sei mesi. L’obiettivo è "porre in atto ogni misura utile ad un immediato contrasto alla diffusione della Psa e alla sua eradicazione a tutela della salute del patrimonio faunistico e zootecnico suinicolo nazionale e degli interessi economico connessi allo scambio extra Ue e alle esportazioni verso i Paesi terzi di suini e prodotti derivati". "Sono escluse - si legge nell'ordinanza - le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali". "I servizi regionali competenti, - prosegue ancora il documento, - su richiesta degli interessati, possono autorizzare, su motivata e documentata richiesta, lo svolgimento delle attività vietate, sulla base della valutazione del rischio da parte del CEREP".
Che disastro...
Il rischio peste suina chiude i boschi dei genovesi, il governo impone lo stop a trekking e raccolta funghi
Ammessa (se autorizzata dalle Regioni) solo la caccia di selezione al cinghiale, sono coinvolti 36 comuni liguri dell'entroterra e non solo, da Celle e Albisola fino a Genova, Tiglieto, Pieve e Campo Ligure.
Vietate la caccia, la pesca e la raccolta di funghi e tartufi sul territorio di 36 comuni liguri, quello di Genova per primo. È quanto stabilito dall'ordinanza dei ministri della Salute Roberto Speranza e delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli firmata nella serata di ieri, giovedì, per limitare il rischio di diffusione della peste suina, come contromisura al rischio infezione dopo i casi riscontrati nei giorni scorsi su vari esemplari di cinghiale nei comuni di Ovada, Fraconalto (in provincia di Alessandria) e Isola del Cantone (in provincia di Genova
Ammessa (se autorizzata dalle Regioni) solo la caccia di selezione al cinghiale come strumento per ridurre la popolazione in eccesso e rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus, della zona rossa fanno parte di 114 comuni, di cui 78 in Piemonte. Nell'area infetta è imposto lo stop anche ad attività di trekking, mountain bike, in generale ad attività a rischio contatto con la fauna selvatica
"L'ordinanza produce effetti dalla data di adozione e le disposizioni sono efficaci per 6 mesi a decorrere da tale data", si legge nel testo. "Consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito al nostro export" e "sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali".
"Aspettiamo di avere un quadro più completo della situazione e poi valuteremo come comportarci emanando un’ordinanza restrittiva - aveva fatto capire nei giorni scorsi Alessandro Piana, assessore regionale con delega alla Caccia - Non ci sono pericoli per l’uomo e neppure per gli animali con l’eccezione di cinghiali e suini d’allevamento, ma vogliamo evitare che cinghiali malati di peste suina possano allontanarsi dal territorio in cui si trovano".
In Liguria, dove disposizioni del genere rischiano di rovinare i piani del fine settimana degli appasionati del trekking ma soprattutto di creare problemi a piccole e grandi località, che di turismo outdoor iniziano a vivere, i comuni interessati dall'ordinanza del governo sono Albisola Superiore, Celle, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe e Sassello nel Savonese, e Arenzano, Bogliasco, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Masone, Serra Riccò, Genova, Campo Ligure, Megnanego, Bargagli, Busalla, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant’Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio Crocefieschi e Vobbia in provincia di Genova.
L'ordinanza produce effetti dalla data di adozione e le disposizioni sono efficaci per sei mesi a decorrere da tale data.
Divieto di caccia, salvo quella selettiva al cinghiale, ma non solo: anche di pesca, raccolta funghi e tartufi, trekking, mountain bike e altre attività di interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti.
È il contenuto dell'ordinanza firmata ieri dai ministri della salute Roberto Speranza e delle politiche agricole Stefano Patuanelli che riguarda i 114 comuni, 78 in Piemonte e 36 in Liguria, dopo i casi di peste suina riscontrati in esemplati a Ovada (Alessandria), Fraconalto (Alessndria) e Isola del Cantone (Genova).
In Piemonte i comuni coinvolti sono tutti nell'Alessandrino: Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone.
"L'ordinanza - si sottolinea - consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito al nostro export". La durata prevista è di sei mesi. L’obiettivo è "porre in atto ogni misura utile ad un immediato contrasto alla diffusione della Psa e alla sua eradicazione a tutela della salute del patrimonio faunistico e zootecnico suinicolo nazionale e degli interessi economico connessi allo scambio extra Ue e alle esportazioni verso i Paesi terzi di suini e prodotti derivati". "Sono escluse - si legge nell'ordinanza - le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali". "I servizi regionali competenti, - prosegue ancora il documento, - su richiesta degli interessati, possono autorizzare, su motivata e documentata richiesta, lo svolgimento delle attività vietate, sulla base della valutazione del rischio da parte del CEREP".
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Io per primo sono arrabbiato per questo provvedimento: mi è arrivato l'altra mattina mentre ero giusto riuscito a rintracciare ciò che resta dell'antico sentiero che collegava Montemoro a Luega, ennesimo sopralluogo per realizzare l'itinerario Quotazero numero 9. Ho lasciato il lavoro a metà e sono tornato indietro. Posso anche non essere d'accordo con la radicalità del provvedimento ma poiché la medicina veterinaria non è mia materia mi fido del fatto che gente esperta indichi, nell' emergenza, di seguire questa strada. Probabilmente certe decisioni potranno essere mitigate, reagire come hanno fatto molti sostenendo la necessità di ribellarsi a leggi liberticide lo ritengo francamente sbagliato. Proprio perché le leggi possono essere discusse, contestate e cambiate. Infrangerle non è un bell'esempio, citare Socrate una banalità necessaria.
PS - Il sentiero Qz9 è già ben delineato, e almeno altri tre sono in progetto. Proprio perché questo forum è da sempre esempio di civiltà credo di poter dire che noi di Qz, che in questo campo stiamo lavorando in accordo con altri enti e associazioni, continueremo ad agire nei limiti della legalità. Almeno così farò io.
PS - Il sentiero Qz9 è già ben delineato, e almeno altri tre sono in progetto. Proprio perché questo forum è da sempre esempio di civiltà credo di poter dire che noi di Qz, che in questo campo stiamo lavorando in accordo con altri enti e associazioni, continueremo ad agire nei limiti della legalità. Almeno così farò io.
pace e bene
Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Come detto nell'altro post me ne sbatterò gli zebedei, tanto voglio vedere come li fanno i posti di blocco sui sentieri nei boschi
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Totalmente d'accordo con il buon Terralba . Vorrà dire che mi sposterò verso la val Trebbia , il Tigullio o anche oltre , nella speranzosa attesa che magari si possa decidere di ridurre le zone off limits ...
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Senza dubbio, le regole vanno rispettate...
Certo per chi lavora nelle aree colpite è una mazzata che potrebbe stroncare tutto l'entroterra...
Certo per chi lavora nelle aree colpite è una mazzata che potrebbe stroncare tutto l'entroterra...
-
- Quotazerino
- Posts: 692
- Joined: Sun Dec 16, 2007 10:04
- Location: La Spezia
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
D'accordissimo con Terralba.
Basta informarsi un minimo per scoprire che si tratta di un virus molto resistente che può essere trasportato sulle suole delle scarpe e sulle gomme delle mountain bike.
Se dovesse raggiungere gli allevamenti di maiali della Lombardia e dell'Emilia il danno economico per gli allevatori e per l'export italiano sarebbe notevole.
In attesa di una riperimetrazione (auspicabilmente una riduzione) dell'area interdetta, frequenterò altre zone.
ieri avremmo voluto camminare in zona Casella ma poi siamo andati a Rapallo, il santuario di Caravaggio era affollatissimo!
Buone escursioni a tutti.
Basta informarsi un minimo per scoprire che si tratta di un virus molto resistente che può essere trasportato sulle suole delle scarpe e sulle gomme delle mountain bike.
Se dovesse raggiungere gli allevamenti di maiali della Lombardia e dell'Emilia il danno economico per gli allevatori e per l'export italiano sarebbe notevole.
In attesa di una riperimetrazione (auspicabilmente una riduzione) dell'area interdetta, frequenterò altre zone.
ieri avremmo voluto camminare in zona Casella ma poi siamo andati a Rapallo, il santuario di Caravaggio era affollatissimo!
Buone escursioni a tutti.
«Fratell', il piano originale era in tre punti. Primo punto: rovinare le nuove generazioni, rincoglionirle con la televisione, facendoli puntare soltanto sui suord' e a fess' e il calcio finché non sono belli bolliti. Primo punto: acquisito!»
- awretus
- Utente Molto Attivo
- Posts: 471
- Joined: Wed Jan 04, 2017 21:35
- Location: Regno del Prete Gianni
- Contact:
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Qui trovate la posizione del parco del Beigua, che è nella zona interessata
http://www.parcobeigua.it/dettaglio.php?id=67837
http://www.parcobeigua.it/dettaglio.php?id=67837
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
-
- Quotazerino doc
- Posts: 1262
- Joined: Wed Feb 12, 2020 9:38
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Ma visto che cinghiali ed altri ungulati scorrazzano liberamente anche per paesi e città, inclusi quelli della "zona rossa suina", che si fa ? Sanifichiamo i centri abitati con il fuoco ?
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Ecco, appunto... oltretutto gli animali coprono distanze maggiori di quelle degli escursionisti e hanno una circolazione capillare sul territorio, non si limitano a quei 4 sentieri in croce.Andrea Bezimen wrote:Ma visto che cinghiali ed altri ungulati scorrazzano liberamente anche per paesi e città, inclusi quelli della "zona rossa suina", che si fa ? Sanifichiamo i centri abitati con il fuoco ?
Intanto girano notizie su ordinanze di abbattimenti di massa di qualunque cosa grugnisca in quelle zone, altra cosa che trovo assurda e che a mio avviso non servirà a nulla, come la maggior parte delle decisioni di questi geni (e spero comunque che i fatti mi smentiscano)
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
-
- Quotazerino doc
- Posts: 1262
- Joined: Wed Feb 12, 2020 9:38
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Tranquilli...il gran consiglio degli esperti ha trovato la soluzione: un bel recinto intorno a tutta l'area incriminata.
Soluzione economica, veloce, infallibile...
Soluzione economica, veloce, infallibile...
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
È da un po' che ne parlano, questa si che mi pare un'ottima idea, metteranno i cancelli con telecomando lungo le strade per entrare ed uscire dalla zona di esclusione o istituiranno il greenpass per cinghiali in modo che quelli che ne sono sprovvisti non possano usare le strade?Andrea Bezimen wrote:Tranquilli...il gran consiglio degli esperti ha trovato la soluzione: un bel recinto intorno a tutta l'area incriminata.
Soluzione economica, veloce, infallibile...
Siamo gestiti da mentecatti, dal primo all'ultimo e in qualsiasi campo
Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Sono nuovamente fruibili i sentieri dei 36 comuni della Città metropolitana di Genova e del savonese, dove da due mesi vigevano restrizioni per contrastare la diffusione della malattia della peste suina.
Il nuovo Piano regionale per la gestione e il controllo della peste suina della Regione Liguria, dispone una nuova zonizzazione. Non esiste più la zona rossa, bensì una “zona infetta”, suddivisa tra area ad alto rischio (area AR) e area di circolazione attiva virale (area ACA). In quest’ultima i divieti sono più serrati e interessano direttamente la nostra Alta Via dei Monti Liguri. Gli altri comuni non inseriti in queste due aree di controllo, rientrano nell’area indenne e nell’area di sorveglianza.
Sono consentite le attività di escursionismo e mountain biking, sport outdoor (attività equestre, orienteering, arrampicata sportiva, torrentismo, parapendio, etc.) e pesca in acque interne, con l'obbligo di seguire le indicazioni differenziate a seconda della area di contenimento
La ZONA INFETTA è come detto sopra suddivisa in due aree: ad alto rischio (area AR) e di circolazione attiva del virus (area ACA). In quest'ultima i divieti sono più stringenti: l’area di circolazione attiva è delimitata a ponente e a levante dalle strade statali n.35 dei Giovi e n.456 del Turchino, che verranno rafforzati con recinzioni apposite, anche sotto i viadotti e sopra le gallerie. A nord l’ACA sconfina in Piemonte e coincide con il percorso escursionistico dell'Alta Via. REGOLAMENTO PER L'AREA AD ALTO RISCHIO (AR)
Albisola Superiore; Arenzano; Bargagli; Bogliasco; Casella (parzialmente); Celle Ligure; Cogoleto; Crocefieschi (parzialmente); Davagna; Genova (parzialmente); Lumarzo; Mele (parzialmente); Montoggio; Pieve Ligure; Pontinvrea; Sant’Olcese (parzialmente); Sassello; Sori; Stella; Tiglieto (parzialmente); Torriglia; Urbe; Valbrevenna; Varazze; Vobbia
La fruizione delle aree rurali boscate o prative è consentita esclusivamente lungo i sentieri tracciati e nelle pertinenze degli edifici
Obbligatorio cambiare le scarpe alla partenza e all’arrivo delle escursioni
Obbligatorio lavare le suole delle scarpe e le gomme delle biciclette utilizzate per l’escursione con adeguato disinfettante (es: soluzione al 2-3% di ipoclorito di sodio per 30’)
E' tassativamente vietato lasciare i cani liberi, anche al di fuori delle aree naturali protette
Vietato campeggiare o bivaccare (a meno che non sia consentito da appositi provvedimenti per specifiche aree delimitate)
Fiumi, torrenti e bacini sono accessibili ai pescatori sportivi solo durante l’attività di pesca o durante la semina di fauna ittica (sono previste specifiche indicazioni per le gare)
Non abbandonare residui di alimenti; obbligatorio lo smaltimento dei rifiuti all’interno di appositi contenitori chiusi
Le auto e moto devono essere parcheggiate esclusivamente in prossimità delle strade asfaltate, tranne i veicoli necessari allo svolgimento di attività agro-pastorali
REGOLAMENTO PER L'AREA DI CIRCOLAZIONE ATTIVA VIRALE (ACA)
Busalla; Campoligure; Campomorone; Casella (parzialmente); Ceranesi; Crocefieschi (parzialmente); Genova (parzialmente); Isola Del Cantone; Masone; Mele (parzialmente); Mignanego; Ronco Scrivia; Rossiglione; Sant'Olcese (parzialmente); Savignone; Serra Riccò; Tiglieto (parzialmente)
La fruizione delle aree rurali boscate o prative è consentita esclusivamente lungo i sentieri tracciati e nelle pertinenze degli edifici
E' vietato uscire dal tracciato dei sentieri
I gruppi sono ammessi fino ad un numero massimo di 20 persone
E' vietato l’accesso ai sentieri nelle 48 ore seguenti a precipitazioni piovose di 50 mm. in 48 ore
Vietate manifestazioni e raduni campestri in aree non delimitate e recintate o prossime alle strade asfaltate
Obbligatorio cambiare le scarpe alla partenza e all’arrivo delle escursioni
Obbligatorio lavare le suole delle scarpe e le gomme delle biciclette utilizzate per l’escursione con adeguato disinfettante (es: soluzione al 2-3% di ipoclorito di sodio per 30’)
E' tassativamente vietato lasciare i cani liberi, anche al di fuori delle aree naturali protette
Il nuovo Piano regionale per la gestione e il controllo della peste suina della Regione Liguria, dispone una nuova zonizzazione. Non esiste più la zona rossa, bensì una “zona infetta”, suddivisa tra area ad alto rischio (area AR) e area di circolazione attiva virale (area ACA). In quest’ultima i divieti sono più serrati e interessano direttamente la nostra Alta Via dei Monti Liguri. Gli altri comuni non inseriti in queste due aree di controllo, rientrano nell’area indenne e nell’area di sorveglianza.
Sono consentite le attività di escursionismo e mountain biking, sport outdoor (attività equestre, orienteering, arrampicata sportiva, torrentismo, parapendio, etc.) e pesca in acque interne, con l'obbligo di seguire le indicazioni differenziate a seconda della area di contenimento
La ZONA INFETTA è come detto sopra suddivisa in due aree: ad alto rischio (area AR) e di circolazione attiva del virus (area ACA). In quest'ultima i divieti sono più stringenti: l’area di circolazione attiva è delimitata a ponente e a levante dalle strade statali n.35 dei Giovi e n.456 del Turchino, che verranno rafforzati con recinzioni apposite, anche sotto i viadotti e sopra le gallerie. A nord l’ACA sconfina in Piemonte e coincide con il percorso escursionistico dell'Alta Via. REGOLAMENTO PER L'AREA AD ALTO RISCHIO (AR)
Albisola Superiore; Arenzano; Bargagli; Bogliasco; Casella (parzialmente); Celle Ligure; Cogoleto; Crocefieschi (parzialmente); Davagna; Genova (parzialmente); Lumarzo; Mele (parzialmente); Montoggio; Pieve Ligure; Pontinvrea; Sant’Olcese (parzialmente); Sassello; Sori; Stella; Tiglieto (parzialmente); Torriglia; Urbe; Valbrevenna; Varazze; Vobbia
La fruizione delle aree rurali boscate o prative è consentita esclusivamente lungo i sentieri tracciati e nelle pertinenze degli edifici
Obbligatorio cambiare le scarpe alla partenza e all’arrivo delle escursioni
Obbligatorio lavare le suole delle scarpe e le gomme delle biciclette utilizzate per l’escursione con adeguato disinfettante (es: soluzione al 2-3% di ipoclorito di sodio per 30’)
E' tassativamente vietato lasciare i cani liberi, anche al di fuori delle aree naturali protette
Vietato campeggiare o bivaccare (a meno che non sia consentito da appositi provvedimenti per specifiche aree delimitate)
Fiumi, torrenti e bacini sono accessibili ai pescatori sportivi solo durante l’attività di pesca o durante la semina di fauna ittica (sono previste specifiche indicazioni per le gare)
Non abbandonare residui di alimenti; obbligatorio lo smaltimento dei rifiuti all’interno di appositi contenitori chiusi
Le auto e moto devono essere parcheggiate esclusivamente in prossimità delle strade asfaltate, tranne i veicoli necessari allo svolgimento di attività agro-pastorali
REGOLAMENTO PER L'AREA DI CIRCOLAZIONE ATTIVA VIRALE (ACA)
Busalla; Campoligure; Campomorone; Casella (parzialmente); Ceranesi; Crocefieschi (parzialmente); Genova (parzialmente); Isola Del Cantone; Masone; Mele (parzialmente); Mignanego; Ronco Scrivia; Rossiglione; Sant'Olcese (parzialmente); Savignone; Serra Riccò; Tiglieto (parzialmente)
La fruizione delle aree rurali boscate o prative è consentita esclusivamente lungo i sentieri tracciati e nelle pertinenze degli edifici
E' vietato uscire dal tracciato dei sentieri
I gruppi sono ammessi fino ad un numero massimo di 20 persone
E' vietato l’accesso ai sentieri nelle 48 ore seguenti a precipitazioni piovose di 50 mm. in 48 ore
Vietate manifestazioni e raduni campestri in aree non delimitate e recintate o prossime alle strade asfaltate
Obbligatorio cambiare le scarpe alla partenza e all’arrivo delle escursioni
Obbligatorio lavare le suole delle scarpe e le gomme delle biciclette utilizzate per l’escursione con adeguato disinfettante (es: soluzione al 2-3% di ipoclorito di sodio per 30’)
E' tassativamente vietato lasciare i cani liberi, anche al di fuori delle aree naturali protette
Last edited by terralba on Sat Apr 02, 2022 18:34, edited 2 times in total.
pace e bene
Re: Divieti nei boschi tra Liguria e Piemonte!
Mi sembra la tipica soluzione all' italiana . Si cerca di aggirare o ammorbidire la normativa con provvedimenti talmente ovvi da essere in vigore da sempre ( non lasciare rifiuti , non parcheggiare nei prati , non campeggiare ) oppure che suonano quasi ridicoli ( disinfettare scarpe e gomme delle bici per mezz'ora !! ) , provando a guadagnarsi facili benemerenze politiche tra gli abitanti della zona . In attesa di vedere cosa ne pensano le altre Autorità competenti ( Ministero , Ispra , ecc. ) , ringrazio per una volta la pioggia di questi giorni e confermo che ( con dispiacere ) andrò ancora a fare escursioni fuori dalle zone incriminate ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]