Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Moderator: Moderatori
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6792
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Anello Gottero dal Passo Cappelletta
10-5-2008 – Anello Gottero dal Passo della Cappelletta.
Partecipanti: Erika Davide e Federica
Partenza da Genova alle 10,15 circa, uscita a Sestri Levante e da qui si segue per Casarza Ligure e quindi Varese Ligure, e quindi per il Passo Cento Croci. Poco prima del passo si gira a destra su stretta rotabile asfaltata (indicata da cartello per il passo della Cappelletta) che in qualche Km porta al Passo in questione riconoscibile per i grandi generatori eolici. Parcheggiamo quindi nell’ampio spazio a disposizione.
Inizio gita alle 12,30 circa, dopo aver svegliato e dato da mangiare alla Federica, tenuta prudentemente senza latte, per via della strada tortuosa. La temperatura è abbastanza calda (17°) ma vi è un vento fortissimo, che fa capire il motivo del posizionamento dei sunnominati generatori. Sul posto è presente anche un pannello indicatore che segnala tra le varie cose la presenza di un bel laghetto sul versante settentrionale del Gottero (senza altre indicazioni sulla sua ubicazione; purtroppo è un brutto vizio comune a molte guide e pubblicazioni, nonché, come in queto caso, a pannelli indicatori di nominare e celebrare posti senza dare alcuna indicazione sul come raggiungerli…); avevo letto anche da qualche altra parte, ma non ricordo dove, che sul versante settentrionale, appunto, si formano stagionalmente pozze d’acqua. Ritenendo che sia la stagione giusta parto con la speranza che al ritorno (per il quale è previsto il passaggio sul versante settentrionale appunto) riusciremo ad avvistare almeno un laghetto.
Per l’andata seguiamo l’AVML fino a poco dopo il passo del Lupo, qui, a quota 1300 circa, vi è una deviazione segnalata per la vetta del Gottero, che seguiamo. Il sentiero è costituito quasi sempre da una strada nel bosco, per niente panoramica, tranne che per il primo tratto dove invece si ha un bel panorama quasi circolare. A farmi apprezzare maggiormente l’amenità del posto ci pensano poi gli oltre 20 kg di Federica sulle spalle, ai quali si aggiungono poi a controbilanciare sul davanti, altri 10 e più dello zaino di mia moglie che ha mal di schiena..
Riusciamo comunque ad arrivare in vetta poco dopo le 13, quando ormai il sole ci ha abbandonato e la vista non è per niente nitida. Sul versante nord ancora abbondanti tracce di neve, mentre il versante sud è completamente pulito, ma l’erba gialla e secca fa capire che non è molto che si è sciolta…
Dalla vetta si riesce appena a intravedere il mare e la penisola di Bocca di Magra, si distingue bene il Penna e ci vuole uno sforzo di immaginazione per vedere le Apuane….
Sarebbe stato bello venirci d’inverno, ma, per adesso, con la Federica piccola che non sempre cammina, nello zainetto rischierebbe di prendere troppo freddo.
Dopo un’abbondante sosta in vetta, dove la Federica gioca con un cane portato da altri 2 escursionisti, proseguiamo sull’AVML verso est scendendo ripidamente, in breve, alla Foce dei 3 Confini. Da qui in poi, ma anche in precedenza, a parte il primo tratto, il percorso si snoda nel bosco, sempre senza alcun panorama…
Dalla Foce dei 3 Confini fino al bivio preso all’andata poco dopo il passo del lupo, il sentiero si sviluppa prevalentemente in piano, sempre nel bosco, e attraversa numerosi corsi d’acqua, che ci hanno dato, di volta in volta, la speranza di trovare il famigerato laghetto, purtroppo però di laghetti non ne abbiamo visto neanche l’ombra…
Forse avremmo dovuto seguire i corsi d’acqua principali e esplorare un po’ la zona, ma non ce la siamo sentita, sempre con la Fede sulle spalle e un ritardo che continuava ad aumentare rispetto alla tabella di marcia prevista, sarà per un’altra volta, e anche per ricordarmelo scrivo queste righe…
In conclusione il ritorno per la Foce dei 3 Confini allunga solo il percorso del ritorno, di una buona mezz’ora, ma non offre, almeno secondo me, alcuno spunto d’interesse (a parte i cippi presenti alla sunnominata foce…) se non la possibilità di esplorazione in cerca di laghetti…
Ritorniamo alla macchina per le 18 circa constatando che come al solito, alla sera, il tempo si rasserena e la visibilità è molto migliore, tanto da farci rimpiangere di non essere ancora in vetta…
Link ad alcune foto
Partecipanti: Erika Davide e Federica
Partenza da Genova alle 10,15 circa, uscita a Sestri Levante e da qui si segue per Casarza Ligure e quindi Varese Ligure, e quindi per il Passo Cento Croci. Poco prima del passo si gira a destra su stretta rotabile asfaltata (indicata da cartello per il passo della Cappelletta) che in qualche Km porta al Passo in questione riconoscibile per i grandi generatori eolici. Parcheggiamo quindi nell’ampio spazio a disposizione.
Inizio gita alle 12,30 circa, dopo aver svegliato e dato da mangiare alla Federica, tenuta prudentemente senza latte, per via della strada tortuosa. La temperatura è abbastanza calda (17°) ma vi è un vento fortissimo, che fa capire il motivo del posizionamento dei sunnominati generatori. Sul posto è presente anche un pannello indicatore che segnala tra le varie cose la presenza di un bel laghetto sul versante settentrionale del Gottero (senza altre indicazioni sulla sua ubicazione; purtroppo è un brutto vizio comune a molte guide e pubblicazioni, nonché, come in queto caso, a pannelli indicatori di nominare e celebrare posti senza dare alcuna indicazione sul come raggiungerli…); avevo letto anche da qualche altra parte, ma non ricordo dove, che sul versante settentrionale, appunto, si formano stagionalmente pozze d’acqua. Ritenendo che sia la stagione giusta parto con la speranza che al ritorno (per il quale è previsto il passaggio sul versante settentrionale appunto) riusciremo ad avvistare almeno un laghetto.
Per l’andata seguiamo l’AVML fino a poco dopo il passo del Lupo, qui, a quota 1300 circa, vi è una deviazione segnalata per la vetta del Gottero, che seguiamo. Il sentiero è costituito quasi sempre da una strada nel bosco, per niente panoramica, tranne che per il primo tratto dove invece si ha un bel panorama quasi circolare. A farmi apprezzare maggiormente l’amenità del posto ci pensano poi gli oltre 20 kg di Federica sulle spalle, ai quali si aggiungono poi a controbilanciare sul davanti, altri 10 e più dello zaino di mia moglie che ha mal di schiena..
Riusciamo comunque ad arrivare in vetta poco dopo le 13, quando ormai il sole ci ha abbandonato e la vista non è per niente nitida. Sul versante nord ancora abbondanti tracce di neve, mentre il versante sud è completamente pulito, ma l’erba gialla e secca fa capire che non è molto che si è sciolta…
Dalla vetta si riesce appena a intravedere il mare e la penisola di Bocca di Magra, si distingue bene il Penna e ci vuole uno sforzo di immaginazione per vedere le Apuane….
Sarebbe stato bello venirci d’inverno, ma, per adesso, con la Federica piccola che non sempre cammina, nello zainetto rischierebbe di prendere troppo freddo.
Dopo un’abbondante sosta in vetta, dove la Federica gioca con un cane portato da altri 2 escursionisti, proseguiamo sull’AVML verso est scendendo ripidamente, in breve, alla Foce dei 3 Confini. Da qui in poi, ma anche in precedenza, a parte il primo tratto, il percorso si snoda nel bosco, sempre senza alcun panorama…
Dalla Foce dei 3 Confini fino al bivio preso all’andata poco dopo il passo del lupo, il sentiero si sviluppa prevalentemente in piano, sempre nel bosco, e attraversa numerosi corsi d’acqua, che ci hanno dato, di volta in volta, la speranza di trovare il famigerato laghetto, purtroppo però di laghetti non ne abbiamo visto neanche l’ombra…
Forse avremmo dovuto seguire i corsi d’acqua principali e esplorare un po’ la zona, ma non ce la siamo sentita, sempre con la Fede sulle spalle e un ritardo che continuava ad aumentare rispetto alla tabella di marcia prevista, sarà per un’altra volta, e anche per ricordarmelo scrivo queste righe…
In conclusione il ritorno per la Foce dei 3 Confini allunga solo il percorso del ritorno, di una buona mezz’ora, ma non offre, almeno secondo me, alcuno spunto d’interesse (a parte i cippi presenti alla sunnominata foce…) se non la possibilità di esplorazione in cerca di laghetti…
Ritorniamo alla macchina per le 18 circa constatando che come al solito, alla sera, il tempo si rasserena e la visibilità è molto migliore, tanto da farci rimpiangere di non essere ancora in vetta…
Link ad alcune foto
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- giorgio.mazzarello
- Quotazerino doc
- Posts: 1234
- Joined: Fri Mar 21, 2008 9:56
- Location: GENOVA Molassana
- Contact:
Ciao Sound, bel giro.
Io ho fatto il tuo stesso percorso diversi anni fa. La giornata era splendida e dal Gottero il panorama
regalava una vista notevole a 360°.
All'inizio della salita dal passo della Cappelletta, se non ricordo male, c'e' anche una croce o lapide che ricorda un piccolo aereo caduto proporio li.
In effetti il percorso è per la maggior parte nella faggeta e poco panoramico, ma una volta arrivati in cima.....spettacolo!!
Anche il ritorno è praticamente sempre nel bosco.
Quando ci andai io indicazioni di un lago non ne ho viste, ma so che appena sopra il passo della Cappelletta, sul crinale verso il 100 Croci
c'è una località Case Lago Secco. Potrebbe mica essere quella la meta dei cartelli??
Ho guardato bene le carte e, nelle vicinanze, non mi sembra che ci possa essere uno specchio d'acqua a meno che non
si tratti di una delle varie torbiere che sono presenti nella zona e citate nella descrizione del PSIC Emiliano del Gottero
http://www.regione.emilia-romagna.it/na ... index.html
A proposito, il giro che hai fatto è descritto anche in una mia carta:
http://www.webalice.it/giorgio.mazzarel ... k-Vara.htm
Complimenti per il giro ed anche per il peso che ti sei postato in spalle (figlia e zaino).
Ma toglimi una curiosità, Federica non cammina??
Giorgio
Io ho fatto il tuo stesso percorso diversi anni fa. La giornata era splendida e dal Gottero il panorama
regalava una vista notevole a 360°.
All'inizio della salita dal passo della Cappelletta, se non ricordo male, c'e' anche una croce o lapide che ricorda un piccolo aereo caduto proporio li.
In effetti il percorso è per la maggior parte nella faggeta e poco panoramico, ma una volta arrivati in cima.....spettacolo!!
Anche il ritorno è praticamente sempre nel bosco.
Quando ci andai io indicazioni di un lago non ne ho viste, ma so che appena sopra il passo della Cappelletta, sul crinale verso il 100 Croci
c'è una località Case Lago Secco. Potrebbe mica essere quella la meta dei cartelli??
Ho guardato bene le carte e, nelle vicinanze, non mi sembra che ci possa essere uno specchio d'acqua a meno che non
si tratti di una delle varie torbiere che sono presenti nella zona e citate nella descrizione del PSIC Emiliano del Gottero
http://www.regione.emilia-romagna.it/na ... index.html
A proposito, il giro che hai fatto è descritto anche in una mia carta:
http://www.webalice.it/giorgio.mazzarel ... k-Vara.htm
Complimenti per il giro ed anche per il peso che ti sei postato in spalle (figlia e zaino).
Ma toglimi una curiosità, Federica non cammina??
Giorgio
- federico67
- Quotazerino doc
- Posts: 2294
- Joined: Thu Apr 19, 2007 16:01
- Location: Genova
Ciao, splendido giro che io ho fatto a marzo con moltissima neve, per il freddo hai regionissima, finche' Federica non cammina non portarla sul Gottero
Per il laghetto non so che dirti, anche io e mio cognato, che e' del posto, abbiamo visto il cartello, ma non siamo riusciti a capire di quale laghetto si parli.... e dire che lui ne conosce molti in zona...
Se ti puo' interessare, per arrivare a Varese Ligure ci sarebbe anche un'altra strada con molte meno curve ma un po' piu' lunghetta, uscendo dalla A12 a Carrodano e seguendo la strada della val di Vara.
Per il laghetto non so che dirti, anche io e mio cognato, che e' del posto, abbiamo visto il cartello, ma non siamo riusciti a capire di quale laghetto si parli.... e dire che lui ne conosce molti in zona...
Se ti puo' interessare, per arrivare a Varese Ligure ci sarebbe anche un'altra strada con molte meno curve ma un po' piu' lunghetta, uscendo dalla A12 a Carrodano e seguendo la strada della val di Vara.
La mozzarella non la usiamo NOI!
مانع الأعمال التجارية الخاصة بك
مانع الأعمال التجارية الخاصة بك
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6792
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Si c'è, l'abbiamo anche fotografata, anche se non pubblicata sul sito.giorgio.mazzarello wrote:All'inizio della salita dal passo della Cappelletta, se non ricordo male, c'e' anche una croce o lapide che ricorda un piccolo aereo caduto proporio li.
Direi di no, ma non avendo trovato il lago vero non posso avere la controprova...giorgio.mazzarello wrote:Quando ci andai io indicazioni di un lago non ne ho viste, ma so che appena sopra il passo della Cappelletta, sul crinale verso il 100 Croci
c'è una località Case Lago Secco. Potrebbe mica essere quella la meta dei cartelli??
Sì una zona paludosa, tipo Laione, l'abbiamo anche trovata e fotografata (anche questa non pubblicata), ma a chiamarla lago ci vuole una discreta fantasia,giorgio.mazzarello wrote:Ho guardato bene le carte e, nelle vicinanze, non mi sembra che ci possa essere uno specchio d'acqua a meno che non
si tratti di una delle varie torbiere che sono presenti nella zona e citate nella descrizione del PSIC Emiliano del Gottero
forse venendo qualche settimana prima chissà...
Beh, quando ne ha voglia, soprattutto in discesa, spero però che a quattro anni (tra sei mesi) inizi a camminare sul serio, mi ricordo che Andrea, mio figlio più grande, a 4 anni si è fatto 1000 metri di dislivello su un sentiero EE tutto da solo...giorgio.mazzarello wrote:Ma toglimi una curiosità, Federica non cammina??
La Federica, per ora, quasi 1000 metri da sola li ha fatti quest'estate in discesa dai Laghi di Roburent ad Argentera...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6792
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Beh allora non me lo sono sognato....federico67 wrote:Per il laghetto non so che dirti, anche io e mio cognato, che e' del posto, abbiamo visto il cartello, ma non siamo riusciti a capire di quale laghetto si parli.... e dire che lui ne conosce molti in zona...
In realtà ho letto da qualche parte, ma non ricordo dove, che se ne forma anche più di uno nel periodo giusto (credevo tanto fosse quello in cui siamo andati...) sul versante settentrionale (anche questo credevo tanto fosse il versante che abbiamo fatto al ritorno, almeno perchè era l'unico su cui c'era la neve...)...
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- giorgio.mazzarello
- Quotazerino doc
- Posts: 1234
- Joined: Fri Mar 21, 2008 9:56
- Location: GENOVA Molassana
- Contact:
Sound ha scritto:
Mi ricordo che un'estate io e lui siamo andati un paio di giorni nel parco dell'Aveto con notte in tenda al passo della Gonella. Un'esperienza che anche lui ricorda con piacere nonostante il peso dello zaino sulle spalle!!
Comunque adesso che lui ha 15 anni ha altre priorità ed è normale che sia così.
Giorgio
Anche mio figlio (ora 15 anni) dai 4 ai 12 anni ci seguiva a piedi ed in MTB, ma adesso è da più di 3 anni che con noi non ci vuole più venire.Beh, quando ne ha voglia, soprattutto in discesa, spero però che a quattro anni (tra sei mesi) inizi a camminare sul serio, mi ricordo che Andrea, mio figlio più grande, a 4 anni si è fatto 1000 metri di dislivello su un sentiero EE tutto da solo...
La Federica, per ora, quasi 1000 metri da sola li ha fatti quest'estate in discesa dai Laghi di Roburent ad Argentera...
Mi ricordo che un'estate io e lui siamo andati un paio di giorni nel parco dell'Aveto con notte in tenda al passo della Gonella. Un'esperienza che anche lui ricorda con piacere nonostante il peso dello zaino sulle spalle!!
Comunque adesso che lui ha 15 anni ha altre priorità ed è normale che sia così.
Giorgio
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6792
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Beh io ne ho uno di 14 che ancora viene, anche se non troppo volentieri....giorgio.mazzarello wrote:[Anche mio figlio (ora 15 anni) dai 4 ai 12 anni ci seguiva a piedi ed in MTB, ma adesso è da più di 3 anni che con noi non ci vuole più venire.
Mi ricordo che un'estate io e lui siamo andati un paio di giorni nel parco dell'Aveto con notte in tenda al passo della Gonella. Un'esperienza che anche lui ricorda con piacere nonostante il peso dello zaino sulle spalle!!
Comunque adesso che lui ha 15 anni ha altre priorità ed è normale che sia così.
Giorgio
Però con la scusa che gli fa bene....
La media invece ne ha 11 e viene più volentieri adesso che mai, solo che a volte si stanca prima che da piccola....
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
- giorgio.mazzarello
- Quotazerino doc
- Posts: 1234
- Joined: Fri Mar 21, 2008 9:56
- Location: GENOVA Molassana
- Contact:
Code: Select all
Splendide Ursus, sua maestà il Gottero (la sentinella della Val di Vara) è sempre splendido.
Concordo in pieno.
il Gottero è un po' un mondo a se, si respira ancora il selvaggio.
Saluti
"...legni secchi e ghiande nascondo le tracce di furtivi ospiti.."
-
- Quotazerino
- Posts: 692
- Joined: Sun Dec 16, 2007 10:04
- Location: La Spezia
Mi permetto di consigliarti la salita lungo lo spartiacque appenninico partendo dal Passo dei Due Santi (ampio parcheggio), al confine tra le province di Massa e Parma. Si rimane sempre al di sopra dei 1300 attraversando estese ed isolate faggete, il bellissimo Prato, i Tre Confini con annessi termini di confine. Ssaranno 20 km compreso il ritorno.granpasso wrote:Il Gottero mi manca.............
E' una vita che voglio salirlo. Prima o poi
Ciao
Curiosità.
Qualcuno sa a chi è dedicata la cappelletta posta sull'omonimo passo?
noi siamo andati sul gottero a fine luglio e poi con tutto il nostro gruppo a fine settembre
link foto delle due gite:
http://www.cralgalliera.altervista.org/gottero1.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/gottero2.pdf
saluti
maurizio
Qualcuno sa a chi è dedicata la cappelletta posta sull'omonimo passo?
noi siamo andati sul gottero a fine luglio e poi con tutto il nostro gruppo a fine settembre
link foto delle due gite:
http://www.cralgalliera.altervista.org/gottero1.pdf
http://www.cralgalliera.altervista.org/gottero2.pdf
saluti
maurizio
-
- Quotazerino
- Posts: 692
- Joined: Sun Dec 16, 2007 10:04
- Location: La Spezia
Nel sito Visual Pagine Gialle si inquadra il Gottero e senza zoomare troppo si vede il laghetto circa 300 metri a NW della vetta, ad una quota di 1550 metri circa e approssimativamente 1250mq di estensione. Su Google Earth la foto è stata presa di inverno e si vede solo una radura innevata.federico67 wrote: Per il laghetto non so che dirti, anche io e mio cognato, che e' del posto, abbiamo visto il cartello, ma non siamo riusciti a capire di quale laghetto si parli.... e dire che lui ne conosce molti in zona...
Il modo migliore per arrivarci sembra tagliare giù in diagonale dal crinale soprastante.
Montagna con una personalità spiccata il Gottero, se non sbaglio si può risalire anche dalle varie frazioni poste sul versante a sud (come Buto o Rio), anche se il percorso dell'alta via rimane il migliore
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Segnalo, per chi non lo avesse ancora visto, che nella sezione “libri e guide”,
c’è un recente ‘argomento’ che evidenzia proprio un articolo
sull’anello del Gottero, lungo l’AV e la sua variante di vetta AV2… … … …
Ciao
viewtopic.php?t=6140
c’è un recente ‘argomento’ che evidenzia proprio un articolo
sull’anello del Gottero, lungo l’AV e la sua variante di vetta AV2… … … …
Ciao
viewtopic.php?t=6140
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Ciao oggi prima volta sul Gottero.
Giornata splendida, ma poi si rovinerà. Dal Passo della Cappelletta via AV ci inoltriamo ben presto nella faggeta. Un dolce venticello ci aiuta nel cammino. Superiamo il passo del lupo e ad un bivio prendiamo a destra il segnavia "AV2 Monte Gottero". Andiamo in salita sotto i faggi (alcuni punti sono veramente splendidi, tanto che ci fermiamo a osservare rapiti l'intrico degli alberi che lascia passare a fatica la luce del sole. Quando terminano gli alberi siamo sul pianoro appena sottostante la vetta, un ultimo strappo e tocchiamo la croce. Panorama entusiasmante che spazia dalle Alpi alle Apuane. Peccato non avere una macchina decente perchè vediamo molto chiaramente la Corsica e le isole dell'arcipelago toscano. Bello vedere anche i "retro" dei Monti della Val D'Aveto, un punto di vista quanto mai raro. Siamo soli e ci godiamo il silenzio e la pace, fa fresco, ma quando cala il vento il caldo si fa sentire. Arriva un pò di gente ma la compagnia è quasi sempre piacevole e si sta bene. La giornata poi si rovina, arrivano dei nuvoloni, tutti partono, restiamo di nuovo soli, poi ci mettiamo in cammino anche noi. Proseguiamo su AV2 alla volta della Foce dei Tre Confini, dove Abbandoniamo AV2 per tornare al Passo della Cappelletta su AV. Ci facciamo una birrona al Ranch Camillo e torniamo a Genova in auto. Gita straconsigliata
Giornata splendida, ma poi si rovinerà. Dal Passo della Cappelletta via AV ci inoltriamo ben presto nella faggeta. Un dolce venticello ci aiuta nel cammino. Superiamo il passo del lupo e ad un bivio prendiamo a destra il segnavia "AV2 Monte Gottero". Andiamo in salita sotto i faggi (alcuni punti sono veramente splendidi, tanto che ci fermiamo a osservare rapiti l'intrico degli alberi che lascia passare a fatica la luce del sole. Quando terminano gli alberi siamo sul pianoro appena sottostante la vetta, un ultimo strappo e tocchiamo la croce. Panorama entusiasmante che spazia dalle Alpi alle Apuane. Peccato non avere una macchina decente perchè vediamo molto chiaramente la Corsica e le isole dell'arcipelago toscano. Bello vedere anche i "retro" dei Monti della Val D'Aveto, un punto di vista quanto mai raro. Siamo soli e ci godiamo il silenzio e la pace, fa fresco, ma quando cala il vento il caldo si fa sentire. Arriva un pò di gente ma la compagnia è quasi sempre piacevole e si sta bene. La giornata poi si rovina, arrivano dei nuvoloni, tutti partono, restiamo di nuovo soli, poi ci mettiamo in cammino anche noi. Proseguiamo su AV2 alla volta della Foce dei Tre Confini, dove Abbandoniamo AV2 per tornare al Passo della Cappelletta su AV. Ci facciamo una birrona al Ranch Camillo e torniamo a Genova in auto. Gita straconsigliata
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Bravo Flavio, seguirò il tuo consiglio. Anche a me manca quella zona!
pace e bene
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Si, facci un salto perchè merita davvero.. poca fatica e se la giornata è tersa panorama da sogno
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Ciao,
ieri tornato al Gottero per portarci per la prima volta una mia amica, Saliti dal Passo della Cappelletta alla vetta con AV2 e scesi ad anello via Foce dei tre confini.... purtroppo la giornata coperta non ha permesso di godere del panorama della vetta, ma è stata ugualmente una bellissima giornata di cammino. Al ritorno abbiamo anche preso un pò d'acqua anche se essendo nel folto della faggeta la stragrande maggioranza ci è stata risparmiata. Cessata la pioggia ci siam fermati a mangiare nel bosco allietati dal canto dei numerosi piccoli torrenti. Sempre bello caiimnare nei boschi di faggio avvolti da una nebbiolina leggera che andava e veniva, grande silenzio, atmosfera magica. Giunti alla macchina stava uscendo il sole, ma eravamo contenti lo stesso.
ieri tornato al Gottero per portarci per la prima volta una mia amica, Saliti dal Passo della Cappelletta alla vetta con AV2 e scesi ad anello via Foce dei tre confini.... purtroppo la giornata coperta non ha permesso di godere del panorama della vetta, ma è stata ugualmente una bellissima giornata di cammino. Al ritorno abbiamo anche preso un pò d'acqua anche se essendo nel folto della faggeta la stragrande maggioranza ci è stata risparmiata. Cessata la pioggia ci siam fermati a mangiare nel bosco allietati dal canto dei numerosi piccoli torrenti. Sempre bello caiimnare nei boschi di faggio avvolti da una nebbiolina leggera che andava e veniva, grande silenzio, atmosfera magica. Giunti alla macchina stava uscendo il sole, ma eravamo contenti lo stesso.
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
- soundofsilence
- Riesploratore
- Posts: 6792
- Joined: Wed Aug 29, 2007 12:42
- Location: genova - marassi
- Contact:
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Qui la traccia GPS: http://luoghidasogno.altervista.org/Mon ... grande.htm
Sabato 23-5-2020: Passo Cappelletta (1090) – Passo del Lupo (1150) – Bocca del Lupo (1240) – Monte Gottero (1640) – Lago Grande (1510) – Passo del Lupo (1150) – Monte Bertola (1190) - Passo Cappelletta (1090).
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 10, 3 Km. circa.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: Tutto E, tranne la discesa al Lago Grande, decisamente EE, in quanto molto ripida e senza traccia. Il ritorno dal lago verso il sentiero segnato avviene su terreno molto semplice, ma non è facile orientarsi nel bosco con traccia non sempre chiara e segnavia scarsi, quando non assenti, siamo quindi al limite dell’EE, e può essere bene, come d’altronde sempre, essere dotati di GPS per non perdere la direzione.
Percorso in macchina: da Genova autostrada A12 fino a Sestri Levante, quindi si seguono le indicazioni per Casarza Ligure e poi Varese Ligure, dove imbocchiamo la strada per il Passo Cento Croci e la percorriamo fino a 400 metri prima del passo, dove imbocchiamo una stradina asfaltata sulla destra con indicazioni per il Passo della Cappelletta. Percorriamo quindi la stradina per il predetto passo, riconoscibile anche per i grandi generatori eolici, e qui parcheggiamo negli ampi spazi a disposizione.
Percorso a piedi: dal parcheggio ci dirigiamo verso la Cappelletta che gli da il nome, per lasciare quindi l’asfalto per prendere la sterrata sulla destra, o anche il sentiero all’immediata sinistra che la scorcia. Io all’andata ho preso il sentiero, che sale vicino alle pale eoliche, e quindi ricongiungersi alla sterrata, che però dobbiamo ignorare per continuare sul sentiero, che sale ora ripidamente fino ad un monumento con un croce in ricordo di un incidente aereo. Superato il monumento si può scegliere tra il sentiero sulla sinistra che taglia a mezzacosta le pendici del Monte Bertola o salire per crinale, brevemente, allo stesso, come ho fatto al ritorno, il che comporta comunque un paio di superamenti di filo spinato. Superato il Monte Bertola le due tracce si riuniscono al Passo del Lupo, dove anche si diparte una carrareccia sulla sinistra che useremo al ritorno per variare il percorso. Proseguiamo invece dritti sull’AVML e arriviamo quindi all Bocca del Lupo a quota 1240 circa. Continuiamo quindi e poco meno di 300 metri dopo la Bocca del Lupo troviamo un bivio con una strada forestale che useremo al ritorno per arrivare con quella, come accennato, fino al Passo del Lupo. Altri 100 metri quindi e troviamo un nuovo bivio, stavolta segnalato, che, prendendo a sinistra porta alla Foce 3 Confini, mentre noi continuiamo a destra sull’AVML.
Saliamo quindi lungamente nel bosco, fino a sbucare nei prati della dorsale sommitale del Gottero, dalla quale giungiamo brevemente e facilmente in vetta.
Dalla vetta torniamo sui nostri passi scendendo per circa 120 metri, fino a giungere in corrispondenza di alcuni grandi alberi disposti quasi a cerchio che si staccano leggermene dal resto del bosco. In mezzo agli alberi un cumulo di pietre usato per accendere un fuoco e, da qui, parte una traccia che scende nel bosco sottostante e giunge in breve fino ad un nuovo cumulo di pietre. Da qui in poi occorre scendere il ripido versante, o seguendo direttamente una rada pietraia di grossi massi, o traversando più verso sinistra. Giunti, non senza difficoltà, alla fine del tratto ripido, proseguiamo verso sinistra più facilmente fino a giungere al lago, che oltrepassiamo tenendoci sulla sponda sinistra.
Superato il lago occorre seguire una traccia tra gli alberi, pressochè in piano ed in direzione nord-ovest, almeno all’inizio abbastanza chiara. Passata una pozza sulla sinistra, giungiamo al limitare di una pietraia, e la traccia piega a destra per aggirarla e, da qui in poi, compaiono anche alcuni segnavia biancorossi. Scesi però oltre la pietraia, la traccia ripiega a sinistra per riprendere la direzione precedente verso nord-ovest, ma qui è più difficile individuare il giusto percorso e occorre aguzzare la vista per individuare qualche scarso segnavia.
Il terreno in ogni caso è semplice e anche se non si riesce a seguire la giusta traccia, mantenendo la direzione nord-ovest si dovrebbe riuscire ad incocciare prima o poi il sentiero dell’andata. Imbocchiamo quindi a ritroso il sentiero dell’andata che percorriamo a ritroso, volendo variandolo con le possibilità descritte in precedenza.
Conclusioni: il Gottero a mio parere non è una montagna tanto interessante, ma è piuttosto frequentata forse per essere il monte più alto della provincia della Spezia e perché non presenta grandi difficoltà di salita. La cosa più interessante della gita risulta in effetti, a mio parere, il Lago Grande, un lago naturale che è già di per sé una rarità in liguria (anche se in Liguria per pochi metri), che è comunque uno specchio d’acqua abbastanza suggestivo. Per il resto si sale in bei boschi di faggi ed il panorama di vetta, pur esteso, non l’ho trovato particolarmente interessante. Belli i prati nei dintorni del Passo della Cappelletta, parecchio rovinati però dagli enormi generatori eolici.
Cappelletta al Passo omonimo
Passo della Cappelletta salendo pendici Monte Bertola
Sterrata e sentiero verso Monte Bertola
Monumento per incidente aereo alle pendici Monte Bertola
Sentiero alle pendici Monte Bertola e Passo del Lupo
Sentiero e faggeta salendo al Gottero
Sentiero e faggeta salendo al Gottero più da lontano
Segnavia e faggeta salendo al Gottero
Sentiero e faggeta salendo al Gottero più da lontano
Crinale verso la vetta del Gottero
Cupola sommitale Monte Gottero nella nebbia
Cerchio di alberi attorno a bivacco di pietre sotto vetta Gottero
Crinale ovest salendo al Gottero
Parte finale crinale salendo al Gottero
Croce di vetta Gottero
Croce di vetta Gottero più da lontano
Crinale ovest dal Gottero
Bivacco di pietre scendendo al Lago Grande
Lago Grande dalla pietraia
Lago Grande dalla pietraia più da lontano
Lago Grande dalla pietraia più da vicino
Lago Grande dalla pietraia ancora più da vicino
Primo piano Lago Grande
Primo piano acque e foglie in Lago Grande
Lago Grande da sponda ovest
Lago Grande e pietraia da sponda ovest
Lago Grande da sponda ovest più da vicino
Lago Grande da sponda nord
Cartello Lago Grande
Sentiero tra i faggi tornando dal Lago Grande
Pozza tornando dal Lago Grande
Passo del Lupo salendo al Monte Bertola
Passo del Lupo dal Monte Bertola
Passo Cappelletta dal Monte Bertola
Vista ovest dal Monte Bertola
Generatori eolici al Passo della Cappelletta
Sabato 23-5-2020: Passo Cappelletta (1090) – Passo del Lupo (1150) – Bocca del Lupo (1240) – Monte Gottero (1640) – Lago Grande (1510) – Passo del Lupo (1150) – Monte Bertola (1190) - Passo Cappelletta (1090).
Partecipanti: soundofsilence.
Lunghezza: 10, 3 Km. circa.
Dislivello: 700 m. circa.
Difficoltà: Tutto E, tranne la discesa al Lago Grande, decisamente EE, in quanto molto ripida e senza traccia. Il ritorno dal lago verso il sentiero segnato avviene su terreno molto semplice, ma non è facile orientarsi nel bosco con traccia non sempre chiara e segnavia scarsi, quando non assenti, siamo quindi al limite dell’EE, e può essere bene, come d’altronde sempre, essere dotati di GPS per non perdere la direzione.
Percorso in macchina: da Genova autostrada A12 fino a Sestri Levante, quindi si seguono le indicazioni per Casarza Ligure e poi Varese Ligure, dove imbocchiamo la strada per il Passo Cento Croci e la percorriamo fino a 400 metri prima del passo, dove imbocchiamo una stradina asfaltata sulla destra con indicazioni per il Passo della Cappelletta. Percorriamo quindi la stradina per il predetto passo, riconoscibile anche per i grandi generatori eolici, e qui parcheggiamo negli ampi spazi a disposizione.
Percorso a piedi: dal parcheggio ci dirigiamo verso la Cappelletta che gli da il nome, per lasciare quindi l’asfalto per prendere la sterrata sulla destra, o anche il sentiero all’immediata sinistra che la scorcia. Io all’andata ho preso il sentiero, che sale vicino alle pale eoliche, e quindi ricongiungersi alla sterrata, che però dobbiamo ignorare per continuare sul sentiero, che sale ora ripidamente fino ad un monumento con un croce in ricordo di un incidente aereo. Superato il monumento si può scegliere tra il sentiero sulla sinistra che taglia a mezzacosta le pendici del Monte Bertola o salire per crinale, brevemente, allo stesso, come ho fatto al ritorno, il che comporta comunque un paio di superamenti di filo spinato. Superato il Monte Bertola le due tracce si riuniscono al Passo del Lupo, dove anche si diparte una carrareccia sulla sinistra che useremo al ritorno per variare il percorso. Proseguiamo invece dritti sull’AVML e arriviamo quindi all Bocca del Lupo a quota 1240 circa. Continuiamo quindi e poco meno di 300 metri dopo la Bocca del Lupo troviamo un bivio con una strada forestale che useremo al ritorno per arrivare con quella, come accennato, fino al Passo del Lupo. Altri 100 metri quindi e troviamo un nuovo bivio, stavolta segnalato, che, prendendo a sinistra porta alla Foce 3 Confini, mentre noi continuiamo a destra sull’AVML.
Saliamo quindi lungamente nel bosco, fino a sbucare nei prati della dorsale sommitale del Gottero, dalla quale giungiamo brevemente e facilmente in vetta.
Dalla vetta torniamo sui nostri passi scendendo per circa 120 metri, fino a giungere in corrispondenza di alcuni grandi alberi disposti quasi a cerchio che si staccano leggermene dal resto del bosco. In mezzo agli alberi un cumulo di pietre usato per accendere un fuoco e, da qui, parte una traccia che scende nel bosco sottostante e giunge in breve fino ad un nuovo cumulo di pietre. Da qui in poi occorre scendere il ripido versante, o seguendo direttamente una rada pietraia di grossi massi, o traversando più verso sinistra. Giunti, non senza difficoltà, alla fine del tratto ripido, proseguiamo verso sinistra più facilmente fino a giungere al lago, che oltrepassiamo tenendoci sulla sponda sinistra.
Superato il lago occorre seguire una traccia tra gli alberi, pressochè in piano ed in direzione nord-ovest, almeno all’inizio abbastanza chiara. Passata una pozza sulla sinistra, giungiamo al limitare di una pietraia, e la traccia piega a destra per aggirarla e, da qui in poi, compaiono anche alcuni segnavia biancorossi. Scesi però oltre la pietraia, la traccia ripiega a sinistra per riprendere la direzione precedente verso nord-ovest, ma qui è più difficile individuare il giusto percorso e occorre aguzzare la vista per individuare qualche scarso segnavia.
Il terreno in ogni caso è semplice e anche se non si riesce a seguire la giusta traccia, mantenendo la direzione nord-ovest si dovrebbe riuscire ad incocciare prima o poi il sentiero dell’andata. Imbocchiamo quindi a ritroso il sentiero dell’andata che percorriamo a ritroso, volendo variandolo con le possibilità descritte in precedenza.
Conclusioni: il Gottero a mio parere non è una montagna tanto interessante, ma è piuttosto frequentata forse per essere il monte più alto della provincia della Spezia e perché non presenta grandi difficoltà di salita. La cosa più interessante della gita risulta in effetti, a mio parere, il Lago Grande, un lago naturale che è già di per sé una rarità in liguria (anche se in Liguria per pochi metri), che è comunque uno specchio d’acqua abbastanza suggestivo. Per il resto si sale in bei boschi di faggi ed il panorama di vetta, pur esteso, non l’ho trovato particolarmente interessante. Belli i prati nei dintorni del Passo della Cappelletta, parecchio rovinati però dagli enormi generatori eolici.
Cappelletta al Passo omonimo
Passo della Cappelletta salendo pendici Monte Bertola
Sterrata e sentiero verso Monte Bertola
Monumento per incidente aereo alle pendici Monte Bertola
Sentiero alle pendici Monte Bertola e Passo del Lupo
Sentiero e faggeta salendo al Gottero
Sentiero e faggeta salendo al Gottero più da lontano
Segnavia e faggeta salendo al Gottero
Sentiero e faggeta salendo al Gottero più da lontano
Crinale verso la vetta del Gottero
Cupola sommitale Monte Gottero nella nebbia
Cerchio di alberi attorno a bivacco di pietre sotto vetta Gottero
Crinale ovest salendo al Gottero
Parte finale crinale salendo al Gottero
Croce di vetta Gottero
Croce di vetta Gottero più da lontano
Crinale ovest dal Gottero
Bivacco di pietre scendendo al Lago Grande
Lago Grande dalla pietraia
Lago Grande dalla pietraia più da lontano
Lago Grande dalla pietraia più da vicino
Lago Grande dalla pietraia ancora più da vicino
Primo piano Lago Grande
Primo piano acque e foglie in Lago Grande
Lago Grande da sponda ovest
Lago Grande e pietraia da sponda ovest
Lago Grande da sponda ovest più da vicino
Lago Grande da sponda nord
Cartello Lago Grande
Sentiero tra i faggi tornando dal Lago Grande
Pozza tornando dal Lago Grande
Passo del Lupo salendo al Monte Bertola
Passo del Lupo dal Monte Bertola
Passo Cappelletta dal Monte Bertola
Vista ovest dal Monte Bertola
Generatori eolici al Passo della Cappelletta
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori.
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Imagine there's no countries.
http://luoghidasogno.altervista.org" onclick="window.open(this.href);return false;
http://digilander.libero.it/davidepitto ... ml#gallery" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Grande Sound, sei riuscito a scovare il laghetto sul versante nord
Il meteo vedo dalle foto che ha cambiato durante la giornata... partito con un ottimo sole, poi son arrivate nubi basse....
Il meteo vedo dalle foto che ha cambiato durante la giornata... partito con un ottimo sole, poi son arrivate nubi basse....
"Un uomo va al di là di ciò che può afferrare" (N. Tesla)
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
"De gustibus non disputandum est"
La montagna non uccide... è l'uomo che sottovaluta i pericoli...
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
AVVERTENZA : Nelle more dell' aggiornamento del sito in corso d' opera , non riesco a pubblicare le foto della gita . Non che siano granchè , comunque , se sarà possibile , mi riservo di aggiungerle al termine dei lavori .
Domenica scorsa , 8 ottobre , mi sono finalmente deciso a smarcare un " monte importante " che mancava dalla lista delle mie conquiste ... Si tratta nientepopodimeno che del celebre Monte Gottero , la vetta più elevata dell' intera provincia di La Spezia ! Il viaggio in auto è lunghetto , ma per le 8,30 sono pronto sui blocchi di partenza al Passo della Cappelletta ( 1085 m. ) , tra numerose grandi pale eoliche . La mattinata è serena e frescolina ( 13° ) ma mi scalderò presto sugli ondulati crinali verso il Gottero . Incontro subito una croce di marmo a ricordo di un aviatore militare schiantatosi in zona nel luglio del 1966 . Seguendo i segni dell' Alta Via mi inerpico subito verso la piccola cima del Monte Bertola ( 1193 m. ) dove incontro alcuni bovini al pascolo . Scendendo quindi al successivo Passo del Lupo ( 1165 m. ) mi inoltro nel bel bosco di grandi faggi da cui uscirò solo in prossimità della mia meta . Il tracciato segue un ampia strada molto dissestata che si mantiene sempre nei pressi della dorsale . Il terreno è secco ma intorno si notano un bel po' di funghi di quelli poco apprezzabili . Comunque numerosi cartelli mi ricorderanno per tutto il giorno che la raccolta dei prodotti del bosco è vietata ... Ad ogni modo io , specialmente durante il ritorno , qualche divagazione in giro la farò lo stesso , così , tanto per dare un' occhiata .... Del resto la faggeta è davvero molto bella e camminarci in mezzo è sempre un piacere . Dopo un paio di orette arrivo sulla sommità del Gottero ( 1640 m. ) , unico punto in cui si possono apprezzare i bei panorami essendo quasi priva di alberi . Anche se è molto presto , mi fermo un bel po' sotto al sole a godermi le visuali e a mangiare il mio pranzo pret a manger . Nel frattempo in senso opposto al mio arriva una coppia di escursionisti che però si ferma pochissimo e continua il suo giro . Dopo quasi un' ora pure io mi muovo e , rientrando nella faggeta , scendo sullo scosceso versante opposto in direzione della Foce dei Tre Confini . Arrivato al valico ( 1408 m. ) , mi fermo qualche minuto , aspettando che i ragazzi che si sono accomodati sui vecchi cippi di confine si tolgano dai piedi per fare qualche foto ( venute peraltro male ! ) . Dopodichè riprendo il mio cammino , seguendo sempre i vecchi segnavia biancorossi , che si dimostreranno parecchio utili in alcuni tratti in cui gli alberi e le foglie cadute renderanno meno evidente il tracciato . In questo tratto ci sono da guadare parecchi minuscoli rii ( anche fangosi ) ma nessuna difficoltà particolare . Incontrerò in questa zona un foltissimo gruppo di escursionisti di mezza età , saranno stati almeno 30 o 40 ! Parecchio più avanti , il sentiero si innesta in quello percorso all' andata . Non mi rimane che ritornare al Passo del Lupo , risalire il Monte Bertola ed infine raggiungere l' auto lasciata nell' ampio parcheggio del colle . Il mio anelletto odierno mi risulta di una dozzina di km per quasi 700 metri di dislivello complessivo . Naturalmente anche per la traccia GPX di Strava vale il discorso delle foto .
Domenica scorsa , 8 ottobre , mi sono finalmente deciso a smarcare un " monte importante " che mancava dalla lista delle mie conquiste ... Si tratta nientepopodimeno che del celebre Monte Gottero , la vetta più elevata dell' intera provincia di La Spezia ! Il viaggio in auto è lunghetto , ma per le 8,30 sono pronto sui blocchi di partenza al Passo della Cappelletta ( 1085 m. ) , tra numerose grandi pale eoliche . La mattinata è serena e frescolina ( 13° ) ma mi scalderò presto sugli ondulati crinali verso il Gottero . Incontro subito una croce di marmo a ricordo di un aviatore militare schiantatosi in zona nel luglio del 1966 . Seguendo i segni dell' Alta Via mi inerpico subito verso la piccola cima del Monte Bertola ( 1193 m. ) dove incontro alcuni bovini al pascolo . Scendendo quindi al successivo Passo del Lupo ( 1165 m. ) mi inoltro nel bel bosco di grandi faggi da cui uscirò solo in prossimità della mia meta . Il tracciato segue un ampia strada molto dissestata che si mantiene sempre nei pressi della dorsale . Il terreno è secco ma intorno si notano un bel po' di funghi di quelli poco apprezzabili . Comunque numerosi cartelli mi ricorderanno per tutto il giorno che la raccolta dei prodotti del bosco è vietata ... Ad ogni modo io , specialmente durante il ritorno , qualche divagazione in giro la farò lo stesso , così , tanto per dare un' occhiata .... Del resto la faggeta è davvero molto bella e camminarci in mezzo è sempre un piacere . Dopo un paio di orette arrivo sulla sommità del Gottero ( 1640 m. ) , unico punto in cui si possono apprezzare i bei panorami essendo quasi priva di alberi . Anche se è molto presto , mi fermo un bel po' sotto al sole a godermi le visuali e a mangiare il mio pranzo pret a manger . Nel frattempo in senso opposto al mio arriva una coppia di escursionisti che però si ferma pochissimo e continua il suo giro . Dopo quasi un' ora pure io mi muovo e , rientrando nella faggeta , scendo sullo scosceso versante opposto in direzione della Foce dei Tre Confini . Arrivato al valico ( 1408 m. ) , mi fermo qualche minuto , aspettando che i ragazzi che si sono accomodati sui vecchi cippi di confine si tolgano dai piedi per fare qualche foto ( venute peraltro male ! ) . Dopodichè riprendo il mio cammino , seguendo sempre i vecchi segnavia biancorossi , che si dimostreranno parecchio utili in alcuni tratti in cui gli alberi e le foglie cadute renderanno meno evidente il tracciato . In questo tratto ci sono da guadare parecchi minuscoli rii ( anche fangosi ) ma nessuna difficoltà particolare . Incontrerò in questa zona un foltissimo gruppo di escursionisti di mezza età , saranno stati almeno 30 o 40 ! Parecchio più avanti , il sentiero si innesta in quello percorso all' andata . Non mi rimane che ritornare al Passo del Lupo , risalire il Monte Bertola ed infine raggiungere l' auto lasciata nell' ampio parcheggio del colle . Il mio anelletto odierno mi risulta di una dozzina di km per quasi 700 metri di dislivello complessivo . Naturalmente anche per la traccia GPX di Strava vale il discorso delle foto .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Ecco un po' di foto ...come si possono pubblicare adesso .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- Littletino
- Quotazerino doc
- Posts: 1443
- Joined: Tue Jan 29, 2008 15:41
- Location: Arenzano
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Aaah che bello vedere nuovamente le foto, e direi anche che si vedono meglio, o forse è solo una mia impressione.
Non ci posso credere che il Gottero mancasse alla tua sconfinata collezione di cime Dani, davvero.
Tempo fa, nel 2009, il Gottero lo salimmo anche dal versante sud est, in primavera, seguendo l'AVML da Calzavitello, ricordo tanto bosco e zanzare fastidiosissime che non ti lasciavano respiro.
Molto meglio arrivarci per crinale dal Centocroci, come hai fatto tu.
Provo ad allegare qualche foto d'epoca, dal Passo della Cappelletta nel 2016, così faccio pratica col nuovo sistema.
Non ci posso credere che il Gottero mancasse alla tua sconfinata collezione di cime Dani, davvero.
Tempo fa, nel 2009, il Gottero lo salimmo anche dal versante sud est, in primavera, seguendo l'AVML da Calzavitello, ricordo tanto bosco e zanzare fastidiosissime che non ti lasciavano respiro.
Molto meglio arrivarci per crinale dal Centocroci, come hai fatto tu.
Provo ad allegare qualche foto d'epoca, dal Passo della Cappelletta nel 2016, così faccio pratica col nuovo sistema.
"Non importa quanto vai piano ... l'importante è che non ti fermi".
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
, Little . Il Gottero mi mancava nonostante la sua indiscutibile importanza , perchè lo consideravo piuttosto lontano e scomodo da raggiungere da Genova . Pensa che non ero mai stato nemmeno in Val di Vara ... Infatti al ritorno ne ho approfittato per farmi un bel giretto nel magnifico borgo di Varese Ligure . Ho scelto l' escursione dal Passo della Cappelletta ( circa un' ora e mezza da Genova ) perchè ha meno dislivello e mi permetteva una bella visita alla grande faggeta , che in questa stagione avrebbe potuto dare qualche soddisfazione micologica .... I panorami sono ridotti dalla vegetazione ma il bosco autunnale è bellissimo e non ho trovato insetti fastidiosi .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
vabbè , se siamo in vena di revival allora metto qualche vetusto scatto della gita dell'aprile 2011 con il buon Colsub
(chissà se si ricorda) (il nuovo sistema per allegare le foto mi sembra più pratico di prima)
(chissà se si ricorda) (il nuovo sistema per allegare le foto mi sembra più pratico di prima)
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Bello l' ambiente in modalità " fine inverno " con ancora qualche chiazza di neve ....
Per la foto piccole mi pare che il sistema di inserimento sia più o meno uguale a prima . Invece le foto grandi ( quelle che prima andavato scaricate preventivamente e macchinosamente nella Gallery ) al momento mi sembra che non si possano ancora inserire . Ma alla fin fine non è quel gran problema ....
Per la foto piccole mi pare che il sistema di inserimento sia più o meno uguale a prima . Invece le foto grandi ( quelle che prima andavato scaricate preventivamente e macchinosamente nella Gallery ) al momento mi sembra che non si possano ancora inserire . Ma alla fin fine non è quel gran problema ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
magari si può approfondire altrove madaniele64 wrote: ↑Tue Oct 17, 2023 13:22Bello l' ambiente in modalità " fine inverno " con ancora qualche chiazza di neve ....
Per la foto piccole mi pare che il sistema di inserimento sia più o meno uguale a prima . Invece le foto grandi ( quelle che prima andavato scaricate preventivamente e macchinosamente nella Gallery ) al momento mi sembra che non si possano ancora inserire . Ma alla fin fine non è quel gran problema ....
cosa intendi per "foto piccole" foto grandi" ? quelle che ho messo sono state caricate senza problemi
su web cerco sempre di mettere foto "medie" 1200x900 qualità media, così pesa poco, intanto la qualità mi pare sia più che sufficiente e se uno ha linea lenta (o a consumo) non ci sta una vita, retaggio dei modem 56k
Re: Anello Gottero dal Passo Cappelletta
Per me le foto "piccole" sono come quelle pubblicate da te e da me in questo topic , rettangolini piccoli di formato circa 12x9 ( ampliabile cliccandoci sopra ). Le foto "grandi" sarebbero quelle che vengono pubblicate nei topic direttamente nel formato grande circa 24x17 ( tipo le mie nel topic dell' Alfeo ) . Le piccole si sono sempre caricate velocemente sul sito in qualsiasi formato di pixel . Quelle grandi andavano caricate prima in Gallery dopo averle ridotte a meno di 1 MB .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]