Ciao! oggi puntatina invernale alle Cinque Terre apprfittando delle ferie...Dalla Piazza di Monterosso percorro via Roma fino alla fine, sui muri della chiesa un piccolo cartello indica il livello raggiunto dalle acque durante l'alluvione del 2011, veramente impressionante. Alla fine di Via Roma una piccola strada asfaltata mi conduce alla creusa segnalata con bandierina bianco-rossa del CAI e numero 9, salgo un pò per mulattiera un pò per cementata nella macchia mediterranea passando nei pressi di una piccola cappella votiva abbandonata e pericolante, mi avvicino gurdingo per scattare una fotina dell'interno. Taglio la strada asfaltata e continuo a salire per bellissima mulattiera lastricata fino al Santuario di Soviore, davvero bellissimo ed imponente con una grande struttura adiacente che rimanda a tempi aandati di pellegrinaggi sulla rotta Roma-Compostela. Compio una sommaria visita della chiesa e ne leggo la storia, che affonda le sue radici al tempo delle invasioni barbariche del 600 d.C. Intorno al santuario se si escludono pochi scouts non c'è nessuno, vabbè è pur sempre lunedì.. Da Soviore in poi seguirò il segnavia numero 1, che appena lasciata la chiesa coincide con un lungo tratto di asfalto mi porta alla Colla Gritta, dove entrando nel parcheggio di un ristorante abbandono l'asfalto per impegnare il sentiero che si infila in un bosco di conifere in salita per poi, guadagnato un rilievo, scendere nuovamente in maniera decisa tra pini e ginepri alla volta della Colla Bagarì, crocevia di diversi sentieri che trascuro tutti per continuare sul numero 1 fino al crocevia del Mesco. Abbandono momentaneamente il numero 1 per seguire il sentiero 10 fino ai ruderi della chiesetta di Sant'Antonio del Mesco e alla struttura abbandonata e fatiscente dell'ex semaforo. Il panorama è incantevole con il mare ed il cielo a toccarsi all'orizzonte nonostante la brutta giornata, mi siedo e mangio. Finita la pappa ritorno al crocevia del Mesco e riparto sul numero 1 in direzione Levanto, questo tratto è davvero bello e panoramico, il mare è sempre lì a portata di sguardo ed il silenzio è assoluto, solo mare, vegetazione e cielo. Il sottobosco è letteralmente arato dai cinghiali che da queste parti devono essere innumerevoli data la devastazione nel bosco. Il sentiero superate alcune case abbandonate inizia a scendere ed incontro infine i segni della "civiltà" e le prime case di Levanto, dove, incredibile per un ligure, non ero mai stato.
Totale traversata ore 5 soste, pappa e foto comprese. Bella gita, forse un pò penalizzata dalla brutta giornata, i luoghi sono incantevoli, quando lo sguardo si rivolge al mare il cuore si allarga.. I sentieri, malgrado cinghiali, incendi, alluvioni ecc ecc sono ben tenuti, puliti, ben segnalati e larghi.
Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
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Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
MEGLIO UN GIORNO DA ANTOLINO CHE CENTO DA LEONI
Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare.
Non le vorresti e nemmeno le hai scelte. Ma arrivano.
E dopo non sei più uguale.
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- fabio.rapallo
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Re: Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
Bel giro, l'avevo fatto giusto l'anno scorso in questa stagione, ma al contrario, con partenza da Levanto. La zona dei ruderi della vecchia chiesetta sul Mesco è deliziosa. Con tempo buono si ha verso Levante una vista spaziale.
Ciao,
F.
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L'esperienza della marcia decentra da sé e ripristina il mondo,
inscrivendo l'uomo nei limiti che lo richiamano alla sua fragilità e alla sua forza. (DLB)
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Re: Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
Infatti lo sospettavo, però ieri la giornata era bruttina bruttina..io i sentieri davanti al mare li adoro, da Punta mesco in poi è una delizia.. sono comunque d'accordo con te che la zona dei ruderi sia il punto più bello dell'intero percorso, sicuramente da ripetere in una giornata migliore per apprezzarlo pienamente
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Re: Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
Domenica 29 gennaio si prevede una bella giornata con poco vento a levante e così alle 7,20 sono a Brignole per prendere il treno che mi sbarcherà a Monterosso poco prima delle 9 . Il convoglio è abbastanza pieno di escursionisti diretti a varie destinazioni sulla Riviera di Levante . Esco dalla stazione e sono accolto dalla bella visione della spiaggia baciata dal tiepido sole .
Dopo aver risolto qualche problema con la fotocamera che non voleva funzionare , mi avvio verso il centro del paese e risalgo la via principale sino a trovare l' inizio del lungo tracciato che ho in mente .
Imbocco quindi la scalinata che sale tra le ultime casette del borgo e poi diventa ripida mulattiera tra pochi uliveti e tanti terreni incolti . Salendo sempre di più ogni tanto si apre qualche fugace scorcio di panorama verso il mare .
Dopo aver attraversato l' asfalto della Provinciale , il tracciato continua a salire spesso ben selciato , passando accanto ad un paio di cappellette .
Oramai sono in vista del bel Santuario di Soviore , che ha accanto un lungo edificio che fungeva da ospitale per gli antichi pellegrini in marcia verso Roma . Credo che anche adesso alcune camere siano disponibili all' affitto dei turisti , anche se una parte del grande stabile sembra in disarmo . All' interno della chiesa è ancora presente il presepe natalizio . Il panorama verso la costa dal piazzale alberato è comunque bello . Solo per curiosità , segnalo che i cartelli a Monterosso indicavano Soviore ad un' ora e 20 minuti mentre io ci sono arrivato in 45 minuti . E non mi pare di aver fatto le corse ....
Raggiunta la soprastante Provinciale , la seguo verso levante per circa un chilometro ( passando accato al poggio da cui partono i parapendii ) sino al Passo del Termine ( 542 m. ) . Qui , a sinistra , sempre ben segnalato , si stacca un sentiero che sale nella macchia mediterranea a raggiungere la dorsale , passando tra due muri di alta vegetazione .
Sono nel punto più alto del mio giro ( Monte Soviore , 619 m. ) ma i panorami latitano parecchio e solo in un paio di posti riesco a trovare un varco tra la vegetazione per godermi qualche scorcio dell' entroterra .
A fine sentiero trovo la Provinciale e faccio una breve deviazione a levante per trovare uno dei pochi punti in cui si riesca a vedere la costa ...
Poi raggiungo l' incrocio sotto al Monte Crocettola , dove sono parcheggiate un sacco di auto ( probabilmente di cacciatori ) e dove si stacca il sentiero che scende alla Colla di Gritta . Prima però non posso non provare a raggiungere l' ambita sommità di questo dossetto ( 609 m. ) poco sopra alla strada . La cosa però è tutt' altro che semplice vista la fittissima vegetazione , anche spinosa , della zona . Timbrato il cartellino , posso scendere verso il Colle di Gritta ( 330 m. ) , incontrando 3 o 4 cacciatori appostati , che mi guardano male ... Al colle trovo un incrocio tra due strade provinciali ed un albergo ( chiuso ) . Non vedo subito la freccia indicatrice del percorso , che è all' interno del cortile dell' albergo , e faccio un breve giro prima di trovarla . Mi avvio quindi sul sentiero che passa ad ovest poco sotto al crinale , in mezzo ad una rada pineta e alla gariga spinosa . Con veloce deviazione , raggiungo l' intricata cima del Monte Molinelli ( 398 m. ) , con bella vista sull' entroterra di Levanto .
Poi salgo anche il Monte Rossini ( 466 m. ) , sulla cui vetta molto panoramica sono piazzate un paio di panchine . Qui , vista l' ora , mi fermo a mangiare qualcosa .
Toccato poi il MonteNegro ( paletto di ferro , 445 m. ) , scendo alla panoramica Sella dei Bagari ( 380 m. ) , con ottimi scorci verso Levanto .
Devo ancora risalire un po' per arrivare in cima al Monte Focone o Vè ( ripetitore , 486 m. ) , dove incontro due donzelle con cani al seguito .
La vetta è alberata ma tra i rami ci sono discrete visuali sulle coste sottostanti . Continuo quindi sul pietroso crinale , lungo l' evidente sentiero che scende tra la macchia mediterranea verso Punta Mesco .
Superato l' incrocio per Levanto e Monterosso , mi dirigo ai ruderi sul promontorio , dove trovo un bellissimo punto panoramico sulla magnifica costiera delle Cinque Terre .
Se prima in giro non avevo incontrato quasi nessuno , d' ora in poi ci sarà un bel po' di gente a passeggio sui sentieri . Del resto la splendida giornata premia chi ha avuto la voglia di farsi una passeggiatona fin quassù ! Anch' io mi fermo un po' , tanto i miei treni sono dopo le 16 ed il cartello lì vicino indica Levanto ad un' ora e mezza di cammino . Me ne pentirò un pochino ... Con calma riprendo poi la via del ritorno , imboccando il bel sentiero verso Levanto . E' un tracciato panoramico ma un po' più impegnativo di quel che pensavo , pietroso e con qualche saliscendi inatteso .
Si passa accanto al bel Podere di Case Lovara , gestito dal FAI , e si deve percorrere un bel tratto prima di vedere i primi segni di civiltà .
Forse me la sono presa troppo comoda o forse il mio ginocchio destro cominciava a lamentarsi troppo , fatto sta che sono arrivato in vista di Levanto più tardi del previsto .
In pratica avevo già perso il treno delle 16,06 ( che era quello più veloce mentre io credevo fosse quello più lento ... ) e mi restava quello lentissimo delle 16,39 , con tanto di cambio a Sestri Levante . In pratica 2 ore abbondanti per arrivare a Brignole ! Per fortuna mi sono ricordato che potevano esserci tariffe scontate per il successivo InterCity delle 16,55 che , pur essendo tutt' altro che una freccia , mi permetteva di giungere a casa un bel po' prima . E così ho fatto . Comunque il giro è stato bello e soddisfacente , solo un po' meno panoramico del previsto . Me ne ero già accorto in altre occasione , ma spesso questi sentieri "alti " passano in messo alla folta vegetazione e non permettono frequenti visuali aperte . Vabbè , sono ben soddisfatto lo stesso . Per concludere , il mio percorso risulta di 23,5 km per quasi 1200 metri di dislivello totale .
Dopo aver risolto qualche problema con la fotocamera che non voleva funzionare , mi avvio verso il centro del paese e risalgo la via principale sino a trovare l' inizio del lungo tracciato che ho in mente .
Imbocco quindi la scalinata che sale tra le ultime casette del borgo e poi diventa ripida mulattiera tra pochi uliveti e tanti terreni incolti . Salendo sempre di più ogni tanto si apre qualche fugace scorcio di panorama verso il mare .
Dopo aver attraversato l' asfalto della Provinciale , il tracciato continua a salire spesso ben selciato , passando accanto ad un paio di cappellette .
Oramai sono in vista del bel Santuario di Soviore , che ha accanto un lungo edificio che fungeva da ospitale per gli antichi pellegrini in marcia verso Roma . Credo che anche adesso alcune camere siano disponibili all' affitto dei turisti , anche se una parte del grande stabile sembra in disarmo . All' interno della chiesa è ancora presente il presepe natalizio . Il panorama verso la costa dal piazzale alberato è comunque bello . Solo per curiosità , segnalo che i cartelli a Monterosso indicavano Soviore ad un' ora e 20 minuti mentre io ci sono arrivato in 45 minuti . E non mi pare di aver fatto le corse ....
Raggiunta la soprastante Provinciale , la seguo verso levante per circa un chilometro ( passando accato al poggio da cui partono i parapendii ) sino al Passo del Termine ( 542 m. ) . Qui , a sinistra , sempre ben segnalato , si stacca un sentiero che sale nella macchia mediterranea a raggiungere la dorsale , passando tra due muri di alta vegetazione .
Sono nel punto più alto del mio giro ( Monte Soviore , 619 m. ) ma i panorami latitano parecchio e solo in un paio di posti riesco a trovare un varco tra la vegetazione per godermi qualche scorcio dell' entroterra .
A fine sentiero trovo la Provinciale e faccio una breve deviazione a levante per trovare uno dei pochi punti in cui si riesca a vedere la costa ...
Poi raggiungo l' incrocio sotto al Monte Crocettola , dove sono parcheggiate un sacco di auto ( probabilmente di cacciatori ) e dove si stacca il sentiero che scende alla Colla di Gritta . Prima però non posso non provare a raggiungere l' ambita sommità di questo dossetto ( 609 m. ) poco sopra alla strada . La cosa però è tutt' altro che semplice vista la fittissima vegetazione , anche spinosa , della zona . Timbrato il cartellino , posso scendere verso il Colle di Gritta ( 330 m. ) , incontrando 3 o 4 cacciatori appostati , che mi guardano male ... Al colle trovo un incrocio tra due strade provinciali ed un albergo ( chiuso ) . Non vedo subito la freccia indicatrice del percorso , che è all' interno del cortile dell' albergo , e faccio un breve giro prima di trovarla . Mi avvio quindi sul sentiero che passa ad ovest poco sotto al crinale , in mezzo ad una rada pineta e alla gariga spinosa . Con veloce deviazione , raggiungo l' intricata cima del Monte Molinelli ( 398 m. ) , con bella vista sull' entroterra di Levanto .
Poi salgo anche il Monte Rossini ( 466 m. ) , sulla cui vetta molto panoramica sono piazzate un paio di panchine . Qui , vista l' ora , mi fermo a mangiare qualcosa .
Toccato poi il MonteNegro ( paletto di ferro , 445 m. ) , scendo alla panoramica Sella dei Bagari ( 380 m. ) , con ottimi scorci verso Levanto .
Devo ancora risalire un po' per arrivare in cima al Monte Focone o Vè ( ripetitore , 486 m. ) , dove incontro due donzelle con cani al seguito .
La vetta è alberata ma tra i rami ci sono discrete visuali sulle coste sottostanti . Continuo quindi sul pietroso crinale , lungo l' evidente sentiero che scende tra la macchia mediterranea verso Punta Mesco .
Superato l' incrocio per Levanto e Monterosso , mi dirigo ai ruderi sul promontorio , dove trovo un bellissimo punto panoramico sulla magnifica costiera delle Cinque Terre .
Se prima in giro non avevo incontrato quasi nessuno , d' ora in poi ci sarà un bel po' di gente a passeggio sui sentieri . Del resto la splendida giornata premia chi ha avuto la voglia di farsi una passeggiatona fin quassù ! Anch' io mi fermo un po' , tanto i miei treni sono dopo le 16 ed il cartello lì vicino indica Levanto ad un' ora e mezza di cammino . Me ne pentirò un pochino ... Con calma riprendo poi la via del ritorno , imboccando il bel sentiero verso Levanto . E' un tracciato panoramico ma un po' più impegnativo di quel che pensavo , pietroso e con qualche saliscendi inatteso .
Si passa accanto al bel Podere di Case Lovara , gestito dal FAI , e si deve percorrere un bel tratto prima di vedere i primi segni di civiltà .
Forse me la sono presa troppo comoda o forse il mio ginocchio destro cominciava a lamentarsi troppo , fatto sta che sono arrivato in vista di Levanto più tardi del previsto .
In pratica avevo già perso il treno delle 16,06 ( che era quello più veloce mentre io credevo fosse quello più lento ... ) e mi restava quello lentissimo delle 16,39 , con tanto di cambio a Sestri Levante . In pratica 2 ore abbondanti per arrivare a Brignole ! Per fortuna mi sono ricordato che potevano esserci tariffe scontate per il successivo InterCity delle 16,55 che , pur essendo tutt' altro che una freccia , mi permetteva di giungere a casa un bel po' prima . E così ho fatto . Comunque il giro è stato bello e soddisfacente , solo un po' meno panoramico del previsto . Me ne ero già accorto in altre occasione , ma spesso questi sentieri "alti " passano in messo alla folta vegetazione e non permettono frequenti visuali aperte . Vabbè , sono ben soddisfatto lo stesso . Per concludere , il mio percorso risulta di 23,5 km per quasi 1200 metri di dislivello totale .
Last edited by daniele64 on Tue Feb 07, 2023 12:27, edited 1 time in total.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
Re: Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
Ed ecco il tracciato della mia gita secondo Strava . Segnalo solo che , giunto alla stazione di Levanto , mi sono scordato di spegnere la app , che ha registrato ancora per quasi mezz'ora i miei spostamenti all' interno della stazione . Ritengo quindi che il tempo complessivo dell' escursione sia di circa 7 ore e mezza .
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
- awretus
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Re: Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
Vedo che la vegetazione tra Levanto e punta Mesco si è ripresa. Ci passai nel 2011 ed era devastata da un incendio recente.
Poi sì, i sentieri alti delle Cinque Terre sono molto interessanti da un punto di vista naturalistico, per gli ecosistemi in rapido mutamento (consiglio la guida di Girani, facilmente reperibile sull'usato), ma sconsigliati a chi va in montagna per i panorami.
Soviore dà il meglio nei tramonti del solstizio invernale, quando i lecci coperti di muschio e la chiesa sono illuminati dall'ultimo sole. Per la mulattiera di Monterosso si può scendere anche con il crepuscolo o la frontale.
Purtroppo, con gli orari ferroviari attuali, queste zone mi sono inaccessibili in giornata.
La traccia GPS può essere facilmente corretta con un normale editor di testo, una volta che hai reperito da una cartina le coordinate di Levanto.
Poi sì, i sentieri alti delle Cinque Terre sono molto interessanti da un punto di vista naturalistico, per gli ecosistemi in rapido mutamento (consiglio la guida di Girani, facilmente reperibile sull'usato), ma sconsigliati a chi va in montagna per i panorami.
Soviore dà il meglio nei tramonti del solstizio invernale, quando i lecci coperti di muschio e la chiesa sono illuminati dall'ultimo sole. Per la mulattiera di Monterosso si può scendere anche con il crepuscolo o la frontale.
Purtroppo, con gli orari ferroviari attuali, queste zone mi sono inaccessibili in giornata.
La traccia GPS può essere facilmente corretta con un normale editor di testo, una volta che hai reperito da una cartina le coordinate di Levanto.
«Vai finché sei giovane, perché da vecchio puoi solo andare al ricovero» (Saggezza occitana)
Re: Cinque terre: Monterosso-Soviore-Punta Mesco-Levanto
Grazie dei consigli , awretus . Purtroppo invecchiando sto diventando sempre più pigro in quasi tutti i settori . Fino a pochi anni fa leggevo un sacco di libri ed ora ne ho comprati 3 prima di Natale ( compresi i 2 di Andrea Bezimen ) e mi vergogno di dire che non li ho nemmeno aperti .... Le mie escursioni sono sì in mezzo alla Natura ( che apprezzo molto , specie per il silenzio ) , ma non cerco di approfondire troppo le conoscenze nel settore . Al limite posso interessarmi un po' agli argomenti storici ed artistici , che mi hanno sempre incuriosito di più fin da bambino .... Pure la tecnologia non mi attrae granchè , la uso molto moderatamente , anche per manifesta incapacità . Quindi non perderò tempo a cercare un metodo per modificare il tracciato GPS dell'ultimissimo tratto di gita . L' importante per me è sapere che la tempistica complessiva è da tarare di una mezz'oretta ...
Come ti ho giò detto tempo addietro però , mi farebbe piacere fare un bel giretto tra i monti con un tipo come te , che lungo il percorso mi spiega le cose interessanti che a me normalmente sfuggono . Una specie di abilissima guida naturalistica , insomma , possibilmente a costo zero ... Semmu de Zena ... Anche un giorno solo , massimo 2 ( o magari 3 ? ) , che sicuramente di più non reggerei , visti i tuoi mega-trek ... Insomma , la primavera si avvicina , le giornate si allungano ed io l' amo l'ho lanciato ....
Come ti ho giò detto tempo addietro però , mi farebbe piacere fare un bel giretto tra i monti con un tipo come te , che lungo il percorso mi spiega le cose interessanti che a me normalmente sfuggono . Una specie di abilissima guida naturalistica , insomma , possibilmente a costo zero ... Semmu de Zena ... Anche un giorno solo , massimo 2 ( o magari 3 ? ) , che sicuramente di più non reggerei , visti i tuoi mega-trek ... Insomma , la primavera si avvicina , le giornate si allungano ed io l' amo l'ho lanciato ....
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]