Monte Civolaro

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daniele64
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Monte Civolaro

Post by daniele64 »

Da un po' di tempo avevo pensato ad un escursione che mi consentisse di salire al Monte Dragnone e al Castellaro . Però mi sembrava un giro un po' corto , da mezza giornata , non sufficiente ad ammortizzare un viaggio da quelle parti .... :pensoso: Così mi sono studiato un anello ben più lungo che mi consentisse di toccare anche le tante cimette della vicina dorsale superiore , quella che separa la Val di Vara da quella di Magra . Il problema è che l' ho studiato SULLA CARTA , non conoscendo per nulla la zona , dove non ero mai stato .... :evil1: Per naturale conseguenza troverò qualche imprevisto e qualche difficoltà supplementare . Oltretutto sapevo che sarebbe uscito un anello parecchio lungo , più adatto alla primavera , che consente più ore di luce , ma invece mi sono deciso per domenica 28 gennaio . Anche questo avrà un peso nell' escursione ... :cupo: La giornata , come da previsioni , è magnifica , limpida e soleggiata , con temperatura gradevole , anche se a Brugnato il termometro segna 0° ! Arrivo a Pieve di Zignago alle 9 in punto , parcheggio e parto subito seguendo le indicazioni di frecce e segnavia biancorossi ( che mi accompagneranno per quasi tutto il giro ) per il Monte Dragnone . L' ampia carrareccia entra subito nel bosco di alti pini , un po' rovinata dalle intemperie . Dopo 1,5 km trovo un bivio con attrezzi ginnici : a sinistra la strada aggira il Dragnone mentre a destra sale in maniera molto decisa verso la sua vetta . Sul cocuzzolo del Dragnone ( 1000 m. ) c'è una chiesetta ( ovviamente chiusa ) e ci sono ampi panorami dei dintorni .
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Scendo sul versante opposto su un sentiero pietroso adornato da una Via Crucis che conduce ad una radura con cappelletta . Subito dietro , i segni biancorossi ed un' abbondante segnaletica specifica conducono sulla sommità del piccolo e roccioso Monte Castellaro ( 945 m. ) , noto per essere stato sede di un antico insediamento ligure e poi di un castrum bizantino e di uno medievale .
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Sotto la rocca ci sono delle abitazioni e la strada Provinciale che conduce alla Foce di Colle Fiorito , valico tra le due vallate . Il mio giro prevede che io segua l' asfalto per un buon tratto ma mi consolo vedendo che il tracciato è contrassegnato dai segnavia biancorossi . Visto che il mio anello sarà già bello lungo , evito di raggiungere il passo e salgo per facili prati direttamente sulla vicina dorsale erbosa . Appena sotto passa una carrareccia che in questa zona coincide con l' Alta Via dei Monti Liguri . Non vi sto nemmeno a dire quante cimette insignificanti segnate sulla mappa mi diverta a smarcare con poca fatica , essendo ai lati della sterrata ... :risataGrassa:
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E qui faccio pausa perchè ho finito le foto pubblicabili ....Abbiate pazienza .... :pensoso:
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato.[Charlie Chaplin]
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

SEGUE ....

I panorami dalla dorsale sono notevoli , a 360° .... : Thumbup :
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Quando arrivo alla cappelletta della Foce del Termine ( 1007 m. , nonostante un cartello ne spari ben 300 di più !! :shock: ) lascio la sterrata e prendo una traccia a sinistra che dopo aver toccato l' imperdibile Poggio Termine ( 1062 m. ) mi conduce in una bella radura erbosa .
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Qui il sentiero che sale sulla soprastante dorsale compie un lungo giro a nord est per addolcire la salita . Io invece , astutamente , :angry1: penso che sia una buona trovata salire in maniera diretta verso il crinale , che sembra piuttosto vicino .... Inutile dire che non è stata una bella idea : le pendici sono molto scoscese e strapiene di felci secche e scivolose . Arrivare in cima è stato piuttosto impegnativo ... :evil1: Perlomeno le visuali da lassù mi ripagano la fatica , mentre raggiungo lo spuntoncino della Roccia Cantarella ( 1176 m. ) e subito dopo il massimo rilievo della dorsale , il mitico Monte Civolaro ( 1208 m. ) .
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....
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

E continuiamo con le foto dalla vetta del Civolaro ....
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Dopo il lauto pasto , riprendo il mio cammino scendendo sulla dorsale verso il Passo dei Casoni .
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Quando sono in vista del valico però delle scoloritissime tacche biancorosse ed un vecchio cartello attirano la mia attenzione . Indicano la cima del vicino Monte Scalocchia .... Il mio sesto senso di cacciatore di vette :risata: mi costringe a seguire l' ampia traccia sino all' anonima vetta di questo monte , che almeno offre qualche diversa visuale sul Civolaro ...
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Torno quindi rapidamente sul tracciato principale , ma mentre raggiungo il Passo dei Casoni ( 992 m.) , dove c' è un' affollatissima trattoria , non posso fare a meno di notare davanti a me la mole piramidale del Monte Coppigliolo , su cui troneggia evidente ed ammaliatrice una croce metallica ...
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"Ma se tu guardi un monte che hai di faccia
senti che ti sospinge a un altro monte..."
cantava Guccini in Odysseus . =D> E così , superato il valico proseguo brevemente sull' Alta Via e poi devio a sinistra seguendo i cartelli per la cima . Ho già un bel po' di chilometri e di dislivello nelle gambe , ma il richiamo della vetta è come il canto delle sirene .... :risataGrassa: Arrivo così in cima e mi godo brevemente i bei panorami perchè si sta facendo tardi e ho ancora un bel pezzo di strada da fare . :pensoso: E ci saranno delle sorprese ... #-o
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Torno velocemente al Passo dei Casoni ed imbocco la Provinciale in discesa . Speravo di poter effettuare qualche taglio ma già dal mattino avevo notato che in zona sono davvero tanti i terreni completamente recintati e con cartelli che vietano l' accesso ai cacciatori . In questo modo anche alcune stradelle poderali segnate sulla mia mappa OSM risultano inaccessibili .
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Supero così le poche case di Cuccaro ( ristorante ) e poco dopo trovo la mia deviazione a destra , lungo una carrareccia segnalata con una freccia per Pirolo ( che è una grossa cascina ) .
SEGUE ( coraggio , è l' ultima ! :strizzaOcchio:: )...
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

Lo giuro , è l' ultima parte .... :oops: ma la più avvincente ... :risata:
La sterrata interseca più avanti un sentiero nel bosco sempre con le indicazioni per Pirolo . Si scende in maniera decisa e si guada un ruscelletto ricco di acque .
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Da qui in avanti incontrerò parecchie zone paludose o comunque molto fangose . Al Pirolo ritrovo l' asfalto che seguo ( con un taglio sempre segnato in biancorosso ) sino al vicino borghetto di Molino Rotato .
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Alla prima casa la mia mappa mi invita a destra , sempre seguendo anche i segnavia , su di una sterrata che va verso l' agriturismo La Debbia . Alla locanda sono accolto dall' abbaiare di diversi cani che fanno uscire la giovane proprietaria . Ne approfitto per chiederle se la strada è quella giusta per tornare a Pieve . La risposta è una mazzata : il ponte sul successivo ruscello è crollato per un' alluvione ed il passaggio può essere difficile se non impossibile ! : WallBash : Mi consiglia anzi di tornare indietro e di fare un ampio giro seguendo la provinciale per Pieve ( tutto su asfalto :triste: ) , anche perchè per scendere al torrente c' è una lunga discesa assai ripida ed essere costretti a tornare indietro non sarebbe divertente , tanto più che si sta facendo tardi ( sono già le 16 ) . Tentenno parecchio ma alla fine ringrazio la ragazza e decido di provare . In effetti la discesa lungo una stradella verso il ruscello ( si chiama il Canale Di Suvero ) ha veramente una pendenza notevole . Ad una curva secca trovo un vecchio cartello che segnala una deviazione per il vicinissimo Poggio Castellaro , uno sperone roccioso che fu sede di un villaggio ligure e di un accampamento bizantino . La curiosità mi spinge alla veloce deviazione , saranno 200 metri . Sulla piatta cima ( 513 m.) ci sono alcuni vecchi scavi ed un curioso treppiede metallico . Di fronte , ma dall' altra parte della vallata , c 'è il paesino di Vezzola , dove dovrei passare .
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Tornato sui miei passi , scendo al fondo valle . Nei pressi pascola un gregge di caproni che paiono allo stato brado . La prima brutta sorpresa è che l' ultimo tratto di sentiero è semiallagato e parzialmente invaso dalla vegetazione spinosa . Evidentemente da quando il ponte è crollato ci passa ben poca gente ... :diavoletto: Comunque in qualche modo passo e raggiungo la riva del ruscello e tiro un sospiro di sollievo quando vedo che il passaggio è meno impossibile del previsto . : Thumbup : Il torrente è tumultuoso ma non molto largo , in più un grosso scoglio piatto al centro agevola l' attraversamento acrobatico . In pratica si tratta solo di fare un bel saltone per arrivare sull' altra sponda . :risata: E così faccio , senza troppi problemi , del resto se da ragazzo mi chiamavano " gamba di grillo " ci sarà stato un motivo .... :risataGrassa: Sull' altra sponda la piena ha spazzato via il sentiero ma io lo avevo già notato poco più in alto .
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Arrampicandomi sugli scogli lo raggiungo e lo seguo in salita . Anche qui non ci passa più molta gente , la vegetazione ha invaso il sentiero , qualche albero è caduto , c'è un altro ponticello crollato ,
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ma non è difficile arrivare a Vezzola . A questo punto mi sono tranquillizzato , il difficile è passato e ho brillantemente superato l' imprevisto . : Thumbup : Entro nell' arroccato borgo passando probabilmete da una stradina privata che entra nel cortile di un villino , tanto che esce una bella signora vestita in maniera davvero molto curiosa e mi dice di passare pure . Ne approfitto per chiederle informazione sulla via più breve per Pieve , ma lei conosce solo la lunga strada provinciale . Nel paese chiedo ad un' altra locale ( si fa per dire perchè probabilmente è dell' Est Europa ) e pure lei conosce solo la provinciale . Mi devo ancora affidare alla mia mappa OSM , che propone due alternative . Dalla piazzetta alla base del paese ( dove sono i bidoni della spazzatura ) si può prendere una stradina asfaltata a destra che poi si biforca e conduce a Pieve . Oppure c' è l' alternativa di sinistra che prevede una sterrata che si stacca subito dalla provinciale e poi dovrebbe condurre al cimitero di Pieve . Non è per buttarla in politica , ma scelgo la sinistra . #-o Purtroppo in questo periodo non è di moda e quindi faccio la scelta sbagliata ... :diavoletto: La sterrata fa un lungo aggiramento della collina ed arriva come previsto ad una costruzione ( una stalla semi abbandonata ) . Qui però non vedo la prosecuzione che dovrebbe condurre al cimitero . :shock: E sapete perchè ? Perchè la strada è nella fascia superiore ed io non la vedo .... :angry1: Questo naturalmente lo scoprirò solo a casa controllando su Google Earth ... :neutral: Non sono lontano dalla mia destinazione ma sono stanco , sta diventando buio e comincio ad andare nel pallone . Comincio a vagare per l' ampia radura acquitrinosa davanti alla stalla e trovo tutti i passaggi chiusi da un muro di rovi impenetrabili . Oltre uno di questi muri ci sono altre due costruzioni in buone condizioni ed allora scelgo il punto migliore e mi apro la strada tra i rovi a bastonate ... :risataGrassa: Con qualche graffio riesco a passare e trovo finalmente una stradina di servizio alle case . La seguo fiducioso e vedo che purtroppo invece di salire verso Pieve pianeggia in senso opposto . Probabilmente farà un bel giro prima di arrivare all' asfalto . Tento di seguire un' ampia traccia che sale più diretta ma finisce davanti al solito muro di rovi , a pochi metri dalla provinciale ... :angry1: Visto che il buio si sta vvicinando in maniera inesorabile ( sono le 17,30 ) mi rassegno e torno sulla mia sterrata che con tutta calma mi conduce sulla provinciale . Ancora un chilometro di salita su asfalto e sono finalmente alla macchina ... Nel frattempo mi sono premurato di avvisare la ragazza dell' agriturismo La Debbia che ero arrivato sano e salvo a destinazione , visto che non era troppo fiduciosa della possibilità di guadare il torrente . Insomma , dai , diciamo che la seconda parte dell' escursione è stata una piccola Odissea , ma anch' io sono arrivato ad Itaca ... :risataGrassa: Del resto questo è quello che può accadere se si studia un' escursione solo sulla carta , senza avere relazioni fresche della fruibilità del percorso . Strava dice che il mio anellone è stato di 25,5 km per oltre 1200 metri di dislivello complessivo . Visto quanto ero stanco , non faccio fatica a crederlo ... :risata:
:smt006
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

Per i miei 4 lettori ( magari ... :risata: ) non posso non pubblicare la traccia della gita registrata da Strava ....
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:smt006
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Re: Monte Civolaro

Post by Walter1 »

daniele64 wrote:
Wed Jan 31, 2024 10:08
Per i miei 4 lettori ( magari ... :risata: ) non posso non pubblicare la traccia della gita registrata da Strava ....

:smt006
come 5° tuo lettore :ahah: aspettavo proprio la traccia per farti i complimenti per la bella gita,
anche per me la zona è sconosciuta, davvero scomoda e per le relativamente poche attrattive, almeno sulla carta, poi approfondendo magari si scoprono cose interessanti, come per quasi ogni luogo

certamente se farò qualcosa in zona non sarà così lungo, magari approfitterò di qualcuna tra varie trattorie che hai incontrato :skifree:
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

Evvai , sono arrivato a 5 lettori !?! : Groupwave :
Grazie , Walter . : Thanks : E' stata una gitona un po' avventurosa , più che altro per miei demeriti ( con più calma avrei trovato senz' altro la strada sopra la stalla ) . La zona però non è lontana , usando l' autostrada basta poco più di un' ora di auto per arrivarci da Genova . Comunque a me basta poco per divertirmi in escursione : poca gente ( sui sentieri avrò incontrato 5 o 6 persone ) , buon tempo ( sole e senza vento ) , bei panorami ( stavolta si vedevano bene persino le isole toscane : Thumbup : ) e magari qualche piccolo interesse culturale ( l' archeologia è sempre stata tra i miei interessi primari e quindi i due castellari cascavano a fagiolo ) . E naturalmente qualche cima , anche di categoria AE , da smarcare ..... :risataGrassa:
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Re: Monte Civolaro

Post by awretus »

Sei lettori: la strada per Manzoni è ancora lunga

Sull'Appennino la gente che conosce solo la strada delle auto è la normalità, ne ho incontrata diversa. Anche nelle Alpi di solito conoscono solo i sentieri in quota: una volta in valle di Susa nemmeno il gestore di un rifugio seppe indicarmi il sentiero per scendere al paese in fondovalle, riportato sulla cartina dei guardaparco, che era poi un'ampia selciata. In val Malenco, nel cuore delle Alpi, cercando un sentiero in bassa valle riportato su una sola delle tre cartine che avevo, mi sono imbattuto in una ragazza con un neonato in braccio e questa ha chiesto alla nonna, che ha saputo darmi l'indicazione giusta, anche se ovviamente non ci passava più da anni e non sapeva in che stato fosse.

Per fortuna non ero con te, perché io invece nei guadi sono un disastro (magari alla fine mi sarei tolto gli scarponi a sarei passato a piedi nudi, come ho fatto altre volte)

A parte il folklore escursionistico, dalle foto la zona pare attraente, anche se da casa mia dovrei andare a dormire in loco per qualche giorno, vista la distanza.
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

: Thanks : Sergio . L'entroterra spezzino è una zona che conosco poco o niente . Non è che mi attragga particolarmente , non ci sono grandi cime né scenografiche creste rocciose . Però io sono uno che apprezza anche i panorami e quelli sono interessanti . In più ci ho aggiunto una spruzzatina di archeologia e storia che ci stanno sempre bene . Il tratto della dorsale ( il cateto di destra della mia traccia ) tra l'altro coincide parzialmente con la tappa 40 dell' Alta Via dei Monti Liguri.
:smt006
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Re: Monte Civolaro

Post by terralba »

Assodato che d'ora in poi ti chiamerò "Gamba di grillo", andando a vedere la tavola Sp15 della cartografia di Giorgio Mazzarello sicuramente avresti avuto migliori indicazioni su come muoverti. Come sempre consiglio le Mappeliguria di Giorgio, sono le migliori in assoluto per precisione e dovizia di particolari. Comunque bel giro come sempre!
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

Ciao Francesco . : Thanks : Oramai però è meglio se mi chiami " ginocchio maffo " .... :risataGrassa: :risataGrassa: Non è tanto colpa della mappa , ma del fatto che non ho mai voglia di inforcare gli occhiali per guardarla con attenzione .... :imbarazzo: In effetti va bene anche " occhio di falco " ... :risataGrassa:
:smt006
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Re: Monte Civolaro

Post by Littletino »

Eccomi, è arrivato il settimo lettore (Francesco lo consideriamo nello zoccolo duro dei primi quattro) e quindi direi che ci siamo tutti. :risataGrassa:
Dico subito che il racconto del tuo Grande Giro nel Far East dell' Appennino Ligure mi ha appassionato parecchio.

Sono zone che un poco conosco per esserci stato anni fa, ma all'epoca ero in riabilitazione post trauma, e pertanto mi ero limitato allo stretto giro del classico binomio Dragnone - Castellaro per come suggerito dagli opuscoli divulgativi del Parodi.
viewtopic.php?f=5&t=8844&p=216018&hilit ... ne#p216018

Invece tu, obnubilato e potentemente sorretto dalla bramosia di conquista, ti sei lanciato all'inseguimento di tutte le imperdibili vette che pullulano in zona, arrivando a un pelo dal calpestare financo il Mte Cornoviglio.
Ma capisco anche come, dopo aver raggiunto le ambite vette del Mte Scalocchia e del Mte Coppigliolo, tu ti sia sentito finalmente appagato, e quindi abbia cominciato a meditare su come recuperare l'auto, che magari neanche ti ricordavi bene dove avessi lasciato.

E qui il racconto, da cronaca celebrativa delle mirabili imprese appenninistiche, diventa thriller..... :neutral:
Come non immedesimarsi in colui che imbocca tracce date per certe (addirittura strade) da OSM e poi si ritrova avviluppato dai rovi, su tratti franati o in guadi spazzati via dai nubifragi, con le tenebre che incalzano.

Negli ultimi anni, dopo diverse brutte esperienze come quella che hai così ben raccontato, se mi muovo in zone sconosciute (90% dei casi) il giorno prima studio maniacalmente il percorso per ore, cercando testimonianze recenti di qualcuno che lo abbia già fatto, compreso quel tratteggio così invitante che ci consentirebbe di chiudere elegantemente il giro ad anello che sto progettando.
Anzi a volte verifico sul campo l'esistenza di queste tracce fantasma, che ho valutato ma poi scartato, e quasi sempre mi trovo a constatare lo scampato pericolo.

Troppe le insidie che deve affrontare il povero escursionista in terra sconosciuta: segnaletica demenziale, recinzioni, espropri arbitrari ed illegali, frane smottamenti e alluvioni, vegetazione infestante aggressiva, Locals reticenti che sembrano piovuti da Marte qualche minuto prima.

Ma tant'è, la curiosità di conoscere nuovi posti e di salire nuove vette sempre ci anima e ci spinge verso l'ignoto: questo è il nostro destino. Amen. :risataGrassa:

Terminato il sermone ti faccio i complimenti per il giro e per il report.
Ciao Dani!
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Re: Monte Civolaro

Post by daniele64 »

: Thanks : , Little , hai descritto benissimo i problemi dell' escursione , sei un po' l' Omero della mia Odissea .... :risataGrassa:
Queste gite studiate sulla mappa son sempre un pochino a rischio . Anch'io prima di partire cerco di informarmi su precedenti relazioni , però da quelle parti ho trovato solo cronache di gite al Dragnone , al Civolaro e sull 'Alta Via . Niente sul percorso per tornare a Pieve . Siccome l'alternativa era fare un mucchio di asfalto , ho preferito rischiare. Mi piacerebbe sapere a quando risale il crollo del ponte ma in rete non ho trovato informazioni . L'ultimo tratto tra Vezzola e Pieve è un po' il mio cruccio . Lì ho proprio sbagliato io .... : WallBash :
:smt006
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Re: Monte Civolaro

Post by awretus »

La peripezia del ponte crollato mi ha fatto tornare in mente il trek di mia cugina nel Levante. Era il marzo del 2012 o 13, poco dopo l'alluvione delle Cinque Terre, quella con i video delle auto trascinate giù per le vie di Vernazza. Mi raccontò che alla fine passarono in val di Vara e trovarono sentieri e guadi devastati, dove dovettero gettare massi per riuscire a passare (parole testuali del suo compagno)
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Re: Monte Civolaro

Post by Littletino »

daniele64 wrote:
Fri Feb 02, 2024 19:46
Queste gite studiate sulla mappa son sempre un pochino a rischio . Anch'io prima di partire cerco di informarmi su precedenti relazioni , però da quelle parti ho trovato solo cronache di gite al Dragnone , al Civolaro e sull 'Alta Via . Niente sul percorso per tornare a Pieve . Siccome l'alternativa era fare un mucchio di asfalto , ho preferito rischiare. Mi piacerebbe sapere a quando risale il crollo del ponte ma in rete non ho trovato informazioni .
Beh per quanto uno faccia del suo meglio per prevenire i problemi a tavolino "il campo" poi ti metterà comunque alla prova: considerato che eri oltretutto da solo, te la sei cavata alla grande. : Thumbup :

E alla fine queste odissee restano nel ricordo le più interessanti. :pensoso:
E sono più divertenti da leggere! :risataGrassa:
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